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1 Non ci sono traduzioni disponibili. L Italia è uno strano paese, se esaminiamo la storia, gli italiani si sono sempre adoperati per combattere gli invasori e/o i potenziali invasori, hanno combattuto per l Unità d Italia, hanno combattuto nella Seconda Guerra Mondiale, in ogni tempo e luogo, si sono dimostrati dei fedeli patrioti, amanti del proprio paese. Dopo la guerra del 45, c è stata la lotta delle masse per raggiungere un miglior benessere famigliare, avere un lavoro sicuro e adeguato con tutte le garanzie e la sicurezza che il lavoro richiede, nella Sanità, per la pensione, per il carovita negli alimenti, per il caro benzina e cosi via, ciò fino agli anni 80, poi dì improvviso è nato un menefreghismo assoluto in tutto. Ora tutto è cambiato, gli alimenti possono aumentare di giorno in giorno, le pensioni invece di aumentare possono calare fino a zero, che a nessuno frega più nulla, insomma, siamo arrivati al punto che oggi il popolo italiano accetta tutto quello che viene fatto come se invece di essere cittadini italiani, fossimo dei sudditi del Governo. Tutto questo, molto probabilmente avviene in quanto, dal dopo guerra in poi, la cultura italiana è stata guidata da una classe politica e da una coscienza religiosa che pur di avere voti e iscritti al partito, e/o avere persone in Chiesa iscritti al cattolicesimo, distoglievano le masse dai problemi, con dei palliativi affinché le persone non si rendessero conto dei veri problemi politici-economici che l Italia attraversava e che i governanti affrontavano a danno del cittadino stesso, come si è poi visto negli anni 90 e che tuttora viviamo e per un bel pezzo vivremo. Se la classe politica si fosse data da fare per l economia benessere del cittadino come ha fatto con i palliativi, saremmo certamente il paese più ricco d Europa, ha perfino comprato un campionato di calcio per distogliere i cittadini dai veri problemi. Dal dopo guerra in poi, sembra che l Italia sia perseguitata da un cancro che di giorno in giorno aumenta senza pietà per nessuno, un cancro che veniva dalla politica fino al punto di voler chiudere gli occhi a tutti i cittadini per quanto stava accadendo. C erano i problemi, ma la classe politica per avere più voti, predicava che c era benessere, le 1 / 7

2 colpe venivano scaricate da un partito contro un altro, dal nord contro il sud e viceversa, tanto che i cittadini si convinsero di questo, lo dimostra un certo successo ottenuto da partiti che predicavano addirittura una divisione dell Italia. Ci sono stati Presidenti italiani, che invece di proporre concrete vie di uscita, facevano predica di tipo religioso incitando i partiti ad andare d accordo. La religione ha fatto lo stesso, fra una benedizione e l altra e una predica e l altra. Intanto, nonostante che il cancro politico proliferasse, fiorivano piccole imprese che col loro lavoro, i loro risparmi, con fidi bancari e cambiali avallati da genitori, nonni, figli e mogli, cercavano di progredire nel mondo del lavoro imprenditoriale, mentre il cancro politico aiutava altri cancri come la Fiat, ad allargarsi usando non le cambiali avallate dai loro genitori e da tutto il parentado, no assolutamente no, usavano il denaro dei piccoli risparmiatori italiani e il denaro delle tasse che quelle piccole imprese erano costrette a pagare, per finanziare quel cancro che è sempre stato il peso più grande da portare per ogni italiano e cioè, a parte la politica, La Fiat e alcune altre a lei similari. LA FIAT COME ESEMPIO DI CANCRO: Si: prendiamo come esempio la Fiat per capire come questo cancro ha svuotato e sta tentando di svuotare senza pietà, le tasche degli italiani. Con il denaro degli italiani, i titolari della Fiat, si costruivano ricchezze all estero, il cancro della politica italiana finanziava continuava a finanziare la Fiat dando contributi a non finire, sottoforma di finanziamenti a fondo perduto, mutui agevolati, Cassa integrazione e cose del genere. Mentre le imprese piccole causa le varie gabelle messe dallo Stato, fallivano senza che nessuno le aiutasse e i titolari perdevano i loro beni compresa la casa, la Fiat prendeva denaro dal Governo, si allargava ed esportava denaro fuori dall Italia e si arricchivano i titolari singoli, a più non posso. 2 / 7

3 Ma non solo, negli anni 60 e 70, il Governo, invece che promuovere i trasporti facendo le strutture adeguate nelle ferrovie, nel mare e nei fiume e cosi via, finanziava gli autocarri della Fiat ad un costo elevato sia dei mezzi che per il trasporto, causa questo, oggi il trasporto ha raggiunto un costo elevato a tal punto che la merce costa il doppio. Se il 20% del denaro dato alla Fiat, fosse stato investito nel settore trasporti marittimi, fluviali e stradali, oggi avremmo una rete di trasporto avanzata a basso costo con tanta gente che ci lavora e viene pagata col lavoro svolto, senza le continue sovvenzioni statali come ha sempre avuto la Fiat. La stessa cosa dicasi per le piccole imprese artigianali, commerciali e famigliari, se avessero avuto un 30% del denaro dato alla Fiat, non avrebbero dovuto ricorrere ai mutui e hai prestiti bancari avallati da 3 generazioni ad un tasso che negli anni 70 comprensivo di spese si aggirava intorno dal 40 al 50%,. Compravano macchinari con cambiali come la famosa Legge Sabattini, ad un costo definitivo che si aggirava intorno al 32%. Causa questo, i fallimenti sono stati tanti e lo Stato rimaneva impassibile, anzi primeggiava ad esecutare chi tardava a pagare le tasse e/o i contributi inps con un aumento del primo anno del 200%. Lo Stato non si è mai chiesto come potevano sopravvivere quelle piccole imprese, pagando il denaro ad un costo del genere. Bastava dare alla Fiat il 30% in meno e darlo a questi artigiani, che oggi avremmo tante imprese medio alte con tanti dipendenti che si pagano col lavoro che svolgono quotidianamente senza pesare sulle casse dello Stato, che sono poi le casse degli italiani. Ma lo Stato aveva a cuore solo la Fiat 3 / 7

4 Intanto la Fiat investiva all estero, e se per caso il Governo tardava a darle il denaro dei contribuenti, metteva gli operai sotto cassa integrazione e minacciava di chiudere e aprire appunto, all estero chiudendo in Italia. Passavano gli anni, la Fiat era un pozzo senza fondo, chiedeva sempre più denaro e lo Stato elargiva denaro e titoli come Senatore a vita ai titolari che si arricchivano sempre più in Italia e all estero personalmente. Tutti sanno che un buon imprenditore ha bisogno di denaro quando inizia la sua impresa. L avviamento deve essere finanziato o dal titolare o da altri investitori, purché lo facciano con un tasso ragionevole. Oppure deve subentrare lo Stato come ha fatto con la Fiat, ma solo per l avviamento, poi quell imprenditore, deve guadagnare col lavoro che svolge, col sudore della sua fronte, con le sue capacità imprenditoriali, con la sua intelligenza, non più con le continue sovvenzioni statali, non più col denaro dei contribuenti come ha fatto lo Stato con la Fiat. Per un motivo o per un altro, la capacita imprenditoriale dei titolari della Fiat era tali che, per tirare avanti aveva bisogno di denaro fresco extra al proprio lavoro. Poteva essere plausibile se avesse avuto bisogno di finanziare un settore nuovo, per immettere sul mercato un auto nuova, una novità, ma naturalmente il denaro doveva poi essere restituito con gli interessi, non tenerselo. Inoltre, visto che senza ombra di dubbio, il denaro all estero per i titolari c è e in grande quantità, avrebbe dovuto lo Stato intervenire e sequestrarlo come fa con tanti, oppure obbligare la Fiat ad usarlo per finanziare i vari settori quando ne aveva bisogno. Ma invece di fare questo fece la nomina di Senatore a vita e continuò a pagare, a sovvenzionare il cancrpo Fiat.. 4 / 7

5 MARCHIONNE: Ora anche Marchionne, ha imparato bene la lezione, aveva promesso salari più alti, in cambio di flessibilità e ritmi più veloci. Ma anche stavolta, Marchionne, ha avuto ciò che voleva, senza dare nulla in cambio. Per produrre la Nuova Panda a Pomigliano, nel 2010 Sergio Marchionne chiedeva 18 turni alla settimana con un investimento di 700 milioni, promise meno pause e più straordinari e finì l investimento, e l assunzione di 5 mila operai. Ora che l investimento è giunto al termine e la Fiat ha avuto ciò che ha chiesto, guarda caso, la Nuova Panda non tira come previsto, così l investimento è in crollo. Si dopo avere avuto tutto, invece di produrre 1050 come aveva detto Marchionne, ne produce 840 e per assemblare quelle 840 a dire di Marchionne bastano 2050 dipendenti e non cinquemila come previsto. La morale della favola? Ora che Marchionne ha avuto ciò che ha chiesto, sta mettendo alla porta, o meglio in Cassa Integrazione tremila dipendenti. Quelli rimasti e cioè i duemila lavorano a 2 turni, niente notti di lavoro come preventivato. Non è strano tutto ciò? 210 macchine in meno del previsto, 3 mila dipendenti in Cassa Integrazione e niente turni di notte. Altro che cancro. Ma non è tutto, cosa sta succedendo per Mirafiori, lo storico stabilimento del marchio torinese? Dal inizio 2011, con l inganno fece votare dai dipendenti, un si al referendum sul contratto per la Cassa Integrazione. Da allora lo stabilimento è quasi fermo e, guarda caso, i dipendenti sono in Cassa Integrazione, e la produzione è stata spostata in Serbia in cui ha avuto grossi finanziamenti dal Governo serbo e dall Ue Banca Europea per gli investimenti. 5 / 7

6 Forse Marchionne spera di fare in Serbia ciò che ha fatto in Italia? Lo sta facendo, ma deve stare attento, gli italiani perdonano, ma i serbi no, se dopo avere preso i finanziamenti, chiede la cassa integrazione, credo che avrà grossi problemi. Forse e finalmente la Fiat ha trovato chi la mette in riga. È facile fare gli imprenditori con i denaro dei contribuenti. Provate a leggere la storia della Fiat, la storia degli Agnelli, ne spunteranno delle belle. È inspiegabile il motivo per cui hanno preso tanti soldi dal Governo italiano, il bello, è che continuano a prendere di ogni, denaro e agevolazioni di tutti i tipi, e la beffa invece è che: molti italiani sono convinti che la Fiat abbia portato un benessere in Italia, ciò a causa della politica italiana che non ha mai messo al corrente dei fatti veri i contribuenti, e la Fiat ne ha approfittato facendo il suo sporco gioco, portando il denaro all estero sui propri conti privati singoli. Se solo una piccola parte del denaro dato alla Fiat, fosse andato alle piccole imprese, agli artigiani come abbiamo detto sopra, che col sudore della loro fronte e senza titoli altisonanti da Senatore, hanno fatto lavorare in tutta Italia migliaia di persone, hanno fatto fronte ai finanziamenti bancari e statali con le cambiali avallate dal parentado più stretto, hanno pagato tasse e contributi, molto probabilmente ora l Italia non sarebbe in queste condizioni, e la Fiat e gli Agnelli avrebbero meno capitali all estero, mentre la fabbrica, forse più piccola, ma sarebbe ancora tutta in Italia con persone non sotto cassa Integrazione, ma lavoratori che lavorano e rendono, senza un Marchionne o chi per esso che ricatta in continuazione il nostro Governo e tutti gli italiani, in altre parole: Dammi i soldi o lascio a casa i dipendenti. No questo non ci sarebbe e nessun Governo al mondo può permettere una cosa del genere, e i cittadini non possono non reagire prima che sia troppo tardi. Ma in Italia non hanno reagito. Tenete d occhio la Fiat in Serbia, e vedrete che se riesce ad avere il denaro dal Governo, non 6 / 7

7 potrà assolutamente fare come ha fatto in Italia, la prima volta che chiederà la Cassa Integrazione o altri contributi, verrà esecutata e i dirigenti in galera come è giusto che vadano. Ma in Italia è accaduto, il cancro politico, ha permesso questo, e tutti gli italiani devono subirne le conseguenze. Questa è la Fiat, la Fabbrica italiana automobili Torino.Lascio la parola al pubblico che può dire quello che sa e quello che pensa, PARMA Joomla SEO by AceSEF 7 / 7

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