Le trasformazioni del tessile abbigliamento: Quale spazio per il lavoro nella subfornitura?
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- Brigida Sasso
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1 Le trasformazioni del tessile abbigliamento: Quale spazio per il lavoro nella subfornitura? Rapporto di ricerca Ires Emilia-Romagna a cura di Gianluca De Angelis Bologna, 19 giugno
2 quale spazio trova il lavoro nelle strategie imprenditoriali? Contestualizzazione quantitativa Dimensioni di impresa Inquadramento dei lavoratori Lavoro a termine Approfondimenti qualitativi Punti di forza delle imprese Le competenze e la formazione Organizzazione del lavoro Riconoscimento e trasferimento del rischio Bologna, 19 giugno
3 Inquadramento dei lavoratori 80% operai 83% donne Il 36,3% ha oltre 10 anni di anzianità Lavoro flessibile e formazione 52,6% uso per picchi produttivi Aumentato fabbisogno in area produttiva Apprendistato è in media più lungo (1a.) Solo 0,3 addetti per impresa assunti 67% non fa formazione ai neo-assunti Bologna, 19 giugno
4 L innovazione è l elemento di forza delle imprese, ma L organizzazione delle competenze, molto diversificata, non sempre permette di coglierne i vantaggi Difficoltà nel riconoscimento di ciò che non è produttivo Contesto formativo scarsamente efficace, chi può si organizza Bologna, 19 giugno
5 L innovazione è l elemento di forza delle imprese, ma L organizzazione delle competenze, molto diversificata, non sempre permette di coglierne i vantaggi La centralità di meta-competenze accomuna tutte le imprese. A costituire un elemento di divisione sono i criteri con cui questi modi di essere e di lavorare sono tenuti insieme nell ottica dell innovazione. A valorizzarle sono quelle imprese che scommettono sulla professionalità e l esperienza dei propri lavoratori diffondendo il processo di innovazione (spirale). Un approccio completamente diverso è quello di chi invece genera e trattiene il know how al solo livello della proprietà e in qualche modo obbliga i lavoratori ad adattarsi. Bologna, 19 giugno
6 L innovazione è l elemento di forza delle imprese, ma Da un assetto all altro cambiano anche i fabbisogni formativi per il nuovo personale e il momento formativo pre-lavorativo è quello che preoccupa di più proprio gli imprenditori della prima categoria. Nonostante il progressivo invecchiamento della manodopera, infatti, gli imprenditori intervistati affermano di avere difficoltà nel trovare persone con le competenze minime per poter entrare, dato che poi il mestiere vero e proprio lo si impara direttamente in azienda lavorando. Contesto formativo scarsamente efficace, chi può si organizza Bologna, 19 giugno
7 L innovazione è l elemento di forza delle imprese, ma Difficoltà nel riconoscimento di ciò che non è produttivo, sia per i lavoratori che per le imprese. Mentre le imprese committenti chiedono ai fornitori di farsi carico degli investimenti in campionari, ricerca sui nuovi materiali e sviluppo delle lavorazioni, dei servizi oltre che della produzione, dall altro non riconoscono questo sforzo ai loro fornitori che vedono il prezzo costruirsi solo sui costi di produzione effettiva, magari al minuto, dando per scontato tutto il resto. Chi lavora nei reparti a più alta innovazione rischia di più. Bologna, 19 giugno
8 chi ha più committenti e organizzazioni più complesse scarica sul fornitore le proprie difficoltà gestionali che impattano poi sui lavoratori Livello retorico Livello Organizzativo Il rischio di impresa, da valle a monte Livello Individuale Bologna, 19 giugno
9 Il rischio di impresa, da valle a monte I. Livello retorico s i a m o t u t t i s u l l a s t e s s a b a r c a L imprenditore, di fatto, si deresponsabilizza attribuendo a fattori esogeni le condizioni di difficoltà (frammentazione commesse, crisi, concorrenza sleale etc.) ma che però collocano sul lavoratore (attraverso il ricorso a flessibilità esterna, ammortizzatori) il rischio di scelte non necessariamente attribuibili al lavoratore stesso o su cui il lavoratore non può davvero intervenire. Bologna, 19 giugno
10 Il rischio di impresa, da valle a monte II. Livello Organizzativo: aumento del carico di lavoro Se la responsabilità della sopravvivenza dell azienda diventa una questione in capo ai lavoratori, inevitabilmente la disponibilità dei singoli al sacrificio deve aumentare. Bologna, 19 giugno
11 Il rischio di impresa, da valle a monte III. Livello Individuale Chi lavora meno è il colpevole e, comunque, il primo ad essere escluso in caso di problemi. A supporto di questo livello, meno identificabile degli altri due, abbiamo richiamato soprattutto i dispositivi di valutazione individuale e di misurazione, sempre individuale, della produzione, i cui risultati sono spesso considerati motivo di tensione tra i lavoratori. Bologna, 19 giugno
12 Conclusioni Alcune delle esperienze incontrate mettono in luce come non esista un solo modo di far fronte alle difficoltà evidenziate. Al netto del fatto che tutti richiedono ai lavoratori uno sforzo in più, solo chi ha costruito nel corso del tempo dei percorsi di valorizzazione del lavoro sembra oggi essere più in grado di cogliere le opportunità offerte dalla maggiore responsabilizzazione dei lavoratori, confermando l idea che la recessione sia più un acceleratore di dinamiche già in atto che non terreno per problematiche propriamente nuove. Bologna, 19 giugno
13 Le trasformazioni del tessile abbigliamento: Quale spazio per il lavoro nella subfornitura? Bologna, 19 giugno
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