Le leggi morali e le leggi giuridiche evidenziano chiaramente che il modo migliore per prevedere il successo e determinare se un candidato

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1 TEST D IDONEITA FISICA A CUI VENGONO SOTTOPOSTI I VIGILI DEL FUOCO ALL INIZIO E NEL CORSO DELLA LORO ATTIVITA NELLA GRANDI, MEDIE E PICCOLE CITTA DEL MASSACHUSSETS, USA: LIMITI E PROBLEMI Carmelo Bazzano, Ed.D. Professore Emerito, Università del Massachussets/Boston, Boston, MA CarmeloBazzano@UMB.Edu Scopo del presente documento è di riferire quanto avviene nello Stato del Massachussets in merito all assunzione, allo svolgimento del servizio e al congedo dei Vigili del Fuoco. In particolare, intendo soffermarmi sui test d idoneità fisica che vengono usati per selezionare i candidati che rispondono ai requisiti richiesti per l assunzione e per lo svolgimento di questa professione. Ci auguriamo che dall esperienza altrui sia possibile ricavare informazioni utili per giungere ad una maggiore sicurezza degli interventi. Da quanto mi ha comunicato il Prof. Lunetta, so che lo scopo di questa conferenza è rappresentato dallo scambio di esperienze che risulterà in una nuova visione d insieme e in nuovi modi di affrontare le problematiche relative all attività dei Vigili del Fuoco. Una conferenza dedicata al benessere dei lavoratori mi fa pensare alla nobile tradizione italiana nel settore della medicina del lavoro. Il lavoro avanguardistico di Bernardino Ramazzini De Morbis Artificum Diatriba, pubblicato nel 1700, ha segnato l inizio della preoccupazione da parte della società per la salute dei lavoratori. Negli Stati Uniti, l attività dei Vigili del Fuoco continua ad essere una delle industrie più rischiose. Il suo tasso di ferite/malattie e di incidenti sul lavoro supera quello della maggior parte delle industrie (1). Nel Massachussets, i Vigili del Fuoco sono professionisti o talvolta volontari assunti dalle città o dai paesi. Un tempo, i Vigili del Fuoco erano nominati dai politici e conseguentemente l assunzione costituiva un opportunità di clientelismo. Negli anni, divenne poi sempre più manifesta la necessità che quanti esercitavano questa professione fossero persone competenti. Così i Vigili del Fuoco divennero impiegati statali. Ciò significa che le città e i paesi devono attenersi a determinate norme fissate dalla legge. Pur tuttavia, non tutte le città e i paesi hanno accettato le norme relative agli standard d idoneità fisica suggeriti dallo stato. Vi sto dicendo ciò perché tengo a precisare che l ammissione alla professione dei Vigili del Fuoco ancora varia da una giurisdizione all altra e con essa i requisiti d idoneità fisica. I test d idoneità fisica sono anch essi cambiati per rispecchiare le nuove richieste.

2 Il primo test d idoneità fisica commissionato dallo Stato misurava la forza e la resistenza cardiovascolare. Le voci del test includevano la pressetta da banco e la corsa sulla distanza. Più forte o veloce era il candidato e più punti accumulava. Questa procedura continuò immutata finchè non intervenne il governo federale per conto delle donne e degli handicappati. Queste categorie, tradizionalmente escluse dalla professione dei Vigili del Fuoco, ora sfidavano il sistema ricorrendo al tribunale. In sostanza, esse sostenevano che non sembrava che i Vigili del Fuoco durante le loro missioni di soccorso dovessero avere la capacità di sollevare 300 libbre o di correre un miglio e mezzo in 10 minuti. Esse facevano notare inoltre che il test era semplicemente un mezzo di cui si servivano gli uomini per mantenere il monopolio della professione. Il Diritto Civile del 1991, la Legge sugli Americani Disabili (ADA) del 1991, e gli Emendamenti del 1996 alla Legge sulle Discriminazioni sul Lavoro basate sull Età (ADEA) misero fine a questa controversia stabilendo chiaramente che gli standard relativi al lavoro dovevano basarsi sulle funzioni essenziali per ciascuna specifica attività lavorativa. Il paragrafo 102 dell ADA prescrive che i datori di lavoro devono essere in grado di dimostrare che i test d idoneità fisica sono attinenti al tipo di lavoro e hanno a che fare con le necessità della professione. L intervento del tribunale ha chiarito in maniera inequivocabile che test attitudinali troppo rigidi, anche se il tipo di lavoro svolto dai Vigili del Fuoco richiede un intenso sforzo fisico, non rappresentano quanto richiesto dal tribunale stesso. E inoltre, il tribunale ha chiarito un altro punto, che più avanti verrà ripreso dalla nostra discussione, vale a dire quanto segue: Il parere legale e le leggi federali stabiliscono che i requisiti richiesti per un determinato lavoro devono essere gli stessi per chiunque potrebbe occupare quella posizione o la stia occupando. Ciò significa che sarebbe discriminante negare l accesso ad una persona sulla base di un test se un altra persona che svolge già quella professione non è in grado di superare quello stesso test. Le leggi federali stabiliscono che deve essere previsto un unico test sia d ammissione che successivo e che tale test debba basarsi sulle funzioni essenziali di quel lavoro. I Vigili del Fuoco non possono essere congedati a causa dell età. Se superano il test devono poter rimanere in servizio fino al raggiungimento dell età pensionabile. Così è stata affrontata la questione dell età e in tal senso sono state date indicazioni. È chiaro che questo aspetto rimanda ad un altra questione, ovvero che i Vigili del Fuoco per restare in servizio devono essere sottoposti regolarmente al test. Le leggi morali e le leggi giuridiche evidenziano chiaramente che il modo migliore per prevedere il successo e determinare se un candidato

3 possieda o meno i requisiti fisici necessari per lo svolgimento dei compiti fondamentali previsti dal suo lavoro sia quello di replicare il comportamento richiesto sul lavoro. Secondo la legge, non è tanto importante quanto una persona sia forte o agile, ma piuttosto se sia in grado di fare ciò che il lavoro richiede. Questo è stato un modo nuovo di considerare l attività dei Vigili del Fuoco che non veniva più vista come un lavoro da superuomini ma come un lavoro adatto a chiunque fosse in grado di superare un test che riflettesse quello che i Vigili del Fuoco fanno durante il loro lavoro. Come risultato di questa nuova tendenza, è iniziata la ricerca di un test più appropriato. Il primo passo da compiere nell elaborazione di un test d idoneità fisica consiste nell effettuare quella che viene chiamata un analisi dei compiti lavorativi (JTA). Si tratta della procedura usata nel processo di avvaloramento di un test. La JTA significa ridurre a parole quello che la gente fa. Vi sono molti modi per effettuare una JTA: osservare le persone mentre lavorano, registrare le attività lavorative, intervistare i lavoratori o i sorveglianti e utilizzare dei questionari per raccogliere dati, oppure usare una combinazione di questi metodi. Per il test d idoneità fisica (PAT) usato nel Massachussets venne inviato ad un certo numero di Vigili del Fuoco con molta esperienza e ad alcuni sorveglianti un questionario dettagliato che elencava tutte le operazioni che i Vigili del Fuoco compiono nel corso del loro lavoro. Il primo passo, ovvero la preparazione del questionario, è la più importante, in quanto, in caso di controversia in tribunale, è necessario essere in grado di dimostrare che sono stati presi in esame tutti i compiti più importante relativi al lavoro. Una volta preparato, il questionario deve essere sottoposto agli esperti, che nel nostro caso sono i Vigili del Fuoco e i sorveglianti. Non posso dirvi quale sia l effettiva procedura seguita per la preparazione del PAT poiché il test è il risultato di un accordo contrattuale tra lo stato e un privato. Le informazioni risultanti costituiscono una comunicazione privilegiata. È proprietà privata e per legge non più essere divulgata. Tuttavia, posso assicurarvi che in molte delle indagini riguardanti i PAT dei Vigili del Fuoco in tutto il Paese sono stati seguiti tutti i passi che vi ho detto, salvo lievi modifiche Gli incaricati di svolgere tale indagine sono arrivati a contare trentasei funzioni che i Vigili del Fuoco svolgono nel loro lavoro. Tuttavia, testare i candidati Vigili del Fuoco su trentasei funzioni sarebbe scomodo e impraticabile. Per risolvere la situazione, si è provveduto a ridurre tutte le funzioni ad alcune più rappresentative. Questo viene fatto attraverso un analisi dei fattori o qualche altra procedura. Da questo procedimento di

4 riduzione sono emerse le seguenti funzioni principali: (Diapositiva 1) trascinare una persona, sollevare una scala, guadagnarsi l entrata con l ausilio di una mazza, far avanzare una manichetta, sfondare un soffitto o un muro con un gancio per le parti pericolanti e procedere strisciando attraverso una zona chiusa buia alla ricerca di vittime. Tanto i sindacati dei Vigili del Fuoco che le loro associazioni e i loro rappresentanti concordano sul fatto che questi sono i compiti basilari che i Vigili del Fuoco svolgono nel loro lavoro (2). Le divergenze d opinione sorgono riguardo a ciò che viene chiamata la soglia minima, vale a dire il tempo massimo concesso per portare a termine la prova. Non si tratta infatti per i candidati soltanto di portare a termine la prova, ma anche di farlo in un determinato tempo. Se il candidato impiega più del tempo stabilito, fallisce il test. Attualmente, per superare il test di salita dei gradini ci vogliono non più di 200 secondi. La prova della scale richiede 35,56 secondi, lo stendimento della manichetta 20 secondi, l entrata di forza secondi, la ricerca delle persone 39 secondi, il salvataggio 36 secondi e il gancio 25 tentativi. Per giungere a questi tempi è stata seguita la seguente procedura. Ai soggetti coinvolti inizialmente nel progetto di ricerca è stato chiesto di effettuare le prove alla stessa velocità che avrebbero impiegato normalmente in un operazione di soccorso. I Vigili del Fuoco più anziani hanno tenuto sotto controllo i soggetti e hanno stabilito che la velocità impiegata nel corso delle esercitazioni era simile a quella mantenuta nel corso degli interventi. La media di molte prove è stata presa come indicazione della soglia minima. Questi punteggi sono però sufficientemente ragionevoli e servono davvero a distinguere i Vigili del Fuoco capaci da quelli non capaci? La capacità discriminatoria è un altro modo di giudicare la validità di un test. Per validità si intende la misura in cui un test riesce a misurare quello che deve misurare. Un test valido possiede una soglia minima che teoricamente è in grado di prevedere quali Vigili del Fuoco avranno successo nella loro professione. Il metodo appena descritto per definire la soglia minima è ragionevole ma non molto scientifico. Vi è comunque un altro metodo per valutare la validità della soglia minima, che consiste nel sottoporre al test persone già in servizio nella professione che, presumibilmente, hanno già svolto con successo le mansioni di Vigili del Fuoco. Sottoponendo al test dei veterani, è possibile stabilire la specificità del test, ovvero quale percentuale di Vigili del Fuoco è in grado di superare il test, dato che tutti sono in grado di svolgere il loro lavoro. Il problema con questo metodo è che la specificità del test può essere alterata, modificando la soglia minima.

5 Il lavoro di Sothaman et al. (diapositiva II) è utile per rendere la soglia minima più scientifica. L autore e i suoi collaboratori hanno misurato la risposta in termini di ritmo cardiaco (HR) e di consumo di ossigeno (VO 2 ) in dieci elementi maschili dei Vigili del Fuoco, durante gli interventi realizzati nel corso di reali emergenze. Quello che hanno scoperto è che i Vigili del Fuoco lavoravano a 157±8 battiti al minuto (bpm) per 15±7 minuti. Questo rappresentava l 88±6% del loro HR massimo precedentemente determinato. Basandosi sulla misurazione di routine, venne stabilito un rapporto tra l HR e il VO 2 per ciascun Vigile del Fuoco. E stato pronosticato che il VO 2 impiegato nelle emergenze reali era 25.6±8.7 ml/kg/min o 63± 14% del VO 2 massimo (40.0±6.5 ml/kg/min). (3) Questo tipo di misurazione può aiutare a stabilire la soglia minima. Sembra che i Vigili del Fuoco durante le operazioni di soccorso lavorino a circa 15±8 minuti: pertanto, per poter mantenere questo tipo d intensità per un tempo così lungo, è necessario che restino aerobici durante la prova. La prova stessa richiede in media 25.6±8.7 ml.kg.min. Questi valori non possono però essere presi in considerazione come soglia minima perché ciò vorrebbe dire che i Vigili del Fuoco dovrebbero lavorare al 100% del loro VO 2 massimo. D altro canto, è noto che è possibile mantenere per un lasso di tempo ragionevole un intensità corrispondente a circa il 75% del VO 2 massimo. Così la letteratura raccomanda da un minimo di 33.5 a 42.0 ml/kg/min che sembra essere ottimale. Cosa ha a che fare questa discussione con la soglia minima? Sembra ovvio che i Vigili del Fuoco debbano essere in grado di lavorare a 25.6±8.7 ml/kg/min senza eccessivo sforzo. Questa potrebbe essere la soglia minima, in quanto sembra essere abbastanza alta da garantire un livello minimo di accettabilità delle prestazioni di lavoro. Una volta noto il costo energetico di un compito, questo può essere trasformato in minuti e secondi. E questo infatti è quello che è stato fatto con il PAT. Questa soglia minima è la stessa anche per le donne e gli handicappati, dal momento che essa rappresenta il consumo d energia richiesto dal lavoro. Ma questo non risolve tutti i problemi. Come ho detto poc anzi, il PAT dovrebbe essere effettuato come test d accesso e anche come test a cui sottoporre periodicamente i Vigili del Fuoco in servizio. I compiti dei Vigili del Fuoco richiedono le stesse prestazioni fisiche con il passare degli anni ma l efficienza fisica diminuisce con l età, anche se un attento stile di vita gioca un ruolo fondamentale nel rallentamento del declino fisico. Sembra quindi che sarebbe più realistico fissare il VO 2 massimo iniziale a circa 45 ml/kg/min. Iniziando da un livello più alto, anche considerato l inevitabile declino, i Vigili del Fuoco potrebbero svolgere il loro lavoro

6 senza inutili sovraffaticamenti fino all età della pensione. Tuttavia, ciò che appare ragionevole può non essere accettato dal tribunale. Di sicuro, le donne obietterebbero, affermando di essere discriminate, anche se il requisito di un VO 2 massimo di 45 ml/kg/min, necessario per l ammissione, sembra basato sulla pura evidenza. L American College of Sports Medicine indica che 45 ml/kg/min vengono raggiunti solo dal 10% delle donne di età compresa fra i 20 e 29 anni. Esistono però altre avvertenze riguardo ai test basati sul lavoro reale di cui dovremmo essere a conoscenza. Secondo l Ayoub esistono almeno due limitazioni. La prima è la sicurezza. I candidati sono fortemente motivati ma possono non avere l efficienza fisica necessaria per svolgere la prova. Durante la prova potrebbero ferirsi. Ciò capita raramente nel test d idoneità fisica. Secondo, con questo tipo di test è impossibile capire la capacità massima di lavoro dei candidati perché il test o si passa o si fallisce. Con i tradizionali test d idoneità fisica, è facile stimare il VO 2 massimo. I test d ammissione per i Vigili del Fuoco si sono evoluti. Abbiamo visto come i test d idoneità fisica siano diventati test basati sul lavoro reale accettati dal Tribunale. Ho sottolineato come abbiamo proceduto ad avvalorare i test, in particolare il PAT, evidenziandone i punti di forza e le debolezze. In effetti, la tendenza è di rendere i test d accesso e quelli successivi discriminatori. Questo è giusto, ma non bisogna dimenticare che quello dei Vigili del Fuoco resta un lavoro rischioso. Il compito dei responsabili è di elaborare dei test che riescano a garantire che i Vigili del Fuoco siano in grado di svolgere i compiti che spettano loro, ovvero salvare se stessi, i cittadini della cui protezione sono responsabili, e, se possibile, le proprietà. In maniera empirica, una volta si riteneva che gli interventi dei Vigili del Fuoco richiedessero quasi il massimo sforzo. Pertanto, l idoneità fisica era considerata alla base del successo delle operazioni. All inizio venivano utilizzati test d idoneità fisica piuttosto rudimentali per scegliere gli elementi più capaci fra tutti i candidati. In seguito, con l interesse mostrato da parte delle donne e delle minoranze ad accedere alla professione e la conseguente opposizione in tribunale ai test d ammissione considerati discriminatori, abbiamo assistito allo sviluppo dei test ispirati al lavoro reale basati sulle funzioni essenziali. Questi test non sono perfetti. Ho già detto che è impossibile stabilire il consumo massimo d ossigeno da parte dei soggetti dal momento che i test ispirati al lavoro reale si limitano a provare che i candidati possiedono il livello minimo di capacità necessarie per essere ammessi alla professione. Questo grado d idoneità fisica è sufficiente per svolgere il lavoro?

7 Da un indagine in cui ai Vigili del Fuoco più esperti era richiesto di portare a termine le cinque prove simulate con gli espedienti utilizzati sulla scena dell incendio, è emerso che il ritmo cardiaco dei Vigili del Fuoco raggiungeva picchi di 178 bpm o il 97% del ritmo cardiaco massimo. Questo alto livello di sforzo veniva raggiunto lavorando in un ambiente normale. Con un carico aggiuntivo per il sistema cardiovascolare rappresentato dal calore che si produce di norma in un incendio, è evidente che le attività di spegnimento richiede il massimo sforzo. Così, l idoneità fisica può rappresentare la variabile che determina la differenza fra il successo e il fallimento di una missione di soccorso. Così, abbiamo quasi concluso il nostro discorso. Siamo partiti con l effettuazione dei test d idoneità fisica per l ammissione alla professione di Vigile del Fuoco. Successivamente, ci si è accorti che tali test, così come erano concepiti, erano discriminatori. Di conseguenza, abbiamo assistito allo sviluppo dei test basati sul lavoro reale e la consapevolezza che essi avevano dei limiti che avevano bisogno di essere corretti. Inoltre, veniva apprezzata sempre di più l idoneità fisica che svolgeva un ruolo fondamentale nell attività dei Vigili del Fuoco. Attualmente, è in corso una tendenza nella scarsa letteratura disponibile che tenta di definire con precisione quale aspetto o aspetti dell idoneità fisica siano fondamentali e, una volta stabilito questo punto, se sia possibile prevedere chi supererà con successo il test che riproduce le situazioni del lavoro reale sulla base dei test d idoneità fisica. Williford et al., nel loro lavoro innovativo, hanno inteso determinare il rapporto tra la prova di spegnimento di un incendio simulato e determinati parametri d idoneità fisica. Gli autori hanno inoltre sviluppato un equazione di regressione per poter predire uno dall altro questi due elementi. La tavola I mostra i dati descrittivi dei Vigili del Fuoco oggetto dello studio. La tavola II mostra i punteggi d idoneità secondo l età su ogni variabile (media±deviazioni standard). La tavola III mostra i tempi delle prestazioni delle prove di lavoro simulato (media±deviazioni standard). La tavola IV rappresenta il punto centrale dello studio. Questa tavola mostra la matrice di correlazione delle variabili della prestazione con le variabili descrittive e d idoneità. Sono emerse correlazioni notevolmente significative per il tempo totale impiegato per portare a termine il PAT e le percentuali relative al grasso corporeo, al peso della massa muscolare, ai sollevamenti, alle flessioni, alla corsa su 1 miglio e mezzo, alle flessioni da seduti, alla forza di presa totale, all altezza e al peso.

8 La matrice di correlazione indica che alcune variabili della prestazione sono collegate più strettamente con determinati punti del test di prestazioni fisiche. Ad esempio, la correlazione tra la corsa su 1.5 miglia e la salita delle scale era r = 0.56, mentre per lo stendimento della manichetta solo r = Ciò dimostra che per determinati tipi di prestazioni sono necessari tipi specifici di capacità fisiche. In generale, l insegnamento che se ne può trarre è che per riuscire bene nei test relativi al lavoro è necessaria una buona idoneità fisica. I Vigili del Fuoco più prestanti hanno a disposizione maggiori riserve di energia, e, cosa più importante, sono meno predisposti a ferirsi. Per rimanere in tale stato di prontezza sarebbe necessario che i Vigili del Fuoco si esercitassero nelle simulazioni dei loro compiti effettivi. Tuttavia, ciò non è praticabile, in quanto non tutti i comandi dei Vigili del Fuoco dispongono di corsi d addestramento e spostarsi periodicamente al centro d addestramento creerebbe problemi di carattere amministrativo. Pertanto, giacché è dimostrato che esistono sostanziali correlazioni tra l idoneità fisica e i tempi di prestazione nelle prove di simulazione del lavoro effettivo, è ragionevole supporre che migliorando l efficienza fisica è possibile aumentare le funzioni relative all attività lavorativa. In sintesi, ciò che intendo affermare è che l efficienza fisica è di fondamentale importanza nelle operazioni di soccorso dei Vigili del Fuoco e che essa può essere mantenuta e accresciuta per mezzo del regolare allenamento fisico facilmente esercitabile nei Comandi dei Vigili del Fuoco. Questa discussione era iniziata chiedendosi come poter misurare nel miglior modo possibile l efficienza dell operato dei Vigili del Fuoco e concludo ribadendo l importanza di un alto livello d idoneità fisica.

9 RIFERIMENTI 1. Reichelt, P.A., e K.M. Conrad Musculoskeletal Injury: Ergonomics and Physical Fitness in Firefighter. Occupational Medicine. 10: Massachussets Fire Departments Pyisical Ability Test. Commonwealth of Massachussets Human Resources Division: November, Sothman, M.S.., K. Saupe, D. Jasenof, e J. Blaney Heart Rate Response of Firefighters to Actual Emergencies. Journal of Occupational Medicine. 34: Williford, H.N., W.J. Duey, R. Howard, e N. Wang Ergonomics. 42:

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