LO STRESS LAVORO CORRELATO obblighi, sanzioni,i fenomeni di mobbing. Avv. Valeria Cataldi

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1 LO STRESS LAVORO CORRELATO obblighi, sanzioni,i fenomeni di mobbing Avv. Valeria Cataldi

2 Art.2087 c.c. L imprenditore è tenuto ad adottare nell esercizio dell impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l integrità fisica e la personalità dei prestatori di lavoro

3 La norma del codice civile impone l obbligo di: Adottare e mantenere in efficienza i presidi antinfortunistici atti a preservare i lavoratori dai rischi connessi alla loro attività; Adeguare gli strumenti di protezione ai progressi tecnologici in modo da assicurare una costante protezione nel tempo degli adempimenti; Impartire le direttive ed istruzioni idonee a rendere edotti i dipendenti dai rischi connessi alla mancata attuazione delle disposizioni ed a vigilare sull effettiva attuazione delle misure di sicurezza adottate.

4 Art.2 d.lvo 81/2008, 1 co. lett. o) salute: stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un assenza di malattia o d infermità

5 Art. 17 d.lvo 81/2008 Il datore di lavoro non può delegare le seguenti attività: a) La valutazione dei rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall art.28; b) La designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi.

6 Art. 28 d.lvo 81/08 la valutazione dei rischi deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro correlato, secondo i contenuti dell accordo europeo dell 8 ottobre 2004

7 La valutazione dei rischi deve essere onnicomprensiva di tutti i rischi (interpretazione dinamica)

8 In caso di costituzione di nuova impresa il datore di lavoro è tenuto ad effettuare immediatamente la valutazione dei rischi elaborando il relativo documento entro 90 giorni dalla data di inizio della propria attività

9 Tutte le attività che rientrano nelle definizioni di cui all art.3 del d.lvo 81/2008 sono soggette alla valutazione dei rischi il datore di lavoro effettua la valutazione ed elabora il documento di cui all art.17, comma 1 lettera a) in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente nei casi di cui all art.41 del d.lvo 81/08

10 ART. 29 d.lvo 81/08 i datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori effettuano la valutazione dei rischi sulla base delle procedure standardizzate di cui all art.6, comma 8, lettera f). fino alla scadenza del 18 mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto interministeriale di cui all art.6, comma 8, lettera f) e, comunque, non oltre il , gli stessi datori di lavoro possono autocertificare l effettuazione della valutazione dei rischi.

11 Art.28, 1-bis del d.lvo 81/08 In sede di adozione delle disposizioni integrative e correttive al citato d.lvo 81/2008 è stato introdotto all art.28 il comma 1-bis, con il quale è stato attribuito alla Commissione Consultiva il compito di formulare indicazioni metodologiche in ordine al corretto adempimento dell obbligo, finalizzate a indirizzare le attività dei datori di lavoro, dei loro consulenti e degli organi di vigilanza.

12 ART 3 dell Accordo Europeo lo stress lavoro correlato è intesa quale condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste e aspettative riposte in loro.

13 lo stress non coincide con il Mobbing intesa quale condotta del datore di lavoro protratta nel tempo e consistente nel compimento di una pluralità di atti giuridici o meramente materiali ed, eventualmente, anche leciti, diretti alla persecuzione od all emarginazione del dipendente di cui viene lesa la sfera professionale o personale, intesa nella pluralità delle sue espressioni

14 Un po di giurisprudenza sulla tutela della salute TRIBUNALE DI RIETI 17 FEBBRAIO 2009 N.102; TRIBUNALE DI ROMA 6 LUGLIO 2009 N ; Cass. sez. lav. 19/1/1999 n. 475 Cass. sez. lav. 4/5/2004 n. 8438/04

15 NON TUTTE LE MANIFESTAZIONI DI STRESS SUL LAVORO POSSONO ESSERE CONSIDERATE COME STRESS LAVORO CORRELATO. LO STRESS LAVORO- CORRELATO E QUELLO CAUSATO DA VARI FATTORI PROPRI DEL CONTESTO E DEL CONTENUTO DEL LAVORO

16 I rischi psico-sociali Fra i rischi che devono essere valutati sono ricompresi anche i rischi psico-sociali, costituiti da fattori organizzativi, quali la mancanza di sostegno sul lavoro, insicurezza del lavoro, clima competitivo, la recessione economica.

17

18 La valutazione La valutazione prende in considerazione non singoli individui, ma gruppi omogenei di lavoratori (per mansioni, reparti, ripartizione organizzativa) che risultino esposti a rischi dello stesso tipo.

19 Cosa si intende per valutazione dei rischi da stress lavoro correlato E l analisi di specifici indicatori finalizzata ad accertare l esistenza di condizioni organizzative che possano determinare la presenza di rischi collegati allo stress lavorocorrelato nonché ad individuare le eventuali azioni da adottare.

20 Le fasi della valutazione La valutazione si articola in due fasi: 1) La fase preliminare o necessaria consiste nella rivelazione, tramite liste di controllo, di indicatori oggettivi e verificabili, ove possibile numericamente apprezzabili, appartenenti a tre distinte famiglie: Eventi sentinella (indici infortunistici, assenze per malattia, turnover; procedimenti, sanzioni);

21 Fattori di contenuto del lavoro (ambiente di lavoro e attrezzature, carichi e ritmi di lavoro, orario di lavoro, turni, corrispondenza tra le competenze dei lavoratori ed i requisiti professionali richiesti); Fattori di contesto del lavoro (ruolo nell ambito dell organizzazione, autonomia decisionale e controllo, evoluzione e sviluppo di carriera, comunicazione)

22 Strumenti di analisi In questa prima fase possono essere utilizzate liste di controllo applicabili anche dai soggetti aziendali della prevenzione; In relazione alla valutazione dei fattori di contesto e di contenuto occorre sentire i lavoratori e/o RLS/RLST; Nelle aziende di maggiori dimensioni è possibile sentire un campione rappresentativo di lavoratori.

23 Risultati della valutazione preliminare

24 LA VALUTAZIONE APPROFONDITA La seconda fase di valutazione prevede la valutazione della percezione soggettiva dei lavoratori attraverso diversi strumenti (questionari, focus group )

25 Nelle aziende di grandi dimensioni è possibile che tale fase venga realizzata tramite un campione rappresentativo di lavoratori; Nelle imprese che occupano sino a 5 lavoratori il datore di lavoro in luogo degli strumenti di valutazione approfondita, può scegliere di utilizzare modalità di valutazione (es. riunioni) che garantiscano il coinvolgimento diretto dei lavoratori nella ricerca delle soluzioni e nella verifica della loro efficacia

26 TERMINI E SCADENZE termine ultimo di decorrenza dell obbligo previsto dall art.28 d.lvo 81/08 deve essere inteso come termine di avvio delle attività di valutazione ai sensi delle predette indicazioni metodologiche.

27 La programmazione temporale delle suddette attività di valutazione e l indicazione del termine finale di espletamento delle stesse devono essere riportate nel documento di valutazione dei rischi.

28 Gli organi di vigilanza, ai fini dell adozione dei provvedimenti di propria competenza, terranno conto della decorrenza e della programmazione temporale indicata nel documento di valutazione dei rischi.

29 I datori di lavoro che alla data di approvazione delle presenti indicazioni metodologiche abbiano già effettuato la valutazione dei rischio da stress lavoro correlato coerentemente con i contenuti dell Accordo Europeo dell 8 ottobre 2004, non devono ripetere l indagine ma sono tenuti all aggiornamento della medesima nelle ipotesi previste dall art.29, comma 3 d.lvo 81/08.

30 SANZIONI L omessa valutazione dei rischi e del documento di valutazione determinano la sospensione dell attività di impresa; Il datore di lavoro che adotta il documento di valutazione dei rischi in assenza degli elementi di cui all art.28, co. 2 lett. b), c) o d) o senza le modalità di cui all art.29, commi 2 e 3, è punito con l ammenda da a Euro; Il datore di lavoro che adotta il documento di valutazione dei rischi in assenza degli elementi di cui all art. 28 co.2 lettera a) primo periodo ed f) è punito con l ammenda da a Euro.

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