Accendiamo la nostra fantasia

Transcript

1 1^ B S.M.ST. SEZ. GALILEI La lucciola Accendiamo la nostra fantasia Anno XX n. 195 Gennaio 209 Sommario La capra e la giraffa 2 Piccoli amici animali 3 La cocorita snob 4 Il cane e il gatto 5 Il panda e il tacchino 8 Un congresso di gatti 9 Il gatto e il topo 10 Un cane viveva in un 11 L elefante e il topolino 12 In strada 13 Torello di paglia 14

2 P A G I N A 2 Un giorno una giraffa e una capra si trovavano su una strada asfaltata. La capra è affamata, ormai senza forza, non riesce neanche a camminare. La giraffa avendo visto la capra affamata prende dagli alberi alti alcune foglie e gliele mette in bocca. La capra allora avendo trovato più energie ringrazia la giraffa. MORALE:aiutare gli altri. (Boscolo Giulia Chio)

3 A N N O X X N P A G I N A 3 C erano una volta sei piccoli amici animali. Ogni giorno andavano in una pozza vicino alla cascata a bere qualche sorso d acqua; un giorno sentirono parlare di una cosa terribile, era sparita una piccola orsacchiotta da soli 3 anni. Rimasero tutta la notte svegli a pensare all accaduto, Due giorni dopo mentre passeggiavano sulla riva del mare sentirono un grido provenire da uno scoglio si avvicinarono e videro una piccola cucciola che piangeva e gridava dalla disperazione. La portarono a casa con loro e rivide la propria mamma ed il proprio papà così vissero per sempre felici e contenti.

4 P A G I N A 4 C era una volta una cocorita snob che era molto amica di un cagnolino di nome Benny. Un giorno al cane venne in mente di provare uno di quelli strani giocattoli elettronici che usano spesso gli umani. Il cane iniziò e dopo un po la cocorita snob accorse: Cip cip ei la Benny ti ho visto giocare, ma cip ti rendi conto che è cinque ore che giochi?? Benny disse Nooo è da 5 minuti La cocorita ribattè Non ci credi, allora guarda l orologio e il cane: ma sarà sbagliato allora la cocorita stanca andò via e disse Ricordati che a giocare troppo poi ti fanno male gli occhi Il cane non le badò e andò avanti a giocare. Dopo due giorni di seguito che il cane giocava non ce la fece più, si guardò allo specchio, aveva gli occhi rossi allora andò dalla cocorita e disse hai ragione non dovevo giocare e la cocorita rispose ai visto?! Non ti dico di non giocare ma di giocare poco Il cane da quel giorno giocò solo mezz o- ra, si divertì molto e non ebbe più male a- gli occhi MORALE : un po al giorno leva il medico di torno (Eleonora Marcon )

5 Un cane e un gatto si trovarono in un parco. Il cane aveva una ciotola di croccantini e il gatto la voleva tutta per sé; allora il gatto disse al cane che, dietro un albero, c erano degli ossi. Il cane gli rispose: Se questa cosa è vera, portameli qui questi ossi, tanto io sono felice e contento con i miei croccantini. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Di Matteo Marangon

6 P A G I N A 6

7 P A G I N A 7 IL GALLO VANITOSO Una volta in una fattoria c era un gallo che si vantava della sua bellezza,ma alle galline non piaceva questo gallo:si vantava della sua bellezza,non cantava al sorgere del sole,stava sempre a guadarsi allo specchio e dormiva sempre per non sporcarsi. Così un giorno il contadino andò a comprare un nuovo gallo. Quando arrivò il gallo tutte le galline lo rincorsero perché lui era un vero gallo, no come l altro che era vanitoso. Così il contadino decise di mangiarsi il gallo vanitoso per Natale al posto del cavallo. E meglio non essere troppo vanitoso.

8 P A G I N A 8 IL PANDA E IL TACCHINO UN PANDA CHE AVEVA UN FRATELLO TACCHINO SI MISE A GIOCARE CON LA PLAY STATION E IL TACCHINO, VEDENDO CHE SI STAVA DIVERTENDO, LO SPINTONÒ E SI MISE A GIOCARE LUI. IL PANDA LO LASCIAVA SEMPRE VINCERE ANCHE QUANDO GIOCAVANO IN DUE. IL TACCHINO ERA QUELLO BELLO DELLA FAMIGLIA MA ANCHE QUELLO CAT- TIVO, INVECE IL PANDA ERA BRUTTO E SPELACCHIATO, MA AVEVA IL CUORE BUONO. UN GIORNO MENTRE SUO PAPÀ LAVORAVA NEI CAMPI IL PANDA GLI CHIESE PERCHÉ LUI ERA BRUTTO E SUO FRATELLO ERA BELLISSIMO. SUO PAPÀ GLI DISSE CHE PER PIACERE NON BISOGNA ESSERE BELLI FUORI MA DENTRO E IL CHE ACCADDE: QUANDO DIVENTÒ GRANDE SI SPOSÒ ANCHE ESSENDO BRUT- TO MA BUONO E IL TACCHINO RIMASE DA SOLO PER IL RESTO DELLA SUA VI- TA CON LA CATTIVERIA CHE LO PERSEGUITAVA. (CHIEREGHIN GIORGIA)

9 P A G I N A 9 UN CONGRESSO DI GATTI Un cane di nome Scrat, quando vedeva gatti, correva subito a mangiarseli,allora un bel giorno i gatti decisero di andare ad attaccarlo Tutti insieme provarono ad attaccarlo, ma non ce la fecero. Allora decisero di studiare un altro piano,alla fine si accese la lampadina e decisero che gli dovettero attaccare una campanella al collo cosi quando si avvicinava si sentiva subito. Per questa missione dovettero chiamare in causa i fratelli Micio e Miao che però si tirarono indietro. Ad un certo momento salto fuori il gatto con gli stivali, Lui disse andrò io è caccerò via i cani una volta per tutti. Allora il gatto andò, gli attaccò la campanella e scappo via, e disse Da questo momento i gatti non avranno più paura dei cani. MORALE L unione fa la forza. (Boscolo Matteo Meneguolo)

10 P A G I N A 1 0 IL GATTO E IL TOPO Un gatto e un topo da un po di tempo erano molto nemici. Un brutto giorno si trovarono faccia a faccia in un giardino di una casa. Il topo cominciò a fare dei dispetti molto brutti contro il gatto. Più tardi il gatto si stancò e allora cominciò a fare di molto peggio. Finché i due nemici sentirono una vocina che gli sussurrò: Basta,guardate che potete diventare amici,senza volere!vedrete che starete bene. Allora i due fecero un passo avanti e dissero in coro la stessa cosa,poi si misero a ridere. Da quel giorno diventarono grandi amici e non si lasciarono mai. Chi trova un amico trova un tesoro. (Boscolo Silvia Cegion)

11 P A G I N A 1 1 Un cane viveva in un giardino gigantesco. Ogni sera, per andare a fare la passeggiata con il padrone,passava davanti a un caseggiato. Il caseggiato era molto vecchio e c erano moltissimi gatti.un gatto bianco con gli occhi rossi fissava ogni sera il cane,facendo le fusa. Una sera il gatto era scomparso e il cane tutto contento si fece la passeggiata tranquillo.a un certo punto il cane rimase solo, perché il padrone era andato a buttare via le immondizie. A d un tratto uscì fuori da una macchina il gatto facendo gr-gr-gr-gr,il cane si spaventò. Il gatto cominciò a girare intorno al cane,il cane tremò. Il gatto fece una idea per graffiarlo,quando iniziò a toccarlo arrivò il padrone. Il padrone lo sgridò e andarono via. Da quel momento il gatto non guardò più male il cane. Bisogna essere sempre amici. Bellemo Anna

12 P A G I N A 1 2 L ELEFANTE E IL TOPOLINO Come si dice, l elefante con il topolino non vanno d accordo. Un elefante tranquillo stava mangiando, quando si accorse che c era in mezzo all erba un topolino. L elefante si spaventò ma il topolino lo fermò e gli disse: No fermo! Io non sono come gli altri topi voglio essere tuo amico1!. A quelle parole l elefante si calmò anche se per qualche istante fu pieno di paura. Ad un certo punto l elefante disse : Beh se sei diventato mio amico cosa facciamo adesso? E il topolino gli rispose pieno di gioia: Davvero sono tuo amico, e non hai più paura di me, e se adesso ti chiedessi di giocare con me cosa risponderesti? Beh fammi vedere.di si! Disse l elefante ed insieme urlarono urrà! Contenti per quella amicizia che prima era una paura. (Gorin Arianna)

13 P A G I N A 1 3 C era una volta una formica e una cimice.uno veniva dalla città e l altro dalla campagna. La formica era forte e faceva parte di un club mentre la cimice non era di nessun club e cominciò a imitare gli altri. Lo stesso nessuno lo voleva così che alla fine andò vestita normalmente e tutti la vollero. MORALE:non bisogna imitare gli altri, bisogna essere se stessi. (nicholas varisco)

14 P A G I N A 1 4 C era una volta una coppia di vecchi,che non avevano bambini. Cosi hanno deciso di fare un torello di paglia,nei fianchi hanno messo del catrame. Un giorno la vecchietta ha deciso di portare il torello nel prato. Era una bella giornata di sole,la vecchietta si è addormentata nell ombra sotto un albero vicino al prato. è passata una volpe. Ha visto il torello,e ha voluto portarlo via; si attaccata al fianco dove c era il catrame ed è rimasta intrappolata. Dopo poco è passato un lupo: è rimasto intrappolato anche lui nel catramo del torello. Poco dopo è passato un orso ed è entrato nella stessa trappola. Quando la vecchietta si è svegliata,ha preso paura vedendo tutti questi animali intorno al suo torello e ha cominciato a chiamare suo marito. Arrivato vecchiotto,hanno richiuso gli animali in una cantina. Volpe,lupo e orso hanno cominciato a piangere e chiedere perdono. Volpe ha detto: Lasciatemi andare e io vi porto delle galline e delle oche. E vecchietti hanno lasciato andare la volpe. Lupo ha detto: Lasciatemi andare e io vi porto delle pecore.e loro hanno lasciato andare il lupo.

15 P A G I N A 1 5 E dopo orso ha detto: Lasciatemi andare e io vi porto del miele. I vecchietti hanno lasciato andare anche l orso. Dopo i vecchietti vedono la volpe che porta delle galline e oche,il lupo che porta delle pecore,l orso che porta delle botta di miele. Per tanto tempo vecchietti sono vissuti felici con i loro animali. La volpe,il lupo e l orso non sono più venuti. Tania Dymova

16 P A G I N A 1 6 DIRETTORE: Giulia Boscolo Chio CAPO REDATTORI:Bellemo Anna, Boscolo Silvia, Boscolo Matteo Meneguolo REDATTORI:Boscolo Bacheto Matteo, Chiereghin Giorgia, Dymova Tatiana, Fiorentini Marco, Gorin Arianna, Marangon Matteo, Marangon Nicola, Marcon Eleonora, Tasca Davide, Tiozzo Brasiola Giulia, Varisco Nicholas, Vianello Michael. INSEGNANTE COORDINATORE : Bennati Francesco. SM.ST. Pascoli-Galilei V. Tirreno Chioggia.