GLI STUDI LONGITUDINALI CARDIOVASCOLARI COSA DICONO SUI TUMORI

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1 GLI STUDI LONGITUDINALI CARDIOVASCOLARI COSA DICONO SUI TUMORI Simona Giampaoli Istituto Superiore di Sanità, Roma XIV Convegno AIRTUM Sabaudia, 22 Aprile 2010

2 RAZIONALE e OBIETTIVI Patologie cardiovascolari e tumori costituiscono il 72% della mortalità: Quali sono i fattori di rischio che accomunano le due patologie? Le azioni di prevenzione possono essere comuni? Il rischio favorevole è protettivo anche per i tumori?

3 OBIETTIVO: Valutare l associazione tra fattori di rischio cardiovascolare e alcuni tumori utilizzando le coorti longitudinali del progetto CUORE e il registro tumori di Latina

4 La provincia di Latina è una delle poche aree italiane dove è attivo un sistema di sorveglianza sia sulle malattie cardiovascolari sia sui tumori CARDIOVASCOLARI progetto MONICA, MONItoring of CArdiovascular diseases, (periodo ,1987) TUMORI Il REGISTRO TUMORI di Latina è stato istituito nel 1983 tempo mediano di follow up 18 anni Progetto MATISS, Malattie Aterosclerotiche-Istituto Superiore di Sanità, (periodi , e ) OEC, Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare, (periodo )

5 Costruzione Base Dati Progetto CUORE Registro tumori FASE 1: RECORD LINKAGE Deterministico Probabilistico FASE 2: controllo qualità e selezione casi Criteri esclusione: informazioni mancanti su tutti i fattori di rischio cronologia errata tra data di arruolamento, data di incidenza e data di fine follow-up pregressa diagnosi tumorale In totale i casi esclusi sono 112

6 Caratteristiche della popolazione esaminata 9752 soggetti arruolati tra il 1982 ed il 1999 con età tra anni 5153 donne (52.8%) 4599 uomini (47.2%) Primi tumori diagnosticati nel periodo : TUTTI TUMORI COLON-RETTO POLMONE MAMMELLA U=628 D=531 U=73 D=69 U=121 D= 15 (donne) 146 casi Primi eventi coronarici e cerebrovascolari (fatali e non fatali) (fino al 2004) U=340 D=129 U=164 D=145

7 FATTORI DI RISCHIO TITOLO DI STUDIO (diploma superiore/università, licenza media inferiore, elementare) PERIODO DI ARRUOLAMENTO (Anni 80, anni 90) INDICE DI MASSA CORPOREA (<25.0, , 30.0) FUMO (Fumatore, Ex-fumatore, Non fumatore) <1/2 lit 1/2 lit-1lit >1 lit ALCOL (mai bevitore, <50g, 50g-100g, >100g) DIABETE (sì, no) (sì=glicemia 126 mg/dl o in trattamento) SINDROME METABOLICA tre o più delle seguenti componenti (ATP III): obesità (BMI 30) glicemia elevata (glicemia a digiuno 110 mg/dl) o pregressa diagnosi di diabete trigliceridemia elevata ( 150 mg/dl) colesterolemia - HDL bassa (<40 mg/dl negli uomini e <50 mg/dl nelle donne) pressione arteriosa elevata ( 130/85 mmhg) o in trattamento antipertensivo STATO DI MENOPAUSA (sì, no) AVER AVUTO GRAVIDANZE (sì, no)

8 ANALISI STATISTICA descrizione dei fattori di rischio alla linea base analisi univariata (HR e significatività) analisi multivariata (modello di Cox) Come end-point è stata considerata la diagnosi del primo tumore Tutte le analisi sono state condotte aggiustando per età, genere, periodo di arruolamento e titolo di studio

9 [Uomini e donne, anni] Prevalenza dei fattori di rischio alla linea base (1) Indice di Massa Corporea Diabete Sindrome metabolica (ATP III)

10 [Uomini e donne, anni] Prevalenza dei fattori di rischio alla linea base (2) Abitudine al fumo Stili di vita Consumo quotidiano di alcol Situazione ormonale e riproduttiva donne Menopausa Gravidanze

11 UOMINI ANALISI UNIVARIATA : Tutti Tumori (aggiustata per età e coorte) Fattori di rischio Tutti Tumori Associazione p-value abitudine al fumo sì <0.001 consumo di alcol Indice di massa corporea sì diabete sindrome metabolica [Uomini e donne, anni] no no no DONNE Fattori di rischio Tutti Tumori Associazione p-value abitudine al fumo no consumo di alcol no Indice di massa corporea debole diabete no sindrome metabolica sì gravidanze no menopausa no

12 [19-77 anni] Risultati Preliminari: Tutti Tumori UOMINI Modello 1 Modello 2 Modello 3 Modello 4 Fattori di rischio Fumo Fumo, IMC Fumo, alcol, IMC Fumo, sindrome metabolica abitudine al fumo Indice di massa corporea consumo di alcol sindrome metabolica HR HR HR HR non fumatore ex-fumatore fumatore 1.76*** 1.74*** 1.77*** 1.74*** normopeso sovrappeso obesità * 0,74* - sì no sì no *p<0.05; ***p<0.001 Tutte le analisi sono aggiustate per età, titolo di studio e periodo di arruolamento.

13 [19-77 anni] Risultati Preliminari: Tutti Tumori DONNE Indice di massa corporea sindrome metabolica menopausa gravidanze abitudine al fumo consumo di alcol Fattori di rischio Modello 1 Modello 2 Modello 3 Modello 4 Modello 5 Modello 6 IMC sindrome metabolica sindrome metabolica, menopausa sindrome metabolica, gravidanze sindrome metabolica, fumo sindrome metabolica, alcol HR HR HR HR HR HR normopeso sovrappeso obesità sì no sì no sì no non fumatore ex-fumatore fumatore sì no p=0.084 Tutte le analisi sono aggiustate per età, titolo di studio e periodo di arruolamento.

14 OBIETTIVO Le azioni di prevenzione possono essere comuni?

15 The EPIC-Norfolk Prospective Population Study United Kingdom general community, years old 11 years followup Khaw KT, PLoS Med Jan 8;5(1):e12

16 The EPIC-Norfolk Prospective Population Study United Kingdom general community, years old 11 years follow-up Mortality rates and relative risk Khaw KT, PLoS Med Jan 8;5(1):e12

17 OBIETTIVO Il rischio favorevole è protettivo anche per i tumori?

18 For decades the focus was on the adverse effect of high levels of CVD risk factors and too little attention was paid to the benefits of favorable cardiovascular risk profile Young and middle-aged or people with favorable levels of all major CVD risk factors (low risk) have lower mortality and higher life expectancy

19 Definition of Low CVD Risk Having all of: SBP/DBP 120/ 80 mmhg untreated Total serum cholesterol < 200 mg/dl untreated No smoking No diabetes mellitus No history of myocardial infarction Body mass index < 25 kg/m 2 Daviglus ML, et al. Am J Cardiovasc Drugs. 2006;6:

20 Chicago Heart Association Detection Project All causes, CVD and CHD mortality rates Daviglus ML et al. JAMA, 2004; 292 (13):

21 Mortality from All-Causes and Estimated Additional Years of Life Gained for CHA Low-Risk Cohort vs. Others Subcohort No. Low-Risk* Others* % Reduction in Risk Years of Life Gained Men ages , (10.2) 479 (23.5) 43% +9.5 Men ages , (54.6) 1684 (124.9) 42% +6.0 Women ages , (36.1) 843 (68.4) 60% +5.8 *No. of deaths (age-adjusted mortality rate per 10,000 person-years). Age-adjusted. Modified from Stamler J, et al. JAMA 1999; 282:

22 Prevalence Age-Race-Adjusted Prevalence (%) of Favorable Outcomes in 1996 for Health Perception* and Physical Functioning,^ CHA Men Health Perception Lifting Climbing Walking 85% 75% 65% 55% 45% 35% 25% 15% Low 0RF 1RF 2RFs 3RFs *Health Perception: excellent or very good self-rated health. ^Physical functioning: no limitation in lifting/carrying groceries, climbing several flights of stairs; and walking several blocks. Persons with DM, MI, or ECG abnormalities at baseline were excluded. Cohort of 2,692 women and 3,650 men; baseline ages: years Daviglus Ml, Liu K et al. Arch Intern Med 2003;163:

23 Average Annual Medicare Charges* ( ) for Inpatient and Outpatient Care by Number of Risk Factors Men Women Adjusted for baseline age and the number pf years of Medicare coverage, p<0.05 for the comparison with the persons with no risk factors. Daviglus MI, Liu K et al. N Eng J Med 1998; 339:

24 Percent of Low Risk in Selected Cohorts Cohort Ages Men n (%) Women n (%) CHA 1, (9.4) 1,469 (19.1) CHA (4.8) 421 (6.8) FHS (4.5) 114 (3.2) 12 Italian Samples (1.6) 320 (3.5) NHS ,608 (3.1) 1 Stamler J, et al. JAMA 1999; 282: Daviglus ML, et al. JAMA. 2004;292: Lloyd-Jones D, et al. Circulation 2006;113: Giampaoli S, et al. Am J Epidemiol 2006;163: Stampfer MJ, et al. N Engl J Med 2000:343:16-22

25 CRITICITA : Incompletezza di informazioni su alcuni fattori di rischio (storia riproduttiva della donna, attività fisica) Mancanza di informazioni su alcuni fattori di rischio (alimentazione, co-morbidità, familiarità) VANTAGGI: Studio longitudinale di popolazione generale tempo mediano di follow up 18 anni Numerosità Coorti Ampia fascia di età Eventi cardiovascolari e tumori validati fatali e non fatali

26 Conclusioni L uso integrato di fonti informative validate con criteri diagnostici standardizzati (studi longitudinali e registri di popolazione) rappresenta un opportunità di sviluppo per l epidemiologia (indicatori di frequenza) e per la sanità pubblica (azioni di prevenzione)

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