BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE AL 31 DICEMBRE 2002
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1 BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE AL 31 DICEMBRE
2 2 BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE AL 31 DICEMBRE 2002 INDICE Relazione sulla gestione di bilancio d'esercizio al 31/12/ LA MISSION 3 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA 4 LA DIREZIONE 5 I SETTORI, LE FINALITA' E GLI SVILUPPI POTENZIALI 8 Settore Agenti Fisici 8 Settore Aria 9 Settore Suolo, Rifiuti e Bonifiche 11 Settore Risorse Idriche e Naturali 12 Settore Amministrativo 13 Settore Promozione e Sviluppo 13 COSTI 14 RICAVI 15 Ricavi ARIA 17 Ricavi ACQUA 18 Ricavi SOTTOSUOLO 19 Ricavi AGENTI FISICI 20 INDICI DI BILANCIO 21 EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 23 BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31/12/ STATO PATRIMONIALE 26 ATTIVO 26 PASSIVO 28 CONTO ECONOMICO 30 NOTA INTEGRATIVA 34 PREMESSA 34 CRITERI DI REDAZIONE 35 CRITERI DI VALUTAZIONE, DI RETTIFICA E CONVERSIONE DELLE VOCI DI BILANCIO 35 ANALISI E COMMENTO DELLE VOCI DI STATO PATRIMONIALE 37 ANALISI E COMMENTO DELLE VOCI DI CONTO ECONOMICO 42 INFORMAZIONI AGGIUNTIVE 45
3 3 RELAZIONE SULLA GESTIONE DI BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31/12/2002 Il bilancio relativo all esercizio chiuso al 31 dicembre 2002, redatto secondo le modalità privatistiche della contabilità economico-patrimoniale, e quindi facendo riferimento alle norme regolamentate dagli articoli 2423 eseguenti del Codice Civile, evidenzia un risultato positivo di euro dopo aver accantonato ammortamenti pari a euro Tale utile d esercizio, pur apparendo inferiore rispetto al corrispondente risultato del 2001, deve essere analizzato alla luce delle seguenti considerazioni: la prima relativa al fatto che nell'esercizio 2001 era stata appena avviata la attività dell Agenzia, il che aveva comportato uno sfasamento temporale in termini di minor utilizzo delle risorse rese inizialmente disponibili; la seconda riguarda il fatto che l incremento della attività realizzato nel 2002 di fatto ha permesso, oltre che di esprimere appropriatamente in termini di progetti ed interventi realizzati il ruolo che l agenzia sta acquisendo, anche di utilizzare efficacemente tutte le risorse che le sono state attribuite confermando la vocazione sua propria di ente avente finalità pubbliche e come tale con obiettivi di pareggio economico e finanziario, almeno con riferimento alle attività istituzionali e comunque nella fase di consolidamento del proprio ruolo. La differenza del risultato economico rispetto all avanzo di amministrazione finanziario trova giustificazione nel differente trattamento contabile di voci quali gli ammortamenti di periodo e di tutte quelle voci relative ad accantonamento di costi, che, come noto, nella contabilità economico patrimoniale perseguono il principio della competenza economica rispetto a quella finanziaria tipica della contabilità pubblica. L utile di esercizio 2002, congiuntamente all utile portato a nuovo relativo all esercizio precedente, sarà destinato per il 5% a riserva legale e per la residua quota a una riserva facoltativa (parte integrante del patrimonio netto), rimarcando in tal modo la funzione di autofinanziamento che caratterizza tali voci. LA MISSION L Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente nasce dal processo di sviluppo e innovazione nel campo della prevenzione, protezione e tutela ambientale avviato con il Referendum popolare del 18 aprile 1993 e concretizzatosi con la L. 61/1994 istitutiva del sistema delle Agenzie ambientali, di cui l ARPA Lombardia, istituita con Legge regionale n.16 del 14 agosto 1999 ed operativa dal 1 dicembre 1999, è parte integrante. Il percorso di crescita è in continuo sviluppo e si orienta sempre più verso il monitoraggio e la prevenzione delle problematiche ambientali peculiari di ogni territorio, affiancandosi così al più tradizionale approccio di tutela sanitaria strettamente legata all ambiente. Tale orientamento si rispecchia nella Legge regionale 4/2002 che ha modificato il quadro istituzionale e gestionale che regola l Agenzia, richiedendo adeguamenti della organizzazione, delle procedure gestionali, e dei modelli di comportamento che hanno però offerto l opportunità alla struttura di inserirsi in maniera sempre più significativa nel contesto nazionale e internazionale. Anche a seguito dell approvazione della legge regionale di riforma, A.R.P.A. Lombardia si caratterizza quale ente tecnico-scientifico di diritto pubblico, dotato di autonomia amministrativa, organizzativa, tecnica e contabile, che: svolge attività, servizi e funzioni volte a migliorare le scelte di politica ambientale degli enti territoriali di riferimento; esercita funzioni di controllo e monitoraggio ambientale; informa la cittadinanza sullo stato dell ambiente e ne promuove la sensibilizzazione;
4 4 promuove la tutela ambientale anche mediante forme innovative di coinvolgimento attivo del sistema produttivo; favorisce la semplificazione amministrativa. A.R.P.A. Lombardia attua la propria mission ispirandosi a tre fondamentali principi: competenza tecnico-scientifica, che la differenzia da altri enti amministrativi, potendo fornire un valido e necessario supporto specialistico alla attività decisionale delle istituzioni di riferimento; autonomia gestionale e competenza pubblica, che costituisce la garanzia per tutti gli utenti della valenza tecnico professionale e della scientificità metodologica dei servizi dell ARPA; multireferenzialità, che rappresenta la capacità di sapersi rapportare, integrandosi, comunicando ed interagendo, contemporaneamente con i diversi gradi delle istituzioni, con le imprese e con i cittadini. LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA Nel 2002 l ARPA ha ultimato la sua riorganizzazione, modificando la struttura sia centrale che periferica, al fine di superare il tradizionale modello organizzativo inizialmente ereditato dal sistema Sanitario Regionale. Il percorso organizzativo ha portato ad individuare una struttura centrale, suddivisa in Settori tecnico tematici, e in strutture periferiche denominate Dipartimenti. Il decreto 63/2002 ha conferito ai Dipartimenti e ai Settori operativi una articolazione interna in strutture organizzative denominate Unità Organizzative, che meglio adempiono all obiettivo di una più moderna e funzionale organizzazione del lavoro. Il grafico che segue evidenzia l articolazione della struttura centrale in settori: La struttura periferica dell Agenzia è stata invece organizzata in 11 Dipartimenti Provinciali corrispondenti agli ambiti territoriali provinciali e in ulteriori tre Dipartimenti sub-provinciali per quanto riguarda l area milanese (Città di Milano, Monza e Parabiago). Ogni Dipartimento è organizzato in Unità Organizzative sul modello della struttura centrale.
5 5 Dipartimento provinciale di MILANO: - Dipartimento sub provinciale della Città di Milano - Dipartimento sub provinciale di Monza - Dipartimento sub provinciale di Parabiago STRUTTURE OPERATIVE PERIFERICHE Via Juvara, 22 Via Solferino, 16 Via Spagliardi, 19 Dipartimento provinciale di BERGAMO Via C. Maffei, 4 Dipartimento provinciale di BRESCIA Via Cantore, 20 Dipartimento provinciale di COMO Via Cadorna, 8 Dipartimento provinciale di CREMONA Via S. M. in Betlem, 1 Dipartimento provinciale di LECCO Via 1 Maggio, 21/B Dipartimento provinciale di LODI Via S. Francesco, 13 Dipartimento provinciale di MANTOVA V.le Risorgimento, 43 Dipartimento provinciale di PAVIA Via. N. Bixio, 13 Dipartimento provinciale di SONDRIO V. le Stelvio, 35/A Dipartimento provinciale di VARESE Via Caretti, 5 LA DIREZIONE La Direzione dell ARPA è il centro verso cui convergono tre importanti progetti organizzativi interni: lo sviluppo del sistema di controllo di gestione; l implementazione del sistema di gestione per la qualità; la definizione del sistema di sicurezza dell Ente. Il Sistema di gestione per la Qualità Il progetto di certificazione, voluto dalla Direzione dell Agenzia, ha avuto inizio nel gennaio 2002 secondo un piano di lavoro che prevede la verifica da parte di un ente di certificazione accreditato entro il 2003, in ottemperanza alla normativa relativa alla certificazione UNI EN ISO 9001:2000. Le Aree sottoposte attualmente al processo di certificazione sono le seguenti: Alta Direzione - Sede Centrale Settori - Sede Centrale Dipartimento Provinciale di Como
6 6 Dipartimento Provinciale di Lecco Dipartimento Sub-provinciale di Parabiago Il progetto è stato suddiviso in tre fasi: la fase documentale, nella quale ogni area ha provveduto a predisporre i documenti necessari; la fase di applicazione delle procedure, nella quale sono state implementate le procedure descritte per verificarne l adeguatezza e l applicabilità; la fase delle verifiche, nella quale, dopo opportuno addestramento, il personale ha svolto le verifiche rispettive interne con l obiettivo di verificare che tutti applicassero le procedure. In generale il progetto si è sviluppato con un livello di motivazione e di adesione da parte del personale coinvolto che è cresciuto nel tempo e che oggi ha raggiunto un grado adeguato. Nonostante la complessità della organizzazione il livello di applicazione del sistema qualità appare tale da poter sostenere la verifica di certificazione con una ragionevole tranquillità. La Direzione dell Agenzia considera importante avviare il ciclo del miglioramento continuo partendo da un punto fisso rappresentato in questo momento dalla certificazione ISO 9001:2000. Alla luce di quanto esposto e dagli elementi evidenziati dal Responsabile del Sistema di gestione per la Qualità, la Direzione dell Agenzia ha proposto come periodo per la certificazione la prima metà del mese di novembre prossimo. Inoltre, la Direzione ritiene anche l accreditamento delle prove svolte presso i laboratori chimici ARPA secondo le normative UNI CEI EN ISO/IEC come prioritario e a tale scopo verrà preparato entro il c.a. un piano di accreditamento. Il Sistema di gestione per la sicurezza Nel corso del 2002 l'attività svolta dalla U. O. Servizi o di Prev e nzio ne e Pro t e zi o ne si è sviluppata essenzialmente su due direttrici: 1. stesura di documenti e regolamenti per l implementazione di un sistema sicurezza governato dal Direttore Generale attraverso la U.O. servizio di Prevenzione e Protezione; 2. stesura del documento di valutazione dei rischi di cui all art. 4 del d.lgs 626/94. I documenti elaborati in merito al sistema di sicurezza sono i seguenti: Regolamento interno per l attuazione delle prescrizioni in tema di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al D.Lgs. 626/94 approvato con Decreto n 105 del 26/03/2002 il Direttore Generale; "Tutela delle lavoratrici gestanti, puerpere ed in periodo di allattamento (con cui si da seguito alla valutazione dei rischi per dette lavoratrici); Procedura PP.DG.002 Lavoratrici gestanti, puerpere ed in periodo di allattamento ; Con Decreto del Direttore Generale n 3 del 15/01/2002 è stato affidato al Consorzio per lo sviluppo della medicina occupazionale e ambientale di Monza l incarico di effettuare il Servizio relativo alla sorveglianza sanitaria (D.Lgs. 626/94) e sorveglianza medica (D.Lgs. 230/95) per il personale Arpa della Lombardia ; Con Decreto del Direttore Generale n 134 del 29/03/2002 è stato affidato il Servizio relativo alla Sorveglianza Fisica sulle sorgenti di radiazioni ionizzanti detenute presso i Dipartimenti provinciali e sub Provinciali (D.Lgs. 230/95) ed alla dosimetria personale ; Procedura PP.DG.001 "Gestione della Sorveglianza Sanitaria e Medica dei lavoratori dell'agenzia"; Piano di formazione dei lavoratori in merito ai rischi specifici a cui sono esposti;
7 7 Raccomandazioni per il trasporto di merci pericolose di cui all Accordo Europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose su strada ADR; Descrizione tecnica dei DPI e relative norme di riferimento; Individuazione dei DPI in relazione agli specifici rischi presenti nelle diverse attività svolte; Regolamento interno relativo al divieto di fumo presso le sedi dell Arpa Lombardia; Regolamento interno per lo smaltimento dei rifiuti prodotti nelle strutture dell ARPA Lombardia. In merito al secondo punto scorso mese di dicembre è stata conclusa la redazione del documento di valutazione dei rischi di cui all art.4 del d.lgs. 626/94 che contiene: la valutazione dei rischi per la sicurezza e salute durante il lavoro; l individuazione delle misure di prevenzione e protezione e l indicazione dei dispositivi di protezione individuale; il programma delle misure ritenute opportune a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza. Il sistema di pianificazione e controllo di gestione L U.O. Pianificazione e Controllo di gestione svolge attività di coordinamento delle funzioni di pianificazione e programmazione dell Agenzia, supportando il Direttore Generale nella predisposizione sia del piano di lavoro pluriennale che del programma di lavoro annuale dell ARPA. L attività di supporto al Direttore Generale in relazione alle politiche dell'organizzazione e del personale, si è concretizzata nel corso del 2002: con il contributo alla realizzazione del regolamento organizzativo dell ARPA; con l intervento utile alla definizione delle modifiche determinate dalla ristrutturazione degli organigrammi di Settori e Dipartimenti; con l'attivazione del sistema di valutazione della dirigenza, attraverso il supporto al Nucleo di Valutazione nella verifica degli obiettivi delle strutture per il 2001 e attraverso il coordinamento delle operazioni di assegnazione degli obiettivi per il 2002 ai Direttori e ai Dirigenti. ALCUNI EVENTI DEL 2002 Presentazione del Rapporto sulla Valutazione ambientale Strategica Convegno sulle norme e gli adempimenti contro l'inquinamento acustico Seminario su "Bonifica dell'amianto in MOCF, confronto tra laboratori Convegno Agenda 21 e Sviluppo sostenibile Seminario sulla radioattività delle acque Partecipazione alla Fiera del Bovino di Cremona Partecipazione alla Fiera Ricicla di Rimini Partecipazione alle manifestazioni Expo Scuolambiente con il progetto "il riciclatoio" Partecipazione alla 6 conferenza delle agenzie ambientali di Palermo Presentazione all'italian Business Day-Repubblica Ceca Partecipazione al viaggio istituzionale della Regione Lombardia nella Repubblica Popolare Cinese Una parte consistente delle attività dell esercizio 2002 si è concentrata nel sistema di controllo di gestione, attraverso la definizione e presentazione, in collaborazione della U.O. Bilancio e Contabilità, del piano dei Centri di Responsabilità e dei Centri di Costo. Inoltre, di concerto con la U.O. Bilancio e Contabilità per quanto riguarda la contabilità analitica, è stata definita la struttura
8 8 di reporting omogenea per sede centrale e dipartimentali,con l elaborazione mensile dei costi. Si è inoltre avviato, con idoneo supporto consulenziale, analogo lavoro per quanto riguarda il monitoraggio delle attività, ricostruendo i volumi di attività 1999 e 2002 e definendo le griglie di reporting sulla base del cd. metodo Quantum in uso presso le ASL. Infine l esercizio 2002 ha visto l avvio del progetto di benchmarking in fragenziale promosso dall'osservatorio ANPA/ARPA, con la raccolta e confronto dati sui tre oggetti del benchmarking ("attività e funzioni", "modelli organizzativi" e "programmazione e controllo"), e con assunzione della responsabilità di coordinamento del progetto per la linea "programmazione e controllo". Il rapporto finale è stato predisposto e pubblicato da APAT, nonché presentato al Forum della PA a Roma. Formazione e comunicazione ambientale Questa attività istituzionale riguarda gli aspetti legati alla comunicazione e divulgazione delle attività aziendali, oggi sempre più orientata verso una attività di educazione ambientale ed ecologica. A tal fine l ente partecipa con propri stand ed altri spazi espositi via fiere, mostre, esposizioni ed altri eventi legati alle tematiche ambientali in generale. In tali ambiti vengono fornite informazioni mediante la presentazione di mostre e la distribuzione di poster, depliant, opuscoli ed altro materiale informativo pubblicato dall Azienda. Vengono inoltre sviluppati progetti didattici, lezioni, incontri e visite studio nel corso dei quali si forniscono istruzioni ed informazioni tecnico scientifiche a scopi didattici. I SETTORI, LE FINALITA' E GLI SVILUPPI POTENZIALI Settore Agenti Fisici 848 indagini a carattere ambientale 143 indagini con rilievi sul posto 12 indagini in siti aeroportuali 65 pareri sul clima acustico 1975 pareri per installazione di stazioni radiobase SETTORE AGENTI FISICI Rumore e Vibrazioni Radiazioni Il Settore Agenti Fisici è una delle strutture tecniche a supporto delle attività della Direzione Generale della programmazione e del controllo di gestione, per la quale le strutture tematiche poste nei Dipartimenti Provinciali svolgono i controlli e le verifiche ambientali, nonché l attività di analisi su campioni. Nel 2002 tale settore ha sviluppato in particolare attività: di supporto alla predisposizione dei piani regionali di monitoraggio delle radiazioni; di individuazione dei protocolli di misura e valutazione del radon;
9 9 di raccolta dei dati utili alla realizzazione del catasto degli impianti di radio frequenza; di monitoraggio del rumore aeroportuale. I dati più significativi relativi alle Unità Operative del rumore e delle radiazioni si evincono dai grafici seguenti che evidenziano quanto è stato realizzato rispetto alla programmazione per il Settore Aria 217 relazioni sui contaminanti aerodispersi analisi chimiche sopralluoghi relazioni sulle emissioni in atmosfera verifiche amministrative su impianti 18 pareri per il rilascio di autorizzazioni alla detenzione e all'uso di gas tossici SETTORE ARIA Qualità dell'aria Emissioni Modellistica
10 10 Il Settore della qualità dell aria e della protezione dall inquinamento atmosferico ha rappresentato anche per il 2002 una delle aree di lavoro più impegnative per l ARPA sia in relazione agli interventi di emergenza a supporto delle amministrazioni pubbliche, che in relazione all affinamento delle metodologie di misurazione, studio e ricerca finalizzate al miglioramento delle strategie regionali per il miglioramento della qualità dell aria. Nel corso del 2002 è stato garantito il supporto tecnico-scientifico per la definizione delle politiche finalizzate al contenimento delle immissioni del PM10 e al monitoraggio degli episodi inquinanti legati all ozono. Inoltre è stata acquisita la rete di monitoraggio della qualità dell aria prima di competenza provinciale e comunale. Particolare attenzione è stata attribuita alla formazione del personale di ogni dipartimento al fine di creare una progressiva diffusione e condivisione sia di conoscenze di base che degli strumenti di modellistica relativi alla qualità dell aria. ARPA Lombardia è stata incaricata per il 2002/ 2003 del coordinamento del Centro Tematico Nazionale Atmosfera, Clima, Emissioni (CTN-ACE), per dirigere la quale collabora attivamente con ARPA Basilicata e ARPA Lazio. Alcuni dati relativi alle attività strettamente operative di questo settore sono descritte nei grafici sottostanti.
11 11 Settore Suolo, Rifiuti e Bonifiche 972 indagini e pareri sulle aree dismesse, siti contaminati e piani di bonifica campionamenti di terreni inquinati 974 sopralluoghi per vigilanza sui rifiuti 744 pareri e sopralluoghi sui depositi di amianto SETTORE SUOLO, RIFIUTI E BONIFICHE Servizio geologico Rifiuti e bonifiche Rischi industriali Il Settore fornisce un supporto tecnico-scientifico ai livelli istituzionali competenti in materia di rischi geologici, idrogeologici e sismici, di tutela del suolo, dei corpi idrici sotterranei, di smaltimento e recupero rifiuti, di recupero ambientale con particolare riferimento alla bonifica dei siti contaminati, di aziende a rischio di incidente rilevante. Le principali attività svolte nel corso del 2002 sono state: la definizione della banca dati e del Sistema informativo geografico (GIS) finalizzato al monitoraggio di diversi fattori ambientali; il censimento delle aree contaminate; la messa a regime dell attività di istruttoria tecnica in materia di rifiuti trasferita all ARPA dalla Regione, e la riorganizzazione delle attività dell Osservatorio regionale dei rifiuti. Alcune delle attività di vigilanza e controllo che meglio possono sintetizzare i risultati del settore sono evidenziati qui di seguito:
12 12 Settore Risorse Idriche e Naturali analisi di scarichi industriali analisi di impianti di depurazione analisi di acque per il consumo umano SETTORE RISORSE IDRICHE E NATURALI Risorse idriche Risorse naturali Il Settore Risorse idriche e naturali nel corso del 2002 ha sviluppato diverse attività nel campo della ricerca applicata, nell individuare e nel divulgare le migliori tecnologie in tema di monitoraggio e analisi delle risorse idriche, nel fornire un supporto innovativo in materia di prevenzione e protezione dell'ambiente e della salute umana, nel sostegno e nella proposizione tecnica in materia di pianificazione e gestione delle risorse idriche e naturali che rappresentano un aspetto importante del sistema ambientale lombardo. Tra le principali attività avviate nel 2002, gran parte delle quali sono anche state concluse, le più significative sono state: la realizzazione della seconda fase relativa al monitoraggio delle acque intorno al sito Caffaro di Brescia; la progettazione del depuratore di Nosedo; il censimento dei depuratori lombardi, i cui dati confluiranno in un catasto delle acque; il proseguimento delle attività del programma Sentinel 2 finalizzato alla attivazione di tre centraline fisse per l analisi della qualità dell acqua in chiusura di bacino dei fiumi Ticino, Lambro e Oglio. I dati più significativi relativi ad alcune rilevazioni del settore sono evidenziati nei grafici seguenti.
13 13 Settore Amministrativo 14 delibere del C.D.A. 77 decreti del Presidente 944 decreti del Direttore Generale SETTORE AMMINISTRATIVO Personale e organizzazione Bilancio e Contabilità Tecnico patrimoniale Affari generali e legali Provveditorato e Economato Il 2002 ha richiesto all ARPA grandi sforzi nella gestione delle risorse umane e patrimoniali, della contabilità e nella predisposizione dell assetto logistico/organizzativo. Le attività di configurazione dei servizi amministrativi, di gestione dei contratti, degli approvvigionamenti, delle forniture informatiche e dei sistemi informativi, della manutenzione degli immobili sono state velocemente portate a regime consentendo di ottenere importanti risultati quali: l affiancamento alla contabilità finanziaria della contabilità economico-patrimoniale; la predisposizione e l adeguamento del Regolamento Organizzativo e del Regolamento Contabile. Settore Promozione e Sviluppo Collaborazione con il sistema produttivo lombardo Collaborazione con il mondo ambientalista Collaborazione con il mondo scientifico Collaborazione con organizzazioni internazionali SETTORE PROMOZIONE E SVILUPPO Promozione tecnologica Informazione ambientale Educazione e formazione Il Settore produce prevalentemente attività di studio e ricerca dell innovazione tecnologica, svolge attività di sperimentazione, attiva fortemente nel promuovere l utilizzo di tecnologie ecocompatibili e i sistemi di produzione a ridotto impatto ambientale,sostiene le imprese che intendono ottenere la certificazione ambientale,e che si orientano verso l uso di metodologie produttive in grado di migliorare la qualità dell ambiente. Le aree e le interazioni con il mondo amministrativo, il mondo produttivo, il mondo formativo e informativo, nonché le realtà internazionali sono molteplici e si sono concretizzate nel 2002 con:
14 14 la realizzazione della Rete Territoriale per la diffusione di EMAS/ISO 14001, supportando la realizzazione di progetti pilota; il supporto alle amministrazioni locali per l attivazione e la gestione in materia di Sviluppo Sostenibile, del processo Agende 21 Locali ; il supporto tecnico scientifico alla Regione Lombardia per l attuazione dei criteri applicativi della Autorizzazione Ambientale Integrata-IPPC; la definizione delle politiche regionali in tema di risparmio energetico, efficienza energetica e promozione delle fonti rinnovabili nell ambito degli obblighi conseguenti alla sottoscrizione del Protocollo di Kyoto e dei programmi definiti dopo Johannesburg; lo sviluppo del progetto STARNET per la raccolta e la diffusione on line dei dati ambientali prodotti dagli operatori della struttura tecnico scientifica del sistema delle Agenzie. COSTI I principali costi relativi alla gestione operativa sono evidenziati nella tabella di seguito riportata: Costi della produzione 2002 Composizione Acquisti per materie prime ,14% Godimento beni di terzi ,81% Servizi ,77% Personale ,75% Ammortamenti ,46% Oneri diversi di gestione ,07% Totale % Nel grafico esposto, i costi vengono ripartiti in base al peso in percentuale che ciascuna voce ha sul costo totale di produzione. Come evidenziato dalle percentuali di composizione l ARPA si caratterizza per essere una struttura cosiddetta labour intensive proprio perché tipicamente le attività di anali di laboratorio, di verifiche e controlli, di supporto tecnico alle Istituzioni e ai privati, di ricerca, studio e progettazione richiedono un elevato utilizzo di risorse umane.
15 15 RICAVI ricavi realizzati nel corso dell esercizio sono stati di euro relativi alle attività che rientrano nella cosiddetta attività commerciale e di euro attribuibili all attività Istituzionale e rappresentati dai contributi in conto esercizio (alimentati principalmente dal Fondo Sanitario Regionale, così come previsto nella norma istitutiva dell Ente) che sono trasferiti all ARPA dalla regione per lo svolgimento delle proprie funzioni. Il grafico seguente evidenzia la composizione percentuale dei ricavi. Da esso si denota come la componente delle prestazioni contributi e altri ricavi risulta essere predominante rispetto alle altre. Composizione dei ricavi della produzione Valore della produzione 2002 Incidenza Ricavi delle vendite e delle prestazioni ,83% Contributi in conto esercizio ,56% Contributi in conto capitale (quote di competenza) ,42% Altri ricavi ,20% Totale % La distribuzione sul territorio dei servizi richiesti ai dipartimenti distribuiti in tutta la regione sono evidenziati nella tabella seguente e riportate nel grafico successivo. Composizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2002 Incidenza Settore aria ,73% Settore acqua ,14% Settore sottosuolo ,73% Settore agenti fisici ,84% Prestazioni diverse ,71% Proventi per convenzioni attive ,18% Progetti commissionati da Enti ,66% Totale %
16 Si riportano di seguito le ripartizioni per provincia dei servizi offerti da ogni settore dell ARPA. 16
17 17 Ricavi ARIA Ripartizione settore aria per provincia 2002 Incidenza Milano ,80% Milano 1 Parabiago ,30% Milano ,46% Bergamo ,68% Brescia ,38% Como 291 0,12% Cremona 75 0,03% Sondrio 910 0,38% Varese ,76% Lodi 217 0,09% Lecco ,00% Totale %
18 18 Ricavi ACQUA Ripartizione settore acqua per provincia 2002 Incidenza Milano ,19% Milano 1 Parabiago ,85% Milano ,07% Bergamo ,90% Brescia ,40% Como ,87% Cremona ,67% Mantova ,88% Pavia ,21% Sondrio ,66% Varese ,49% Lodi ,10% Lecco ,71% Totale %
19 19 Ricavi SOTTOSUOLO Ripartizione settore sottosuolo per provincia 2002 Incidenza Milano ,49% Milano 1 Parabiago ,31% Milano ,55% Bergamo ,30% Brescia ,76% Como ,97% Cremona ,23% Mantova ,66% Pavia ,25% Sondrio ,99% Vallecamonica ,76% Varese ,45% Lodi ,77% Lecco ,51% Totale %
20 20 Ricavi AGENTI FISICI Ripartizione settore agenti fisici per provincia 2002 Incidenza Milano ,53% Milano 1 Parabiago ,77% Milano ,44% Bergamo ,97% Brescia ,84% Como ,54% Cremona ,84% Mantova ,46% Pavia ,52% Sondrio ,61% Varese ,02% Lodi ,23% Lecco ,22% Totale %
21 21 INDICI DI BILANCIO Al fine di determinare alcuni indicatori di bilancio che meglio ci consentano di valutare la gestione dell esercizio appena trascorso, è necessario operare una riclassificazione delle voci del bilancio, sia di Stato Patrimoniale che di Conto Economico, così come illustrato nelle tabelle seguenti: Attivo 2002 Passivo 2002 Imm. immateriali Capitale sociale Imm. materiali Riserve Imm. finanziarie - Utile dell'esercizio Attivo Imm Patrimonio Netto Crediti Fondi per rischi Disponibilità liquide Debiti a m/l termine Ratei e Risconti Attivi Passività consolidate Attivo Circolante Debiti vs. fornitori Deb. tributari e vs. istituti di previdenza Altri debiti Passività correnti TOT. ATTIVO TOT. PASSIVO Conto Economico 2002 Valore della produzione Costi della produzione Margine di contribuzione lordo (Mol) Ammortamenti e svalutazioni Reddito operativo (EBIT) Saldo gestione finanziaria Saldo gestione straordinaria Reddito Ante Imposte (EBT) Imposte dell'esercizio REDDITO NETTO Gli indicatori che si ritengono interessanti ai fini della nostra analisi si possono raggruppare in due macrogruppi: A) gli indici patrimoniali: Indici patrimoniali Indice Formula Risultato Solidità patrimoniale Indice di indipendenza finanziaria PN/P 57% Indice di omogeneitià CI9(PN+DI) 40%
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