STIng Dott. Ing. Attilio Valentini Impianti e Sicurezza
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1 STIng Dott. Ing. Attilio Valentini Impianti e Sicurezza
2 LEGISLAZIONE E NORMATIVE DI RIFERIMENTO DM , n Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. (GU n. 61 del ) - In vigore dal (abrogata la L. 46/90, eccetto artt ). DLgs. 9 aprile 2008, n. 81 TUS - TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO. Norma CEI 64-8 Impianti Elettrici Utilizzatori Norma UNI CIG 7129 Impianti a gas (metano) per uso domestico alimentati da rete di distribuzione Progettazione, installazione e manutenzione. Norma UNI CIG 7131 Impianti a GPL per uso domestico non alimentati da rete di distribuzione Progettazione, installazione, esercizio e manutenzione.
3 Il proprietario o il committente è responsabile delle condizioni degli impianti o della loro rispondenza alle disposizioni della legge; per questo, come previsto dall art. 8 comma 1 del DM n. 37/2008, è tenuto ad affidare i lavori di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione straordinaria degli impianti ad imprese abilitate, che siano in possesso del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico professionali rilasciato dalla Camera di Commercio.
4 Il proprietario dell impianto deve adottare le misure necessarie per conservarne le caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia, tenendo conto delle istruzioni per l uso e la manutenzione predisposte dall impresa installatrice dello impianto e dei fabbricanti delle apparecchiature installate. Questo comporta l obbligo per l installatore di predisporre il libretto d uso e manutenzione.
5 Per le nuove forniture di gas, energia elettrica, acqua, negli edifici di qualsiasi destinazione d'uso, il committente entro 30 giorni dall allacciamento deve consegnare al distributore o al fornitore copia della DICO dell'impianto, esclusi i relativi allegati obbligatori, o copia della DIRI. Per le utenze esistenti, la DICO o la DIRI deve essere consegnata solo in caso di aumento della potenza impegnata, se l aumento consegue a interventi che impongono di per sé il rilascio della dichiarazione di conformità; oppure se l aumento avviene nei rari casi in cui il decreto impone di redigere il progetto da parte di professionista per i nuovi interventi. Al committente è previsto inoltre che, qualora non consegni la dichiarazione di conformità entro il limite di 30 giorni dall allacciamento, gli venga sospesa la fornitura previo un congruo avviso.
6 Come previsto dall art. 6 comma 1 del DM n. 37/2008, le imprese installatrici devono realizzare gli impianti secondo la regola dell'arte, in conformità alla normativa vigente e sono responsabili della corretta esecuzione degli stessi. Gli impianti si considerano eseguiti a regola dell'arte se sono realizzati in conformità alla vigente normativa e alle norme dell'uni, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell'ue o che siano parti contraenti dell'accordo sullo spazio economico europeo.
7 Il DM n. 37/2008 ribadisce, inoltre, quanto già previsto dall articolo 5 comma 6 del DPR n. 447/1991 ossia che gli impianti elettrici nelle unità immobiliari ad uso abitativo realizzati prima del 13 marzo 1990 (data di entrata in vigore della legge n. 46/1990) si considerano adeguati se dotati di: sezionamento e protezione contro le sovracorrenti posti all'origine dell'impianto; protezione contro i contatti diretti; protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 ma. Il DM n. 37/2008, a differenza di quanto previsto dalla legge n. 46/1990, non prevede alcun obbligo di adeguare i vecchi impianti, ma si limita ad affermare che risultano adeguati gli impianti che possiedono i requisiti sopra evidenziati.
8 Dichiarazione di Conformità Come previsto dall art. 7 comma 1 del DM n. 37/2008 al termine dei lavori l impresa installatrice deve rilasciare al committente la Dichiarazione di Conformità degli impianti realizzati. Con tale dichiarazione l installatore attesta di aver realizzato l impianto in modo conforme alla regola d arte avendo, in particolare: rispettato il progetto; seguito la normativa tecnica vigente; installato componenti e materiali idonei; controllato l impianto ai fini della sicurezza e funzionalità.
9 Tale dichiarazione deve essere sottoscritta dal titolare dell impresa installatrice e dal responsabile tecnico, sulla base del modello previsto dal decreto, e completa degli allegati obbligatori, ovvero: progetto (redatto da professionista iscritto all albo professionale); relazione contenente la tipologia dei materiali utilizzati; schema dell impianto realizzato (progetto redatto dal responsabile tecnico dell impresa installatrice inteso come descrizione funzionale ed effettiva dell'opera da eseguire); riferimento a dichiarazioni di conformità precedenti o parziali, già esistenti; copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnicoprofessionali (rilasciato dalla Camera di Commercio). Il DM n. 37/2008 prevede inoltre che l impresa installatrice debba rilasciare al committente il libretto contenente le istruzioni per l uso e la manutenzione, al fine di consentire al proprietario di eseguire le misure necessarie per conservare le caratteristiche di sicurezza dell impianto.
10 In caso di rifacimento parziale di impianti, il progetto, la dichiarazione di conformità, e l'attestazione di collaudo ove previsto, si devono riferire alla sola parte degli impianti oggetto dell'opera di rifacimento, ma devono tenere conto della sicurezza e funzionalità dell'intero impianto. Nella dichiarazione di conformità deve essere espressamente indicata la compatibilità tecnica con le condizioni preesistenti dell'impianto.
11 In base al DM 37/08, l impianto elettrico di un abitazione deve essere progettato da un professionista se la superficie dell abitazione supera i 400 m 2 o se la potenza impegnata supera i 6 kw, oppure se l abitazione è in parte adibita ad ambulatorio medico, estetico o veterinario, oppure presenta locali a maggior rischio in caso d incendio o con pericolo d esplosione. Per uso non abitativo (ad es. commerciale), la superficie è ridotta a 200 m 2. Nei casi previsti dal DM, il progetto è richiesto anche per l ampliamento o la trasformazione d impianti esistenti. Le casette con strutture portanti in legno sono luoghi a maggior rischio in caso d incendio (tipo B) e l impianto elettrico deve essere progettato da un professionista.
12 Impianto di terra condominiale Il condominio è soggetto agli obblighi previsti dal DPR 462/01, e deve quindi denunciare l impianto di terra e richiederne la verifica periodica all ASL/ARPA o ad un organismo abilitato, se è un datore di lavoro, per via della presenza del portiere o di altro personale alle proprie dipendenze. Secondo il Ministero dello Sviluppo Economico invece, il condominio di un edificio civile ha sempre e comunque l obbligo di denunciare l impianto di terra. Anche nel caso in cui, in una delle unità immobiliari del condominio, si svolgesse un attività lavorativa con dipendenti, il condominio è obbligato alla realizzazione dell impianto di terra ed alla sua denuncia (TUS e DPR 462/01).
13 Impianto elettrico nuovo in edificio senza Impianto di terra Nell eseguire un nuovo impianto elettrico in un abitazione situata in un edificio senza impianto di terra condominiale, occorre realizzare il dispersore per quella abitazione. A tal fine NON è necessario chiedere il permesso dell Amministratore. Lo stesso dicasi se si esegue un intervento d ampliamento o trasformazione dello impianto stesso.
14 Illuminazione di sicurezza La norma CEI 64-8, vigente e cogente, prevede che nei nuovi impianti, o rifacimento degli impianti esistenti in occasione di ristrutturazione edile dell unità immobiliare, siano richiesti dispositivi estraibili (non alimentati tramite presa a spina). Il numero di tali dispositivi varia da uno (superficie 100 m 2 e livello 1) ad un massimo di tre (superficie > 100 m 2 e livello 2 o 3). Al di là della norma, l illuminazione di sicurezza è sempre consigliata, in particolare qualora gli utenti abbiano difficoltà col compito visivo.
15 Locali contenenti bagni e docce I locali contenenti bagni o docce devono essere classificati, con riferimento alla sicurezza contro i contatti elettrici (diretti e indiretti), come luoghi a rischio aumentato. E noto infatti che l intensità della corrente che attraversa il corpo umano non dipende solo dalla tensione di contatto ma anche, in modo inversamente proporzionale, dalla resistenza del corpo stesso e quest ultima diminuisce sensibilmente all aumentare della presenza di umidità. Gli impianti elettrici in questi locali devono, pertanto, essere eseguiti con maggiori prescrizioni tecniche rispetto agli ambienti ordinari. La Norma CEI 64-8/7 alla sezione 701, tratta le prescrizioni particolari alle quali devono soddisfare gli impianti elettrici realizzati nei locali contenenti bagni o docce.
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19 IL REGISTRO DI ANAGRAFE CONDOMINIALE In base alla L. 220/12 (Riforma del condominio), che ha modificato l'art del Codice Civile, dal Giugno 2013 gli Amministratori di condominio hanno l'obbligo di "curare la tenuta del Registro di Anagrafe Condominiale (RAC) contenente...ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza" del condominio stesso.
20 IL REGISTRO DI ANAGRAFE CONDOMINIALE Il suddetto registro deve contenere la Dichiarazione di Conformità (DdC) o la Dichiarazione di Rispondenza (DdR) dell'impianto elettrico di ciascuna unità immobiliare e non solo delle parti comuni. Infatti, visto che la legge impone all'amministratore di acquisire e conservare nel RAC i documenti che hanno rilevanza ai fini della sicurezza dell'edificio nel suo complesso e delle relative parti comuni, considerato che un difetto di realizzazione dell'impianto elettrico di un unità immobiliare può determinare rischi nelle parti comuni, va da sé che il suddetto registro debba contenere anche le DdC o DdR degli impianti delle singole unità immobiliari.
21 IL REGISTRO DI ANAGRAFE CONDOMINIALE Ad esempio, un guasto a terra nell'impianto di un alloggio, privo del differenziale, può causare la folgorazione di una persona che tocca un palo dell'illuminazione esterna condominiale o il cancello di ingresso del condominio, ovvero qualsiasi struttura metallica accessibile ed in contatto col terreno.
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27 Idoneità dei locali Ventilazione e scarico dei fumi La combustione è un processo chimico d ossidazione, durante il quale il combustibile (gas) si combina col comburente (ossigeno) producendo una fiamma, dei fumi e del calore. Se la proporzione gas ossigeno è corretta, i prodotti della combustione sono anidride carbonica e vapore acqueo. In difetto d ossigeno invece, la combustione produce monossido di carbonio (CO), un gas inodore, incolore e molto velenoso, quindi molto pericoloso perché impercettibileetossico.esso produce la morte quasi istantanea. La combustione in un locale chiuso, senza ventilazione, in breve inizierà a produrre CO, mettendo a rischio fatale le persone eventualmente ivi presenti.
28 Idoneità dei locali Ventilazione e scarico dei fumi Le norme UNI 7129 e 7131 prevedono la ventilazione dei locali dove avviene la combustione e lo scarico dei fumi prodotti. La ventilazione, in particolare, va prevista praticando un apertura verso l ambiente esterno, avente una sezione netta non inferiore a 100 cm 2. Essa non va mai coperta od ostruita. Lo scarico dei fumi va effettuato tramite sistemi che li raccolgono e convogliano all esterno (cappe, canne fumarie, estrattori). Le canne fumarie possono scaricare a parete nei seguenti casi: Sostituzione del componente esistente. Edifici con vincoli architettonici. Impossibilità tecnica di realizzare lo scarico in copertura.
29 Rilevatori di gas ed elettrovalvola d intercettazione L installazione di rilevatori di gas NON è obbligatoria NON essendo prevista da alcun provvedimento legislativo e/o normativo. Generalmente il venditore si presenta a casa, bussando prevalentemente alla porta di persone anziane, e fa leva sul rischio e sulla paura di fughe di gas e sulla necessità di attuare un adeguata prevenzione attraverso l acquisto di un prodotto che é addirittura prospettato come obbligatorio. Qualche tempo fa l Antitrust ha sanzionato tre imprese, Sipre srl, Siv srl e Sip srl, per complessivi 95 mila euro, per pratiche commerciali ingannevoli.
30 Rilevatori di gas ed elettrovalvola d intercettazione Premesso quanto sopra, e tenendo conto di quanto avviene, purtroppo, nella realtà quotidiana, con scoppi ed esplosioni che mettono a serio rischio la vita delle persone presenti nel condominio, non si può non riconoscere che l adozione di un rilevatore di gas sia fonte di maggior sicurezza e tranquillità nella vita residenziale. Disattenzioni e carenze di manutenzione possono condurre ad accumulo di gas nell ambiente, e basta una piccola scintilla (per es. azionando un interruttore) per dar luogo ad un esplosione distruttiva. E altamente consigliabile quindi, l installazione di un rilevatore di gas, non dimenticando di prevedere anche un elettrovalvola d intercettazione installata subito dopo il contatore del gas, ad intervento automatico comandato tramite un relè accoppiato al rilevatore.
31 Cucine a gas Le cucine a gas attualmente sul mercato, sono tutte marchiate CE e, quindi, dotate del dispositivo termico d intercettazione del gas al bruciatore. In caso di travaso di liquido da una pentola e che spegne la fiamma, l alimentazione del gas viene interrotta all istante. Si consiglia, se possibile, la sostituzione di quelle cucine a gas sprovviste di tale dispositivo. Si consiglia inoltre, di accendere un bruciatore seguendo la seguente procedura: Accendere il fiammifero o azionare l accendigas. Avvicinarlo al bruciatore. Aprire il rubinetto del gas del bruciatore. Ciò impedisce l immissione di gas nell ambiente (almeno fino a quando si mantenga premuta la manopola del rubinetto).
32 Uso del gas Comportamenti da seguire Acquistare apparecchi controllati, certificati e marchiati da Enti indipendenti dal produttore. Per interventi d installazione, modifica, ampliamento e manutenzione d impianti e/o apparecchi a gas, bisogna rivolgersi unicamente ad installatori abilitati (DM 37/08). Il fai da te è assolutamente vietato. Vietato installare nelle camere da letto apparecchi a gas di tipo tradizionale (tipo A e B), mentre nei bagni è consentito, con limitazioni, ma per la sola produzione di acqua calda sanitaria. E consentita l installazione di apparecchi di tipo C (stagni). Il tubo di gomma d alimentazione del gas all apparecchio, non deve essere sottoposto a sforzi, a deformazioni, rotture e surriscaldamenti. Esso va sostituito ogni 5 anni ovvero entro la data di scadenza stampigliata. Chiudere la valvola del contatore, o quella d ingresso della tubazione nell abitazione, o quella della bombola, quando non si utilizza l impianto a gas. Effettuare la manutenzione periodica almeno biennale (meglio se annuale, prima del periodo del riscaldamento), inclusa quella obbligatoria di verifica dell efficienza, ad opera di un installatore qualificato (DM 37/08).
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35 Nel corso degli anni si è dedicata particolare attenzione alla progettazione e realizzazione di soluzioni atte a migliorare la qualità della vita nell ambiente domestico con prodotti e sistemi che hanno un unico filo conduttore: la ricerca della sicurezza e del comfort. Le soluzioni in questo ambito compensano la graduale perdita di autonomia delle persone anziane e sono in grado di evolvere in sistemi per l assistenza e l aiuto a domicilio. 1,2 milioni di persone non autosufficienti
36 Con l età i bisogni cambiano in modo evidente e repentino. Anche le soluzioni studiate per garantire la sicurezza e il comfort, evolvono per andare incontro alle crescenti necessità. Gli assi di sviluppo si possono riassumere in 3 macro livelli, ai quali corrispondono soluzioni adatte a compensare e risolvere i problemi della persona.
37 - La VISTA o l UDITO diminuiscono con l età, la MEMORIA e la CAPACITÀ MOTORIA non sono più quelle di una volta. Le soluzioni compensano questi deficit, proponendo sistemi e dispositivi che permettono di superare o ridurre i problemi derivanti dal progressivo degrado dei sensi. - Poter comandare comodamente seduti in poltrona, senza fare sforzi, le varie utenze elettriche come l ILLUMINAZIONE o la TERMOREGOLAZIONE. Vivere nella massima tranquillità grazie a sensori e dispositivi che intervengano automaticamente in caso di FUGHE DI GAS, ALLAGAMENTI. - Attivare tempestivamente i SOCCORSI in caso di malore, avere la possibilità di monitorare le condizioni di salute e SEGNALARE eventuali anomalie ai familiari sono situazioni che possono salvare la vita dei propri cari.
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42 Anche le cose più banali come alzarsi da una poltrona per accendere la luce o chiudere le tapparelle può diventare un problema. Si propone un ampia gamma di soluzioni e dispositivi che possono ridurre il problema alle persone anziane.
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48 Una caduta accidentale o un malore possono essere problemi difficili da superare se non si ha nessuno in casa a cui chiedere aiuto. Si propone soluzioni di allarme, teleassistenza, sorveglianza e sistemi di checkup che permettono di trasmettere al personale sanitario le condizioni del paziente per una maggiore tranquillità nella vita quotidiana.
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