Protocollo di Accoglienza per alunni che presentano Bisogni Educativi Speciali
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- Renato Mazza
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1 Protocollo di Accoglienza per alunni che presentano Bisogni Educativi Speciali FINALITA 1
2 Questo documento denominato Protocollo di Accoglienza è una guida dettagliata di informazione riguardante l accoglienza e l inserimento ottimale degli alunni che presentano Bisogni Educativi Speciali (BES) all interno del nostro Istituto. Contiene principi, criteri e indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inserimento ottimale degli alunni secondo quanto prescritto dalla normativa vigente. Bisogni Educativi Speciali sono espressi da quegli alunni che, con continuità o per determinati periodi, per motivi fisici e/o biologici e/o fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, necessitano da parte della scuola di una risposta personalizzata (ovvero adeguata ai Bisogni espressi). Richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003, quindi, la scuola riconosce a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell apprendimento. Le tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es. diagnosi) ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Sotto la voce BES sono comprese tre grandi sotto-categorie: 1. quella della disabilità, per la quale si fa specifico riferimento alla certificazione ai sensi della Legge 104/92, dando diritto alle misure previste dalla stessa legge quadro e, tra queste, all insegnante per il sostegno; 2. Disturbi Evolutivi Specifici, disturbi specifici dell apprendimento (Legge 170/2010), deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo per la comune origine nell età evolutiva anche quelli 2
3 dell attenzione e dell iperattività, mentre il funzionamento intellettivo limite può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico. 3. svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. Le scuole possono estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali le misure previste dalla Legge 170 per studenti con DSA prevedendo un percorso individualizzato e personalizzato e la redazione di un Piano Didattico Personalizzato. Il presente Protocollo d Accoglienza pertanto: - è rivolto agli alunni che necessitano di una speciale attenzione in riferimento alle tre categorie sopra descritte; - definisce i compiti ed i ruoli delle figure operanti all interno dell istituzione scolastica; - traccia le linee delle possibili fasi di accoglienza e delle attività di facilitazione per l apprendimento; - costituisce uno strumento di lavoro e pertanto viene integrato e rivisto periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate; - si propone di: 1. definire pratiche condivise da tutto il personale all interno del nostro Istituto; 2. facilitare l ingresso a scuola degli studenti e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo ambiente; 3. promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti (Comune, ASL, Provincia, cooperative, Enti di formazione, centri autorizzati). 3
4 In particolare, il protocollo descrive le procedure che l Istituto intende mettere in atto per prevenire ed individuare i bisogni educativi speciali degli alunni e delinea prassi condivise riguardanti: 1. l aspetto amministrativo e burocratico (documentazione necessaria); 2. l aspetto educativo didattico; 3. il coinvolgimento del Consiglio di Classe; 4. l aspetto sociale (eventuali rapporti e collaborazione della scuola con i Servizi specializzati sul territorio per la condivisione degli interventi); 5. l aspetto affettivo-relazionale (tra pari e con gli adulti, prevenzione di situazioni di disagio personale); 6. la collaborazione con le famiglie. Attraverso le indicazioni contenute nel protocollo, il Collegio Docenti si propone di: a. garantire il diritto all istruzione e i necessari supporti agli alunni BES; b. ridurre i disagi formativi ed emozionali favorendone la piena formazione; c. prevenire il rischio di dispersione scolastica; d. adeguare il percorso didattico alle reali possibilità dell alunno in difficoltà; e. mantenere e migliorare la comunicazione e la collaborazione tra i diversi ordini di scuola e tra la scuola e il territorio. Le Finalità: Calibrare la proposta formativa significa porre al centro del processo educativo la persona, nella sua pienezza psico- fisica finalizzando il percorso a: - sviluppare e valorizzare il potenziale soggettivo, - fornire le basi fondamentali per accedere alle molteplici forme del sapere, - dare gli strumenti per favorire una lettura critica della realtà, 4
5 - consentire una partecipazione consapevole e condivisa ai momenti di convivenza civile, - far maturare un positivo senso di autostima. Le fasi: 1. iscrizione e acquisizione della segnalazione specialistica; 2. prima accoglienza e colloquio preliminare dei genitori alunni con BES con il Dirigente Scolastico e con il Coordinatore degli alunni con BES per la raccolta delle informazioni; 3. determinazione della classe e presentazione del caso al Consiglio di Classe; 4. inserimento in classe; 5. supporto al Consiglio di Classe; 6. accordo tra i docenti per la predisposizione del piano didattico personalizzato o del piano didattico individualizzato; 7. stesura finale e sottoscrizione del documento(docenti e genitori dello studente); 8. procedura da seguire in caso di alunno con BES non certificato né segnalato; 9. Indicazioni operative per le prove degli studenti con BES agli Esami di Stato. 1. Iscrizione e acquisizione della segnalazione specialistica (Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, alunno, famiglia, segreteria studenti, coordinatore degli alunni con BES): le pratiche d iscrizione devono essere seguite da un assistente amministrativo che si occupi dell iscrizione degli studenti con BES in modo continuativo. Cosa consegnare/chiedere: Modulo d iscrizione con apposito rinvio alla documentazione allegata; 5
6 Certificazione e/o diagnosi di un medico specialista (Neurologo, Neuropsichiatra infantile, Psichiatra) per gli alunni diversamente abili o per gli alunni con DSA. L assistente amministrativo che si occupa delle iscrizioni deve verificare la presenza di certificazione medica all interno dei moduli e comunicare al Dirigente Scolastico e al Coordinatore degli alunni con BES eventuali segnalazioni provenienti da ordini di scuola inferiori o di pari grado. Il Dirigente Scolastico ed il Coordinatore degli alunni con BES accertano che la certificazione specialistica indichi: tipologia di disturbo/i e livelli di gravità; acquisisce altresì, se presenti, eventuali allegati con osservazioni didattico - educative della scuola di provenienza e stabiliscono una data per un colloquio con la famiglia ed eventualmente con l allievo. 2. Accoglienza (Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, Coordinatore alunni con BES, famiglia): Il Dirigente Scolastico ed il Coordinatore alunni con BES effettuano un colloquio con i genitori sin dal momento della pre-iscrizione. Obiettivi del colloquio con i genitori: a)dare informazioni sulle figure di riferimento e le modalità didattiche per gli alunni con BES presenti nella scuola; b)raccogliere informazioni sulla storia personale e scolastica dell alunno; c)se possibile chiedere informazioni sui cicli scolastici precedenti e sulle figure di riferimento delle scuole di provenienza per poter creare un ponte tra i due cicli e non disperdere le informazioni. 6
7 Durante il colloquio con i genitori sarà compito dei docenti rendere esplicito ciò che la scuola propone per gli studenti con BES, la relativa normativa di riferimento attualmente in vigore e la compilazione del piano didattico personalizzato o del piano didattico individualizzato. 3. Determinazione della classe e presentazione al Consiglio di Classe: In caso di iscrizione di alunno con BES alla classe prima il Dirigente scolastico inserirà gli alunni nelle classi/sezione tenendo presenti i seguenti criteri: a. documentazione prodotta dalla famiglia; b. quando è possibile si inserirà nel gruppo classe uno studente certificato. c. In caso di inserimento successivo (ad anno scolastico iniziato o in anni successivi al primo) la scelta della sezione in cui iscrivere l alunno sarà di competenza del Dirigente Scolastico. A settembre il Dirigente Scolastico comunicherà il nuovo inserimento all insegnante coordinatore e a tutto il CdC della classe coinvolta. Durante il primo CdC verrà esaminata la cartella di ogni studente con BES e definite le azioni da intraprendere. E opportuno che, prima del CdC di inizio anno (settembre/ottobre) o a certificazione acquisita in seguito ad esso, prima di convocare il CdC, il coordinatore incontri la famiglia dello studente per conoscenza preliminare (può essere richiesta la presenza del Dirigente Scolastico, e del Coordinatore alunni con BES ). 4.Inserimento in classe (Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, Coordinatore di classe, Coordinatore degli alunni con BES, componenti CdC): 7
8 quando in una classe viene inserito uno studente con BES, il Coordinatore alunni con BES insieme al Coordinatore di classe devono informare il Consiglio di Classe sull argomento: a. fornendo adeguate informazioni sul Disturbo; b. fornendo ai docenti materiale didattico formativo adeguato; c. presentando le eventuali strategie didattiche alternative e/o compensative e relativi strumenti. Il coordinatore in sede del primo consiglio di classe (settembre/ottobre) mette a conoscenza l intero CdC del caso, raccoglie le eventuali osservazioni di tutti i componenti al fine di stilare (eventualmente con l aiuto del coordinatore alunni con BES) una bozza di PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) o di PERCORSO DIDATTICO INDIVIDUALIZZATO (PEI). 5. Supporto al Consiglio di Classe: il Consiglio di Classe nella definizione delle strategie da adottare nei confronti di un alunno con BES può chiedere il supporto del Coordinatore alunni con BES della scuola e degli Enti territoriali preposti. 6. Accordo tra i docenti per la predisposizione del PDP o del PEI: in occasione del 2 CdC lo stesso acquisisce ed eventualmente integra il PDP o il PEI, che quindi viene approvato; tale documento costituirà un allegato RISERVATO della programmazione di classe. 7. Stesura finale e sottoscrizione del documento (Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, componenti CdC, famiglia): Il PDP e il PEI, una volta redatti, devono essere sottoscritti dai genitori per accettazione durante un CdC convocato appositamente. 8
9 Per quanto riguarda il PDP dopo la sottoscrizione deve essere consegnato alle famiglie per consentire l attivazione di indispensabili sinergie tra l azione della scuola, l azione della famiglia, l azione dell allievo. Nella progettazione del PDP dovranno essere indicate le modalità di accordo tra i docenti e la famiglia. Nell individuare strategie metodologiche e didattiche il Consiglio di Classe e/o i docenti terranno conto di: - tempi di elaborazione, - tempi di produzione, - quantità dei compiti assegnati e relative scadenze, evitando sovrapposizioni e sovraccarichi; - comprensione delle consegne ( scritte e orali), - uso e scelta di mediatori didattici che facilitino l apprendimento (immagini, schemi, mappe, registrazioni audio, PowerPoint, video ). 8. Procedura da seguire in caso di alunno con BES non certificato né segnalato: Nel caso in cui un docente abbia il dubbio che un suo alunno possa avere Bisogni Educativi Speciali deve segnalare il caso al Dirigente Scolastico, al coordinatore di classe, quindi al Coordinatore per gli alunni con BES, i quali seguiranno la seguente procedura con molto tatto e discrezione: 1. colloquio con lo studente; 2. convocazione dei genitori. 9. Indicazioni operative per le prove degli studenti con BES agli Esami di Stato: 9
10 In relazione agli studenti BES e DSA, la scuola mette a disposizione delle Commissioni degli Esami di Stato la documentazione inerente al loro percorso scolastico, nonché tutte le informazioni riservate che possono essere consultate nel caso in cui fosse necessario. La circolare n. 11 del 29 maggio 2015 raccomanda alla commissione di tenere in debito conto le specifiche situazioni soggettive, adeguatamente certificate, in particolare modalità didattiche forme di valutazione individuate nei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. Il documento fondamentale a cui si farà subito riferimento è quindi l allegato al Documento del 15 Maggio stilato dal Consiglio di Classe e contenente tutte le proposte inerenti alle modalità di conduzione delle prove d esame. Gli studenti con BES sono tenuti a svolgere tutte le prove d esame, hanno diritto a prove differenziate solo se previste nel PEI e se accettate dalla famiglia, ciò perché non conseguiranno il titolo di studio ma solo una certificazione delle competenze acquisite nei cinque anni. È possibile però, come ribadito dalla circolare n. 8 del 2013 sui BES, calibrare le prove sulle caratteristiche degli allievi, utilizzando strumenti compensativi. Per la piena comprensione del testo delle prove scritte, nel caso dei DSA, la Commissione può prevedere di individuare un componente che dia lettura dei testi. È previsto l adeguamento delle prove di verifica e l uso degli strumenti compensativi come previsto dalla legge 170/2010 e nel DPR 122/
11 Nel caso di alunni con DSA non è possibile l esonero dallo scritto di inglese, ma, così come prevede la Legge 170/2010, si può sostituire lo scritto delle lingue straniere con un colloquio orale, se questa dispensa è stata adottata dal Consiglio di Classe durante l anno scolastico e documentata opportunamente nel PDP (deve essere richiesta da chi ha redatto la diagnosi). Nel caso degli studenti con BES la commissione ha ampio margine di intervento nella predisposizione della terza prova scritta, che deve essere sempre coerente con le informazioni fornite dai Consigli di Classe e presenti nell opportuno allegato al Documento dei 15 Maggio. Si segnala l'opportunità di prevedere, per gli alunni con DSA, tempi più lunghi per lo svolgimento delle prove scritte e di adottare criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma. Gli studenti con BES e DSA possono utilizzare durante il colloquio le mappe concettuali prodotte durante l anno scolastico se esse erano previste come modalità di verifica nel PDP e nel PEI. I candidati con BES e DSA in sede d esame possono usare gli stessi strumenti utilizzati durante l anno scolastico. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta alcuna menzione circa le modalità di svolgimento delle prove. Nel documento del Consiglio di Classe del 15 maggio si devono: riportare tutte le informazioni sugli strumenti compensativi e dispensativi eventualmente usati, con riferimenti alle verifiche, ai tempi e al sistema valutativo utilizzati in corso d anno; inserire modalità, tempi e sistemi valutativi per le prove d esame. 11
12 La commissione d esame terrà in considerazione per la predisposizione della terza prova scritta e per la valutazione delle altre due prove: tempi più lunghi; utilizzo di strumenti informatici se utilizzati in corso d anno (es. sintesi vocali, dizionari digitali); possibilità di avvalersi di un insegnante (membro della commissione) per la lettura dei testi delle prove; nei casi più gravi, soprattutto per la lingua straniera, un insegnante potrà scrivere la prova sotto dettatura da parte dello studente. 12
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