Pensieri d estate. Lotta all evasione/costi della politica/lavoro nero

Transcript

1 Pensieri d estate Lotta all evasione/costi della politica/lavoro nero Finalmente si legge qualche articolo che parla di successi nella lotta all evasione fiscale anche nel nostro territorio con relative somme di denaro recuperate per finalità pubbliche. La speranza è che la lotta venga portata avanti e vada fino in fondo. Mai come ora c è bisogno di recuperare il senso positivo del rispetto delle regole, mai come ora c è bisogno che chi si è arricchito illegalmente, venga punito e siano restituite alla società le somme sottratte, da utilizzare per il bene comune. Per utilizzare esempi presi dalla cronaca di questi giorni, non vedo perché ci si debba accanire sulle regole del codice della strada previste per i ciclisti e non si debba utilizzare altrettanta ma io direi molta di più determinazione nei confronti di chi evade il fisco e di chi fa lavorare in nero. Ricordo i ragionamenti di molti adulti quando da ragazzo mi indignavo per il lavoro ed i pagamenti in nero : se non ci fosse stato un po (molto, se non vogliamo usare eufemismi) di nero, Carpi e la sua economia non si sarebbero arricchite così tanto ed in così poco tempo. Si dimenticavano di ricordare che l arricchimento, quello vero e tanto, era un arricchimento tutto privato ed affare di pochi. I costi del mancato pagamento delle tasse lo abbiamo visto negli anni scorsi e lo vediamo bene ora era caricato su tutti ed è stato uno dei motivi dell accumulazione dell enorme debito pubblico, che nel tempo non si è mai riusciti a ridurre. Stadio Con tutto il rispetto per gli appassionati di calcio, i calciatori, le società sportive e tutti coloro che lavorano nel settore francamente non credo sia giusto lo dico da semplice contribuente spendere cifre importanti per ristrutturare uno stadio in un momento storico ed economico come questo. Lo dico a tutti i livelli e per tutti gli sport, ma soprattutto per il calcio. Le spese dovrebbero essere affrontate dalle società, dagli sponsor, dagli stessi calciatori che potrebbero ridursi gli stipendi (in modo generalizzato ed in tutte le serie) dagli appassionati, che dovrebbero essere disposti a spendere di più per seguire le partite Come tutte le attività, anche quella sportiva, soprattutto quella professionistica, deve avere una sua sostenibilità, deve finanziarsi in modo autonomo e non deve gravare, soprattutto oggi, sulle finanze pubbliche. Ospedale Se ne è parlato molto nelle settimane scorse, in questi giorni invece, causa la grave crisi economicofinanziaria in atto, non se ne parla più e sembra che tutti debbano e dobbiamo accontentarci di quello che c è, cercando di farlo funzionare il meglio possibile, accontentandoci di piccole ristrutturazioni e riorganizzazioni Si era parlato di 40 milioni di euro per la ristrutturazione e di 100 per la costruzione ex novo. Esperienza decennale di tutti è quella che porta, nel settore immobiliare, a registrare consuntivi di spesa molto ma molto superiori rispetto ai preventivi, spesso ad un netto raddoppio delle spese preventivate.

2 E sempre preferibile poi, quando si tratta di cemento ed immobili, la ristrutturazione dell esistente piuttosto che nuove costruzioni, che si aggiungerebbero a quelle già esistenti consumando nuovo territorio. Una considerazione va infine fatta in merito alle prospettive di valorizzazione dell attuale area occupata dall Ospedale, nel caso della decisione di costruirne uno nuovo da un altra parte. Credo sia sufficiente guardare l area dell ex Cantina Sociale di Carpi, anch essa in una ottima posizione, per capire che le previsioni di lauti e rapidi guadagni immobiliari è e sarà a lungo pura fantasia. E sufficiente aggirarsi per Carpi e notare i cartelli con le scritte vendesi o affittasi per capire che non manca di certo l offerta di immobili e che nuovi e lauti guadagni su ulteriori nuovi immobili rischiano di essere in futuro speranze molto, molto azzardate. In conclusione: teniamoci l Ospedale che abbiamo e cerchiamo di farlo funzionare al meglio. Fondazione Paltrinieri In questi giorni sono stati nominati i nuovi membri del Consiglio direttivo. Ora si tratta di prendere le decisioni in merito all utilizzo delle strutture. I progetti del consiglio uscente parlavano di una casa di cura e di una struttura per anziani. Sono sorte subito polemiche. Cose giuste nel posto sbagliato. Provo ad indicare alcuni spunti di riflessione: 1. I soggetti che devono indicare l esistenza di un bisogno socio sanitario e l urgenza della risposta da fornire a questo bisogno, non ci sono dubbi, sono i servizi socio sanitari, sono ASL e Comune, sia per quanto riguarda le malattie mentali che per ciò che concerne i servizi per le persone anziane. Se il bisogno esiste è giusto e doveroso trovare risposte. Dottori e familiari dei pazienti psichiatrici sembrano non avere dubbi: il bisogno esiste ed esiste da tempo! 2. La fattibilità e la sostenibilità finanziaria dei progetti deve essere valutata bene dagli amministratori, quelli che verranno nominati, che devono prendersi la responsabilità delle loro scelte. 3. La freddezza di alcuni genitori e della scuola materna si commenta da sé. Provino per un attimo a mettersi nei panni delle persone e delle famiglie che convivono con la malattia psichiatrica. Non quella, spaventosa, dei film e dei romanzi. Quella reale, concreta e prosaica, quella della vita quotidiana, quella che mette a dura prova affetti e forze per andare avanti. 4. In merito alla prossimità tra attività diverse, a pochi metri dalla Fondazione Paltrinieri ci sono altri due poli, molto vicini e molto diversi: la scuola materna ed elementare delle Figlie della Provvidenza per le Sordomute e la cooperativa sociale Nazareno, che si occupa anche di persone con abilità e disagi differenti, tra i quali le malattie psichiatriche. Qui la vicinanza non ha provocato problemi di nessun tipo; perché dovrebbero esserci problemi nella vicinissima Fondazione Paltrinieri? 5. Con riguardo infine ai soggetti chiamati a gestire le strutture, la Fondazione ha il compito assieme ad ASL e Comune di individuare e selezionare i soggetti più adatti, quelli con maggiore esperienza, quelli che offrono i servizi ed i prezzi migliori. Non è detto che debbano per forza essere un unico soggetto, compagnia o cordata. L Emilia Romagna è una regione che in questo campo ha tanta esperienza e tanti soggetti titolati ad occuparsi di servizi di questo tipo, non c è bisogno di cercare altrove. La Fondazione potrebbe poi scegliere anche due soggetti distinti per gestire le due distinte attività, attività di cui il territorio ha bisogno, forse ancor più della scuola.

3 Case popolari In questi giorni estivi un giornale ha parlato di procedere alla mappatura degli appartamenti sfitti: molto bene, lo chiediamo e lo proponiamo da anni. Un recente articolo di Paolo Grilli, sul resto del Carlino, fa riferimento ad una analisi dei prezzi al metro quadro forniti dall ufficio studi di Tecnocasa. Un po a sorpresa ho scoperto che Carpi, assieme a Mirandola, Finale e Zocca, è una delle zone in provincia di Modena nelle quali i prezzi delle abitazioni sono, relativamente, più contenuti. L articolo conclude così: in Appennino (località sciistiche escluse) un medio usato costa meno di mille euro al metro quadro. Quelli che servono, un po a sorpresa, per soluzioni abitative usate analoghe in certe zone di Carpi, centro compreso. Come dire che il PRG del Comune di carpi ha prodotto: zero case popolari in più (in realtà la dotazione è aumentata di qualche unità, pagata cara ai proprietari che le hanno costruite e non riuscivano a venderle); migliaia di unità abitative in più, con un consumo spropositato di suolo, alcune delle quali non utilizzate, invendute da anni; un abbassamento del valore del patrimonio edilizio privato precedente al PRG, che ormai vale quanto quello presente nelle zone meno pregiate della bassa e dell Appennino. Chi infatti ha acquistato una nuova casa o appartamento, lo ha lasciando quello vecchio, che rimane sul mercato immobiliare, invecchiandolo. Continuiamo e continueremo a dirlo fino a quando non vedremo risultati apprezzabili: Comune e Fondazione possono e debbono fare molto di più in tema di social housing. Qualche fondo è stato stanziato ed utilizzato ma sfratti e morosità (di affitti, di spese condominiali, di utenze) stanno aumentando sensibilmente e continuiamo a credere che quella della casa continui ad essere la principale priorità della città. Poveri, malati mentali e dipendenti da sostanze, giovani e adulti senza lavoro sono i principali soggetti che si troveranno ad affrontare, a partire dall autunno, problemi di sfratti e tagli alle utenze domestiche. Le politiche per la casa sono una priorità che viene prima di farmacie comunali, stadi, ostelli, piscine, aeroporti, parcheggi, piste ciclabili, arredamento di centri storici, palestre ll problema è che non si è voluto vedere il problema fino ad oggi ed oggi è troppo tardi. Perché il Comune non ha risorse sufficienti, ha già venduto i gioielli di famiglia (Autostrada del Brennero, Aimag ) e da parte di chi ha le risorse (la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi) non c è mai stata la volontà di investirle in un progetto immobiliare sociale. L estate sta finendo e l Ostello non c è ancora. Rimangono poche parole per commentare questa vicenda, sono già state dette tutte! Tutte le spiegazioni che sono già state date non hanno spiegato nulla e non hanno convinto nessuno. Nel frattempo è cambiato e sta cambiando il mondo! Vuoi vedere che la gravissima crisi economico finanziaria di questi giorni potrebbe costituire il grimaldello necessario per dar forza ad un progetto alternativo a quello dell Ostello, di cui nessuno sente il bisogno, e dar spazio ad un piccolo progetto di social housing, di cui c è tanto bisogno?

4 Parcheggi sotterranei e piste ciclabili. Da sempre utilizzo la bici per muovermi in città, anche negli anni in cui non c erano le piste ciclabili. Forse è per questo motivo che non riesco a vedere gli evidenti benefici che giustificherebbero gli elevati costi della realizzazione delle piste ciclabili. Spesso sono insicure, dissestate, rallentano la marcia, vengono utilizzate impropriamente e pericolosamente dai ciclisti La colpa è certamente di tutti, anche dei ciclisti, ma mi chiedo se abbia ancora senso continuare a spendere somme consistenti (mi riferisco anche all ultima ingente spesa per la pista che collega via Mecenate al centro storico) per ottenere risultati dubbi: in termini di tempi di percorrenza; pericolosità per biciclette, pedoni e auto; oggettiva complicazione della viabilità; mancanza di una adeguata educazione all utilizzo delle piste ciclabili. Forse in una città come la nostra (che non è Milano ma nemmeno Modena) è più necessario educare ad un utilizzo corretto delle biciclette, utilizzando soprattutto la normale viabilità, che spendere somme enormi per costruire piste di dubbia utilità. In merito ai parcheggi poi!!! C era davvero bisogno del nuovo costosissimo parcheggio interrato del Piazzale della Meridiana? A mio parere, una volta consentito un numero sufficiente di parcheggi alle persone disabili, per il resto ce ne sono anche troppi!!! Si tratta di gestirli al meglio e si tratta, da parte delle persone, di utilizzare meno l auto e, quando proprio lo si deve fare, essere disposti a pagare la sosta o fare più strada per raggiungere il posto finale, punto. Assieme all arredo urbano, già realizzato utilizzando ingentissime somme, sono l altro elemento richiesto dalle associazioni di commercianti per rivitalizzare il commercio in centro storico. Assieme all arredo urbano costituiscono una spesa sicura ed ingente, una spesa che con molta probabilità non serve ad invertire tendenze comportamentali (maggiore utilizzo dei centri commerciali) ed economiche (meno soldi da spendere per fare shopping) comportamenti che non verranno certo modificati da qualche posto auto in più! Consulta degli stranieri con Presidente che ha diritto di parola al Consiglio dell Unione Credo sia importante, fondamentale, offrire luoghi di confronto, ideazione e proposta per le migliaia di stranieri residenti in città. Trovo però difficile pensare come una Consulta possa e riesca ad essere rappresentativa delle migliaia di persone straniere presenti in città, provenienti da oltre cento paesi diversi, paesi che spesso sono divisi anche al loro interno, per motivi etnici o religiosi. Una semplice proposta, più realistica, può essere quella di lasciare del tempo alla Consulta degli stranieri: per verificarne la reale volontà di utilizzarla e di farne uno strumento di rappresentanza delle diverse (quali?) istanze poste dagli stranieri; per verificarne utilità e rappresentatività all interno del variegato mondo degli stranieri, così come da parte del Comune e delle altre istituzioni pubbliche che si trovano ad occuparsi degli aspetti che coinvolgono in modo particolare le comunità straniere. Solo in un secondo tempo, dopo un adeguato periodo di tempo, si potrà pensare alla partecipazione con diritto di parola al Consiglio dell Unione Terre d Argine. Prima occorre sperimentato la reale efficacia dello strumento consulta.

5 Pensieri d estate Fondazione Paltrinieri In questi giorni sono stati nominati i nuovi membri del Consiglio direttivo. Ora si tratta di prendere le decisioni in merito all utilizzo delle strutture. I progetti del consiglio uscente parlavano di una casa di cura e di una struttura per anziani. Sono sorte subito polemiche: cose giuste nel posto sbagliato. Alcuni spunti di riflessione: 1. I soggetti che devono indicare l esistenza di un bisogno socio sanitario e l urgenza della risposta da fornire a questo bisogno, non ci sono dubbi, sono i servizi socio sanitari, sono ASL e il Comune, sia per quanto riguarda le malattie mentali che per ciò che concerne i servizi per le persone anziane. Se il bisogno esiste è giusto e doveroso trovare risposte. Dottori e familiari dei pazienti psichiatrici sembrano non avere dubbi: il bisogno esiste ed esiste da tempo! 2. La fattibilità e la sostenibilità finanziaria dei progetti deve essere valutata bene dagli amministratori, quelli che verranno nominati, che devono prendersi la responsabilità delle loro scelte. 3. La freddezza di alcuni genitori e della scuola materna si commentano da sé. Provino per un attimo a mettersi nei panni delle persone e delle famiglie che convivono con la malattia psichiatrica. Non quella, spaventosa e irreale, dei film e dei romanzi. Quella concreta, vera e prosaica, quella della vita quotidiana, quella che mette a dura prova affetti e forze per andare avanti giorno dopo giorno. 4. Con riguardo infine ai soggetti chiamati a gestire le strutture, la Fondazione ha il compito assieme ad ASL e Comune di individuare e selezionare i soggetti più adatti, quelli con maggiore esperienza, quelli che offrono i servizi ed i prezzi migliori. Non è detto che debbano per forza essere un unico soggetto, compagnia o cordata. L Emilia Romagna è una regione che in questo campo ha tanta esperienza e tanti soggetti titolati ad occuparsi di servizi di questo tipo, non c è bisogno di cercare altrove. La Fondazione potrebbe poi scegliere anche due soggetti distinti, per gestire le due distinte attività, attività di cui il territorio ha un bisogno urgente, da tempo. Case popolari In questi giorni estivi un giornale ha parlato della proposta di procedere alla mappatura degli appartamenti sfitti: molto bene, lo chiediamo e lo proponiamo da anni! Un recente articolo di Paolo Grilli, sul resto del Carlino, fa riferimento ad una analisi dei prezzi al metro quadro forniti dall ufficio studi di Tecnocasa. Un po a sorpresa ho scoperto che Carpi, assieme a Mirandola, Finale e Zocca, è una delle zone in provincia di Modena nelle quali i prezzi delle abitazioni sono, relativamente, più contenuti. L articolo conclude così: in Appennino (località sciistiche escluse) un medio usato costa meno di mille euro al metro quadro. Quelli che servono, un po a sorpresa, per soluzioni abitative usate analoghe in certe zone di Carpi, centro compreso. Come dire che il PRG decennale del Comune di Carpi ha prodotto:

6 zero case popolari in più (in realtà la dotazione è aumentata di qualche unità, pagata cara al costruttore che le ha costruite e non riusciva a venderle); migliaia di unità abitative in più, con un consumo spropositato di suolo, alcune delle quali non sono utilizzate, alcune rimangono invendute per anni; un abbassamento del valore del patrimonio edilizio privato precedente al PRG, che ormai vale quanto quello presente nelle zone meno pregiate della bassa e dell Appennino. Chi infatti ha acquistato una nuova casa o un appartamento per sé e la propria famiglia, lo ha fatto lasciando quello vecchio, che spesso rimane inutilizzato sul mercato immobiliare, invecchiandolo complessivamente. Continuiamo e continueremo a dirlo fino a quando non vedremo risultati apprezzabili: Comune e Fondazione possono e debbono fare molto di più in tema di abitazioni sociali. Qualche fondo è stato stanziato ed utilizzato, per tamponare un poco la situazione e venire incontro a proprietari e inquilini. Sfratti e morosità (di affitti, di spese condominiali, di utenze) stanno però aumentando sensibilmente; il tema della casa continua ad essere la principale priorità sociale della città. Poveri, malati mentali e dipendenti da sostanze, famiglie in difficoltà economiche, giovani e adulti senza lavoro: questi sono i principali soggetti che si troveranno ad affrontare, a partire dall autunno, problemi di sfratti e tagli alle utenze domestiche. Le politiche per la casa sono una priorità che viene prima di farmacie comunali, stadi, ostelli, piscine, aeroporti, parcheggi, piste ciclabili, arredamento di centri storici, palestre ll problema è che non si è voluto vedere il problema fino ad oggi ed oggi è troppo tardi. Perché il Comune non ha risorse sufficienti ed ha già venduto i gioielli di famiglia (Autostrada del Brennero, Aimag ). Chi ha le risorse la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi non ha mai mostrato la volontà di investirle in un progetto immobiliare sociale. L estate sta finendo e l Ostello non c è ancora. L estate sta finendo e l autunno porta con sé una serie di nodi legati al bene casa che verranno al pettine. Rimangono poche parole per commentare la vicenda dell Ostello, sono già state dette tutte! Tutte le spiegazioni fornite fino ad oggi non hanno spiegato nulla e non hanno convinto nessuno. Nel frattempo però è cambiato e sta cambiando il mondo! Vuoi vedere che la gravissima crisi economico finanziaria di questi giorni potrebbe costituire il grimaldello necessario per dar forza ad un progetto alternativo a quello dell Ostello, di cui nessuno sente il bisogno, per far spazio ad un piccolo progetto di alloggi sociali, tanto necessari? Consulta degli stranieri con Presidente che ha diritto di parola al Consiglio dell Unione Credo sia importante, fondamentale, offrire luoghi di confronto, ideazione e proposta per le migliaia di stranieri residenti in città. Trovo però difficile pensare come una Consulta possa e riesca ad essere rappresentativa delle migliaia di persone straniere, provenienti da oltre cento paesi diversi, paesi che spesso sono divisi anche al loro interno, per motivi etnici o religiosi. Una semplice proposta, più realistica, può essere quella di lasciare del tempo alla Consulta degli stranieri: per verificare la reale volontà di utilizzarla e di farne uno strumento di rappresentanza delle diverse (quali?) istanze poste dagli stranieri; per verificarne utilità e rappresentatività all interno del variegato mondo degli

7 stranieri, così come da parte del Comune e delle altre istituzioni pubbliche che si trovano ad occuparsi degli aspetti che coinvolgono in modo particolare le comunità straniere. Solo in un secondo tempo, dopo un adeguato periodo di tempo, si potrà pensare alla partecipazione con diritto di parola al Consiglio dell Unione Terre d Argine. Prima occorre sperimentare la reale partecipazione delle comunità straniere alla Consulta e verificare l efficacia e la rappresentatività di questo strumento di partecipazione politica. Lotta all evasione/costi della politica/lavoro nero Finalmente si legge qualche articolo che parla di successi nella lotta all evasione fiscale anche nel nostro territorio, con relative somme di denaro recuperate per finalità pubbliche. La speranza è che la lotta venga portata avanti con decisione e vada fino in fondo. Mai come ora c è bisogno di recuperare il senso positivo del rispetto delle regole, mai come ora c è bisogno che chi si è arricchito illegalmente venga punito e siano restituite alla società le somme sottratte, da utilizzare per il BENE COMUNE. Stefano Facchini