Rapporto sulla Convenzione Legambiente Federazione Toscana delle BCC Marzo 2008
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- Sabina Gagliardi
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1 Rapporto sulla Convenzione Legambiente Federazione Toscana delle BCC A cura del Centro Nazionale per la Promozione delle Fonti Energetiche Rinnovabili di Legambiente
2 1 IL CENTRO NAZIONALE PER LA PROMOZIONE DELLE FONTI RINNOVABILI DI LEGAMBIENTE Il Centro Agire localmente pensando globalment e Dal dire al fare Il Centro Nazionale per la Promozione delle Fonti Energetiche Rinnovabili di Legambiente è nato nel 2004 con il fine di promuovere un nuovo modello energetico, ecosostenibile e distribuito, fondato sulla diffusione delle fonti energetiche rinnovabili, sul risparmio e sull efficienza energetica. L obiettivo del Centro era quello di stimolare un vero e proprio cambiamento culturale nel campo energetico, divenendo in breve tempo un punto di riferimento e di supporto per i cittadini, in grado, da un lato di fornire informazioni utili su incentivi, agevolazioni, tecnologie ed opportunità, dall altro di contribuire concretamente alla risoluzione di alcuni dei principali problemi legati alla diffusione delle fonti rinnovabili. Il Centro si trova a Rispescia, frazione del comune di Grosseto, in un area di particolare pregio ambientale e paesaggistico. La sede è la stessa di Festambiente, il Festival internazionale di ecologia e solidarietà di Legambiente, che si svolge ogni anno ad agosto ed è visitato da decine di migliaia di persone. Durante l ultima edizione, il festival a tal proposito è stato dedicato ai cambiamenti climatici e all energia, offrendo al tema delle fonti rinnovabili ampio spazio, con convegni, dibattiti, mostre e stand. L esigenza di investire nell educazione al risparmio energetico e all uso delle fonti rinnovabili nella realtà maremmana nasce dalla constatazione che l area della provincia di Grosseto rappresenta un territorio dalle rilevanti prospettive dal punto di vista ecologico. L intera area infatti, per la bassa densità demografica, la diffusione di aree boschive, la presenza di una linea dunale e di una pineta litoranea pressoché intatte e di un ecosistema marino in buono stato, può rappresentare un laboratorio per lo sviluppo della sostenibilità nel campo ambientale. Un progetto che il Centro sta portando avanti in questa direzione è la realizzazione di interventi specifici per le aree rurali, volti ad incentivare la diffusione del minieolico, del fotovoltaico, del solare termico e degli impianti a biomassa a filiera corta nel settore agricolo. Lo scopo è promuovere un modello di azienda agroenergetica, più sostenibile dal punto di vista ambientale e in grado di integrare il reddito agricolo con i benefici economici derivanti dall autoproduzione di energia elettrica e termica. L intensificazione di comportamenti indirizzati al risparmio energetico e all uso delle energie rinnovabili, oltre a rappresentare un significativo fattore di innovazione e di tutela ambientale per il territorio maremmano, può diventare un importante modello da esportare a livello nazionale. Dare il buon esempio è molto importante. Per questo, il Centro ha adottato presso le proprie strutture impianti a fonti rinnovabili e criteri di efficienza energetica. Un impianto fotovoltaico da 5 kw p, che presto verrà potenziato, produce l energia elettrica necessaria al fabbisogno della struttura, mentre è in programma l installazione di un aerogeneratore minieolico. L acqua calda sanitaria, invece, proviene da un impianto solare termico che è integrato a due caldaie ad alta efficienza, che garantiscono il riscaldamento delle strutture. Altri interventi, come la coibentazione delle pareti, l isolamento delle tubature e la presenza di vetri termici su tutte le finestre, evitano la dispersione di calore, garantendo l efficienza energetica
3 dell edificio. Altri accorgimenti permettono il risparmio idrico, come i riduttori di flusso nei rubinetti, il recupero dell acqua piovana, la fitodepurazione delle acque reflue. Grazie a questi interventi, il Centro riesce a evitare l immissione in atmosfera di circa 41 tonnellate di CO 2 all anno. Comunicar e informare ed informare Le attività svolte dal Centro sono molteplici e si articolano sia a livello locale che nazionale: campagne di comunicazione, organizzazione di eventi, convegni e mostre sulle rinnovabili e sui cambiamenti climatici, ma soprattutto attività di sportello telefonico ( ), che ci consente di dare informazioni e seguire da vicino i cittadini. Il sito internet del Centro, (visitato quotidianamente da circa 600 persone), è costantemente aggiornato e fornisce informazioni dettagliate sulle fonti rinnovabili, sulle leggi, sugli incentivi disponibili in Italia a livello nazionale e locale, sulle aziende installatrici, sui finanziamenti agevolati, sulle tecnologie, sugli eventi e molto altro ancora. Nel campo dell educazione ambientale, il Centro è sempre stato molto attivo ed è meta, durante tutto l anno, di numerose scuole di ogni ordine e grado, che visitano i percorsi didattici dedicati al risparmio e all efficienza energetica. A questi argomenti è dedicata anche una mostra, L Energia Intelligente, che illustra il funzionamento delle tecnologie oggi disponibili per la produzione di energia pulita e rinnovabile, secondo canoni di efficienza e razionalità. Con l ausilio di modellini in scala e strumenti a grandezza naturale, i visitatori possono comprendere il funzionamento di tali tecnologie. Tra i modelli in mostra: un pannello solare termico, un convertitore termoelettrico, un automodello con cella a combustibile, una turbina idroelettrica, un generatore eolico, un esempio di illuminazione domestica efficiente e uno di risparmio energetico. Grazie alla esperienza acquisita nel settore, il Centro organizza e collabora a corsi di formazione sulle energie rinnovabili rivolti ai cittadini, alle imprese e agli enti pubblici. Rapporti con gli enti pubblici Una delle priorità del Centro è la collaborazione con le amministrazioni locali al fine di favorire una diffusione capillare sul territorio italiano delle fonti rinnovabili, attraverso l organizzazione di campagne di informazione e comunicazione e nella realizzazione di sportelli energia. Si tratta di sportelli informativi che nascono grazie a una fruttuosa sinergia tra l amministrazione pubblica, che mette a disposizione le sue risorse, i suoi spazi e i suoi materiali, e Legambiente, con la sua forte esperienza nel settore delle energie rinnovabili. Altro aspetto fondamentale del rapporto con le amministrazioni locali è la campagna Cambio di Clima, che mira a promuovere l adozione, da parte di queste ultime, di regolamenti edilizi che favoriscano la diffusione delle fonti rinnovabili, dell efficienza e del risparmio energetico. Inoltre il Centro si adopera affinché questi interventi vengano realizzati presso le stesse strutture pubbliche, come le scuole, le piscine, gli uffici, ecc., divenendo così un esempio concreto per i cittadini.
4 2 LA CONVENZIONE TRA LEGAMBIENTE E FEDERCASSE L accordo La storia dell accord o La costante crescita delle emissioni di anidride carbonica, principale gas serra, impone al nostro Paese di cambiare rotta e di andare nella direzione del protocollo di Kyoto, abbattendo l effetto serra con la diminuzione degli sprechi e consumi energetici, delle fonti di energia fossili e con l incremento dell uso delle forme di energia pulite e rinnovabili. Legambiente e le Banche del Credito Cooperativo condividono una comune e profonda sensibilità riguardo alle tematiche dell educazione e della sostenibilità ambientale, poiché costituiscono per il nostro Paese un elemento decisivo per uno sviluppo responsabile e una crescita del bene comune. La convenzione tra le parti si basa su quattro principi fondamentali: 1.la scelta di ciascuna Banca di Credito Cooperativo-Cassa Rurale di occuparsi della qualità presente e futura dell ambiente naturale quale patrimonio incommensurabile di ciascuna comunità locale. Tale scelta è formalmente espressa nello Statuto di ciascuna BCC-CR, secondo il quale essa promuove la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune... (art. 2); 2.l individuazione di una forma di promozione dello sviluppo sostenibile del proprio territorio nella diffusione più ampia possibile delle energie rinnovabili (mediante impianti solari, fotovoltaici, eolici, mini-idroelettrici, biomasse e mini-cogenerazione); 3.la creazione di appropriate forme di sostegno finanziario che consentano di agevolare la diffusione di un ampia sensibilità intorno alla questione del risparmio energetico e l utilizzo di energie alternative; 4.la convinzione che l impegno comune delle BCC-CR e di Legambiente possa facilitare la creazione di una rete di imprese fornitrici operanti nel settore delle energie rinnovabili formata da aziende competenti e qualificate, in grado di crescere in efficienza tecnologica e capacità progettuale. L accordo tra Legambiente e le Banche del Credito Cooperativo è nato a livello locale alla fine del 2004, quando le quattro BCC della Provincia di Grosseto stipularono una prima convenzione con il Centro Nazionale per le Rinnovabili di Legambiente, con lo scopo di favorire interventi di efficienza energetica e di installazione di fonti rinnovabili, attraverso l erogazione di finanziamenti a tassi fortemente agevolati. In breve tempo, l accordo, di per sé innovativo e lungimirante, ottenne importanti successi e cominciò a diffondersi, attraverso altri accordi di natura singola, presso altre BCC toscane e non. Agli inizi del 2007 (poco dopo la stipula dell accordo nazionale) è stato siglato il primo accordo di carattere regionale, tra Legambiente Marche e la Federazione Marchigiana delle BCC. L adesione della Federazione Marchigiana ha inaugurato una nuova fase della diffusione della convenzione, in cui dagli accordi di natura singola tra BCC e Legambiente si è passati ad accordi di carattere regionale, tra Federazioni di BCC e Comitati Regionali di Legambiente. Il nuovo approccio ha permesso di sfruttare appieno le analogie tra l organizzazione territoriale di Legambiente e quella delle BCC, caratterizzate entrambe da una presenza capillare sul territorio italiano. La convenzione, grazie a questa fruttuosa sinergia, si è diffusa in breve tempo nella maggioranza delle regioni italiane.
5 L accordo con la Federazione Toscana delle BCC è stato stipulato a settembre 2007 con un duplice obiettivo: far aderire alla Convenzione le BCC che ancora non lo avevano fatto e omogeneizzare le Convenzioni già esistenti. Fig. 1 Schema riassuntivo degli attori impegnati nell accordo Far conoscere e diffondere l accordo Il opera un intensa attività di sportello. Gran parte delle richieste di informazione che giungono al Centro, sia telefonicamente che attraverso i contatti del sito riguardano proprio l accordo con le BCC. Le richieste pervengono sia da cittadini interessati a finanziamenti a tasso agevolato sia da aziende che vedono nell accordo un importante strumento per ampliare le loro attività. Sul sito è costantemente aggiornato l elenco delle BCC che hanno aderito (suddivise per regioni e province). Nel secondo semestre del 2007, il materiale informativo cartaceo sull accordo (brochure di 28 pagine, recentemente aggiornata e ristampata in 2000 copie, e leaflet) è stato diffuso dal Centro negli eventi di carattere nazionale ai quali ha partecipato (tra i quali Festambiente 2008, World Energy Council di Roma, convegni, ecc.). In occasione delle stipule degli accordi regionali, il suddetto materiale è stato ristampato in versione adattata e diffuso sul territorio dai Comitati Regionali di Legambiente e dalle Federazioni delle BCC.
6 3 RISULTATI CONSEGUITI La diffusione dell accord o Dopo l accordo tra Legambiente e Federcasse, la Convenzione si è andata diffondendo su quasi tutto il territorio nazionale, grazie ad accordi di carattere regionale che hanno visto coinvolti i Comitati Regionali di Legambiente e le Federazioni delle BCC. Nell elenco seguente sono enumerati gli accordi già stipulati e quelli per i quali si presume una stipula in tempi brevi. I risultati conseguiti a livello nazionale Fig. 2 Diffusione dell accordo a livello nazionale Ad oggi hanno aderito circa 100 Banche del Credito Cooperativo e 10 Federazioni Regionali. Tab. 3: BCC e Federazioni aderenti Anno Totale BCC Federazioni L accordo tra Legambiente e Federcasse sta dando buoni frutti anche in termini numerici. Al 31 dicembre 2007 (data dell ultimo report a livello nazionale) sono stati valutati positivamente da Legambiente 280 progetti, per un totale di circa euro. La maggior parte dei finanziamenti sono stati erogati nel corso del 2007, sia perché la maggior parte delle BCC ha aderito in questo anno, sia perché il trend è nettamente positivo. I progetti finanziati hanno riguardato 184 interventi di installazione di fotovoltaico, 65 di solare termico, 21 di impianti a biomasse, 30 interventi di efficienza energetica (sostituzione di caldaie tradizionali con caldaie a condensazione, coibentazione di edifici, pavimenti radianti, ecc.), 2 interventi di minieolico, 3 intervento di geotermico a bassa entalpia, 7 interventi vari.
7 7% 21% INTERVENTI VALUTATI POSITIVAMENTE Fotovoltaico 1% 2% Solare termico 10% Biomasse Eff. energetica Minieolico Geotermico Miniidroelettr. 58% Altro Grafico 1: Interventi valutati positivamente da Legambiente per tipologia (dati al 31 dicembre 2007) Come si può notare dal grafico 3 oltre la metà degli interventi ha riguardato il solare fotovoltaico. Questa percentuale aumenta se si considerano gli interventi realizzati dopo il 23 febbraio 2007, data di pubblicazione del Decreto Ministeriale Conto Energia, come si può vedere dal grafico successivo (grafico 4). Il fotovoltaico raggiunge i due terzi degli interventi per i quali è stato richiesto il finanziamento. INTERVENTI FINANZIATI NEL % Fotovoltaico Altri interventi 69% I risultati conseguiti in Toscana Grafico 2: Incidenza del fotovoltaico sugli interventi valutati positivamente nel 2007 L analisi di questi dati è interessante da più punti di vista. Innanzi tutto la convenzione si è dimostrata uno strumento duttile, in grado di favorire interventi di varia natura, dal geotermico a bassa entalpia al mini-eolico. Questo aspetto è importante, perché consente di favorire le reali vocazioni energetiche ed economiche dei singoli contesti territoriali nei quali la convenzione è attiva. In secondo luogo, la preponderanza degli interventi riguardanti il fotovoltaico, soprattutto nel corso del 2007, è un indice significativo delle tendenze del mercato delle fonti rinnovabili e suggerisce che bisogna prestare molta attenzione a questo particolare settore. L accordo è stato stipulato a settembre 2007 direttamente con il Centro Nazionale per le Rinnovabili di Legambiente. Prima dell accordo regionale, le BCC che avevano aderito in Toscana lo avevano fatto tramite 22 accordi singoli, attivati a partire dal 2004 (anno 2004: BCC della Maremma, di Pitigliano, Costa d Argento e Saturnia; anno 2005: BCC di Bientina; anno 2006: BCC Cascia di Reggello, Chianti Fiorentino, Impruneta, Mugello, Pontassieve, Signa,
8 Valdarno, Valdichiana, Chianciano; anno 2007: BCC di Pistoia, Area Pratese, Masiano, Pescia, Montepulciano, Vignole, Elba e Garfagnana). L adesione a livello regionale, oltre a estendere l accordo ad altre quattro BCC (Anghiari e Stia, Vibanca, Crediumbria e Cascina) è servita per omogeneizzare gli accordi precedenti (che, proprio in virtù della loro natura singola presentavano differenze sostanziali per quanto riguarda durata e massimale del finanziamento). Inoltre l accordo regionale ha permesso di ridefinire nuovi documenti operativi per gestire in maniera più semplice ed efficiente le pratiche relative ai finanziamenti. Attualmente risultano aderenti all accordo 26 BCC. La valutazione dei finanziamenti è fatta dal Centro Nazionale per le Rinnovabili di Legambiente. Ad oggi, in Toscana, sono stati valutati positivamente da Legambiente 221 progetti per un totale di oltre 8,6 milioni di euro. Gli interventi hanno riguardato 129 impianti fotovoltaici, 57 di solare termico, 23 di biomasse, 21 interventi di efficienza energetica (pavimenti radianti, caldaie a condensazione, coibentazione degli edifici, ecc.), 2 installazioni di mini-eolico, 1 di geotermico a bassa entalpia e 7 interventi di altro genere. Si può stimare che circa 1 MWp di impianti fotovoltaici sono stati realizzati o lo saranno a breve termine, grazie ai finanziamenti agevolati delle BCC. La tabella ed il grafico seguenti evidenziano i dati relativi all accordo Legambiente BCC in Toscana (importo e numero dei finanziamenti) dal 2005 ad oggi. Tab. 1: dati sull accordo in Toscana ANNO Quadrimestre Importo (in migliaia di euro) Numero finanz. *Dati parziali TOT * * 221 FINANZIAMENTI VALUTATI DA LEGAMBIENTE IN TOSCANA Importo in migliaia di euro numero dei finanziamenti quad quad quad quad quad quad quad quad quad. Importo finanziamenti Numero finanziamenti Graf. 3 Andamento dell accordo in Toscana Nel grafico successivo sono evidenziate le percentuali relative agli interventi finanziati. Il grafico 5 mostra l incidenza del fotovoltaico sul totale degli interventi valutati nel 2007 e 2008
9 (cioè dopo l approvazione del Nuovo Conto Energia (D.M. del 19 febbraio 2007). 10% 24% INTERVENTI VALUTATI POSITIVAMENTE 9% 1% 3% Solare termico Fotovoltaico Biomasse 53% Eff. energetica Minieolico Geotermico Miniidroelettr. Altro Graf. 4 Percentuale degli interventi valutati da Legambiente in base alla fonte rinnovabile INTERVENTI FINANZIATI NEL 2007/08 32% Fotovoltaico Altri interventi 68% Graf. 5 Incidenza del fotovoltaico sugli interventi valutati dopo l approvazione del Nuovo Conto Energia
10 Il II Report sullo stato dell accordo tra Legambiente e le Banche del Credito Cooperativo è stato realizzato a cura del Centro Nazionale per la Promozione delle Fonti Energetiche Rinnovabili di Legambiente
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