Ritorno al ladino. Nasce sotto la luminosità della Marmolada, TRENTINO: LA VAL DI FASSA

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1 TRENTINO: LA VAL DI FASSA 1 2 Ritorno al ladino Passeggiate a piedi, fra i 1700 e i 2600 metri, a cavallo, in bici, escursioni per abili scalatori che amano davvero tradizioni e sfide della montagna. Una meta da riscoprire, tra vette grandiose, dal Catinaccio alla Marmolada, al Sella. L ospitalità? Piccoli hotel o i tobià, ex fienili con appartamenti in affitto Nasce sotto la luminosità della Marmolada, serpeggia lungo la monumentalità del Sella, guarda di sotto in su la verticalità del Catinaccio e si tuffa a sud, allargandosi nella piana di Moena fino a confluire nella contigua val di Fiemme. Del territorio ladino, la val di Fassa rappresenta la propaggine meridionale. Un paradiso per gli escursionisti: per quelli con ambizioni di vetta, per i passeggiatori sedotti dal fascino degli alpeggi, per chi va per funghi o a cavallo, o in bicicletta. E anche per chi rifiuta l accesso faticoso, ma, una volta in quota (con auto o funivia), sa apprezzare il profumo dei mughi, lo scrosciare dei torrenti, nonché le polentate in malga. La rete di camminate è straordinariamente fitta. Un intera estate è comunque insufficiente per esaurire tutte le possibilità, concentrate soprattutto attorno al Catinaccio, senza trascurare le altre famiglie, i Monzoni, il Sella e la Marmolada. Sentieri, come è normale sulle Dolomiti, ben tracciati, con segnavia chiari, semplificati e attrezzati dal Cai ovunque si manifesti qualche complicazione per Un vasto prato, nella foto grande, lungo il sentiero che porta al pianoro del Ciampedìe. 1. Fassani nei tipici abiti ladini. 2. Villa Rosa, casa di Vigo di Fassa in affitto, con due appartamenti

2 Dal rifugio Ciampedìe, 1998 metri, si domina la val di Fassa. 2. Paesaggio montano sovrastato dalla Marmolada. 3. Case antiche a Campitello di Fassa. 4. Merenda alla Malga de Vael, dove servono latte e formaggio di capra. 5. Vigo di Fassa. 6. Casa Ghetta a Vigo: in affitto due appartamenti a la settimana. 3 l escursionista meno esperto. Man mano che la strada fassana risale da Moena, è tutto un fiorire di celebrità e ricordi lontani. Panorami cari alle leggende di re Laurino e la sua corte di nani, passi che hanno subìto gli assalti solitari di Fausto Coppi, cime legate alla Grande Guerra, località che si contendono primati sportivi e ospiti illustri. Moena e Canazei sono le incontrastate reginette del turismo invernale. Ma tra i sette comuni fassani, in estate, i favori dei villeggianti vanno a Vigo e Pozza di Fassa, snodo centrale della valle, sotto la balconata del Ciampedìe (1998 m), in ladino campo di Dio, avanguardia e promettente atrio del Catinaccio, il Rosengarten altoatesino, una vera e propria antologia di storia e gloria dolomitica ESCURSIONI IN QUOTA Zaino in spalla, si parte per la prima escursione, la camminata basica, Pozza-Ciampedìe. Oltre che da Pozza (sentiero 544b), si arriva al Ciampedìe anche da Vigo (544) e da Pera (543b). In tutti i casi si tratta di circa 650 metri di dislivello, per comodi e non ripidi sentieri: due ore al massimo. Ma per la generalità degli escursionisti, il Ciampedìe (raggiungibile anche con la cabinovia da Vigo), più che un punto di arrivo, è un ideale punto di partenza, dal quale aggredire il Catinaccio e i suoi contrafforti. Da Ciampedìe, due sono le principali diramazioni. 113

3 1 5 6 Archivio fotografico ATP Val di Fassa 2 3 Archivio fotografico ATP Val di Fassa 4 Una punta sul rifugio Gardeccia (sentiero 540). In un oretta scarsa, su percorso prevalentemente prativo, si arriva a uno dei più antichi rifugi dolomitici (un secolo di vita il luglio scorso), da sempre gestito dalla famiglia Desilvestro. Dirigendosi, invece, verso sudovest, lungo il sentiero 545, si arriva in un paio d ore al rifugio Roda de Vael. Attraverso i boschi meridionali delle Pale Rabbiose, che dominano il Ciampedìe, e lunghi tratti morenici, il percorso è panoramico, piuttosto facile, con un dislivello complessivo di circa 300 metri. Il Roda de Vael, attestato sulla selletta del Ciampàc (o Ciampiàc o Ciampàz, qui il ladino è una libera interpretazione dei valligiani), è un ampio e confortevole rifugio di alta montagna, in felice posizione strategica, addossato all omonima cima, non distante dal passo di Costalunga, che a sud collega la val d Ega alla val di Fassa; ed è raggiungibile con un altra raccoman- dabile escursione, direttamente da Vigo di Fassa, seguendo le regolari balze del sentiero 547 che risale il Rio di Val (circa tre ore). Poco più sotto (a quota 2080), ecco la Malga de Vael, che il 1 e il 22 agosto è meta affollata di Andar per malghe, occasione per apprezzare latte e formaggio di capra e pranzare in ambiente rustico. Dalla Roda, per i meglio attrezzati, inizia la più bella traversata del Catinaccio. Si punta decisamente a nord, lungo il sentiero 541, inizialmente comodo e ben battuto, ma, via via che si sale, aspro e faticoso, senza mai diventare troppo impegnativo. Si ascende, senza soluzione di continuità, verso il passo delle Cigolade (o Zigolade, 2561 m), larga insellatura che lascia a sinistra il sottogruppo dei Mugoni. Da qui, per pietraie non faticose si cala, in uno scenario che progressivamente dischiude sulla destra una splendida vista della bassa valle, fino al rifugio 7 Archivio fotografico Apt Val di Fassa 1. A cavallo lungo pianori di montagna. Si possono prenotare passeggiate e trekking alpini accompagnati da guide, al maneggio di Ciarlonch, di Vigo di Fassa Campanile a guglia della chiesa di Santa Giuliana, a Vigo, e il trittico di Georg Artz, al suo interno, che raffigura la Madonna, Santa Giuliana e Santa Margherita. 4. L artigiano novantenne Pellegrino Weiss Le Torri del Vaiolet, viste dai versanti orientale e occidentale. 7. Un prato fiorito tra le alte cime del gruppo del Catinaccio

4 Trentamila i posti letto extralberghieri della val di Fassa. E di questi, molti si trovano in appartamenti, condomini, baite e tobià (ex fienili) da affittare al mese, a settimana o stagionalmente, tramite agenzie locali o direttamente dai proprietari. Di norma, l affitto va da sabato a sabato e all atto della prenotazione è richiesta una caparra pari a un terzo del canone. Delle tante agenzie, le seguenti sono specializzate in affitti nel Centro Fassa. Agenzia immobiliare Alpina Indirizzo: via Roma 38, Pozza di Fassa, tel , fax , Internet Immobiliare Fassana Indirizzo: via Col da Prà 1, Pozza di Fassa, tel.-fax LE CASE Tobià Tita Piaz In un antico fienile riattato di recente, due appartamenti, al pianoterra e al primo, 4-6 posti letto ciascuno e balconata. Dispongono di cucina abitabile attrezzata, soggiorno con divano letto e tv satellitare, una camera matrimoniale e una a due letti, bagno con doccia. Lavanderia in Baite e appartamenti in affitto comune, posto auto esterno. Indirizzo: via Tita Piaz, Pera di Fassa. Riferimento: agenzia Alpina. Prezzi settimanali: in bassa stagione, in alta stagione, inclusi luce, acqua calda, gas e tassa di soggiorno. Acconto di un terzo dell importo totale. Pulizia finale obbligatoria 37. Noleggio biancheria da letto e da bagno rispettivamente 8 e 6 a persona, a cambio. Cauzione 100. Casa Tabià Appartamento in un condominio del centro, arredato con mobili rustici e pezzi dipinti in tipico stile locale, disposto su due livelli. Al pianoterra, piccolo angolo cottura cieco e soggiorno; al piano superiore, raggiungibile con una scala a chiocciola, una camera matrimoniale e una con letti a castello, un bagno con doccia. Posto auto sul piazzale condominiale, giardino in comune. Indirizzo: via San Giovanni, Vigo. Riferimento: agenzia Alpina. Prezzi settimanali: in luglio, in agosto, inclusi luce, gas, acqua calda e tassa di soggiorno. Pulizia finale 31. Noleggio biancheria da letto e da bagno rispettivamente 8 e 6 a persona, a cambio. Cauzione 100. Villa Rosa Villino unifamiliare con due appartamenti, uno a livello giardino con camera, soggiorno e angolo cottura (4-6 posti letto), e uno in mansarda con camera matrimoniale più un letto aggiunto (2-4 posti letto), con balcone. Ambedue dispongono di tv, lavanderia in comune e garage. Nell unità a pianoterra sono ben accetti piccoli animali. Indirizzo: via Nuova 44, Vigo di Fassa, tel Prezzi settimanali: secondo stagione, appartamento , mansarda Casa Ghetta Una villa moderna con due appartamenti (il più grande con doppi servizi) dagli arredi semplici e tradizionali. Il primo, al pianoterra, ha due locali e 4 posti letto; il secondo, al primo piano, ha tre stanze (5-6 posti letto) e doppi servizi. Dispongono di tv e lavatrice. Si accettano piccoli animali. Indirizzo: via Larzonei 44, Vigo di Fassa, tel Prezzi settimanali: secondo stagione, Majon Weiss Nell ex fienile della più antica casa di Vigo, un lussuoso e luminoso appartamento dai raffinati arredi. Al primo piano, è suddiviso in due camere, soggiorno e cucina a vista (5 posti letto), tv satellitare, lavatrice e lavastoviglie, uso del giardino. Può essere disponibile anche un altro appartamento, più semplice. Indirizzo: via Vael 19, Vigo di Fassa, tel , Internet Prezzi settimanali: luglio 1136, agosto Tobià de Zilià - Casa Winterle In un vecchio fienile ristrutturato. Appartamento di tre camere (5 posti letto), soggiorno e cucina abitabile, balcone. È dotato di tv satellitare e lavatrice; con uso del giardino. Indirizzo: via Belvedere 10, Pera di Fassa, tel , winmax@virgilio.it. Prezzi settimanali: in bassa stagione, 750 in alta Maschere del Museo ladin de Fascia. 2. La conca di Fuciade, vicino al passo di San Pellegrino. 3. Casa Winterle, a Pera di Fassa. In affitto, un appartamento di tre camere: la settimana. 4. Majon Weiss, a Vigo, offre due appartamenti. 5. Il torrente Avisio; sullo sfondo, Soraga. Vaiolet (2243 m). In totale non più di due ore e mezzo, godute a ridosso delle verticali pareti della Croda Davoi, bastione del Rosengarten. Ma il Vaiolet (legato alle imprese alpinistiche del grande Tita Piaz e alla dominante immagine delle tre omonime Torri) è, per chi ha fiato e gambe, solo una tappa intermedia per raggiungere i rifugi Re Alberto e Passo Principe. Il Re Alberto, a 2621 metri, è il più alto del gruppo. Vi si accede, puntando decisamente a occidente, per ghiaioni abbastanza ripidi in un ora o poco più, lungo il sentiero 542a. Il sentiero del Passo Principe (584) è invece la naturale prosecuzione del 541, col quale si è arrivati al Vaiolet. Si va per pietroni e teatri morenici lungo la val di Vaiolet, avendo sulla destra i roccioni dello Scalieret e frontalmente 1 l imponente visione del Catinaccio d Antermoia. Di dimensioni relativamente piccole, addossato a un roccione aggettante e protettivo, il rifugio Passo Principe assolve alla funzione di raccordo fra il medio alpinismo e la vocazione delle alte e impegnative quote. La vetta del Catinaccio d Antermoia (3004 m) incombe sul passo. I più ardimentosi e allenati possono proseguire. Una spettacolare via ferrata conduce alla cima del gruppo, punto panoramico indimenticabile. Troppo difficile? Scalette e cavi in abbondanza consentono una salita in sicurezza, con l ausilio di imbragatura, cordino e moschettoni. E la disponibilità di guide alpine, ad ogni buon conto. Da Pozza uno dei percorsi più facili, per tutte le gambe, porta tra boschi di conifere alla Malga A- loch, frequentato punto di sosta per gustare dell ottimo strudel. A monte, salendo al Buffaure (i più scelgono la telecabina), a un quarto d ora gli amanti della flora alpestre possono visitare, a 2100 metri, il Giardino alpino,

5 1 3 4 Archivio fotografico ATP Val di Fassa 2 1. Il rifugio Roda de Vael, 2283 metri, nella sella di Ciampàz. 2. Il sentiero tra le rocce che da Roda de Vael porta a Ciampedìe. 3. Il Passo Principe, rifugio a 2600 metri, nel Catinaccio d Antermoia. 4. Il lago di Antermoia, punto di partenza per escursioni nel Catinaccio e nei Dirupi di Larsec. 5. Una bella ragazza in costume ladino. 5 un oasi montana articolata in otto frazioni dalle differenti caratteristiche botaniche e geologiche. Collocato su un vasto terrazzamento, domina la vallata di San Nicolò che dirige verso il gruppo della Marmolada, altro teatro di infinite possibilità escursionistiche, attorno alla distesa del più vasto ghiacciaio dolomitico. La valle di San Nicolò è una meta da raccomandare. Si parte da Pozza, verso la località Vidor, lungo la Via Crucis, segnata da una serie di capitelli (ovvero cappellette), fino alla cappella del Crocifisso (XVIII secolo). Da qui, tra ripidi costoni calcarei, si procede lungo il solco vallivo fino alla spianata di Sauch (o Sauc), da dove si raggiunge la caratteristica Malga Mezzaselva (1800 m), uno dei più attivi alpeggi della zona. VITA DI PAESE Se il camminar per monti e valli è il grande appeal della val di Fassa, questo comprensorio ladino offre molte altre opportunità. Intima e raccolta, la val di Fassa invita a lasciarsi andare a una serenità da assaporare senza fretta. Oltrepassata l aristocratica Moena, porta della valle, e Soraga, col suo lago, ecco la snella sagoma della torre campanaria di Vigo di Fassa, sulla sinistra orografica. Si sale al centro del paese, e da qui alle sue tante frazioni, lungo stradine scandite da pitture murali, crocifissi e piccole edicole votive. Benché distrutta nel 1921 da un incendio e intaccata con discrezione dal turismo e dallo spuntare di seconde case, l originaria indole rurale di Vigo sopravvive. Sotto le nuove vesti di sobrie residenze, si salva l anima dei vecchi tobià, i fienili costruiti su uno zoccolo di pietra con la tecnica Blockbau, una geometria di travi incrociate tra loro e poggianti sugli angoli, in modo da garantire la giusta aerazione degli interni. Salendo oltre piazza Italia, punto di partenza della cabinovia per il Ciampedìe, un ripido sentiero pedonale conduce alla chiesa di Santa Giuliana, aperta su richiesta o per le feste comandate: una cappella gotica consacrata nel 1452 su un preesistente

6 Le manifestazioni 1 2 Musica e grandi interpreti, sport e tradizioni inossidabili nell intensa estate fassana, in buona parte ispirata ai temi dell Anno internazionale della montagna. Si apre con la Translaval, panoramico giro podistico della val di Fassa in cinque tappe, dal 30/6 al 5/7 ( Musica in quota dal 4 luglio al 25 agosto con I suoni delle Dolomiti, ciclo di sei concerti ambientati nell anfiteatro naturale delle montagne. Il primo è tenuto in valle San Nicolò dal duo composto dal violinista rumeno Alexander Balanescu e dall africano Foday Musa Suso, virtuoso della kora. I concerti si tengono alle 14 e sono a partecipazione libera. Nelle date previste sono organizzate escursioni guidate (informazioni: Usanze e mestieri del passato, dal 4 luglio al 29 agosto, nella manifestazione Andar per malghe, giornate alla riscoperta di luoghi e attività legati al ciclo del latte e dei suoi derivati. Mestieri d un tempo anche a Canazei, dal 12 al 14 luglio, per Te anter i Tobié, festa che fa rivivere negli antichi fienili, tradizioni, lavori, musica, canti e sapori della cultura ladina. Da giugno a settembre, Re Laurino, mitico signore delle Dolomiti, e il suo seguito sono protagonisti di Burattini alla corte di Re Laurino, rappresentazioni di teatro di figura organizzate dal Centro teatrale Corniani Artisti e Associati, in collaborazione con affermate compagnie italiane e straniere, in varie sedi. Cultura più impegnata per le Notti dei musei, fissate per il 17 e 24 luglio e per il 4, 7 e 21 agosto al Museo ladin di Pozza di Fassa: composizioni musicali, suoni e suggestioni etniche. Il 17, prima assoluta dell opera Larjines, con testo in ladino. Ancora sport il 28 luglio per la Skirace, corsa che, in 9 chilometri e 1700 metri di dislivello, porta gli atleti dal centro di Canazei al Piz Boé, nel cuore del Sella. E per la Ice Sprint, gara di fondo indoor che il 10 agosto, nello Stadio del ghiaccio di Alba di Canazei, avrà quale testimonial l olimpico Christian Zorzi, campione di Moena. Clou della stagione e simbolico saluto ai villeggianti, dal 29 agosto al 1 settembre, a Canazei, si svolge la Gran festa da d Ista, parata di costumi, colori, usanze e piatti di tutte le comunità ladine dell arco alpino. Dal 6 luglio al 15 settembre l Istituto ladino organizza la mostra La Grande Guerra nelle Dolomiti, articolata in due sezioni. Presso la Majon de Roces di Canazei, un abitazione ladina del Seicento in località Gries, esposizione di uniformi, armi, documenti, fotografie, ricostruzioni di momenti e ambienti del fronte dolomitico (orari: 10-12, 15-19, chiuso lun.; ingresso: 1,50 ). Il Museo ladin di Pozza di Fassa ospita invece la sezione fotografica, curata da Luciana Palla, con immagini di vita di trincea e delle ripercussioni della guerra sulla popolazione civile (orari: 10-12, 15-19; ingresso libero). tempio pagano, che conserva uno dei più prestigiosi altari lignei del Trentino, fine trittico di Georg Artz del 1517 raffigurante la Vergine e, ai lati, Santa Giuliana e Santa Margherita. Salendo lungo la strada del passo di Costalunga si arriva a Tamiòn, villaggio dai 30 residenti e dalle 80 mucche che ha in sé tutta l essenza della valle. Vicino alla chiesetta della Santissima Trinità, tra indicazioni di sentieri che scendono a Soraga e salgono al valico di Costalunga, c è il tobià di Pellegrino Weiss, contadino, carpentiere e falegname: questo novantenne dai vivaci occhi azzurri e dai grandi baffi è una delle icone della valle. Un vecchio saggio che, da quando si gode la pensione, ha deciso di dedicarsi a un antica passione e, tra una chiacchiera e una fumata di pipa, intreccia gerle di ogni dimensione nella vecchia stalla zeppa di attrezzi e di foto ingiallite della sua gioventù. Tornati a fondovalle, la frazione San Giovanni accomuna in pratica alcuni dei principali vanti culturali della zona: la chiesa decanale, baluardo religioso del passato; l Istituto culturale ladino, centro di ricerche e divulgazione della cultura locale; e il nuovo Museo ladino, allestito in una ex caserma asburgica. Un ultimo strappo e finalmente si arriva a Pozza di Fassa. Diviso in due dal torrente Avisio, l agglomerato principale si concentra oltre il ponte e lungo via Meida, fino alla chiesina di San Nicolò, dal portale romanico e dall altare con u- na venerata Madonna Nera, quasi dirimpetto alla partenza della seggiovia del Buffaure. Da qui, seguendo l argine del rio San Nicolò ci si perde nuovamente nel verde e nei silenzi. Ovunque negli alberghi, indipendentemente dalle stelle e dai prezzi, ci si sente a casa, amici più che clienti. A cominciare dalla tranquillissima Soraga e dall hotel Arnica, bell edificio in legno e pietra al limitare del bosco, vicinissimo all attacco del sentiero per Tamiòn e Vigo. Internamente, legni chiari e tante comodità, a cui da poco si è aggiunto un centro salute con solarium, sauna e idromassaggio. Rispettoso delle ricette valligiane è il suo ristorante Le stue de Marco, ricavato da una stube originale del Settecento. Tra le specialità, ravioli di rape rosse con burro di nocciole, capriolo in salmì con polenta e parfait d amarene al pan di spezie. Procedendo verso l alta valle, poco prima del bivio per Vigo, l hotel Millenium è uno dei più nuovi, nonostante la patina storica di decori e fregi esterni. Lisanna Ghetta ne è la spigliata padrona di casa, colei che ha personalizzato con tocchi ricercati le 10 stanze, una diversa dall altra. Per i più esigenti, da prenotare la 102 con un bell Ärcher, un bow window, che domina la vista di Cima 12 e i boschi sottostanti. Salendo nel centro di Vigo, ove un tempo vi era il cambio dei cavalli, il Park Hotel Corona è uno dei tre alberghi a 4 stelle del Centro Fassa, cresciuto nel nome dei suoi patron, Giovan In mountain bike lungo sentieri fioriti. Si noleggiano le biciclette sportive nei centri principali della valle e si può partecipare anche a escursioni organizzate con istruttori nazionali. 2. Casa piena di fiori a Vigo di Fassa. 3. L hotel Millenium, in frazione San Giovanni di Vigo: solo 10 camere, costa 40 al giorno in mezza pensione. 4. L hotel Aurora, a Pozza, è dotato di un buon ristorante. 5. Una camera dell hotel Fontana, a Vigo: mezza pensione, Una suite dell hotel Olympic, tra Vigo e Pozza di Fassa. Una sala del Museo Ladin di Pozza di Fassa che è anche sede di manifestazioni culturali: il 17/7, prima dell opera Larjines

7 Una veduta panoramica del gruppo del Catinaccio o Rosengarten: all alba e al tramonto si accende di tutte le sfumature del rosso. na Rizzi e Umberto Anzelini, che negli anni Sessanta furono i precursori del moderno turismo dell intera valle. Chi ama la calma e non ambisce a tante uscite serali può preferire una sistemazione a Vallonga, dove in ottima posizione panoramica si trova il lungo caseggiato dell hotel Fontana. Una quarantina le camere, ampie e rallegrate dai tocchi floreali di copriletto e poltrone. A Pozza, lungo la statale 48, il Garni Patrizia è un bed & breakfast a conduzione familiare, da suggerire a chi non vuole vincoli di orari. Moderne e funzionali le camere, tutte sul silenzioso retro, e ampie le sale comuni, dove i bambini s intrattengono volentieri a giocare indisturbati. Oltre il ponte sull Avisio, l hotel Aurora si distingue da lontano con il suo enorme murale a tinte forti. Lindo 3 stelle a due passi dalla partenza degli impianti del Buffaure, è stato rinnovato e dispone di una trentina di stanze, moderne e razionali, affacciate sui picchi del Catinaccio, in parte su Cima 11 e Cima 12. A disposizione degli ospiti, un centro benessere e una bella terrazza con vista a 360 gradi. Anche qui, clima di casa, accuditi dagli stessi proprietari, che all occasione si trasformano in guide alpine e animatori di serate nella stube interna e nel piccolo giardino sul retro. Questo, in estate, diventa teatro di conviviali grigliate, polentate e cene tirolesi. LA CUCINA DELLE MALGHE Quando l appetito si fa sentire, e qui si fa sentire spesso, la val di Fassa tira fuori uno dei suoi tanti assi. La cucina, genuinamente trentina ma con forte impronta ladina, riserva sorprese. Un primo e- sempio di alta gastronomia si ha, appena giunti a Moena, salendo a Malga Panna, vero santuario della buona tavola. In origine, una baita a cui si approdava dopo mezz ora di facile cammino, per fare merenda con frutti di bosco e panna fresca. Ora è un ristorantino rustico ed elegante che, per la creatività e l accuratezza delle sue proposte, ha conquistato 1 stella Michelin. Ben concertato e ambizioso il menu, tra cui spiccano tagliolini ai funghi porcini, insalata di capriolo con vinaigrette di aceto di lamponi e, per finire, soufflé gelato ai frutti rossi. Restando in bassa quota, oltre alla buona cucina familiare della maggioranza degli alberghi, merita qualche attenzione in più quella dell hotel Arnica e quella di nuova gestione di El filò di Pozza, un ristorantino poco appariscente, lungo la statale 48, dagli interni intimi, che propone interessanti divagazioni delle ricette di valle. Da provare i canederlini in salsa di gorgonzola e zafferano, la lonza di cervo fumé e la torta soffice di mele con sorbetto alla grappa. Piatti più comuni a Le giare, pizzeria e ora anche ristorante nel centro di Pozza, su uno slargo di via Meida. Varia la lista, che include una sessantina di varianti di pizze (anche a pranzo), robuste insalate e piatti tradizionali quali polente con vari intingoli, risotto al Teroldego, pappardelle al ragù di selvaggina e ravioli ladini conditi con burro fuso e semi di papavero. Nell aria fine del Ciampedìe, si può prenotare alla Baita Checco, a pochi passi dall arrivo della cabinovia. È una delle più apprezzate soste in altura, per spuntini, merende o occasionali cene legate a particolari serate. La gestiscono Vittorio e Pier Paolo Trottner, che nei due piani di questo piccolo deposito in pietra e legno del nonno hanno ricavato due salette arredate con gusto. Nel menu brillano canederli al burro fuso, stinco con polenta, tagliatelle al ragù di cervo, speck e patate saltate. Ogni anno, protagonista di manifestazioni tematiche denominate A cena con Re Laurino, la cucina ladina è di casa al rifugio Fuciade, dove si possono assaporare pietanze straordinarie. In un menu che impone rinunce, sono comunque da assaggiare i klotzen, ravioli con pere secche che un tempo venivano raccolte al ritorno dal lavoro estivo in Alto Adige, serviti come primo, con formaggio, e le fortaes, frittelle a spirale con marmellata di mirtilli rossi, rosticiada di funghi, patate e lardo di montagna. FAR PROVVISTE: SPECK E FORMAGGI Venerdì e sabato, giorni di partenze, il centro di Pozza e quello di Vigo si animano sin dal primo mattino. Per chi intende portare a casa un po dei sapori valligiani è tempo di compere fra via Meida e piazza Italia. Seguendo un aromatica scia di spezie e speck affumicato si approda alla macelleria Carpano, che produce salumi e carni affumicate. Su due grandi banconi, allinea selezionate carni fresche e un innumerevole varietà di salumi crudi e stagionati, salsicce di selvaggina, speck, piccanti bocconcini di Satana e il lardel de Fassa, lardo insaporito con ginepro. Sino al delicato pâté di speck,

8 COME ARRIVARCI In auto: A22 (E45) per il Brennero fino all uscita per Ora e da qui, percorrendo tutta la val di Fiemme sino a Moena, si prosegue lungo la statale 48 delle Dolomiti fino a Pozza di Fassa. Piccoli alberghi e ristoranti tipici POZZA DI FASSA Dove dormire I prezzi in mezza pensione si riferiscono a soggiorni minimi di 3 giorni. Hotel Aurora 3 stelle con ottimo ristorante. Indirizzo: via Meida 56, tel , fax Prezzi: 1/2 pensione al giorno a persona. C/credito: MC, Visa. Garni Patrizia Simpatico e moderno b&b. Indirizzo: via Roma 60, tel , Internet www. garnipatrizia.it. Prezzi: doppia b&b da 58. C/credito: MC, Visa. Dove mangiare El filò Ricette della valle. Indirizzo: via Roma 42, tel Orari: ; (chiuso mer. sera e gio.). Prezzi: 35. C/credito: MC, Visa. Le giare Ristorante rustico e pizzeria. Indirizzo: via Parco 7, tel Orari: 12-14; (chiuso lun.). Prezzi: da 18. C/credito: tutte. Dove comprare Mizacole e antichità Artigianato alpino, antiquariato. Indirizzo: piazza Italia 5, tel Orari: 9-12; (mai chiuso). C/credito: tutte. Flor Art Bouquet creativi. Indirizzo: via Freina 1, tel Orari: 9-12; (chiuso dom. pom.). C/credito: no. Macelleria Carpano Selvaggina e salumi artigianali. Indirizzo: via Meida, tel Orari: ; (chiuso dom. pom.). C/credito: MC, Visa. Casa del formaggio Indirizzo: piazza Italia 3, tel Orari: ; (chiuso dom. pom.). C/credito: le principali. VIGO DI FASSA Dove dormire Park Hotel Corona Lussuoso e rustico 4 stelle. Indirizzo: via Dolomiti 4, tel , Internet Prezzi: doppia con 1/2 pensione al giorno a persona. C/credito: MC, Visa. Hotel Millenium Piccolo, ma di grande fascino. Indirizzo: via Dolomiti 2, fraz. San Giovanni, tel , Internet Prezzi: doppia con 1/2 pensione 40 al giorno a persona. C/credito: Visa. (piccola taglia) Hotel Fontana Panoramico 3 stelle. Indirizzo: via Vallonga 18, tel , Internet telfontana.net. Prezzi: doppia con 1/2 pensione al giorno a persona. C/credito: MC, Visa. Hotel Olympic Sulla statale, al bivio che sale nel centro del paese. Indirizzo: via Dolomiti 10, tel , fax , Internet Prezzi: doppia con 1/2 pensione al giorno a persona. C/credito: no. (segue a pag. 126) Nella cartina qui sopra, sono evidenziati le località (tasselli verdi) e i rifugi della val di Fassa segnalati nell itinerario di Dove. Nei tasselli bianchi, le case in affitto. novità di stagione da spalmare su crostini e tartine. Sapori altrettanto robusti alla vicina Casa del formaggio, che secondo la stagione propone tutte le varietà casearie delle valli di Fassa e di Fiemme. Certamente da gustare lo zigher, formaggetta stagionata di latte con erba cipollina, sale e spezie, ottima anche a scaglie sulla pasta in bianco; il klotzen, caciotta alle pere essiccate; il Nostrano di Fassa, parente prossimo del Puzzone di Moena. Di produzione propria anche canederli e strangolapreti. Chi ha passioni e curiosità più costose non deve trascurare, in piazza Italia, Mizacole e antichità, un negozio che da una parte raccoglie manufatti artigianali dell intero arco alpino, decori natalizi, lavori di convento e dipinti sotto vetro, oltre a una vasta scelta di vetri incisi, in stile Biedermeier. Ma il vanto sono mobili e oggetti esposti nell altra ala, rigorosamente di fattura fassana. Pezzi rari come i cassettoni dipinti (sui 1800 ), casse da corredo e i pult, i comò nuziali con ribalta (sui 2500 ), a cui si aggiungono cappelliere femminili in cirmolo e singolari portacote, le fondine dove i contadini riponevano la pietra su cui si arrotavano falci e falcetti. Risalendo via Meida verso valle San Nicolò si incontra il laboratorio (tel ) dello scultore Tony Gross, già preside dell Istituto d arte di Pozza, autore del monumento posto sul sagrato della parrocchiale di Maria Ausiliatrice di Pozza. In tema di golosità non è poi da meno Vigo. Gli amanti dei dolci non possono mancare una tappa alla pasticceria Reinhard, considerata la migliore del circondario: sontuose torte, spitzbuben, biscotti alla mar

9 (segue da pag. 125) Gran Mugon-Tamiòn In una frazione in quota, confortevole 3 stelle. Indirizzo: loc. Tamiòn, tel.-fax , , Internet Prezzi: doppia con 1/2 pensione al giorno a persona. C/credito: MC, Visa. (di piccola taglia) Dove mangiare Baita Checco Curati piatti fassani. Indirizzo: località Ciampedìe, tel Orari: (mai chiuso; nei giorni di concerto in quota, aperto anche la sera). Prezzi: da 25. C/credito: le principali. Dove comprare La cianeva dala sgnapa Grappe e liquori aromatici. Indirizzo: via Piz 7, tel Orari: 10-12; (mai chiuso). C/credito: no. Pasticceria Reinhard Strudel e dolci artigianali. Indirizzo: via Nuova 6, tel Orari: 7-21 (chiuso mar.). C/credito: le principali. Oste Enrico Grappe e golosità dolci e salate. Indirizzo: via Roma 14, tel Orari: ; Dai rifugi ai maneggi: gli indirizzi ; (chiuso mar.). C/credito: le principali. Decrestina Giocattoli e idee regalo in legno. Indirizzo: strada da Palua 17, tel Orari: ; (chiuso dom.). C/credito: no. SORAGA Dove dormire Hotel Arnica Confortevole e soleggiato. Indirizzo: via Barbide 30, tel , Internet Prezzi: doppia b&b C/credito: MC, Visa. RISTORANTE Orari: 12-14; (mai chiuso). Prezzi: C/credito: MC, Visa. Dove comprare Sport Brunel Abbigliamento tecnico-sportivo. Indirizzo: piazza Ciock 20, tel Orari: ; (chiuso gio.). C/credito: MC, Visa. MOENA Dove mangiare Malga Panna Elegante e tradizionale. Indirizzo: via Costalunga 29, tel Orari: ; (chiuso lun.). Prezzi: da 50. C/credito: tutte. RIFUGI Rifugio Gardeccia 1948 m. Ai piedi della parete est del Catinaccio. 44 posti letto e ristoro. Cena su prenotazione. Tel Prezzi: b&b 23 a persona. C/credito: le principali. Rifugio Roda de Vael 2283 m. Nella sella di Ciampàz. 50 posti letto e punto ristoro. Tel Prezzi: b&b 21 a persona. C/credito: no. Rifugio Ciampedìe 1998 m. All arrivo della funivia che sale da Vigo. 27 posti letto e punto ristoro. Tel Prezzi: 17 a persona, 1/2 pensione C/credito: le principali. Rifugio Vaiolet 2243 m. Località Porte Neigre. 120 posti letto in camere e stanzoni, e ristoro. Tel Prezzi: b&b 21 a persona. C/credito: le principali. Rifugio Fuciade 1972 m. Loc. Fuciade, passo di S. Pellegrino. 18 posti in camere da 2-4 letti. Cucina ladina. Tel Prezzi: b&b 36 a persona. C/credito: no. Rifugio Passo Principe 2600 m. Nel cuore del Catinaccio d Antermoia. 14 posti letto e punto ristoro. Tel Prezzi: 15 a persona. C/credito: no. INDIRIZZI UTILI Apt Val di Fassa - Canazei, tel , Internet info@fassa.com. A Pozza di Fassa: Ufficio informazioni, piazza Municipio 1, tel Museo ladin de Fascia, storia ed evoluzione della civiltà ladina, via Milano 5 (verso Vigo), tel , Internet orari: 10-12, (mai chiuso); ingresso: 3. Alpinismo e arrampicate, tel Escursioni, tel Noleggio mountain bike, Fassa, via Meida 36, tel ; Sport Star, via Meida 14, tel Minigolf e tiro con l arco, Panorama, via Milano, tel A Vigo di Fassa: Ufficio informazioni, via Roma 18, tel Alpinismo e arrampicate, tel Escursioni, tel Maneggio, passeggiate e trekking alpini, località Ciarlonch, tel Al passo di Costalunga: Golf club Carezza, percorso a 9 buche, tel A Soraga: Noleggio mountain bike, Sport Brunel, piazza Ciock 20, tel A Moena: Autonoleggio Deville, auto, moto e scooter, piazza Italia 16, tel Escursioni in mountain bike, istruttori della Scuola Val di Fassa, tel mellata o al cioccolato, pasticcini vari e profumati strudel. Da gustare al momento o ordinare con almeno un giorno di anticipo, e preparati secondo ricette che, una volta a settimana, sono argomento di dimostrazioni aperte al pubblico. Suggello di ogni amicizia montanara, a Vigo le grappe contano su due riferimenti di riguardo. In via Roma c è l Oste Enrico, con le sue 65 acqueviti alle erbe ed essenze dalle più svariate proprietà, più alcune monovitigno, distillate dal proprietario nell attiguo laboratorio a vista. Poco oltre, in via Piz, La cianeva dala sgnapa è un ambiente raccolto, dai soffitti a volta e dalle lunghe scansie zeppe di originali bottiglie decorate, che ha ripreso da poco l attività dopo l incendio dello scorso inverno. Manualità di tutt altro genere alla frazione Palua, dove si può visitare la fabbrica Decrestina, dell artista e pittore Renato Decrestina, rinomata per i suoi giocattoli didattici e gli utensili in legno. Nascosto in un angolo di piazza Ciok c è invece Sport Brunel, la boutique degli sportivi. Qui, nel piccolo retrobottega, Marcello Brunel, il sarto della neve, ha inventato pantaloni e tute elasticizzate entrate nella storia degli sport invernali. Chi ha poi fretta e vuole cogliere d un sol colpo il meglio della tipicità fassana, dia un ultima occhiata al Fassa Coop Center (località San Giovanni, tel ), in cui si possono acquistare prodotti alimentari e oggetti di tradizione locale. Inviati da Dove, Federica De Luca e la fotografa Angela Prati. Ha collaborato Piero Pantucci