OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE E ALTRI OBIETTIVI STRATEGICI

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1 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE E ALTRI OBIETTIVI STRATEGICI PROGRAMMA DI GESTIONE ANNO 2014 SERVIZIO PROGRAMMAZIONE Approvato con la deliberazione n 726 del 19 maggio 2014

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3 INDICE Strutture Pag. AVVOCATURA DELLA PROVINCIA...1 DIPARTIMENTO AFFARI FINANZIARI...3 DIPARTIMENTO AFFARI ISTITUZIONALI E LEGISLATIVI...9 DIPARTIMENTO ORGANIZZAZIONE, PERSONALE E AFFARI GENERALI...14 DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO E LAVORO...18 DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE...33 DIPARTIMENTO INFRASTRUTTURE E MOBILITA'...36 DIPARTIMENTO TERRITORIO, AGRICOLTURA, AMBIENTE E FORESTE...42 DIPARTIMENTO DELLA CONOSCENZA...54 DIPARTIMENTO CULTURA, TURISMO, PROMOZIONE E SPORT...65 DIPARTIMENTO SALUTE E SOLIDARIETA SOCIALE...74 DIREZIONE GENERALE...83 UFFICIO STAMPA...98

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5 Provincia Autonoma di Trento PROGRAMMA DI GESTIONE ANNO 2014 AVVOCATURA DELLA PROVINCIA 1

6 1.OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE E ALTRI OBIETTIVI STRATEGICI DESCRIZIONE OBIETTIVO AVVOCATURA DELLA PROVINCIA Obiettivo: 01 Codice Intervento 5IM_1_1 MODERNIZZAZIONE DEL SISTEMA PUBBLICO Attuazione del Piano di miglioramento della Pubblica amministrazione per le parti di propria competenza Attuazione delle azioni di competenza, previste dal Piano di miglioramento e dal relativo aggiornamento per l anno 2014, secondo i tempi e con i risultati attesi ivi previsti. Obiettivo: 02 Codice Intervento 11_1_1 PIANO PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Attuazione del Piano di prevenzione della corruzione della Provincia, approvato dalla Giunta provinciale con deliberazione n. 133 del 7 febbraio 2014, per le parti di propria competenza. Attuazione delle azioni di competenza, previste dal Piano di prevenzione della corruzione della Provincia, con le modalità e i tempi ivi previsti Pag. 2 di 2 2

7 Provincia Autonoma di Trento PROGRAMMA DI GESTIONE ANNO 2014 DIPARTIMENTO AFFARI FINANZIARI 3

8 1.OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE E ALTRI OBIETTIVI STRATEGICI DESCRIZIONE OBIETTIVO DIP. AFFARI FINANZIARI Obiettivo: 01 Codice Intervento 1_1_1 RIDUZIONE DELLA PRESSIONE FISCALE PER IMPRESE E CITTADINI Alleggerimento della pressione fiscale nei confronti delle imprese e dei cittadini, accompagnata dall invarianza delle tariffe di maggiore impatto per le famiglie, con il duplice obiettivo di favorire lo sviluppo del sistema economico locale e di salvaguardare il reddito disponibile dei cittadini In particolare, per gli aspetti di competenza: 1) Attivazione del nuovo quadro di agevolazioni IRAP 1) - fissazione della misura della riduzione generalizzata dell aliquota IRAP - entro maggio predisposizione dei provvedimenti attuativi del nuovo quadro agevolativo IRAP entro settembre ) Riduzione per l anno 2014 dell aliquota dell addizionale regionale all IRPEF per i soggetti con reddito imponibile fino a euro (In particolare la legge finanziaria di assestamento 2014 prevede che la Giunta provinciale adotti il provvedimento di riduzione dell aliquota, qualora a livello nazionale non siano apportate modificazioni alla disciplina dell IRPEF comportanti minori entrate per il bilancio provinciale superiori a quelle 2) eventuale predisposizione del provvedimento attuativo entro 60 giorni dall entrata in vigore della legge finanziaria di assestamento 2014 Pag. 2 di 6 4

9 DIP. AFFARI FINANZIARI derivanti dall applicazione delle disposizoni provinciali) 3) Contestuale invarianza delle tariffe di maggiore impatto, individuate nell ambito della manovra di assestamento 2014 in un apposito paniere (prolungamento orario e mensa scolastica scuola dell infanzia; trasporto studenti, trasporto e accompagnamento portatori di minorazioni, trasporto extraurbano di linea) 3) verifica della coerenza dei provvedimenti di adeguamento tariffario predisposti dai diversi settori dell Amministrazione in relazione al paniere. Obiettivo: 02 Codice Intervento 2_1_1 SOSTEGNO AL CREDITO DELLE IMPRESE Operatività degli strumenti volti a stimolare la ripresa degli impieghi bancari e i canali aggiuntivi rispetto a quelli tradizionali che possono contribuire in maniera incisiva ad attenuare le attuali criticità In particolare, per gli aspetti di competenza, sostegno ai progetti di investimento delle imprese attraverso il Fondo strategico di investimento regionale, come fondo mobiliare chiuso riservato Adottate con deliberazione n del 22 novembre 2013 le determinazioni preliminari in ordine all'attivazione di un Fondo comune di investimento mobiliare chiuso ai sensi del comma 3, dell'articolo 1 della L.R. 8/2012. Predisposizione degli atti di competenza della Provincia per l attivazione del Fondo attuato con deliberazione n. 437 del 28 marzo Obiettivo: 03 Codice Intervento 4_1_1 RIPROGRAMMAZIONE DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI Revisione della programmazione degli investimenti pubblici, focalizzando l allocazione delle risorse in favore degli investimenti ritenuti prioritari per lo sviluppo e caratterizzati da rapida realizzabilità Quantificazione degli effetti finanziari e relativa contabilizzazione - entro 30 giorni dalla predisposizione della proposta da parte della struttura di settore. Pag. 3 di 6 5

10 DIP. AFFARI FINANZIARI La programmazione degli investimenti di competenza sia della Provincia sia degli Enti locali dovrà essere effettuata, in particolare, sulla base dei seguenti criteri: - concentrazione delle risorse sugli investimenti strategici; - progettazione secondo criteri di sobrietà e di adeguatezza dei bacini di utenza serviti; - sostenibilità finanziaria degli interventi, per quanto riguarda sia le spese di realizzazione sia i successivi oneri di gestione; - riduzione dei tempi di realizzazione, al fine di evitare immobilizzazione di risorse Obiettivo: 04 Codice Intervento 5IM_1_1 MODERNIZZAZIONE DEL SISTEMA PUBBLICO Aggiornamento e attuazione del Piano di miglioramento della Pubblica amministrazione, per le parti di propria competenza - Definizione della proposta di aggiornamento per il 2014 del Piano di miglioramento della Pubblica amministrazione, per gli aspetti di competenza entro ottobre 2014 o altro termine stabilito dalla Giunta provinciale. - Attuazione delle azioni di competenza, previste dal Piano di miglioramento e dal relativo aggiornamento per l anno 2014, secondo i tempi e con i risultati attesi ivi previsti. Obiettivo: 05 Codice Intervento 5IM_2_1 MODERNIZZAZIONE DEL SISTEMA PUBBLICO - Definizione delle direttive agli enti per l assestamento del bilancio 2014 con deliberazione n. 588 del 17 aprile Estensione delle misure di modernizzazione del sistema pubblico previste dal Piano di Miglioramento della - Coordinamento dell aggiornamento dei Piani di miglioramento degli Enti, con particolare Pag. 4 di 6 6

11 DIP. AFFARI FINANZIARI Pubblica Amministrazione agli enti strumentali attraverso lo strumento delle direttive riferimento a: Cassa del Trentino SpA Trentino Riscossioni SpA ai fini della successiva sottoposizione all approvazione da parte della Giunta provinciale entro settembre Obiettivo: 06 Codice Intervento 10_1_1 LE ULTERIORI PRIORITÀ STRATEGICHE PER L AUTONOMIA Formulazione di una proposta tecnica - entro maggio Definizione di un nuovo quadro organico di regolazione dei rapporti finanziari con lo Stato, con l obiettivo di chiarire in modo univoco e definitivo i confini del concorso della Provincia al risanamento della finanza pubblica nazionale e agli obiettivi di perequazione e di solidarietà, garantendo in tal modo anche la programmabilità delle risorse disponibili, e regolare i contenziosi in atto Nello specifico si ritiene necessario procedere ad un adeguamento strutturale del Titolo VI dello Statuto. Ciò, in particolare, per gli aspetti di competenza Obiettivo: 07 Codice Intervento 11_1_1 PIANO PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Attuazione del Piano di prevenzione della corruzione della Provincia, approvato dalla Giunta provinciale Attuazione delle azioni di competenza, previste dal Piano di prevenzione della corruzione della Provincia, con le modalità e i tempi ivi previsti. Pag. 5 di 6 7

12 DIP. AFFARI FINANZIARI con deliberazione n. 133 del 7 febbraio 2014, per le parti di propria competenza Pag. 6 di 6 8

13 Provincia Autonoma di Trento PROGRAMMA DI GESTIONE ANNO 2014 DIPARTIMENTO AFFARI ISTITUZIONALI E LEGISLATIVI 9

14 1.OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE E ALTRI OBIETTIVI STRATEGICI DESCRIZIONE OBIETTIVO DIP. AFFARI ISTITUZIONALI E LEGISLATIVI Obiettivo: 1 Codice Intervento 3_1_1 SVILUPPO E COORDINAMENTO DI AZIONI VOLTE A FAVORIRE LA COESIONE SOCIALE Partecipazione al Piano nazionale di attuazione della garanzia giovani, sulla base del Piano provinciale esecutivo, per le parti di competenza - Definizione della convenzione e del Piano provinciale esecutivo entro maggio avvio, con le altre strutture provinciali coinvolte, dell attuazione degli interventi e delle iniziative previste dal Piano provinciale esecutivo entro maggio Obiettivo: 2 Codice Intervento 5IM_1_1 MODERNIZZAZIONE DEL SISTEMA PUBBLICO Attuazione del Piano di miglioramento della Pubblica amministrazione per le parti di propria competenza Tra i nuovi interventi già individuati in sede di assestamento del bilancio 2014, per stimolare ulteriormente il processo di modernizzazione del sistema pubblico e che coinvolgono il Dipartimento, rientrano in particolare, per gli aspetti di competenza: a) la definizione della disciplina attuativa per la razionalizzazione delle procedure autorizzative in materia di ambiente e territorio, senza far venire meno la tutela b) la semplificazione dei procedimenti urbanistici, con la riduzione dei relativi tempi, con particolare riferimento al Piano Attuazione delle azioni di competenza, previste dal Piano di miglioramento e dal relativo aggiornamento per l anno 2014, secondo i tempi e con i risultati attesi ivi previsti. Pag. 2 di 5 10

15 DIP. AFFARI ISTITUZIONALI E LEGISLATIVI regolatore generale e al Piano territoriale di Comunità, mediante specifiche proposte di intervento normativo Obiettivo: 3 Codice Intervento 7_1_1 Definizione dei Programmi Operativi dei fondi strutturali FSE e FESR per il periodo e partecipazione alla stesura dei Programmi Operativi della Cooperazione territoriale europea FESR ai quali può intervenire la Provincia (Spazio Alpino, Europa Centrale e Adriatico Ionico) Predisposizione dei Programmi Operativi dei Fondi Strutturali (FSE-FESR) per il periodo entro la data prevista dai Regolamenti europei 22 luglio Obiettivo: 4 Codice Intervento 10_1_1 LE ULTERIORI PRIORITÀ STRATEGICHE PER L AUTONOMIA Definizione di un nuovo quadro organico di regolazione dei rapporti finanziari con lo Stato, con l obiettivo di chiarire in modo univoco e definitivo i confini del concorso della Provincia al risanamento della finanza pubblica nazionale e agli obiettivi di perequazione e di solidarietà, garantendo in tal modo anche la programmabilità delle risorse disponibili, e regolare i contenziosi in atto Nello specifico, si ritiene necessario procedere ad un adeguamento strutturale del Titolo VI dello Statuto. Elaborazione di una proposta per il Presidente per la successiva presentazione agli organi statali competenti, avente ad oggetto la revisione del Titolo VI dello Statuto speciale, da definire in accordo con lo Stato ai sensi dell'articolo 104 dello Statuto speciale. L art. 1, c. 515, della legge di stabilità 2014 (n. 147 del 27 dicembre 2013) prevede il trasferimento o la delega di ulteriori funzioni alla Provincia. Predisposizione dell'intesa con lo Stato per la definizione degli ambiti per il trasferimento o la delega delle funzioni previste dalla legge di stabilità 2014 con riferimento, in particolare, alle Agenzie fiscali, alle funzioni amministrative, organizzative e di supporto riguardanti la giustizia civile, penale e minorile, con esclusione di quelle relative al personale di magistratura, nonché al Parco nazionale dello Stelvio - entro giugno Ciò, in particolare, per gli aspetti di competenza Pag. 3 di 5 11

16 DIP. AFFARI ISTITUZIONALI E LEGISLATIVI Obiettivo: 5 Codice Intervento 10_2_1 LE ULTERIORI PRIORITÀ STRATEGICHE PER L AUTONOMIA Legge provinciale n. 3/2006 (Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino). Elaborazione del disegno di legge di modifica della L.P. n. 3/2006, entro 30 giorni dalla trasmissione degli elementi di merito da parte della struttura competente. Revisione della riforma istituzionale, procedendo, in particolare, a riformare l assetto istituzionale delle Comunità, snellendo le assemblee e garantendo maggiore partecipazione ai Comuni e ad aggiornare le funzioni trasferite dalla Provincia alle Comunità, al fine di pervenire ad una migliore definizione dei ruoli e delle competenze attribuiti ai diversi livelli istituzionali Ciò, in particolare, per gli aspetti di competenza Obiettivo: 6 Codice Intervento 10_3_1 LE ULTERIORI PRIORITÀ STRATEGICHE PER L AUTONOMIA Approvazione della deliberazione della Giunta provinciale n del 2013, recante: "Direttive per la predisposizione degli atti normativi". Predisposizione del programma legislativo da sottoporre alla Giunta provinciale, previa condivisione con la Conferenza dei dirigenti generali - entro giugno Riordino della produzione legislativa e regolamentare, in un ottica di razionalizzazione e di semplificazione Tale priorità costituirà, in particolare, riferimento per l elaborazione della proposta di Programma legislativo della legislatura, in attuazione delle direttive della Giunta provinciale Elaborazione di specifiche misure di semplificazione normativa, in particolare in materia di urbanistica, trasparenza, statistica e di razionalizzazione di organi collegiali - entro giugno Obiettivo: 7 Codice Intervento 11_1_1 PIANO PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Attuazione delle azioni di competenza, previste dal Piano di prevenzione della Pag. 4 di 5 12

17 DIP. AFFARI ISTITUZIONALI E LEGISLATIVI Attuazione del Piano di prevenzione della corruzione della Provincia, approvato dalla Giunta provinciale con deliberazione n. 133 del 7 febbraio 2014, per le parti di propria competenza corruzione della Provincia, con le modalità e i tempi ivi previsti Pag. 5 di 5 13

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19 Provincia Autonoma di Trento PROGRAMMA DI GESTIONE ANNO 2014 DIPARTIMENTO ORGANIZZAZIONE, PERSONALE E AFFARI GENERALI 14

20 1.OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE E ALTRI OBIETTIVI STRATEGICI DESCRIZIONE OBIETTIVO DIP. ORGANIZZAZIONE, PERSONALE E AFFARI GENERALI Obiettivo: 01 Codice Intervento 5IM_1_1 MODERNIZZAZIONE DEL SISTEMA PUBBLICO Attuazione del Piano di miglioramento della Pubblica amministrazione per le parti di propria competenza. Tra gli interventi già individuati in sede di assestamento del bilancio 2014, per stimolare ulteriormente il processo di modernizzazione del sistema pubblico e che coinvolgono il Dipartimento, si richiamano: 1. l'introduzione nell amministrazione provinciale di un Piano strategico per lo sviluppo delle risorse umane 2. l'attivazione nella Pubblica amministrazione di forme di staffetta generazionale 3. l'attuazione di un piano di prepensionamenti, con l obiettivo di razionalizzare la dotazione organica del personale 4. la razionalizzazione delle sostituzioni del personale, con in particolare: a) contenimento delle sostituzioni del personale cessato dal servizio per il raggiungimento dei requisiti ordinari di pensionamento, entro il limite di un quinto del costo del medesimo personale b) forte contenimento delle sostituzioni per assenze 5. il blocco del rinnovo dei contratti collettivi provinciali per tutto il personale del settore pubblico provinciale, nonché non corresponsione di ulteriori indennità di vacanza contrattuale Attuazione delle azioni di competenza, previste dal Piano di miglioramento e dal relativo aggiornamento per l anno 2014, secondo i tempi e con i risultati attesi ivi previsti. In particolare: 1. a) predisposizione della deliberazione contenente le misure per lo sviluppo, la gestione innovativa e il benessere del personale provinciale che si intendono adottare durante la legislatura corrente - entro agosto 2014 b) definizione del modello per la rilevazione delle competenze - entro agosto e prima rilevazione, su alcune strutture pilota, delle competenze possedute dai dipendenti e di quelle che si renderanno necessarie, in relazione agli assetti organizzativi anche derivanti dalla riforma della pubblica amministrazione - entro dicembre definizione della proposta di disciplina della conversione del rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto di lavoro part time per i dipendenti che lo richiedono; definizione dei criteri di utilizzo delle risorse liberate dalla conversione dei rapporti di lavoro per l'assunzione di dipendenti nei settori maggiormente carenti di organico: Pag. 2 di 4 15

21 DIP. ORGANIZZAZIONE, PERSONALE E AFFARI GENERALI Ulteriori nuovi interventi: 6. revisione della disciplina in materia di trasparenza 7. definizione di nuove modalità di valutazione dei dipendenti e dei dirigenti. E inoltre: 8. il riassetto della normativa riguardante la dirigenza, in particolare per quanto riguarda i requisiti per l'accesso, l'attribuzione degli incarichi e la formazione. predisposizione della deliberazione contenente i criteri di attuazione - entro dicembre impostazione del piano di prepensionamenti e individuazione dei settori che presentano esuberi di personale; determinazione delle figure professionali coinvolte; definizione con l INPS delle modalità e delle tempistiche del pensionamento finalizzati alla corresponsione della pensione ai soggetti prepensionati; predisposizione della deliberazione contenente i criteri di attuazione - entro dicembre quantificazione delle assunzioni consentite dalla legge provinciale 22 aprile 2014 n. 1 e definizione dei criteri per contenere al massimo grado possibile la sostituzione del personale assente dal servizio per malattia o maternità - entro giugno presa d atto dell obbligo di non rinnovare il contratto collettivo vigente e di non corrispondere l indennità di vacanza contrattuale, prevista dalla legge provinciale 22 aprile 2014, n. 1, e verifica dell applicazione della disposizione - entro maggio predisposizione del disegno di legge concernente "Disposizioni riguardanti gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni" in recepimento della normativa nazionale in materia di prevenzione della corruzione nella P.A. - approvato dalla Giunta provinciale con deliberazione n. 482 del 4 aprile 2014 Pag. 3 di 4 16

22 DIP. ORGANIZZAZIONE, PERSONALE E AFFARI GENERALI 7. nuova disciplina della valutazione dei dipendenti e dei dirigenti ad opera del Nucleo di valutazione: predisposizione della deliberazione - entro dicembre definizione della proposta di revisione normativa da sottoporre alla Giunta provinciale - entro dicembre Obiettivo: 02 Codice Intervento 5IM_2_1 MODERNIZZAZIONE DEL SISTEMA PUBBLICO Estensione delle misure di modernizzazione del sistema pubblico previste dal Piano di Miglioramento della Pubblica Amministrazione agli enti strumentali che fanno riferimento al Dipartimento, secondo le direttive della Giunta provinciale. Coordinamento dell aggiornamento dei Piani di miglioramento degli Enti, con particolare riferimento a: - TSM -Trentino School of Management ai fini della successiva sottoposizione all approvazione da parte della Giunta provinciale entro settembre Obiettivo: 03 Codice Intervento 11_1_1 PIANO PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Attuazione del Piano di prevenzione della corruzione della Provincia, approvato dalla Giunta provinciale con deliberazione n. 133 del 7 febbraio 2014, per le parti di propria competenza Attuazione delle azioni di competenza, previste dal Piano di prevenzione della corruzione della Provincia, con le modalità e i tempi ivi previsti. Pag. 4 di 4 17

23 Provincia Autonoma di Trento PROGRAMMA DI GESTIONE ANNO 2014 DIP. SVILUPPO ECONOMICO E LAVORO 18

24 1.OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE E ALTRI OBIETTIVI STRATEGICI DESCRIZIONE OBIETTIVO DIP. SVILUPPO ECONOMICO E LAVORO Obiettivo: 01 Codice Intervento 1_1_1 RIDUZIONE DELLA PRESSIONE FISCALE PER IMPRESE E CITTADINI Riduzione della pressione fiscale per le imprese, con particolare riferimento alle agevolazioni in materia di IRAP Per quanto riguarda l IRAP, la manovra di assestamento del bilancio 2014 prevede un alleggerimento complessivo dell onere a carico delle imprese di circa 110 milioni di euro annui, in un contesto di riordino e semplificazione complessiva, che riduce la frammentazione delle agevolazioni in essere e focalizza gli ulteriori interventi prioritariamente sul sostegno dell occupazione. A fronte di possibili manovre statali di riduzione della pressione fiscale, la legge finanziaria di assestamento 2014 prevede, peraltro, specifiche disposizioni di raccordo, per assicurare l'equilibrio del bilancio provinciale. Attivazione del nuovo quadro di agevolazioni IRAP, per gli aspetti di competenza Analisi tecniche e approfondimenti per la definizione dei criteri e delle modalità attuative, con particolare riferimento ai contenuti di selettività - entro settembre Pag. 2 di 15 19

25 DIP. SVILUPPO ECONOMICO E LAVORO Obiettivo: 02 Codice Intervento 2_1_1 SOSTEGNO AL CREDITO DELLE IMPRESE Operatività degli strumenti volti a stimolare la ripresa degli impieghi bancari e i canali aggiuntivi rispetto a quelli tradizionali che possono contribuire in maniera incisiva ad attenuare le attuali criticità 1) Pieno utilizzo del Fondo di rotazione ad alimentazione mista 2) Anticipazione dei crediti da concordato 1) Approvati, con deliberazione della Giunta provinciale n dell 11 ottobre 2013, i criteri per l attivazione e la gestione dei fondi di rotazione ad alimentazione mista 2) Attivato nel 2013, attraverso i Confidi, l intervento di anticipazione dei crediti da concordato, con finanziamento sul fondo rischi ordinario, mediante l utilizzo di risorse pubbliche e risorse proprie dei Confidi In particolare, le risorse pubbliche, provenienti dal fondo regionale per lo sviluppo territoriale, ammontano a 10 milioni di euro 1) Predisposizione di uno schema di convenzione tipo con società di leasing per estendere anche a tali soggetti la possibilità di gestire fondi di rotazione - entro dicembre ) Rafforzamento dell'utilizzo dello strumento, anche attraverso forme di coinvolgimento e sensibilizzazione all'iniziativa - entro dicembre ) Sostegno ai progetti di investimento delle imprese attraverso il Fondo strategico di investimento regionale, come fondo mobiliare chiuso riservato. Alla riuscita del progetto potranno dare un contributo anche i Confidi offrendo garanzie parziali alle operazioni delle piccole-medie imprese. 3) Adottate dalla Giunta provinciale, con deliberazione n del 22 novembre 2013, le determinazioni preliminari in ordine all'attivazione di un Fondo comune di investimento mobiliare chiuso ai sensi del comma 3, dell'articolo 1 della L.R. 8/2012 3) Assegnazione ai Confidi delle risorse per la concessione di garanzie alle piccole e medie imprese che accedono al Fondo strategico di investimento - entro dicembre Pag. 3 di 15 20

26 DIP. SVILUPPO ECONOMICO E LAVORO Obiettivo: 03 Codice Intervento 3_1_1 SVILUPPO E COORDINAMENTO DI AZIONI VOLTE A FAVORIRE LA COESIONE SOCIALE Attivazione della delega in materia di ammortizzatori sociali, secondo l intesa sottoscritta con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali il 14 ottobre ) Concreto avvio dell attuazione della delega, per la parte relativa al reddito di attivazione, che concorre al sostegno dei lavoratori disoccupati nel periodo di ricerca attiva di nuova occupazione Il Tavolo di lavoro ha elaborato una proposta di reddito di attivazione. Il 14 ottobre 2013 è stato sottoscritto l'accordo tra la Provincia e il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e sono stati avviati gli incontri con l'inps. 1) Trasmissione della proposta di reddito di attivazione all'inps per la predisposizione delle convenzioni operative - entro aprile 2014 Proposta di deliberazione per l'approvazione del reddito di attivazione e l'autorizzazione alla firma della convenzione - entro settembre 2014 Modifica del Documento degli interventi di politica del Lavoro per recepire le implicazioni degli accordi operativi con l'inps - entro settembre ) Attuazione della normativa regionale, che prevede un contributo a sostegno di versamenti previdenziali volontari nel periodo di disoccupazione non coperto da contributi figurativi 3) Promozione del concorso delle parti sociali, tramite gli enti bilaterali e/o la costituzione di fondi di solidarietà, con riferimento all area dei lavoratori non coperta dalla tutela rappresentata dalla cassa integrazione 2) Formulazione della deliberazione della Giunta provinciale di attuazione - entro dicembre ) Definizione, in attuazione del Protocollo per lo sviluppo economico ed il lavoro firmato in data 12 aprile 2014, delle forme di tutela condivise in favore dei lavoratori non coperti dalla cassa integrazione - entro dicembre Pag. 4 di 15 21

27 DIP. SVILUPPO ECONOMICO E LAVORO Obiettivo: 04 Codice Intervento 3_1_2 SVILUPPO E COORDINAMENTO DI AZIONI VOLTE A FAVORIRE LA COESIONE SOCIALE Messa a regime del reddito di qualificazione, con estensione delle relative possibilità di accesso Con specifica norma della legge finanziaria provinciale di assestamento 2014, è stato superato il carattere sperimentale dell'intervento relativo al reddito di qualificazione e, contestualmente, è stato eliminato il requisito relativo al possesso dell'icef, alla luce della prima fase di sperimentazione. Obiettivo: 05 Codice Intervento 3_1_3 SVILUPPO E COORDINAMENTO DI AZIONI VOLTE A FAVORIRE LA COESIONE SOCIALE Rafforzamento dell applicazione del principio di condizionalità, in base al quale l erogazione di provvidenze economiche di sostegno al reddito è subordinata all assunzione da parte del beneficiario di comportamenti attivi sul mercato del lavoro Inoltre, con riferimento all erogazione degli interventi di sostegno al reddito di competenza provinciale, la manovra di assestamento del bilancio 2014, prevede che nell ambito del Documento degli interventi di politica del lavoro siano individuati strumenti per il perseguimento delle finalità di cui all art. 7 bis, comma 2 della legge provinciale sulle politiche sociali 1) Collegamento dei diritti di sicurezza sociale a percorsi di politica attiva del lavoro 2) Con riguardo agli interventi di sostegno al reddito di competenza provinciale, previsione, nell'ambito del A fine 2013, il reddito di qualificazione si configurava come intervento sperimentale, attivato con un bando scaduto il 29/11/2013, relativo all'anno scolastico/accademico 2013/2014. Il bando richiedeva ai candidati il possesso dell'icef per le borse di studio erogate da Agenzia del Lavoro. 1) Tale collegamento è già attivo quale presupposto nell erogazione di interventi economici nell ambito delle politiche del lavoro Adeguamento, nell ambito del Documento degli interventi di politica del lavoro, dei criteri attuativi relativi al reddito di qualificazione e pubblicazione secondo bando - entro agosto ) Stipula di un Patto di servizio per i beneficiari di ammortizzatori sociali, per definire il relativo progetto personalizzato 2) Definizione di una proposta di integrazione del Documento degli interventi di politica del lavoro - entro dicembre Pag. 5 di 15 22

28 DIP. SVILUPPO ECONOMICO E LAVORO Documento degli interventi di politica del lavoro, di strumenti per il perseguimento delle finalità di valorizzazione delle attitudini personali e della costruzione o ricostruzione di reti sociali, mediante la partecipazione a iniziative o attività di cittadinanza attiva o ad altre iniziative che hanno finalità analoghe Obiettivo: 06 Codice Intervento 3_1_4 SVILUPPO E COORDINAMENTO DI AZIONI VOLTE A FAVORIRE LA COESIONE SOCIALE Rafforzamento e riqualificazione dei servizi per il lavoro In particolare: 1) Potenziamento della rete provinciale dei servizi per il lavoro, con l attivazione del sistema di accreditamento dei soggetti privati di qualità 2) Maggiore attenzione all incontro tra domanda e offerta (sistema IDO) 3) Messa a regime di un sistema, anche organizzativo, per il pieno ed efficace rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i servizi per l impiego 1) Con deliberazione della Giunta provinciale n. 968 del 2013, sono state definite le linee per il potenziamento della rete e la disciplina per l accreditamento. 1) Predisposizione della deliberazione della Giunta provinciale che definisce il repertorio degli standard delle prestazioni, le unità di costo standard, i criteri per l'affidamento e i requisiti gestionali e professionali da garantire attuato con deliberazione n. 607 del 17 aprile Operatività del sistema di accreditamento - entro giugno ) Conclusione del programma di miglioramento del servizio incontro domanda - offerta (IDO), attraverso l'attivazione di un portale Internet per la preselezione, la revisione dei modelli di prestazione e delle modalità di gestione del servizio e lo svolgimento di un programma di visite aziendali - entro dicembre ) Piena applicazione del sistema di erogazione dei livelli essenziali delle prestazioni nelle seguenti fasi: - colloquio entro i 3 mesi di disoccupazione; Pag. 6 di 15 23

29 DIP. SVILUPPO ECONOMICO E LAVORO - percorso di orientamento per i percettori di ASPI; - corso di formazione. Obiettivo: 07 Codice Intervento 3_1_5 SVILUPPO E COORDINAMENTO DI AZIONI VOLTE A FAVORIRE LA COESIONE SOCIALE Attuazione di politiche attive per l'occupazione giovanile, con priorità per i giovani di età inferiore ai 25 anni, in uscita da percorsi scolastici o formativi, in stato di disoccupazione o inoccupazione da almeno quattro mesi, anche mediante la partecipazione al Piano nazionale di attuazione della Garanzia giovani, sulla base del Piano provinciale esecutivo, per le parti di propria competenza Nel 2013 è stato approvato il Pacchetto di politiche attive per l'occupazione giovanile, come insieme coordinato e personalizzato di interventi, volti a promuovere un offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio entro quattro mesi dall inizio della disoccupazione o dall uscita dal sistema di istruzione formale rivolto ai giovani fino a 35 anni, con priorità per quelli con età inferiore ai 25 anni.le risorse previste per la sua attuazione sono state impegnate dall'agenzia del Lavoro con determinazione n del Il nuovo regolamento FSE, adottato a fine dicembre 2013, con riferimento all'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile, prevede una clausola di flessibilità, in base alla quale gli Stati membri, d'intesa con la Commissione, possono decidere di destinare una quota di risorse anche ai giovani residenti in sottoregioni con alti livelli di disoccupazione giovanile che si trovano al di fuori delle regioni ammissibili. Sulla base di tale clausola, anche il Trentino è rientrato nell'iniziativa e potrà beneficiare del concorso finanziario di oltre 8 milioni di euro. - Adeguamento del "Pacchetto di politiche attive per l'occupazione giovanile" alle previsioni ed ai contenuti del Piano nazionale Garanzia giovani per una fruizione integrata dei due strumenti - entro settembre avvio a decorrere dal primo maggio 2014 della fase di preadesione da parte dei giovani interessati all'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile, tramite il portale con la possibilità di avvalersi dei Centri per l'impiego, per informazioni e supporto, e avvio dei colloqui di orientamento - attivazione delle ulteriori misure di competenza, previste dal Piano esecutivo provinciale della Garanzia giovani, in raccordo con l'organismo intermedio individuato a livello provinciale, successivamente alla sottoscrizione del protocollo tra Provincia Autonoma di Trento e Ministero del Lavoro e all'approvazione del Piano provinciale esecutivo. Pag. 7 di 15 24

30 DIP. SVILUPPO ECONOMICO E LAVORO Obiettivo: 08 Codice Intervento 3_1_6 SVILUPPO E COORDINAMENTO DI AZIONI VOLTE A FAVORIRE LA COESIONE SOCIALE Interventi di politica attiva del lavoro a favore delle donne, con principale focalizzazione sulle misure di conciliazione, sull orientamento, sulla formazione e riqualificazione, sul sostegno all imprenditorialità femminile, nonché su forme di premialità per favore il loro inserimento in mansioni o livelli in cui risultano sottorappresentate Nell'ambito degli interventi di politica attiva a favore delle donne, si segnala quanto segue: Misure di conciliazione: al ne hanno beneficiato 97 soggetti; Progetti sui regimi di orario con finalità conciliative: al sono stati approvati interventi di riorganizzazione e rimodulazione degli orari in relazione agli impegni di cura/assistenza per 5 aziende che occupano 443 persone; Iniziative di promizione e riqualificazione a favore delle donne: nel 2013 è stata realizzata la prima edizione del Progetto di inserimento occupazionale per giovani donne in possesso di titolo di studio debole - coinvolte 16 donne; Progetto per favorire l'ìnserimento delle donne in mansioni/livelli dove sono sottorappresentate - è stato attivato un percorso; Sostegno all'imprenditorialità femminile - al sono 44 le donne accompagnate in un progetto imprenditoriale; Sostegno all'assunzione/trasformazione del contratto di lavoro femminile - al sono 44 le donne sostenute in un progetto imprenditoriale; Sostegno all'assunzione/trasformazione del contratto di lavoro femminile - al sono 108 le donne che, grazie ad una maggiorazione di contributo, sono state - Prosecuzione degli interventi attivati nel 2013, con la previsione di coinvolgere un numero analogo di soggetti (100 per le misure di conciliazione, 5 aziende per progetti aziendali sui regimi di orario) - attivazione di due edizioni dell'intervento 14 "Iniziative per l'occupazione delle disoccupate madri e delle lavoratrici al rientro del congedo", prevedendo il coinvolgimento di 140 soggetti - sostegno all'imprenditorialità femminile, per previsti 40 progetti imprenditoriali - attivazione di una nuova edizione del Progetto di inserimento occupazionale per giovani donne in possesso di titolo di studio debole, prevedendo il coinvolgimento di 15 donne - rafforzamento delle misure di premialità già presenti all'interno del Documento di politica del lavoro a favore di imprese che attuano forme di welfare sussidiario - entro dicembre definizione dei criteri e delle modalità di attuazione dell'articolo 24 undecies della L.P. 6/99, relativo agli aiuti alle imprese per la conciliazione famiglia-lavoro - entro dicembre Pag. 8 di 15 25

31 DIP. SVILUPPO ECONOMICO E LAVORO sostenute per un'assunzione/trasformazione del contratto di lavoro; Iniziative di sensibilizzazione sulle azioni positive - nel 2013 sono stati finanziati 2 progetti Obiettivo: 09 Codice Intervento 3_1_7 SVILUPPO E COORDINAMENTO DI AZIONI VOLTE A FAVORIRE LA COESIONE SOCIALE Prosecuzione del sistema dei lavori socialmente utili previsti dal Documento di politica del lavoro e dal "Progettone", nella logica della selettività, mobilità, efficienza ed efficacia della spesa sociale 1) Interventi di accompagnamento all'occupabilità attraverso lavori socialmente utili, previsti dal Documento degli interventi di politica del lavoro 1) Al sono state finanziate n opportunità occupazionali di cui 40 riservate ai lavoratori disabili con invalidità di tipo psichico/intellettivo superiore all'80%. Coinvolti lavoratori in 280 progetti. 1) Prosecuzione dell'intervento 19, assicurando le opportunità occupazionali definite dalla Giunta provinciale con deliberazione n. 9/ entro dicembre 2014 Prosecuzione della sperimentazione dell'intervento 20.2 (Progetti pluriennali nei lavori socialmente utili) coinvolgendo n. 40 lavoratori, con anche l'attivazione - entro giugno di due nuovi progetti 2) Sistema "Progettone" 2) A fine 2013 erano in forza lavoratori a tempo indeterminato; nel corso del 2013 la Commissione provinciale per l'impiego, con deliberazione n. 387 del 14 marzo 2013, ha stabilito nuovi requisiti di accesso, di permanenza e di fuoriuscita, al fine di razionalizzare l'utilizzo dello strumento. 2) Promozione, con le risorse attualmente assegnate, dell'assunzione di ulteriori 230 unità lavorative, nel rispetto dei requisiti definiti nel 2013 dalla Commissione provinciale per l'impiego, valorizzando modalità di gestione dello strumento volte ad assicurare una maggiore compartecipazione alla spesa, individuare altre forme di finanziamento/cofinanziamento e ad elevare l'occupabilità dei soggetti inseriti nel Progettone. Pag. 9 di 15 26

32 DIP. SVILUPPO ECONOMICO E LAVORO Obiettivo: 10 Codice Intervento 3_2_1 SVILUPPO E COORDINAMENTO DI AZIONI VOLTE A FAVORIRE LA COESIONE SOCIALE Promozione di un accelerazione dell apprendistato, per gli aspetti di competenza In particolare, si ritiene importante identificare, anche attraverso l apposito gruppo di lavoro e il confronto con le forze economiche e sociali, le azioni di semplificazione, cooperazione e sostegno nell attivazione e gestione dello strumento, che possano contribuire a rafforzare il ruolo dell apprendistato nel mercato del lavoro e nel sistema formativo. Per qualificare l istituto, è altresì previsto l avvio sperimentale dell apprendistato di primo livello, collegato alla qualificazione professionale e la valorizzazione dell apprendistato di alta formazione e ricerca. Nello specifico, si prevede: - il coinvolgimento degli Enti bilaterali a sostegno della formazione aziendale; - la valorizzazione dell'apprendimento operativo attraverso la figura del Maestro artigiano attraverso l'avvio di un percorso sperimentale di tirocinio formativo per 100 giovani Neet che hanno interrotto il percorso scolastico; - sostegno all'assunzione in apprendistato di tecnici superiori, mediante gli incentivi previsti dal Documento degli interventi di politica del lavoro. - Ridefinizione del protocollo d'intesa sull'apprendistato professionalizzante firmato l'8 febbraio 2013, alla luce delle nuove disposizioni del Decreto legge n. 34 del 2014, in corso di conversione - attivazione di un percorso di tirocinio formativo per 100 giovani Neet che hanno interrotto il percorso scolastico, in collaborazione con la figura del Maestro artigiano - entro dicembre sostegno dell'assunzione in apprendistato di tecnici superiori - entro dicembre Obiettivo: 11 Codice Intervento 3_2_2 SVILUPPO E COORDINAMENTO DI AZIONI VOLTE A FAVORIRE LA COESIONE SOCIALE Attivazione, per gli aspetti di competenza, delle procedure di validazione delle competenze, anche con azioni Con deliberazione della Giunta provinciale n del 5 dicembre 2013 è stato istituito il Attivazione delle Commissioni sperimentali di validazione delle competenze per almeno tre Pag. 10 di 15 27

33 DIP. SVILUPPO ECONOMICO E LAVORO sperimentali, come quelle nell ambito dell apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere e le ulteriori azioni definite, sulla base di istanze provenienti dal territorio Valutazione degli apprendimenti lavorativi al termine dell'apprendistato rispetto alle competenze standard riportate nei CCNC o nei profili formativi provinciali concordati con le Parti sociali Attivazione della Commissioni sperimentali di validazione delle competenze per almeno 3 profili Gruppo di lavoro che si occuperà di elaborare gli atti di esecuzione previsti dalla L.P. n. 10/2013 ed è stata demandata all'agenzia del Lavoro la sperimentazione nell'ambito dell'apprendistato professionalizzante profili - entro settembre Obiettivo: 12 Codice Intervento 5IM_1_1 MODERNIZZAZIONE DEL SISTEMA PUBBLICO Attuazione del Piano di miglioramento della Pubblica amministrazione per le parti di propria competenza Attuazione delle azioni di competenza, previste dal Piano di miglioramento e dal relativo aggiornamento per l anno 2014, secondo i tempi e con i risultati attesi ivi previsti. Obiettivo: 13 Codice Intervento 5IM_2_1 MODERNIZZAZIONE DEL SISTEMA PUBBLICO Estensione delle misure di modernizzazione del sistema pubblico previste dal Piano di Miglioramento della Pubblica Amministrazione agli enti strumentali che fanno riferimento al Dipartimento, secondo le direttive della Giunta provinciale Coordinamento dell aggiornamento dei Piani di miglioramento degli Enti, con particolare riferimento a Trentino Sviluppo SpA, ai fini della successiva sottoposizione all approvazione da parte della Giunta provinciale entro settembre Pag. 11 di 15 28

34 DIP. SVILUPPO ECONOMICO E LAVORO Obiettivo: 14 Codice Intervento 6_1_1 LE ULTERIORI PRIORITÀ PER L ECONOMIA Rafforzare il sostegno alle imprese, secondo criteri di selettività e accompagnando l utilizzo intensivo della leva fiscale con una riarticolazione complessiva del sistema degli incentivi, costituendo i raccordi e le sinergie tra i tre fondamentali strumenti di politica economica: incentivi, interventi di contesto e agevolazioni fiscali In particolare: 1) Focalizzazione dei contributi diretti alle imprese su progetti e temi riconosciuti importanti per la politica economica di sviluppo (investimenti innovativi, iniziative ambientali o di risparmio energetico, ricerca e trasferimento tecnologico, servizi di alta qualità, internazionalizzazione, giovani e donne) e collegamento con le ricadute occupazionali 2) Forte selettività per tutti gli strumenti di contribuzione monetaria, fissando vincoli per i soggetti agevolati, in modo da promuovere con l incentivazione soprattutto imprese innovative 3) Unificazione dei centri di erogazione di incentivi monetari e di interventi di sistema, riguardo a medesimi obiettivi di politica economica 1) Definizione dei nuovi criteri attuativi per: - gli investimenti, in un'ottica di selettività - entro settembre 2014; - l'uso razionale dell'energia, l'efficienza energetica e l'impiego di fonti rinnovabili di energia, con procedure semplificate e con una revisione delle tipologie di spesa ammissibili - entro settembre 2014; - la nuova imprenditorialità femminile e giovanile - entro dicembre 2014 Attivazione di un bando per sostenere il riposizionamento competitivo e l'innovazione all'interno di realtà aziendali di medie dimensioni - Fondo per la riorganizzazione aziendale (cd. "Fondo Olivi2") - entro settembre ) Predisposizione della deliberazione della Giunta provinciale di revisione dei vincoli occupazionali ed economico-finanziari per i soggetti agevolati - entro settembre ) Si veda l'obiettivo 16, primo punto e l'obiettivo 17, ultimo punto Pag. 12 di 15 29

35 DIP. SVILUPPO ECONOMICO E LAVORO 4) Centralità degli interventi per il sostegno alla ricerca, per favorire lo sviluppo della componente innovativa delle aziende, procedendo contestualmente ad un perfezionamento delle modalità di intervento 4) Definizione dei nuovi criteri per il sostegno alla ricerca, con modifiche procedurali a seconda della dimensione del progetto entro dicembre 2014 Definizione della disciplina per il sostegno alle nuove imprese innovative e per l'acquisizione di brevetti - entro dicembre Obiettivo: 15 Codice Intervento 6_1_2 LE ULTERIORI PRIORITÀ PER L ECONOMIA Riformulazione degli obiettivi in capo a Trentino Sviluppo, in relazione all attuale contesto di profondo cambiamento. Ciò, in particolare, rafforzando ulteriormente la componente relativa all offerta di servizi e valorizzando il ruolo di coordinamento dei progetti ad essa assegnati Parallelamente alla ridefinizione del ruolo della società, saranno rafforzati gli interventi già avviati. Tra questi si segnalano, in particolare, gli interventi relativi alla partecipazione azionaria in nuove iniziative ad alto potenziale di innovazione (start up) e, più in generale, il sostegno ad imprese trentine di rilevante interesse economico o sociale Obiettivo: 16 Codice Intervento 6_1_3 LE ULTERIORI PRIORITÀ PER L ECONOMIA Rafforzamento della promozione dell internazionalizzazione del Trentino, per le azioni di competenza In particolare: 1) Unificazione dei centri di erogazione degli incentivi monetari e degli interventi di sistema relativi all'internazionalizzazione Definizione dei nuovi indirizzi a Trentino Sviluppo - entro giugno 2014 Predisposizione del nuovo piano degli interventi previsti dagli art. 33 e 34 della L.P. 6/99 - entro luglio 2014 Predisposizione del nuovo piano triennale delle attività previste dagli artt. 20, 21 e 24 della L.P. 6/99- entro luglio 2014 Elaborazione della proposta di nuova convenzione quadro - entro dicembre ) Affidamento a Trentino Sviluppo delle fasi di istruttoria ed erogazione dei finanziamenti alle imprese per progetti di internazionalizzazione - entro dicembre 2014 Pag. 13 di 15 30

36 DIP. SVILUPPO ECONOMICO E LAVORO 2) Elevazione della misura massima del contributo per l assunzione di giovani con contratti di apprendistato di alta formazione e di ricerca, attivati o prorogati nell ambito di operazioni all estero 2) Definizione di nuovi criteri di attuazione dell'articolo 24 sexties della L.P. 6/99, relativo agli aiuti alle imprese per servizi di internazionalizzazione - entro dicembre Obiettivo: 17 Codice Intervento 6_1_4 LE ULTERIORI PRIORITÀ PER L ECONOMIA Prosecuzione delle azioni già previste dal Progetto per l imprenditorialità giovanile approvato nel 2013, in particolare con il finanziamento delle iniziative di seed money e con l avvio dell attività dei tre incubatori specialistici privati - Aggiornamento del quadro attuale delle misure attivate a favore dell'imprenditorialità con evidenziazione delle aree di parziale sovrapposizione e con una proposta per la razionalizzazione delle misure e la riduzione dei centri di assistenza e di erogazione monetaria - entro ottobre predisposizione della deliberazione di revisione della governance del Progetto per l'imprenditorialità giovanile - entro settembre e della proposta di aggiornamento del Progetto medesimo, anche in raccordo con la nuova programmazione dei fondi strutturali comunitari entro dicembre affidamento a Trentino Sviluppo delle funzioni di erogazione monetaria degli aiuti relativamente alla nuova imprenditorialità giovanile e femminile (art. 24 quater L.P. 6/99) - entro dicembre Pag. 14 di 15 31

37 DIP. SVILUPPO ECONOMICO E LAVORO Obiettivo: 18 Codice Intervento 6_4_1 LE ULTERIORI PRIORITÀ PER L ECONOMIA AZIONI SPECIFICHE PER IL COMMERCIO Riforma della disciplina normativa dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, nell ottica di una maggiore liberalizzazione e semplificazione Predisposizione della proposta di disegno di legge entro dicembre Obiettivo: 19 Codice Intervento 6_4_2 LE ULTERIORI PRIORITÀ PER L ECONOMIA AZIONI SPECIFICHE PER IL COMMERCIO Valorizzazione dei luoghi storici del commercio e sostegno degli insediamenti e della permanenza di attività economiche in zone montane, qualificando ulteriormente in questi ambiti le politiche attive a favore del settore - Predisposizione della deliberazione della Giunta provinciale di adozione dei nuovi criteri di intervento per la valorizzazione dei luoghi storici del commercio entro dicembre predisposizione della deliberazione della Giunta provinciale di adozione dei nuovi criteri di finanziamento per il sostegno degli insediamenti e della permanenza di attività economiche in zone montane entro dicembre Obiettivo: 20 Codice Intervento 11_1_1 PIANO PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Attuazione del Piano di prevenzione della corruzione della Provincia, approvato dalla Giunta provinciale con deliberazione n. 133 del 7 febbraio 2014, per le parti di propria competenza Attuazione delle azioni di competenza, previste dal Piano di prevenzione della corruzione della Provincia, con le modalità e i tempi ivi previsti. Pag. 15 di 15 32

38

39 Provincia Autonoma di Trento PROGRAMMA DI GESTIONE ANNO 2014 DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE 33

40 1.OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE E ALTRI OBIETTIVI STRATEGICI DESCRIZIONE OBIETTIVO DIP. PROTEZIONE CIVILE Obiettivo: 01 Codice Intervento 5IM_1_1 MODERNIZZAZIONE DEL SISTEMA PUBBLICO Attuazione del Piano di miglioramento della Pubblica amministrazione per le parti di propria competenza Attuazione delle azioni di competenza, previste dal Piano di miglioramento e dal relativo aggiornamento per l anno 2014, secondo i tempi e con i risultati attesi ivi previsti. Obiettivo: 02 Codice Intervento 9_1_1 LE ULTERIORI PRIORITA' PER L'IDENTITA' TERRITORIALE E AMBIENTALE - AMBIENTE E TERRITORIO Redazione delle carte della pericolosità Ricognizione delle attività già svolte ed esame critico degli studi propedeutici fin qui effettuati per la redazione delle carte della pericolosità. - Predisposizione della proposta di deliberazione di approvazione della Nuova Carta Tecnica Provinciale 1 : entro luglio 2014; - predisposizione della proposta di deliberazione per la definizione dei criteri generali di redazione delle carte della pericolosità, dei tempi e delle strutture competenti alla loro realizzazione - entro agosto 2014; - redazione delle carte della pericolosità relative a fenomeni idrogeologici, valanghivi e sismici - entro dicembre Obiettivo: 03 Codice Intervento 9_2_1 LE ULTERIORI PRIORITÀ PER L IDENTITÀ Ricognizione dell'organizzazione delle centrali 115 e 118, delle relative necessità ed invio delle informazioni all'apop e a Trentino Esame e validazione dei progetti proposti da APOP e Trentino Network in relazione ai requisiti necessari per l'integrazione delle Pag. 2 di 3 34

41 DIP. PROTEZIONE CIVILE TERRITORIALE E AMBIENTALE Attivazione del Numero Unico di Emergenza 112, con l obiettivo di assicurare un riferimento unico di chiamata per le richieste di soccorso urgente e di soccorso sanitario. A tale fine è rilevante il ruolo dalla Centrale unica di emergenza (CUE). Network per la progettazione della sede della nuova Centrale Unica di emergenza presso la caserma dei VVFF permanenti di Trento. centrali 115 e 118, entro dicembre Obiettivo: 04 Codice Intervento 9_2_2 LE ULTERIORI PRIORITÀ PER L IDENTITÀ TERRITORIALE E AMBIENTALE Estendere a tutto il territorio trentino la copertura del segnale della rete digitale TETRA a servizio del sistema della Protezione Civile, attraverso ulteriori investimenti in infrastrutture ed apparecchiature. Programmazione e finanziamento di nuovi tralicci e di apparati radio veicolari su ambulanze e mezzi speciali dei VVFF e del soccorso alpino, volti a garantire un sufficiente grado di copertura del segnale radio TETRA sull'intero territorio provinciale. Predisposizione della deliberazione per la programmazione degli investimenti di completamento della rete digitale TETRA entro dicembre Obiettivo: 05 Codice Intervento 11_1_1 PIANO PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Attuazione del Piano di prevenzione della corruzione della Provincia, approvato dalla Giunta provinciale con deliberazione n. 133 del 7 febbraio 2014, per le parti di propria competenza. Attuazione delle azioni di competenza, previste dal Piano di prevenzione della corruzione della Provincia, con le modalità e i tempi ivi previsti. Pag. 3 di 3 35

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