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1 GESTIONE DELLA SICUREZZA ALIMENTARE NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE

2 103 PUNTI VENDITA su 7 province della toscana. 14 PUNTI VENDITA SU ROMA Totale mq area vendita: Dipendenti:7836 QUESTA E UNICOOP Soci: circa FIRENZE.. Patrimonio netto: (in milioni di euro) Scontrino medio: 30 euro

3 QUESTA E UNICOOP ; FIRENZE.. per le grandi spese scorta di alimentari e non alimentari, in ambienti spesso integrati con altre attività commerciali. per spese settimanali o plurisettimanali con tempi di acquisto più contenuti per una spesa quotidiana, più centrata sui prodotti freschi, e in negozi più comodi, vicino a casa.

4 QUESTA E UNICOOP FIRENZE.. PDV PDV PDV PDV PDV PDV PDV PDV PDV PDV PDV PDV COOPERATIVA 1 COOPERATIVA 3 ETC COOP ITALIA Coop Italia è il consorzio nazionale che svolge la funzione di centrale di acquisti per l intero sistema Coop. Rappresenta anche una struttura sinergica per la gestione della qualità e della sicurezza 4 igienica dell intera cooperativa

5 IL MONDO COOP.. NOVACOOP COOP LOMBARDIA COOP LIGURIA COOP NORD EST COOP ESTENSE COOP ADRIATICA UNICOOP FIRENZE COOP CENTRO ITALIA Coop XXV Aprile UNICOOP TIRRENO

6 Prezzi convenienti Qualità e sicurezza Difesa dell ambiente Tutela del risparmio dei soci La solidarietà nazionale e internazionale I rapporti con i soci la partecipazione Il rapporto con il territorio L attenzione alle giovani generazioni L attenzione alle proprie risorse umane I PUNTI di FORZA

7 ALCUNI PROTAGONISTI DELLA SICUREZZA ALIMENTARE I FORNITORI: ATTIVITA : OMOLOGAZIONE E MANTENIMENTO FORNITORI I CLIENTI: LE SEGNALAZIONI PRODOTTI DIFETTOSI DIPENDENTI: AUTOCONTROLLO AZIENDALE, FORMAZIONE,CONTROLLO LE AUTORITA COMPETENTI ED IL RECIPROCO MIGLIORAMENTO

8

9 I FORNITORI La selezione di fornitori (qualificazione) e il mantenimento, sono elementi determinanti di un sistema di prevenzione del rischio. La selezione avviene sulla base di criteri molto rigidi e severi dettati da specifici capitolati di qualità. Ogni fornitore è poi sottoposto nel corso del suo lavoro a numerosi controlli a garanzia del mantenimento della qualità

10 FORNITORI 1/ FORNITORI LOCALI: il controllo è di Unicoop fanno parte le aziende radicate nel territorio NAZIONALI Il controllo qualità è gestito da Coop Italia Sono i marchi leader Prodotti a marchio

11 LAVORARE CON I FORNITORI RADICATI NEL TERRITORIO Fa parte della nostra missione è un punto di forza della Cooperativa sia in termini di visibilità ma anche di qualità delle produzioni permette un dialogo continuo, uno scambio di competenze ed esperienze per garantire la qualità del prodotto

12 LE TAPPE DELL OMOLOGAZIONE E CONTROLLO FORNITORI QUESTIONARIO PREVALUTAZIONE VERIFICAISPETTIVA OMOLOGAZIONE VERIFICHE MANTENIMENTO PRESSO I SITI PRODUTTIVI (CHECK) ANALISI

13 QUESTIONARIO PREVALUTAZIONE requisiti strutturali organigramma dell azienda layout stabilimento approvvigionamenti materie prime processo produttivo e relativo monitoraggio elenco referenze e relative etichette strumenti di misura piano di derattizzazione disinfestazione igiene personale, attrezzature ed ambiente (Sanificazione) sistema di rintracciabilità Certificazioni gestione delle verifiche

14 VERIFICA ISPETTIVA La VI ha lo scopo di ottenere maggiore affidabilità e sicurezza costante. la VI avviene all inizio del rapporto commerciale oppure per mantenimento. la VI e effettuata dall ufficio qualità insieme ad esperti della merceologia in esame. la VI esamina: aspetti documentali,aspetti produttive,le materie prime,la formazione,la struttura,le attività di controllo infestanti etc la VI si conclude con la compilazione di una check il fornitore è tenuto ad prendere visione-elaborare-risolvere tutte le non conformità rilevate valutazione e inserimento delle relative risposte di chiusura del fornitore per il superamento delle non conformità la frequenza della visita dipende dalla criticità della merceologia ma anche dalle segnalazione dei clienti

15 CONTROLLO FORNITORI TRAMITE ANALISI SU PRODOTTI Sempre nell ambito di mantenimento e qualificazione dei fornitori viene effettuata una programmazione di verifiche analitiche sulle referenze dei fornitori locali i parametri ricercati hanno limiti più restrittivi rispetto alla normative vigenti e definite in maniera univoca dal Progetto qualità. Gli esiti delle verifiche vengono valutati e identificati come idonei, migliorabili e non idonei. sugli esiti non idoneo e migliorabile il fornitore viene richiamato con lettera ufficiale ad intraprendere azioni correttive tali da garantire la sicurezza igienico sanitaria del processo produttivo nonché sul prodotto finito.

16 I PROTAGONISTI DELLA SICUREZZA ALIMENTARE: I CLIENTI

17 SEGNALZIONE PRODOTTI DIFETTOSI: UN ATTO DOVUTO VERSO CHI è ANCHE SOCIO UN ASPETTO DA NON SOTTOVALUTARE PER GARANTIRE LA SICUREZZA DEI NOSTRI CLIENTI UN MONITORAGGIO PUNTUALE VERSO I FORNITORI UNO STORICO SULL ANDAMENTO DEL FORNITORE UN OPPORTUNITA di CRESCITA LE RISORSE: PUNTI ASCOLTO BOX SERVIZIO ASS CLIENTI OPERATIVO C/O UQ PORTALE COOP I CLIENTI E SOCI CI POSSONO RAGGIUNGERE

18 TAPPE DELLA SEGNALAZIONE PRODOTTI DIFETTOSI RECLAMO VALUTAZIONE DIFETTO VERIFICA ISPETTIVA/ CONTROLLO REPARTO PRODUTTIVO RICHIAMO DEL FORNITORE CONDIVISIONE CON COOP ITALIA RISPOSTA AL CLIENTE STORICO SULL ANDAMENTO DEL FORNITORE

19 SEGNALZIONE CLIENTI: QUALCHE NUMERO

20 I PROTAGONISTI DELLA SICUREZZA ALIMENTARE: I NEGOZI E GLI ADDETTI

21 I NEGOZI 103 PUNTI VENDITA: Una base comune in autocontrollo e procedure specifiche per ciascuna realtà. Un controllo approfondito da parte dell ufficio Assicurazione qualità o consulenti ogni 3-4 mesi sui molteplici aspetti della qualità Verifiche analitiche continue su superfici, alimenti, acqua corrente, acqua dell acquario etc..

22 ALCUNI CONTROLLI QUALITA PUNTI VENDITA UNICOOP VERIFICA ISPETTIVA NEL NEGOZIO E PRELIEVO TAMPONI DI SUPERFICE, ALIMENTI, ACQUE PER LE VERIFICHE ANALITICHE RISOLUZIONI DELLE NON CONFORMITA. CONDIVISIONE RISULTATI CON IL GRUPPO DIRIGENTE DEL NEGOZIO,CON IL SETTORE OMMERCIALE, CON GLI ADDETTI.

23 I PROTAGONISTI DELLA SICUREZZA ALIMENTARE:LE AUTORITA DI CONTROLLO

24 LE AUTORITA CONTROLLO il confronto con le autorità è un momento di miglioramento reciproco È un feedback sul nostro operato Alcuni numeri; 257 visite ispettive ogni anno

25 LA GESTIONE DEL RISCHIO :IL RITIRO DALLA VENDITA DEI PRODOTTI

26 LA GESTIONE DEL RISCHIO :IL RITIRO DALLA VENDITA il ritiro dalla vendita del prodotto difettoso o prsesunto viene effettuato a seguito di: segnalazioni da parte di soci/clienti, punti vendita, organi preposti,dallo stesso fornitore, o da coop Italia. rispetto alla gravità del difetto e possibile agire diverse azioni: ritirare il prodotto dalla vendita (tramite lotto e scadenza) accantonare il prodotto (in attesa di sviluppi seguirà l eventuale rimessa in vendita del prodotto) sospendere gli ordini ritirare dalla vendita e sospenderne gli ordini se la segnalazione riguarda il rischio salute del consumatore (quindi un riscontro di gravità per es: analisi non conformi per presenza di patogeni,corpo estraneo etc) scatta il ritiro o ritiro con sospensioni ordini da reg. 178 a cui seguono attività di ricerca e contatto con tutti i clienti operatori che

27 LA GESTIONE DEL RISCHIO :UN CASO RECENTE

28 LA GESTIONE DEL RISCHIO :UN CASO RECENTE Nei primi giorni di Febbraio NAS e ASL intervengono su 3 negozi Coop per ricercare le cause di malori accusati da alcuni clienti a seguito di consumo di tonno acquistato nel reparto pescheria. Si attiva il comitato di crisi: Identificato il fornitore e gli estremi della rintracciabilità viene: Ritirato il prodotto dalla vendita con blocco degli ordini. Predisposto cartello informativo per i clienti da apporre nei punti vendita. Estrazione contatto soci che hanno acquistato i filetti di tonno nei PdV incriminati Definizione primo comunicato stampa (Ufficio comunicazione si attiva per presidiare i contatti con quotidiani e TV ) Comunicazione a tutti i punti vendita + comunicazione telefonica ai negozi aperti la domenica indicando di togliere il tonno dalla vendita. Ricevuta l estrazione da parte dei sistemi informativi sono iniziati i contatti vs i soci che hanno acquistato il tonno tramite call center appositamente ricercato

29 LA GESTIONE DEL RISCHIO :UN CASO RECENTE

30 I FRONTI di INTERVENTO durante la crisi assistenza pdv in seguito alla verifica nas e asl suggerimenti sulla documentazione da fornire durante il controllo tracciabilità prodotto / fornitore direttive operative : accantonamento prodotto comunicazione ai clienti comunicazione mass media gestione con autorita competenti nei giorni successivi contatti clienti e gestione dei malori altro

31 NUOVE PROSPETTIVE: la tracciabilità dei preincarti

32 TRACCIABILITA PREINCARTI REPARTO GASTRONOMIA Il personale addetto alle vendite deve lavorare i prodotti in modo da non perdere mai i seguenti riferimenti: fornitori, lotto, data di scadenza. (Manuale di reparto Unicoop Firenze). Si prevede quindi di conservare li dati di lotto e scadenza dichiarati dal fornitore.

33 COSA CAMBIA NEL SINGLE ticket.. ATTUALMETE DOPO

34 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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