Premessa. La spesa e le politiche per l Assistenza in Italia
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- Giustino Caselli
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1 Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, Capitolo VII. Premessa La spesa e le politiche per l Assistenza in Italia Necessità di fornire informazioni sulla dimensione della spesa per assistenza in Italia Dai conti Sespros ad una ricostruzione delle risorse allargata Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, Spesa per la Protezione sociale nel 2012 Conti Sespros La spesa per Assistenza sociale nel 2012 Conti Sespros Spesa per Assistenza (milioni di euro) Previdenza 2. Assistenza mld Pil in del Pil in della spesa di protezione sociale AP Pensioni sociali Pensioni agli invalidi civili Pensioni di guerra Sanità spesa protezione sociale Pensioni ciechi Pensioni sordomuti Assistenza sociale Altri assegni e sussidi 2654 Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, La spesa per la protezione sociale nel 2012 Classificazione Commissione Onofri Nella prossima diapositiva si presenta 1. Pensioni in senso stretto e Tfr mld ,6 Pil 16,4 una ricostruzione più dettagliata delle risorse finanziarie dedicate all assistenza sociale nel Ass. del mercato del lavoro 34 7,7 2,2 nella logica della classificazione della Commissione Onofri 3. Assistenza sociale 4. Sanità ,5 23,1 3,3 6,6 inclusive delle detrazioni fiscale per familiari a carico dell Irpef e della spesa sanitaria per l assistenza spesa riclassificata * ,0 28,4 Fonte:Ricerca IRS/Capp, Prospettive sociali e sanitarie, settembre 2013 della spesa primaria 62,2 Include Tfr e ind. malattia,maternità infortuni settore privato Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino,
2 Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, Le risorse finanziarie per l assistenza Una ricostruzione per il 2012 milioni Pil risorse finanziarie per l'assistenza M/S ,3 Sostegno delle responsabilità familiari ,3 - Assegni familiari M ,4 - Detrazioni fiscali per familiari a carico M ,7 - Assegno di maternità (means-tested) M 238 0,0 - Trasf. monetari dei Comuni alle famiglie M 550 0,0 - Servizi dei Comuni alle famiglie S ,2 Contrasto alla povertà ,2 - Assegno per famiglie con tre figli (erogato dai Comuni) M 314 0,0 - Social Card M 207 0,0 - Pensioni sociali M ,3 - Integrazioni pensioni al minimo (stima) M ,8 - Trasf. monetari dei Comuni contro la povertà M 653 0,0 - Servizi dei Comuni contro la povertà S 542 0,0 Non autosufficienza e handicap ,6 - Indennità di accompagnamento M ,8 - Pensioni ai ciechi e sordomuti M ,1 - Spesa sanitaria per la n.a. - servizi S ,3 - Trasf. monetari dei comuni per la n.a. M 685 0,0 - Servizi dei comuni per la n.a. S ,1 Altre spese per ass.soc. (pens.guerra e al.) ,2 Caratteri dei programmi di assistenza in italia Prevalenza di programmi nazionali Prevalenza dei trasferimenti monetari e carenza di offerta di servizi prevalentemente riservati alla popolazione anziana Criteri di means testing poco efficaci Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, Criteri di selettività poco efficaci Circa un terzo della spesa per assistenza è erogata a nuclei familiari che hanno un Isee superiore alla mediana decili Is ee Distribuzione per decili di Isee della spesa per i principali programmi nazionali di assistenza Famiglia Povertà NA/disabilit à Legenda Famiglia: Anf e detrazioni per familiari a carico Irpef; Povertà: Integrazioni al minimo, pensioni sociali, Assegno per i tre figli, ecc.; Non autosufficienza: Indennità di accompagnamento, pensioni invalidità, p.di guerra Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, Proposte di riforma avanzate in passato (Commissione Onofri del 1997) Maggiori risorse al settore dell assistenza Razionalizzazione dei programmi esistenti: maggiore universalità quanto ai beneficiari Riforma dei criteri di means testing Più servizi e meno trasferimenti monetari Maggiore decentramento dell offerta a livello locale Introduzione di un programma per la non autosufficienza Alcuni timidi passi di riforma ( ) L Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) ( ) Assegno per nuclei con almeno tre figli (A3F) e Assegno di maternità (AM), universali e commisurati all Isee Reddito Minimo di Inserimento sperimentale ( ) Legge di riforma dell assistenza (328/2000) Social Card (2008 transitoria) Nuova Social Card (2012) sperimentazione nei comuni con >250 mila abitanti Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino,
3 Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, Limiti del processo di riforma Logica incrementale, più che una convinta adesione al disegno di riforma della Commissione Onofri Pesanti condizionamenti derivanti dai vincoli della finanza pubblica Spesa per la protezione sociale in del Pil Pensioni in senso stretto e Tfr Assicurazioni del mercato del lavoro Assistenza sociale Sanità Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, Programmi di sostegno delle responsabilità familiari Gli strumenti attuali sono principalmente Assegni al nucleo familiare Detrazioni per familiari a carico nell Irpef Interventi per servizi a livello locale (nidi, scuola materna, ecc.) Programmi di sostegno delle responsabilità familiari Aspetti problematici Assegni al nucleo familiare Inefficace disegno della platea dei beneficiari (categorialità) Struttura dei benefici (scale di equivalenza implicite molto diverse dalle scale osservate) Mancato coordinamento con altri strumenti di sostegno delle responsabilità familiari e contrasto della povertà (Detrazioni Irpef per familiari a carico, A3F, AM) quanto a modalità di finanziamento (contributi sociali vs. imposte) e criteri di selettività (imponibile Irpef vs. ISEE) Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, Aspetti problematici Detrazioni Irpef per carichi di famiglia La struttura delle detrazioni per figli a carico opera in modo incoerente rispetto a criteri di equità orizzontale valutati su base familiare (soglia di esclusione definiti in termini di reddito individuale) L aumento delle detrazioni accentua il problema dell incapienza, che affligge i contribuenti più poveri Unificazione degli istituti in un unico assegno universale, means tested sulla base dell' Isee Potenziato il carattere di universalismo, ma con effetti solo in parte soddisfacenti sotto il profilo dell equità (verticale e orizzontale) Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino,
4 Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, Programmi di contrasto della povertà Aspetti critici Manca una rete universale di protezione del tipo Reddito minimo di inserimento presente in quasi tutti i paesi europei Programmi prevalentemente rivolti alla popolazione anziana (pensioni sociali, pensioni integrate al minimo) Criteri di selettività poco efficaci e mancata generalizzazione dello strumento dell Isee La social card (2008) La carta di credito magnetica che dà diritto di effettuare acquisti presso esercizi convenzionati o di pagare le bollette di servizi pubblici Fino ad una spesa mensile di 40 euro. Spetta alle persone con almeno 65 anni ed ai bambini con meno di 3 anni, che vivano in famiglie con reddito disponibile e con Isee molto bassi. Gli anziani devono in particolare godere di trattamenti pensionistici inferiori a euro (8.000 se di età pari o superiore a 70 anni), presentare un valore dell Isee inferiore a euro, non essere proprietari di più di un immobile e disporre di un patrimonio mobiliare non superiore a euro. Ai bambini si applicano criteri di selezione analoghi. Dalla carta sono esclusi i cittadini stranieri, anche se regolarmente residenti. Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, Riguarda i Comuni con più di 250 mila abitanti (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona). Allargata per l anno 2014 ai territori delle regioni del Mezzogiorno Embrione di un istituto del tipo Reddito minimo di inserimento. Rispetto alla vecchia social Card vi è un estensione dei beneficiari (non solo ultra 65enni o nuclei con minori di tre anni), presenza di programmi di inserimento, progettazione di valutazioni articolate del programma. Finanziamento limitato (50 milioni), che ha comportato severe restrizioni categoriali all accesso. Il beneficiario deve essere cittadino italiano o comunitario (o familiare titolare del diritto di soggiorno) residente da almeno 1 anno. Il nucleo familiare deve soddisfare requisiti riguardanti tre aspetti: condizione economica (Isee<3000, limiti al patrimonio, e assenza di altri trattamenti assistenziali significativi) caratteristiche familiari (presenza di minori, disagio abitativo, ecc.) condizione lavorativa (disoccupazione di tutti i membri). Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, L importo varia a seconda del numero dei componenti il nucleo familiare Membri nucleo familiare 2 membri 3 membri 4 membri 5 o più membri Ammontare del beneficio mensile Maggiore impegno finanziario (alcuni miliardi) per la costruzione di un programma di Reddito Minimo di Inserimento Ii beneficio è condizionata alla sottoscrizione di un progetto personalizzato di inserimento, gestito dai Comuni Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino,
5 Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, Programmi per la Non autosufficienza Aspetti critici Indennità di accompagnamento per persone totalmente non autosufficienti: unico programma universale, ma insufficiente e scarsamente efficace Pensioni di invalidità con connotati assistenziali e scarsa efficacia distributiva Scarsa integrazione con le prestazioni socio sanitarie erogate dal sistema sanitario nazionale Scarsa e territorialmente diseguale presenza di offerta di servizi (assistenza domiciliare, strutture protette, ecc.) a livello locale Definizione dei livelli essenziali per questo tipo di prestazioni Integrazione delle risorse sanitarie gestite dal SSN e quelle gestite dai programmi di assistenza nazionali e locali. Disegno di un programma per la non autosufficienza del tipo Pflegeversicherung tedesca con prestazioni differenziate a seconda del grado di non autosufficienza, Articolata in trasferimenti monetari e offerta di servizi Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino,
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