AL PAZIENTE INDAGINI STRUMENTALI FATTORI DI RISCHIO E PREVENZIONE FARMACI DI INTERESSE CARDIOLOGICO PRINCIPALI CARDIOPATIE
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- Rosangela Fantoni
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1 Contenuti ANATOMIA E FISIOLOGIA PROFILO e APPROCCIO AL PAZIENTE INDAGINI STRUMENTALI FATTORI DI RISCHIO E PREVENZIONE FARMACI DI INTERESSE CARDIOLOGICO PRINCIPALI CARDIOPATIE
2 PROFILO DEL CARDIOPATICO / APPROCCIO CON L ASSISTITO DIFFERENZIARE (per MODALITA e VISSUTO) L INCONTRO con il paziente che può avvenire: a livello ambulatoriale in reparto di degenza in T.I.
3 PROFILO DEL CARDIOPATICO / APPROCCIO CON L ASSISTITO CONSIDERARE, nella stima dell approccio: L ANSIA LEGATA ALLA DIAGNOSI (certa o presunta) L INCOGNITA: IL BISOGNO DI SAPERE/NON SAPERE I POSSIBILI MECCANISMI DI DIFESA ATTIVABILI DALL UTENTE IL LIVELLO DI CONSAPEVOLEZZA /NON CONSAPEVOLEZZA IL LIVELLO DI ADATTAMENTO/NON ADATTAMENTO IL TRAUMA DA T.I. IL TRAUMA LEGATO ALLA MALATTIA CERTA, ED IMPROVVISA LA PAURA DEL DOPO, LA MODIFICAZIONE DEL SE E DEL PROPRIO RUOLO FAMILIARE E SOCIALE IL SENSO DI COLPA
4 PROFILO DEL CARDIOPATICO / APPROCCIO CON L ASSISTITO OSSERVAZIONE ASPETTO GENERALE DECUBITO TROFISMO CUTE E MUCOSE IDRATAZIONE EDEMI DECLIVI ASCITE SUB-ITTERO RESPIRAZIONE TURGORE GIUGULARE/COLLASSO GROSSI VASI
5 PROFILO DEL CARDIOPATICO / APPROCCIO CON L ASSISTITO VALUTAZIONE DEI SINTOMI - ANGOR - DISPNEA - ORTOPNEA - POLIPNEA - CARDIOPALMO, CLAUDICATIO, ASTENIA AFFATICABILITA - PARESTESIE/DOLORABILITA IPOCONDRIO DESTRO o ADDOME - SINCOPE (storia di )/ ALTRA SINTOMATOLOGIA NON TIPICA RIFERIBILE A ( es. aortopatia )
6 PROFILO DEL CARDIOPATICO / APPROCCIO CON L ASSISTITO ACCERTAMENTO INFERMIERISTICO (RACCOLTA DATI) ACCURATO E MIRATO DOMANDE CHIARE, SEMPLICI e PRECISE CONDUCENDO L ASSISTITO A RISPOSTE SICURE (stato di coscienza permettendo) LA SEMPLICITA NON ESCLUDE LA METICOLOSITA APR APP ABITUDINI DI VITA
7 ssistenza infermieristica alla Persona affetta da cardiopatia a livello Ambulatoriale in Reparto di degenza in Cure Intensive L Incontro Differenziare, per modalità e vissuto, il momento dell approccio con l Assistito, che può avvenire in Laboratorio di Emodinamica/Elettrofisiologia
8 ssistenza infermieristica alla Persona affetta da cardiopatia VARIABILI UMANE/ ORGANIZZATIVE IMPRESCINDIBILI Modello assistenziale e direzione per OBIETTIVI Elevato orientamento alle relazioni Management creativo, partecipativo Alleanza terapeutica Struttura flessibile Contenimento della iatrogenesi/accanimento terapeutico Orientamento costante all analisi delle criticità organizzative FORMAZIONE PERMANENTE degli operatori TENSIONE ALL ECCELLENZA (Total Quality Management)
9 ssistenza infermieristica alla Persona affetta da cardiopatia Area Ambulatoriale: Servizi Elettrocardiografia Visita Ecocardiografia Elettrocardiografia dinamica Test cardio-polmonare Controllo PM-ICD Holter e holter pressorio Day-hospital
10 ssistenza infermieristica alla Persona affetta da cardiopatia Area di degenza Posti letto xx, Personale Infermieristico xx, di supporto xx Organizzazione del lavoro in sezione Collegamento stretto con gli altri settori divisionali e con i servizi diagnostico/terapeutici Ricoveri in regime di Day-surgery Sede di Tirocinio Clinico
11 ssistenza infermieristica alla Persona affetta da cardiopatia Unità Coronarica Aree: degenza (8 unità), monitoraggio centralizzato, servizio 3 unità mobili di emergenza Apparecchiature elettromedicali ausiliarie (ventilatore, contropulsatore intraaortico, PMT) Immediato collegamento con reparto, Laboratorio di Emodinamica, S.O. di Cardiochirurgia Collegamento telematico rete territoriale IMA Dotazione organica minima di 3 Infermiere/turno
12 ssistenza infermieristica alla Persona affetta da cardiopatia Laboratorio di Emodinamica/Elettrofisiologia Servizio continuativo in regime di reperibilità Attività diagnostica e terapeutica Stretto rapporto con le U.O. di Cardiochirurgia, Anestesia e con il Servizio di Sterilizzazione Personale Infermieristico, Tecnico-sanitario (t. radiologo e t. perfusionista) e di supporto Apparecchiature elettromedicali ausiliarie (ventilatore, contropulsatore intraaortico, PMT)
13 ssistenza infermieristica alla Persona affetta da cardiopatia Indicazioni al ricovero Reparto UCIC Sindromi coronariche acute x x Scompenso cardiaco x x Disritmie x x Disdromie x x Tromboembolia polmonare x x Aortopatie x x Valvulopatie x x Shock cardiogeno x x Supporto circolatorio meccanico x Ultrafiltrazione/emodialisi x Assistenza ventilatoria meccanica x Monitoraggio cruento x
14 ssistenza infermieristica alla Persona affetta da cardiopatia La presa in carico: la STIMA infermieristica Valutare: APR, APP, abitudini di vita Deve essere meticolosa e mirata USO DI DOMANDE CHIARE, SEMPLICI, PRECIRE indirizzate a condurre l assistito a RISPOSTE SICURE, considerando la possibile concomitante alterazione dello stato di coscienza Counselling costante ma pertinente
15 ssistenza infermieristica alla Persona affetta da cardiopatia La presa in carico: cosa osservare Aspetto generale Decubito obbligato Colorito e trofismo di cute e mucose Idratazione Edemi declivi o ascite Sub-ittero Respirazione Turgore giugulare o collasso dei grossi vasi
16 ssistenza infermieristica alla Persona affetta da cardiopatia La presa in carico: valutazione dei sintomi Dolore toracico Dispnea, ortopnea, polipnea Cardiopalmo, claudicatio, astenia, ridotta tolleranza allo sforzo Parestesie/dolorabilità addominale o in ipocondrio destro Sincope (storia di)/altra sintomatologia non tipica riferibile a
17 ssistenza infermieristica alla Persona affetta da cardiopatia La presa in carico: CONSIDERARE L ANSIA legata alla diagnosi, certa o presunta L INCOGNITA: il bisogno di sapere/non sapere Il livello di CONSAPEVOLEZZA I MECCANISMI DI DIFESA attivati/attivabili Il livello di ADATTAMENTO/ADERENZA Lo STORDIMENTO legato alla diagnosi L INCREDULITA di fronte al repentino sovvertimento della propria vita La PAURA di fronte alla morte La paura del DOPO, la modificazione dell immagine di sè, e de proprio ruolo familiare e sociale Il TRAUMA da Cure Intensive Il senso di colpa
18 ssistenza infermieristica alla Persona affetta da cardiopatia La presa in carico: i parametri Caratteristiche del polso Pressione arteriosa Frequenza cardiaca Frequenza respiratoria Temperatura corporea Peso corporeo Pressione venosa centrale
19 La Vita è breve, l Arte è lunga, il momento opportuno fuggevole, la Pratica incerta, il Giudizio mutevole bisogna pensare non solo alle cose da fare ma al malato, a chi assiste ed ai fattori esterni. Ippocrate, Aforismi
20 ssistenza infermieristica in UCIC LA PERSONA RICOVERATA IN UCIC : I RISCHI ALTERAZIONE DEI RITMI BIOLOGICI (ciclo sonno-veglia) DEPRIVAZIONE SENSORIALE (luce, rumore, manipolazione corporea) LIMITAZIONE DI RELAZIONE E RUOLO (familiare e sociale) SEQUESTRO ARCHITETTONICO (ambiente chiuso, regole rigide, mobilità limitata o negata) INTERVENTI DIAGNOSTICO/TERAPEUTICI E PROCEDURE DOLOROSI, FREQUENTI INFEZIONI NOSOCOMIALI (respiratorie, vascolari, chirurgiche, urinarie, cutanee) INADEGUATEZZA DEL CONSENSO INFORMATO IATROGENESI BURN-OUT DEGLI OPERATORI
21 ssistenza infermieristica in UCIC LA PERSONA RICOVERATA IN UCIC : LE REAZIONI MODIFICAZIONE DELL IMMAGINE DI SE ALTERAZIONE DELL AUTOSTIMA PERDITA DI SICUREZZA (percezione della PRECARIETA, presente, futura) PAURA DEL DOLORE, DELLA MORTE, DELLE RECIDIVE DI MALATTIA ANGOSCIA PER LA RIDOTTA AUTONOMIA GLOBALE ESASPERAZIONE DEI MECCANISMI DI DIFESA (aggressività, disadattamento, negazione, regressione) INADEGUATA CONSAPEVOLEZZA
22 ssistenza infermieristica in UCIC STRATEGIE DI PREVENZIONE Assistenza ANTROPOCENTRATA Comunicazione e relazione empatica Informazione/formazione del malato/della famiglia Decodifica dei meccanismi di difesa Condivisione/partecipazione al piano di cura/riabilitazione Attivazione delle figure significative Mantenimento delle relazioni familiari, sociali e spirituali Gestione mirata del supporto farmacologico Adeguatezza/riduzione tempi di degenza Contenimento/razionalizzazione degli interventi/procedure Contenimento dello stress da luce/rumore Mantenimento del ciclo sonno/veglia fisiologico FORMAZIONE PERMANENTE Confronto/discussione interprofessionale/interdisciplinare
23 Il cuore prima chiede gioia. Poi assenza di dolore. Poi gli scialbi anodini che attenuano il soffrire. Poi chiede il sonno. Ed infine se a tanto acconsentisse il suo Tremendo Giudice libertà di morire. E.Dickinson
24 I sintomi guida cardiologici
25
26 Le varie facce dello scompenso cardiaco Acuto Cronico Asintomatico
27 PROFILO DEL CARDIOPATICO VALUTAZIONE DEI PRINCIPALI PARAMETRI VITALI (livelli di normalità e patologia) - Caratteristiche del polso - Pressione arteriosa - Frequenza cardiaca - Frequenza del respiro - Temperatura cutanea - Pressione venosa centrale - Peso corporeo
28 0 diastole ressione art. (mmhg) 180 Polso arterioso Ipercinetico 120 Normale Lento 60 sistole diastole sistole diastole sistole
29 Misurazione della pressione arteriosa Una misurazione precisa della pressione arteriosa richiede una tecnica accurata: Prima della misurazione il paziente deve rilassarsi per un periodo sufficiente di tempo (ipertensione arteriosa da camice bianco) La posizione può essere seduta o distesa, ma il bracciale deve essere a livello del cuore Il bracciale deve essere di dimensione adeguata (un bracciale troppo piccolo può portare ad una sovrastima dei valori pressori) Dopo aver gonfiato il bracciale sino a 20 mmhg sopra il punto in cui scompare il polso radiale, il bracciale deve essere sgonfiato ad una velocità di 2-3 mm/sec
30 Misurazione della pressione arteriosa Toni di Korotkoff Quando la pressione nel bracciale applicato all arto superiore supera la pressione arteriosa sistolica si interrompe il flusso di sangue nell arteria brachiale e scompaiono i rumori Quando il bracciale viene sgonfiato il flusso riprende quando la pressione arteriosa è in grado di superare la pressione del bracciale. Il flusso è limitato e turbolento e può essere percepito con uno stetoscopio posizionato sopra l arteria brachiale Il punto in cui il flusso comincia ad essere udibile si chiama I tono di Korotkoff ed è correlato alla pressione arteriosa sistolica L ulteriore abbassamento della pressione del bracciale provoca variazioni di intensità e tono al rumore udito: si tratta del II e III tono di Korotkoff, non rilevanti clinicamente Quando l arteria diventa meno compressa il flusso si fa meno turbolento ed il rumore udito diventa soffiante, si tratta del IV tono di Korotkoff Subito dopo il rumore scompare del tutto perché il flusso è tornato laminare: questa è la pressione arteriosa diastolica
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