futuro giardino botanico/forestale

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1 GLI OBIETTIVI : Si tratta di immaginare il futuro, ma con il respiro e l ambizione necessaria perché un manufatto di tale mole ed importanza - storica, architettonica, ambientale- non venga svilito, bensì valorizzato al meglio. Ciò è possibile solo coinvolgendo anche altri soggetti in un concreto sforzo di progettazione: 1 - strutturale la situazione attuale degli immobili impone l applicazione immediata di provvedimenti di salvaguardia ordinaria delle opere murarie, delle coperture soprattutto, pena l irreversibile degrado e disfacimento delle strutture, da tener presente che la dimensione del compendio è tale, che difficilmente a parole si può esaurientemente descrivere (un unico dato numerico, l edificato utilizzabile supera i m³ di volume.); 2 - contenutistica workshop, stage, laboratori, semestri di studio applicato, mostre permanenti, residenze ecc.; 3 naturalistica/ambientale non si può escludere da qualsivoglia processo di riqualificazione un attento progetto riguardante l area boschiva su cui la fortificazione poggia, pertanto si è pensato di impreziosire il complesso monumentale con un giardino gradevole nell aspetto, ma soprattutto attento alle caratteristiche ambientali della Valle Sabbia: per questo motivo c è già un progetto per la realizzazione di un giardino botanico/forestale all interno del parco della Rocca; per giungere alla definizione di tempi, risorse, contributi e strumenti necessari ai definitivi recupero e rivitalizzazione della Rocca e del suo intorno. Già, il suo intorno. Non è certo trascurabile, anzi assolutamente primario, l effetto indotto che ne dovrebbe derivare a tutta la zona, per altro di notevole interesse turistico. Una ricaduta che vorremmo fosse di uno sviluppo inteso nella sua accezione più totale e complessiva.

2 E in questo contesto che nel 2009 si è provveduto: v in fase di redazione del Piano di Governo del Territorio, sulla base di un approccio pianificatorio di carattere comprensoriale, ad individuare un perimetro, condiviso a livello sovraccomunale, delle aree a maggiore sensibilità paesaggistica, ambientale e culturale che risulta caratterizzato da notevoli potenzialità anche dal punto di vista turistico-ricettivo e conseguentemente socio-economico: il Comprensorio delle tre Corne. Il comprensorio prevede l individuazione di alcune località e di alcuni varchi di accesso ritenuti strategici per una migliore promozione dello stesso. Tra questi vanno segnalati: - gli elementi a forte valenza turistica come ad esempio la Rocca d Anfo ed il lago d Idro; - i nuclei frazionali attualmente in fase di abbandono e sottoutilizzazione, citiamo ad esempio le frazioni di Alone, Presegno, Bisenzio, Avenone Spessio e Levrange vecchia; - gli spazi di interesse ambientale e paesistico facilmente raggiungibili dalle infrastrutture viarie principali; citiamo a titolo esemplificativo i Piani di Lò a Bione e la zona della valle del torrente Abbioccolo a Lavenone.

3 La condivisione del perimetro ha consentito di determinare un comparto a carattere comprensoriale, individuato nel PTCP della provincia di Brescia come piano strategico di iniziativa locale ( Valorizzazione del Comprensorio delle 3 Corne della Comunità Montana di Valle Sabbia art. 13 delle NTA del PTCP): i comuni aderenti hanno espresso la precisa volontà di un possibile ulteriore ampliamento in relazione ad altre aggregazioni ed accordi con comuni confinanti sia all interno della Comunità Montana di Valle Sabbia, ma anche con quelli che, pur appartenenti alla Comunità Montana di Valle Trompia, risultano contigui territorialmente. Impegno comune sarà quello di promuovere, anche in collaborazione con gli enti di interesse sovra locale (Istituti di promozione turistica e socio economica, Comunità Montane, Provincia di Brescia, Regione Lombardia, ecc...), la promozione del comprensorio al fine di valorizzare e mettere a sistema i seguenti elementi principali: - le peculiarità culturali, di testimonianza storica, ambientali e paesistiche; - una ricettività diffusa, capillare ed improntata al concetto di villeggiatura, inteso come soggiorno in luogo salubre, di turismo a contatto con la natura, il paesaggio e la storia; - una importante e radicata tradizione gastronomica; - le produzioni tipiche e le piccole produzioni di nicchia (piccoli frutti, formaggio, insaccati, ecc...); - una pluralità di opportunità e modalità di fruizione del territorio. Tale impegno di promozione territoriale dovrà attuarsi attraverso un progetto strategico comprensoriale all interno del quale saranno dettagliate ed approfondite le scelte pianificatorie e progettuali necessarie per il raggiungimento degli obiettivi comuni. I contenuti di tale progetto, promosso dai singoli comuni aderenti, saranno coordinati direttamente dalla Comunità Montana della Valle Sabbia a seguito delle proposte delle singole amministrazioni.

4 Comprensorio delle tre corne Perimetrazione indicativa del comprensorio delle tre corne v all inserimento nel PROGRAMMA LEADER Terra tra i due Laghi Denominata Terra tra i due Laghi per la presenza del lago di Garda e del lago d Idro, l area raggruppa il territorio montano collocato al margine orientale della Regione e appartenente ai bacini idrografici del Sarca-Mincio (Garda) e dell Oglio, sottobacino del Chiese (Valle Sabbia). Il territorio del GAL comprende 21 comuni già interessati dall Iniziativa Leader+, di cui: dodici nel territorio della Valle Sabbia, (sui 25 totali della Comunità Montana), raccolti attorno al Lago d Idro: Anfo, Bagolino, Capovalle, Casto, Idro, Lavenone, Mura, Pertica Alta, Pertica Bassa, Provaglio Valle Sabbia, Treviso Bresciano e Vestone. Questi comuni rappresentano l area maggiormente svantaggiata e montana della Valle Sabbia. nove nel territorio del Parco Alto Garda Bresciano appartenenti alla realtà amministrativa della Comunità Montana (contemporaneamente anche Parco Regionale istituito con Legge Regionale n. 58 del 1989), affacciati sulla riviera occidentale, quella lombarda, del Lago di Garda: Salò, Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Gargnano, Valvestino, Tignale, Magasa, Tremosine e Limone sul Garda. Questi ultimi tutti affacciati sulle rive del lago, ad eccezione di Magasa e Valvestino. Il territorio dell alto Garda è stato inserito nel suo

5 insieme con l obiettivo di favorire il più possibile la compenetrazione del turismo rurale e montano con il forte settore del turismo lacustre. La particolare collocazione del territorio candidato, da sempre terra di confine, è altresì idonea allo sviluppo di azioni progettuali coordinate con le Regioni e le Province confinanti. A questo proposito è importante sottolineare il costruttivo confronto già avviato con le aree limitrofe della Provincia Autonoma di Trento e della sponda Veronese del Lago di Garda. In tale contesto, la Rocca d Anfo si colloca quale elemento chiave per lo sviluppo dell area di respiro nazionale. Infatti, il Gal GardaValsabbia nella nuova programmazione Leader , oltre a perseguire quanto già realizzato nella programmazione Leader+, ovvero l ottenere il riconoscimento di buona pratica per alcune delle realizzazioni compiute nonché il mantenimento di una fattiva collaborazione con la rete nazionale Leader, perseguirà la collaborazione ad eventuali accordi di programma su base territoriale. E tra le ipotesi di futuro possibile intervento coinvolgente anche il livello nazionale potrebbe essere proprio costituito dal recupero complessivo della Rocca d Anfo testimonianza storica di indubbio valore e strategica per il rilancio del Lago d Idro e del turismo nell intera Valle Sabbia. Questo progetto ha possibilità di essere concretizzato nell ambito di accordo quadro Comunità Montana, Regione Lombardia e Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Si ricorda che il Gal GardaValsabbia è già soggetto di supporto per la Comunità Montana di Valle Sabbia nel progetto complessivo di recupero della Rocca, realtà per la quale la Comunità Montana ha già stanziato circa euro sulla LR 25/08. Nell ambito del Programma Leader , La maestosità e l unicità del valore storico-architettonico del complesso rappresentano una rara potenzialità di attrazione turistica. Recentemente enti e associazioni locali hanno avviato iniziative di valorizzazione e promozione turistica, ma si riscontra ad oggi la carenza di una forte azione promozionale e divulgativa centrata sulla Rocca d Anfo. Tale carenza si riflette anche sull indotto che una tale iniziativa potrebbe portare alle risorse turistiche vicine, dal momento che la Rocca d Anfo si candida quale volano di livello internazionale per il settore turistico locale: un azione focalizzata su tale risorsa avrebbe un immediato effetto di coordinamento e organizzazione a partire da un centro ben identificato quale è la Rocca. Per questo motivo la Comunità Montana di Valle Sabbia, il Comune di Anfo, l Agenzia territoriale per il Turismo hanno sollecitato un progetto per la promozione legato al tema del recupero del territorio ponendo al centro, quale elemento chiave di riferimento e punto nevralgico, la Rocca d Anfo. In particolare, si propone di realizzare del materiale promozionale e manifestazioni all interno della Rocca d Anfo. L intervento mira alla valorizzazione e alla promozione di un elemento architettonico il cui recupero e la fruizione possono comportare effetti di grande impatto sull economia dell area.

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