Le Imprese Sociali in Val Pellice, Val Chisone e Germanasca

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3 Le Imprese Sociali in Val Pellice, Val Chisone e Germanasca Risultati economici e sociali anno 2010 Sommario Premessa, p. 3 - Il territorio, p. 5 - I servizi socio-sanitari, p. 7 - I lavoratori dei servizi socio-sanitari, p I volontari, p I servizi sociosanitari: alcuni dati economici, p Le attività produttive con lavoratori svantaggiati, p I lavoratori delle attività produttive, p Le attività produttive: alcuni dati economici, p La programmazione partecipata, p. 17 Quali bisogni prioritari e quali risposte?, p. 18 Conclusioni, p. 20

4 Questo paper è rilasciato con la licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia. Per leggere una copia della licenza visita il sito web Questo documento è scaricabile in formato.pdf all indirizzo Coordinamento editoriale: Osservatorio sull economia civile, Camera di commercio di Torino Confezionamento e Stampa: interno Finito di stampare: maggio 2012 Collana scenari Osservatorio sull economia civile Camera di commercio di Torino via Carlo Alberto, Torino Tel Fax osservatorioeconomiacivile@to.camcom.it

5 PREMESSA Per il secondo anno di seguito, alcune delle imprese sociali che operano nel territorio della Val Pellice hanno deciso di incontrarsi per confrontarsi sulle attività svolte, sui risultati sociali ed economici raggiunti e sulle criticità incontrate. Quest anno il territorio di riferimento si è ampliato alla Val Chisone e alla Val Germanasca. Le imprese sociali hanno come obiettivo sia la produzione di un utile di Bilancio (da reinvestire in attività sociali, contrariamente ad un impresa profit che lo distribuisce tra i soci) sia il raggiungimento di obiettivi che garantiscano la crescita e la coesione sociale del territorio in cui risiedono. Per questo motivo diventa fondamentale la comunicazione dei risultati sociali ed economici agli stakeholder, per far conoscere e per ricevere un feed-back dal territorio rispetto al raggiungimento degli obiettivi sociali dell impresa. Gli incontri periodici tra le imprese sociali sia favoriscono collaborazioni sia consentono alle imprese di immaginarsi come una rete, che costruisce risposte ai bisogni del territorio e delle imprese stesse. Nel 2010 le imprese sociali che hanno aderito a quest iniziativa, sono state: - 6 cooperative sociali di tipo A e 1 ente religioso, che svolgono attività sociosanitarie RAGIONE SOCIALE SITO INTERNET/MAIL TELEFONO SEDE LEGALE DIACONIA VALDESE /91457 Torre Pellice IL RAGGIO 011/ Villa Franca P.te IL SORRISO / Luserna S.G. L ALVEARE coop.alveare@dag.it 0121/ Pinerolo LA DUA VALADDA info@laduavaladda.it 0121/ Perosa Argent. LA TARTA VOLANTE / Torre Pellice TERRA DI MEZZO terradimezzo.scs@tiscali.it 0121/ Pinerolo 3

6 Le Imprese Sociali in Val Pellice, Val Chisone e Germanasca. Risultati economici e sociali anno cooperative sociali di tipo B, che svolgono attività produttive in cui almeno il 30% dei lavoratori sono soggetti svantaggiati RAGIONE SOCIALE SITO INTERNET/MAIL TELEFONO SEDE LEGALE LA NUOVA COOPERATIVA 011/ Torino NUOVI OBIETTIVI info@nuoviobiettivi.org 0121/ Torre Pellice La presenza delle imprese sociali nelle Valli è una presenza storica, nella maggior parte dei casi è iniziata come un esperienza di associazionismo o di comunità religiosa e si è poi trasformata in impresa. Di seguito vengono riportati gli anni in cui hanno iniziato l attività: ANNO VAL CHISONE E VAL PELLICE COSTITUZIONE GERMANASCA DIACONIA VALDESE IL RAGGIO IL SORRISO L ALVEARE LA DUA VALADDA LA TARTA VOLANTE TERRA DI MEZZO LA NUOVA COOPERATIVA NUOVI OBIETTIVI Nella raccolta e nella elaborazione dei dati, le imprese sociali sono state accompagnate dall Osservatorio sull economia civile della Camera di commercio di Torino 1. 1 L Osservatorio sull economia civile, su richiesta delle imprese sociali, ha accompagnato il processo d identificazione delle informazioni da raccogliere e della loro elaborazione. I dati riportati nel presente documento sono stati forniti dalle imprese stesse. 4

7 IL TERRITORIO La Val Pellice, la Val Chisone e la Val Germanasca sono valli alpine collocate a sud-ovest della provincia di Torino. I residenti sono circa : in Val Pellice e in Val Chisone e Val Germanasca. I territori presi in considerazione, coincidono con i Distretti dell ASL TO3. VAL PELLICE Comuni Angrogna, Bibiana, Bobbio Pellice, Bricherasio, Luserna S.G., Lusernetta, Rorà, Torre Pellice, Villar Pellice N. Comuni 9 Totale abitanti Superficie in km² 293 Densità popolazione (ab/km²) 80 Popolazione < 14 anni (12,43% della popolazione) Popolazione > 15 e < 19 anni 982 (4,17%) Popolazione > 65 anni (25,73%) N disabili in carico ai servizi 87 N soggetti in carico ai centri di salute mentale 241 5

8 Le Imprese Sociali in Val Pellice, Val Chisone e Germanasca. Risultati economici e sociali anno 2010 VAL CHISONE E VAL GERMANASCA Comuni Fenestrelle, Inverso Pinasca, Massello, Perosa, Argentina, Perosa Argentina, Perrero, Pinasca, Pomaretto, Porte, Pragelato, Prali, Pramollo, Roure, Salza di Pinerolo, S. Germano Chisone, Sestriere, Usseaux, Villar Perosa N. Comuni 17 Totale abitanti Superficie in km² 584 Densità popolazione (ab/km²) 35 Popolazione < 14 anni (11,84% della popolazione) Popolazione > 15 e < 19 anni 801 (3,94%) Popolazione > 65 anni (26,17%) N disabili in carico ai servizi 69 N soggetti in carico ai centri di salute mentale 199 I principali enti pubblici di riferimento sono l ASL Torino 3 e la Comunità Montana del Pinerolese. 6

9 I SERVIZI SOCIO-SANITARI Nel corso del 2010 le imprese sociali hanno offerto diverse tipologie di servizi sui due territori: SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE STRUTTURE RESIDENZIALI ANZIANI STRUTTURE RESIDENZIALI DISABILI CENTRO DIURNO ANZIANI VAL PELLICE Diaconia Valdese Il Sorriso L Alveare La Tarta Volante Diaconia Valdese Il Sorriso Diaconia Valdese Il Raggio Diaconia Valdese VAL CHISONE E VAL GERMANASCA La Dua Valadda L Alveare Diaconia Valdese La Dua Valadda CENTRO DIURNO DISABILI La Dua Valadda ASILO NIDO La Dua Valadda SCUOLA PER L INFANZIA Il Sorriso SCUOLA PRIMARIA Il Sorriso ASSISTENZA SCOLASTICA DISABILI La Tarta Volante La Dua Valadda LUDOTECA La Tarta Volante CENTRI ESTIVI La Tarta Volante La Dua Valadda CENTRO AGGREGAZIONE La Tarta Volante EDUCATIVA TERRITORIALE La Tarta Volante La Dua Valadda ANIMAZIONE ANZIANI La Dua Valadda ANIMAZIONE MINORI Il Sorriso INFORMAGIOVANI La Dua Valadda PREVENZIONE USO STUPEFAC. La Tarta Volante ACCOMPAGNAMENTO INSERIMENTI LAVORATIVI La Dua Valadda La Dua Valadda EDUCAZIONE AMBIENTALE La Tarta Volante 7

10 Le Imprese Sociali in Val Pellice, Val Chisone e Germanasca. Risultati economici e sociali anno 2010 Vengono inoltre svolti servizi di: - assistenza mense scolastiche, pedicure per anziani a domicilio o in ambulatori medici (La Dua Valadda in Val Chisone e Germanasca) - pulizie e pasti in strutture residenziali (L Alveare in Val Pellice) - attività educative e riabilitative in strutture residenziali (Terra di mezzo in Val Pellice) I servizi sono stati erogati a persone 2 : TIPOLOGIA SERVIZIO ANZIANI DISABILI SALUTE MENTALE MINORI GIOVANI DISAGIO ADULTI TOTALE Assistenza domiciliare Strutture residenziali Centri diurni Asilo nido Scuola per l infanzia Scuola primaria Assistenza scolastica Ludoteca Centri estivi Centro aggregazione Educativa territoriale Animazione Informagiovani Prevenzione uso stup Accompagnamento inserimenti lavorativi Educazione ambientale Varie TOTALE Nel caso delle strutture residenziali, i centri diurni e l assistenza domiciliare si tratta del numero di utenti che possono essere seguiti in base alle procedure di accreditamento o di convenzione. Lo stesso utente può essere seguito da più servizi. 8

11 I Servizi socio assistenziali: alcuni dati economici Nello specifico, dei anziani seguiti dai servizi delle imprese sociali sono residenti in Val Pellice, Val Germanasca e Val Chisone e rappresentano il 10% della popolazione over 65 dei territori di riferimento. Inoltre, le imprese seguono con i propri servizi 143 persone con disabilità fisica, psichica o psichiatrica residenti nelle Valli, che rappresentano il 24% delle persone in carico ai servizi Le strutture in cui vengono offerti i servizi sono 26: - 9 strutture residenziali per anziani - 2 strutture residenziali per disabili - 2 centri diurni per anziani - 1 centro diurno per disabili - 3 centri diurni estivi per minori - 1 centro aggregazione giovanile - 2 asili nido - 1 scuola per l infanzia - 1 scuola primaria - 1 ludoteca - 1 camper itinerante per la prevenzione dell uso di stupefacenti - 1 centro per l educazione ambientale - 1 sportello informativo per giovani La quasi totalità dei servizi è offerto in convenzione o accreditamento con enti pubblici, le cui risorse rendono possibile l erogazione di servizi a forte interesse pubblico e che in alcuni casi garantiscono diritti esigibili dei cittadini (come previsto dai Livelli Essenziali di Assistenza, Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001). Molte attività hanno anche una componente di spesa privata, che negli anni sta aumentano. 9

12 I LAVORATORI DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI Al 31/12/2010, le imprese sociali impiegavano 498 lavoratori sui territori della Val Pellice, Val Chisone e Val Germanasca (371 in Val Pellice e 127 in Val Chisone e Val Germanasca). Un dato occupazionale significativo, soprattutto se si considera la qualità delle tipologie di contratto applicate: - 81% a tempo indeterminato - 17% a tempo determinato - 2% con contratto co.co.co. o a progetto Il 70% dei lavoratori ha un contratto full-time e il 5% sono cittadini extracomunitari. L alta percentuale di persone assunte a tempo indeterminato evidenzia l attenzione alla stabilizzazione dei lavoratori, cercando soluzioni che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita privata e di lavoro delle persone (lo dimostra il 30% di contratti part-time) Nell 86% dei casi si tratta di occupazione femminile, che, come ben noto, rappresenta un fattore di sviluppo economico per il territorio. Una donna che lavora chiede più servizi al mercato e può garantire una maggior protezione economica alla propria famiglia, in un momento in cui l occupazione di entrambi i componenti adulti di una famiglia è messa a rischio dalla crisi economica. L indice di turn-over dei lavoratori nel 2010 è stato del 12,6%. Nel corso dell anno, 2 lavoratori sono stati assunti in regime di somministrazione e 2 persone hanno prestato servizio attraverso una borsa lavoro. Le imprese sociali offrono inoltre servizi socio-sanitari su altri territori, in cui impiegavano, al 31/12/2010, ulteriori 318 lavoratori. 10

13 I VOLONTARI Le imprese sociali affondano le loro radici nell associazionismo e questo legame non si è mai spezzato. Lo dimostra il fatto che, nel corso del 2010, hanno prestato attività di volontariato 17 persone (12 in Val Pellice e 5 in Val Chisone e Val Germanasca), direttamente per le imprese sociali che si occupano di servizi socioassistenziali. Questo aspetto non deve essere trascurato, rappresentando una ricchezza in termini di legame e partecipazione del territorio. Anzi, è opportuno rafforzarlo, creando maggiori sinergie tra le imprese sociali e le organizzazioni di volontariato. Le cooperative sociali di tipo A e la Diaconia Valdese hanno inoltre accolto presso le loro sedi della Val Pellice, Val Chisone e Val Germanasca, 17 giovani in servizio civile (10 nazionale, 2 europeo e 5 internazionale). L esperienza del servizio civile è un opportunità di crescita per i giovani come cittadini a servizio del bene comune e rappresenta anche un occasione per entrare in contatto con il mondo del lavoro. 11

14 I SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI: ALCUNI DATI ECONOMICI Il valore di un impresa per il territorio si misura anche dai risultati economici che è stata in grado di raggiungere e dalla ricchezza che ha ridistribuito ai propri lavoratori in termini di salari e stipendi. Nel 2010, i ricavi delle imprese sociali sono stati circa 17,4 milioni. Ai 498 lavoratori sono stati erogati 11,3 milioni (salari e stipendi più oneri contributivi). VAL PELLICE VAL CHISONE e GERMANASCA ALTRI TERRITORI RICAVI COSTO PERSONALE Nonostante i buoni risultati in termini di fatturato, le imprese sociali si trovano in una situazione di grave criticità per il ritardo dei pagamenti degli enti pubblici, in particolare dell Asl TO3. Al 31 gennaio 2012, le imprese sociali registravano fatture emesse, scadute e non pagate dall azienda sanitaria pari a 3,1 milioni (pari al 18,2% del fatturato del 2010), con un ritardo medio di pagamento di oltre 8 mesi. La situazione si sta aggravando di mese in mese, infatti, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si è registrato un peggioramento nel ritardo dei pagamenti di circa 1 mese. A causa di questa criticità, nel corso del 2010, le imprese sociali hanno dovuto chiedere al sistema bancario anticipi sulle fatture emesse e corrispondere interessi passivi per Se la situazione perdurerà, verrà compromessa la capacità delle imprese di corrispondere gli stipendi ai propri dipendenti e la sussistenza stessa delle imprese, con la conseguente impossibilità di continuare ad offrire servizi socio-sanitari ai cittadini. Per la tipologia di servizi che vengono offerti, il costo del personale supera mediamente il 70% dei costi complessivi delle imprese sociali e rappresenta un costo che va corrisposto mensilmente (sia nella parte stipendi che nella parte oneri 12

15 I Servizi socio assistenziali: alcuni dati economici contributivi), a fronte di incassi su servizi erogati che possono essere pagati anche 8 mesi dopo. Questa situazione obbliga le cooperative a chiedere alle banche anticipi sulle fatture e a corrispondere loro interessi passivi, che rappresentano una maggior ricchezza distribuita allo stakeholder banca. Le stesse risorse economiche potevano invece essere investite sul territorio per lo sviluppo o l ampliamento di nuovi servizi o progettualità. Le imprese sociali offrono servizi socio-sanitari anche su altri territori, per cui nel 2010 hanno registrato ricavi per ulteriori 14,1 milioni. Agli ulteriori 318 lavoratori impiegati in tali servizi hanno erogato 8,2 milioni di salari e stipendi più oneri contributivi. Il patrimonio netto delle 7 imprese sociali era, al 31/12/2010, pari a 21,8 milioni e il capitale sociale pari a 20,6 milioni. Se si esclude la Diaconia Valdese, che ha un capitale sociale di 20,5 milioni e un patrimonio netto di 20,8, le cooperative sociali risultano poco capitalizzate. Se il ruolo delle imprese sociali deve diventare centrale nelle politiche di welfare di un territorio, queste devono recuperare credibilità anche sotto il profilo della disponibilità dei mezzi propri per affrontare quello che le aspetta. Un riconoscimento significativo in ambito sussidiario da parte di tutti i soggetti del territorio avviene se una volta ottenuta la delega, non ci si manifesta con le proprie fragilità. La tutela degli interessi dei cittadini più deboli e più fragili passa inevitabilmente attraverso grandi idee fondate su solide organizzazioni. Nessuno investirà sull'impresa sociale se questa non dimostra di sapersi capitalizzare e patrimonializzare in modo adeguato. 13

16 LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE CON LAVORATORI SVANTAGGIATI Nel corso del 2010, 2 cooperative sociali di tipo B hanno svolto attività produttive in Val Pellice, Val Chisone e Val Germanasca, impiegando lavoratori svantaggiati che difficilmente sarebbero stati assorbiti dal mercato del lavoro tradizionale. I settori in cui operano sono labour intensive, adatti a sperimentare percorsi di accompagnamento al lavoro per persone provenienti da situazioni di disagio: VAL PELLICE VAL CHISONE e GERMANASCA AFFISSIONE MANIFESTI Nuovi Obiettivi ALLESTIMENTO MANIFESTAZIONI La Nuova Cooperativa FATTORINAGGIO Nuovi Obiettivi MAGAZZINAGGIO La Nuova Cooperativa AREE VERDI La Nuova Cooperativa Nuovi Obiettivi La Nuova Cooperativa MANUTENZIONE Nuovi Obiettivi DERATTIZZAZIONE La Nuova Cooperativa La Nuova Cooperativa PULIZIE La Nuova Cooperativa La Nuova Cooperativa RACCOLTA DIFFERENZIATA La Nuova Cooperativa SEGNALETICA STRADALE La Nuova Cooperativa GESTIONE CASA VACANZE Nuovi Obiettivi GESTIONE TEATRO Nuovi Obiettivi TRASPORTI La Nuova Cooperativa I clienti a cui offrono i servizi sono diversificati, evidenziando come la diversificazione delle fonti permetta di non essere completamente dipendenti dal sostegno della spesa pubblica: - 21 servizi sono stati offerti in convenzione con enti pubblici - 25 a clienti privati - 5 a imprese non profit - 2 a enti religiosi 14

17 I LAVORATORI DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE Al 31/12/2010, le 2 cooperative sociali di tipo B impiegavano 37 lavoratori in Val Pellice, Val Chisone e Val Germanasca (di cui 35 in Val Pellice e 2 in Val Chisone e Germanasca), di questi l 81% aveva un contratto a tempo indeterminato e il 19% a tempo determinato. Il 35% dei lavoratori aveva un contratto full-time e il 65% part-time 3. L 32% erano donne e il 68% uomini. Il 3% erano cittadini extra-comunitari. Dei 37 lavoratori impiegati, 19 erano lavoratori svantaggiati (51% del totale, contro un obbligo di legge che prevede solo il 30%): 3 disabili, 4 in trattamento psichiatrico e 12 dipendenti da sostanze stupefacenti o alcool Ulteriori 8 soggetti svantaggiati hanno prestato servizio presso le cooperative attraverso una borsa lavoro. Nel 2010, l indice di turn-over medio è stato del 7,4 % Le cooperative sociali impiegavano al 31/12/2010 ulteriori 537 lavoratori su servizi in altri territori. 3 I contratti di lavoro applicati prevedono per un part-time meno di 38 ore alla settimana. La media delle ore dei contratti part-time delle cooperative in questione è di circa 36 ore alla settimana. 15

18 LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE: ALCUNI DATI ECONOMICI L attività delle imprese sociali è significativa soprattutto se la si osserva al di fuori della Val Pellice, Val Chisone e Val Germanasca. Il fatturato per servizi offerti sui territori di riferimento è stato infatti di soli , contro ricavi per 15,2 milioni per attività realizzate al di fuori delle Valli. VAL PELLICE VAL CHISONE E GERMANASCA ALTRI TERRITORI RICAVI COSTO PERSONALE Il 46% del fatturato in Val Pellice, Val Chisone e Germanasca deriva da affidamenti diretti da parte della pubblica amministrazione È evidente che tale attività, pur avendo una presenza sul territorio, non è particolarmente sviluppata. Nonostante ciò, distribuisce ricchezza ai 37 lavoratori per (salari e stipendi più oneri contributivi) 4, di cui a lavoratori svantaggiati. Positiva è la capitalizzazione delle 2 cooperative di tipo b: il capitale sociale risulta essere di 1,3 milioni e il patrimonio netto di 9,7 milioni. L immagine che ne deriva è di soggetti sani e in grado di partecipare alle politiche attive del lavoro ben più ampiamente di quanto oggi stia avvenendo. 4 Il valore costo del personale della cooperativa Nuova Obiettivi è stato calcolato in percentuale sul valore totale, ipotizzando come percentuale il valore del fatturato delle attività nelle Valli sul fatturato totale. 16

19 LA PROGRAMMAZIONE PARTECIPATA Le imprese sociali interagiscono con gli enti pubblici per la rilevazione dei bisogni del territorio, per la costruzione di politiche sociali e per un confronto sulle modalità di gestione dei servizi Nel corso del 2010 l interazione è avvenuta nell ambito: - dei piani di zona della Comunità montana del Pinerolese, a cui hanno partecipato 15 persone delle imprese sociali, di cui 6 avevano ricevuto una formazione specifica - delle commissioni welfare e giovani del Comune di Torre Pellice, a cui hanno partecipato 3 persone 17

20 QUALI BISOGNI PRIORITARI E QUALI RISPOSTE? Le imprese sociali sono sul territorio quotidianamente e intercettano direttamente i bisogni delle persone. Nel corso dell ultimo anno i bisogni sono cambiati, ma soprattutto è cambiata la tipologia di persone che manifestano bisogni. Non si tratta più solo di persone e famiglie storicamente fragili, ma di soggetti appartenenti un tempo alla classe media o medio bassa, che oggi si trovano senza lavoro e spesso con reti famigliari o sociali frammentate. È, quindi, urgente trovare risposte, che non possono più essere quelle di un tempo. Sono infatti cambiati i bisogni, sono cambiati i target di riferimento e soprattutto sono diminuite le risorse economiche a disposizione del welfare. La crisi non è congiunturale, bensì strutturale. Il welfare cambierà e la sua sopravvivenza dipenderà anche dalla capacità del privato sociale e degli enti pubblici di essere flessibili e veloci nell immaginare nuovi modelli di servizi e interazioni tra le parti, compresi i singoli cittadini. È tempo di riflettere e di agire. Le imprese sociali della Val Pellice, della Val Chisone e Val Germanasca vogliono sintetizzare quali, secondo loro, sono i bisogni prioritari del territorio e le possibili risposte, senza la pretesa di avere in mano la soluzione a tutti problemi, ma con il desiderio di entrare nel merito di alcuni problemi e di individuare soluzioni concrete da realizzare, pubblico e privato insieme. Le imprese sociali della Val Pellice rilevano sul territorio i seguenti bisogni prioritari: 1. perdita del lavoro da parte di persone ultra quarantacinquenni 2. conseguente perdita della casa dopo un periodo di disoccupazione prolungato 3. crescita del numero di anziani non autosufficienti che necessitano di cure 4. inserimento sociale e lavorativo di persone extra-comunitarie Le possibili risposte che hanno individuato sono: a) sviluppo di nuove attività imprenditoriali da parte delle imprese sociali in cui coinvolgere persone rimaste senza lavoro: piccoli lavori di manutenzione per la casa a prezzi contenuti, servizi di conciliazione vita e lavoro, ecc. 18

21 Quali bisogni prioritari e quali risposte? b) accordi con i centri per l impiego e le agenzie formative per tirocini e corsi di formazione professionale c) conversione di alcune strutture inutilizzate in centri residenziali, adatti ad accogliere persone rimaste senza casa. La tipologia di utenza sta cambiando, non si tratta solo più di singoli. Bisognerà quindi immaginare strutture adatte ad accogliere anche le famiglie d) potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare Le imprese sociali della Val Chisone e Val Germanasca rilevano sul territorio i seguenti bisogni prioritari: 1) difficoltà a pagare l affitto da parte di un numero crescente di famiglie, in particolare mono-parentali 2) aumento della conflittualità all interno delle famiglie e sgretolamento delle reti sociali Le possibili risposte sono: a) attivazione di progetti di housing sociale in particolare rivolti a donne sole con minori a carico b) realizzazione di un servizio di mediazione famigliare con l obiettivo di favorire la comunicazione all interno delle famiglie e di accompagnare i figli nei cambiamenti dovuti alle separazioni 19

22 CONCLUSIONI Il lavoro svolto dalle imprese sociali della Val Pellice, Val Chisone e Val Germanasca ha come obiettivo primario quello di raccogliere e condividere alcune informazioni sulle loro realtà per conoscersi e per rappresentare all esterno il sistema di cui fanno parte. L attività di raccolta dati è già stata svolta nel Il numero delle imprese coinvolte è rimasto lo stesso (6 cooperative sociali di tipo A, 2 di tipo B ed un ente religioso), ci sono state alcune variazioni nelle imprese che hanno partecipato e il territorio è stato ampliato alla Val Chisone e Val Germanasca. E quindi possibile fare alcuni confronti, tenendo però presente quanto sopra: COOPERATIVE SOCIALI DITIPO A E ENTE RELIGIOSO - sebbene ci si trovi in una situazione di crisi economica, il numero di lavoratori è aumentato del 24%. E invece diminuita, dall 85% all 81%, la percentuale di lavoratori assunti con un contratto a tempo indeterminato - è aumentata la percentuale di occupazione femminile dall 83% all 86% e l utilizzo del part-time dal 26% al 30% - sono diminuiti da 48 a 17 le persone che hanno prestato attività di volontariato nelle imprese sociali durante l anno, mentre è rimasto costante il numero di giovani in servizio civile - i ricavi sono aumentati del 17,6% e il costo del personale (salari e stipendi più oneri contributivi) del 22,8% COOPERATIVE SOCIALI DI TIPO B - il numero di lavoratori impiegati è diminuito del 7,5%, mentre è aumentato dal 67,5% all 81% la percentuale di lavoratori assunti con un contratto a tempo indeterminato. l numero di lavoratori svantaggiati è rimasto pressoché costante - è aumentata la percentuale di occupazione femminile dal 27,5% al 32% ed è diminuito l utilizzo del part-time dal 72,5% al 65% - i ricavi sono aumentati del 2,8% e il costo del personale (salari e stipendi più oneri contributivi) del 18,9% 20

23 Conclusioni Da un punto di vista dell occupazione, sembrano tenere le imprese sociali che si occupano di servizi socio-assistenziali, mentre hanno più difficoltà a mantenere i livelli occupazionali le cooperative di tipo B, sebbene si registri un aumento dell utilizzo del full-time. In entrambe le tipologie di imprese aumenta l occupazione femminile. Per ciò che riguarda il fatturato, cresce nelle imprese sociali che offrono servizi socio-assistenziali e registra un lieve aumento nelle cooperative di tipo B. In entrambe aumenta il costo del personale, nel primo caso in maniera proporzionale al numero dei lavoratori, nel secondo a fronte di una diminuzione degli occupati (7,5%) ed un aumento dell utilizzo del full-time (+18%). Grazie alla raccolta, all elaborazione e alla condivisione dei dati, le imprese stanno inoltre prendendo consapevolezza di essere un sistema d imprese di una certa rilevanza, in grado di produrre servizi e benessere per la comunità in cui operano. Da questa consapevolezza sta maturando anche un idea, una visione futura di quello che potrebbe rappresentare questo sistema d imprese per il territorio: lavorare in modo congiunto e sinergico su specifiche progettualità, collegate ai bisogni e allo sviluppo locale. Le cooperative rivolgono quindi una domanda a loro stesse e agli enti pubblici: in questo momento di crisi economica, in cui è necessario far emergere e razionalizzare l utilizzo di tutte le risorse presenti su un territorio per creare sinergie ed economie di scala, come può essere utilizzato questo sistema e su quali bisogni specifici delle Valli? 21

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