REVISIONE INTERMEDIA DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNE
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- Leone Di Pietro
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1 REVISIONE INTERMEDIA DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNE Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo COM (2002) 394 SINTESI 2003
2 La PAC tra Agenda 2000 ed il 2008: la Revisione di Medio Termine. Sin dalla sua nascita la Politica Agricola Comune ha dovuto affrontare numerose sfide prima fra tutte quella del conseguimento degli obiettivi fissati dall articolo 39 del Trattato (oggi articolo 33 del Trattato di Amsterdam): - migliorare la produttività - assicurare un livello di vita equo alla popolazione agricola - garantire la sicurezza degli approvvigionamenti a prezzi ragionevoli - gestire gli squilibri quantitativi. I successi conseguiti nel promuovere la produttività e gli approvvigionamenti si sono, nel tempo, trasformati in eccessi tanto che la PAC è stata chiamata ad intervenire sul controllo delle produzioni di alcuni comparti. Con la riforma del 1992 (Mac Sharry) è stato dato un nuovo indirizzo basato sulla diminuzione dei prezzi istituzionali dei principali prodotti agricoli compensando la conseguente diminuzione del reddito degli agricoltori tramite aiuti diretti. Nel 1997 la Commissione ha presentato Agenda 2000, il documento programmatico con cui sono state avanzate le proposte di riforma della PAC sulla base delle osservazioni scaturite dal Consiglio europeo di Madrid del L accordo politico, raggiunto durante il Consiglio europeo di Berlino del 1999, ha dato concretezza a quanto proposto con tale documento. L orientamento adottato fu quello di proseguire con il processo di riforma intrapreso nel 1992 ampliando però gli obiettivi in modo da rendere l agricoltura europea multifunzionale, sostenibile e competitiva attraverso azioni che prevedessero: 1. la riduzione dei prezzi istituzionali per promuovere la competitività; 2. un equo tenore di vita per la comunità agricola; 3. la promozione della qualità; 4. una maggiore integrazione delle tematiche ambientali nella PAC; 5. una strategia integrata di sviluppo rurale (al quale viene adesso riconosciuto il ruolo di secondo pilastro della PAC); 6. la gestione decentralizzata e la semplificazione della normativa e lo snellimento delle procedure di programmazione. In quella stessa sede fu dato incarico alla Commissione di elaborare entro il 2002 una revisione di medio termine, la cosiddetta Mid-term review (MTR), con l obiettivo di: - conoscere l andamento della spesa agricola e del mercato dei cereali, dei semi oleosi e delle carni bovine; - individuare una possibile strategia per il settore lattiero-caseario, in vista dell eventuale soppressione dell attuale regime delle quote dopo il 2006; - discutere sulle eventuali modifiche da apportare alle OCM. 2
3 A ciò vanno aggiunte le raccomandazioni del vertice di Goteborg del 2001, con cui il Consiglio invitava la Commissione a tener conto dell impatto della PAC sull ambiente e della sostenibilità dello sviluppo dell agricoltura europea. La comunicazione (COM 394/2002), elaborata a seguito di tale incarico e presentata il 10 luglio 2002, è andata oltre il mandato in considerazione del fatto che la revisione rappresenta un occasione unica per conseguire gli obiettivi fissati a Berlino e a Goteborg e per dare una risposta alle aspettative dei cittadini europei nei confronti dell agricoltura e della politica agricola nella prospettiva della nuova programmazione per il periodo Il contesto in cui viene fuori questa proposta peraltro è riscaldato da un dibattito particolarmente acceso sui temi della politica agricola ed in particolare sull allargamento ad Est (ed i conseguenti tagli alle risorse destinati agli attuali 15 Stati membri), sulla conclusione del periodo di applicazione dell accordo GATT e sul nuovo negoziato WTO nonché sulla recente approvazione del Farm Bill, il documento che adotta la nuova politica agricola degli USA, che fra l altro va nella direzione opposta rispetto a quella indicata dalla Commissione relativamente al disaccoppiamento degli aiuti. La revisione di medio termine, si è detto, è andata ben oltre i punti sopra menzionati previsti dal mandato del Consiglio di Berlino ponendosi ulteriori obiettivi: ridimensionare il ruolo delle OCM a quello di semplice rete di sicurezza dell'intervento; orientare la produzione agricola verso le richieste del mercato; garantire la sicurezza alimentare attraverso i meccanismi della condizionalità (crosscompliance); sostenere e stabilizzare i redditi agricoli al fine di contribuire al raggiungimento di un tenore di vita equo per le comunità rurali; sostenere i metodi di produzione agricola tradizionali ad alto valore naturale; introdurre misure più rigorose in campo ambientale e relativamente al rispetto della salute e del benessere degli animali; migliorare l equilibrio tra la spesa destinata ai mercati e quella destinata allo sviluppo rurale ampliando la portata dello sviluppo rurale per garantire maggiori risposte sui temi dell'occupazione e dello sviluppo sostenibile; rispondere alle aspettative della società promuovendo la qualità degli alimenti e l'ecocompatibilità; ripartire il sostegno al reddito in modo più equo e rafforzare la coesione sociale; proseguire sulla strada della semplificazione della normativa agricola e del decentramento amministrativo della PAC. 3
4 La proposta si articola in cinque punti: misure di mercato; disaccoppiamento degli aiuti diretti; cross-compliance e audit aziendale; modulazione dinamica; rafforzamento dello sviluppo rurale; Disaccoppiamento degli aiuti dalla quantità prodotta Misure di mercato Modifica delle OCM cereali compreso il grano duro, riso, foraggi essiccati, frutta in guscio, carni bovine, latte Cross-compliance e audit aziendale: Rispetto delle norme in materia d ambiente e benessere degli animali e controllo dei processi produttivi REVISIONE DI MEDIO TERMINE Modulazione dinamica: trasferimento di risorse dal 1 al 2 pilastro della PAC Rafforzamento dello sviluppo rurale: maggiori risorse nuove misure di accompagnamento Per quanto concerne le misure di mercato viene proposta la modifica di alcune OCM come quella relativa ai cereali, incluso il frumento duro, e quelle relative al riso, alle carni bovine e ai prodotti lattiero caseari. Molto rilevante per l Italia, in particolare per il Meridione, è il pacchetto di misure previste per il grano duro che fra l altro costituisce, per il nostro paese, uno dei principali ostacoli al negoziato per via del danno economico che deriverebbe dalla riduzione dell aiuto supplementare previsto per le zone tradizionali (da 344,50 a 250 in tre anni). A ciò va aggiunto il rischio di contrazione della coltura nelle aree tradizionali e conseguentemente di carenza dell offerta a livello nazionale, in considerazione del meccanismo di disaccoppiamento degli aiuti diretti, che prevede, come vedremo dettagliatamente più avanti, un pagamento unico per azienda indipendente dalla quantità prodotta e persino dalla stessa esistenza della produzione. Si riporta di seguito un quadro sintetico delle misure di mercato proposte per le più importanti produzioni comunitarie. 4
5 Cereali Frumento duro Semi oleosi Colture proteiche Riso Credito per il CO 2 Foraggi essiccati Frutti in guscio Carni bovine Prodotti lattierocaseari SITUAZIONE ATTUALE PROPOSTA DELLA REVISIONE INTERMEDIA Prezzo di intervento pari a 101,31 /t pagamenti diretti pari a 63 moltiplicati per ulteriore riduzione del 5% del prezzo di sostegno dei la resa di riferimento cereali (da 101,3 a 95,35 euro/t), abolizione delle Maggiorazioni mensili del prezzo di intervento di 0,93 /t applicate in sette tappe maggiorazioni mensili; compensazione in base a quanto previsto da Agenda 2000, cioè con un aumento degli aiuti corrispondente al 50% della riduzione del prezzo. Supplemento specifico: Il supplemento specifico passa a 250 /ha nelle zone - 344,50 /ha nelle zone tradizionali" - 138,90 /ha nelle zone consolidate" tradizionali nell'arco di tre anni. Non è versato più alcun supplemento nelle "zone consolidate". E istituito un premio alla qualità pari a 15 /t applicabile dappertutto Pagamenti per superficie allineati su quelli per i cereali Non sono previste misure specifiche i pagamenti subiranno gli stessi incrementi dei pagamenti a favore dei cereali Pagamento specifico supplementare pari a 9,5 /t moltiplicati per la resa di Nuovo aiuto complementare a sé stante per le colture riferimento proteiche pari a 55,57 /ha (9,5 /t moltiplicati per le rese medie di riferimento delle regioni di coltura) Prezzo di intervento pari a 298,35 /t(risone) Riduzione del 50 % del prezzo di intervento che passa a un Pagamento diretto pari a 52,65 /t, versato per Ha, nei limiti delle superfici prezzo di base di 150 /t, al di là del quale scatta l'ammasso massime garantite (SMG) privato. L'intervento è fissato come rete di sicurezza al prezzo di 120 /t. Pagamenti compensativi pari a 177 /t di cui una parte più piccola (75 /t) sarà concessa sotto forma di pagamento specifico per il riso. Riduzione delle SMG al valore più basso tra la media del oppure l'attuale livello delle SMG Produzioni non alimentari sui terreni ritirati dalla produzione (è obbligatorio Aiuto di 45 /ha a favore delle colture energetiche (è stipulare un contratto con il trasformatore) obbligatorio stipulare un contratto con il trasformatore) Superficie massima garantita pari a 1,5 milioni di ettari Pagamenti diretti: Aiuti al reddito concessi agli agricoltori nel quadro di un - 68,83 /t per i foraggi disidratati aiuto al reddito unico per azienda (dotazione finanziaria - 38,64 t per i foraggi essiccati al sole pari a 160 milioni di euro) Regime semplificato di sostegno al settore per i foraggi disidratati e i foraggi essiccati al sole con un aiuto unificato ridotto a 33 /t Programmi pluriennali per il miglioramento della qualità attuati da organizzazioni Pagamento forfettario di 100 /ha con la possibilità di di produttori. Dopo la scadenza dei programmi di miglioramento attualmente non un'integrazione concessa dagli Stati membri fino ad un sono previste misure specifiche di sostegno massimo di 109 /ha. Superficie massima garantita pari a ha. Prezzo di base fissato a 2224 /t Totale disaccoppiamento di tutti i premi e loro sostituzione Pagamenti per capo di bestiame limitati a secondo della categoria di animali con un aiuto diretto al reddito per azienda. Irrigidimento Premio supplementare per la macellazione delle condizioni e dei controlli per la concessione di sussidi Premio di estensivizzazione all esportazione di animali vivi. Regime delle quote valido fino al 2008 Riduzione progressiva del prezzo di Quattro diverse opzioni possibili per il periodo 2008/2015: intervento del 15% a partire dalla campagna 2005/06 Il premio per vacca nutrice mantenere quanto previsto dall'agenda 2000; passa da 5,75 /t a 17,24 /t entro le quote a partire dalla campagna 2005/06 ed è applicare l'agenda 2000, ma con un'ulteriore riduzione previsto inoltre un pagamento supplementare (premio integrativo e/o pagamento del prezzo (-15% per il burro e -5% per il latte per superficie) Aumento globale delle quote del 2,39 % scremato in polvere) e un aumento delle quote (+3%); introduzione di un regime di doppia quota (A interna e C riservata alle esportazioni); liberalizzazione del mercato con abolizione delle quote e riduzione del prezzo di intervento del 25%. 5
6 Una delle novità più importanti introdotte dalla revisione di medio termine è rappresentata dal disaccoppiamento degli aiuti diretti in un ottica di prosecuzione di quel processo, che prevede il trasferimento del sostegno dal prodotto al produttore, iniziato nel 1992 con la riforma Mac Sharry. Fino ad oggi sono stati ridotti i prezzi di sostegno ed introdotti pagamenti diretti parzialmente disaccoppiati nel settore cerealicolo, in quello dei semi oleosi e delle colture proteiche e in quello delle carni bovine. La Commissione propone adesso di compiere il passo definitivo prevedendo, per alcuni settori (seminativi, leguminose da granella, patate da fecola, carne bovina, carne ovina, riso, grano duro e foraggi, nonché i pagamenti relativi al settore lattiero-caseario, al momento del loro avvio), un pagamento unico per azienda determinato sulla base degli aiuti diretti storici ricevuti. Successivamente lo stesso sistema potrà essere adottato per i settori la cui riforma è programmata per il 2003 (olio d oliva, alcuni ortofrutticoli, zucchero). Sono previste alcune eccezioni come per esempio il premio alla qualità del grano duro. Va osservato che il pagamento è disaccoppiato non solo dalla quantità prodotta ma anche, come si è avuto modo di accennare, dalla stessa esistenza della produzione per quanto resti l obbligo di mantenere le superfici aziendali, in caso di assenza della coltivazione, in buono stato agronomico. Tale regime di aiuti sarà condizionato dall osservanza (cross-compliance) di una serie di requisiti obbligatori in materia di sicurezza alimentare, rispetto dell ambiente, sicurezza dei lavoratori agricoli, salute e benessere degli animali che verranno delineati da una base normativa comune. A questo strumento per un ulteriore razionalizzazione dell azienda agricola viene affiancato l audit aziendale che prevede il controllo dei flussi energetici e dei processi produttivi in azienda. In particolare esso sarà obbligatorio per le aziende che ricevono aiuti diretti per un ammontare superiore ai /anno mentre per le altre aziende l adesione rimarrà facoltativa. Per tutte le aziende che ricevono un aiuto disaccoppiato sarà altresì obbligatoria l adesione al regime di set-aside ambientale di durata decennale e non rotazionale. Tale regime, a differenza del passato, non prevede che si possa coltivare una coltura energetica sui terreni a set-aside. Viene però attivato un sistema di credito energetico, detto carbon credit, che mira ad incentivare la produzione di colture energetiche in grado di ridurre le emissioni di biossido di carbonio e ciò anche in considerazione della recente comunicazione della Commissione che rende obbligatorio l uso dei biocarburanti. Uno degli obiettivi che la Commissione si propone di raggiungere è, come si è detto, un migliore equilibrio tra la spesa destinata ai mercati e quella destinata allo sviluppo rurale ed inoltre una più equa ripartizione dei fondi sia tra gli Stati membri che tra le aziende. A tal fine è stato studiato un regime, detto di modulazione dinamica, obbligatorio per tutti gli Stati membri, che 6
7 prevede la riduzione dei pagamenti diretti, sia accoppiati che disaccoppiati, del 3% all'anno per sette anni fino a raggiungere la riduzione massima del 20% prevista da Agenda Tuttavia saranno soggette a modulazione solo aziende di grandi dimensioni poiché viene proposta l introduzione di una franchigia proporzionale alle Unità di Lavoro Annue (ULA): per aziende fino a due ULA a tempo pieno la franchigia è fissata a Tale franchigia potrà essere aumentata, a discrezione degli Stati membri, in misura pari a euro per ogni ULA sopra le due. Viene inoltre fissato un tetto massimo di agli aiuti per azienda pari a Il risparmio di spesa derivante dalla modulazione sarà trasferito sulla dotazione finanziaria del secondo pilastro. Al contrario di quanto si verifica con l attuale regime di modulazione volontaria, secondo il quale i risparmi rimangono nel paese in cui essi si producono, il risparmio derivante dal nuovo regime di modulazione obbligatoria sarà redistribuito tra gli Stati membri in misura direttamente proporzionale alla superficie ed all occupazione agricola, ed inversamente proporzionale ad un parametro di prosperità economica. In tal modo si assicurerà un trasferimento di fondi dalle agricolture più ricche ed intensive a favore di quelle più povere ed estensive. Al fine di evitare un eccessiva penalizzazione dei paesi in cui prevalgono aziende di grandi dimensioni (si consideri che questi paesi - Germania, Regno Unito, Olanda - sono sostanzialmente i maggiori finanziatori della PAC), il risparmio derivante dall applicazione del tetto massimo, rimarrà nel paese in cui è stato prodotto. Gli Stati membri potranno ridistribuire le risorse aggiuntive all'interno dei Piani di Sviluppo Rurale tenendo conto anche delle nuove misure di sviluppo rurale che la Commissione ha incluso nella revisione intermedia. La proposta di riforma prevede di rafforzare lo sviluppo rurale non solo incrementando le risorse ad esso destinate ma anche ampliando il gruppo delle misure di accompagnamento (misure agroambientali, indennità compensative, imboschimento delle superfici agricole e prepensionamento), finanziate dal FEAOG/garanzia, con l inserimento di tre nuovi capitoli: Qualità alimentare; Rispetto delle norme; Salute e benessere degli animali. Per quanto concerne il primo punto verrà incentivata la partecipazione degli agricoltori a regimi di certificazione e di garanzia della qualità, riconosciuti dallo Stato membro o dall'ue, (indicazioni geografiche, denominazione di origine, indicazione del metodo di produzione biologico) offrendo incentivi agli agricoltori che, su base volontaria, produrranno conformemente ai requisiti di tali regimi. Verrà erogato un aiuto forfettario per azienda agricola per un periodo massimo di cinque anni. Verrà dato inoltre sostegno ad associazioni di produttori per attività promozionali di determinati prodotti agricoli designati nell'ambito dei suddetti regimi di certificazione e di garanzia della qualità. Al fine di eliminare qualsiasi possibilità di duplicazione 7
8 degli aiuti a favore delle attività promozionali agricole sul mercato interno, a partire dal 2005 il sostegno comunitario alla promozione dei prodotti agricoli nell'ambito del primo pilastro sarà indirizzato esclusivamente alla promozione sui mercati di paesi terzi. Il capitolo Rispetto delle norme è rivolto ad aiutare gli agricoltori ad adeguarsi alle norme più rigorose del nuovo regime di cross-compliance. A questo riguardo, la Commissione propone di attivare due tipi di aiuto: un aiuto temporaneo e decrescente, erogabile al massimo per cinque anni ed a partire da un massimo di 200 euro per azienda nel primo anno, per compensare gli agricoltori dei maggiori costi associati all adeguamento alle nuove norme in materia di cross-compliance; un aiuto forfetario quale contributo ai costi di avvio dell audit aziendale. L ultimo capitolo, Salute e benessere degli animali, prevede la concessione di aiuti ai produttori disposti ad assumere impegni in materia di benessere degli animali che vadano oltre i requisiti obbligatori previsti dalla cross-compliance. La Commissione attribuisce notevole importanza a questo punto investendo risorse cospicue: viene proposto di aumentare di 10 punti percentuali il tasso di cofinanziamento comunitario per le misure in favore della salute e del benessere degli animali, dal 75% all 85% nelle regioni dell Obiettivo 1, e dal 50% al 60% nelle altre regioni. Questo è ciò che la Commissione propone in sede di revisione intermedia. In questi giorni si è aperto il negoziato sulla riforma della PAC e numerosi sono i punti di discussione tra cui l opportunità o meno di modificare la Politica Agricola prima del 2006 e soprattutto di portare a termine il processo di disaccoppiamento così come è stato proposto o di attenuarlo se non cancellarlo del tutto, prendendo ad esempio la riforma della politica agricola statunitense, o ancora prevedere ulteriori eccezioni per alcuni prodotti, come vorrebbe l Italia per il frumento duro. 8
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