SVILUPPO E SOSTENIBILITA DEL TURISMO VENETO
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- Giustina Buono
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1 SVILUPPO E SOSTENIBILITA DEL TURISMO VENETO Disegno di Legge di Iniziativa della Giunta Regionale PUNTI SALIENTI E NOVITA Venezia, 18 maggio 2011
2 Quanto perderebbe l economia del Veneto senza il turismo? Il peso economico del turismo per la regione rispetto ad alcune variabili chiave: 14% dei consumi interni regionali: 11,4 miliardi di euro di spesa turistica su un totale di 81,5 miliardi di consumi. 5,5% del PIL regionale: 8,1 miliardi di PIL turistico su 146,8 miliardi unità di lavoro di cui: nella ricettività e nella ristorazione, nell agro-alimentare, nelle attività culturali e ricreative, nelle attività industriali e artigianali che caratterizzano il settore dell abbigliamento, della calzatura e dell altro shopping che forma il paniere di spesa dei turisti in Veneto.
3 RAPPORTO ABITANTI/ TURISTI Popolazione residente in Veneto In Veneto ogni anno arrivano turisti, di questi: 60,4% STRANIERI 39,6% ITALIANI sono tedeschi e austriaci sono turisti canadesi e degli USA sono turisti che provengono dai Paesi Bassi e Nord Europa sono turisti francesi sono inglesi sono turisti che provengono dalla Russia e Polonia sono veneti che fanno le vacanze in Veneto, sono i turisti che provengono dalla Lombardia sono i turisti che provengono dalle principali regioni (Lazio, Emilia R. Piemonte, Trentino A.A. e Toscana.
4 La capacità ricettiva del Veneto STRUTTURE RICETTIVE E POSTI LETTO oltre strutture alberghiere con più di posti letto; oltre Bed and Breakfast con circa posti letto; circa 770 agriturismi che offrono alloggio con oltre posti letto; 187 campeggi/villaggi con circa posti letto; 139 rifugi alpini/escursionistici dotati di oltre posti letto. L offerta complessiva della ricettività veneta è costituita da una disponibilità di posti letto superiore alle unità LE IMPRESE ATTIVE NEL SETTORE
5 I turisti che arrivano in Veneto: alcuni dati statistici ARRIVI E PRESENZE (pernottamenti) Superati i 60 milioni di pernottamenti anche nell anno 2010; le regioni che seguono, secondo i dati ISTAT, superano i 40 milioni (raffronto 2009) Anno 2010 % 2010 su 2009 Alberghi ARRIVI PRESENZE ARRIVI PRESENZE 5 stelle ,88 % 10,51 % 4 stelle ,42 % 8,96 % 3 stelle ,36 % -1,35 % 2 stelle ,55 % -5,27 % 1 stella ,17 % -13,73 % Totale Alberghiero ,46 % 1,96 % villaggi e campeggi ,65 % -0,67 % alloggi privati ,83 % 0,22 % altri esercizi ,30 % -1,77 % Totale Extra Alberghiero ,60 % -0,51 % T otale Veneto ,58 % 0,62 % Movimento turistico 2010 (Dati ISTAT - Elaborazioni Regione Veneto - provvisori)
6 I nuovi tematismi turistici del DDL LA MAPPA DEL TERRITORIO
7 Direzione Regionale Turismo Documentazione ad uso interno Principali Regioni di provenienza ARRIVI ARRIVI / Permanenza media ARRIVI / Permanenza media ITALIANI 38% VENETO ,4 STRANIERI 62% GERMANIA ,0 LOMBARDIA ,1 AUSTRIA ,7 Mont. 13% Terme 7% Mare 26% LAZIO ,0 U.S.A ,2 EMILIA ROM ,1 Mont. 3% FRANCIA ,0 PIEMONTE ,4 Città Mare GRAN BRET ,0 TRENTINO A.A ,5 29% 42% PAESI BASSI ,5 TOSCANA ,3 SPAGNA ,3 Lago 11% Città d'arte 43% FRIULI V.G ,5 SVIZZ. E LIECHT ,0 CAMPANIA ,1 Te rme CINA ,4 PUGLIA ,3 3% GIAPPONE ,5 Lago POLONIA ,1 23% RUSSIA ,1 altre regioni. altri Paesi PRESENZE ITALIANI 40% STRANIERI 60% Elaborazioni Regione Veneto su dati rilevazione ISTAT - provvisori 11 dicembre p.7
8 Direzione Regionale Turismo Documentazione ad uso interno GERMANIA - AUSTRIA 115 trend arrivi (fatto 100 il valore 2008) raffronto con il totale turisti stranieri arrivati nel 2010 Mercato tedesco 32% mare; lago; equivale al 26% del totale pernottamenti in Veneto pari a: città; pernottamenti: sistemazione scelta Agritur. 1% Altro 1% terme; montagna; Campeggi 39% Alberghi 39% Affitta camere 20% Elaborazioni Regione Veneto su dati rilevazione ISTAT - provvisori 11 dicembre p.8
9 Direzione Regionale Turismo Documentazione ad uso interno trend arrivi (fatto 100 il valore 2008) raffronto con il totale turisti stranieri arrivati nel 2010 Gran Bretagna 5% città; pernottamenti: sistemazione scelta Alberghi 70% equivale al 3% del totale pernottamenti in Veneto pari a: Affitta camere 9% Campeggi 18% lago; terme; montagna; mare; Altro 2% Agriturism o 1% Elaborazioni Regione Veneto su dati rilevazione ISTAT - provvisori 11 dicembre p.9
10 Direzione Regionale Turismo Documentazione ad uso interno raffronto con il totale turisti stranieri arrivati nel trend arrivi (fatto 100 il valore 2008) città; RUSSIA 2% aquivale all' 1% del totale pernottamenti in Veneto pari a: mare; pernottamenti: sistemazione scelta Affitta camere 14% Campeggi 2% lago; 5158 terme; montagna; Alberghi 83% Altro 1% Elaborazioni Regione Veneto su dati rilevazione ISTAT - provvisori 11 dicembre p.10
11 Direzione Regionale Turismo Documentazione ad uso interno raffronto con il totale turisti stranieri arrivati nel trend arrivi (fatto 100 il valore 2008) POLONIA 2% città; mare; equivale al 1,2% del totale pernottamenti in Veneto pari a: pernottamenti: sistemazione scelta Affitta camere 30% Campeggi 33% Altro 2% lago; terme; montagna; Alberghi 35% Elaborazioni Regione Veneto su dati rilevazione ISTAT - provvisori 11 dicembre p.11
12 Sintesi delle novità/1 1. LEGGE SFIDANTE Sono lanciate sfide importanti di modernizzazione del sistema; alle provincie più dinamismo, ai consorzi di promozione turistica più commercializzazione, alle associazioni delle imprese più relazioni di sistema e condivisione delle strategie; alla Regione più coordinamento ed indirizzo che gestione operativa. 2. VENETO, MARCHIO TURISTICO INTERNAZIONALE Tutto il territorio regionale quale unicum da promuovere a livello internazionale e destinazioni turistiche quali eccellenze di un Veneto turistico a 360. Non solo mare, montagna, lago e terme, ma nuovi Sistemi Turistici Tematici che colgono le nuove frontiere e i nuovi prodotti del turismo moderno. 3. TURISMO VENETO 2020: DA SPONTANEITA IMPRENDITORIALE A SISTEMA STRUTTURATO ED ORGANIZZATO Una legge che detta nuove regole per un turismo veneto in grado di essere motore dell economia regionale e incrementare il PIL della Regione. Viene posta la centralità del prodotto e del mercato con l obiettivo primario di incrementare i flussi turistici italiani e stranieri nel rispetto della sotenibilità economia e naturale delle risorse turistiche venete.
13 Sintesi delle novità/2 4. STOP (CON RISERVA) A NUOVI ALBERGHI E NUOVE SECONDE CASE I comuni e le province possono autorizzare, nei loro strumenti urbanistici, nuovi alberghi e nuove seconde case solo previa valutazione della sostenibilità e compatibilità dell edificazione e una analisi economica e di sviluppo delle attività turistiche locali. 5. IMPOSTA DI SOGGIORNO COMUNALE: SE CI DOVRA ESSERE, SARA A REGIA REGIONALE Qualora i comuni decidano di applicare l imposta di soggiorno ciò avverrà secondo le indicazioni della Regione in ordine alla graduazione dell imposta e alla destinazione delle risorse per le attività turistiche. La Regione dovrà anche ad individuare quali sono i comuni turistici oltre alle città capoluogo di provincia. 6. QUALITA TOTALE, TOTALE CLASSIFICAZIONE DELLE STRUTTURE RICETTIVE Tutte le strutture ricettive devono essere classificate sulla base dei servizi offerti al turista, non solo gli alberghi e i campeggi, ma anche gli appartamenti ad uso turistico, i B&B, i rifugi, ecc. I titolari di tutte le strutture ricettive del Veneto devono svolgere l attività in forma imprenditoriale.
14 Sintesi delle novità/3 7. SI PREMIANO I PROGETTI, NON PIU I SOGGETTI Non si finanziano più i consorzi di promozione, ma i progetti di sviluppo dei consorzi di imprese turistiche che accrescono la capacità commerciale delle imprese, creano reti di imprese che creano innovazione, introducono nuove tecnologie, potenziano i sistemi di vendita, sviluppano il posizionamento competitivo. 8. FISCALITA DI PROGETTO: ANTICIPO DEL VERO FEDERALISMO REGIONALE Sono i presupposti per una concezione territoriale della fiscalità: - convertendo i contributi della Regione per investimenti dell impresa in sgravi dei tributi da pagare dall impresa alla Regione; - finalizzando le imposte per progetti individuati e partecipati dalle imprese turistiche del territorio con tasse dei cittadini veneti per intervenenti nel Veneto. 9. NON FINISCE QUI; PROSSIMI PASSAGGI LE NUOVE REGOLE PER LE SPIAGGE E PER LE GUIDE TURISTICHE Oltre al presente DDL le prossime tappe della Giunta regionale saranno: - la definizione delle nuove norme per la gestione delle spiagge e del demanio marittimo rispetto ai principi della Commissione Europea; - La fissazione delle nuove regole per l esercizio delle attività professionali di guida turistica
15 Sintesi delle novità/4 10. LEGGE DI MODERNIZZAZIONE E DI INNOVAZIONE DELL OFFERTA Il Turismo non si fa per aree amministrative ma per tematisti, prodotti e gamma di prodotti turistici: in questo senso escono di scena gli STL e nascono i Sistemi Turistici Tematici STT che organizzano l offerta al turista in chiave moderna. In questo senso dovranno cambiare i meccanismi di offerta delle imprese e dei consorzi di imprese. 11. LEGGE DI SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE La legge guarda alla sostenibilità economica, ambientale e del lavoro che sono i tre pilastri della sostenibilità della Commissione Europea e capisaldi della prossima politica europea dei fondi strutturali 12. LEGGE DI RINNOVAMENTO E SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA Il DDL introduce una serie di semplificazioni amministrative: riduzione delle tipologie ricettive; ricorso all autocertificazione; passaggio dalla DIA alla SCIA, nessuna comunicazione dei prezzi; riduzione della riproduzione di documenti già in possesso della PA.
16 Sintesi delle novità/5 13. GRANDE ATTENZIONE ALL ACCOGLIENZA E ALLA QUALITA Il DDL mette in chiara evidenza concetti basilari quali la competitività e attrattività; prodotti e gamma prodotti di qualità; Veneto marchio turistico mondiale; sostenibilità e accoglienza; centralità delle imprese e qualità delle infrastrutture. Si punta sulla qualità richiedendo la classificazione di tutte le strutture ricettive presenti nel Veneto. 14. CENTRALITA DELLE IMPRESE LEGGE DI SFIDA ALLE IMPRESE E AL PUBBLICO Il DDL è lo strumento per una chiara politica industriale di settore in cui l individuazione degli obiettivi e delle strategie di medio lungo periodo, degli strumenti attuativi e dei ruoli dei soggetti pubblici e privati (la componente che deve rimanere stabile) è affidata alla legge, mentre le scelte applicative sono rimesse a strumenti che consentano la regolazione flessibile dei processi, quali sono le deliberazioni della Giunta.
17 Sintesi delle novità/6 15. RIDEFINIZIONE GOVERNANCE ISPIRATA AD UNA CHIARA SUSSIDIARIETA L intero impianto delle nuove politiche di settore previste dal DDL ha imposto una forte innovazione sul piano della governance, con la ridefinizione del ruolo dei soggetti istituzionali lungo la catena del valore del settore. In particolare: la Regione rende pienamente operativo il proprio ruolo di indirizzo strategico, le Province si concentrano sull informazione ed accoglienza; i consorzi sul loro ruolo centrale della commercializzazione. 16. AMPLIAMENTO E DIFFUSIONE DEGLI STRUMENTI ECONOMICO-FINANZIARI Il DDL introduce un ampia gamma di strumenti di finanza pubblica a supporto del ciclo di vita delle imprese e del prodotto, prevedendo sia finanziamenti alle imprese assegnati con procedure competitive per premiare la concorrenzialità e la qualità dei progetti, sia molteplici modalità di finanziamento: contributi in conto capitale, in conto interessi, agevolazioni attraverso il fondo di rotazione, distinzioni tra progetti di miglioramento dell offerta esistente e progetti innovativi.
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