LABORATORIO DI EQUITAZIONE NATURALE CAVALGIOCANDO CON ALUNNI DISABILI DELLA SCUOLA DELL OBBLIGO. Progetto: CAVALGIOCANDO

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1 Da una collaborazione tra: LABORATORIO DI EQUITAZIONE NATURALE CAVALGIOCANDO CON ALUNNI DISABILI DELLA SCUOLA DELL OBBLIGO ASP Azienda Sanitaria Provinciale Caltanissetta Associazione sportiva AmicidelCavallo 2 Anede : Associazione naturale Etologica Doma Equina AIEN : Associazione Italiana Equitazione Naturale Attività ludico ricreativa con finalità educative attraverso l uso del cavallo Scopo Progetto: CAVALGIOCANDO Esiste una ricchissima bibliografia sui benefici effetti dell equitazione per i disabili, ma al di là di ogni considerazione scientifica, metodologica e dottrinaria, ciò che colpisce della equitazione con i disabili è la qualità e quantità dei risultati: soggetti affetti da patologie, le più diverse ed anche gravi, con i cavalli hanno avuto una significativa regressione del quadro patologico. Tra l altro, l EDA (Equitazione per Diversamente Abili) ha consentito il miglioramento della coordinazione semplice e complessa dei movimenti, miglioramenti in chi soffre di disturbi del linguaggio (dislalia semplice e combinata; balbuzie; etc.), disturbi del comportamento; ritardo dello sviluppo psicomotorio; deficit dell apprendimento e dell attenzione; autismo, ipercinesia, psicosi adesiva. I risultati positivi si riscontrano anche in un ampia tipologia di disabilità quali: sindromi autistiche e regressive, primitive o di impianto, sindrome di Down, sindromi psicotiche e/o schizofreniche, sindromi borderline. Quanto riportato sulle disabilità si può riscontrare anche con i minori con difficoltà legate ad una situazione di svantaggio socioculturale, e naturalmente con ragazzi normodotati. Tutti possono beneficiare di un sano rapporto con i nostri amici cavalli. La condizione affinché ciò possa accadere dipende dal rispetto di una tecnica di lavoro che dia adeguate garanzie; la metodologia che intendiamo utilizzare, il programma Parelli, è ormai conosciuto ed apprezzato a livello internazionale.

2 Il progetto si avvale del contributo di uno dei più esperti istruttori italiani di tale programma, l istruttore Franco Giani che ha già tenuto vari corsi in Sicilia grazie all ANEDE (Associazione Naturale Etologica Doma Equina) anche presso il maneggio Amici del Cavallo 2, e consentirà ai ragazzi che parteciperanno all iniziativa di raggiungere gli obiettivi di primo livello previsto dallo stesso. Il programma consiste nel dare a chiunque, partendo dalle basi elementari del rapporto con il cavallo, gli strumenti per avviare una conoscenza delle principali caratteristiche di questo e di acquisire gli strumenti per una comunicazione rispettosa della peculiare natura del nobile animale, sviluppando una sempre maggiore consapevolezza di sé e della capacità di relazionarci costruttivamente, con dei propositi collaborativi, con l altro. Obiettivi La nostra iniziativa mira a: Allargare il numero di ragazzi che si cimentano, con opportuna guida, limitando i rischi e con buoni risultati al rapporto con il cavallo e con il suo mondo con tutte le valenze psicoeducative che ciò comporta; Sensibilizzare le scuole, le famiglie i ragazzi, ad un rapporto con il territorio e con le sue risorse creando un maggior dialogo tra le attività curriculari svolte in classe e quelle che si possono svolgere all esterno della stessa recuperando, nello svolgimento delle attività curriculari, nozioni che riguardano il rapporto con la natura e gli animali; Stimolare nei ragazzi risposte fisiche e motorie, intellettive, emozionali che il cavalcare comporta; il rapporto con il cavallo è profondamente coinvolgente, il cavallo ha la caratteristica di vivere, e far vivere, solo l attimo presente, e di accettare integralmente la persona che vi si relaziona. Incrementare l autostima: in natura, il cavallo è una preda e sopravvive solo in branco, rispettandone gerarchie e regole, dato che chi trasgredisce le norme viene allontanato dal gruppo ed è destinato a morire se non ubbidisce al capo-branco attuando atteggiamenti di sottomissione per ottenerne la benevolenza. Con queste premesse, è facile comprendere che al momento in cui il cavallo accetta come leader l uomo, si adegua alle regole che egli pone, rispettandolo, avvicinandosi con fiducia, abbandonandosi al suo volere, mostrando accettazione. È facile comprendere come un rapporto di questo tipo, con un animale simbolo di 2

3 forza e di potenza, possa stimolare autostima e fiducia nelle proprie capacità e quanto questo sia importante per chi spesso, come il disabile ed il soggetto svantaggiato, si percepisce nella società inadeguato, meno capace. Per il cavallo il minore, al più, è abile in modo diverso. L accettazione incondizionata che il cavallo riserva, spesso muta il modo di percepirsi e di relazionarsi con sé stessi e con il mondo da parte di tutti noi. Migliorare la comunicazione: rapportarsi con il cavallo significa imparare ad instaurare una comunicazione che vada oltre le consuete barriere comunicative intrasociali, centrare l attenzione sui suoi bisogni e sul suo benessere, superando egocentrismo e sviluppando volontà, autodeterminazione, senso di rispetto di sé e dell altro. E stimolo continuo all esercizio di una leadership autorevole e gentile. E mezzo per trovare il confine, fisico e psicologico, della propria identità e della propria esistenza. Sviluppa la componente non verbale della comunicazione. Migliorare la propriocezione: da un punto di vista prettamente motorio, i movimenti ritmici del cavallo inducono un rilassamento del tono muscolare, riportando la mente del cavaliere alla ritmicità del battito cardiaco percepito durante la vita intrauterina. L adeguamento continuo dell assetto e della posizione in sella ai movimenti del cavallo richiede e stimola coordinazione motoria ed equilibrio, ed induce un valido rafforzamento muscolare. Il senso di sé nello spazio e nel tempo, così come le capacità di orientamento, di reazione, di attenzione, di concentrazione e di coordinazione motoria sono continuamente e naturalmente stimolate nell esecuzione di esercizi in maneggio sia da terra, nella conduzione del cavallo che in sella. E tutto ciò avviene con emozione, con divertimento: andare a cavallo è piacere puro, è energia, è vita; Suggerire contemporaneamente il rispetto per la propria soggettività e per quella dell altro (cavallo) attraverso un attività che tiene conto fondamentalmente dei tempi e dei ritmi di apprendimento di ciascuno senza obblighi formativi e senza competizioni con altri soggetti coinvolti nella stessa attività ma nel massimo rispetto della propria individualità; Superare la barriera tra i ruoli di predatore (l uomo) 3

4 Articolazione dell iniziativa Cavalgiocando e preda (il cavallo) costruendo un rapporto collaborativo fondato sull autenticità espressa con la comunicazione non verbale, quella modalità con cui mentire è più difficile; Mostrare la possibilità di effettuare esperienze all aria aperta, di contatto con la natura, che siano fondate sul rispetto reciproco senza per questo rinunciare ad una posizione di controllo e di gestione della relazione attraverso una conoscenza dei linguaggi e delle regole di comunicazione con l animale e con la sua appartenenza strettamente e direttamente legata al mondo della natura; Consentire il superamento di alcune paure attraverso il confronto con un animale che in quanto preda, malgrado la sua mole che suscita timore, è anche dipendente dalla nostra rassicurazione nel momento in cui ci accetta come leader e dipende dalla nostra capacità di dargli sicurezza. diffusione dell iniziativa in collaborazione tra: l ANEDE, l Associazione Amici del Cavallo 2 e l Unità Operativa di NPI che parteciperà anche alla selezione dei ragazzi che hanno caratteristiche compatibili con l iniziativa qui proposta; programmazione delle attività da svolgere con ciascun ragazzo all interno del gruppo; realizzazione di verifiche in itinere, almeno mensili, sull andamento di ciascun ragazzo. Metodologia Sono già state sperimentate analoghe attività e quindi si seguirà la metodologia collaudata che consiste: nella stesura di un protocollo d intesa con il maneggio ospitante l attività, nel caso specifico il maneggio Amici del Cavallo 2 di San Cataldo, l ANEDE, le scuole e l UU.OO. di NPI, di cui il progetto rappresenta lo schema di riferimento; nello svolgimento delle attività, dopo un primo periodo di osservazione, con una programmazione individualizzata che tenga conto della situazione soggettiva di ciascun partecipante e ne verifichi i progressi in itinere; 4

5 nel dialogo costante tra le istituzioni partecipanti alla realizzazione del progetto e con le famiglie dei ragazzi coinvolti. Risorse e materiali Selezione di cavalli che siano compatibili tra loro e con le diverse realtà ed esigenze dei soggetti coinvolti; Dotare ciascun cavallo di tutta quella attrezzatura che ne consenta sia la cura (grooming) che l utilizzo; nello specifico ci riferiamo, per la cura del cavallo, ad una cassetta completa per la pulizia dello stesso fornita di: brusca, striglia, nettapiedi, spazzola per la coda, ecc.; il cavallo deve anche essere dotato di: sella, sottosella, cuscino sottosella, staffe e staffili, pettorale, capezza, longhina, ecc. Dotare i ragazzi di adeguato materiale per la realizzazione delle attività da terra (secondo quanto previsto dal programma Parelli; Per lo svolgimento delle diverse attività in campo con i cavalli sono necessarie: barriere in legno di dieci cm di diametro di cui 6 di varia lunghezza; birilli, cerchi, ecc. Per la sicurezza dei bambini occorrono cap (caschi protettivi) e bustini protettivi, alcuni stivaletti e pantaloni da equitazione di varia misura; Operatori Istruttore con formazione ANIRE ed istruttore EDA; Istruttore di equitazione; Istruttore dell ANEDE Psicologo con formazione EDA; Volontari per la conduzione dei cavalli; Destinatari Le ragazze ed i ragazzi di età compresa tra gli 8 ed i 16 anni. Il gruppo di ragazzi è composto da alunni che presentano delle patologie psichiche (ritardo mentale lieve, presenza di comportamenti disturbanti, difficoltà relazionali) certificate dall UU.OO. di NPI e che possono comportare la presenza a scuola dell insegnante di sostegno. Si terrà conto dei ragazzi che hanno esclusivamente patologie psichiche. Complessivamente saranno coinvolti 5 minori con patologie psichiche selezionati dalla UU.OO. di NPI, dall ANEDE, dall Associazione Amici del Cavallo 2 e dalle scuole coinvolte. 5

6 Tempi di realizzazione le attività in oggetto avranno inizio entro il mese di novembre 2011 e si concluderanno nel mese di maggio del 2012; le attività si svolgeranno in orario scolastico; la durata della seduta per ciascun gruppo di bambini è di 60 minuti; ciascun bambino parteciperà all attività due volte a settimana in gruppo; almeno con cadenza mensile, si svolgono incontri di verifica tra gli operatori coinvolti nelle attività; entro il mese di maggio verrà effettuato un incontro con l istruttore Franco Giani, del TEAM Istruttori Parelli Italiani; entro la fine di maggio verrà realizzato il video individuale per ciascun partecipante all iniziativa, di circa 10 minuti, che testimonierà il raggiungimento degli obiettivi di primo livello Parelli; a conclusione dell attività si potrà organizzare un saggio finale cui parteciperanno tutti i ragazzi coinvolti nel progetto e saranno invitate le scolaresche a presenziare alla festa conclusiva del progetto. Soggetti coinvolti nell iniziativa Orari e giorni di svolgimento dell attività Le scuole: VI Circolo Didattico e Scuola Media Rosso di San Secondo di Caltanissetta; L Associazione Amici del Cavallo 2 ; L associazione ANEDE ; L Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile dell Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta; Le attività presso il maneggio Amici del cavallo 2 di San Cataldo,avranno inizio l 11 novembre I giorni concordati per l attività saranno il martedì ed il venerdì. Gli orari sono i seguenti: il pulmino preleva i ragazzi nelle scuole alle 10,30. E previsto l arrivo al maneggio per le 11,00, ora in cui avrà inizio l attività. Alle ore 12,00 si conclude l attività per far rientro a scuola alle 12,30. 6

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