La Lombardia e il commercio internazionale IL SETTORE DELLA MECCANICA. A cura di:

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1 La Lombardia e il commercio internazionale IL SETTORE DELLA MECCANICA A cura di: per: Unioncamere Lombardia Informazione economica per lo sviluppo locale Ottobre 2009

2 ii

3 INDICE Introduzione La meccanica sui mercati internazionali Le esportazioni regionali Le importazioni regionali Gli scambi intra-settoriali Sintesi dei risultati iii

4 iv

5 Introduzione Come è noto diversi fattori politici ed economici hanno agevolato, specie a partire dalla seconda metà degli anni 90, una progressiva integrazione dei mercati a livello internazionale che in molti casi ha portato a ridisegnare su scala globale le diverse fasi di un medesimo processo produttivo. Alcuni comparti della meccanica e dell elettronica sono stati particolarmente interessati da tale frammentazione della produzione. Ad esempio i paesi dell Europa centro-orientale hanno visto cambiare la propria specializzazione produttiva a seguito dell intervento di multinazionali estere per fasi di assemblaggio in particolare nei settori dell elettronica, negli apparecchi per le telecomunicazioni, oltre che nel comparto automobilistico 1. Un caso ancora più eclatante sul panorama mondiale è rappresentato dalla Cina che, come si vedrà (cfr. paragrafo 1), nel 2007 è il primo esportatore mondiale nel comparto delle macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche. In Lombardia, la meccanica rappresenta il primo settore d esportazione e copre quasi il 35% dell export totale regionale. Più in dettaglio, il comparto delle macchine ed apparecchi meccanici rappresenta il 22,8% nel 2007 e il 23,4% nel 2008 secondo i dati provvisori. Il lavoro si propone, dopo aver brevemente delineato l evoluzione della domanda mondiale tra il 1996 e il 2007, di analizzare se e in che misura la Lombardia abbia partecipato ai cambiamenti che hanno caratterizzato i mercati internazionali. Oggetto di studio sono i flussi di import ed export in euro correnti dei comparti elencati nel prospetto a pagina seguente. 1 Cfr. Miotti L. e Sachwald F. (2006) The old economy in the new globalization phase ( Ifri 5

6 Prospetto 1: elenco dei settori oggetti dello studio Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici 291 Macchine per la produzione e l'impiego di energia meccanica, esclusi i motori per autoveicoli per motocicli e per l'aviazione 292 Altre macchine di impiego generale 293 Macchine per l'agricoltura e la silvicoltura Fabbricazione di macchine elettriche e di apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche 300 Macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici 311 Motori, generatori e trasformatori elettrici 312 Apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell'elettricità 294 Macchine utensili 313 Fili e cavi isolati 295 Altre macchine per impieghi 314 Accumulatori, pile e batterie di pile speciali 296 Armi e munizioni 315 Apparecchi di illuminazione e lampade elettriche 297 Apparecchi per uso domestico, 316 Apparecchi elettrici, n.c.a. n.c.a. 321 Tubi e valvole elettronici e altri componenti elettronici 322 Apparecchi trasmittenti per la radiodiffusione e la televisione, apparecchi per la telefonia e la telegrafia su filo 323 Apparecchi riceventi per la radiodiffusione e la televisione; apparecchi per la registrazione e la riproduzione del suono o dell'immagine e prodotti connessi 331 Apparecchi medico chirurgici e apparecchi ortopedici 332 Strumenti ed apparecchi di misurazione, di controllo, di prova, di navigazione e simili 334 Strumenti ottici e attrezzature fotografiche 335 Orologi 6

7 1. La meccanica sui mercati internazionali La meccanica occupa un ruolo di particolare rilievo sui mercati internazionali. Nel 2007 il comparto delle macchine elettriche, elettroniche ed ottiche, con quasi il 18%, detiene il primato su tutti gli altri settori in termini di incidenza sulla domanda mondiale complessiva; più arretrata, ma comunque in alto nella graduatoria, si posiziona la fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici che, sempre nel 2007, pesa per l 8,4%. Quest ultimo settore mostra una contrazione della propria incidenza, che nel 1996 è pari al 9,5%. Anche le macchine elettriche, elettroniche ed ottiche presentano una riduzione del peso esercitato sulla domanda mondiale tra il 2001 e il 2007, mentre un aumento caratterizza il periodo precedente, in cui dal 18,9% del 1996 si passa al 21,1% del Tali dinamiche trovano conferma nella Fig. 2 che mette a confronto l andamento della domanda mondiale complessiva con quello della meccanica. In primo luogo si nota come il profilo di crescita per la meccanica (in entrambi i macro comparti in esame) sia molto simile a quello della domanda complessiva. Fino al 2000 l andamento del comparto delle macchine e apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche è migliore di quello della domanda complessiva, mentre una dinamica opposta interessa l altro comparto della meccanica. Il periodo è caratterizzato da una flessione nel settore delle macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche, mentre è più contenuta la contrazione della domanda mondiale complessiva, a cui sostanzialmente si allinea l andamento delle macchine ed apparecchi meccanici. Nel 2004 la domanda complessiva e quella della meccanica tornano ad aumentare secondo ritmi di crescita analoghi, mentre l anno seguente entrambi i macro comparti della meccanica presentano un rallentamento che non si rileva nella domanda complessiva. Dopo un recupero nel 2006, il 2007 vede una nuova decelerazione nelle macchine ed apparecchi meccanici (che comunque crescono più della domanda complessiva), mentre un calo, seppur lieve, interessa le macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche. Dalla Fig. 3, che mostra la composizione della domanda mondiale della meccanica per sotto-settore, si evince la rilevanza delle macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici (13,8%), di tubi, valvole e altri componenti elettronici (12,6%) e delle altre macchine per impieghi speciali (9,6%). 7

8 Fig. 1 Il peso del settore sulla domanda mondiale (quote %) 29,5 24,5 19,5 18,9 21,1 17,9 14,5 9,5 4,5 9,5 8,3 8,4-0, Fabbricazione di macchine elettriche e di apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici Fonte: Chelem Fig. 2 L andamento della domanda mondiale complessiva e nella meccanica (var. %) 37,0 32,0 27,0 22,0 17,0 12,0 7,0 2,0-3,0-8, Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici Fabbricazione di macchine elettriche e di apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche Meccanica Domanda mondiale Fonte: Chelem 8

9 Fig. 3 La composizione per sotto-settore della domanda mondiale nel 2007 (quote %sul totale della meccanica). Apparecchi elettrici 3,2% Apparecchi medico chirurgici e ortopedici 3,6% Motori, generatori e trasformatori elettrici 3,7% Strumenti ottici e attrezzature fotografiche 2,8% Macchine utensili 2,9% Apparecchi per uso domestico 2,7% Altro 6,1% Macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici 13,8% Tubi e valvole elettronici e altri componenti elettronici 12,6% Apparecchiature per la distr. e il controllo dell'elettricità 3,7% Apparecchi di misurazione, di controllo, di prova, di navigazione e simili 4,5% Apparecchi riceventi per la radiodiff. e la televisione, per la registrazione e la riproduzione del suono, dell'immagine 6,8% Altre macchine di impiego generale 7,4% Altre macchine per impieghi speciali 9,6% Apparecchi trasmittenti per la radiodiff. e la televisione, per la telefonia e la telegrafia su filo 8,7% Macchine per l'energia meccanica 7,9% Fonte: Chelem Passando alla disamina dei principali esportatori ed importatori, la Tab. 1 mostra che i primi 4 esportatori nelle macchine ed apparecchi meccanici sono gli stessi tanto nel 1996 quanto nel 2007 (Germania, Stati Uniti, Giappone e Italia). Tali paesi, tuttavia, vedono ridursi il loro peso sull export mondiale del settore, seppure con dinamiche lievemente differenti. Le esportazioni di Giappone e Italia tanto tra il 1996 e il 2001 quanto nel periodo seguente vedono una crescita più contenuta di quella mondiale del comparto, mentre rispetto a quest ultima la Germania mostra un evoluzione migliore tra il 2001 e il 2007, gli Stati Uniti tra il 1996 e il Colpisce il ruolo della Cina che passa dall incidenza dell 1,7% nel 1996 all 8,9% del 2007, con tassi di crescita pari ad oltre il triplo di quelli dell export mondiale del settore. Sempre in riferimento alle macchine ed apparecchi meccanici nelle importazioni l avanzata della Cina riguarda il periodo tra il 2001 e il 2007, caratterizzato per il paese da una crescita del 13,2% in media all anno rispetto al 6,6% delle importazioni mondiali del settore; pertanto se sia nel 1996 che nel 2007 Stati Uniti e Germania occupano il primo e il secondo posto nella graduatoria dei principali importatori, nel 2007 la Cina si posiziona al terzo posto, superando Francia e Regno Unito (cfr. Tab. 3). Le principali economie avanzate generalmente mostrano un andamento 9

10 delle importazioni migliore di quello complessivo del settore tra il 1996 e il 2001, peggiore nel periodo seguente. Tab. 1 I principali esportatori nel comparto delle macchine e apparecchi meccanici (valori assoluti in milioni di euro, quote % e var. % medie annue) Valori ass. Quote % Var. % Germania ,7 16,9 17,1 6,2 6,9 Stati Uniti ,7 15,4 11,3 8,3 1,1 Giappone ,3 11,1 9,7 3,4 4,3 Italia ,8 9,8 9,2 5,1 5,5 Cina ,7 3,8 8,9 26,1 23,2 Francia ,5 5,1 4,5 5,7 4,3 Regno Unito ,9 5,0 3,8 3,8 2,1 Paesi Bassi ,2 2,0 2,9 5,2 13,7 Corea del Sud ,9 2,2 2,7 10,3 10,6 Belgio e Lussemburgo ,0 2,6 2,5 12,5 6,3 Svizzera ,3 3,0 2,3 5,2 2,0 Austria ,8 1,7 2,1 6,5 10,3 Svezia ,2 1,9 2,0 5,1 7,0 Canada ,2 2,7 1,9 12,0 0,1 Totale paesi ,1 83,1 80,9 6,8 6,1 Esportazioni complessive ,0 100,0 100,0 7,3 6,6 Fonte: Chelem Tab. 2 I principali esportatori nel comparto delle macchine e apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche (valori assoluti in milioni di euro, quote % e var. % medie annue) Valori ass. Quote % Var. % Cina ,6 7,5 19,9 30,1 21,9 Germania ,3 7,9 8,7 11,5 5,2 Stati Uniti ,7 13,9 8,2 11,5-5,2 Giappone ,0 11,0 7,8 5,8-2,1 Corea del Sud ,1 4,1 5,6 12,6 9,1 Taiwan ,7 4,7 5,1 12,6 5,1 Paesi Bassi ,5 3,5 4,3 12,7 7,0 Malaysia ,3 4,5 3,9 13,8 1,1 Messico ,8 4,5 3,7 23,9 0,5 Singapore ,4 3,7 3,6 4,7 2,8 Francia ,4 3,8 2,9 9,5-0,9 Regno Unito ,1 5,6 2,6 10,9-8,7 Thailandia ,9 1,7 2,1 11,3 6,4 Italia ,5 2,0 1,8 6,9 2,1 Totale paesi ,2 78,3 80,3 11,8 3,9 Esportazioni complessive ,0 100,0 100,0 12,7 3,5 Fonte: Chelem 10

11 Per quanto concerne l export nel comparto delle macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche (cfr. Tab. 2) tra il 1996 e il 2007 si assiste ad una progressiva riduzione del peso detenuto dalle economie avanzate, mentre aumenta moltissimo l export della Cina che nel 1996 incide per il 3,6% e nel 2007 si posiziona al primo posto, rappresentando quasi il 20% delle esportazioni complessive del comparto. Sempre nel 2007 al secondo posto si trova la Germania che mostra una crescita più intensa dell export mondiale tra il 2001 e il 2007 (5,2% rispetto a 3,5%); seguono Stati Uniti e Giappone che vedono, tuttavia, ridursi in maniera significativa la propria incidenza a seguito, soprattutto del calo dell export tra il 2001 e il Nello stesso periodo diminuiscono in maniera significativa le esportazioni del Regno Unito il cui peso sul totale dell export del settore passa dal 6,1% del 1996 al 2,6% del Se si prendono in considerazione i principali importatori di macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche tra il 1996 e il 2007 si nota che gli Stati Uniti mantengono il primato in termini di incidenza sull import totale del settore e che nel 2007 la Cina occupa il secondo posto, superando Germania, Giappone e Regno Unito (cfr. Tab. 4). Tab. 3 I principali importatori nel comparto delle macchine e apparecchi meccanici (valori assoluti in milioni di euro, quote % e var. % medie annue) Valori ass. Quote % Var. % Stati Uniti ,0 15,2 12,2 12,5 2,9 Germania ,3 7,7 7,1 8,5 5,1 Cina ,3 4,2 6,0 6,5 13,2 Francia ,2 5,5 4,7 8,3 3,7 Regno Unito ,6 4,9 4,0 8,5 2,9 Canada ,9 4,8 3,5 11,6 1,2 Italia ,2 3,6 3,2 10,0 4,4 Russia ,4 1,4 3,1 6,9 22,1 Spagna ,2 3,0 3,0 14,0 6,3 Giappone ,7 2,9 2,5 8,5 4,2 Corea del Sud ,1 2,0 2,5-6,7 10,3 Belgio e Lussemburgo ,5 2,6 2,5 8,3 5,8 Paesi Bassi ,6 2,5 2,4 6,3 5,5 Taiwan ,2 2,1 1,8 6,0 4,0 Messico ,5 2,5 1,8 19,7 0,5 Polonia ,0 1,1 1,7 9,8 14,2 Australia ,8 1,4 1,7 2,0 9,4 India ,1 0,6 1,6-4,1 24,6 Totale paesi ,6 68,1 65,0 8,7 5,8 Importazioni complessive ,0 100,0 100,0 7,3 6,6 Fonte: Chelem 11

12 Tab. 4 I principali importatori nel comparto delle macchine e apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche (valori assoluti in milioni di euro, quote % e var. % medie annue) Valori ass. Quote % Var. % Stati Uniti ,8 20,1 16,5 13,0 0,1 Cina ,5 4,8 9,7 28,2 16,4 Germania ,6 7,7 7,2 12,8 2,4 Giappone ,2 6,1 4,6 12,3-1,2 Regno Unito ,1 5,6 4,0 10,9-2,4 Paesi Bassi ,4 3,7 3,9 15,0 4,3 Francia ,3 4,0 3,5 11,0 1,3 Hong Kong ,6 2,1 3,1 8,0 10,1 Corea del Sud ,9 3,0 3,0 13,1 3,6 Taiwan ,9 3,2 2,8 15,3 1,0 Singapore ,1 2,9 2,6 4,7 1,5 Canada ,4 3,4 2,3 12,4-2,5 Messico ,1 2,9 2,3 19,7-0,1 Malaysia ,9 2,6 2,3 10,0 1,3 Italia ,8 2,6 2,3 11,1 1,2 Spagna ,7 1,7 2,2 12,0 8,1 Totale paesi ,4 76,4 72,2 12,9 2,5 Importazioni complessive ,0 100,0 100,0 12,7 3,5 Fonte: Chelem 2. Le esportazioni regionali Il peso delle macchine ed apparecchi meccanici sull export regionale supera il 24% nel 1996 e negli anni seguenti mostra alcune oscillazioni che non lo portano mai al di sotto del 21%, mentre a partire dal 2006 aumenta fino a superare il 23% nel L incidenza delle esportazioni sulla domanda mondiale del settore, pur evidenziando alcune oscillazioni, presenta in media una riduzione, pesando nel 1996 per il 37,7 e per il 28,8 nel 2007 (cfr. Fig. 4). La rilevanza delle macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche e ed ottiche sull export regionale nel periodo in esame va dal valore più elevato pari 14,7% raggiunto nel 2000 all 11,4% del 2008, mentre si riduce in maniera sostanzialmente continua il peso dell export sulla domanda mondiale del comparto (10,8 nel 1996, 6,9 nel 2007). 12

13 Fig. 4 Il peso delle esportazioni in macchine ed apparecchi meccanici sull export regionale complessivo e sulla domanda mondiale del settore (quote % e quote ) 25,0 24,5 35,0 24,0 23,5 30,0 23,0 25,0 22,5 22,0 20,0 21,5 21,0 15,0 20,5 10,0 20,0 19, % su export regionale (scala sin.) su domanda mondiale (scala dx) 5,0 Fonte: Chelem e Istat Fig. 5 Il peso delle esportazioni in macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche sull export regionale complessivo e sulla domanda mondiale del settore (quote % e quote ) 14,0 10,0 12,0 8,0 10,0 8,0 6,0 6,0 4,0 4,0 2,0 2,0 0, % su export regionale (scala sin.) su domanda mondiale (scala dx) 0,0 Fonte: Chelem e Istat 13

14 Fig. 6 La composizione per sotto-settore delle esportazioni regionali della meccanica nel 2007 (quote %) Apparecchi di illuminazione e lampade elettriche 2,2% Apparecchi medico chirurgici e ortopedici 2,3% Tubi e valvole elettronici e altri componenti elettronici 2,8% Apparecchi di misurazione, di controllo, di prova, di navigazione e simili 3,6% Apparecchi trasmittenti per la radiodiff. e la televisione, per la telefonia e la telegrafia su filo 3,9% Motori, generatori e trasformatori elettrici 4,0% Apparecchi per la distr. e il controllo dell'elettricità 5,3% Macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici 2,2% Apparecchi per uso domestico 5,5% Altro 10,5% Macchine utensili 6,7% Altre macchine per impieghi speciali 18,6% Altre macchine di impiego generale 16,9% Macchine per l'energia meccanica 15,4% Fonte: Istat Se si prendono in esame i principali mercati di sbocco delle esportazioni regionali in macchine ed apparecchi meccanici (cfr. Tab. 5) si nota che in testa alla graduatoria tra il 1996 e il 2007 si posizionano i medesimi paesi. In particolare la Germania vede inalterata la sua rilevanza, pari al 10,6%, mentre perdono lievemente Francia, Stati Uniti e Regno Unito che passa dal 5,4% del 1996 al 4,3% del 2007; guadagna una posizione la Spagna, verso la quale l export lombardo tra il 1996 e il 2001 cresce del 10,4% rispetto all aumento del 2,9% riferito alle esportazioni regionali del settore. Tra i paesi che tra il 1996 e il 2007 segnano un incremento della propria incidenza si trovano la Polonia, l India e la Romania, specie nel quinquennio più recente; sempre tra il 2001 e il 2007 aumentano in maniera significativa le esportazioni dirette in Russia. I dati provvisori relativi al 2008 mostrano un incremento dell export pari al 4,2%, ma più debole è la dinamica relativa ai principali mercati di sbocco (0,3%); tra questi, infatti, il 2008 vede diminuire l export rivolto agli Stati Uniti e, in maniera più consistente, quello diretto in Spagna, Regno Unito e Turchia, mentre crescono in maniera significativa le esportazioni dirette in Cina e Polonia. 14

15 Tab. 5 Le esportazioni regionali nel comparto delle macchine e apparecchi meccanici nei principali mercati di sbocco (valori assoluti in milioni di euro, quote % e var. % medie annue) Val. ass Quote % Var. % Germania ,6 10,5 10,6 2,8 5,7 4,5 Francia ,2 10,1 8,8 4,7 3,1 5,0 Stati Uniti ,5 7,7 6,4 6,7 2,3-2,9 Spagna ,1 7,2 5,9 10,4 2,2-13,8 Regno Unito 999 5,4 5,3 4,3 2,4 2,1-10,2 Cina 978 4,2 3,8 4,2 0,7 7,5 14,6 Russia 880 3,7 2,1 3,8-8,7 16,8 6,0 Turchia 747 3,5 2,1 3,2-7,5 13,6-21,8 Arabia Saudita 649 1,2 1,2 2,8 2,4 21,4-8,1 Polonia 618 1,8 1,8 2,7 3,1 12,4 15,3 Emirati Arabi 580 0,7 1,0 2,5 9,6 22,9-5,0 Svizzera 579 3,1 2,9 2,5 1,1 3,1 11,9 India 424 1,3 0,7 1,8-7,9 22,6 4,9 Paesi Bassi 418 2,3 2,2 1,8 1,7 2,3 8,0 Belgio e Lussemburgo 418 2,0 1,8 1,8 1,4 5,1 1,8 Austria 358 1,5 1,5 1,5 3,1 6,3 12,0 Grecia 333 1,6 1,7 1,4 4,3 2,4 3,9 Svezia 319 1,1 1,2 1,4 4,6 8,3-1,0 Romania 309 0,6 0,8 1,3 7,9 14,7-8,5 Messico 308 1,2 2,0 1,3 14,2-1,6-8,8 Totale paesi ,6 67,5 70,1 3,2 6,2 0,3 Esportazioni complessive ,0 100,0 100,0 2,9 5,5 4,2 Fonte: Istat Per quanto concerne l export regionale di macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche (cfr. Tab. 6), se la Francia e la Germania, pur vedendo ridursi la propria rilevanza, rimangono in testa alla graduatoria tra il 1996 e il 2007, Spagna e Svizzera nel 2007 occupano il terzo e il quarto posto, superando Stati Uniti e Regno Unito, paesi la cui incidenza diminuisce. Alcune aree vedono aumentare in maniera significativa l export proveniente dalla Lombardia. Ad esempio tra il 2001 e il 2007 le esportazioni regionali dirette in Russia aumentano del 22% (la crescita dell export lombardo del settore è pari a 0,8%), quelle rivolte in Romania del 18%. L export verso quest ultimo paese, inoltre, aumenta in modo consistente anche tra il 1996 e il 2001; nello stesso periodo particolarmente significativa è la crescita delle esportazioni regionali verso la Repubblica Ceca, la Polonia e la Turchia. Nel 2008 le esportazioni lombarde del settore subiscono una flessione dell 1% e più significativa è quella relativa ai principali mercati di sbocco (-4,2%, complessivamente): cala, infatti, l export diretto nei mercati più significativi, con qualche eccezione degna di nota (Svizzera, Cina e Polonia, ad esempio). 15

16 Tab. 6 Le esportazioni regionali nel comparto delle macchine e apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche nei principali mercati di sbocco (valori assoluti in milioni di euro, quote % e var. % medie annue) Val. ass Quote % Var. % Francia ,6 12,5 14,3 0,5 3,1-5,8 Germania ,6 10,3 12,7-0,7 4,4-10,8 Spagna 842 4,6 5,4 7,1 10,0 5,3-9,7 Svizzera 567 3,8 3,6 4,8 5,2 5,6 14,2 Stati Uniti 514 7,9 7,0 4,3 3,9-7,0-3,3 Regno Unito 502 7,0 4,5 4,2-2,4-0,5-13,1 Cina 314 2,2 2,5 2,6 8,8 1,7 3,2 Paesi Bassi 282 4,8 3,2 2,4-1,8-4,1 13,0 Russia 279 0,8 0,7 2,3 4,5 21,9-18,1 Polonia 278 1,0 1,6 2,3 16,1 7,4 3,6 Belgio e Lussemburgo 270 1,6 1,5 2,3 6,0 7,4-13,1 Turchia 224 1,2 1,8 1,9 15,8 1,2-0,1 Grecia 218 1,7 1,9 1,8 8,4 0,3 1,3 Austria 212 1,3 1,0 1,8 1,0 10,8-19,3 Repubblica Ceca 184 0,4 2,0 1,5 47,1-3,6-23,2 Emirati Arabi 164 0,5 0,6 1,4 10,6 14,2 42,9 Romania 155 0,2 0,5 1,3 33,7 18,1-0,1 Brasile 144 1,0 2,5 1,2 26,9-10,8 23,0 Totale paesi ,2 63,3 70,2 3,9 2,5-4,2 Esportazioni complessive ,0 100,0 100,0 6,4 0,8-1,0 Fonte: Istat Prendendo in esame le esportazioni regionali per sotto-settore e paese di destinazione nel 2007 (cfr. Tab. 7), si nota nelle macchine ed apparecchi meccanici come la Germania pesi in maniera relativamente significativa in tutti i sotto-settori e in particolare nelle macchine per la produzione di energia meccanica, nelle macchine utensili e nelle altre macchine per impieghi speciali; l incidenza della Francia rileva soprattutto nelle altre macchine d impiego generale, nelle macchine per l agricoltura e la silvicoltura e negli apparecchi per uso domestico, mentre la Cina detiene il primato nelle altre macchine per impieghi speciali. Per quanto riguarda le macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche nel 2007 il peso della Francia è relativamente consistente in tutti i sotto-settori e soprattutto nel comparto tubi, valvole e altri componenti elettronici e nelle apparecchiature per il controllo e la distribuzione dell elettricità. Il ruolo della Germania spicca in molti casi e, in maniera particolare nei motori, generatori e trasformatori elettrici, negli apparecchi trasmittenti per la radiodiffusione e la televisione e per la telefonia e telegrafia su filo, negli apparecchi di misurazione, controllo, prova, navigazione e simili e negli apparecchi riceventi per la radiodiffusione e la televisione, per la registrazione e la riproduzione del suono o dell immagine e prodotti connessi; infine se alla Svizzera spetta il primato nel comparto degli orologi, 16

17 i Paesi Bassi detengono quello relativo alle macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici (cfr. Tab. 8). Come è stato già sottolineato, la Lombardia tra il 1996 e il 2007 perde quote di mercato sui mercati internazionali della meccanica. Limitando l analisi ai principali mercati di sbocco, si nota come nelle macchine ed apparecchi meccanici il peso delle esportazioni regionali sulla domanda passi dal 47,0 del 1996 al 33,8 del 2007 (cfr. Tab. 9); la perdita più consistente interessa il primo quinquennio in esame, caratterizzato da flessioni relativamente ampie in tutti i principali mercati di destinazione dell export. Tra il 2001 e il 2007 la perdita di quote di mercato è più contenuta e, anzi, in qualche caso (Germania, Svezia e Repubblica Ceca) si nota un aumento dell incidenza della Lombardia sulla domanda del settore. Nel 2007 il peso delle esportazioni regionali è relativamente più elevato sulle importazioni del settore di Grecia, Romania e Turchia. Anche nelle macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche la Lombardia perde quote di mercato più consistenti tra il 1996 e il 2001 (cfr. Tab. 10); in tale periodo, infatti, si assiste ad un calo del peso dell export regionale sulla domanda nei principali paesi di destinazione. Tra il 2001 e il 2007 la perdita è più contenuta e meno generalizzata e in alcuni mercati rilevanti si assiste ad un recupero: è il caso, ad esempio, di Francia, Germania, Svizzera e Regno Unito. Sempre nel periodo più recente la perdita registrata in Ungheria è da imputarsi, in particolare, ad un calo dell export regionale nelle macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici nel biennio Infine, sempre nelle macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche, il peso esercitato sul mercato rumeno aumenta tanto tra il 1996 e il 2001 quanto nel periodo seguente; in tal caso in molti settori l andamento dell export lombardo presenta una dinamica altalenante con una crescita molto intensa concentrata in alcuni anni, seguita da flessioni di una certa entità (è il caso, ad esempio, del comparto tubi, valvole e altri componenti elettronici, ad esempio), in altri, come nelle apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell elettricità, la crescita delle esportazioni è meno discontinua. Nel 2007 l export lombardo di macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche esercita il peso più significativo sulle importazioni di Grecia, Svizzera, Francia e Romania. 17

18 Tab. 7 Le esportazioni regionali per sotto settore nel 2007 (quote % sulle esportazioni regionali del comparto delle macchine ed apparecchi meccanici) Stati Regno Arabia Altri Totale Germania Francia Spagna Cina Russia Turchia Polonia Uniti Unito Saudita paesi settore Macchine per l'energia meccanica Altre macchine di impiego generale Macchine per l'agricoltura e la silvicoltura 2,8 1,8 1,8 1,0 1,0 0,6 0,6 0,3 1,3 0,3 11,7 23,3 2,4 2,7 1,3 2,1 1,2 0,6 0,9 0,7 0,6 0,6 12,5 25,6 0,3 0,5 0,2 0,3 0,2 0,0 0,0 0,1 0,0 0,1 1,3 3,1 Macchine utensili 1,4 0,6 0,6 0,6 0,4 0,7 0,5 0,5 0,1 0,4 4,3 10,2 Altre macchine per impieghi speciali 2,2 1,7 1,8 1,3 0,7 2,3 1,4 1,5 0,7 0,7 13,9 28,2 Armi e munizioni 0,1 0,1 0,4 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,4 1,3 Apparecchi per uso domestico Fonte: Istat 1,4 1,4 0,2 0,5 0,6 0,0 0,4 0,1 0,0 0,5 3,2 8,4 18

19 Tab. 8 Le esportazioni regionali per sotto settore nel 2007 (quote % sulle esportazioni regionali del comparto delle macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche) Stati Regno Paesi Altri Totale Francia Germania Spagna Svizzera Cina Russia Polonia Uniti Unito Bassi paesi settore Macchine per ufficio, elaboratori e sist. informatici Motori, generatori e trasformatori elettrici Apparecchiature per la distr. e il controllo dell'elettricità 0,6 0,5 0,5 0,1 0,5 0,2 0,1 0,8 0,0 0,1 2,9 6,4 1,1 2,4 0,9 0,5 0,2 0,7 0,3 0,1 0,4 0,1 4,8 11,7 2,0 1,0 1,3 0,5 0,6 0,4 0,5 0,2 0,4 0,4 8,3 15,6 Fili e cavi isolati 0,6 0,7 0,3 0,2 0,0 0,4 0,2 0,1 0,0 0,3 3,0 5,8 Accumulatori, pile e batterie di pile Apparecchi di illuminazione, lampade elettriche 0,3 0,4 0,3 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,6 1,8 0,9 0,7 0,6 0,2 0,2 0,4 0,1 0,2 0,3 0,1 2,8 6,6 Apparecchi elettrici 0,8 0,7 0,5 0,1 0,2 0,3 0,5 0,1 0,1 0,3 2,6 6,0 Tubi, valvole e altri componenti elettronici Apparecchi trasmittenti per la radiodiff. e la televisione, per la telefonia e la telegrafia su filo Apparecchi riceventi per la radiodiff. e la televisione, per la registrazione e la riproduzione del suono o dell'immagine Apparecchi medico chirurgici e ortopedici Apparecchi di misurazione, controllo, prova, navigazione 4,2 0,3 0,5 0,1 0,2 0,1 0,1 0,1 0,0 0,1 2,6 8,3 0,9 2,3 0,7 0,8 0,4 0,5 0,3 0,1 0,3 0,2 5,2 11,6 0,5 1,0 0,2 0,0 0,1 0,2 0,1 0,1 0,0 0,1 1,7 4,0 0,9 1,0 0,4 0,3 0,5 0,3 0,1 0,3 0,3 0,1 2,6 6,8 1,0 1,8 0,7 0,2 0,9 0,5 0,4 0,1 0,2 0,5 4,4 10,6 Strumenti ottici e fotografici 0,3 0,1 0,1 0,0 0,2 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,8 1,8 Orologi 0,2 0,1 0,2 1,4 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,8 3,0 Fonte: Istat 19

20 Tab. 9 Il peso delle esportazioni regionali di macchine ed apparecchi meccanici nei principali mercati di sbocco (quote sulle importazioni del paese nel comparto e differenze tra le quote) Quote Diff. quote Germania 54,9 41,8 43,3-13,0 1,4 Francia 66,5 56,2 54,1-10,3-2,1 Stati Uniti 20,3 15,6 15,1-4,7-0,5 Spagna 85,3 72,9 57,5-12,4-15,3 Regno Unito 44,0 32,8 31,3-11,2-1,5 Cina 36,7 27,8 20,3-8,9-7,4 Russia 102,0 46,5 35,6-55,6-10,9 Turchia 90,2 67,3 63,5-23,0-3,8 Arabia Saudita 49,6 46,0 60,6-3,6 14,5 Polonia 68,6 49,8 45,2-18,7-4,6 Svizzera 75,4 59,1 57,1-16,3-2,0 India 44,6 36,4 33,0-8,2-3,4 Paesi Bassi 32,6 26,1 21,7-6,4-4,4 Austria 33,7 30,4 28,9-3,3-1,6 Grecia 108,2 96,4 83,6-11,8-12,8 Svezia 27,2 26,4 28,5-0,8 2,1 Romania 86,9 80,4 63,6-6,5-16,8 Messico 30,7 24,2 21,4-6,5-2,8 Repubblica Ceca 41,1 36,2 36,7-4,9 0,5 Brasile 52,4 38,0 30,0-14,5-7,9 Portogallo 100,7 75,0 59,1-25,7-15,9 Belgio e Lussemburgo 30,3 21,9 21,0-8,5-0,9 Totale paesi 47,0 35,6 33,8-11,4-1,8 Totale settore 37,7 30,6 28,8-7,1-1,8 Fonte: Chelem e Istat 20

21 Tab. 10 Il peso delle esportazioni regionali di macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche nei principali mercati di sbocco (quote sulle importazioni del paese nel comparto e differenze tra le quote) Quote Diff. quote Francia 41,5 25,2 28,1-16,3 2,9 Germania 20,8 11,0 12,3-9,8 1,3 Spagna 28,9 26,3 22,5-2,5-3,8 Svizzera 33,7 26,7 34,8-7,0 8,1 Stati Uniti 4,3 2,8 1,8-1,5-1,0 Regno Unito 12,4 6,5 7,3-5,8 0,8 Cina 9,6 4,2 1,9-5,4-2,3 Paesi Bassi 15,3 6,9 4,2-8,4-2,7 Russia 13,4 11,3 11,3-2,0 0,0 Polonia 26,4 23,0 14,1-3,4-8,9 Belgio e Lussemburgo 10,9 7,0 10,9-3,9 3,9 Turchia 30,4 38,6 17,1 8,2-21,5 Grecia 67,5 58,7 38,7-8,7-20,0 Austria 14,7 9,3 13,8-5,4 4,6 Repubblica Ceca 9,8 28,2 9,6 18,4-18,7 Romania 19,2 23,8 27,8 4,6 4,0 Brasile 11,6 21,8 11,5 10,2-10,3 Hong Kong 4,4 4,6 2,6 0,2-2,0 Arabia Saudita 19,5 20,6 16,6 1,1-4,0 Ungheria 24,9 64,0 8,3 39,1-55,7 Corea del Sud 3,0 2,9 2,6-0,1-0,3 India 10,8 6,1 7,0-4,7 0,8 Svezia 6,1 5,6 6,8-0,5 1,2 Totale paesi 13,4 9,4 8,0-4,1-1,4 Totale settore 10,8 8,1 6,9-2,7-1,2 Fonte: Chelem e Istat 3. Le importazioni regionali Il peso delle importazioni di macchine ed apparecchi meccanici sul totale dell import regionale tra il 1996 e il 2008 subisce variazioni di entità relativamente contenuta ed è compreso tra l 8% e il 9,7%: i valori più modesti si notano nel , mentre nel biennio più recente l indicatore si posiziona attorno al 9%. L incidenza delle importazioni della Lombardia sulla domanda mondiale del settore è pari al 15 nel 1996, raggiunge il massimo nel 1999 (17,5 ) per poi ridursi in maniera pressoché continua fino al 2006 (12,9 ) e risalire leggermente l anno seguente (cfr. Fig. 7). Nel comparto delle macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche l incidenza sulle importazioni regionali complessive dal 23% del 1996 arriva a 25,3% nel 2000, ma la quota si riduce successivamente fino ad arrivare al 18,7% nel 2008; tale contrazione potrebbe essere ricondotta almeno in parte ad una riduzione dei prezzi dei beni in esame in relazione a quelli del complesso dei beni importati. Anche 21

22 l incidenza delle importazioni regionali sulla domanda mondiale del settore si riduce e se nel 1996 l indicatore è pari a 18,4, nel 2007 sfiora il 14. Fig. 7 Il peso delle importazioni in macchine ed apparecchi meccanici sull import regionale complessivo e sulla domanda mondiale del settore (quote % e quote ) 10,0 17,5 9,5 17,0 9,0 16,5 8,5 16,0 8,0 15,5 7,5 15,0 7,0 14,5 6,5 14,0 6,0 13,5 5,5 13,0 5, % su import regionale (scala sin.) su domanda mondiale (scala dx) 12,5 Fonte: Chelem e Istat Fig. 8 Il peso delle importazioni in macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche sull import regionale complessivo e sulla domanda mondiale del settore (quote % e quote ) 25,0 19,0 24,0 18,0 23,0 17,0 22,0 16,0 21,0 20,0 15,0 19,0 14,0 18, % su import regionale (scala sin.) su domanda mondiale (scala dx) 13,0 Fonte: Chelem e Istat 22

23 Fig. 9 La composizione per sotto-settore delle importazioni regionali della meccanica nel 2007 (quote %) Apparecchi per uso domestico 3,4% Motori, generatori e trasformatori elettrici 3,7% Macchine utensili 4,3% Apparecchi elettrici 2,3% Apparecchi per la distr. e il controllo dell'elettricità 4,9% Apparecchi di misurazione, di controllo, di prova, di navigazione e simili 5,1% Apparecchi medico chirurgici e ortopedici 5,5% Orologi 2,1% Altro 5,1% Macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici 17,8% Apparecchi riceventi per la radiodiff. e la televisione, per la registrazione e la riproduzione del suono o dell'immagine 9,0% Apparecchi trasmittenti per la radiodiff. e la televisione, per la telefonia e la telegrafia su filo 8,4% Altre macchine di impiego generale 8,3% Tubi e valvole elettronici e altri componenti elettronici 5,7% Altre macchine per impieghi speciali 6,4% Macchine per l'energia meccanica 8,1% Fonte: Istat Tra i più rilevanti mercati di approvvigionamento di macchine ed apparecchi meccanici nell intero periodo in esame continua ad esercitare un peso preminente la Germania che nel 1996 conta per il 33% sulle importazioni regionali del settore e nel 2007 vede solo una lieve riduzione della sua incidenza (30,3%). Perdono quota, inoltre, Francia, Regno Unito, Giappone e Stati Uniti, mentre aumenta la rilevanza di Belgio e Lussemburgo, Paesi Bassi e soprattutto della Cina che nel 1996 pesa per appena l 1,6% mentre nel 2007 con il 9,5% rappresenta il secondo mercato di approvvigionamento nel comparto (cfr. Tab. 11). Le importazioni regionali provenienti dalla Cina, infatti, mostrano tassi di crescita particolarmente intensi e un aumento si registra anche nel 2008, anno in cui le importazioni regionali del settore evidenziano una flessione. Tra gli altri paesi dai quali si segnala un significativo aumento dell import regionale si trovano la Corea del Sud (limitatamente al periodo ), la Turchia e la Thailandia, mentre dalla Repubblica Ceca le importazioni lombarde crescono soprattutto tra il 2001 e il 2007 e, a seguito dell andamento del comparto delle altre macchine d impiego generale, aumentano più del doppio nel

24 Tab. 11 Le importazioni regionali nel comparto delle macchine e apparecchi meccanici nei principali mercati di approvvigionamento (valori assoluti in milioni di euro, quote % e var. % medie annue) Val. ass. Quote % Var. % Germania ,0 34,1 30,3 8,9 2,0-5,4 Cina ,6 3,3 9,5 24,7 24,1 10,4 Francia ,7 8,5 8,0 3,5 2,9-9,8 Belgio e Lussemburgo 831 4,5 5,0 7,6 10,6 11,5-24,3 Regno Unito 578 8,7 7,4 5,3 4,7-1,7-9,2 Paesi Bassi 496 3,3 3,7 4,5 10,9 7,3-12,4 Giappone 483 5,9 5,8 4,4 7,9-0,8 1,0 Stati Uniti 431 5,8 5,5 3,9 7,1-1,6 5,0 Svizzera 430 8,6 6,6 3,9 2,5-4,6 1,8 Spagna 286 2,7 3,0 2,6 11,0 1,3 1,7 Svezia 270 2,8 2,7 2,5 7,3 2,6 5,2 Austria 214 1,5 1,8 2,0 12,0 5,8-1,5 Repubblica Ceca 191 0,7 0,7 1,7 9,1 20,0 121,6 Corea del Sud 159 1,0 1,6 1,5 20,6 1,9-11,3 Polonia 146 0,8 0,7 1,3 6,0 16,1 0,6 Turchia 140 0,2 0,5 1,3 31,4 23,0 9,1 Taiwan 127 1,1 1,3 1,2 10,9 2,4 3,7 Thailandia 107 0,3 0,6 1,0 23,2 12,3 20,5 Totale paesi ,2 92,8 92,5 8,1 3,9-1,7 Importazioni complessive ,0 100,0 100,0 8,2 4,0-0,9 Fonte: Istat Tab. 12 Le importazioni regionali nel comparto delle macchine e apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche nei principali mercati di approvvigionamento (valori assoluti in milioni di euro, quote % e var. % medie annue) Val. ass. Quote % Var. % Germania ,8 21,4 21,7 10,6 0,3-16,5 Paesi Bassi ,0 16,8 17,3 18,8 0,5-7,3 Francia ,7 10,9 8,1 3,2-4,8-8,6 Cina ,9 3,1 7,9 23,0 16,7 27,7 Regno Unito ,2 9,5 4,8 5,6-10,9-19,4 Stati Uniti 916 8,3 7,2 3,8 8,1-10,0-0,8 Belgio e Lussemburgo ,4 4,3 5,8 15,9 5,2-5,0 Corea del Sud 757 1,0 2,0 3,2 26,6 8,1-30,9 Ungheria 751 0,3 1,0 3,1 43,5 20,4-11,5 Svizzera 672 4,3 3,3 2,8 5,5-2,9 10,4 Irlanda 619 1,5 3,4 2,6 31,1-4,3-41,1 Repubblica Ceca 546 0,1 0,4 2,3 63,4 31,1 8,0 Spagna 542 1,5 1,4 2,3 10,2 8,3-28,1 Giappone 451 3,3 3,9 1,9 14,9-11,5 3,2 Slovacchia 362 0,0 0,1 1,5 46,6 58,0 39,6 Finlandia 354 1,2 1,9 1,5 22,1-3,7 53,2 Polonia 336 0,3 0,5 1,4 27,1 19,1 16,6 Totale paesi ,6 91,2 91,9 11,7 0,1-6,0 Importazioni complessive ,0 100,0 100,0 11,0 0,0-5,4 Fonte: Istat 24

25 Anche nel comparto delle macchine elettriche, elettroniche ed ottiche la Germania mantiene il primato tra i mercati di approvvigionamento conservando sostanzialmente inalterata la propria rilevanza tra il 1996 (21,8%) e il 2007 (21,7%). Vedono crescere la propria incidenza sulle importazioni regionali anche i Paesi Bassi, secondo paese di provenienza tanto nel 2001 quanto nel 2007, e la Cina che pesa per l 1,9% nel 1996 e arriva al 7,9% nel La Francia, pur occupando il terzo posto in graduatoria nel 2007, vede diminuire la sua quota, a seguito soprattutto di una flessione delle importazioni lombarde ivi dirette tra il 2001 e il 2007 e lo stesso accade anche per Regno Unito e Stati Uniti (cfr. Tab. 12). Nel 2008 le importazioni regionali del settore si riducono del 5,4% e molti tra i principali mercati di approvvigionamento sono interessati da un calo (cfr. la Germania, ad esempio, dalla quale l import scende del 16,5%); fa eccezione la Cina che vede un incremento del 27,7%. Considerando simultaneamente i paesi di provenienza e i sotto-settori di importazione della Lombardia nel 2007, nel comparto delle macchine ed apparecchi meccanici si nota il primato della Germania ovunque ad eccezione degli apparecchi per uso domestico in cui il primato spetta alla Cina; quest ultima assume particolare rilievo anche nelle macchine per l energia meccanica. Dopo la Germania si posizionano, rispettivamente, il Belgio nelle altre macchine d impiego generale e la Francia nelle altre macchine per impieghi speciali (cfr. Tab. 13). Passando alla disamina delle macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche nel 2007, il ruolo della Germania tra i paesi di approvvigionamento è particolarmente significativo nelle apparecchiature per il controllo e la distribuzione dell elettricità, nei motori, generatori e trasformatori elettrici, negli apparecchi elettrici e negli strumenti di misurazione, controllo, prova, navigazione e simili. Il primato spetta, invece, ai Paesi Bassi nelle macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici, alla Francia negli apparecchi di illuminazione e lampade elettriche, alla Corea del Sud per gli apparecchi trasmittenti per la radiodiffusione e la televisione, per la telefonia e la telegrafia su filo, alla Svizzera negli orologi, alla Cina negli apparecchi riceventi per la radiodiffusione e la televisione, per la registrazione e la riproduzione del suono e dell immagine. In quest ultimo settore il secondo e il terzo posto sono occupati, rispettivamente, da Ungheria e Slovacchia (cfr. Tab. 14). 25

26 Tab. 13 Le importazioni regionali per sotto settore nel 2007 (quote % sulle importazioni regionali del comparto delle macchine ed apparecchi meccanici. Regno Paesi Stati Altri Totale Germania Cina Francia Belgio Giappone Svizzera Spagna Unito Bassi Uniti paesi settore Macchine per l'energia meccanica Altre macchine di impiego generale Macchine per l'agricoltura e la silvicoltura 8,4 2,6 2,0 1,7 1,4 1,8 0,9 1,7 0,6 0,6 4,1 25,8 6,8 2,5 2,4 3,3 1,7 0,9 0,8 0,8 0,8 0,8 5,7 26,5 1,2 0,0 0,2 0,0 0,1 0,2 0,0 0,2 0,0 0,0 0,4 2,5 Macchine utensili 4,3 0,7 0,3 1,1 0,3 0,6 1,8 0,3 1,4 0,2 2,5 13,6 Altre macchine per impieghi speciali 7,2 1,0 2,2 1,3 1,7 0,8 0,8 0,8 1,1 0,4 3,2 20,4 Armi e munizioni 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,3 Apparecchi per uso domestico Fonte: Istat 2,4 2,7 0,9 0,1 0,2 0,2 0,0 0,1 0,1 0,6 3,8 11,0 26

27 Tab. 14 Le importazioni regionali per sotto settore nel 2007 (quote % sulle importazioni regionali del comparto delle macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche. Paesi Regno Stati Corea Altri Totale Germania Francia Cina Belgio Ungheria Svizzera Bassi Unito Uniti del Sud paesi settore Macchine per ufficio, elaboratori e sist. informatici Motori, generatori e trasformatori elettrici Apparecchiature per la distr. e il controllo dell'elettricità 4,4 9,7 1,4 1,3 1,2 0,4 0,6 0,1 0,8 0,0 6,3 25,9 1,9 0,3 0,4 0,6 0,2 0,2 0,0 0,0 0,0 0,2 1,5 5,4 3,5 0,6 0,8 0,3 0,2 0,1 0,1 0,0 0,1 0,2 1,2 7,1 Fili e cavi isolati 0,3 0,1 0,2 0,2 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,7 1,7 Accumulatori, pile e batterie di pile 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 0,0 0,3 1,0 Apparecchi di illuminazione, lampade elettriche 0,3 0,0 0,5 0,4 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,3 1,8 Apparecchi elettrici 1,0 0,3 0,2 0,4 0,2 0,1 0,1 0,0 0,0 0,1 0,8 3,4 Tubi, valvole e altri componenti elettronici Apparecchi trasmittenti per la radiodiff. e la televisione, per la telefonia e la telegrafia su filo Apparecchi riceventi per la radiodiff. e la televisione, per la registrazione e la riproduzione del suono o dell'immagine Apparecchi medico chirurgici e ortopedici Apparecchi di misurazione, controllo, prova, navigazione 1,9 1,0 1,6 0,4 0,8 0,4 0,1 0,3 0,0 0,1 1,5 8,3 2,3 2,1 0,3 1,2 0,3 0,4 0,2 2,4 0,6 0,0 2,4 12,3 1,1 1,2 0,4 1,8 0,4 0,1 0,6 0,1 1,5 0,0 5,7 13,0 1,6 1,1 1,0 0,1 0,4 0,8 1,0 0,0 0,0 0,3 1,6 8,0 2,6 0,6 0,5 0,3 0,7 1,2 0,3 0,0 0,0 0,2 1,0 7,4 Strumenti ottici e fotografici 0,5 0,3 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,4 1,7 Orologi 0,1 0,0 0,5 0,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,6 0,2 3,1 Fonte: Istat 27

28 4. Gli scambi intra-settoriali La presenza di scambi bi-direzionali all interno di un medesimo settore può fornire utili chiavi d interpretazione all evoluzione del commercio internazionale. Un numero consistente di scambi intrasettoriali (o un considerevole aumento degli stessi in un certo periodo) potrebbe segnalare la scelta di frammentare le fasi del processo produttivo a livello internazionale; del resto una diminuzione degli scambi potrebbe indicare la convenienza ad importare direttamente il prodotto finito dal paese che ha guadagnato competitività. Un indicatore comunemente usato per misurare il commercio intra-industriale è l indice di Grubel-Lloyd 2. Fig. 10 L indice di Grubel-Lloyd nel 2008 e la differenza tra il valore dell indice al 2008 e quello del 1996 per i comparti della meccanica e per il complesso del commercio internazionale della regione ,4-0,3-0,2-0,1 0,0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1,0 Indice '08 Differenza commercio internazionale complessivo Fonte: Istat La Fig. 10 descrive il valore dell indice (che varia tra 0 e 1) per i comparti della meccanica e per il commercio internazionale complessivo della Lombardia nel 2008 e la differenza tra tale valore quello registrato nel È interessante notare come la maggior parte dei settori presi in esame sia caratterizzata da un valore dell indicatore superiore a quello 2 Formalmente l indice calcolato per n settori, si esprime con la formula seguente: GL = 1-[ k X k - M k / k(x k + M k)] dove X ed M rappresentano, rispettivamente, le esportazioni e le importazioni di un area geografica e k=1,,n indica il settore di attività economica. 28

29 medio regionale e in taluni casi prossimo all unità; ciò appare compatibile con il fatto che i comparti in questione si prestino più di altri alla frammentazione del processo produttivo su scala internazionale. Inoltre si nota, ad esempio, negli apparecchi riceventi per la diffusione e la televisione, per la registrazione e la riproduzione del suono o dell immagine (323) una significativa riduzione dell indice; se a questo si unisce il peso relativamente ampio di alcune economie di recente industrializzazione (Cina, in primis, ma anche Ungheria e Slovacchia) tra i mercati di approvvigionamento del comparto, se ne potrebbe dedurre che, per lo meno per alcuni beni, sia diventato più conveniente acquistare direttamente all estero il prodotto finito. Sintesi dei risultati Il peso della meccanica sui mercati internazionali trova conferma nel fatto che la domanda mondiale complessiva e quella del comparto presentano un evoluzione molto simile. L andamento delle macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche è migliore di quello della domanda mondiale complessiva tra il 1996 e il 2000, ma sembra risentire maggiormente della contrazione che ha interessato il commercio mondiale nel (cfr. Fig. 2). Se nel 2007 le economie avanzate restano i principali attori sui mercati internazionali in termini sia di export che di import, la loro incidenza sul commercio complessivo generalmente diminuisce a vantaggio di economie di più recente industrializzazione. Del resto la riorganizzazione della produzione su scala mondiale, veicolata da tecnologie della comunicazione e dell informazione sempre più efficienti, valorizza il ruolo di paesi che prima si trovavano ai margini del commercio mondiale. A tale proposito, come è stato più volte ricordato, la Cina mostra un eccezionale aumento della propria incidenza sui mercati internazionali della meccanica e soprattutto nel comparto delle macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche di cui nel 2007 è il primo esportatore mondiale. Al pari della maggior parte delle economie avanzate, la Lombardia tra il 1996 e il 2007 vede diminuire il peso delle proprie esportazioni sulla domanda mondiale, sebbene la meccanica, specialmente le macchine ed apparecchi meccanici, continui a rappresentare un comparto di forte specializzazione per l export regionale 3. La perdita di quote di mercato per la Lombardia è più intensa tra il 1996 e il 2001, più contenuta nel quinquennio seguente, periodo in cui in qualche caso si registra un 3 Cfr. La Lombardia e il commercio internazionale, giugno 2009, paragrafo

30 incremento del peso rivestito sulla domanda (ad esempio Germania nelle macchine ed apparecchi meccanici, Germania e Francia nelle macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche, cfr. Tab. 9 e Tab. 10) Per quanto concerne i principali mercati di sbocco dell export lombardo non si registrano particolari cambiamenti: le economie avanzate, pur osservando generalmente una contrazione della propria rilevanza tra il 1996 e il 2007, restano in testa alla graduatoria, mentre i paesi di più recente industrializzazione rivestono un peso inferiore, ma crescente. La Cina nel 2007 è il 6 mercato di sbocco per le esportazioni regionali di macchine ed apparecchi meccanici e il 7 nelle macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche, ma tra il 1996 e il 2007 non si registrano variazioni particolarmente significative nel peso esercitato dal paese sulle esportazioni lombarde dei due comparti (cfr. Tab. 5 e Tab. 6); più in dettaglio la Cina assume un ruolo particolarmente significativo per l export delle altre macchine per impieghi speciali (cfr. Tab. 7). A differenza di quanto visto per i mercati di sbocco, la Cina tra il 1996 e il 2007 vede un consistente incremento della sua incidenza tra i mercati di approvvigionamento della meccanica lombarda, posizionandosi a fine periodo al 2 posto nelle macchine ed apparecchi meccanici e al 4 nelle macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche (cfr. Tab 11 e Tab. 12); in entrambi i comparti, la graduatoria rimane guidata dalla Germania che nel 2007 copre il 24,4% delle import regionale della meccanica. Nel medesimo anno il ruolo della Cina è particolarmente significativo nelle importazioni di apparecchi per uso domestico e negli apparecchi riceventi per la diffusione e la televisione, per la registrazione e la riproduzione del suono o dell immagine; in tale comparto sono alcune tra le economie di più recente industrializzazione (oltre alla Cina, Ungheria e Slovacchia) a rivestire il peso più ampio tra i fornitori internazionali (cfr. Tab. 14). Tornando alle economie avanzate nel 2007 i Paesi Bassi rappresentano il principale partner commerciale della Lombardia nelle macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici, la Svizzera negli orologi (cfr. Tab. 8 e Tab 14). Infine il valore e l andamento dell indice di Grubel-Lloyd fornisce qualche chiave di lettura del commercio internazionale della meccanica lombarda sulla base da un lato di un ampia presenza di scambi intra-settoriali in molti dei comparti in esame, dall altro della riduzione/crescita che tali scambi registrano all interno di ciascun comparto (cfr. Fig. 10). 30

31

32 Unioncamere Lombardia Via Ercole Oldofredi 23, Milano Tel Fax

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