All. B - INDAGINI GEOLOGICHE
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- Gianleone De Angelis
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1 Comune di Sesto Fiorentino Piano Attuativo: Ambito di Trasformazione Scheda n.58 - Viale Ariosto Valutazione Integrata All. B - INDAGINI GEOLOGICHE
2 !!!!!!!!"#$%&'!%&!()'*'+&,!!!!! INDAGINI GEOLOGICO TECNICHE DI SUPPORTO AL PIANO ATTUATIVO SCHEDA n 58 VIALE ARIOSTO ANGOLO VIA DELLA QUERCIOLA!"#$%&'()'*&*+"',)"-&%+)%" Committente: Sig. EDILCACIAMANI s.r.l. Gennaio 2008 Il Geologo
3 !!!!!!!!!!!!!!!()'*'+'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!J'+*&'!=0!!!!2 / 11 Indagini geologico tecniche di supporto al Piano al Piano Attuativo scheda n 58 Viale Ariosto angolo Via della Querciola COMUNE DI SESTO FIORENTINO INDICE 1. PREMESSE INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO INQUADRAMENTO NORMATIVO INTERVENTO IN PROGETTO PERICOLOSITÀ AI SENSI DELLE DIRETTIVE DEL DPGR N 26/R FATTIBILITÀ DELL INTERVENTO INDAGINE GEOGNOSTICA IN SITO... Sondaggi a carotaggio continuo... Prove penetrometriche... Analisi geotecniche dei campioni... ALLEGATI carta geologica regionale di nuovo impianto 1: piano di bacino stralcio riduzione del rischio idraulico. carta degli interventi strutturali, carta delle aree di pertinenza idraulica, carta delle aree allagate 1: piano di bacino stralcio assetto idrogeologico. Perimetrazione delle aree con pericolosità idraulica, livello di sintesi 1: estratti del Piano Strutturale (carta degli aspetti particolari per le zone sismiche, carta delle aree inondate, carta dei contesti idraulici, carta degli studi idraulici, carta della pericolosità geologica, carta della pericolosità idraulica, carta idrogeologica) 1: estratto del RU scheda di fattibilità carte della pericolosità di dettaglio 1:1.000 carte della fattibilità 1:1.000 planimetria generale con ubicazione delle indagini stratigrafie dei sondaggi elaborati delle penetrometrie statiche
4 !!!!!!!!!!!!!!!()'*'+'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!J'+*&'!=0!!!!3 / PREMESSE La presente relazione è stata redatta a supporto del Piano Attuativo relativo la scheda n 58 del Regolamento Urbanistico del Comune di Sesto Fiorentino, inerente un area posta lungo il Viale ArioSto, in angolo con Via della Querciola. L area è attualmente occupata da un fabbricato ad uso artigianale. Il progetto prevede un intervento di sostituzione edilizia, da attuarsi mediante demolizione e ricostruzione secondo un perimetro limitatamente modificato, con riduzione dell area occupata, al fine di ottenere un nuovo edificio residenziale. Lo scopo dell indagine consiste nella precisazione dell assetto geologico e morfodinamico generale dell area di intervento, oltre che nella disamina dei vincoli normativi vigenti, ed è finalizzata alla precisazione della fattibilità del Atto di Pianificazione in parola e delle eventuali condizioni progettuali che la rendono attuabile. L indagine procede dalla verifica diretta dell assetto del territorio, oltre che dall analisi della documentazione tecnica disponibile per l area, consistente nella cartografia geologica regionale di nuovo impianto, negli elaborati di sintesi del quadro conoscitivo del Piano Strutturale e negli elaborati del Piano di Bacino. Sono stati inoltre analizzati vincoli e restrizioni d uso del territorio derivanti dalla pianificazione a tutte le scale. In materia di difesa del suolo l indagine attiene alle disposizioni di cui al DPCM del ( Approvazione del piano stralcio relativo alla riduzione del rischio idraulico del bacino del Fiume Arno ) e successivo DPCM Approvazione del Piano di Bacino Stralcio Assetto Idrogeologico e relative norme di salvaguardia.
5 !!!!!!!!!!!!!!!()'*'+'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!J'+*&'!=0!!!!4 / 11 In materia di rischio sismico l indagine è redatta a norma del DM 16/1/96 Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche e della recente riclassificazione delle zone sismiche di cui all OPCM 3274/2003 Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica e successivo OPCM 3519/2006 Criteri generali per l individuazione delle zone sismiche e per la formazione e l aggiornamento degli elenchi delle medesime zone, cui segue la proposta di classificazione regionale approvata per la Regione Toscana con DGRT 431/2006. In materia di indagini geologiche di supporto agli strumenti urbanistici, la relazione è redatta ai sensi della LR 1/2005, del nuovo PIT approvato con DCRT 72/2007 e del DPRG 26/R/2007 Regolamento di Attuazione dell art. 62 della LR 1/2005 in materia di indagini geologiche. 2. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO L area in oggetto è posta nel settore sud-occidentale dell abitato di Sesto Fiorentino, in angolo tra Viale Ariosto e Via della Querciola, inquadrato cartograficamente nel Foglio 106 (quadrante III) della Carta d Italia redatta dall IGM in scala 1:25.000, e compreso nella sezione della Carta Tecnica Regionale, redatta in scala 1:10.000,. Per l inquadramento e la ricostruzione geologica del sottosuolo dell area si è fatto riferimento al lavoro di F. Capecchi, G. Guazzone e G. Pranzini Ricerche geologiche ed idrogeologiche nel sottosuolo della Pianura di Firenze (Boll. Soc. Geol. It ). Ulteriori informazioni sono desumibili dalle indagini geologiche di supporto alla revisione del P.R.G. comunale. Geologicamente la zona in parola si colloca nella pianura alluvionale di Firenze, in prossimità del margine settentrionale del bacino fluvio-lacustre di Firenze Prato Pistoia, depressione tettonica che si sviluppa in direzione NW-SE, formatasi nel tardo pliocene in seguito a movimenti distensivi che interessarono l intera regione
6 !!!!!!!!!!!!!!!()'*'+'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!J'+*&'!=0!!!!5 / 11 toscana a partire dall area tirrenica. Dal Villafranchiano in poi si sono depositati sedimenti fluvio lacustri che hanno gradualmente colmato il bacino, fino allo stato attuale. Questi deposti hanno una giacitura sub-orizzontale e sono in discordanza rispetto alle rocce appartenenti alle formazioni pre-plioceniche che ne formano il substrato e che affiorano sulle colline circostanti. L evoluzione sedimentaria del bacino può essere riassunta e schematizzata in varie fasi. Inizialmente si depositarono nell'area di Firenze sedimenti lacustri fini, costituiti principalmente da potenti accumuli di argille e limi, contenenti livelli di lignite e torba. Durante il periodo di colmamento si è avuto il sollevamento della conca di Firenze rispetto alla rimanente estensione del lago nella zona di Prato e Pistoia, con la formazione di faglie trasversali all asse del bacino. Ne è conseguentemente derivato l instaurarsi, nella zona di Firenze, di un reticolo fluviale che erose parzialmente i sedimenti lacustri depositati. Una volta raggiunto il colmamento della restante parte del bacino (area di Prato e Pistoia) si instaurò in tutto il bacino un ambiente sedimentario di tipo alluvionale, che portò alla deposizione di sedimenti grossolani in corrispondenza delle aste fluviali principali, prima nella zona delle Cascine (orizzonte Firenze 3) poi in tutta la piana di Firenze (orizzonte Firenze 2) ad eccezione della zona di Osmannoro. Nell ultima fase sedimentaria si registra una progressiva diminuzione dell energia da parte dell Arno e dei suoi affluenti, con conseguente diminuzione del trasporto solido e con deposizione di sedimenti alluvionali più fini (orizzonte Firenze 1, detto Pancone). Dal punto di vista tettonico la zona in parola risulta esterna rispetto ad un sistema di faglie a gradinata, longitudinali all asse del bacino, caratterizzate da notevoli rigetti relativi, che pongono il substrato roccioso, rappresentato nell area dalle formazioni del Supergruppo della Calvana (formazioni di Monte Morello e di Sillano, tav. 4) ad una profondità di circa mt. dal p.c. Sostanzialmente il contesto lito-morfologico attuale è dettato dall ultima fase di
7 !!!!!!!!!!!!!!!()'*'+'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!J'+*&'!=0!!!!6 / 11 deposizione fluivio-lacustre, o delta-lacustre, del Torrente Rimaggio. Dal risultato di studi di fotointerpretazione relativi all intera piana alluvionale, si ricava come l antico corso del Rimaggio avesse una capacità di trasporto solido tale da formare una conoide di dimensioni rilevanti. Il sito in oggetto ricade in posizione apicale esterna rispetto a questa conoide. Sono perciò da attendersi litologie spostate prevalentemente verso termini granulometricamente medio fini (deposti alluvionali), con numerosi passaggi, anche repentini, a materiali granulari corrispondenti ad episodi a maggiore energia, e quindi a maggiore capacità di trasporto solido del torrente (B2L e B2G di tav. 4). La morfologia della zona è quasi completamente planare, al margine meridionale dell area urbanizzata dell abitato di Sesto Fiorentino. Il piano campagna, come ricavabile dalla cartografia di maggior dettaglio disponibile, coincide con la quota di mt. s.l.m., e risulta caratterizzato da un acclività media di circa 1.8% in direzione W-SW, obliterata però dall urbanizzazione. Le acque superficiali sono drenate e regolate nel sistema fognario cittadino. I terreni presenti nell area di indagine sono caratterizzati da valori molto bassi della permeabilità. Durante l indagine geognostica, di seguito dettagliata, il sondaggio S2 è stato attrezzato con un piezometro a canna aperta per tutta la lunghezza del foro. Le misurazioni eseguite hanno evidenziato un livello saturo posto a mt dal p.c.. Tale livello si è mantenuto mediamente costante durante i controlli successivi. Si dovrà pertanto tenere conto della presenza di una falda superficiale sia per il calcolo della capacità portante che per la realizzazione dei locali interrati. 3. INQUADRAMENTO NORMATIVO L area non è classificata nel Piano di Bacino Stralcio Rischio Idraulico, adottato con DPCM come area già interessata da esondazioni (norma 6), né destinata a interventi di messa in sicurezza (norme 2-3) né definita come area di
8 !!!!!!!!!!!!!!!()'*'+'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!J'+*&'!=0!!!!7 / 11 pertinenza fluviale (norma 5). Negli elaborati del PAI, approvato con D.P.C.M. del , l area è stata censita in classe PI 1 (pericolosità idraulica moderata) definita alla scala 1: sulla base delle indicazioni di carattere storico-inventariale. Per l intervento non sono pertanto previste limitazioni in fase esecutiva. La pericolosità idraulica indicata nel Piano Strutturale comunale coincide con la classe 3a, conseguente una posizione morfologica definita sfavorevole in cui non vi sono però testimonianze di episodi sondativi. Nello stesso Piano l area non risulta interessata dall evento alluvionale del 1966, risulta esterna alle aree sensibili definite nel PTCP, e agli interventi idraulici previsti a livello comunale. Nella carta degli studi idraulici redatti per le aree ricadenti nell ex ambito B la zona è classificata nella tipologia I riferita alle aree sottoposte a studi idraulici di dettaglio (Prof. Paris) che hanno rilevato la possibilità di inondazioni con Tr superiore a 200 anni. La pericolosità geologica attribuita a livello di pianificazione comunale è la medio bassa (classe 3a). Nella nuova classificazione sismica, di cui all OPCM 3274/2003 e successive modifiche a livello regionale, il Comune di Sesto Fiorentino è attribuito alla zona 3s. Nella carta degli aspetti particolari per le aree sismiche allegata al Piano strutturale l area di Piano Attuativo è ricondotta a litotipi a granulometria eterogenea, poco addensati, potenzialmente suscettibili di densificazione. 4. INTERVENTO IN PROGETTO Il progetto prevede la demolizione del fabbricato e la sua ricostruzione, articolata in due edifici rispettivamente distribuiti su tre e quattro piani fuori terra, più uno interrato e un livello sottotetto. Non sono previsti ampliamenti della superficie rispetto alla situazione attuale.
9 !!!!!!!!!!!!!!!()'*'+'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!J'+*&'!=0!!!!8 / PERICOLOSITÀ AI SENSI DELLE DIRETTIVE DEL DPGR N 26/R Essendo il Piano Strutturale ed il Regolamento Urbanistico antecedenti all emanazione del Regolamento 26/R, le indagini geologico tecniche di supporto al presente atto di pianificazione devono essere adeguate alle Direttive previste dal suddetto DPGR n 26/R. Secondo quanto esposte nell allegato A del Regolamento sono stati pertanto redatti i tematismi relativi la pericolosità geomorfologica, idraulica e sismica. Pericolosità geomorfologica = in considerazione del contesto geomorfologico descritto e dell assenza nel settore indagato di fattori predisponenti al verificarsi di fenomeni di instabilità, ma data la presenza di depositi alluvionali sciolti suscettibili di densificazione, l area di interesse è classificata a pericolosità geomorfologica elevata (G.3). Pericolosità idraulica = coincidendo la zona con un area pianeggiante, per la quale non sono segnalati episodi sondativi, e per la quale gli studi idrologico-idraulici hanno dimostrato la possibilità di esondazioni per eventi con Tr superiore ai 200 anni, l area di interesse è classificata a pericolosità idraulica media (I.2). Pericolosità sismica locale = a seguito della Del. G.R.T. n 431 del , il Comune di Sesto Fiorentino è stato censito come zona sismica 3S. La presenza di sedimenti alluvionali sciolti suscettibili di densificazione in zona sismica 3s, secondo la griglia a doppia entrata indicata nell allegato 2 delle Direttive di cui al DPGR 26/R, conduce a classificare la zona interessata dall intervento oggetto di pianificazione in pericolosità sismica elevata (S.3). 6. FATTIBILITÀ DELL INTERVENTO In base a quanto indicato dalle Norme associate al Regolamento Urbanistico, l intervento in progetto (sostituzione edilizia) è considerato a fattibilità condizionata (classe 3), come evidenziato anche nella scheda di fattibilità allegata. Per quanto in precedenza, anche tale valutazione è stata adeguata alle
10 !!!!!!!!!!!!!!!()'*'+'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!J'+*&'!=0!!!!9 / 11 Direttive previste dal DPGR n 26/R (allegato A, punti 3.1, 3.2 e 3.5). Pericolosità Geomorfologica elevata (G.3) Idraulica media (I.2) Sismica elevata (S.3) Fattibilità con normali vincoli (F2) con normali vincoli (F2) con normali vincoli (F2) Da quanto indicato, identificandosi l intervento in progetto come una nuova edificazione in sostituzione di una volumetria esistente senza ampliamento di superficie, deriva la classificazione dell atto di pianificazione in progetto nella classe di fattibilità con normali vincoli (F2) per ciascun tipo di pericolosità. Tuttavia, per gli aspetti geotecnici specifici dell area, che riguardano la presenza di un substrato superficiale di basso profilo meccanico, la presenza di una falda molto superficiale e una previsione di progetto con ampia disomogeneità dei carichi sulle fondazioni (porzioni in elevazione e porzioni con solo livello interrato sotto falda), si ritiene più opportuno attribuire all atto di pianificazione una fattibilità condizionata (F3). Le condizioni che rendono attuabile l intervento sono da individuare nei seguenti punti: - in sede di formulazione delle considerazioni geotecniche dovrà essere posta particolare attenzione ai cedimenti assoluti e differenziali - si dovrà inoltre valutare attentamente l interazione della falda sia durante la di cantiere che in quella di esercizio. 7. INDAGINE GEOGNOSTICA IN SITO A supporto della previsione urbanistica è stata realizzata un indagine geognostica in sito. L ubicazione delle indagini è illustrata nella tavola allegata. Sondaggi a carotaggio continuo Sono stati eseguiti 2 sondaggi a carotaggio continuo che hanno raggiunto le
11 !!!!!!!!!!!!!!!()'*'+'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!J'+*&'!=0!!!!10 / 11 profondità di mt. (S1) e di mt. (S2) dal p.c. I risultati di queste indagini sono stati poi confrontati con altri dati analoghi, ottenuti con altre precedenti indagini eseguite dallo scrivente all interno dell abitato di Sesto Fiorentino, al fine di avere conferma sulla bontà e sulla omogeneità dei risultati acquisiti. Le due perforazioni sono state eseguite mediante sonda a rotazione con testa idraulica, montata su mezzo cingolato ed attrezzato con carotiere semplice! est 101 mm, di lunghezza 300 cm, ed aste con filettatura tronco conica! est 60 mm. Le prospezioni hanno confermato le proprietà litostratigrafiche tipiche della zona. Durante l esecuzione dei sondaggi è stato necessario l uso del rivestimento provvisorio poiché in corrispondenza delle litologie granulari (limi argillosi con elementi litici) si verificava il rifluimento delle pareti dello scavo. Il foro di sondaggio S2 è stato condizionato a piezometro permanente per il rilievo successivo del livello di falda. La stratigrafia elaborata con i due sondaggi é riportata nelle allegate colonne stratigrafiche. I terreni attraversati mostrano caratteristiche litologiche comuni a tutta la zona circostante. Si tratta sostanzialmente di limi e limi argillosi, di deposizione fluviale, nei quali sono diversamente distribuiti inclusi litici, rappresentati da ciottolini calcarei. La forma è da sub-angolare ad arrotondata. Prove penetrometriche Sono state eseguite n. 3 prove penetrometriche statiche, finalizzate a indagare la continuità litologica dei livelli individuati nei sondaggi. Gli elaborati sono allegati. Analisi geotecniche dei campioni I campioni indisturbati prelevati durante la perforazione sono stati sottoposti a
12 !!!!!!!!!!!!!!!()'*'+'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!J'+*&'!=0!!!!11 / 11 prove di laboratorio geotecnico. I risultati sono riassunti nella tabella seguente. Cacciamani - Sesto Fiorentino Rif. E/011/01 E/011/02 E/011/03 E/011/04 E/011/05 E/011/06 Campione S1 C1 S1 C2 S2 C1 S2 C2 S2 C3 S2 C4 Prof. 3,00-3,50 6,70-7,20 2,00-2,50 4,50-5,00 8,00-8,40 13,20-13,40 W % 26,9 28,3 24,9 28,1 24,9 23,1 " g/cmc 1,892 1,952 1,984 1,993 1,914 2,004 Wn % 26,9 28,3 24,9 24,9 24,9 23,1 Wl % Wp % Wr % IP % IC - 0,9 0,8 1,0 0,8 1,9 1,0 e0 (edom) 0,735 0,696 0,623 0,659 0,731 0,589 Cv (0,5-1 kg/cmq) cmq/sec 1,189E-03 5,567E-04 1,141E-03 3,489E-04 3,682E-04 3,524E-04 mv (0,5-1 kg/cmq) cmq/kg 0, , , , , ,01462 Kv (0,5-1 kg/cmq) cm/sec 2,33E-08 9,52E-09 1,34E-08 6,157E-09 9,06E-09 5,15E-09 qu (ELL) kg/cmq 0,70 0,88 2,63 0,6 0,84 2,83 Cecina,
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