Fornire nuove mappe per la Governance

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Fornire nuove mappe per la Governance"

Transcript

1 Fornire nuove mappe per la Governance Laurence Lock Lee, Rosario Sica Per decenni la mappatura dei processi di business (BP) è stata il punto di partenza per l analisi dei processi lavorativi. Total Quality anagement, Lean anufacturing, Six Sigma, Business Process Re-engineering sono tutte modalità di gestione del lavoro che hanno il Business Process come punto di riferimento e di attenzione chiave per il miglioramento dell impresa. Quando tentiamo di scorporare il termine Business Process ci accorgiamo che il suo utilizzo si estende ben al di là dei processi del flusso di lavoro meccanico, idealmente messi in evidenza dalle tecniche di BP. Per esempio: all interno di una mappatura di processo, sono adeguatamente rappresentate le sottili negoziazioni tra un venditore e un cliente? E che ne è della relazione tra un assistente sociale e il suo assistito, o la sua rete di riferimento? La rete che ha ispirato la vendita dei prodotti di intrattenimento della Apple? La comprensione di una lezione di un professore di università? Le cure di un medico esperto? Naturalmente siamo in grado di descrivere le opera- zioni sopraccitate in termini di processi di business, ma per il miglioramento di tali processi sarà necessario andare oltre le metodologie tradizionali di mappatura e analisi. Stabell e Fieldstad nel loro pionieristico lavoro sulle catene del valore (Value hains) hanno individuato come il valore di business possa essere generato attraverso metodologie differenti da quelle tradizionali di semplice analisi dei processi. Hanno, inoltre, introdotto il concetto di Value Shop per soddisfare i processi di business guidati dagli esperti, come per esempio nel caso dei centri medici, degli studi legali, delle società di consulenza o degli istituti di ricerca; e Value Networks (reti di valore) per le imprese che hanno prosperato sull interdipendenza con il cliente, come nel caso di telecomunicazioni, banche e imprese d intrattenimento. Tutti questi modelli di business alternativi hanno attività tradizionali nella catena di processo, ma in nessun modo, tali attività, ne rappresentano il processo chiave. Subordinare questi modelli alle tecniche di analisi tradizionale significa sostanzialmente utilizzare in modo improprio le risorse a disposizione, correndo il rischio di non raggiungere risultati soddisfacenti. 14 SUPPLEENTO A Harvard Business Review

2 Se il tuo business non è centrato sulle catene di valore, quali sono dunque le alternative? Esistono due approcci maturi che sono utilizzati per l analisi dei business legati ai Value Shop e ai Value Network: si tratta della Social Network Analysis (SNA) e della Value Network Analysis (VNA). La SNA è in grado d identificare, all interno della tua organizzazione, le persone da cui gli altri dipendono in termini di processi lavorativi, informazioni e supporto. In questo senso non bisogna intendere la SNA come una metodologia che copre semplicemente le expertise tecniche, nella nostra esperienza infatti la SNA ha spesso fatto emergere temi legati alla cosiddetta organisational expertise, ovvero a quelle competenze che rispondono alle domande: come si fa a fare in modo che le cose funzioni qui dentro? oppure come posso fare in modo che il sistema di procurement lavori per noi? ; aiutando anche a comprendere i canali di rela- zione tra i tuoi esperti all interno dell impresa e il resto dell organizzazione. È simile a una BP per i processi più meccanici e offre il medesimo livello di analisi e di benefici. La SNA può fornire informazioni sia sul Value Shop sia sui modelli basati sul reti di valore. La VNA può sottolineare dal canto suo le Value Networks e le catene di valore, mettendo in evidenza le interdipendenze tra clienti, dando una forma ai flussi tangibili e intangibili che connettono i differenti ruoli all interno della rete organizzativa. La SNA lavora, quindi, un livello personale. La VNA a un livello di ruoli. Esiste uno spazio tra le due analisi che permette di osservare come i ruoli organizzativi interagiscono a livello più personale che di processo di lavoro. hiamiamo quello spazio di analisi Organizational Network Analysis (ONA), che semplicisticamente può essere ricondotto ad una SNA con i ruoli come nodi della Figura 1 SNA - ONA - VNA SNA-ONA-VNA 242x145mm.pdf 1 04/05/ Social Network Analysis Organisational Network Analysis Value Network Analysis I rely heavilly on this person Sally This role relies heavily on this role Service This role is contracted to deliver this Service Bill Sales Sales hris Operations Director Operations Director Tony We rely on each other Pamela Quality These roles rely on each other Product Quality Product This non-contracted deliverable builds trust in the relationship Value Shop Value Network Value hain Value Shop Value Network Value hain Value Network SPEIALE

3 Processo di lavoro 141x83mm.pdf 1 04/05/ Figura 2 Le fasi del processo di lavoro Progettazione Raccolta dei dati appatura e analisi Validazione e Report ick off del gruppo di lavoro Piano di comunicazione Elaborazione e normalizzazione dei dati Workshop di validazione dei dati Obiettivi della ONA Set up del questionario online Somministrazione survey (Lancio e recall) Produzione delle metriche Redazione e condivisione del report Pilot e raffinamento onsolidamento Data base Produzione delle mappe (sociogrammi) Stesura dell action plan 2-3 settimane 2-4 settimane 2 settimane 2 settimane rete, al posto dei singoli individui 1. Differisce dalla VNA perché le connessioni tra i ruoli non sono dettagliate ed esplicitate come flussi di valore, ma semplicemente identificati dal loro grado di dipendenza tra loro. La ONA può essere complementare sia alla SNA sia alla VNA e può rivolgersi in maniera differente - a tutte e tre le configurazioni di valore (figura 1). In questa sede introdurremo il concetto di ONA e lo illustreremo nel dettaglio con un caso studio. Dove utilizzare la ONA? Nel corso degli anni abbiamo condotto numerose SNA e VNA. Queste indagini non sono state solo limitate al Value Shop, ai business legati alle Value Networks ma anche alle Value hain. Inevitabilmente ci sono elementi di entrambe le tecniche che possono limitare la scelta di adottarle. Per la SNA per esempio la riluttanza è tipicamente collegata alle questioni di privacy e può essere avvertita come poco confortevole la presenza (o la non presenza) di alcune persone all interno della mappa della rete sociale che emerge ad analisi conclusa. Tutto questo può essere mediato evitando di mostrare i nomi delle persone sulla mappa, ma non dobbiamo dimenticare che in una SNA viene richiesto alle persone proprio di nominare gli individui per nome. Per la VNA la privacy non rappresenta un problema, considerando che l unità di analisi si riferisce sempre al ruolo. I flussi tangibili di valore all interno della mappa creata con la VNA sono familiari a coloro che sono pratici con le tecniche di analisi tradizionale. Sono, invece, i flussi intangibili di valore che sono spesso in relazione con le persone - o centrati sulle relazioni - che possono essere percepiti come estranei dai partecipanti ad una VNA e che possono richiedere un po di tempo di pratica prima che vengano acquisite. ome nella BP, l intero processo di mappatura può richiedere molto tempo, considerando che ogni singolo ruolo è analizzato per i contenuti dei suoi flussi di valore. Tutto ciò può molto spesso limitare il livello di analisi organizzativa che può essere raggiunto. onsiderando l ONA come un punto di incontro tra la SNA e la VNA, è possibile fare ricorso ai benefici di entrambi gli approcci evitandone buona parte delle limitazioni. L ONA è essenzialmente una SNA condotta a livello di ruoli. Ai partecipanti è richiesto di nominare i ruoli più che le persone dai quali dipendono per svolgere correttamente e al meglio il loro lavoro, assieme al grado di dipendenza che possono avere rispetto a quei determinati ruoli. In questo caso, quindi, le questioni di privacy che emergono con la SNA sono evitate (o perlomeno lo sono per ruoli che possiedono più di un occupante!). É anche molto più semplice (rispetto soprattutto alla VNA) per i partecipanti alle analisi indicare i ruoli da cui dipendono e a cui fanno riferimento per i loro processi lavorativi. Il reale lato positivo della ONA è che potrebbe essere molto più facile da adottare dalle organizzazioni, non richiedendo i lunghi tempi di analisi e di elaborazione della VNA e non interferendo con la privacy e le questioni personali dei dipendenti, evitando, quindi, di risultare una procedura scomoda e dispendiosa. Riteniamo, quindi, che la ONA sia nella posizione migliore per essere adottata dalle organizzazioni che intendano fare una rapida e diffusa analisi organizzativa che vada al di là dei semplici processi di business. 16 SUPPLEENTO A Harvard Business Review

4 Figura 3 Dipendenze operative critiche per Service Lines FORNIRE NUOVE APPE PER LA GOVERNANE Tipicamente saranno il Value Shop e le reti di valore che potranno beneficiare maggiormente della ONA, sebbene possa esserne influenzata positivamente anche la catena di valore. La ONA può mettere in evidenza questi aspetti in maniera più veloce ed efficiente rispetto ai processi di analisi come BP e VNA. ONA ase Study Il miglior modo per illustrare il funzionamento di una ONA e i suoi effettivi benefici è attraverso un case study (figura 2). Per il nostro caso abbiamo scelto una organizzazione finanziaria dalle dimensioni estese, con oltre 120,000 dipendenti. Il progetto si è focalizzato sul dipartimento dei servizi legati all Information Technology composto da oltre persone. Problemi legati alla privacy e alla tutela dei dipendenti hanno impedito al dipartimento di adottare una SNA tradizionale. La procedura classica è quindi stata adattata per fare in modo che le persone potessero nominare i ruoli (e non più gli individui ), dai quali dipendono per effettuare in modo efficiente ed efficace il proprio lavoro. I ruoli sono stati quindi analizzati a molteplici livelli osservando, sull organigramma dell azienda, i legami che li collegavano direttamente. A livello più alto erano presenti 8 ruoli service line che riportavano direttamente al IO. Al secondo livello 44 business unit, al di sotto erano presenti 200 ruoli di attività. Tutti questi ruoli erano ben documentati all interno del dipartimento e ogni servizio dettagliato in un manuale operativo. Il processo di lavoro. ome facilmente ipotizzabile, da parte di un organizzazione direttiva e top-down, il dipartimento ha svolto negli anni un grosso lavoro per identificare i ruoli e articolarli precisamente secondo responsabilità e compiti. Tuttavia quello che non era stato preso in considerazione erano gli scambi tra pari informali presenti all interno dell impresa. Uno degli obiettivi principali della ONA era proprio quello di mettere in evidenza questi scambi tra pari all interno dell azienda. Il questionario. Lo studio iniziale ha raccolto i risultati solo dai livelli di gestione (per un totale di circa 200 funzionari), con l intenzione di allargare la ricerca in una fase successiva. La survey è stata strutturata in modo da presentare attività appartenenti unicamente alle business unit, che a loro volta dipendevano dai servizi di linea, l organizzazione è stata quindi descritta nei termini della gerarchia classica. I rispondenti potevano, però, nominare qualunque altro ruolo anche di altre aree con cui avessero interagito durante lo svolgimento del loro lavoro, unitamente alla possibilità di indicare il grado di importanza di questa relazione. Le domande sulle relazioni riflettevano su: operatività corrente (giorno per giorno); supporto nel problem solving; condivisione delle informazioni desiderio di maggior contatto. Siccome l organizzazione è stata descritta in termini gerarchici, una segnalazione di connessione tra due attività potrebbe far inferire anche una connessione tra una business unit e service lines, facilitando l analisi a livelli differenti. A livello pratico, comunque, il campione dei rispondenti limitato a 200 significa che le analisi a livello di attività risultano meno significative e fanno emergere la necessità di ricorrere a un campione più vasto. SPEIALE

5 appatura e Analisi. I risultati della ONA hanno mostrato i dati relativi alle relazioni tra ruoli e alla loro dipendenza e forza dei legami. A un livello più alto le relazioni sono definite come di dipendenza critica di un ruolo rispetto a un altro. Tali legami possono essere reciprocati, indicando una dipendenza bilaterale dei due nodi della rete (ovverosia quando l uno dipende dall altro e viceversa). La figura 3 nella pagina precedente mostra i legami di dipendenza tra le attività dei ruoli per le relazioni di operatività corrente. I nodi rappresentano un attività di ruolo, colorati a seconda del servizio a cui appartengono. La dimensione del nodo riflette il numero di citazioni ricevute (in-degree) sottolineando l importanza del nodo: più un nodo è richiesto maggiore è la dimensione che possiede sulla mappa. In questo caso la mappa mostra solo le dipendenze critiche. iò che si nota immediatamente è la differenza tra la mappatura prodotta dalla ONA e lo schema organizzativo tipico della mappatura di processo. ome vediamo la mappa non è affatto strutturata e mostra molte più connessioni di quelle evidenziate dall organigramma. entre possiamo vedere alcune aree raggruppate notiamo che i collegamenti tra linee di servizio non sono così strutturate come sembrerebbe. Quindi la domanda è: qualche cosa è più vicino alla realtà: l organigramma, la mappatura dei processi di business o la ONA? La mappatura dei processi di business, quando utilizzata per il miglioramento funzionale, intende rappresentare lo svolgimento dei processi lavorativi. L analisi della situazione così com è è poi rivolta a fornire l opportunità di progettare strategie dalle quali i processi così come sono possono essere adattati o anche rimossi per migliorare le performance dell organizzazione. a cosa succede quando la rappresentazione del così com è è solo un finto riflesso di quello che sta realmente accadendo? In una organizzazione basata sul Value Shop una Business Process ap potrebbe effettivamente mostrare, come abbiamo detto, la degenza di un paziente all interno di un centro medico, ma difficilmente sarebbe in grado di mostrare le dipendenze critiche tra i ruoli all interno del centro relativamente ai flussi informativi, di esperienza o di conoscenza presenti al suo interno. In un organizzazione basata sul Value Network, la BP sarebbe in grado di identificare solamente i flussi lineari, perdendo inevitabilmente tutti i feedback critici o i collegamenti che in realtà sono presenti. Anche i più sofisticati business processing tools sono utilizzati per raccogliere feedback e per facilitare la modellazione di processi, è possibile verificare la possibilità di raccogliere questi dati con le tecniche classiche, rendendosi presto conto del livello di complessità che l analisi richiederebbe. he tecniche innovative offrirebbe dunque una ONA? L obiettivo finale di una ONA non è differente da quello sperimentato con una BP: ovvero la ricerca di interventi che siano in grado di migliorare i flussi lavorativi all interno dell impresa e di abbassare i costi aumentando la qualità dei prodotti o servizi offerti. Le tecniche di analisi e le relative metodologie che distinguono i due approcci sono illustrati nella seguente tabella: Tecniche di analisi della BP appatura dei flussi transazionali Parte da stock and flows erca i flussi inefficienti Analizza capienza e utilizzo L ottimizzazione ha un interpretazione matematica Tecniche ONA appatura della dipendenza tra nodi della rete Parte dalla relazione tra le persone erca interazioni e interdipendenze complesse Analizza capacità e coinvolgimento L ottimizzazione ha un interpretazione comportamentale ome mostra la tabella, l ONA è un approccio molto più centrato sulle persone rispetto alla BP. Il successo di questo tipo di analisi è amplificato per tutte quelle organizzazioni che sono focalizzate sulle relazioni tra persone e sulla fornitura di servizi, come ad esempio i settori: medicale, legale, finanziario, educativo o sociale, che come sappiamo al giorno d oggi dominano all interno delle economie più avanzate. Le seguenti tecniche di analisi, applicate in questo caso studio, sono state adattate o estese da approcci SNA consolidati e largamente testati, e ri-studiate ad hoc per essere applicate al contesto organizzativo. Analisi della domanda (e dell offerta) Il diagramma di rete mostrato nella figura 4 identifica le connessioni tra i ruoli attraverso delle frecce direzionali. Se il ruolo A punta al ruolo B significa che qual- 18 SUPPLEENTO A Harvard Business Review

6 Figura 4 Business Units richieste In Degrees 141x83mm.pdf 1 04/05/ FORNIRE NUOVE APPE PER LA GOVERNANE In-Degrees IT Governance Unit IT Infrastructure anagement Program Office Account anagement Operations ontrol Systems Architecture System Security Accounts Intranet/Web 2.0 cuno all interno del ruolo A ha nominato qualcuno nel ruolo B come una connessione critica per lui. Da un punto di vista di domanda e offerta potremmo leggere questo contesto come A nel ruolo del richiedente e B in quello dell offerente, in questo senso i ruoli che hanno molte ricorrenze (chiamate in-degrees) sono quelli più richiesti. La seguente tabella mostra quale delle 44 business units è la più richiesta dalla rete osservata. Le business units più richieste possono facilmente rappresentare dei colli di bottiglia, infatti, una semplice misura dell efficacia di un azienda può essere calcolata e intuita semplicemente basandosi su quanto sia diffuso il lavoro al suo interno. Analisi delle criticità Le reti posizionate laddove sono presenti concentrazioni delle domande in pochi nodi solamente, suggeriscono la presenza di unità critiche che sono potenzialmente soggette al rischio di divenire colli di bottiglia dell organizzazione. É possibile misurare ed effettuare dei benchmark - questi colli di bottiglia ricorrendo a una stima delle criticità (figura 5): Figura 5 riticità della attività di ruolo Activity riticality 141x83mm.pdf 1 04/05/ Activity riticality % Loss of onnections 100% 80% 60% 40% 20% 0% 0% 20% 40% 60% 80% 100% % Activities removed SPEIALE

7 Figura 6 Value Sources e Value Sinks Value Sourcese Sink 141x102mm copia.pdf 1 09/05/ IT Governance Unit Account management IT Infrastructure management Account management Accounts Program office Web 2.0 System Architecture Account management Accounts Program office Operations control Web 2.0 Accounts Account management Large Sink Sink Source Large Source Possiamo notare come al 27% delle attività corrisponda il 50% delle connessioni. Anche se non ci aspettassimo che tutte le attività siano uguali nella loro domanda, questo schema ci fornisce una dimensione della robustezza dell organizzazione. Per esempio, se trovassimo un impresa in cui le principali attività (al 10%) rappresentassero il 50% delle connessioni, dovremmo dedurre che l organizzazione in questione sarebbe maggiormente vulnerabile (dal punto di vista del raggiungimento di performance inferiori) rispetto all azienda che abbiamo preso in esame nel nostro caso studio. Value Sources e Value Sinks Quando si osserva una mappatura di un organizzazione dal punto di vista della domanda e offerta di valore è possibile comprendere in che relazione sono posti i vari ruoli e le attività che svolgono; individuando le funzioni alle quali viene richiesto maggiore aiuto e quelle che ne forniscono di più. Se si effettua una mappatura corretta è possibile individuare anche il bilanciamento della propria azienda identificando le Value Sources (coloro cioè che sono richiesti) e i Value Sink (coloro che fanno richieste). La Figura 6 mostra una mappa che evidenzia le connessioni tra nodi di una stessa rete in rapporto alla domanda e all offerta. In questo caso i colori identificano le Value Sources o i Value Sinks. La dimensione dei nodi è data dal numero di connessioni, lo spessore della linea che li lega identifica la forza del legame di dipendenza. I Value Sinks sono quei ruoli che tendono a chiedere più di quanto non offrano, mentre il contrario può essere detto a proposito delle Value Sources. he cosa dobbiamo, dunque, cercare di estrarre da questa analisi? Ad un primo livello più superficiale possiamo notare come i Value Sink siano negativi perché prosciugano energie chiedendo più di quello che forniscono, e quindi necessitano di un lavoro costante. A un secondo livello possiamo comprendere come anche le Value Sources se troppo forti possono essere un punto negativo: perché la dimensione allargata di uno dei nodi testimonia la mancanza di capacità di rispondere efficacemente e efficientemente della rete organizzativa. E forse una mancanza di capacità potrebbe essere dovuta alla mancata volontà di assimilare conoscenza da altre fonti. In questo studio di caso, il mostrare i risultati dell analisi ai responsabili dell organizzazione ha suscitato un notevole numero di discussioni, dovute anche al fatto di aver effettuato per la prima volta una ONA. Abbiamo sottolineato all esecutivo l esempio dell unità di change management come un Value Sink, apparso come un nodo in grado di assorbire grosse risorse rispetto a quante ne fornisce. Il IO ci ha quindi informati che l unità era stata sciolta pochi giorni prima, suggerendo la validità dell analisi condotta. Nuove visioni e implicazioni future Abbiamo già sottolineato la nostra credenza di come la ONA possa essere un utile metodologia in grado di restituire una analisi dei processi di business approfondita e senza il dispendio di risorse eccessive, soprattutto se comparata alla BP e alla Value Network Analysis. L analisi delle Value Sources e dei Value Sinks permette di identificare in maniera immediata quali aree richiedono un analisi più approfondita o un livello di attenzione maggiore rispetto ad altre. Quando individuiamo alcune business unit come Value Sources o Value Sinks possiamo interrogarci sul perché la nostra impresa abbia assunto questa dimensione organizzativa. Per esempio possiamo rivedere il livello di competenza delle singole unità che sono state indicate come fonte di valore o come detrattori di valore. La figura 7 suggerisce alcune possibili linee di intervento rispetto alla questione Value Sink / Value Sources. Una bassa competenza nel Value Sink può essere spiegata alla luce di una nuova posizione, di una neo-assunzione o comunque di una qualunque professionalità che sia in formazione e stia maturando ancora competenze corrette per interfacciarsi con gli altri ruoli. L azione da intraprendere potrebbe dunque essere quella di supportare il ruolo (in termini di tempo e di competenze) nel tentativo di farlo divenire maggiormente valido. Se 20 SUPPLEENTO A Harvard Business Review

8 Figura 7 Value Sink 141x137mm copia.pdf 1 09/05/ Value Sink / Source Interventions FORNIRE NUOVE APPE PER LA GOVERNANE High ompetency Promote or Remove Provide Extra Resources Low Training Support Seek Support From Others Large Value Sink Large Value Souce il Value Sink invece è altamente competente, è possibile che all interno dell organizzazione non sia così visibile o accessibile e una possibile soluzione potrebbe essere quella di promuoverne il ruolo o rivedere la configurazione della rete. In altri casi come per esempio la hange anagement Business Unit del nostro caso studio si potrebbe pensare di scorporarlo e riassegnare quella specifica funzione ad altri ruoli. Per quanto riguarda le Value Sources con bassa competenza i ruoli presenti al loro interno dovrebbero essere formati e aiutati nella ricerca di accesso a ruoli differenti, in modo che possano migliorare la propria competenza e crescere. Se le Value Sources sono già competenti allora è possibile che le risorse presenti al loro interno non siano sufficienti e la domanda non riesce a incontrare l offerta in maniera efficiente. I risultati di una ONA possono essere usati utilmente anche per focalizzarsi sui processi e sulle attività svolte dalle reti di valore. Un focus specifico sull interazione con un buon numero di Value Sources e Sinks è verosimile che fornisca il migliore ritorno quando applicato a queste tecniche analitiche complementari. Snodi conclusivi Abbiamo presentato l Organisational Network Analysis come una tecnica per rivedere l approccio al Business Process apping e maggiormente focalizzata sulla dimensione personale e organizzativa. Abbiamo chiamato questi nuovi modelli di business Value Shop e Value Networks, molto più dipendenti dall ottimizzazione dei processi al loro interno, dal miglioramento generale delle competenze e dalla certezza che le informazioni e la conoscenza siano realmente condivise all interno di tutta l organizzazione. In casi come questi: mappare semplicemente i processi di lavoro impedisce di cogliere l essenza reale e la concreta configurazione dell impresa. Abbiamo anche distinto la ONA dalla SNA suggerendo che, mantenendo il focus sul ruolo, più che sul livello personale, le organizzazioni fossero più libere di operare senza scontrarsi con vincoli legali causati dalla gestione della privacy dei dipendenti. Il caso studio è stato utilizzato per mostrare come una semplice applicazione su un campione ridotto della ONA sia in grado di fornire informazioni utili per la lettura del contesto organizzativo e del funzionamento dei processi a molteplici livelli di aggregazione. Attraverso la semplice analisi su Value Sinks e Value Sources le imprese possono facilmente individuare i problemi presenti al loro interno e agire in maniera rapida al fine di arginarli. In alternativa fornisce un valido punto di partenza che può essere incrociato con altre analisi già sperimentate come la Value Network Analysis e la Business Process apping. SPEIALE

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Comparazione dei Risultati dell Indagine

Comparazione dei Risultati dell Indagine Comparazione dei Risultati dell Indagine DOCTAE (Agr. nr. 2007-1983 001/001) Questo progetto è stato finanziato con il supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette unicamente il punto

Dettagli

DEPLOY YOUR BUSINESS

DEPLOY YOUR BUSINESS DEPLOY YOUR BUSINESS COS É ARROCCO? E uno strumento online per lo sviluppo del Piano Economico-Finanziario del Business Plan. Arrocco è uno strumento online appositamente progettato per lo sviluppo di

Dettagli

LA GESTIONE DEL CLIENTE 28 MAGGIO 2013 WOMEN IN CHANGE REGGIO EMILIA

LA GESTIONE DEL CLIENTE 28 MAGGIO 2013 WOMEN IN CHANGE REGGIO EMILIA LA GESTIONE DEL CLIENTE 28 MAGGIO 2013 WOMEN IN CHANGE REGGIO EMILIA QUALCUNO DICE CHE L ATTUALE SCENARIO MACRO-ECONOMICO O OBIETTIVI DEL WORKSHOP AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA DEGLI ELEMENTI PRINCIPALI

Dettagli

25/11/14 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Tecnologie dell informazione e controllo

25/11/14 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Tecnologie dell informazione e controllo ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 1 Tecnologie dell informazione e controllo 2 Evoluzione dell IT IT, processo decisionale e controllo Sistemi di supporto al processo decisionale IT e coordinamento esterno IT e

Dettagli

Università di Venezia Corso di Laurea in Informatica. Marco Fusaro KPMG S.p.A.

Università di Venezia Corso di Laurea in Informatica. Marco Fusaro KPMG S.p.A. Università di Venezia Corso di Laurea in Informatica Laboratorio di Informatica Applicata Introduzione all IT Governance Lezione 3 Marco Fusaro KPMG S.p.A. 1 IT Governance IT Governance E il processo di

Dettagli

CAPITOLO CAPIT Tecnologie dell ecnologie dell info inf rmazione e controllo

CAPITOLO CAPIT Tecnologie dell ecnologie dell info inf rmazione e controllo CAPITOLO 8 Tecnologie dell informazione e controllo Agenda Evoluzione dell IT IT, processo decisionale e controllo Sistemi di supporto al processo decisionale Sistemi di controllo a feedback IT e coordinamento

Dettagli

Esistono differenti tipologie di report aziendali, a seconda della funzione per cui sono redatti e dei soggetti a cui si rivolgono

Esistono differenti tipologie di report aziendali, a seconda della funzione per cui sono redatti e dei soggetti a cui si rivolgono REPORTING INTERNO: PREMESSE Esistono differenti tipologie di report aziendali, a seconda della funzione per cui sono redatti e dei soggetti a cui si rivolgono REPORT ISTITUZIONALI REPORT OPERATIVI REPORT

Dettagli

ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE

ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE L approccio al processo di manutenzione Per Sistema Integrato di Produzione e Manutenzione si intende un approccio operativo finalizzato al cambiamento

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Associazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane

Associazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane Associazione Italiana Corporate & Investment Banking 02.36531506 www.aicib.it aicib@unicatt.it Presentazione Ricerca Il risk management nelle imprese italiane AICIB Associazione Italiana Corporate & Investment

Dettagli

ascoltare ispirare e motivare miglioramento problem solving Flex360 pianificare comunicare la vision organizzare

ascoltare ispirare e motivare miglioramento problem solving Flex360 pianificare comunicare la vision organizzare Flex360 La valutazione delle competenze online comunicare la vision ascoltare problem solving favorire il cambiamento proattività pianificare miglioramento organizzare ispirare e motivare Cos è Flex360

Dettagli

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto

Dettagli

INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ

INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ L ANALISI DELLA CONCORRENZA E IL CUSTOMER VALUE MANAGEMENT 1. [ GLI OBIETTIVI ] PERCHÉ ADOTTARE UN PROCESSO DI CUSTOMER VALUE MANAGEMENT? La prestazione

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

I progetti di Innovazione tecnologica del Ministero dell Economia e delle Finanze e la misurazione del loro impatto

I progetti di Innovazione tecnologica del Ministero dell Economia e delle Finanze e la misurazione del loro impatto I progetti di Innovazione tecnologica del Ministero dell Economia e delle Finanze e la misurazione del loro impatto Roma, 9 Aprile 2006 Ministero Economia e Finanze 1 Executive Summary L introduzione ed

Dettagli

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. Giovanni Anania e Rosanna Nisticò EMAA 14/15 X / 1 Il problema Un ottimo uso del vostro tempo! questa

Dettagli

IL RAPPORTO BANCA IMPRESA STA CAMBIANDO?

IL RAPPORTO BANCA IMPRESA STA CAMBIANDO? http://www.sinedi.com ARTICOLO 15 SETTEMBRE 2007 IL RAPPORTO BANCA IMPRESA STA CAMBIANDO? Fin dal passato il rapporto tra banca e soggetti economici non è mai stato stabile e lineare e questo dipende in

Dettagli

Cos è. Mission & Vision. Attitude in Web, area di IT Attitude, ha competenze specifiche nel settore informatico e nel web marketing.

Cos è. Mission & Vision. Attitude in Web, area di IT Attitude, ha competenze specifiche nel settore informatico e nel web marketing. Cos è Mission & Vision COMUNICAZIONE. SOLUZIONI INFORMATICHE. CONSULENZA AZIENDALE. WEB MARKETING. Attitude in Web, area di IT Attitude, ha competenze specifiche nel settore informatico e nel web marketing.

Dettagli

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN

Dettagli

Meno rischi. Meno costi. Risultati migliori.

Meno rischi. Meno costi. Risultati migliori. Meno rischi. Meno costi. Risultati migliori. Servizi professionali per l approvvigionamento. Essere più informati. Prendere decisioni migliori. Supplier Management Service delle Società (ESMS) Qualifica

Dettagli

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

Sintesi dei risultati

Sintesi dei risultati Sintesi dei risultati La ricerca commissionata dal Dipartimento della Funzione pubblica e realizzata da Datamedia si compone di due sezioni: a una prima parte indirizzata, tramite questionario postale,

Dettagli

MENTORING MENTORING MENTORING FOR SALES & MARKETING B2B

MENTORING MENTORING MENTORING FOR SALES & MARKETING B2B I programmi di Mentoring sono un approccio multidisciplinare allo sviluppo del Leader al fine di aumentare la performance manageriale, acquisire e ampliare competenze di ruolo. MENTORING MENTORING FOR

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

Software per Helpdesk

Software per Helpdesk Software per Helpdesk Padova - maggio 2010 Antonio Dalvit - www.antoniodalvit.com Cosa è un helpdesk? Un help desk è un servizio che fornisce informazioni e assistenza ad utenti che hanno problemi nella

Dettagli

OUTSOURCED MARKETING L UTILIZZO DEL DIRECT MARKETING NELLO SCOUTING COMMERCIALE

OUTSOURCED MARKETING L UTILIZZO DEL DIRECT MARKETING NELLO SCOUTING COMMERCIALE A OUTSOURCED MARKETING L UTILIZZO DEL DIRECT MARKETING NELLO SCOUTING COMMERCIALE IL PROBLEMA (o l opportunità, dipende dai punti di vista ) Il nostro cliente, azienda di medie dimensioni del nord Italia,

Dettagli

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano

Dettagli

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi Indice generale OOA Analisi Orientata agli Oggetti Introduzione Analisi Metodi d' analisi Analisi funzionale Analisi del flusso dei dati Analisi delle informazioni Analisi Orientata agli Oggetti (OOA)

Dettagli

liste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i

liste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i liste di controllo per il manager r il manager liste di controllo per il manager di contr liste di liste di controllo per il manager i controllo trollo per il man liste di il man liste di controllo per

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

YOU ARE WHAT YOU CURATE COS E LA CONTENT CURATION E COME APPLICARLA

YOU ARE WHAT YOU CURATE COS E LA CONTENT CURATION E COME APPLICARLA YOU ARE WHAT YOU CURATE COS E LA CONTENT CURATION E COME APPLICARLA YOU ARE WHAT YOU CURATE INTRODUZIONE DEFINIZIONE: COS E LA CONTENT CURATION? PERCHE FARNE USO IL CONTENT CURATOR COME NON FARE CONTENT

Dettagli

Vincenzo Perrone Massimo Magni

Vincenzo Perrone Massimo Magni La rete nel palmo di una mano: la comunicazione mobile tra produttività e socialità Vincenzo Perrone Massimo Magni Università Bocconi Novembre 2008 metodologia e campione Il team di ricerca è composto

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA http://www.sinedi.com ARTICOLO 3 LUGLIO 2006 EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA A partire dal 1980 sono state sviluppate diverse metodologie per la gestione della qualità

Dettagli

COACHING. Bocconi Alumni Association. Presentazione

COACHING. Bocconi Alumni Association. Presentazione COACHING Bocconi Alumni Association Presentazione INDICE Perché il Coaching? Coaching e Mentoring: le differenze Ruoli, competenze e comportamenti del Coach e del Coachee (cliente) Regole del rapporto

Dettagli

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Indagine ottenuta grazie alla somministrazione di questionario ad oltre 260

Dettagli

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Perfare Perfare Percorsi aziendali di formazione e assistenza operativa MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Costruire un piano di azioni concrete per ottenere il massimo valore dall attuale

Dettagli

CREA IL CATALOGO DEI TUOI PRODOTTI SU IPAD E IPHONE CON UN APP. ANZI, CON UPP!

CREA IL CATALOGO DEI TUOI PRODOTTI SU IPAD E IPHONE CON UN APP. ANZI, CON UPP! CREA IL CATALOGO DEI TUOI PRODOTTI SU IPAD E IPHONE CON UN APP. ANZI, CON UPP! COS È UPP!? upp! è l applicazione di punta della divisione mobile di Weblink srl, dedicata allo sviluppo di applicazioni per

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

GUIDA SULL'APPROCCIO PER PROCESSI DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ (AGGIORNAMENTO DEL 8.6.01)

GUIDA SULL'APPROCCIO PER PROCESSI DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ (AGGIORNAMENTO DEL 8.6.01) "L'APPROCCIO PER PROCESSI": UNA DELLE PRINCIPALI INNOVAZIONI DELLA NORMA I significati di questa impostazione e un aiuto per la sua attuazione nell'ambito dei SGQ L'importanza che l'impostazione "per processi"

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli

Soluzioni di design. per il tuo business

Soluzioni di design. per il tuo business Soluzioni di design per il tuo business Studio Mario Fanelli Da più di trent anni progettiamo e realizziamo farmacie. In questi anni sono cambiati i clienti, le modalità e le esigenze di vendita. Noi abbiamo

Dettagli

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA

Dettagli

La soluzione arriva dai tuoi clienti. Con Sei Soddisfatto misuri la qualità percepita e migliori la soddisfazione dei tuoi clienti.

La soluzione arriva dai tuoi clienti. Con Sei Soddisfatto misuri la qualità percepita e migliori la soddisfazione dei tuoi clienti. La soluzione arriva dai tuoi clienti Con Sei Soddisfatto misuri la qualità percepita e migliori la soddisfazione dei tuoi clienti. Conosci l opinione dei tuoi clienti? Uno studio dell IBM ha dimostrato

Dettagli

GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545

GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545 Capitolo 3 - Dalla strategia al piano editoriale GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545 Social Toolbox ed i contenuti presenti nel seguente documento (incluso a

Dettagli

La Leadership efficace

La Leadership efficace La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Email Marketing Vincente

Email Marketing Vincente Email Marketing Vincente (le parti in nero sono disponibili nella versione completa del documento): Benvenuto in Email Marketing Vincente! L email marketing è uno strumento efficace per rendere più semplice

Dettagli

Autismo e teoria della mente

Autismo e teoria della mente Spiegare l autismo Università degli Studi di Milano Autismo e teoria della mente Sandro Zucchi All inizio degli anni 80, Baron-Cohen, Leslie e Frith hanno condotto un esperimento per determinare il meccanismo

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Gennaio 2005 Indice Introduzione Obiettivo e metodologia dell indagine Composizione e rappresentatività

Dettagli

LTA Starts you up! è un servizio svolto in collaborazione con LTA e

LTA Starts you up! è un servizio svolto in collaborazione con LTA e LTA STARTS YOU UP! FATTIBILITA DI BUSINESS E RICERCA PARTNER FINANZIARI E INDUSTRIALI In un momento in cui entrare nel mondo imprenditoriale con idee nuove e accattivanti diventa sempre più difficile e

Dettagli

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 S OMMAR IO LA FUNZIONE DEI REPORT... 3 TIPOLOGIA DEI REPORT... 3 CRITERI

Dettagli

MILANO TORINO FIRENZE. Ricerca, Selezione e Valutazione

MILANO TORINO FIRENZE. Ricerca, Selezione e Valutazione MILANO TORINO FIRENZE Ricerca, Selezione e Valutazione Benvenuti in Seres Partners Società specializzata nella Ricerca, Selezione e Valutazione di profili con competenze specifiche di articolato contenuto

Dettagli

Circolare n.11 /2010 del 23 dicembre 2010* RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO: ENTRO IL 31.12.2010 E SUFFICIENTE AVVIARE LE ATTIVITA DI VALUTAZIONE

Circolare n.11 /2010 del 23 dicembre 2010* RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO: ENTRO IL 31.12.2010 E SUFFICIENTE AVVIARE LE ATTIVITA DI VALUTAZIONE Circolare n.11 /2010 del 23 dicembre 2010* RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO: ENTRO IL 31.12.2010 E SUFFICIENTE AVVIARE LE ATTIVITA DI VALUTAZIONE L art. 28 del D.Lgs. n. 81/2008 sulla sicurezza e salute

Dettagli

Risorsa Uomo S.r.l. via F. Melzi d Eril 26 20154 Milano tel. 02 3452661 fax 02 3452662 e-mail info@risorsauomo.it www.risorsauomo.

Risorsa Uomo S.r.l. via F. Melzi d Eril 26 20154 Milano tel. 02 3452661 fax 02 3452662 e-mail info@risorsauomo.it www.risorsauomo. Risorsa Uomo S.r.l. via F. Melzi d Eril 26 20154 Milano tel. 02 3452661 fax 02 3452662 e-mail info@risorsauomo.it www.risorsauomo.it IL GRUPPO RISORSA UOMO Risorsa Uomo nasce a Milano nel 1985 dall idea

Dettagli

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo

Dettagli

Il settore moto e il credito al consumo

Il settore moto e il credito al consumo Il settore moto e il credito al consumo Rapporto di ricerca ISPO per Marzo 2010 RIF. 1201V110 Indice 2 Capitolo 1: Lo scenario pag. 3 Capitolo 2: Il Credito al Consumo: atteggiamenti 13 Capitolo 3: Il

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

L IT a supporto della condivisione della conoscenza

L IT a supporto della condivisione della conoscenza Evento Assintel Integrare i processi: come migliorare il ritorno dell investimento IT Milano, 28 ottobre 2008 L IT a supporto della condivisione della conoscenza Dott. Roberto Butinar AGENDA Introduzione

Dettagli

IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori. Milano 18 novembre 2014. A cura di: Luca Ghisletti

IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori. Milano 18 novembre 2014. A cura di: Luca Ghisletti IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori Milano 18 novembre 2014 A cura di: Luca Ghisletti Compliance Aziendale Compliance è la conformità delle attività aziendali

Dettagli

GRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL

GRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL GRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL 66% Una survey del Politecnico di Milano mostra dati positivi sia per la rilevanza percepita sia per la diffusione dei progetti.

Dettagli

Risultati dell indagine per la rilevazione del grado di soddisfazione del Centro Diurno Disabili del Comune di Calolziocorte

Risultati dell indagine per la rilevazione del grado di soddisfazione del Centro Diurno Disabili del Comune di Calolziocorte Risultati dell indagine per la rilevazione del grado di soddisfazione del Centro Diurno Disabili del Comune di Calolziocorte 01 A cura di Àncora Servizi Premessa metodologica Àncora Servizi, in collaborazione

Dettagli

LABORATORIO a cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia La Formazione a distanza di Terza Generazione

LABORATORIO a cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia La Formazione a distanza di Terza Generazione LABORATORIO a cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia La Formazione a distanza di Terza Generazione Laboratorio 2 Apprendimento collaborativo in rete Laboratorio 2 Apprendimento collaborativo

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

airis consulting Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@airisconsulting.it web: www.airisconsulting.

airis consulting Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@airisconsulting.it web: www.airisconsulting. Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@.it web: www..it Chi siamo AIRIS CONSULTING è una Società di Consulenza di Direzione nata per rispondere al bisogno delle

Dettagli

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia

Dettagli

IL PERCORSO DI COACHING

IL PERCORSO DI COACHING IL PERCORSO DI COACHING UNA RISORSA PER IL CAMBIAMENTO PROFESSIONALE E IL POTENZIAMENTO PERSONALE Non c èc nulla che spaventi di più l uomo che prendere coscienza dell immensit immensità di cosa è capace

Dettagli

Executive Coaching un percorso per il Self Empowerment

Executive Coaching un percorso per il Self Empowerment Executive Coaching un percorso per il Self Empowerment 0 Executive Coaching Executive Coaching: per trovare il Coach e l approccio più adatti a migliorare alcuni aspetti della propria leadership, gestire

Dettagli

Testo alla base del Pitgame redatto dal prof. Yvan Lengwiler, Università di Basilea

Testo alla base del Pitgame redatto dal prof. Yvan Lengwiler, Università di Basilea Testo alla base del Pitgame redatto dal prof. Yvan Lengwiler, Università di Basilea Funzionamento di un mercato ben organizzato Nel Pitgame i giocatori che hanno poche informazioni private interagiscono

Dettagli

La costruzione di un Project Work

La costruzione di un Project Work CORSO DI ALTA FORMAZIONE Il lavoro sociale nei contesti della complessità: gli assistenti sociali verso nuovi saperi A.A 2007/2008 La costruzione di un Project Work Materiale didattico a cura di Dante

Dettagli

IL PERCORSO LOGICO DI UN PROGETTO. Prof.Claudio Saita

IL PERCORSO LOGICO DI UN PROGETTO. Prof.Claudio Saita IL PERCORSO LOGICO DI UN PROGETTO Prof.Claudio Saita PROGETTARE SIGNIFICA: utilizzare procedimenti introdurre organizzazione e razionalità nell azione raggiungere determinati obiettivi 1- Perché si vuol

Dettagli

Gestire con successo partner commerciali e clienti in ambito internazionale Ennio Favarato Artax Consulting Group

Gestire con successo partner commerciali e clienti in ambito internazionale Ennio Favarato Artax Consulting Group Gestire con successo partner commerciali e clienti in ambito internazionale Ennio Favarato Artax Consulting Group Canali indiretti per lo sviluppo del business E' aumentata E' rimasta uguale Si è abbassata

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

Report di valutazione Fiona Clark_Live

Report di valutazione Fiona Clark_Live Report di valutazione Fiona Clark_Live Analysis Aptitude Generato il: 28-gen-2011 Pagina 2 2005-2009 Saville Consulting. Tutti i diritti riservati. Indice Introduzione al report di valutazione... 3 Attitudine

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

Area Marketing. Approfondimento

Area Marketing. Approfondimento Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di

Dettagli

Pro e contro delle RNA

Pro e contro delle RNA Pro e contro delle RNA Pro: - flessibilità: le RNA sono approssimatori universali; - aggiornabilità sequenziale: la stima dei pesi della rete può essere aggiornata man mano che arriva nuova informazione;

Dettagli

Strutturazione logica dei dati: i file

Strutturazione logica dei dati: i file Strutturazione logica dei dati: i file Informazioni più complesse possono essere composte a partire da informazioni elementari Esempio di una banca: supponiamo di voler mantenere all'interno di un computer

Dettagli

L esperienza dell Università di Bologna

L esperienza dell Università di Bologna PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il

Dettagli

Informativa sulla privacy

Informativa sulla privacy Informativa sulla privacy Data di inizio validità: 1 Maggio 2013 La presente informativa sulla privacy descrive il trattamento dei dati personali immessi o raccolti sui siti nei quali la stessa è pubblicata.

Dettagli

L IMPORTANZA DEL COACHING NELLE AZIENDE

L IMPORTANZA DEL COACHING NELLE AZIENDE Di cosa si tratta: Nasce negli Stati Uniti negli Anni 80, e successivamente importato dalle multinazionali Americane nelle loro Sedi in Europa. Il Coaching suggerisce l idea di un percorso da uno stato

Dettagli

PROGETTO BASE 2011-2012 MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO

PROGETTO BASE 2011-2012 MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO LINEE GUIDA PER LA SOMMINISTRAZIONE DEL QUESTIONARIO CONDIVISIONE. FORMAZIONE E INFORMAZIONE Per l attuazione dell

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli