SOMMARIO CAPITOLO I IL DIRITTO ECCLESIASTICO: NOZIONI INTRODUTTIVE 1

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1 SOMMARIO CAPITOLO I IL DIRITTO ECCLESIASTICO: NOZIONI INTRODUTTIVE 1 1. Definizione, contenuto e fondamento del diritto ecclesiastico Rapporti e differenze con il diritto canonico e con gli altri diritti confessionali La collocazione nel contesto degli studi giuridici. Ambito soggettivo e ambito oggettivo della disciplina La religione e l organizzazione del potere civile. Cenni sui differenti sistemi di relazione fra potere temporale e potere spirituale nel corso dei secoli Lo svolgimento della politica legislativa italiana in materia ecclesiastica Il diritto ecclesiastico oggi: profili evolutivi della disciplina. 18 QUESTIONARIO 21 CAPITOLO II LE FONTI DEL DIRITTO ECCLESIASTICO ITALIANO Premessa. Caratteri del sistema delle fonti del diritto ecclesiastico italiano Criteri di classificazione La legislazione unilaterale dello Stato La legislazione di derivazione concordata La rilevanza delle norme di origine confessionale Le norme di diritto internazionale Le norme dell Unione Europea Le fonti di matrice giurisprudenziale: il diritto vivente. 36 QUESTIONARIO 37 CAPITOLO III I SOGGETTI RELIGIOSI I soggetti religiosi. Premessa Le persone fisiche. 38 VIII

2 3. Gli enti religiosi (rinvio) Le confessioni religiose. 39 QUESTIONARIO 46 CAPITOLO IV I PRINCIPI COSTITUZIONALI Premessa. La Costituzione italiana e il fenomeno religioso L art. 2. Il principio personalista L art. 3. Il principio di uguaglianza L art. 7. I rapporti fra Stato e Chiesa cattolica L art. 8. I rapporti fra Stato e confessioni diverse dalla cattolica L art. 19. Il principio di libertà religiosa L art. 20. Il divieto di discriminazione nei confronti degli enti religiosi Il principio di laicità dello Stato. 71 QUESTIONARIO 73 CAPITOLO V POTERI E UFFICI DELLO STATO AVENTI COMPETENZA IN MATERIA ECCLESIASTICA Organi statali con competenza in materia ecclesiastica Il Fondo Edifici di Culto Uffici ecclesiastici organizzati dallo Stato per l assistenza spirituale delle comunità separate. 80 QUESTIONARIO 88 CAPITOLO VI LA SANTA SEDE E LO STATO CITTÀ DEL VATICANO Nozioni e precisazioni terminologiche propedeutiche. Chiesa universale, Santa Sede e Stato Città del Vaticano La Santa Sede nell ordinamento canonico e nel diritto italiano La posizione della Santa Sede nel diritto internazionale Lo Stato Città del Vaticano: elementi e natura giuridica. 92 IX

3 5. Caratteri e organizzazione interna dello Stato Città del Vaticano Le fonti del diritto dello Stato Città del Vaticano I rapporti fra la Repubblica italiana e lo Stato Città del Vaticano Lo Stato Città del Vaticano nell ordinamento internazionale Le garanzie in favore della Santa Sede Gli enti centrali della Chiesa I rapporti di lavoro dei dipendenti della Santa Sede e degli enti centrali. 111 QUESTIONARIO 113 CAPITOLO VII I MINISTRI DI CULTO NEL DIRITTO ITALIANO Le qualifiche confessionali e la loro rilevanza civile I ministri di culto nel diritto italiano Status e disposizioni di favore per gli ecclesiastici e gli altri ministri di culto Il trattamento stipendiale La previdenza del clero e degli altri ministri di culto Le incompatibilità I ministri di culto e il diritto penale La tutela del segreto ministeriale La condizione dei religiosi nel diritto italiano Il lavoro dei religiosi La rilevanza civile dei provvedimenti disciplinari dell autorità ecclesiastica. 128 QUESTIONARIO 129 CAPITOLO VIII LE CONFESSIONI RELIGIOSE DIVERSE DALLA CATTOLICA NELL ORDINAMENTO ITALIANO Caratteri generali della disciplina giuridica delle confessioni religiose diverse dalla cattolica Le confessioni regolate sulla base della disciplina di diritto comune Le confessioni stipulatarie di intese con lo Stato ai sensi dell art. 8, co. 3 Cost. 135 X

4 4. I progetti di una legge generale sulla libertà religiosa. 136 QUESTIONARIO 138 CAPITOLO IX GLI ENTI DELLE CONFESSIONI RELIGIOSE 139 SEZIONE I GLI ENTI CONFESSIONALI: PROFILI DI CARATTERE GENERALE Gli enti confessionali: nozione Le fonti della disciplina Il riconoscimento della personalità giuridica Modi di acquisto della personalità giuridica La categoria degli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti: specialità della relativa disciplina Il riconoscimento della personalità giuridica degli enti della Chiesa cattolica Il procedimento amministrativo per il riconoscimento Modificazioni, revoca, estinzione della personalità giuridica Il regime delle attività Enti ecclesiastici ed esercizio di attività imprenditoriale I controlli canonici sulla amministrazione Gli acquisti Il regime tributario Enti ecclesiastici e forme organizzative dell associazionismo non profit Gli enti delle confessioni religiose diverse dalla cattolica Gli enti confessionali stranieri. 167 QUESTIONARIO 167 SEZIONE II GLI ENTI DELLA CHIESA CATTOLICA I singoli enti cattolici La Conferenza Episcopale Italiana (CEI) Diocesi e parrocchie I seminari. 173 XI

5 5. I capitoli Le fondazioni di culto Gli enti chiesa I santuari Le fabbricerie Le associazioni religiose Le associazioni di fedeli Le confraternite Gli istituti per il sostentamento del clero Le prelature personali. 180 QUESTIONARIO 180 CAPITOLO X IL SISTEMA DI FINANZIAMENTO DELLE CONFESSIONI RELIGIOSE Premessa Il sostentamento del clero Il vecchio sistema beneficiale e i supplementi di congrua Gli istituti per il sostentamento del clero L attuale sistema di remunerazione del clero cattolico Le entrate ecclesiastiche Le entrate di diritto pubblico Le entrate di diritto privato Il finanziamento delle confessioni religiose diverse dalla cattolica. 195 QUESTIONARIO 196 CAPITOLO XI LE COSE DESTINATE ALL ESERCIZIO DEL CULTO Il patrimonio ecclesiastico tra legislazione canonica e ordinamento civile Le cose destinate all esercizio del culto Gli edifici di culto della Chiesa cattolica Costruzione e manutenzione degli edifici di culto Il finanziamento dell edilizia religiosa Gli altri luoghi destinati al culto Le cose mobili destinate al culto. 209 XII

6 8. I beni culturali di interesse religioso I luoghi di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica. 212 QUESTIONARIO 214 CAPITOLO XII IL MATRIMONIO 215 SEZIONE I IL MATRIMONIO «CONCORDATARIO» Il matrimonio canonico con effetti civili nel Concordato del Il matrimonio nell Accordo del 1984: caratteri essenziali dell attuale legislazione matrimoniale Gli effetti civili del matrimonio canonico: le formalità preliminari e la celebrazione La trascrizione del matrimonio canonico Gli impedimenti civili alla trascrizione Le forme speciali di celebrazione del matrimonio canonico. 226 QUESTIONARIO 227 SEZIONE II LA GIURISDIZIONE SUL MATRIMONIO CONCORDATARIO La riserva di giurisdizione a favore dei tribunali ecclesiastici e l efficacia civile delle sentenze ecclesiastiche pro nullitate nel Concordato del Giurisdizione ecclesiastica e giurisdizione statale nell Accordo del Esclusione della riserva e sopravvivenza logica della stessa alla luce della revisione concordataria. Le posizioni oscillanti di dottrina e giurisprudenza Il procedimento di delibazione avanti la Corte d Appello Le sentenze ecclesiastiche e l ordine pubblico Effetti civili della delibazione della sentenza ecclesiastica di nullità matrimoniale. In particolare: la tutela economica del coniuge debole I rapporti tra giurisdizione ecclesiastica e giurisdizione dello Stato. 241 XIII

7 8. Dispensa ecclesiastica dal matrimonio rato e non consumato La separazione temporanea dei coniugi. 242 QUESTIONARIO 243 SEZIONE III IL MATRIMONIO DINANZI AI MINISTRI DELLE CONFESSIONI RELIGIOSE DIVERSE DALLA CATTOLICA Premessa Il matrimonio degli appartenenti a confessioni prive di intesa Il matrimonio degli appartenenti a confessioni munite di intesa con lo Stato. 246 QUESTIONARIO 248 SEZIONE IV DAL MATRIMONIO TRADIZIONALE ALLE UNIONI CIVILI: I NUOVI MODELLI FAMILIARI Crisi dell istituto matrimoniale e necessità di un ripensamento della natura e della funzione dello stesso sesso La pluralizzazione delle manifestazioni affettive. Dal matrimonio tradizionale ai modelli familiari alternativi La questione della trascrizione nei registri dello stato civile dell atto di matrimonio tra persone dello stesso sesso contratto all estero La l. n. 76 del 2016: regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze. 255 QUESTIONARIO 257 CAPITOLO XIII L ISTRUZIONE RELIGIOSA L insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche. Cenni storici L insegnamento alla luce dell Accordo di Villa Madama Lo status giuridico degli insegnanti di religione L insegnamento religioso e le confessioni diverse dalla cattolica. XIV

8 Istruzione religiosa e società multiculturale Le scuole confessionali I docenti delle scuole confessionali Gli istituti di formazione teologica e il riconoscimento dei titoli di studio in discipline ecclesiastiche. 272 QUESTIONARIO 273 CAPITOLO XIV RELIGIONE, SOCIETÀ CIVILE E DIRITTO 274 SEZIONE I LIBERTÀ E OBIEZIONE DI COSCIENZA Libertà religiosa e libertà di coscienza L obiezione di coscienza: profili teorici Le ipotesi di obiezione di coscienza previste dalla normativa vigente. 277 SEZIONE II LIBERTÀ RELIGIOSA, TRATTAMENTI SANITARI E TESTAMENTO BIOLOGICO Religione ed attività medico-chirurgica. Il rifiuto dei trattamenti sanitari per motivi religiosi Il fattore religioso nella evoluzione degli eventi naturali di inizio e fine vita Stato vegetativo permanente e testamento biologico. 284 SEZIONE III RELIGIONE E FESTIVITÀ Premessa Festività religiose, riposo settimanale ed esercizio del culto Le festività religiose riconosciute dallo Stato italiano. 290 SEZIONE IV RELIGIONE E TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Libertà religiosa e tutela della riservatezza. 293 XV

9 2. Il trattamento dei dati sensibili in materia religiosa Le richieste di cancellazione dal registro battesimale (c.d. sbattezzo). 296 SEZIONE V SIMBOLI E OSSERVANZE RELIGIOSE Simboli religiosi, laicità dello Stato, società multiculturale L uso simbolico di indumenti e capi di abbigliamento atti a manifestare l appartenenza religiosa del soggetto L esposizione dei simboli religiosi negli spazi pubblici. 304 QUESTIONARIO 308 CAPITOLO XV DIRITTO PENALE E FATTORE RELIGIOSO Premessa Le norme penali poste a tutela del sentimento religioso. La legge n. 85 del 2006 e la riforma dei reati di vilipendio Le condotte criminose poste in essere nell esercizio (o a motivo dell esercizio) del diritto di libertà religiosa (reati c.d. religiosamente motivati) Le mutilazioni genitali femminili e la circoncisione rituale maschile. 319 QUESTIONARIO 321 CAPITOLO XVI L ISLAM Profili generali della religione islamica I caratteri della presenza e della organizzazione dell Islam in Italia I rapporti dell Islam con lo Stato italiano La questione di una possibile intesa con l Islam. 329 Questionario 331 Indice Analitico 333 XVI

10 LA SANTA SEDE E LO STATO CITTÀ DEL VATICANO 5. CARATTERI E ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLO STATO CITTÀ DEL VATICANO. Lo Stato Città del Vaticano è: uno Stato neutrale ed inviolabile, in quanto estraneo alle «competizioni temporali tra Stati ed ai congressi internazionali indetti per tale oggetto, a meno che le parti contendenti facciano concorde appello alla sua missione di pace» (art. 24 Tratt.); uno Stato enclave, perché il suo territorio è interamente circondato dal territorio dello Stato italiano; una monarchia assoluta ed elettiva, in quanto ha un sovrano, individuato nel Sommo Pontefice, che detiene tutti i poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario) ed è eletto da un Collegio di Cardinali (art. 26 Tratt.). Al Sommo Pontefice è riservata la rappresentanza dello Stato nei rapporti con gli Stati esteri e con gli altri soggetti di diritto internazionale, per le relazioni diplomatiche e per la conclusione dei trattati, ma essa è concretamente esercitata per mezzo della Segreteria di Stato (art. 2, l.v. 26 novembre 2000). Al Cardinale Segretario di Stato è, dunque, conferito il mandato a rappresentare il Sommo Pontefice nel governo civile dello S.C.V., nonché di esercitare i poteri e le responsabilità inerenti alla sovranità temporale dello stesso Pontefice sullo Stato. L ordinamento giuridico dello S.C.V. è formato da sei leggi organiche emanate il 7 giugno 1929 contestualmente allo scambio di ratifiche dei Patti Lateranensi, le quali delineano la struttura dello Stato: 1. la I (c.d. legge fondamentale, innovata con il motu proprio del 26 novembre 2000 da papa Giovanni Paolo II ed entrata in vigore il 22 febbraio del 2001, la quale ha sostituito la precedente l.f. emanata il 7 giugno del 1929): disciplina l organizzazione interna dello Stato, e dunque gli organi costituzionali, le rispettive sfere di competenza, nonché i simboli (bandiera, stemma, sigillo ufficiale); 2. la II (novellata con la l. 1 ottobre 2008, n. LXXI, entrata in vigore il 1 gennaio 2009): disciplina le fonti del diritto; 3. la III (innovata dalla l. 22 febbraio 2011, n. CCXXXI): contiene la regolamentazione relativa alla cittadinanza; 4. la IV: disciplina l ordinamento amministrativo; 5. la V: regolamenta l ordinamento economico, commerciale e professio- 95

11 CAPITOLO VI nale; 6. la VI: contiene la disciplina dell ordine pubblico. La disciplina sulla organizzazione interna dello S.C.V. è stata innovata dalla ricordata l.f. del 26 novembre 2000, il cui art. 1 attribuisce al Sommo Pontefice «la pienezza dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario». In particolare: il potere legislativo è esercitato, in via ordinaria ad esclusione dei casi nei quali il Papa, ai sensi dell art. 3, ne riservi a sé l esercizio da una Commissione, composta da un Cardinale presidente e da altri Cardinali, tutti nominati dal Pontefice, che restano in carica per cinque anni. La Pontificia Commissione per lo Stato Città del Vaticano è assistita in via consultiva da un Consigliere generale e da Consiglieri dello Stato, parimenti nominati dal Sommo Pontefice (artt. 3, 4, 13, l.f.); il potere esecutivo è esercitato dal Cardinale Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato Città del Vaticano, che assume il titolo di Presidente del Governatorato, coadiuvato dal Segretario Generale e dal Vicesegretario Generale, di concerto con la Segreteria di Stato nelle materie di maggiore importanza (cfr. artt. 5, 6, 9, 10, l.f.); il potere giudiziario è esercitato, a nome del Sommo Pontefice, dagli organi costituiti secondo l ordinamento giudiziario dello Stato (art. 15, co. 1, l. CXIX del 1987), cui spetta la competenza sia in materia civile sia in materia penale. Al Pontefice compete, peraltro, il potere di avocare a sé qualsiasi causa civile e penale, con esclusione di ogni ulteriore gravame (artt. 15 e 16, l.f.). Gli organi giudiziari sono: il Giudice unico, competente in materia civile e penale; il Tribunale di prima istanza, organo collegiale con triplice competenza: 1. cause civili e penali non attribuite al Giudice unico; 2. impugnazioni contro le decisioni emesse dallo stesso; 3. cognizione esclusiva per questioni di stato civile e tributarie; la Corte d Appello, composta dal Decano della Rota Romana e da due uditori, che ha competenza in materia di: 1. impugnazioni avverso le decisioni del Tribunale di prima istanza; 2. richieste di delibazione di provvedimenti giudiziari esteri; la Corte di Cassazione, composta dal Cardinale Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica e da altri due Cardinali, che ha co- 96

12 LA SANTA SEDE E LO STATO CITTÀ DEL VATICANO gnizione sulle decisioni degli organi giudicanti di grado inferiore. Per le cause relative a materie disciplinate dal diritto canonico la competenza spetta agli organi giudiziari della Santa Sede ed in specie: al Tribunale Apostolico della Rota Romana; al Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, per l impugnazione delle decisioni emesse dal Tribunale Apostolico della Rota Romana; all Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica (ULSA), per le cause relative ai rapporti di lavoro tra i dipendenti dello Stato e l Amministrazione. La moneta ufficiale dello S.C.V. è l euro (cfr. l.v. CCCLVII del 2001, con la quale è stato attribuito corso legale alle banconote e alle monete espresse in euro a decorrere dal 1 gennaio 2002). Con la l.v. 7 dicembre 2018, n. CCLXXIV (destinata ad entrare in vigore in data 7 giugno 2019) è stata ora approvata la nuova legge sul Governo dello Stato della Città del Vaticano, con la quale il pontefice Francesco ha inteso operare una riorganizzazione complessiva del Governatorato dello S.C.V., al fine di rendere lo stesso più idoneo alle esigenze attuali, al servizio ecclesiale che è chiamato a prestare alla missione del Romano Pontefice nel mondo e alla peculiare finalità istituzionale dello S.C.V. La nuova legge prevede una riduzione degli organismi operativi: le Direzioni passeranno dalle nove attuali a sette (Infrastrutture e Servizi; Telecomunicazioni e Sistemi Informatici; Economia; Servizi di Sicurezza e Protezione Civile; Sanità e Igiene; Musei e Beni Culturali; Ville Pontificie), gli Uffici Centrali dagli attuali cinque a due (Ufficio Giuridico e Ufficio del Personale), in ossequio ai principi di razionalizzazione, economicità e semplificazione che hanno ispirato la riforma. 6. LE FONTI DEL DIRITTO DELLO STATO CITTÀ DEL VATICANO. Le fonti del diritto vaticano sono disciplinate dalla l. n. LXXI del 1 ottobre 2008 (che ha sostituito la l. n. II del 7 giugno 1929), il cui art. 1 dispone che: l ordinamento giuridico vaticano riconosce l ordinamento canonico quale prima fonte normativa e quale primo criterio di riferimento interpretativo (co. 1); sono fonti principali del diritto la legge fondamentale del 2000, nonché le leggi, i decreti, i regolamenti e ogni altra fonte normativa promulgate 97

13 CAPITOLO VI per lo S.C.V. dal Sommo Pontefice, dalla Pontificia Commissione e dalle altre autorità alle quali il Pontefice abbia conferito l esercizio del potere legislativo (co. 2 e 3). Tra di esse peculiare rilievo assumono, ovviamente, le leggi organiche del 7 giugno 1929; l ordinamento giuridico vaticano si conforma alle norme di diritto internazionale generale e a quelle derivanti da trattati e altri accordi di cui la Santa Sede è parte (co. 4). Fonti suppletive, per le materie non disciplinate dalle fonti indicate dall art. 1, sono le leggi e gli altri atti normativi emanati nello Stato italiano (art. 3, co. 1), che si applicano, previo recepimento da parte dell autorità vaticana competente, purché non contrarie ai precetti di diritto divino, ai principi generali del diritto canonico, alle norme dei Patti Lateranensi e dei successivi accordi, «e sempre che, in relazione allo stato di fatto esistente nella Città del Vaticano, risultino ivi applicabili» (art. 3, co. 2). Nel rispetto dei limiti suindicati: in materia penale si applicano il Codice penale e il Codice di procedura penale italiani, modificati e integrati dalle leggi vaticane. Tra queste ultime meritevoli di menzione sono due leggi emanate l 11 luglio 2013: 1. la legge n. VIII (Norme complementari in materia penale), con la quale sono state introdotte talune nuove fattispecie criminose al duplice fine di adeguare la legislazione vaticana a quanto previsto nelle convenzioni internazionali sottoscritte dalla Santa Sede in nome e per conto dello S.C.V. riguardo ad una serie di delitti di particolare gravità (delitti contro i minori, delitti contro l umanità, crimini di guerra, ecc.), e di istituire un sistema di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche conseguente al reato; 2. la legge n. IX (Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale), con la quale sono state aggiornate talune fattispecie di reato al fine di una più efficace repressione di determinate condotte criminose, anche di rilievo transnazionale, e, per ciò che concerne la materia processuale, enunciati i principi del giusto processo e della presunzione di innocenza, ampliate le previsioni in materia di cooperazione e assistenza con le autorità giudiziarie di altri Stati, introdotte specifiche disposizioni attinenti la detenzione provvisoria, i diritti degli stranieri e degli apolidi, i limiti alla estradizione; in materia processuale civile si applica il Codice di procedura civile vaticano del 1 maggio 1946; 98