PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.) ANNO SCOLASTICO 2013/14

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1 ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE - I.S.I.S.S. San Bonifacio (VR) PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.) ANNO SCOLASTICO 2013/14 Sede Via Fiume Sede Via Camporosolo

2 INDICE DEL DOCUMENTO Dati generali dell istituto 3 L Istituto e il territorio 5 Il nome dell Istituto 8 La storia dell Istituto.. 9 Premessa 10 Principi normativi del POF 11 Area della didattica La missione educativa Finalità Corsi di studio attivati Nuove articolazioni Fasi della programmazione Recupero e sostegno per gli studenti Piano annuale della attività. 42 Area dell ORGANIZZAZIONE 44 Funzioni Strumentali attivate. 48 COMMISSIONI 51 Dipartimenti Disciplinari 54 CTS 56 Organizzazione Scolastica 56 Personale Ata 63 Area Progetti. 66 DOCUMENTI ALLEGATI Piano Annuale Finanziario Regolamento di Istituto Regolamento Viaggi di istruzione Regolamento di Biblioteca Regolamento Assemblee d Istituto - 2 -

3 DATI GENERALI DELL ISTITUTO Indirizzo Sede Centrale Via Fiume, 28.bis San Bonifacio VR Sede Staccata Via Camporosolo, San Bonifacio VR Telefono Fax Sito Internet Indirizzo Posta Elettronica Codici Meccanografici Ministeriale: Generale: Sede staccata: Indirizzo PEC: VRTD VR IS00400V Codice Fiscale: Coordinate Bancarie: VRTF00401B Unicredit Banca di San Bonifacio c/c n Cod. ABI CAB ORARI Sede Centrale Sede Staccata Svolgimento lezioni Apertura dell Istituto Segreteria per il pubblico e il personale Orario di ricevimento del Dirigente Scolastico Prof.ssa Silvana Sartori Segreteria per gli allievi L Istituto rimane chiuso da lunedì al venerdì il sabato Tutti i giorni: Tutti i giorni su appuntamento da lunedì al venerdì il sabato Tutti i giorni: Prima delle lezioni, durante l intervallo e dopo le lezioni. La vigilia di Natale, la vigilia di Capodanno, la vigilia di Pasqua, la vigilia di Ferragosto e i prefestivi fissati dal C. I. Indirizzi 5 Docenti: 92 Allievi 938 Classi 40 Personale A.T.A

4 La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi, ma non si può intendere se prima non s impara a intender la lingua e a conoscere i caratteri ne quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi ed altre figure geometriche ( ). Galileo Galilei ************************************ La tecnologia non tiene lontano l uomo dai grandi problemi della natura, ma lo costringe a studiarli più approfonditamente. Antoine de Saint Exupery *********************************** La scienza è poesia, armonia del mondo, iniziazione alla grandezza: ma questa grandezza è riservata a pochi eletti, a quelli che possiedono fede, entusiasmo e perseveranza. Pierre Devaux - 4 -

5 L ISTITUTO E IL TERRITORIO L Istituto raccoglie allievi provenienti da 33 comuni del Veronese e del Vicentino. Fino agli anni Sessanta il territorio era ad attività prevalentemente agricola, con il boom economico si sono insediate le prime industrie manifatturiere, che si sono via via sviluppate favorendo una forte crescita dell indotto in campo artigianale, industriale, commerciale e dei servizi. Questa zona ben rappresenta le caratteristiche economico-produttive del NORD-EST, attualmente interessata fortemente dalla crisi e dalla situazione di recessione che stanno condizionando non solo il mondo economico-produttivo ma lo stile di vita, situazioni familiari, possibilità occupazionali e lavorative. La storia dell Istituto trova sviluppo fin dagli anni Cinquanta, dall esigenza di creare nella zona una diversificazione dell Offerta Formativa del territorio: all Istituto Magistrale, operante fin dal 1952, con un ridotto numero di classi, ma più che sufficiente per quella specifica offerta di lavoro, alla fine degli anni Sessanta si affiancano le prime sezioni staccate dei periti industriali, di ragioneria e dei geometri, invogliando così allo studio, di anno in anno, molti ragazzi della zona. Questi ultimi due indirizzi diventeranno poi autonomi con la nascita dell Istituto Dal Cero nell anno scolastico 1972/73, ai quali si affiancherà il corso ITIS dall a.s. 1999/2000. Sede Via Fiume Sede Via Camporosolo - 5 -

6 Solo a partire dall anno scolastico 2005/06 è attivo presso il nostro Istituto anche l indirizzo di perito informatico industriale. Il nostro Istituto ha ormai una lunga esperienza di contatti con le imprese locali che hanno fortemente segnato la fase del benessere e dello sviluppo degli Anni Ottanta, con l incremento dei posti di lavoro, il potenziamento dei servizi e delle infrastrutture, l ampliamento del Nord Est che ha caratterizzato oltre Trenta anni di storia locale e nazionale. Ogni anno un centinaio di allievi delle classi terze e quarte del corso commerciale, geometri e del liceo scientifico tecnologico durante i mesi estivi svolge periodi di tirocinio presso studi di professionisti, amministrazioni locali, fabbriche, laboratori. Questi scambi diventano ancora più significativi per gli allievi del corso di periti meccanici, che realizzano durante l anno un'esperienza di quindici giorni di Alternanza Scuola Lavoro in terza, in quarta e in quinta, spesso nella stessa azienda dove, al termine del percorso di studio, troveranno lavoro. Il contatto con le aziende reca indubbi benefici agli allievi, in quanto sviluppa un esperienza professionale utile per l impiego futuro, ma anche scuola e imprese ne traggono notevoli benefici, grazie alla presenza dei tutor scolastici e aziendali, acquisendo sempre nuovi stimoli e suggerimenti nella loro azione formativa e gestionale. Una corretta ed efficace politica scolastica nel territorio dovrà necessariamente vedere allo stesso tavolo le autorità amministrative competenti, ma anche gli operatori scolastici e i rappresentanti delle organizzazioni produttive e sindacali. Nell ottica del confronto costante con la realtà economico-produttiva, il rilancio dell Istruzione Tecnica si fonda sulla consapevolezza del ruolo decisivo della scuola e della cultura nella nostra società, non solo per lo sviluppo della persona, ma anche per il progresso economico-sociale. Fondamentale rimane nell Istituto il superamento della concezione culturale fondata su un rapporto sequenziale fra teoria e pratica, attivando costantemente un azione sinergica nell ottica di creare abilità, conoscenze e competenze orientate alla formazione professionale e all inserimento professionale dei diplomati. Va sottolineato che il compito dell Istituto Tecnico è garantire agli studenti non solo l apprendimento delle competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche il potenziamento delle capacità di comprensione e applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della tecnologia moderne continuamente definiscono in tantissimi ambiti operativi. Pertanto il percorso di studio dell Istituto Tecnico è connotato da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico, in linea con le Indicazioni dell Unione Europea, costruita attraverso lo studio, l approfondimento, l applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico, produttivo ed aziendale del Paese. L obiettivo formativo globale, a cui tendono tutte le attività pianificate dagli Indirizzi di Studio, è l acquisizione da parte degli studenti sia di conoscenze teoriche ed applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro, sia abilità e competenze cognitive ed operative idonee a risolvere problemi, garantendo autonomia operativa e gestionale in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumendo anche responsabilità per la valutazione ed il miglioramento dei risultati ottenuti. In particolare, il mondo occupazionale difficile, la crisi e la recessione a livello nazionale, hanno suggerito nel corso dell anno scolastico 12/13, di porre attenzione al ruolo dello studio delle lingue europee nel contesto locale, anche in relazione all impostazione produttiva delle aziende attuali. E emersa l idea di potenziare negli indirizzi di studio, il ruolo e lo spazio delle lingue europee con due nuovi indirizzi, che recuperano l identità e la storia dell istituto, ovvero con gli indirizzi Rapporti - 6 -

7 internazionali Aziendali e Sistemi Informativi aziendali, che recuperando la priorità dell area informatica e linguistica, aprono ad un potenziale aumento di iscritti nel corso economico ed appunto linguistico. Sulle due nuove opportunità sia la Provincia di Verona che l Ufficio Scolastico Provinciale hanno espresso parere favorevole, sottolineando l importanza di garantire al territorio e alle famiglie, una adeguata informazione su percorsi, indirizzi, opportunità occupazionali. Anche per questo, i Percorsi Formativi dei cinque Indirizzi di Studio danno ampio spazio alle metodologie finalizzate a sviluppare le competenze dello studente attraverso la didattica di laboratorio e le esperienze in contesti applicativi, l analisi e la soluzione di problemi rispondenti a situazioni reali, il lavoro a progetti, le attività di stage. Il tutto per una conoscenza sempre più approfondita della realtà economico/produttiva delle aziende del territorio, anche con qualificate esperienze di Alternanza Scuola Lavoro. La tecnica è la magica danza che il mondo contemporaneo balla. Possiamo partecipare alle vibrazioni e alle oscillazioni di quest ultimo soltanto se capiamo la tecnica. Altrimenti restiamo esclusi dal gioco. Ernst Junger - 7 -

8 UN NOME, UNA STORIA: LUCIANO DAL CERO L Istituto dal 25 Aprile 1975 è intitolato a Luciano Dal Cero, Medaglia d oro della Resistenza. Nato a Monteforte d Alpone nel 1915, ebbe un infanzia poco fortunata per la perdita a tre anni della madre e per le dure prove che colpirono ripetutamente la famiglia. A quindici anni una grave forma di tubercolosi lo costrinse a vari ricoveri nei sanatori della regione. Solo a ventitrè anni conseguirà la maturità scientifica e, più tardi, la laurea in scienze economiche e politiche. Carattere sensibilissimo, vivace, intelligente, curioso, rimessosi in salute, si preoccupò dei problemi dei tubercolosi, del loro inserimento nella società, contattando i migliori tisiologi italiani per una campagna nazionale rivolta in particolare agli studenti. Ma tutte le sue energie furono ben presto assorbite da una fortissima passione per il cinema, consapevole dell enorme influenza che esso aveva sui giovani. Trasferitosi nel 1943 a Roma, divenne organizzatore e gestore di sale cinematografiche. Autore, sceneggiatore, operatore e regista, stava lavorando alla diffusione dell Organizzazione Cinematografica Dal Cero in stretta collaborazione con i vertici del Vaticano, l Azione Cattolica e gli Ordini missionari, quando, con la caduta del Fascismo il 25 Luglio del 43, venne inviato da Guido Gonella e Alcide De Gasperi a organizzare la Resistenza a Verona; la sua azione diviene qui frenetica, prende contatti con gli ambienti antifascisti, trascina gli amici e conoscenti nella difficile impresa. Imprigionato agli Scalzi di Verona, trascorre un anno in prigione, oggetto di torture incessanti dalle quali esce senza mai fornire i nomi dei combattenti per la libertà. Per alcuni mesi è suo compagno di cella il filosofo Norberto Bobbio, che in una lettera dell immediato dopoguerra ne traccia un profilo nobilissimo. Fuggito dall ospedale di Soave, nel Luglio del 44 costituisce la brigata partigiana Luciano Manara, che raggruppa i combattenti della Vallata d Alpone, con sede a Roncà. Opera in stretto contatto con gli Alleati in una serie di ardite azioni di guerriglia, sempre alla testa dei suoi uomini, ai quali raccomanda: Non si deve agire sotto impulso della passione vendicativa, ma per solo impulso di giustizia vi esorto alla onestà e alla disciplina. Il 29 Aprile 1945, accorso in aiuto di alcuni partigiani vicentini accerchiati da soldati tedeschi, viene colpito a morte in Contrada Masi nel Comune di Gambellara. Il 26 Aprile 1951 il Capo del Governo Alcide De Gasperi nell Arena di Verona consegna al padre la Medaglia d Oro al Valor Militare alla memoria di Luciano Dal Cero

9 LA STORIA DEL NOSTRO ISTITUTO SCOLASTICO Nell ottobre del 1968, come sede staccata dell Istituto Tecnico Lorgna di Verona, partivano a San Bonifacio due prime commerciali e una prima geometri. L anno successivo, vista la crescita consistente delle iscrizioni, l Amministrazione Provinciale per sistemare anche le classi dell ITIS Ferraris, stabiliva la costruzione di un nuovo edificio dove collocare dei bienni polivalenti al termine dei quali gli allievi sarebbero approdati nei trienni della città. Mutati gli indirizzi si pensò di completare i due quinquenni, commerciale e per geometri, nel nuovo fabbricato di via Fiume. L Istituto divenne autonomo nell Anno Scolastico 1972/73 e nel Luglio del 1973 San Bonifacio diploma i primi ragionieri e geometri. Nei primi anni Ottanta partono due sperimentazioni: costruzioni Brocca in una sezione geometri e giuridico-economico-aziendale presso le commerciali. A Settembre del 1999, con il piano di razionalizzazione scolastica provinciale, al Dal Cero vengono assegnate le sezioni staccate dell ITIS Ferraris di Verona con gli indirizzi di perito industriale meccanico e liceo scientifico tecnologico, così la scuola prende la nuova denominazione Istituto di Istruzione Secondaria Superiore (I.S.I.S.S.). A partire dall anno scolastico 2005/06 è stato istituito l indirizzo di perito informatico industriale che nel 2008 ha diplomato i primi studenti. Nell anno scolastico 2010/11, in applicazione della riforma della scuola secondaria superiore, sono stati attivati cinque nuovi indirizzi che sostituiscono e integrano quelli precedentemente presenti nel nostro istituto: - Amministrazione, finanza e marketing - Costruzioni e territorio - Meccanica, meccatronica ed energia - Informatica e telecomunicazioni - Sistemi Informativi Aziendali - Relazioni Internazionali per il Marketing con tre lingue di studio - Liceo Scientifico (opzione delle scienze applicate). Future articolazioni del Settore Economico: - Sistemi Informativi Aziendali - Relazioni Internazionali per il Marketing con tre lingue di studio Il passaggio al nuovo ordinamento avverrà in maniera progressiva ed automatica per ciascun anno scolastico, per cui, dall anno 2012/13, anche le classi terze (primo anno del secondo biennio) partono con i nuovi quadri orari. Con l anno scolastico 13/14, vista l approvazione da parte della Provincia, la Scuola si impegna nel potenziamento dei due nuovi Indirizzi di studio, per Relazioni internazionali per il Marketing e per Sistemi Informativi Aziendali, con l obiettivo di_ - Potenziare lo studio delle lingue europee e di una terza lingua europea - Rivalutare l apprendimento dell Informatica nell Istituto Tecnico - Incrementare il numero degli iscritti ed iscritte nell area economica

10 Il POF, Piano dell Offerta Formativa, è documento fondamentale e flessibile, in continua evoluzione, che delinea l identità culturale e progettuale dell Istituzione Scolastica ed espone la progettazione curriculare, extra-curriculare, educativa ed organizzativa che la scuola adotta nell ambito dell autonomia, in relazione alle condizioni del contesto sociale, culturale ed economico in cui l istituzione scolastica opera. A tal fine si è proceduto alla revisione/aggiornamento del Piano tenendo conto delle competenze dei vari organi preposti alla sua elaborazione e approvazione: ATTO DI INDIRIZZO DEFINITO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO DEL 9 OTTOBRE PRIORITA DI IN- TERVENTO E LINEE EDUCATIVE GENERALI 1. Promuovere il diritto-dovere alla formazione rimuovendo ostacoli e lacune, potenziando in itinere l azione di recupero e potenziamento attraverso la definizione del Patto di Corresponsabilità con famiglie e docenti. 2. Garantire a tutti i gruppi-classe lo svolgimento del curricolo disciplinare al fine di favorire l acquisizione di competenze e conoscenze spendibili sul mercato del lavoro o sul versante universitario. 3. Sviluppare un dialogo costante con agenzie, realtà aziendali e produttive, enti locali, per definire percorsi formativi e professionalizzanti in sintonia con le rinnovate richieste del mondo economico; 4. Sviluppare attività ed iniziative scolastiche tenendo conto anche del non facile momento economico che si trovano ad affrontare le famiglie degli studenti, rimuovendo ostacoli che ne potrebbero condizionare percorsi e formazione; 5. Realizzare in tutte le classi, con particolare attenzione alle prime e alle quinte, azioni di rinforzo, potenziamento, sviluppo delle eccellenze al fine di abbattere il numero delle ripetente ed il tasso di dispersione scolastica; 6. Realizzare in corso d anno stage aziendali e presso Enti Pubblici differenziandoli in iniziative rispondenti a più profili professionali, creando opportunità di collegamento scuola-lavoro tenendo conto dei cinque Indirizzi di Studio; 7. Realizzare viaggi di istruzione ed iniziative formative con l ottica del contenimento dei costi e della accessibilità più ampia possibile da parte degli studenti e delle famiglie

11 PRINCIPI NORMATIVI ISPIRATORI DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Alla base della costruzione ed elaborazione del Piano dell Offerta Formativa sta una lunga serie di riferimenti normativi. Si propone un elenco dei più significativi: - Legge 18 dicembre 1997, n. 440, Istituzione del fondo per l ampliamento dell Offerta Formativa e per gli interventi perequativi; - D.P.R. n. 275/99, Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche; - Legge 10 marzo 2000, n. 62, Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all istruzione; - D.L.vo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni, contenente norme generali sull ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, con particolare riferimento all art. 25; - Legge 28 marzo 2003, n. 53, Delega al governo per la definizione delle norme generali dell istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale; - D.L.vo 19 dicembre 2004, n. 286, Istituzione del Servizio Nazionale di Valutazione del Sistema di istruzione e formazione nonché riordino dell omonimo istituto; - D.L.vo 15 aprile 2005, n. 77, Alternanza scuola lavoro; - D.L.vo 17 ottobre 2005, n. 226, Norme e livelli essenziali dei contenuti del II ciclo; - Decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica, convertito con modifiche dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; - Decreto legge 1 settembre 2008, n 137, Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università, convertito con modifiche dalla legge 30 ottobre 2008, n D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122, Regolamento sul coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni; - D.L.vo 27 ottobre 2009, n. 150 relativo all attuazione della Legge 4 marzo 2009, n. 15 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni - D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88, Riordino degli istituti tecnici ai sensi dell articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n D.P.R. 15 marzo 2010, n. 89, Revisione dell assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei, ai sensi dell articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 PUNTI DI CONDIVISIONE E GARANZIE DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Il P.O.F. prevede quali punti di condivisione e di garanzia: - l impegno collegiale nella condivisione e nell attuazione dei principi educativi e delle attività didattiche; - la condivisione di tutte le componenti scolastiche (alunni, genitori, docenti) del Patto Educativo e di Corresponsabilità; - la partecipazione dei genitori ai momenti collegiali; - la verifica/valutazione in itinere dei percorsi realizzati, anche in relazione all impiego di risorse, spazi, attrezzature e al raggiungimento degli obiettivi prefissati;

12 - la realizzazione di momenti ricreativi/formativi, in corso d anno, con la partecipazione dei genitori; - la raccolta di dati relativi al gradimento e alla qualità percepita delle iniziative del P.O.F.; - l attivazione di accordi di rete e/o convenzioni con altre scuole o enti per la realizzazione di alcune iniziative e/o progetti del P.O.F.; - la pubblicazione e la diffusione pel P.O.F. in diversi momenti dell attività annuale. IMPEGNI COLLEGIALI DELLA SCUOLA NEL TERRITORIO DI APPARTENENZA Per realizzare gli Obiettivi del P.O.F., fondato sulla CONDIVISIONE, la Scuola promuove i seguenti impegni collegiali: - il coinvolgimento dei Genitori; - la partecipazione attiva degli Alunni/e; - la collaborazione Scuola/Famiglia: - la ricerca/azione per il superamento delle problematiche legate agli Apprendimenti; - l attivazione di Laboratori Didattici quale articolazione e superamento della logica della tradizionale aula/sezione; - il percorso di arricchimento extracurricolare, per l approfondimento e lo sviluppo dei percorsi disciplinari specifici; - l interistituzionalità intesa come fattiva collaborazione della scuola con gli enti e le agenzie del territorio per la promozione di attività educative e formative; - l interculturalità intesa come apertura e confronto fra culture, popoli, cittadini del mondo che convivono nello stesso territorio; - la Scuola come Comunità Educante: presente e attiva nel territorio. DESCRITTORI PERTINENTI DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Per quanto concerne il Piano dell Offerta Formativa, vengono assunti i seguenti descrittori: - la diffusione all esterno della scuola; - la trasparenza; - la chiarezza; - la verifica/valutazione in itinere delle attività pianificate - la corresponsabilità scuola-famiglie-enti-territorio; - la trasmissione degli aggiornamenti del Piano agli organismi scolastici superiori. DESCRITTORI STRATEGICI DIRIGENZIALI Il Dirigente Scolastico assume il ruolo di garanzia rispetto all attuazione del P.O.F. sulla base dei seguenti descrittori strategici: - l aggiornamento, la rilettura, la riscrittura del P.O.F. sulla base delle mutate situazioni di contesto e dell evoluzione della normativa primaria e secondaria; - il confronto con i soggetti interistituzionali, associativi e locali per collegare il piano alle potenzialità ambientali, sociali e culturali; - la diffusione e l informazione al territorio e agli enti interessati sulle proposte pianificate; - la verifica in itinere e/o periodica di aree, iniziative, progetti; - la verifica finale, per la rilettura ed il ri-aggiornamento del Piano

13 PRINCIPI NORMATIVI ISPIRATORI DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Il P.O.F. è affiancato da una serie di Documenti che ne costituiscono parte integrante. Di essi si fornisce l elenco: Piano Annuale Finanziario Regolamento di Istituto Regolamento Viaggi di Istruzione Regolamento di Biblioteca Regolamento Assemblee d Istituto PRINCIPI NORMATIVI DEL NUOVO CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI Il 19 giugno 2012 è entrato in vigore il DPR 16 aprile 2013, n. 62 recante il Nuovo Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici, previsto dalla Normativa Anticorruzione, con il quale si definisce il modello organizzativo della pubblica amministrazione. L art. 3 del Codice definisce i Principi Generali a cui i dipendenti pubblici sono chiamati ad uniformare il loro comportamento. Il dipendente pubblico è impegnato ad osservare la Costituzione, servendo la Nazione con la disciplina e onore, conformando la propria condotta a principi di buon andamento e imparzialità dell azione amministrativa. Deve svolgere i propri compiti nel rispetto della legge, perseguendo l interesse pubblico senza abusare della posizione e dei poteri di cui è titolare, rispettando i principi di integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza, agendo in posizione di indipendenza ed imparzialità, ed astenendosi in caso di conflitto di interessi. In particolare l art. 3 del Codice si incentra sui seguenti principi: - Uso delle informazioni - Interesse pubblico - Economicità dell azione amministrativa - Parità di trattamento Il pubblico dipendente è inoltre tenuto al rispetto della puntualità di impegni, riunioni, attività evitando di adottare comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l adozione di decisioni di propria spettanza. Salvo il diritto di esprimere valutazioni e diffondere informazioni a tutela dei diritti sindacali, il dipendente pubblico deve astenersi da dichiarazioni pubbliche che vadano a detrimento dell immagine dell amministrazione e precisare, in ogni caso, che le dichiarazioni sono effettuate a titolo personale, quando ricorra tale circostanza. Il dipendente pubblico, svolgendo servizio diretto ai cittadini, e nello specifico nel campo della formazione e istruzione, deve curare il rispetto degli standard di qualità e di quantità fissati dall amministrazione, anche nei Documenti Collegiali e nella Carta dei Servizi, ed operare al fine di assicurare la continuità del servizio, fornendo in itinere adeguate informazioni sulle modalità di svolgimento del servizio, sulle prestazioni del servizio medesimo, sui livelli di qualità, richiesti dal sistema

14 Non deve assumere impegni, né anticipare l esito di decisioni o azioni, proprio o altrui, inerenti il sistema di lavoro, fornendo informazioni e notizie relative ad atti ed operazioni amministrative, solo nelle ipotesi previste dalle disposizioni di legge e regolamenti in materia di accesso, informando sempre gli interessati della possibilità di avvalersi anche dell Ufficio per le relazioni con il pubblico. ATTIVITA INCOMPATIBILI CON LA DOCENZA E tenuto al rilascio di copie di estratti di atti o documenti, secondo la sua competenza, con le modalità previste dalle norme in materia di accesso agli atti amministrativi e dai regolamenti della propria amministrazione. Il dipendente in base all art. 9 del Codice, deve assicurare l adempimento degli obblighi di trasparenza totale, previsti in capo alle pubbliche amministrazioni, secondo le disposizioni vigenti, prestando la massima collaborazione nell elaborazione, reperimento, trasmissione dei dati sottoposti all obbligo di pubblicazione sul Sito Istituzionale. La tracciabilità dei processi decisionali adottati dai dipendenti deve essere, in tutti i casi, garantita attraverso un adeguato supporto documentale, che consenta in ogni momento la replicabilità. In applicazione all art. 508 Decreto Legislativo n. 297/94 si ricorda ai docenti quanto segue: - Al Personale Docente non è consentito impartire lezioni privati ad alunni del proprio istituto - L ufficio di Docente e del personale scolastico non è cumulabile con altro rapporto di impiego pubblico. Tale personale che assume altro impiego pubblico è tenuto a darne immediata notizia all amministrazione - L assunzione del nuovo impiego comporta la cessazione di diritto dell impiego precedente - Il Personale predetto non può esercitare attività commerciale industriale e professionale, né assumere o mantenere impieghi alle dipendenze di privati o accettare cariche in società costituite a fini di lucro, tranne che si tratti di società od enti per i quali la nomina è riservata allo Stato e sia intervenuta l autorizzazione del Ministero. Tale divieto non si applica in caso di società cooperative. INVALSI Il D.P.R. 28 MARZO 2013 nr.80 regolamenta il sistema nazionale di valutazione, pur non presentando molti dettagli operativi per la scuola, si propone di valutare i Risultati (Prodotto) della scuola e le modalità di funzionamento (Processo), tenendo cono del contesto in cui questa si colloca e delle risorse di cui dispone. Il Regolamento, per diversi aspetti richiama e sviluppa i Percorsi VALSIS, VALORIZZA, VSQ, VALES attivati nelle Scuole negli anni fra il 2008 e il Con il nuovo Regolamento Il primo lavoro cui è chiamata la scuola prevede quattro fasi successive: - ANALISI E VERIFICA DEL PROPRIO SERVIZIO - ELABORAZIONE DI UN RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE

15 - FORMULAZIONE DI UN PIANO DI MIGLIORAMENTO L analisi va condotta partendo dai dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero (in pratica Scuola in chiaro), incrociati con le rilevazioni sugli apprendimenti e le elaborazioni sul valore aggiunto comunicate dall Invalsi. L Istituto è chiamato ad integrare tali dati con elementi propri desunti da Questionari, Monitoraggi sulla Qualità e sugli esiti delle attività. L elaborazione del Rapporto di Autovalutazione deve avvenire in formato elettronico, su un modello predisposto dall INVALSI. Questo riduce gli spazi di movimento per le singole scuole, ma aiuta a rendere confrontabili le situazioni; e in ogni caso, è un significativo ausilio per la messa a punto del Documento. PER LA REALIZZAZIONE DELLE AZIONI RICHIESTE DAL DOCUMENTO L ISTITUTO E CHIAMATO A NOMIANRE UN NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE. Tale team ha il compito di raccogliere ed elaborare i dati preparando la Bozza del rapporto sull Istituto. Sulla base del Rapporto di Autovalutazione, la Scuola individua alcuni obiettivi di miglioramento, anche attraverso le proposte del consiglio di istituto e del collegio dei docenti. Il piano di miglioramento terrà conto del: - Punti di partenza da considerare - I valori di riferimento - Gli indicatori per misurare i risultati ottenuti - I risultati attesi al termine della durata del Piano ed eventuali esiti intermedi. Gli obiettivi così individuati sono alla base del Piano di miglioramento che prevede successivamente altre tre fasi attuative. AREA DELLA DIDATTICA 1.1 LA MISSION EDUCATIVA DELLA SCUOLA La Scuola, nell espletamento delle proprie funzioni educative, didattiche e formative, garantisce: istruzione e formazione; rispetto delle tradizioni culturali del nostro Paese e apertura al nuovo; attenzione all individuo e potenziamento delle sue capacità; creazione di un ambiente di apprendimento attento al benessere dei soggetti coinvolti. Il nostro Istituto scolastico si propone come luogo di vita e di apprendimento. Come luogo di vita: definisce i valori su cui improntare l azione educativa, indipendentemente dalle diversità etniche dalle condizioni sociali e personali, dal sesso, dalla religione, dalla lingua (art. 3 della Costituzione); offre un ambiente idoneo allo sviluppo integrale della personalità dello studente che deve acquisire progressiva consapevolezza delle propria potenzialità e responsabilità, superando eventuali situazioni di disagio, per trovare comunque una collocazione confacente nel contesto sociale di riferimento. Come luogo di apprendimento: definisce i Saperi Essenziali per la Formazione dello Studente in relazione al profilo tecnico e professionale previsto dai vari indirizzi di studio; garantisce una risposta educativa alla sfida posta dalle nuove tecnologie multimediali;

16 offre, attraverso lo studio delle lingue comunitarie e gli scambi culturali che la scuola propone, la possibilità di porsi in relazione con altre realtà e, attraverso la pluralità delle offerte formative, costruisce Percorsi Curricolari Diversificati e Personalizzati, adeguati ai diversi stili psicologici, linguistici, comportamentali Come luogo della verifica in itinere: Con l obiettivo di pianificare i tempi delle Verifiche scritte per la Valutazione in itinere degli Studenti viene distribuito uno strumento comune per le classi, utile a segnare con cinque giorni di anticipo le date delle verifiche svolte dai docenti. Il ricorso ad uno strumento cartaceo comune, gestito dagli Studenti Rappresentanti, si rende necessario con la recente informatizzazione che limita la possibilità per gli studenti e per i docenti di percepire coincidenze di verifiche e carichi di verifiche nei medesimi giorni della settimana. Gli Studenti Rappresentanti devono gestire il Calendario delle Verifiche con l obiettivo di collaborare, segnalando ai docenti eventuali esigenze del Gruppo classe. Vista la suddivisione dell anno scolastico in un trimestre e pentamestre, I Docenti devono avviare le Verifiche con gradualità e programmazione, limitando per quanto possibile la coincidenza forte di verifiche scritte nelle sole ultime settimane del Trimestre. Nella organizzazione delle Verifiche la Scuola è chiamata inoltre a considerare la natura epistemologica e strutturale di ciascuna Disciplina, garantendo a tutti gli Studenti e Studentesse piu modalità di espressione orale, produzione scritta, verifica ed accertamento di competenze, abilità e conoscenze. Nello specifico le Discipline con valenza formativa sul piano linguistico e della competenza verbale richiedono adeguati Tempi e Procedure di accertamento con Interrogazioni che non sempre possono essere sostituite da verifiche scritte in modo pienamente adeguato. La didattica con le LIM nelle classi del primo biennio L Istituto promuove l utilizzo delle Lim nelle classi prime quale opportunità di supporto didattico, semplificazione concettuale, abbinamento di parola-immagine. La metodologia di lavoro didattico mediata dalle LIM rappresenta uno strumento innovativo per migliorare l apprendimento, favorendo una didattica di matrice costruttivista che permette agli Studenti e Studentesse di diventare reali co-costruttori del loro sapere e delle specifiche competenze disciplinari. La scelta della Scuola è di utilizzare le LIM specialmente per il consolidamento degli apprendimenti nel Biennio, utilizzando lo strumento multimediale come: - Sistema di rappresentazione, lettura, decodifica; - Spazio di scrittura collaborativo; - Facilitatore e amplificatore degli apprendimenti; - Spazio di socialità, condivisione, rafforzamento delle identità del gruppo-classe specialmente nel primo anno di accesso all Istituto Tecnico; - Spazio di mediatore culturale; - Ambiente di comunicazione fino a costituire una porta aperta per navigare e contribuire al web Ambiente di visualizzazione in forma animata e interattiva di dati ed informazioni. Perché la LIM e le tecnologie in generale risultino significative per il processo di insegnamentoapprendimento è necessario che il loro utilizzo sia programmato e parte integrante della prassi didattica quotidiana. Soprattutto nelle classi prime, anche in vista delle adozione dei testi digitali già indicati dalla normativa. La didattica con la LIM consente agli studenti l integrazione di codici comunicativi diversi

17 (testo, immagini, audio, video) nel campo della rappresentazione delle informazioni, della narrazione multimediale, della capacità di motivare e di suscitare attenzione, nonché di stimolare le capacità di comprensione, memorizzazione, astrazione, argomentazione. L obiettivo della Scuola e è di lavorare con le Lavagne Interattive come esperienza del Consiglio di classe anche a sostegno di situazioni deboli dal punto di vista degli apprendimenti o rientranti nei BES. 1.2 FINALITÀ L Istituto intende favorire lo sviluppo dell allievo attraverso un offerta formativa volta : all apprendimento ed alla crescita educativa; alla formazione di giovani capaci di inserirsi nella vita attiva, con una solida cultura generale e una preparazione professionale di base; a sviluppare capacità di autonomia, di giudizio, di senso critico e di innovazione; struttura competenze, percorsi, attività atte a consentire un inserimento produttivo nel mondo del lavoro o in proseguimento degli studi in modo proficuo, attraverso conoscenze e competenze di carattere tecnico, tecnologico e scientifico. A PERMETTERE UN INSERIMENTO PRODUTTIVO NEL MONDO DEL LAVORO O IL PROSEGUIMENTO DEGLI STUDI IN MODO PROFICUO ATTRAVERSO COMPETEN- ZE ED ABILITÀ. DICHIARAZIONE ETICA PER UNA SCUOLA LIBERA DAL FUMO CARTA DEI DIRITTI E DELLE RESPONSABILITA 1. Tutte le persone hanno la responsabilità di attivare e mantenere propri comportamenti individuali e sociali proteggenti, promuoventi e tutelanti la propria e l altrui salute. 2. Tutte le persone hanno il diritto di vivere in ambienti che non danneggiano la loro salute e, in quanto tali, liberi dal fumo. 3. Tutte le persone hanno il diritto di godere di azioni sociali e culturali che promuovano attivamente e proteggano la famiglia, la comunità, l ambiente di lavoro e di studio dalle conseguenze dirette e indirette del fumo di tabacco 4. Tutti hanno diritto di conoscere gli effetti nocivi del fumo attivo e passivo attraverso specifiche azioni informative. 5. Tutti hanno diritto di essere salvaguardati da pressioni, dirette o indirette, individuali o collettive, volte a promuovere l uso di tabacco. 6. Tutte le istituzioni con finalità sociali e/o sanitarie e/o educative e/o assistenziali sono responsabilizzate sulla promozione di interventi concreti di prevenzione contro il fumo di tabacco e sulla acquisizione di stili di vita sani, rivolti in particolare agli adolescenti e al personale in contatto con loro. 7. Gli adulti (genitori, insegnanti, educatori) riconoscono la responsabilità nei confronti dei giovani, derivante dal proprio ruolo sociale ed educativo, impegnandosi a trasmettere abitudini di vita libere dall uso del tabacco anche attraverso il loro personale comportamento, astenendosi da tale uso

18 8. Tutte le Istituzioni competenti hanno la responsabilità di vigilare e attivarsi concretamente per far rispettare le norme antifumo esistenti. 9. Tutte le persone che fumano hanno il diritto di essere informate, di essere responsabilizzate e invitate a smettere di fumare. 10. Tutti coloro che fanno già uso di tabacco hanno diritto a non essere discriminati e di ricevere supporti, trattamenti e cure precoci e facilmente accessibili, finalizzate ad interrompere l abitudine di fumare. Tutte le persone fumatrici devono essere responsabilizzate anche relativamente al fatto che è loro preciso dovere attivare quanto necessario per non creare danni a terze persone mediante il fumo passivo 1.3 CORSI DI STUDIO ATTIVATI Gli indirizzi di studio attivati nel corso dell anno scolastico 2013/2014 sono: - Amministrazione, finanza e marketing; - Costruzioni e territorio; - Meccanica, meccatronica ed energia; - Informatica e telecomunicazioni; - Liceo Scientifico (opzione delle scienze applicate) - SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI (richiesto) - RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING (richiesto) Dal progresso delle scienze dipende in modo diretto il progresso complessivo del genere umano. Chi frena il primo, frena anche il secondo. Johann Gottlieb Fichte

19 INDIRIZZI DELLE CLASSI PRIME SETTORE ECONOMICO: AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Durata: cinque anni Il titolo di studio conseguito è il diploma di perito in amministrazione, finanza e marketing. Accesso a qualsiasi facoltà universitaria Esercizio della libera professione Profilo professionale Il Perito in Amministrazione, Finanza e Marketing possiede una consistente cultura generale. Conosce i processi che caratterizzano l azienda sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e contabile. Sa gestire adempimenti di natura fiscale: svolge attività di marketing. Sa collaborare nella gestione dei rapporti aziendali. Sa utilizzare tecnologie e software applicativi e gestionali. INSEGNAMENTI GENERALI Materie di insegnamento 1 BIENNIO 2 BIENNIO 2014/15 5 anno Italiano Lingua inglese Storia, cittadinanza, Costituzione Matematica Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate (Sc. della Terra e Biol.) 2 2 Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative ATTIVITA E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI Materie di insegnamento 1 BIENNIO 2 BIENNIO 5 anno Scienze integrate (Fisica) 2 Scienze integrate (Chimica) 2 Seconda lingua comunitaria Geografia 3 3 Informatica Economia aziendale Diritto Economia politica Totale ore settimanali

20 SETTORE TECNOLOGICO: COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO Durata: cinque anni Il titolo di studio conseguito è il diploma di perito in costruzioni, ambiente e territorio Accesso a qualsiasi facoltà universitaria Esercizio della libera professione Profilo professionale Il Perito in Costruzioni, Ambiente e Territorio possiede una consistente cultura generale. Sa utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi. Sa tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell ambiente. Sa compiere tutte le operazioni dell estimo. Sa gestire la manutenzione. Sa organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto della normativa e della sicurezza. INSEGNAMENTI GENERALI Materie di insegnamento 1 BIENNIO 2 BIENNIO 2014/15 5 anno Italiano Lingua inglese Storia, cittadinanza, Costituzione Matematica Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate (Sc. della Terra e Biol.) 2 2 Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative ATTIVITA E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI Materie di insegnamento 1 BIENNIO 2 BIENNIO 5 anno Scienze integrate (Fisica) 3(1) 3 (1) Scienze integrate (Chimica) 3(1) 3 (1) Tecnologie e tecniche di rappr. grafica 3(1) 3 (1) Tecnologie informatiche 3(1) Scienze e tecnologie applicate 3 Complementi di matematica 1 1 Gest. cantiere e sicurezza del lavoro 2(2) 2(2) 2(2) ARTICOLAZIONE COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO Progettazione, costruzioni e impianti 7(4) 6(4) 7(4) Geopedologia, economia ed estimo 3 4(1) 4(2) Topografia 4(2) 4(2) 4(3*) ARTICOLAZIONE GEOTECNICO Geologia e geologia applicata Topografia e costruzioni Tecn. per la gestione del terr. e dell amb. 6 6 Totale ore settimanali Totale ore di Laboratorio settimanali con la presenza dell ITP e dell insegnante teorico N.B. Le ore tra parentesi sono di laboratorio *Proposta

21 SETTORE TECNOLOGICO: MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA Durata: cinque anni Il titolo di studio conseguito è il diploma di perito in meccanica, meccatronica ed energia Accesso a qualsiasi facoltà universitaria Esercizio della libera professione Profilo professionale Il Perito in Meccanica, Meccatronica ed Energia possiede una consistente cultura generale. Sa organizzare, programmare, documentare la produzione industriale e collaudare il prodotto finito. Sa progettare sistemi e strutture tenendo conto delle sollecitazioni meccaniche termiche ed elettriche. Sa progettare, assemblare, collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, macchine e sistemi termotecnici di varia natura. Sa programmare e gestire sistemi di automazione integrata e robotica. INSEGNAMENTI GENERALI Materie di insegnamento 1 BIENNIO 2 BIENNIO 2014/15 5 anno Italiano Lingua inglese Storia, cittadinanza, Costituzione Matematica Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate (Sc. della Terra e Biol.) 2 2 Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative ATTIVITA E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI Materie di insegnamento 1 BIENNIO 2 BIENNIO 5 anno Scienze integrate (Fisica) 3 (1) 3 (1) Scienze integrate (Chimica) 3 (1) 3 (1) Tecnologie e tecniche di rappr. grafica 3 (1) 3 (1) Tecnologie informatiche 3 (2) Scienze e tecnologie applicate 3 Complementi di matematica 1 1 ATRTICOLAZIONE MECCANICA E MECCATRONICA Meccanica, macchine ed energia 4 4(2) 4(2) Sistemi e automazione 4(3) 3(2) 3(2) Tecnologie mecc. di processo e prodotto 5(3) 5(3) 5(4) Disegno, progettazione e org. industriale 3(2) 4(2) 4(3) ARTICOLAZIONE ENERGIA Meccanica, macchine ed energia Sistemi e automazione Tecnologie mecc. di processo e prodotto Impianti energetici, disegno, progettazione Totale ore settimanali Totale ore di Laboratorio settimanali con la presenza dell ITP e dell insegnante teorico N.B. Le ore tra parentesi sono di laboratorio

22 SETTORE TECNOLOGICO: INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI Durata: cinque anni Il titolo di studio conseguito è il diploma di perito in informatica e telecomunicazioni Accesso a qualsiasi facoltà universitaria Esercizio della libera professione Profilo professionale Il Perito in Informatica e Telecomunicazioni sa descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti informatici/elettronici e di telecomunicazione. Sa gestire progetti e processi produttivi correlati a funzioni aziendali. Sa sviluppare applicazioni informatiche. Sa progettare, installare e gestire sistemi d telecomunicazione. INSEGNAMENTI GENERALI Materie di insegnamento 1 BIEN- NIO 2 BIEN- NIO Italiano Lingua inglese Storia, cittadinanza, Costituzione Matematica Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate (Sc. della Terra e Biol.) 2 2 Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative ATTIVITA E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI Materie di insegnamento 1 BIEN- NIO 2 BIEN- NIO Scienze integrate (Fisica) 3 (1) 3 (1) Scienze integrate (Chimica) 3 (1) 3 (1) Tecnologie e tecniche di rappr. grafica 3 (1) 3 (1) Tecnologie informatiche 3 (2) Scienze e tecnologie applicate 3 Complementi di matematica 1 1 DISCIPLINE COMUNI ARTICOLAZIONI INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI Sistemi e reti 4(2) 4(2) 4(2) Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazione 3(1) 3(1) 4(2) Gestione progetto e org. d impresa 3(2) ARTICOLAZIONE INFORMATICA Informatica 6(3) 6(4) 6(5) Telecomunicazioni 3(2) 3(2) ARTICOLAZIONE TELECOMUNICAZIONI Telecomunicazioni Informatica 3 3 Totale ore settimanali Totale ore di Laboratorio settimanali con la presenza dell ITP e dell ins. teorico anno 5 anno N.B. Le ore tra parentesi sono di laboratorio

23 LICEO SCIENTIFICO: OPZIONE DELLE SCIENZE APPLICATE Durata: cinque anni Il titolo di studio conseguito è il diploma di Liceo scientifico delle Scienze applicate Accesso a qualsiasi facoltà universitaria Accesso a ruoli impiegatizi nella pubblica amministrazione e possibilità di entrare nell'attività produttiva attraverso corsi di specializzazione. Profilo professionale Il Diploma di Liceo Scientifico, opzione delle Scienze Applicate, fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alla scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche, all informatica e alle loro applicazioni anche attraverso l uso sistematico dei laboratori presenti nella nostra scuola (anche prevedendo un orario aggiuntivo facoltativo). A conclusione del ciclo di studi gli studenti dovranno aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche. Saper elaborare l analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle procedure sperimentali e la ricerca delle strategie atte a favorire la scoperta scientifica. Saper utilizzare le strutture logiche e i modelli utilizzati nella ricerca scientifica. Saper individuare le caratteristiche e l apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici, logico-matematici, artificiali). Comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione tra scienza e vita quotidiana e saper applicare i metodi delle scienze in ambiti diversi. Materie di insegnamento INSEGNAMENTI GENERALI 1 BIENNIO 2 BIENNIO 5 anno Italiano Lingua inglese Storia e geografia 3 3 Storia Filosofia Matematica Informatica Fisica Scienze naturali * Disegno e storia dell arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative Totale ore settimanali *Biologia, Chimica, Scienze della Terra

24 INDIRIZZI PER LE CLASSI V (ante riforma) RAGIONIERE AD INDIRIZZO GIURIDICO ECONOMICO AZIENDALE Durata: cinque anni Il titolo di studio conseguito è il diploma di ragioniere e perito commerciale Accesso a qualsiasi facoltà universitaria Esercizio della libera professione Profilo professionale Il Ragioniere Perito Commerciale è chiamato ad assolvere, in aziende pubbliche e private, funzioni che interessano la produzione e lo scambio, il credito, le assicurazioni, i trasporti, la pubblicità, la pubblica amministrazione, la revisione dei conti, ecc. Può impiegarsi negli uffici contabili di aziende, assicurazioni, banche, negli studi di consulenza finanziaria, contabile e fiscale, nel settore vendita delle imprese commerciali. Materie di insegnamento 5 anno Italiano 3 Storia 2 Prima lingua straniera 3 Seconda lingua straniera 3 Diritto 3 Economia politica e finanze 2 Geografia economica 2 Matematica e laboratorio 3 Economia aziendale e laboratorio 8 Educazione fisica 2 Religione o attività alternative 1 Totale ore settimanali NUOVE ARTICOLAZIONI

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28 CORSO ORDINARIO DI GEOMETRA Durata: cinque anni Il titolo di studio conseguito è il diploma di geometra Accesso a qualsiasi facoltà universitaria Esercizio della libera professione e attività imprenditoriali Profilo professionale Ambito del lavoro del Geometra sono tutte le operazioni che interessano i beni immobili; egli progetta, migliora e trasforma opere edili, civili ed industriali, idrauliche, stradali; effettua rilievi di terreni, preventivi, computi metrici; è in grado di effettuare stime economicolegali per espropriazioni, successioni, vendite, ecc; valuta gli assetti territoriali (destinazione dei parchi, piani urbanistici). Il geometra può lavorare negli uffici tecnici comunali, provinciali, regionali, nei servizi tecnici catastali e del genio civile. Può occuparsi in imprese di costruzioni e aziende agricole o in studi professionali e immobiliari. Materie di insegnamento 5 anno Italiano 3 Storia 2 Matematica - Inglese 2 Economia e contabilità - Estimo 4 Tecnologia delle costruzioni 3 Costruzioni 6 Topografia e disegno topografia 6 Elementi di diritto 3 Educazione fisica 2 Religione o attività alternative 1 Totale ore settimanali

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