Turchia. INFORMAZIONI GENERALI Fonte: Worldpass. HIGHLIGHTS Fonte: Scheda Country Risk Sace

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1 Turchia INFORMAZIONI GENERALI Fonte: Worldpass Superficie: Km2 (inclusi i laghi e le isole) Popolazione: di abitanti (censimento del 2007) Capitale: Ankara ( abitanti) Altre principali città: Istanbul ( abitanti), Izmir ( abitanti), Bursa ( abitanti), Adana ( abitanti), Gaziantep ( abitanti), Konya ( abitanti), Diyarbakir ( abitanti), Denizli ( abitanti) Lingua ufficiale: Turco; per le attività economico-commerciali sono comunemente utilizzati l inglese e il francese. Religione: Musulmani sunniti (80%); Musulmani sciiti (19,8%); Cristiani (0,2%). Moneta: A partire dal 1 gennaio del 2005, la Nuova Lira turca è la valuta corrente della Repubblica Turca (TRY, anche se in Turchia è popolarmente abbreviata come YTL). È equivalente ad 1 milione delle vecchie Lire turche (valide fino alla fine del 2005), ed è suddivisa in 100 Nuovi Kuruþ. 1 Euro= 2,4897 Try (dati al 13 giugno 2013). HIGHLIGHTS Fonte: Scheda Country Risk Sace Contesto politico. Il partito islamico moderato Giustizia e Sviluppo (AKP), resta saldamente alla guida del paese fino alle elezioni parlamentari del 2015, anche a causa della presenza di una opposizione debole e frammentata. Dopo la conferma alla leadership del partito, il premier turco Erdogan punta rafforzare il proprio ruolo nelle istituzioni in vista delle elezioni presidenziali del Permangono contrasti tra islamisti dell AKP e secolaristi, membri dell esercito e della magistratura. Le recenti proteste e i disordini che hanno interessato diverse città del paese hanno sottolineato la presenza di tensioni tra le autorità e la società civile sul tema dei diritti civili e politici e sollevato critiche sulla guida autoritaria del premier. Contesto economico. Dopo un biennio di crescita sostenuta, il paese attraversa una fase di moderazione della performance economica, con tassi di crescita del PIL positivi ma più contenuti rispetto al passato. La crescita continua ad essere incentrata su consumi privati e afflusso di investimenti esteri. I principali fattori di rischio restano legati alla posizione con l estero (deficit commerciale) e alla forte dipendenza dai capitali esteri a breve termine. L eventuale protrarsi delle proteste sociali potrebbe avere un effetto deterrente sui mercati, e conseguentemente avere un impatto negativo per il pae- se, fortemente dipendente dall afflusso di capitali stranieri a breve termine, e sulla capacità di finanziamento del deficit delle partite correnti. L impatto delle proteste sui mercati ha contribuito al calo degli indici di borsa (- 15% nei 10 giorni successivi ai primi disordini) e ad una pressione sulla valuta locale (la lira turca ha raggiunto il valore più basso da fine 2011 in rapporto all euro). La percezione del rischio misurata attraverso i CDS (5 anni, in USD) mostra un incremento di circa 50pb. L eventuale protrarsi delle proteste potrebbe continuare ad avere un effetto deterrente sui mercati e conseguentemente avere un effetto negativo per il paese, fortemente

2 dipendente dall afflusso di capitali stranieri a breve termine. Il rallentamento dei flussi di investimento a breve potrebbe inoltre creare difficoltà nel finanziamento del crescente deficit di partite correnti. Contesto finanziario. L attività del settore bancario ha registrato una forte espansione legata in particolare al credito interno e all afflusso di investimenti esteri nel paese. Nonostante alcune vulnerabilità il settore resta solido e ben capitalizzato. Contesto operativo. Il contesto operativo è favorevole agli investitori stranieri. A livello di sicurezza permane un mode- rato rischio di episodi terroristici. Il sistema legale, in fase di adeguamento agli standard europei, presenta criticità in termini di lentezza e limitata trasparenza. PRINCIPALI INDICATORI Fonte: Fondo monetario Internazionale 2

3 PREVISIONI Fonte: Fondo monetario Internazionale RISCHIO PAESE Fonte Sace Condizioni di Assicurabilità SACE: Rischio Sovrano: apertura senza condizioni Rischio Privato: apertura senza condizioni Rischio Bancario: apertura senza condizioni Categoria di rischio OCSE: 4/7 Categoria Consensus: 2. INDICATORI SOCIALI Fonte: UNCountryStats Vita attesa alla nascita (in anni) Maschi: 70.3 Femmine: 75.2 Popolazione 0-14 (%): 26.4 Popolazione 60+ (%): 9 Crescita popolazione ( ): +1.7% Popolazione urbana (%): 69.7 Internet user (%):

4 WORLD RANKINGS Fonte: The Economist World Figures Ottavo produttore mondiale di grano Quinto produttore mondiale di the Quarto produttore mondiale di lana grezza DOING BUSINESS Fonte: The World Bank Ranking totale 2013: 71 (68 nel 2012) Starting a Business 72 Dealing with Construction Permits 142 Getting Electricity 68 Registering Property 42 Getting Credit 83 Protecting Investors 70 Paying Taxes 80 Trading Across Borders 78 Enforcing Contracts 40 Resolving Insolvency 124 INTERSCAMBIO CON L ITALIA Fonte Sace L Italia è il quarto partner commerciale della Turchia dopo Germania, Russia e Cina. Nel 2012 le importazioni dalla Turchia sono risultate pari a EUR 5,3 miliardi (-12% rispetto all anno precedente), mentre le esportazioni italiane nel paese hanno raggiunto EUR 10,6 miliardi (+10%). I prodotti maggiormente richiesti dal merca- to turco si confermano quelli della meccanica strumentale (26% dell export totale), prodotti energetici raffinati (22%), au- toveicoli e altri mezzi di trasporto (12%). Nei primi 3 mesi del 2013, rispetto allo stesso periodo del 2012, le esportazioni italiane verso il paese sono diminuite dell 12%; stessa tendenza per l import dalla Turchia, in calo del 17%. ZONE FRANCHE Fonte: Worldpass In Turchia esistono tre zone speciali di investimento: Zone Per Lo Sviluppo Tecnologico (TDZ) Le Zone di Sviluppo Tecnologico (TDZ, Technology Development Zones) sono aree designate per sostenere le attività di ricerca e sviluppo e attirare investimenti in campi a elevato contenuto tecnologico. Le TDZ istituite sono 39, di cui 27 operative e 12 approvate e attualmente in costruzione. Ankara dispone di sei TDZ, Istanbul ne ha cinque, Kocaeli tre, mentre le altre province dispongono ognuna di una TDZ. I vantaggi offerti dalle TDZ comprendono: Uffici pronti per essere affittati e disponibilità di infrastrutture; Esenzione fino al 31 dicembre 2013 dal prelievo dell'imposta sul reddito e dell'imposta sulle imprese per gli utili derivanti da attività software e di ricerca e sviluppo; Esenzione fino al 31 dicembre 2013 dall'iva sulla vendita di applicazioni software prodotte esclusivamente nelle TDZ. Esempi di tali applicazioni includono software per la gestione di sistemi, applicazioni 4

5 per la gestione dati, applicazioni aziendali, applicazioni per diversi rami di attività, applicazioni per Internet, software per la telefonia cellulare e applicazioni per le centrali di controllo militari; Esenzione totale fino al 31 dicembre 2013 da qualsiasi imposizione fiscale sulle retribuzioni di ricercatori e dipendenti impegnati nel comparto software o nelle attività di ricerca e sviluppo. Durante il periodo di esenzione dall'imposta sul reddito e dall'imposta sulle imprese, è prevista l'esenzione dall'iva per settori IT specifici. Zone Industriali Organizzate (OIZ) Le Zone Industriali Organizzate (OIZ, Organized Industrial Zones) sono zone appositamente studiate per consentire alle aziende operare in un ambiente adeguato all'investitore con infrastrutture e infrastrutture sociali pronte per l'uso. Le infrastrutture offerte in queste zone includono strade, acqua, gas naturale, elettricità, comunicazioni, smaltimento dei rifiuti e altri servizi. Vi sono 263 Zone Industriali Organizzate in 80 province, 148 delle quali sono attualmente operative, mentre le restanti 115 sono in corso di realizzazione su tutto il territorio nazionale turco. Oltre agli incentivi per gli investimenti (incentivi per investimenti generici, incentivi per investimenti su larga scala, incentivi basati su settore e regione, incentivi sull'impiego, sostegno R&S ecc.), gli investitori che operano nelle OIZ possono beneficiare dei seguenti vantaggi: Esenzione IVA per le acquisizioni di terreni; Esenzione dall'imposta sugli immobili per cinque anni a partire dalla conclusione della costruzione dello stabilimento; Costi ridotti per acqua, gas naturale e telecomunicazioni; Nessuna tassa per l'unificazione e/o la separazione di lotti ( che corrisponde a circa allo 0,54 % del costo complessivo); Esenzione dall'imposta comunale per la costruzione e l'utilizzo dello stabilimento; Esenzione dall'imposta comunale sui rifiuti solidi se la OIZ non beneficia dei servizi comunali. Zone Franche Le zone franche sono siti speciali considerati fuori del territorio soggetto a dazi doganali, pur restando ubicate all'interno dei confini politici del paese. Queste zone hanno lo scopo di aumentare gli investimenti finalizzati all'esportazione. Le norme legali e amministrative che regolamentano le attività commerciali, finanziarie ed economiche all'interno dell'area soggetta a dazi doganali non valgono all'interno delle zone franche oppure valgono solo in parte. In Turchia sono presenti 20 zone franche (di cui 19 attive) che operano in stretta collaborazione con i mercati dell'ue e con quelli mediorientali. Grazie alla vicinanza ai principali porti turchi sul Mar Mediterraneo, sul Mar Egeo e sul Mar Nero, forniscono un facile accesso alle rotte commerciali internazionali. I vantaggi offerti dalle zone franche sono: Esenzione integrale dai dazi doganali e da altre imposizioni diverse; Esenzione integrale dall'imposta sulle imprese per società di produzione; Esenzione integrale dall'imposta sul valore aggiunto (IVA) e sulla speciale imposta sui consumi; Esenzione integrale dall'imposta sul reddito dei dipendenti (per aziende che esportano almeno l'85% del valore FOB dei beni prodotti nelle zone franche); Le merci possono sostare indefinitamente nelle zone franche; Le società sono libere di trasferire gli utili dalle zone franche all'estero come pure alla Turchia senza essere soggette ad alcuna restrizione. 5

6 IMPORT-EXPORT DAL PIEMONTE Fonte: Unioncamere Piemonte 6

BIELORUSSIA 81/100 70/100 81/100 53/100 81/100 71/100. Contesto Politico. Esproprio e violazioni contrattuali. Mancato pagamento controparte sovrana

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