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2 ,QGLFH SINTESI...3 INTRODUZIONE CONTESTO GENERALE La politica delle pari opportunità dell'unione europea Il trattato L'integrazione del principio delle pari opportunità nelle altre politiche La situazione negli Stati membri Cenni sulla presenza delle donne nella ricerca Politiche attuate dagli Stati membri Approccio nordamericano L'AZIONE DELLA COMMISSIONE Il dibattito e lo scambio di esperienze: un gruppo di esperti/e, un gruppo di funzionari/e nazionali e una rete di scienziate Un approccio coerente nell'ambito del Quinto programma quadro La ricerca da parte delle donne La ricerca per le donne La ricerca sulle donne Una struttura di coordinamento per l'attuazione del sistema di vigilanza «Donne e scienza» ("*HQGHU DQG VFLHQFH ZDWFK V\VWHP), nell'ambito del Quinto programma quadro CONCLUSIONE...15 Allegati : 1. Le politiche attuate dagli Stati membri Percentuale di donne e uomini presenti nelle varie branche di studi.45 2

3 6,17(6, L Unione europea al servizio dei cittadini deve, conformemente ai principi generali che si è posta, fissare obiettivi in materia di pari opportunità tra donne e uomini nel settore della ricerca. Nell'attuale contesto in cui le donne sono sottorappresentate, l'obiettivo consiste nel promuovere la partecipazione delle donne alla ricerca europea. A tal fine sarà necessario compiere sforzi tanto a livello europeo quanto a livello degli Stati membri. In tale prospettiva, la Commissione stimolerà il dibattito e lo scambio di esperienze tra Stati membri. Tramite la sua politica di informazione, la Commissione contribuirà inoltre a garantire che le donne siano informate dei programmi e delle azioni della Commissione destinate ad incrementare la loro partecipazione alla ricerca scientifica. La Commissione si impegna a compiere sforzi significativi per accrescere la partecipazione delle donne ai programmi di ricerca comunitari; l'obiettivo globale di un 40% è previsto per le borse "Marie Curie", per le assemblee consultive, per i comitati di valutazione e in media per l insieme del Quinto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico. Nell'ambito dei servizi della Commissione sono stati creati un settore e un gruppo di lavoro "Donne e scienza", per coordinare le misure attuate ai fini di promuovere la presenza delle donne nella ricerca europea. 3

4 ,1752'8=,21( La presenza delle donne è sempre più numerosa nella maggior parte dei settori della vita economica, sociale e politica, e il loro ruolo è in evoluzione. La presenza delle donne è però particolarmente carente nei settori della ricerca scientifica 1 e dello sviluppo tecnologico. La situazione deve essere corretta nell'ottica delle pari opportunità tra donne e uomini, che costituisce un'esigenza democratica e una priorità politica dell'unione europea. Sarebbe inoltre dannoso trascurare l'arricchimento cui può dare luogo un maggiore coinvolgimento delle donne nella ricerca. Tale arricchimento riguarda sia i metodi che i temi trattati e gli obiettivi prescelti ai fini della ricerca. Negli Stati membri e nella comunità scientifica si osserva una crescente presa di coscienza di tale situazione. Il Parlamento europeo ha manifestato un interesse politico di primo piano per la promozione delle donne nella ricerca. In occasione della conferenza "Donne e scienza", organizzata congiuntamente dalla Commissione e dal Parlamento europeo a Bruxelles il 28 e 29 aprile 1998, scienziati e politici hanno segnalato con chiarezza l'esigenza di intensificare gli sforzi per aumentare la presenza delle donne nella ricerca in Europa. Il fatto che le donne siano sottorappresentate nel settore della ricerca deriva da molti fattori di carattere eterogeneo. Un migliore equilibrio tra donne e uomini in una ricerca scientifica arricchita potrà derivare soltanto da un'azione di lunga durata che coinvolga tutti gli operatori interessati. Ciò presuppone un approccio sistematico e progressivo. In tale contesto, la Commissione si impegna a perseguire due obiettivi: stimolare il dibattito e lo scambio di esperienze tra Stati membri su tale questione, per ottimizzare l'efficacia degli sforzi intrapresi a tutti i livelli di potere, sviluppare un approccio coerente inteso a promuovere le donne nelle attività di ricerca finanziate dall'unione europea, suscettibile di aumentare in modo significativo la partecipazione delle donne per tutta la durata del Quinto programma comunitario di ricerca. In tale ottica, la Commissione prevede una partecipazione delle donne nella misura del 40% alle borse "Marie Curie", alle assemblee consultive e ai comitati di valutazione e "suivi" (controllo). La presente comunicazione è intesa a presentare le misure attuate dalla Commissione nel settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico ai fini di perseguire i due obiettivi sopra citati, collocandoli nel contesto più generale della politica delle pari opportunità a livello dell'unione, da una parte, e degli sforzi intrapresi negli Stati membri, dall'altra. 1 Il riferimento alle scienze deve essere inteso in senso più vasto, vale a dire tutte le discipline scientifiche produttrici di conoscenze, sia le scienze "esatte" sia le scienze "umane". 4

5 &217(672*(1(5$/( /DSROLWLFDGHOOHSDULRSSRUWXQLWjGHOO8QLRQHHXURSHD,OWUDWWDWR Al momento della creazione della Comunità la parità di opportunità tra donne e uomini era circoscritta al principio della parità di remunerazione. Oggi invece la parità di opportunità, prevista agli articoli 2 e 3 del trattato di Amsterdam, costituisce un obiettivo per l'unione europea. Il nuovo articolo 13 consentirà di attuare misure appropriate a combattere le discriminazioni, mentre l'articolo 141 conferisce una base giuridica specifica alla parità di trattamento tra donne e uomini. /LQWHJUD]LRQH GHO SULQFLSLR GHOOH SDUL RSSRUWXQLWj QHOOH DOWUH SROLWLFKH Dal 1996, in materia di pari opportunità tra donne e uomini la Commissione ha adottato un approccio strategico di tipo «mainstreaming», che prevede cioè l'integrazione della dimensione delle pari opportunità in tutti i principali settori delle politiche. Tale approccio, presentato nella comunicazione COM(96)67 def., consente non soltanto di moltiplicare l'efficacia delle misure intese a applicare il principio delle pari opportunità, ma anche di migliorare la qualità delle politiche che sono oggetto del "mainstreaming". Pertanto, la nuova strategia per l'occupazione adottata dal vertice europeo di Lussemburgo nel dicembre 1997, basata sulla comunicazione della Commissione COM(97)497, annovera la parità di opportunità tra donne e uomini come uno dei quattro assi attorno ai quali sviluppare una strategia coordinata a favore dell'occupazione. La politica dei fondi strutturali e quella in materia di sviluppo hanno parimenti svolto un ruolo pioniere a tale riguardo. Così le proposte di regolamento del Consiglio in materia di fondi strutturali (COM(98)131) prevedono, tra gli obiettivi, la promozione della parità di opportunità tra uomini e donne. In occasione dell'avvio del Quinto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico ( ), la Commissione ha deciso di tener conto in modo efficace della dimensione delle pari opportunità, promuovendo la partecipazione delle donne agli sforzi di ricerca in Europa, come aveva annunciato, a livello di obiettivi politici, nel rapporto di avanzamento sul seguito dato alla comunicazione «Integrare la parità di opportunità tra le donne e gli uomini nel complesso delle politiche e azioni comunitarie» (COM(98)122 def). /DVLWXD]LRQHQHJOL6WDWLPHPEUL &HQQLVXOODSUHVHQ]DGHOOHGRQQHQHOODULFHUFD Le statistiche disponibili a livello dei quindici Stati membri relative alla presenza delle donne nell'ambiente scientifico sono pressoché inesistenti se si considera il periodo postlaurea. Per quanto concerne la frequentazione da parte delle donne delle filiere dell'istruzione superiore, nel 1994/1995, le medie a livello di Unione europea erano le seguenti: 5

6 'LVFLSOLQH GLGRQQHWUDJOLVWXGHQWL Lettere, Arti applicate, Religione 65,6 Scienze sociali 49,5 Diritto 53,9 Scienze naturali 44,4 Matematica, informatica 27,6 Medicina 68,1 Ingegneria, Architettura 18,7 Altre 66,9 Queste medie occultano disparità geografiche. Nei settori della matematica/informatica ed ingegneria/architettura, le donne tendono ad essere sottorappresentate in misura minore in Italia, Spagna e Portogallo che negli altri paesi dell'unione europea 2. Malgrado le minori divergenze nella parte meridionale dell'unione europea, appare con chiarezza che le giovani donne non si ripartiscono in modo omogeneo nelle varie branche di studi. I programmi comunitari nel campo dell'istruzione (Socrates) e della formazione professionale (Leonardo da Vinci) consentono di sostenere progetti che promuovono la diversificazione dei curricula di studio in settori non tradizionali quali, ad esempio, lo sviluppo di moduli o di materiali pedagogici o didattici, di curricula adattati per la formazione degli insegnanti o per la sensibilizzazione di tutti gli operatori del settore dell'istruzione e della formazione professionale (in particolare, i responsabili dell'orientamento professionale, i genitori), la promozione del "tutoring" (mentoring). In questo ambito sono da segnalare il gruppo di lavoro «Studi per le donne», le reti tematiche nel quadro di Erasmus/Socrates e ancora la diffusione della mostra itinerante «L altra metà della scienza» nelle scuole di tutti gli Stati membri. Per quanto concerne poi la situazione sul mercato dell'occupazione delle scienziate, i dati statistici sono molto limitati. Si denuncia comunque regolarmente una carente presenza di donne nell'ambito della ricerca. Nel 1993, la Commissione 3 e il Parlamento europeo 4 hanno organizzato seminari Cifre chiave dell istruzione nell Unione europea 1997 (figura F14 - pp ); cfr. allegato 2) "Women in Science", seminario internazionale organizzato dalla Commissione europea (15-16/2/1993). 7KHXQGHUUHSUHVHQWDWLRQRIZRPHQLQVFLHQFH WHFKQRORJ\+RZWRLPSURYHWKHVLWXDWLRQIRUZRPHQ VWXG\LQJZRUNLQJLQ6 7?, seminario organizzato dal comitato STOA (Scientific and Technological Options Assessment) del Parlamento europeo, novembre

7 che hanno consentito di confermare tale constatazione per l'europa. Nel 1996, il «World Science Report» dell UNESCO evidenzia che il percorso delle donne nella carriera scientifica può essere comparato ad un tubo forato. Un aumento del numero di giovani donne diplomate in discipline scientifiche non è sufficiente a garantire l'effetto "naturale" di una loro diffusione omogenea nella carriera. Dopo la tappa fatidica del diploma, le donne incontrano spesso ostacoli nella carriera scientifica, che si traducono in un tasso di sottooccupazione importante per quanto concerne le scienziate. Gli ostacoli si situano lungo tutto l'arco della carriera. Taluni sono specifici alla carriera scientifica, altri derivano dalla situazione più generale delle donne sul mercato dell'occupazione. Schematicamente, sempre che sia possibile individuare quattro tappe critiche successive nello svolgimento della carriera: i) restare nel mercato dell'occupazione, ii) restare nella carriera scientifica, iii) evolvere nella carriera scientifica, iv) ricevere funzioni di responsabilità e potere nell'ambito scientifico. Relativamente a queste tappe critiche, i dati di cui si dispone sono frammentari, ma le testimonianze spesso concordano. Le donne che proseguono la carriera scientifica sono oggetto di trattamenti discriminatori; a quanto sembra, vengono loro attribuiti contratti più precari e borse meno importanti di quanto non accada ai loro colleghi di sesso maschile 5. Scarso è il numero di quelle che sono nominate per le funzioni più elevate, anche nelle discipline in cui le donne sono la maggioranza dei laureati 6. Inoltre, nel Regno Unito si è osservato che le donne laureate nelle discipline scientifiche abbandonano il mercato del lavoro in numero superiore ai loro colleghi di sesso maschile 7 e che quelle che restano sul mercato del lavoro abbandonano, in misura maggiore degli esponenti del sesso maschile, la carriera scientifica a favore dell'insegnamento o di sbocchi non attinenti al settore della ricerca 8. La messa a punto di indicatori che consentano di comprendere con maggiore precisione e affidabilità la situazione delle donne nella carriera scientifica è un elemento essenziale per definire le politiche appropriate e valutare i progressi compiuti. La Commissione avvierà un lavoro di definizione su tale punto, in cooperazione con gli Stati membri e le organizzazioni internazionali competenti Christine Wenneras e Agnès Wold, 6H[LVP DQG QHSRWLVP LQ SHHUUHYLHZ, "Nature" (1997) 387, pp DVVLRQ DQG SUHMXGLFH LQ UHVHDUFK, "Nature" (1997) 390, pp Joan Mason, *HQGHUGLPHQVLRQVLQVFLHQFH, "Science and public policy", dicembre Vestergaard E., and M. Taarnby. Forskning I forskningsmidler. Ansøgere til statens sundhedsvidenskabelige forskningsråd. Århus : Analyseinstitut for forskning, Mary Osborn, «)DFWV DQG ILJXUHV VKRZ OLWWOH URRP DW WKH WRS IRU ZRPHQ LQ VFLHQFH LQ PRVW (8 FRXQWULHV», intervento alla conferenza «Donne e scienze», organizzata dalla Commissione europea in collaborazione con il Parlamento europeo, Bruxelles, aprile 1998 (atti in corso di pubblicazione). 7KH5LVLQJ7LGHDUHSRUWRQ:RPHQLQ6FLHQFH(QJLQHHULQJDQGWHFKQRORJ\, 1995 J. Glover e J. Fielding, *HQGHU DQG 6(7 SURMHFW, presentato alla riunione della «Science Alliance», Londra, marzo

8 3ROLWLFKHDGRWWDWHGDJOL6WDWLPHPEUL Negli anni 90, la presa di coscienza del fatto che le donne sono sottorappresentate in ambito scientifico, e allo stesso tempo della necessità di porvi rimedio, si è sviluppata in tutti gli Stati membri. Le politiche adottate a tal fine sono di carattere eterogeneo. 0LVXUHGLD]LRQHSRVLWLYDHRELHWWLYLTXDQWLWDWLYL In Germania, nel periodo , 720 milioni di marchi tedeschi (pari a 368 milioni di EURO) sono destinati a borse che consentono alle donne di acquisire le qualifiche necessarie per poter ottenere cattedre di insegnamento. In Danimarca, il programma FREJA ()HPDOH 5HVHDUFKHUV LQ -RLQW $FWLRQ) dispone di un bilancio di 78 milioni di corone danesi (10,5 milioni di EURO) su 4 anni per finanziare i progetti di ricerca condotti da giovani donne dotate di qualifiche molto elevate. In Svezia si sono create 32 cattedre universitarie, 73 posti di assistenti di ricerca e 120 borse di post-dottorato da poter attribuire ad esponenti del sesso sottorappresentato, mentre in Finlandia sono state decise quote (pari al 40 %) per la composizione di tutti i comitati e assemblee equivalenti, compresi i quattro Consigli nazionali della ricerca. 3URPR]LRQHGHOOHGRQQHDOOXQLYHUVLWjHOXQJRWXWWLLSHUFRUVLHGXFDWLYL Nei Paesi Bassi, il governo ha nominato agenti incaricati di attuare la parità delle opportunità nelle università, mentre nelle scuole secondarie è stata condotta una campagna di sensibilizzazione per incoraggiare le giovani donne ad optare per gli indirizzi scientifici. In Italia, il Ministero dell'università e della ricerca scientifica ha creato un «Gruppo di lavoro su culture delle differenze e studi delle donne nella istituzione universitaria». In Francia, Irlanda e Lussemburgo sono state adottate differenti misure a livello di percorsi educativi, per incoraggiare le giovani donne ad intraprendere la carriera scientifica. &UHD]LRQHGLVWUXWWXUHDPPLQLVWUDWLYH Il Regno Unito ha creato un'unità di sviluppo in seno al dipartimento dell'industria e commercio. L'unità lavora in cooperazione con il Ministero dell'istruzione e il Consiglio della ricerca. In Germania, nell'ambito del Ministero federale dell'istruzione è stata creata un'unità intitolata «Le donne nei settori dell'istruzione e della ricerca». In Italia, al Centro Nazionale della Ricerca (CNR) è stata creata nel 1998 una Commissione «pari opportunità». 6WXGLGHOOHGRQQHª :RPHQVVWXGLHVª Nella maggior parte degli Stati membri si osserva una crescita dell'importanza degli studi e delle ricerche di genere ("gender research"). $SSURFFLRQRUGDPHULFDQR Nel 1981 il Congresso degli Stati Uniti ha adottato «7KH6FLHQFHDQG7HFKQRORJ\(TXDO 2SSRUWXQLWLHV$FW1DWLRQDO6FLHQFH)RXQGDWLRQ$XWKRUL]DWLRQ$FW». La legge prevede che il direttore della 1DWLRQDO6FLHQFH)RXQGDWLRQ (NSF) : 9 Nell'allegato 1 è riportata una descrizione più dettagliata delle politiche adottate. 8

9 trasmetta ogni due anni al Congresso e ai funzionari del governo un rapporto statistico sulla partecipazione delle donne e di altre minoranze all occupazione e alla formazione nel settore delle scienze e in quello ingegneristico; dal 1982, la NSF redige ogni due anni un rapporto intitolato: «Women and Minorities in Science and Engineering»; realizzi programmi che prevedano misure antidiscriminatorie in fase di assunzione del personale; il programma in corso per le donne è POWERE, 3URIHVVLRQDO 2SSRUWXQLWLHVIRU:RPHQLQ5HVHDUFKDQG(GXFDWLRQ Nell'ambito del 1DWLRQDO5HVHDUFK&RXQFLO è stato creato un comitato «:RPHQLQ6FLHQFH DQG(QJLQHHULQJ». Nel 1989, il &RQVHLOGH5HFKHUFKHHQ6FLHQFHV1DWXUHOOHVHWHQ,QJpQLHXU(CRSNG) del Canada ha creato una cattedra nazionale per le donne in scienze ingegneristiche. Nell'ottobre 1996, il CRSNG ha accordato 1,25 milioni di dollari canadesi ( EURO) per cinque cattedre universitarie. Questo investimento di dollari ( EURO) per ciascuna cattedra lungo un quinquennio è cofinanziato in misura equivalente da grandi imprese private quali Alcan, IBM, Nortel, Pétro-Canada. Le titolari prescelte per queste cattedre (tre ingegneri e due scienziate) hanno preso funzione nel /$=,21('(//$&200,66,21( Le misure adottate dalla Commissione perseguiranno due obiettivi: stimolare il dibattito e lo scambio di esperienze tra Stati membri su questo problema; sviluppare un approccio coerente per la promozione delle donne nelle attività di ricerca finanziate dall'unione europea, suscettibile di aumentare in modo significativo la partecipazione delle donne lungo tutta la durata del Quinto programma quadro di ricerca.il tutto prefiggendosi un obiettivo di una presenza del 40% di donne a vari livelli e rispettando sempre il criterio di base dell'eccellenza scientifica.,ogledwwlwrhorvfdpelrglhvshulhq]hxqjuxssrglhvshuwlhxqjuxssrgl IXQ]LRQDULHQD]LRQDOLHXQDUHWHGLVFLHQ]LDWH Come si è appena descritto, gli strumenti attuati a livello degli Stati membri sono molto numerosi e coincidono con l'interesse crescente e diffuso nei confronti della promozione delle donne nell'ambiente della ricerca. In tale contesto sembra particolarmente opportuno stimolare il dibattito su queste varie misure e sullo scambio di esperienze. In effetti il dibattito e lo scambio di cui sopra consentiranno a tutti i protagonisti di migliorare l'efficacia della loro azione e pertanto di perseguire il proprio obiettivo con un'intensità ancora maggiore. Ciò è stato richiesto con insistenza dai numerosi partecipanti alla conferenza «Donne e scienze», organizzata nel mese di aprile 1998 dalla Commissione in cooperazione con il Parlamento europeo. In tale prospettiva, la Commissione ha creato nel novembre 1998 un JUXSSR GL HVSHUWLH composto di circa dodici scienziate, per individuare la posta in gioco della 10 Il gruppo di esperti si riunisce nel quadro dell'attività ETAN ((XURSHDQ 7HFKQRORJ\ $VVHVVPHQW 1HWZRUN). 9

10 prospettiva di genere nella politica della ricerca in Europa. Il gruppo è incaricato di redigere un rapporto finale per la fine del mese di ottobre Il rapporto, dopo aver analizzato la situazione e le implicazioni che ne derivano, formulerà una serie di raccomandazioni politiche. Sarà quindi presentato e discusso davanti ad un JUXSSR GL IXQ]LRQDUL QD]LRQDOL costituito da rappresentanti di tutti gli Stati membri attivi nella promozione delle donne nella ricerca scientifica. Il processo consentirà di avviare un dialogo tra Stati membri nell'ottobre Il dialogo avrà come obiettivo uno scambio di esperienze e una valutazione comune della situazione e delle misure adottate negli Stati membri e a livello dell'unione europea. Importanza centrale sarà attribuita al perfezionamento degli indicatori e dei processi di valutazione e di monitoraggio. La Commissione assumerà inoltre l'iniziativa di istituire un collegamento con le reti di scienziate esistenti in Europa 11. Una prima riunione sarà organizzata nel primo semestre del Durante tale riunione si procederà all'esame della mappa delle reti esistenti, e si discuterà delle eventuali funzionalità auspicate dalle reti esistenti: scambi di esperienze, trasmissione di informazioni, formulazione di raccomandazioni politiche. Obiettivo della riunione è fare il punto sulle eventuali necessità delle reti esistenti, in merito allo sviluppo di una struttura su scala europea intesa a consentire alle scienziate di disporre dell'informazione necessaria a partecipare alle attività del Quinto programma quadro e di comunicare le proprie preoccupazioni specifiche. Le reti esistenti saranno inoltre mobilitate nel corso di conferenze tematiche che consentano di mettere in evidenza l'apporto delle donne alla ricerca scientifica. 8QDSSURFFLRFRHUHQWHQHOODPELWRGHO4XLQWRSURJUDPPDTXDGUR Nel testo introduttivo del Quinto programma quadro ( ) si precisa che «QHO FRUVR GHOODWWXD]LRQH GHO 4XLQWR SURJUDPPD TXDGUR q QHFHVVDULR WHQHUH FRQWR GHOOD SROLWLFD FRPXQLWDULD GHOOH SDUL RSSRUWXQLWj FKH SHUWDQWR q RSSRUWXQR LQFRUDJJLDUH OD SDUWHFLSD]LRQH GHOOH GRQQH QHO VHWWRUH GHOOD ULFHUFD H GHOOR VYLOXSSR WHFQRORJLFRª Questo aspetto è ripreso nell'allegato del programma quadro che precisa le grandi linee delle azioni comunitarie, gli obiettivi scientifici e tecnologici e le priorità ad essi connesse : 6LWHUUjLQSDUWLFRODUHFRQWRGHOODQHFHVVLWjGLSURPXRYHUHODSDUWHFLSD]LRQH GHOOHGRQQHQHLVHWWRULGHOODULFHUFDHGHOORVYLOXSSRWHFQRORJLFRª. La promozione delle donne nella ricerca deve essere attuata a più livelli: si tratta di promuovere la ricerca GDSDUWHGHOOHSHUeVXOOH donne. Per promozione della ricerca GDSDUWHGHOOH donne, si intende la promozione delle donne in quanto ricercatrici (2.2.1.a) e in quanto parte in causa delle varie tappe dei meccanismi di consultazione e di applicazione del Quinto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico (2.2.1.b). Bisogna inoltre tenere in considerazione il fatto che la ricerca finanziata dall'unione europea risponde ai bisogni della cittadinanza dei due sessi. Per quanto concerne la promozione della ricerca SHU le donne, ciò presuppone una vigilanza a livello dell'elaborazione dei programmi di lavoro (2.2.2.a), e un'analisi approfondita della dimensione di genere in tutti i settori affrontati dalla ricerca (2.2.2.b). Infine, con 11 Come ad es. WITEC (:RPHQLQWHFKQRORJ\), WISE (:RPHQ VLQWHUQDWLRQDOVWXGLHV(XURSH), AWISE ($VVRFLDWLRQ IRU ZRPHQ LQ VFLHQFH DQG HQJLQHHULQJ), WITS (:RPHQ LQ WHFKQRORJ\ DQG VFLHQFH), AOIFE ($VVRFLDWLRQRILQVWLWXWLRQVRIIHPLQLVWHGXFDWLRQDQGUHVHDUFKLQ(XURSH), la "Lobby europea delle donne". 10

11 «ricerca VXOOH donne», si intende il contributo che la ricerca è in grado di apportare all'evoluzione della nozione di genere, dei rapporti sociali di sesso e alla precisazione dell'impatto di tali nozioni sulla società europea (2.2.3). /DULFHUFDGDSDUWHGHOOHGRQQH D Per garantire un buon adeguamento della ricerca alle esigenze delle donne, è essenziale promuovere una SDUWHFLSD]LRQHGHOOHGRQQH pari al 40% DOODDWWXD]LRQHHDOODJHVWLRQH GHLSURJUDPPLGLULFHUFD. $VVHPEOHH)RUXPHXURSHRGHOODULFHUFDH*UXSSLGLHVSHUWL Come aveva annunciato la Commissione nella relazione relativa alle proposte sui programmi specifici presentati il 10 giugno 1998, uno sforzo particolare è stato compiuto nel quadro della costituzione di gruppi di esperti («advisory groups») per renderli equilibrati nella prospettiva di genere. Nella composizione di questi gruppi, la presenza media delle donne è pari al 27 %. Questi gruppi sono stati costituiti dalla Commissione sulla base di liste composte su proposta degli Stati membri, di un invito a presentare proposte pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e infine, sulla base di conoscenze interne dei servizi della Commissione. Le proposte degli Stati membri comprendevano il 9% di donne, la risposta all'invito a presentare proposte presentava invece una percentuale del 13%. Costituendo gruppi in cui la presenza di donne è superiore ad un quarto dei membri, la Commissione ha inteso avvicinarsi il più possibile all'obiettivo del 40% e indicare pertanto come sia importante, per la qualità del lavoro di queste istanze, il ravvicinarsi il più possibile ad una composizione equilibrata dal punto di vista del genere. È opportuno rilevare che il 40% dei gruppi sono presieduti da una donna. Per la prossima nomina dei membri del Forum europeo della ricerca, la Commissione si proporrà ancora una volta come obiettivo di avvicinarsi il più possibile all'obiettivo del 40% di donne, e in ogni caso di superare il 33%. Le assemblee del Quarto programma quadro cui questo Forum va a sostituirsi, ESTA ((XURSHDQ 6FLHQFH DQG 7HFKQRORJ\ $VVHPEO\) e IRDAC (,QGXVWULDO 5HVHDUFK DQG 'HYHORSPHQW $YLVRU\ &RPPLWWHH), contavano soltanto, rispettivamente, il 6,7 % e lo 0 % di donne. 9DOXWD]LRQHHFRQWUROORVXLYLGHOSURJUDPPDTXDGURHGHLSURJUDPPLVSHFLILFL Conformemente all'articolo 5 della decisione relativa al programma quadro, la Commissione procede ad un esame annuale dello stato d'attuazione del Quinto programma quadro e dei suoi programmi specifici, come pure ad una valutazione quinquennale. In tale contesto un'attenzione particolare sarà accordata alla SDUWHFLSD]LRQH GHOOHGRQQHDLYDULFRPLWDWLFRVWLWXLWLDWDOILQH. Su un totale di più di 2000 esperti che si sono proposti per il "suivi" annuale del Quarto programma quadro, meno del 10% sono donne. È dunque necessario arricchire il «pool» di esperti facendo ricorso a donne competenti e disposte a contribuire a questo lavoro. Uno sforzo specifico sarà dedicato ad incoraggiare le donne a rispondere alle candidature per tali comitati e la Commissione garantirà, per quanto possibile, che nei comitati la partecipazione delle donne sia pari almeno al 40 %.,O5DSSRUWRDQQXDOHVXOOHDWWLYLWjGLULFHUFDHVYLOXSSRWHFQRORJLFRQHOO8QLRQHHXURSHD stabilito in conformità dell'articolo 130 P del trattato redigerà in futuro un bilancio 11

12 annuale della situazione per quanto concerne la partecipazione delle donne alla ricerca comunitaria. &RPLWDWLGLYDOXWD]LRQHGHOOHSURSRVWH In seguito a ciascun invito a presentare proposte, la Commissione richiede, quale ausilio alla valutazione delle proposte ricevute, l assistenza di comitati di valutazione (sistema della "peer review"), per poter procedere alla selezione finale delle proposte più efficaci. La Commissione garantirà, per quanto possibile, che nella creazione dei comitati compaia almeno il 40% di donne. *HVWLRQHLQWHUQDGHOOHD]LRQLGLULFHUFDHVYLOXSSRWHFQRORJLFR È importante anche far sì che il personale incaricato delle azioni di ricerca e sviluppo tecnologico sia il più possibile equilibrato nell'ottica di genere. L'azione condotta dalla Commissione nel settore ha luogo nel contesto del Terzo programma d'azione per la parità di opportunità tra donne e uomini ( ), adottato dalla Commissione il 2 aprile Il programma rinnova l'impegno della Commissione nell'applicare, relativamente al suo personale, i principi che promuove per quanto concerne gli Stati membri. E Per migliorare O DFFHVVR ai vari programmi specifici GHOOH GRQQH LQ TXDQWR ULFHUFDWULFL, saranno messe in opera le seguenti misure: menzionare in ogni invito a presentare proposte, che la Commissione promuove la parità di opportunità e di conseguenza incoraggia le donne a presentare proposte di ricerca o a prendervi parte; e incoraggiare i coordinatori di progetti selezionati a formare ptxlsh equilibrate nell'ottica di genere, sviluppare una raccolta statistica sistematica del sesso dei proponenti, dei contraenti e dei soggetti impegnati nel quadro dei contratti, per poter comunicare i risultati e valutarli; migliorare le statistiche disponibili in Europa sulla partecipazione delle donne agli sforzi di ricerca e sviluppo. Ciò consentirà di dotarsi di strumenti di controllo per quanto concerne la partecipazione delle donne nelle attività di ricerca. Tali strumenti non esistevano nel Quarto programma quadro. È pertanto difficile per la Commissione, allo stadio attuale, definire un obiettivo quantitativo quale quello fissato per le assemblee e i comitati. Per quanto concerne le borse «Marie Curie», però, la Commissione auspicherebbe di poter attribuire, nel rispetto dei criteri di selezione previsti nella decisione relativa al programma, almeno il 40% delle borse a scienziate. Per conseguire tale obiettivo, si porrà particolare attenzione a stimolare la presentazione di candidature da parte di donne. 12

13 /DULFHUFDSHUOHGRQQH In senso generale, il Quinto programma quadro è orientato verso obiettivi socioeconomici e verso le esigenze dei cittadini europei, mentre i programmi quadro precedenti erano focalizzati sulle discipline scientifiche e tecnologiche. È inoltre in questa ottica che è stata introdotta la nuova nozione di "D]LRQH FKLDYH": componente essenziale dei programmi specifici, essa è concepita in funzione dei problemi da risolvere o delle sfide da affrontare, piuttosto che a partire dallo sviluppo endogeno e autonomo delle tecnologie. a) nell'hoderud]lrqhhdwwxd]lrqhghlsurjudpplglodyrur si terrà conto della possibilità di introdurre una dimensione di genere nei problemi o nelle sfide che affrontano le azioni chiave, e più in generale, i programmi specifici nel loro insieme. Ogni volta che un soggetto giustifica un esame della dimensione di genere, ciò sarà citato espressamente nell'invito a presentare proposte. Ad esempio, nel programma 4XDOLWjGHOODYLWDHJHVWLRQHGHOOHULVRUVHELRORJLFKHªle ricerche sulle malattie croniche e degenerative, le ricerche sul genoma e sulle malattie di origine genetica, le neuroscienze, la ricerca in materia di sanità pubblica e di servizi sanitari debbono rivolgere un'attenzione specifica alle differenze tra uomini e donne. Nell'azione chiave «/DFLWWjGHOIXWXURHLOSDWULPRQLRFXOWXUDOH», un'attenzione specifica sarà rivolta alle differenze che possono sussistere tra le esigenze delle donne e le esigenze degli uomini nell'ambiente urbano. Si tratterà inoltre di includere la dimensione di genere nell'elaborazione di scenari energia/ambiente/economia e in studi di accettabilità dei nuovi sistemi energetici puliti ed efficaci, che saranno elaborati nell'ambito delle due azioni chiave intitolate (QHUJLDSLSXOLWDFRPSUHVHOHIRQWLGLHQHUJLDULQQRYDELOL e (QHUJLDHFRQRPLFDHGHIILFDFHSHUXQ(XURSDFRPSHWLWLYD. Nell'azione chiave «0RELOLWjGXUHYROHHLQWHUPRGDOLWj» si farà attenzione a tener conto delle esigenze delle donne, se si tratta di elementi specifici, nelle ricerche relative all'impatto delle politiche dei trasporti. La valutazione in termini di equità e di distribuzione tra i vari gruppi sociali, compresa la distinzione sulla base del sesso, è prevista nelle ricerche relative all'accessibilità, alle politiche tariffarie e ai sistemi di trasporti pubblici urbani. EPer introdurre una dimensione dinamica e critica nello studio delle problematiche di genere, all'interno di ciascun programma specifico saranno condotti VWXGL GL LPSDWWR. Lo svolgimento di questi studi sarà coordinato a livello della struttura di coordinamento (cfr. infra) per elaborare contesti comparabili, evitare ripetizioni e trarre vantaggio dall'esperienza comune. Tali studi si svolgeranno in modo sincronizzato nel corso dell'anno 2000, in modo da rendere i risultati disponibili per la progettazione del Sesto programma quadro di RST. /DULFHUFDVXOOHGRQQH La promozione della ricerca VXOOH donne consiste essenzialmente nel sostegno di attività di ricerca nell'ambito dell'azione chiave 5DIIRU]DUH OD EDVH GL FRQRVFHQ]H VRFLRHFRQRPLFKHª. In tale contesto, le ricerche sulle problematiche di genere come costruzione sociale, sull'evoluzione nel tempo delle condizioni rispettive di uomini e donne, sulla situazione delle donne sul mercato del lavoro o in rapporto alle dinamiche di 13

14 esclusione e di integrazione sociale, sulle prospettive aperte alle donne dai nuovi modelli di sviluppo, comprese quelle attuate tramite la promozione dell'imprenditorialità femminile, o ancora sulla posizione delle donne nei piani emergenti di "governance" e di cittadinanza, sono altrettante problematiche che rientrano nel programma di lavoro dell'azione chiave socioeconomica. Inoltre, la ricerca socioeconomica sarà mobilitata per chiarire le implicazioni della prospettiva di genere nei processi di elaborazione delle politiche. 8QD VWUXWWXUD GL FRRUGLQDPHQWR SHU OD DWWXD]LRQH GHO VLVWHPD GL YLJLODQ]D 'RQQH H VFLHQ]Hª *HQGHU DQG VFLHQFH ZDWFK V\VWHP QHOODPELWR GHO 4XLQWRSURJUDPPDTXDGUR Sviluppando tutte le azioni qui sopra presentate, la Commissione ha optato per un approccio pragmatico, progressivo e decentralizzato. In che modo è possibile tenere conto della dimensione di genere in ciascun atto, a ciascun livello, in ciascuna tappa, nel rispetto delle caratteristiche della politica di ricerca e sviluppo tecnologico? Queste misure o azioni costituiscono un sistema dinamico e evolutivo: il sistema di vigilanza GRQQHHVFLHQ]Hª. Questo sistema comprende intrinsecamente il principio del proprio sviluppo: si pensi, in particolare, all'aumento del numero di donne nei processi consultivi e decisionali, agli studi di impatto o al miglioramento delle statistiche. Gli obiettivi della prospettiva di genere saranno periodicamente aggiornati. Per mettere in atto queste misure, nell'ambito dei servizi della Commissione si è creata una struttura di coordinamento «Donne e scienze», composta da due elementi: un VHWWRUH, entità amministrativa leggera la cui attività sarà interamente dedicata al coordinamento e allo stimolo del sistema di vigilanza «donne e scienze»; un JUXSSR GL ODYRUR, composto di funzionari provenienti dai servizi della Commissione interessati, il cui ruolo consisterà nel garantire la attuazione del sistema di vigilanza «Donne e scienze» nell'ambito dei programmi specifici e del programma quadro in generale. Il ruolo di tale struttura di coordinamento è il seguente: sviluppare il sistema di vigilanza «Donne e scienze» in seno al Quinto programma quadro, quale si è precedentemente descritto, nelle tre dimensioni : "da parte di, per e sulle donne"; raccogliere e diffondere le statistiche (raccolte nella fase di attuazione del Quinto programma quadro) relative ai tassi di partecipazione delle donne alle attività di ricerca e nei diversi organi consultivi e decisionali, come pure coordinare gli sforzi che saranno intrapresi per elaborare più efficaci indicatori sulla partecipazione delle donne agli sforzi di ricerca in Europa; stimolare il dialogo tra gli Stati membri e con la comunità scientifica, garantendo l'interfaccia con il gruppo di esperti e il gruppo dei funzionari nazionali, nonché sviluppando la rete di scienziate; 14

15 costituire un punto di contatto in seno alla Commissione, per tutti gli interlocutori interni ed esterni a proposito della promozione delle donne nella ricerca in Europa. &21&/86,21(8192/ Il Quinto programma quadro è l'occasione, per la Commissione, di impegnarsi sulla via che condurrà ad un migliore accesso delle donne agli sforzi di ricerca europei. Sviluppando tutte le azioni presentate in questa comunicazione, la Commissione crea le opportunità di una maggiore partecipazione delle donne alla ricerca scientifica. Tali sforzi saranno vani se non si uniranno all'interesse e alla cooperazione di tutti gli interessati. È pertanto necessario agire in modo concertato e come risposta sia ai bisogni espressi dalle istituzioni di ricerca e dalle imprese, sia ai bisogni espressi dalle scienziate. La Commissione procederà alla valutazione delle azioni intraprese conformemente alla presente comunicazione e riferirà in merito al Parlamento europeo e al Consiglio. La Commissione confida nei risultati del processo che è stato avviato. Si tratta, né più né meno, di conferire un volto nuovo alla ricerca del prossimo millennio. 15

16 ALLEGATO 1 Il presente allegato si propone di presentare una rassegna degli sforzi effettuati nei vari Stati membri per promuovere il ruolo delle donne in ambito scientifico 1. BELGIO DANIMARCA GERMANIA GRECIA SPAGNA FRANCIA IRLANDA ITALIA LUSSEMBURGO PAESI BASSI AUSTRIA PORTOGALLO FINLANDIA SVEZIA REGNO UNITO 43 16

17 %(/*,2 /D VWUXWWXUD IHGHUDOH EHOJD q FRPSRVWD GD GXH WLSL GL HQWLWj OH UHJLRQL %UX[HOOHV )LDQGUH 9DOORQLD H OH FRPXQLWj OD FRPXQLWj ILDPPLQJD OD FRPXQLWj IUDQFRIRQD H OD FRPXQLWjJHUPDQRIRQD/DFRPXQLWjILDPPLQJDHODUHJLRQHILDPPLQJDVLVRQRIXVH/D ULFHUFD LQGXVWULDOH H WHFQRORJLFD VL VYROJH D OLYHOOR UHJLRQDOH OD ULFHUFD GL EDVH H XQLYHUVLWDULD ULFDGH VRWWR OD UHVSRQVDELOLWj GL FLDVFXQD FRPXQLWj / DXWRULWj IHGHUDOH q UHVSRQVDELOH LQ SDUWLFRODU PRGR GHOOD ULFHUFD VSD]LDOH H GHOOD FUHD]LRQH GL UHWL SHU OR VFDPELRGLGDWLIUDJOLLVWLWXWLVFLHQWLILFLDOLYHOORQD]LRQDOHHLQWHUQD]LRQDOH /D SURPR]LRQH GHO UXROR GHOOH GRQQH LQ FDPSR VFLHQWLILFR VL q FRQFUHWL]]DWD SULQFLSDOPHQWH QHOOR VYLOXSSR H QHO VRVWHJQR GHJOL VWXGL GHOOH GRQQHµ :RPHQ V 6WXGLHVµQHOOHXQLYHUVLWj 1HO q VWDWR FUHDWR XQ SURJUDPPD LQWHQVLYR SRVWXQLYHUVLWDULR VXJOL VWXGL VXOOH GRQQH DOO 8QLYHUVLWj GL $QYHUVD QHOOH)LDQGUH PD VL WUDWWD GL XQ LQL]LDWLYD FRPXQH GL YDULH XQLYHUVLWj ILDPPLQJKH QHO TXDGUR GL XQ SURJUDPPD LQWHUXQLYHUVLWDULR,O WLWROR ULODVFLDWR GRSR XQ FRUVR LQWHQVLYR GHOOD GXUDWD GL XQ DQQR q LO GLSORPD VXSHULRUH LQ VWXGL GHOOH GRQQHµ $GYDQFHG $FDGHPLF 6WXG\ LQ :RPHQ V 6WXGLHVµ 4XHVWR WLSR GL GLSORPD $$6 q VWDWR UHVR SRVVLELOH JUD]LH DOOD QXRYD OHJJH OXJOLR VXOO HGXFD]LRQH VXSHULRUH QHOOH )LDQGUH 'LYHUVH GLVFLSOLQH VFLHQWLILFKH KDQQR RUJDQL]]DWR TXHVWR WLSR GL HGXFD]LRQH SRVWXQLYHUVLWDULD H LO FRUVR VXJOL VWXGL GHOOH GRQQHµVLqULYHODWRXQRGHLSLVHJXLWL,O PLQLVWUR GHOOD FXOWXUD ILDPPLQJR KD DSSRJJLDWR QHO OD FUHD]LRQH GHO FHQWUR GL GRFXPHQWD]LRQH5R6D5ROHQ6DPHQOHYLQJ5XRORH6RFLHWjJUD]LHDOTXDOHVL q SRWXWR ULXQLUHHUHQGHUHGLVSRQLELOHPDWHULDOHVXOODVLWXD]LRQHGHOOHGRQQHPROWRSULPDFKHOH SUREOHPDWLFKHIHPPLQLVWHIDFHVVHURODORURFRPSDUVDQHOOHELEOLRWHFKHXQLYHUVLWDULH 1HOODUHJLRQHIUDQFRIRQDGHO%HOJLRDOO 8QLYHUVLWjOLEHUDGL%UX[HOOHV8/%qDWWLYRGDO LO JUXSSR *,() *URXSH,QWHUGLVFLSOLQDLUH G(WXGHV VXU OHV )HPPHV H GDO LO JUXSSR*(5)H6 *URXSH G (WXGHV HW GH 5HFKHUFKHV)HPPHV HW 6RFLpWp Ë VWDWD FUHDWD XQD FDWWHGUD RQRULILFD 6X]DQQH 7DVVLHUµ GRFHQWH GL VWRULD DOOD 8/% ULJXDUGDQWH JOL VWXGL GHOOH GRQQHµ ZRPHQ V VWXGLHVµ H RJQL GXH DQQL YLHQH LQYLWDWR XQR VWXGLRVR HPLQHQWHQHOFDPSRGHJOL VWXGLGHOOHGRQQHµSHUWHQHUHGHOOHFRQIHUHQ]H $OO 8QLYHUVLWj FDWWROLFD GL /RXYDLQOD1HXYH 8&/ LO *URXSH GH VRFLRORJLH ZDOORQH )HPPHVHWVRFLpWpVªVWDVYROJHQGRULFHUFKH LQ WUH FDPSL SULQFLSDOL PROHVWLH VHVVXDOL GRQQHQHLSDHVLLQYLDGLVYLOXSSRHSDUWHFLSD]LRQHSROLWLFDGHOOHGRQQH QHOOH FRPXQLWj ORFDOL$OO 8QLYHUVLWjGL/LHJLVLVRQRIDWWHPROWHULFHUFKHVXOODSRVL]LRQHGHOOHGRQQHQHO FDPSRGHOO LQVHJQDPHQWR / )156)RQGD]LRQHQD]LRQDOHGHOODULFHUFDVFLHQWLILFDKDGDWRLOVXRDSSRJJLRDOODUHWH GLULFHUFD)HPPHVHWKLVWRLUHV,O JUXSSR/HV&DKLHUV GX*ULI *ULI ² *UXSSR GL ULFHUFD H GL LQIRUPD]LRQH IHPPLQLVWD FUHDWR QHO q VWDWR OD IRQWH G LVSLUD]LRQH H GL VXSSRUWR GHOOH LGHH IHPPLQLVWH LQ %HOJLRHDOO HVWHUR 1HO q VWDWD FUHDWD D %UX[HOOHV O 8QLYHUVLWp GHV )HPPHV FKH RUJDQL]]D FRUVL H VHPLQDULHIXQ]LRQDFRPHELEOLRWHFDHFHQWURGLGRFXPHQWD]LRQH*OL VWXGLGHOOHGRQQHµ VRQR LQFRUDJJLDWL GDOO DVVHJQD]LRQH GHO 3UL[ GX PpPRLUH GH O 8QLYHUVLWp GHV IHPPHVª FKHSUHPLDRJQLDQQRODPLJOLRUHWHVLVXOOHGRQQH 17

18 /H GRFHQWL IHPPLQLVWH IUDQFRIRQH H ILDPPLQJKH QHO FDPSR GHJOL VWXGL GHOOH GRQQHµ VL VRQR RUJDQL]]DWH QHOOD UHWH SURIHVVLRQDOH ELFRPXQLWDULD GHQRPLQDWD 6RSKLDµ 6L WUDWWD GL XQD UHWH FKH FRRUGLQD JOL VWXGL GHOOH GRQQHµ LQ %HOJLR FRQ OR VFRSR GL SURPXRYHUH XQ DSSURFFLR IHPPLQLVWD QHOO HGXFD]LRQH VXSHULRUH H QHOOD ULFHUFD H GL FUHDUH FRQWDWWL IUD LO PRQGR DFFDGHPLFR H LO PRYLPHQWR GHOOH GRQQH /D UHWH 6RSKLD UDSSUHVHQWDLO%HOJLRDOO LQWHUQRGL:,6(:RPHQ V,QWHUQDWLRQDO6WXGLHVLQ(XURSH 1RQ q VWDWD DGRWWDWD XQD PLVXUD VSHFLILFD SHU SURPXRYHUH LO UXROR GHOOH GRQQH QHO FDPSRGHOODULFHUFDLQGXVWULDOH7XWWDYLDO D]LRQHJHQHUDOHLQWUDSUHVDSHUSURPXRYHUHOH GRQQH QHOO LQGXVWULD LQWHUHVVD DQFKH L VHUYL]L GL ULFHUFD $ OLYHOOR IHGHUDOH LO 0LQLVWHUR GHOO RFFXSD]LRQH H GHO ODYRUR KD DYYLDWR XQ XQLWj D]LRQL SRVLWLYHµ FRQVLGHUDQGR FKH LO WHPD GHOOH SDUL RSSRUWXQLWj q SHUWLQHQWH SHU TXDQWR FRQFHUQH LO YDORUH FXOWXUDOH GHOOH D]LHQGH OD JHVWLRQH GHOOH ULVRUVH XPDQH OD JHVWLRQH GHOOD TXDOLWj H GHOOD SURGXWWLYLWj GHOOHD]LHQGH 4XHVWDXQLWjIRUQLVFHDOODD]LHQGHVHUYL]LGLFRQVXOHQ]DIRUPD]LRQHHRUJDQL]]D]LRQHLQ UHWH / XQLWj GL D]LRQL SRVLWLYH SDUWHFLSD DWWLYDPHQWH FRQ LO 9ODDPV &HQWUXP YRRU.ZDOLWHLWV]RUJ O $VVRFLDWLRQ :DOORQQH SRXU OD *HVWLRQ GH OD TXDOLWp H OD,ULVK 4XDOLW\ $VVRFLDWLRQDOSURJHWWRHXURSHRGLQXRYHRSSRUWXQLWjSHUOHGRQQHGHQRPLQDWR 3XWWLQJ WKH(LQWR4XDOLW\µ/ RELHWWLYRGLTXHVWRSURJHWWRqGLLQWHJUDUHOHSDULRSSRUWXQLWjLQXQ PRGHOORHFRQRPLFR /H RUJDQL]]D]LRQL FKH QHJOL XOWLPL DQQL VL VRQR LPSHJQDWH VSHFLILFDPHQWH SHU SURPXRYHUH OH SDUL RSSRUWXQLWj H OD JHVWLRQH GHOOD TXDOLWj SRVVRQR FDQGLGDUVL SHU RWWHQHUHO (TXDOLW\$ZDUG4XHVWRSUHPLRSHUOHSDULRSSRUWXQLWjQHOOHD]LHQGHVLULYROJH DOOHRUJDQL]]D]LRQLFKHVLRFFXSDQRGHOOHSDULRSSRUWXQLWjQRQVRORSHUFKpVLWUDWWDGLXQ SULQFLSLR HWLFR PD DQFKH LQ TXDQWR HVVR UDSSUHVHQWD XQ LPSRUWDQWH IDWWRUH SHU UDJJLXQJHUH VXFFHVVR HG RWWHQHUH YDQWDJJL, YLQFLWRUL GHO SULPR (TXDOLW\ $ZDUG VRQR VWDWL OD,%0%HOJLXP/X[HPERXUJ SHU OD SDUWH ILDPPLQJD H OD 'RZ &RUQLQJ %HOJLXP SHUODSDUWHIUDQFRIRQD 18

19 '$1,0$5&$ 1HOOD SULPDYHUD GHO -\WWH +LOGHQ PLQLVWUR GHOOD ULFHUFD H GHOO LQIRUPDWLFD KD SXEEOLFDWRXQGRFXPHQWRGLULIOHVVLRQHLQWLWRODWR 3HUFKpIDUHODULFHUFDWULFH"3URVSHWWLYH GL FDUULHUD R YLFROR FLHFR" µ,o GRFXPHQWR DIIHUPDYD O LPSRUWDQ]D GHOO DVVXQ]LRQH GL JLRYDQLFRPHIDWWRUHIRQGDPHQWDOHSHUDXPHQWDUHODSHUFHQWXDOHGHOOHULFHUFDWULFL 1HOO HVWDWHLOPLQLVWURGHOODULFHUFDHGHOO LQIRUPDWLFDKDLQWUDSUHVRGXHLQL]LDWLYH /D SULPD q VWDWD OD SURSRVWD FKH LO ELODQFLR QD]LRQDOH GHEED SUHYHGHUH IRQGL SHU XQ SURJUDPPD VSHFLDOH GL ULFHUFD SHU JLRYDQL GRQQH DOWDPHQWH TXDOLILFDWH GHQRPLQDWR )5(-$ )HPDOH 5HVHDUFKHUV LQ-RLQW $FWLRQ 1HJOL DQQL VRQR VWDWL VWDQ]LDWL PLOLRQL GL FRURQH GDQHVL FLUFD (852 DJJLXQWLYL SHU QXRYL SURJHWWL GL ULFHUFDLQWXWWHOHGLVFLSOLQH /DVHFRQGDqVWDWDO DSHUWXUDGHOGLEDWWLWR'RQQHHGHFFHOOHQ]DQHOFDPSRGHOODULFHUFD QHO FXL DPELWR VRQR VWDWH RUJDQL]]DWH FLQTXH WDYROH URWRQGH/ LQFRQWUR q VHUYLWR FRPH EDVH SHU XQD FRQIHUHQ]D VXOOR VWHVVR DUJRPHQWR WHQXWDVL DG $DOERUJ LO QRYHPEUH LQFXLLOPLQLVWURKDHVSRVWROHVXHFRQVLGHUD]LRQLVXOO D]LRQHGDLQWUDSUHQGHUHSHU UDJJLXQJHUHXQDPDJJLRUHSDULWjIUDXRPLQLHGRQQHQHOFDPSRGHOODULFHUFD 4XHVWH FRQVLGHUD]LRQL FRVWLWXLVFRQR LO 3LDQR G D]LRQH LQ SXQWL HODERUDWR GDO PLQLVWUR+LOGHQ 3DULRSSRUWXQLWjXQDUHVSRQVDELOLWjDOLYHOORGLJHVWLRQH,OUDJJLXQJLPHQWRGHOODSDULWjIUDGRQQHHXRPLQLQHOFDPSRGHOODULFHUFDqUHVSRQVDELOLWj GHLGLULJHQWLDWXWWLLOLYHOOL,GLULJHQWLGHOOHLVWLWX]LRQLVRQRUHVSRQVDELOLGHOO HODERUD]LRQHH GHOO DWWXD]LRQH GL SLDQL GL ULFHUFD H DO WHPSR VWHVVR GL SLDQL G D]LRQH LQ PDWHULD GL SDUL RSSRUWXQLWj 2OWUH DO UHTXLVLWR UHODWLYR DOO HODERUD]LRQH GL SLDQL G D]LRQH VXOO XJXDJOLDQ]D OH DPPLQLVWUD]LRQL GHYRQR VHJXLUH LO UHJRODPHQWR FRQFHUQHQWH OH QRPLQH DO PRPHQWR GL HIIHWWXDUHDVVXQ]LRQLGLSHUVRQDOHVFLHQWLILFR,OGHFUHWRVXOOHQRPLQHGjO RSSRUWXQLWjDJOL LVWLWXWLGLULFHUFDQD]LRQDOLGLDIIURQWDUHOHTXHVWLRQLVXOOHSDULRSSRUWXQLWjHGLSUHQGHUOHLQ FRQVLGHUD]LRQHFRPHXQRGHLSDUDPHWULGLQRPLQD,UHJRODPHQWLFKHJRYHUQDQROHQRPLQH QHJOLLVWLWXWLGLULFHUFDQD]LRQDOLVRQRGLYHUVLGDTXHOOLGHOOHXQLYHUVLWj3HUTXHVWRPRWLYROH XQLYHUVLWjGRYUHEEHURDYHUHRSSRUWXQLWjDQDORJKH,O IDWWR FKH L GLUHWWRUL GHJOL RUJDQLVPL GL ULFHUFD VL DGRSHULQR SHU JDUDQWLUH XQD PDJJLRUH SDULWj QRQ q LPSRUWDQWH VROWDQWR SHU TXDQWR ULJXDUGD LO TXDGUR IRUPDOH 8QD SUHVHQ]D HTXLOLEUDWDGLXRPLQLHGRQQHqODPLJOLRUHEDVHSHUFUHDUHXQ DWPRVIHUDSRVLWLYDVXOSRVWR GLODYRURHXQEXRQDPELHQWHGLULFHUFD $XPHQWDUHLOQXPHURGHOOHGRFHQWL /D IXQ]LRQH GL GRFHQWH LQ FDWWHGUD q XQ SXQWR GL SDUWHQ]D YDOLGR HG HIILFDFH QHO PRQGR GHOODULFHUFDHQHOODVRFLHWj,Q'DQLPDUFDOHGRQQHWLWRODULGLFDWWHGUDVRQRVROWDQWRLO /D EDVVD SHUFHQWXDOH GHOOH GRFHQWL FRQGL]LRQD DQFKH LO FDPSR GHOOD ULFHUFD H GHOO LQVHJQDPHQWR 19

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