Servizi residenziali/intervento n.14c
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- Agnese Giuditta Rocca
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1 Servizi residenziali/intervento n.14c CASA FAMIGLIA PER PERSONE CON DISABILITA TITOLO AZIONE OBIETTIVI Trattasi di un servizio che svolge attività previste dai LIVEAS Scopi del servizio/intervento Il servizio è finalizzato a garantire agli utenti bisognosi un contributo per la copertura della retta per il soggiorno in comunità di tipo familiare. Lo scopo dell intervento è quello di dare accoglienza continuativa e temporanea in ambienti di tipo familiare come sostegno nella vita quotidiana finalizzato a ridurre i rischi di ricovero coatto o di istituzionalizzazione presso strutture a carattere sanitario e, per lo più, lontane dal Comune di residenza, nonché le conseguenti forme di istituzionalizzazione incongrue in costose residenze lontane dalla famiglia d origine e dal proprio contesto socio culturale di appartenenza. Obiettivi operativi o Definire i criteri di funzionamento del servizio con apposito regolamento; o Stipulare apposite convenzioni, onde disciplinare i rapporti fra le comunità e l Ambito Sociale, in particolare con l ANFFAS di Lanciano, che sta allestendo una casa famiglia con il progetto Con noi, dopo di noi a S. Maria Imbaro. In mancanza della convenzione i rapporti fra l Ambito Sociale e la struttura di accoglienza vengono disciplinati con atto formale. In ogni caso ed affinché si possa instaurare un qualsiasi tipo di rapporto fra il l Ambito Sociale e i servizi di accoglienza, è indispensabile che questi ultimi siano in regola con le norme sull autorizzazione regionale al funzionamento e, conseguentemente, in possesso dei requisiti minimi strutturali per il funzionamento, ai sensi del D.P.C.M. 21 Maggio 2001, n. 308, in attesa della redigenda legge regionale in materia In riferimento al gruppo delle persone portatrici di disabilità dalla nascita ed ormai adulte, gli obiettivi individuati dalla Casa famiglia sono: 1. favorire il mantenimento delle abilità residue degli utenti il più a lungo possibile, promovendo anche il potenziamento delle risorse personali al fine di compensare i deficit esistenti; 2. potenziarne le capacità di vita autonoma nei termini di accudimento della propria persona, del proprio ambiente di vita e di spostamento nel contesto territoriale locale; 3. favorire la strutturazione dei propri tempi di vita (quotidiana e a lungo termine) in modo parallelo e sovrapponibile a quelli delle altre persone. 4. avviare un percorso semi-protetto di naturale distacco e di
2 autonomizzazione rispetto alla famiglia d origine per persone generalmente in difficoltà ad ottenere il riconoscimento delle proprie spontanee e normali naturali aspirazioni all indipendenza; 5. accogliere in un contesto familiare e ristretto, che non rappresenti nemmeno uno sradicamento dalla comunità locale e dal territorio di appartenenza, persone disabili di ogni età e gravità, a fronte di situazioni di emergenza familiare. Il tutto all interno di spazi e percorsi, appositamente studiati e strutturati, di carattere individuale o gruppale, alla presenza di specialisti del settore. PopolazioneTarget e stima quantitativa sull utenza prevista Il target principale della Casa Famiglia è rappresentato da n. 6 persone con disabilità dalla nascita, adulte, residenti nell Ambito Territoriale di Lanciano, con stabilizzate patologie invalidanti aventi origine nella prima infanzia ed anche in condizioni di gravità. Le risultanti disarmonie funzionali possono essere di natura sensoriale, motoria, cognitiva ed affettivo relazionale. A questi, si aggiungono persone disabili di ogni età e gravità, a fronte di situazioni di emergenza familiare. Rapporto fra bisogni, obiettivi, diritti sociali collegati all azione Il servizio soddisfa il bisogno di cure e assistenza materiale e morale onde consentire al disabile una vita dignitosa e decorosa, in un ambiente familiare e ridurre l istituzionalizzazione. STRATEGIA Processo strategico implementato per raggiungere gli scopi formulati o Valutazione professionale e/o multidimensionale del bisogno; o Regolamentazione del servizio; o Stipula di convenzioni con strutture residenziali presenti sul territorio o comunque nelle zone limitrofe, al fine di conservare i legami affettivi con i luoghi di residenza. DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA Le attività principali in riferimento alla Casa Famiglia sono: o raccolta delle richieste di accesso alla Casa Famiglia su segnalazione delle famiglie o da parte dell èquipe multidisciplinare valutazione funzionale iniziale degli utenti e progettazione individualizzata delle modalità d inserimento e di prosecuzione della permanenza dell utente presso la struttura semi protetta; o inserimento della persona portatrice di disabilità nella Casa Famiglia; o verifica quadrimestrale, ad opera dell èquipe multidisciplinare dell ANFFAS Onlus di Lanciano, in merito all andamento dell inserimento e della permanenza nella Casa Famiglia della persona portatrice di disabilità e rivalutazione del livello di abilità acquisite, mantenute o rimaste inattive, con eventuale
3 TEMPISTICA aggiornamento del progetto individualizzato. In particolare si promuovono:attività mirate al mantenimento della maggiore autonomia personale possibile, attività socializzanti, la presa in carico del sistema familiare e, laddove necessario, il Servizio di Counselling e di Terapia Familiare, la formazione e/o l aggiornamento delle varie figure professionali. Stima dei tempi di attuazione dell azione Dalla presentazione della domanda alla conclusione dell intervento è variabile da caso in caso ed è subordinata all iter burocratico previsto per l ammissione al servizio; Sistema controllo/monitoraggio tempi Sarà cura del Responsabile del servizio controllare il rispetto delle procedure e dei tempi di attuazione dei programmi di inserimento, attraverso indagini periodiche e l accesso tramite scheda informatizzata sugli utenti. Tempi erogazione servizio I tempi sono variabili da caso in caso, tuttavia si provvederà mediamente entro 30 giorni dalla richiesta alla presa in carico dell utente. La Casa Famiglia è operativa 24 ore su 24, tutti i giorni per tutto l anno, festivi inclusi. La sua frequenza è condizionata da una stipula di contratto di acceso e di presa in carico con l ANFFAS Onlus di Lanciano e la sua equipe multidisciplinare. DEFINIZIONE della STRUTTURA ORGANIZZATIVA E RISORSE COMUNICAZIONE Figura responsabile dell azione Il Responsabile dell Ufficio Piano Staff necessario per l attuazione dell azione E costituito dalle figure professionali, quali quelle dell Assistente Sociale e dal personale Amm.vo: Istruttore e Esecutore per la parte amministrativa e tecnica Il personale operante nelle comunità sarà in possesso dei requisiti professionali richiesti dalla normativa. Ruoli, funzioni, responsabilità delle figure coinvolte nell azione Vengono distinte le competenze tra personale tecnico (l Assistente Sociale e quello Amm.vo che si coordinano tra di loro. La struttura consiste in una casa a due piani, di nuova costruzione e specificamente progettata per l accoglienza di persone con disabilità, ubicata presso il complesso polifunzionale denominato Con noi dopo di noi dell ANFFAS Onlus di Lanciano, sito presso Santa Maria Imbaro in Via Nazionale per Lanciano n. 12/B. La comunicazione interna, fa riferimento alle riunioni, nonché ai momenti di incontro dell equipe multidisciplinare e multistutturale. La
4 comunicazione all esterno avviene tramite il sito web del Comune e la carta della cittadinanza. Modalità coinvolgimento cittadini e utenti I momenti di partecipazione sono quelli previsti per le consulte, tavoli tematici dei diversi attori in sede di programmazione e di gestione con incontri periodici, inoltre si prevede l ascolto dei cittadini tramite il servizio sociale professionale, il segretariato sociale e gli annuali questionari di customer satisfsction. Modalità di accesso al servizio Le modalità di accesso al servizio sono previste nel Regolamento di Accesso ai Servizi Sociali approvato dal Consiglio Comunale. BUDGET CONTROLLI E VALUTAZIONE IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI E RISPOSTE La tariffa prevista per la Casa Famiglia fa riferimento a quelle giornaliere normalmente in auge presso le R.S.A. Nel momento in cui nel triennio si verificherà il bisogno si attingerà al budget per l integrazione rette. Responsabilità del controllo esterno sull azione da parte dell ente locale Responsabile Ufficio di Piano Valutazione dell azione La valutazione riguarderà: Efficienza: il rapporto tra i risultati e le risorse impiegate Efficacia interna: il raggiungimento degli obiettivi dichiarati Efficacia esterna: il raggiungimento degli obiettivi legati beneficiari del programma Indicatori: - valutazione professionale del bisogno sul numero totale delle richieste - tasso di copertura dei servizi di tipo familiare rivolti alla popolazione disabile sul totale delle richieste - riduzione dell istituzionalizzazione in termini di percentuale sul totale degli assistiti disabili. Strumenti e metodi per la misurazione della soddisfazione dei cittadini utenti - Interviste su campione e osservazione diretta. Rischi di disservizio collegati all azione Basso tasso di copertura dei servizi rivolti alle persone disabili. Risposte per la soluzione e la prevenzione dei rischi di disservizio Promuovere l inserimento in case famiglia piuttosto che l istituzionalizzazione.
5 ACQUISTO Modalità di gestione dell azione Gestione indiretta Affidamento Con atto formale
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