EXPO 2015 NUTRIRE IL PIANETA. ENERGIA PER LA VITA.
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- Giorgio Romagnoli
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1 EXPO 2015 NUTRIRE IL PIANETA. ENERGIA PER LA VITA. L EXPO 2015 rappresenta una vetrina internazionale per mezzo della quale sarà possibile dibattere, confrontarsi e interagire sui grandi temi che caratterizzano il nostro Presente e che delineeranno il nostro Futuro: Ambiente, Energia e Alimentazione, tre pilasti che condizionano la vita del singolo individuo, ma incidono in modo profondo sui rapporti globali internazionali. Il tema del prossimo Expo, come suggerisce il titolo Nutrire il Pianeta. Energia per la vita, focalizza la propria attenzione sul rapporto che intercorre tra l essere umano e il cibo, in qualsiasi suo stadio e sfumatura, sottolineando come, da sempre, la vita dell individuo si sia sviluppata in parallelo con la scoperta dei sapori, del gusto, dei mezzi di produzione, trasformazione e conservazione. Nel quadro dell EXPO 2015, i partecipanti e i visitatori avranno modo di confrontarsi sulla tradizione che si incontra con la sperimentazione, attraverso la creatività e l innovazione nel settore alimentare, abbracciando tematiche di sensibilizzazione universale che possano permettere ad ogni soggetto di comprendere e donare il proprio contributo, alla luce dei nuovi scenari internazionali e geopolitici al centro dei quali deve essere ribadito il diritto universale sull alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti del Pianeta. Considerando l evoluzione del settore alimentare, bisogna riflettere sul peso che il cibo ha nell attuale quadro sociale mondiale, tenendo conto che attualmente le sfide da affrontare riguardano due aspetti rilevati: lo sviluppo tecnologico che possa permettere una giusta distribuzione degli alimenti e la produzione di alimenti nutrienti e biologici. Le politiche alimentari mondiali riguardano ora più che mai la corretta e solidale alimentazione, che saranno argomento di confronto di esperti, scrittori, operatori del settore agroalimentare, che si cimenteranno e confronteranno con le istituzioni e gli esperti di settore. I PARTNER DEL PROGETTO L Istituto Tecnico Agrario E. Sereni, fungerà da scuola capofila del progetto. In qualità di Istituto Capofila della Rete Nazionale degli Istituti Agrari d Italia (Re.N.Is.A.), contribuisce, costantemente, nella diffusione dell educazione all ambiente e al rispetto verso il Nostro territorio nazionale, ribadendo la necessità di tutelare e conservare le risorse che la Natura ci offre.
2 L Istituto Agrario Emilio Sereni è anche componente della Rete di scuole Più scuola meno mafia. La Rete degli istituti agrari Re. N. IS. A. Rete nazionale degli istituti agrari Tra i compiti che la Re.N.Is.A. ha deciso di adottare vi sono la volontà di avvalorare la qualità e consolidare la sicurezza dei prodotti che consumiamo, attraverso la produzione di alimenti di nicchia e sempre di qualità biologica; sostenere, innovare e ampliare lo spettro di ricerca per le nuove tecnologie da adottare nel campo dell agroalimentare, con il fine ultimo di migliorare le caratteristiche nutritive dei prodotti, la loro trasformazione, la loro conservazione e la loro distribuzione; sostenere le imprese che adottano energia pulita e rinnovabile e che incentivano i green jobs; divulgare le tradizioni alimentari della Nostra Nazione, ponendo in luce gli elementi culturali, etnici e identitari dei prodotti, quali elementi di caratterizzazione della Nostra Storia e del Nostro Progresso. Tali aspetti si incontrano, in una perfetta armonia concentrica, con la necessità di sostenere prodotti agroalimentari che svolgano un ruolo centrale sul territorio non solo nazionale, ma anche regionale o di zone territoriali aventi particolari caratteristiche che avvalorino la propria produzione, in quanto dovremmo essere sempre coscienti del valore di tali alimenti, che da sempre hanno donato energie alle comunità locali per svolgere i loro compiti, tra i quali vi sono la preservazioni degli stessi e la loro evoluzione culinaria, entrambe frutto di un esperienza che viene tramandata da decenni. La Rete nazionale Più scuola meno mafia La Rete che è stata costituita il 13 dicembre 2012, nell ambito delle attività della Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione del MIUR, è formata da scuole rappresentative di varie aree del territorio nazionale e persegue tra i suoi obiettivi i seguenti: definire progetti di utilizzo dei beni che, in coerenza con le vocazioni culturali e produttive del territorio, migliorino la qualità dell offerta formativa e accrescano l occupabilità dei giovani; attivare tutte le sinergie possibili con le singole realtà locali per ottimizzare le risorse; monitorare e assicurare la piena attuazione dei progetti di utilizzo degli immobili confiscati. Il contributo della Rete Più scuola meno mafia si concretizzerà nell individuazione e nell utilizzazione di un bene confiscato alla criminalità organizzata per la realizzazione di un Centro di studio e ricerca, gestito dagli studenti delle scuole delle due Reti coinvolte nel progetto.
3 Il centro si propone come punto di riferimento per alunni, famiglie, personale scolastico e per tutti i cittadini interessati ai temi del progetto al fine di: - produrre materiali da selezionare e diffondere nell ambito delle iniziative dell Expo; - realizzare percorsi didattici laboratoriali rivolti agli studenti delle scuole delle Reti finalizzati al contrasto alle attività delle ecomafie nello specifico settore agroalimentare. OBIETTIVI Il progetto si pone i seguenti obiettivi: 1. Coinvolgere le scuole della rete in un contesto più ampio di interazione con altri istituti del bacino mediterraneo; 2. Realizzare una piattaforma didattica multimediale per condividere conoscenze ed esperienze; 3. Produrre materiali didattici ed informativi; 4. Favorire l interscambio sia tra scuola e scuola che tra scuola e mondo dell imprese; 5. Consentire agli studenti di diventare protagonisti attivi della manifestazione. TEMI/ARGOMENTI Per raggiungere tali obiettivi sono stati individuati sette temi che caratterizzano la cultura mediterranea, sui quali ogni scuola o team di scuole si attiverà per la realizzazione di materiali originali da mettere a disposizione del pubblico durante tutto lo svolgimento di Expo2015 e per l implementazione della piattaforma didattica. Expo 2015 rappresenta per il progetto lo start up, in quanto si prevede per il futuro il coinvolgimento di un numero crescente di scuole in modo da favorire la circolarità delle informazioni e delle esperienze e implementare l interscambio socio-culturale tra tutte le nazioni. Gli argomenti intorno ai quali si concentreranno le attività in questa fase di avvio del progetto sono: 1. Coltivazioni e allevamenti tipici: attraverso lo studio a 360 di alcune colture ed allevamenti tipici della dieta mediterranea, si metteranno a confronto i diversi aspetti: socio-culturali, ambientali, agronomici e tecnologici dei singoli paesi del bacino mediterraneo. 2. Mappa del gusto: redigere una guida sui percorsi del gusto attraverso la visita e lo studio delle peculiarità locali che sono caratterizzate da un ricco patrimonio
4 culinario e agroalimentare caratteristico. Nella guida saranno valorizzate le tradizioni alimentari, come valore aggiunto, con una particolare attenzione alla Dieta Mediterranea. 3. Agricoltura e istruzione e lavoro: favorire, attraverso il coinvolgimento degli studenti degli Istituti tecnici e professionali agrari e delle Università del Mediterraneo, gli interscambi e i percorsi di alternanza scuola-lavoro soprattutto sui temi dell agricoltura ecosostenibile e della biodiversità. Con lo scopo di diffondere le buone pratiche coniugando la produzione di alimenti di qualità con la salvaguardia del territorio. Inoltre attraverso scambi culturali e percorsi di alternanza scuolalavoro si offre la possibilità ai giovani studenti di incontrare il mondo del lavoro, con particolare attenzione ai green jobs. 4. Alimentazione e salute: promuovere attraverso un decalogo alimentare i principi per educare gli adolescenti ad una corretta alimentazione, favorendo nuovi stili di vita in particolare per i bambini e gli adolescenti, soprattutto al fine di prevenire le malattie sociali derivanti dalla cattiva alimentazione. 5. Agricoltura di precisione: Avvicinare la didattica degli ITA ad una visione olistica delle varie materie, collegate tra loro da un ottica di precision farming. L approccio a questa visione deve essere condotto, parallelamente, dai docenti delle materie tecniche, superando le barriere tra i programmi tradizionali. 6. Agroalimentare e legalità: Acquisire le buone pratiche per produrre nel rispetto delle normative. Contrastare le sofisticazioni alimentari per salvaguardare i consumatori e l ambiente. Favorire i migliori strumenti che possano incentivare lo sviluppo tecnologico e biotecnologico per la produzione di alimenti sani, biologici e nutrienti. 7. Agricoltura sociale: Per favorire il ritorno ad un modello economico sociale che riproponga una realtà comunitaria e restituisca un senso civico alle persone. Le fattorie sociali rappresentano un percorso di recupero dei soggetti svantaggiati, ma anche un modo per riorganizzare il territorio in maniera virtuosa. Il settore agricolo ed in particolare le pratiche di agricoltura sociale rappresentano la risposta più idonea per realizzare interventi, didattico-formativi, di inclusione sociale e, più in generale concorrono a migliorare la qualità della vita locale dei cittadini. Questo perché, oltre a consentire il recupero di aree degradate e abbandonate per ottenere un maggior controllo del proprio territorio, consente di impiegare le persone in un contesto più confacente alle diverse attitudini e abilità di ciascuno.
5 I sette temi saranno gestiti da sette poli rappresentati ognuno da una scuola di una diversa regione. OGNI POLO COORDINA il lavoro ed è il terminale del gruppo delle scuole che si interessano del tema. è anche L ORGANIZZATORE delle fasi di scambio. I POLI I poli sono coordinati da una cabina di regia composta da: D.G. del MIUR il coordinatore della rete Re.N.Is.A un esponente progetto più scuola meno mafia Le attività inerenti i temi scelti saranno coordinate dal Comitato Tecnico Scientifico del progetto. METODOLOGIA Le attività del progetto si sviluppano attraverso un percorso che prevede dal punto di vista temporale i seguenti momenti, che a loro volta saranno articolati in attività specifiche proprie di ogni singolo tema trattato. Le fasi salienti del progetto possono essere così riassunte: 1. Animazione della rete: in questa fase si presenta il progetto a tutti gli Istituti e/o Enti che si intende coinvolgere e si raccolgono le adesioni degli stessi riguardo i temi e/o i sottotemi che ognuno intende sviluppare. 2. Costituzione del comitato tecnico che coordina, raccorda e monitorizza le attività dei singoli poli. 3. Costituzione dei poli: in base alle adesioni e ai desiderata espressi dagli aderenti al progetto, si costituiranno dei poli per lo sviluppo delle singole attività scelte. 4. Predisposizione della piattaforma multimediale: la piattaforma multimediale rappresenta il luogo privilegiato per la condivisione dei materiali e per il confronto. La piattaforma suddivisa in diverse aree consente anche il monitoraggio in tempo reale dello stato di avanzamento dei lavori. 5. Sviluppo delle attività: le singole attività si svolgeranno con modalità diverse a secondo dell argomento trattato e del momento temporale. La fase iniziale sarà caratterizzata principalmente dalla definizione e dall articolazione delle singole attività con la suddivisione dei compiti tra i componenti dei singoli poli. Seguirà la fase di ricerca e
6 scambio di informazioni, durante la quale è auspicabile anche l avvio di momenti di interscambio e soprattutto di alternanza scuola-lavoro al fine di contestualizzare i lavori alle reali esigenze lavorative. Man mano che la produzione dei materiali didattici si completa si provvederà alla loro pubblicazione sulla piattaforma, ma è fondamentale prevedere la loro pubblicizzazione anche attraverso eventi organizzati e gestiti dagli studenti, quali ad esempio delle piccole conferenze o tavole rotonde. 6. Selezione e preparazione dei materiali da utilizzare per l Expo: indubbiamente al termine di questo periodo si disporrà di una grossa quantità di materiali, sarà pertanto necessario fare una selezione di quelli che saranno utilizzati per la realizzazione dello spazio espositivo rispetto a quelli che saranno utilizzati nelle attività promosse a livello territoriale METODOLOGIA e locale. Tutti i materiali prodotti saranno tradotti nelle principali lingue straniere. Le fasi salienti del progetto possono essere così riassunte: 1. Animazione della rete 4. Predisposizione della piattaforma multimediale 2. Costituzione del Comitato tecnico 5. Sviluppo delle attività 3. Costituzione dei Poli 6. Selezione e preparazione dei materiali da utilizzare per l Expo ARTICOLAZIONE DEI TEMI A titolo esemplificativo si riporta brevemente l articolazione delle attività previste per uno dei temi trattati: Coltivazioni e allevamenti tipici. Il lavoro sarà organizzato per monografie, redatte dagli istituti partecipanti, ognuna delle quali avrà come obiettivi lo studio e la ricerca sull evoluzione delle colture e degli allevamenti, tipici di un determinato territorio, correlatamente all evoluzione delle abitudini alimentari nel passato più o meno remoto. Gli aspetti da trattare nella singola monografia riguardano: 1. colture ed allevamenti tradizionali del territorio di competenza a. riferimenti alle specie trattate, con particolare attenzione alle varietà e cv esistenti, o da recuperare; b. richiami storici riferiti alla presenza delle varietà coltivate.
7 2. basi statistiche relative alle produzioni descritte; 3. aspetti tecnici delle produzioni descritte e relativa evoluzione a. agrotecnica applicata; b. tipologie di allevamento; c. spostamenti delle aree di coltivazione nel territorio. 4. aspetti qualitativi e note gastronomiche a. piatti tipici ottenuti con i prodotti descritti; b. prospettive 5. prospettive ed indicazioni per un recupero produttivo e gastronomico, alla luce delle nuove tecnologie disponibili e degli scenari di politica agricola comunitaria. Dati del progetto Nelle attività di progetto è previsto il coinvolgimento di: 200 Istituti Tecnici e Professionali 20 Regioni 15 Paesi del Mediterraneo Studenti Docenti
8 Struttura dei costi progetto Il progetto attiva: 200 istituti 20 regioni studenti 15 paesi 1800 docenti Le attività principali sono: Animazione della rete Costituzione dei poli tecnico professionali Selezione e preparazione dei materiali Ideazione, creazione e gestione della piattaforma didattica multimediale per condivide le conoscenze Attività di interscambio tra le scuole Presentazione dei lavori alle iniziative dell expo Ogni scuola o team di scuole si attiverà per la realizzazione di materiali originali da mettere a disposizione del pubblico durante tutto lo svolgimento di Expo 2015 e per l implementazione della piattaforma didattica sui sette temi che caratterizzano la cultura mediterranea: Coltivazioni e allevamenti tipici Mappe del gusto Agricoltura, istruzione e lavoro Alimentazione e salute Agricoltura di precisione Agroalimentare e legalità Agricoltura sociale Il progetto sarà coordinato centralmente dalla scuola capofila e dal equipe costituita dai partner del progetto. Le risorse previste saranno messe a disposizione delle singole scuole coordinate dai poli che gestiranno lo sviluppo dei singoli temi.
9 Definizione dei costi gestione delle misure di attuazione (sette aree di azione gestite da sette scuole capofila) costo di ogni singola azione costo totale (costo di ogni singola azione per 7 azioni) coordinamento nazionale gestione delle azioni su piano nazionale coinvolgimento delle scuole coordinamento dei gemellaggi costo totale piattaforma formazione a distanza produzione sette ipertesti per le aree di azione costo di un singolo ipertesto costo totale (costo di ogni singolo ipertesto per 7 ) costo totale piattaforma gemellaggi costo dei gemellaggi per ogni singola misura costo totale gemellaggi ( costo dei gemellaggi di ogni singola misura per 7 misure) costi generali di funzionamento (10% dei costi di attuazione con esclusione del coordinamento e della piattaforma) totale costo progetto Parametrando il costo complessivo al numero di scuole coinvolte nel progetto nel solo territorio nazionale si definisce un costo di circa 5000 euro a scuola. Costo reso possibile dalle sinergie attivabili dalle reti coinvolte e dal coordinamento nazionale.
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