INDAGINE GEOLOGICA DI SUPPORTO AD UN PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA CON CONTESTUALE VARIANTE AL R.U.
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1 STUDIO DI GEOLOGIA APPLICATA Dott. Graziano Graziani - Via Einaudi, VADA (LI) INDAGINE GEOLOGICA DI SUPPORTO AD UN PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA CON CONTESTUALE VARIANTE AL R.U. Ubicazione: Comune di Pomarance (PI) Loc. San Piero Committente: Sig. Marco Taddei Data: Luglio 2014 Il geologo
2 Dott. Graziano Graziani Geologo Via Einaudi, 1 VADA (LI) INDAGINE GEOLOGICA DI SUPPORTO AD UN PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA CON CONTESTUALE VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO DA REALIZZARE NEL COMUNE DI POMARANCE (PI) IN LOCALITÀ SAN PIERO Premessa La seguente relazione riferisce sui risultati di un indagine geologica eseguita a supporto di un Piano Attuativo di iniziativa privata con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico da realizzare nel comune dl Pomarance (PI) in località San Piero (Committente: sig. Marco Taddei). II presente studio è stato redatto secondo le direttive della LR. n 1/2005 e del successivo D.P.G.R. n 53/R/2011 (regolamento di attuazione dell'art.62 della predetta legge regionale): queste normative fissano i criteri per lo svolgimento delle indagini geologiche di supporto alla pianificazione urbanistica. Sono stati altresì tenuti in debito conto, come quadro conoscitivo, gli Studi Geologici allegati al P.R.G. comunale (eseguiti in conformità al D.P.G.R. 26/R/2007), nonché le classificazioni di pericolosità contenute nel P.T.C. provinciale e nel Piano per l Assetto Idrogeologico del Bacino Toscana Costa. Ubicazione e breve descrizione del Piano Attuativo e della Variante L'area in oggetto è ubicata alla periferia occidentale dell abitato di Pomarance, in località San Piero. Nel dettaglio trattasi della Zona F4 N. 2 del vigente R.U. (6418 mq), ricadente all interno della particella n 70 del foglio 48 (vedere cartografie allegate). La proposta progettuale contempla un insediamento di minori dimensioni rispetto alla piena potenzialità prevista dallo strumento urbanistico, articolato su un unico lotto con S.U.L. complessiva di 900 mq, che può dislocarsi anche su due piani fuori terra con l ulteriore limite della Superficie Coperta pari a mq e la prescrizione di un area minima da adibire a parcheggi pari a mq Il presente piano attuativo prevede, in variante al regolamento urbanistico, l inserimento dell area a parcheggio lungo il tracciato stradale che confina il 1
3 Dott. Graziano Graziani Geologo Via Einaudi, 1 VADA (LI) comparto a sud. Per ogni ulteriore dettaglio si rimanda agli specifici elaborati progettuali. Metodologia d indagine II programma d indagine, definito in funzione degli interventi previsti, dell'assetto geo-morfologico dell'area e delle sue classi di fattibilità, ha seguito le seguenti fasi: ricerca bibliografica preliminare sulle caratteristiche dei terreni presenti in loco; consultazione del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Pisa; consultazione del Piano per l Assetto Idrogeologico del Bacino Toscana Costa; consultazione delle indagini geologiche di supporto al Piano Strutturale ed al Regolamento Urbanistico comunale; rilevamento diretto dell area e di un suo congruo intorno; esecuzione di n 3 prove penetrometriche DPSH; esecuzione di n 1 indagine sismica MASW; elaborazione ed interpretazione di tutti i dati acquisiti. Inquadramento geologico La geologia della zona analizzata e di un suo vasto intorno è evidenziata nella specifica carta (ripresa dallo Studio Geologico comunale) allegata alla presente relazione; da questa cartografia si evincono chiaramente la distribuzione areale ed i rapporti intercorrenti fra le varie formazioni geologiche presenti. In questo settore del territorio comunale di Pomarance affiorano dei terreni relativamente recentj, tutti appartenenti al ciclo sedimentario Neoautoctono toscano; in particolare, nello specifico lotto d interesse, è presente la "Formazione di Serrazzano" (SRZ), costituita da argille talvolta sabbiose, con diffusi ciottoli o vere e proprie lenti conglomeratiche ad elementi calcarei con ampia variabilità dimensionale. Questo deposito pliocenico, formatosi in un ambiente marino neritico, ha uno spessore complessivo di 100 metri ed occupa una posizione 2
4 Dott. Graziano Graziani Geologo Via Einaudi, 1 VADA (LI) laterale alla porzione inferiore delle "Argille azzurre" (FAA). Il rilevamento eseguito sul luogo (con l esame di alcuni spaccati di terreno nelle immediate vicinanze) ha permesso di confermare i dati bibliografici appena enunciati e, unitamente alle indagini geognostiche condotte, di evidenziare la presenza, in superficie, di una litologia fine limo-argillosa inglobante ciottoli eterometrici. Assetto geomorfologico La zona in oggetto, posta a quote comprese fra 355 e 370 metri s.l.m., risulta morfologicamente inserita alla sommità del fianco sinistro della valle del Botro Caldana, ovvero all inizio di un versante che degrada da est verso ovest con una pendenza media del 20/22%. L area, in generale, appare dotata di una buona compagine d'insieme: durante il rilevamento non sono state infatti segnalate forme attribuibili a collassi, cedimenti o ad altri dissesti in atto e/o potenziali. Inoltre, anche dall analisi dello Studio Geologico di supporto al P.R.G. comunale (che classifica questa zona a pericolosità geomorfologica media - classe G.2) e del Piano per l Assetto Idrogeologico, non si evince la presenza, nel settore d'interesse, di movimenti gravitativi attuali o quiescenti. Una frana attiva viene invece segnalata subito ad est, sul lato opposto del crinale spartiacque (vedere carte allegate), comunque da imputare ad una prolungata perdita d acqua nell'acquedotto comunale e tale da non poter interferire con la proprietà Taddei. Per un ulteriore conferma delle condizioni di stabilità dell area, è stato eseguito uno specifico calcolo finalizzato all individuazione del coefficiente di sicurezza, cioè il rapporto fra le forze stabilizzanti e instabilizzanti. La procedura utilizzata e quella che fa riferimento al pendio indefinito (Hadj-Hamout - Kavazanjian, scivolamento su piano inclinato), in quanto ritenuta la più confacente alle condizioni morfologiche e stratigrafiche del pendio nel suo insieme: dove 3
5 Dott. Graziano Graziani Geologo Via Einaudi, 1 VADA (LI) Nel calcolo è stato quindi considerato, come potenzialmente instabile, lo spessore incoerente superficiale (superficie di scivolamento piana), tenendo conto dell azione sismica ed applicando la casistica imposta dal D.M. 14/01/2008 (Approccio 1 Combinazione 2) con i parametri geotecnici più bassi rilevati (ipotesi molto cautelativa). È stato inoltre omesso il peso dovuto al fabbricato in quanto compensato dall asportazione del terreno necessaria per l incassamento delle strutture. Dallo svolgimento della formula si ottiene Fs = 5.40, valore ben al di sopra dei limiti imposti dalla normativa (1.1). I dati elaborati confermano quindi le buone condizioni di stabilità dell area. Situazione idrogeologica e idraulica La formazione geologica affiorante nell'area esaminata va considerata, dal punto di vista idrogeologico, a permeabilità primaria di grado variabile: maggiore dove la litologia risulta prettamente ghiaiosa o conglomeratica, minore (o addirittura impermeabile) dove invece la dominanza è limo-argillosa. Durante il rilevamento eseguito nei dintorni del lotto non è stato segnalato alcun tipo di pozzo e/o sorgente ed anche le indagini effettuate non hanno appurato la presenza di una falda superficiale, per cui i lavori previsti non interferiranno con lo scorrimento idrico sotterraneo. Vista l assenza di pozzi ad uso idropotabile, la zona oggetto di Piano Attuativo, non rientra in alcuna fascia di rispetto o protezione ambientale (come da D.Lgs 152/2006). L area esaminata è collocata in un ambiente collinare che si eleva di alcune decine di metri rispetto al più vicino fondovalle, da cui ne deriva una pericolosità idraulica pressoché irrilevante. Essa non risulta quindi sottoposta a prescrizioni o vincoli e non ricade nemmeno nei perimetri di elevata pericolosità definiti dal Piano per l Assetto Idrogeologico del Bacino Toscana Costa: anche lo Studio Geologico di supporto al R.U. classifica questo settore a pericolosità idraulica bassa (classe I.1). Per quanto appena ricordato, appare evidente come i lavori previsti nel Piano Attuativo siano da considerare del tutto ininfluenti dal punto di vista idraulico e tali da escludere la necessità di individuare interventi necessari alla mitigazione del livello di rischio. 4
6 Dott. Graziano Graziani Geologo Via Einaudi, 1 VADA (LI) Caratterizzazione litotecnica Al fine di ricostruire l'andamento litostratigrafico del sottosuolo e dare una prima valutazione sulle caratteristiche geotecniche dei vari orizzonti presenti, sono state eseguite tre prove penetrometriche DPSH; si sono inoltre acquisiti i risultati di altre penetrometrie effettuate nelle vicinanze, dove é presente il medesimo assetto geo-morfologico. Per l ubicazione precisa delle indagini svolte si rimanda alla specifica planimetria generale allegata. L interpretazione e la correlazione di tutti gli elementi in possesso induce ad evidenziare la seguente successione: >dal p.c. fino ad una profondità di 1.40/1.80 m è presente un livello limo-argilloso consistente inglobante ciottoli sparsi, caratterizzato da N (numero medio dei colpi di maglio del penetrometro) = (NSPT = 15 18). Per questi litotipi possono essere stimati i seguenti parametri: Peso di volume = t/mc Angolo di attrito = 5-10 Coesione non drenata = Kg/cmq; >al di sotto si individua un substrato conglomeratico cementato/grossolano che ha determinato le condizioni di rifiuto strumentale in tutte le penetrometrie eseguite. A tale livello è lecito attribuite, in via prudenziale, le sottoelencate proprietà: Peso di volume: t/mc Angolo di attrito = 40 Coesione non drenata = 0.00 Kg/cmq; Le indagini svolte hanno dunque evidenziato un terreno dotato di una certa omogeneità orizzontale e ottime proprietà geotecniche. I risultati dettagliati delle penetrometrie vengono allegati in appendice. Aspetto sismico Il comune di Pomarance è inserito, in base alla Del. G.R.T. n. 878/2012, in zona sismica 3, in questo caso caratterizzata da un accelerazione orizzontale con probabilità di superamento non superiore al 10% in 50 anni (pari a un tempo di ritorno di 475 anni) pari a
7 Dott. Graziano Graziani Geologo Via Einaudi, 1 VADA (LI) Visti i contenuti del D.P.G.R. 53/R/2011, è stato redatto uno studio di Microzonazione Sismica (MS) di livello 1, secondo i criteri definiti nelle specifiche tecniche di cui all O.D.P.C.M.3907/2010 e agli I.C.M.S. (Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica). Il livello 1 consiste in una raccolta di dati preesistenti e/o acquisiti appositamente, al fine di suddividere il territorio in microzone qualitativamente omogenee dal punto di vista del comportamento sismico, quindi redigere la Carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva Sismica (MOPS). Per tale adempimento è stato perciò necessario fare riferimento ai dati stratigrafici di alcuni pozzi della zona, alle indagini geotecniche effettuate nell area e nelle immediate vicinanze, nonché eseguire una prospezione sismica MASW (per i cui dettagli si rimanda alla specifica nota allegata). La sintesi delle informazioni derivanti dallo studio di MS ha quindi permesso la valutazione delle condizioni di pericolosità sismica (come da punto C.5 dell'allegato A del DPGR 53/R), ovvero gli effetti locali e di sito per la riduzione del rischio. Il lavoro svolto ha consentito di classificare la zona in oggetto come zona stabile suscettibile di amplificazione sismica, riferibile ad aree in cui il moto sismico viene modificato a causa delle caratteristiche litostratigrafiche e/o geomorfologiche del territorio. Nel dettaglio è stata individuato un contesto caratterizzato da una copertura limo-argillosa con ciottoli avente uno spessore di circa 5.5 m, dopodiché si rinviene un substrato con Vs comunque inferiore agli 800 m/sec. Condizioni di pericolosità ai sensi del D.P.G.R. n 53/R/2011 Essendo il P.R.G. del comune di Pomarance antecedente all emanazione del D.P.G.R. n 53/R/2011, le indagini geologico tecniche di supporto al presente atto di pianificazione devono essere adeguate alle direttive previste dal suddetto Decreto. Secondo quanto esposto nell'allegato A, vengono pertanto specificate le condizioni di pericolosità geomorfologica, idraulica e sismica. Pericolosità geomorfologica: alla luce della situazione geologica, morfologica e litotecnica rilevata nella zona, si evince una bassa propensione al dissesto. Per tale motivo viene confermata la classe di pericolosità già prevista dallo Studio Geologico di supporto al R.U., ovvero una pericolosità media (G.2); Pericolosità idraulica: per il settore analizzato ricorrono le seguenti condizioni: 6
8 Dott. Graziano Graziani Geologo Via Einaudi, 1 VADA (LI) a) non vi sono notizie storiche di inondazioni b) sono in situazione favorevole di alto morfologico, di norma a quote altimetriche superiori a metri 2 rispetto al piede esterno dell argine o, in mancanza, al ciglio di sponda. In base a questi dati, trattandosi di area collinare, è lecito attribuire alla zona in argomento la classe di pericolosità idraulica bassa (I.1), ribadendo anche in questo caso i contenuti degli atti di pianificazione urbanistica comunale. Pericolosità sismica locale: vista la classificazione relativa alla MOPS, viene assegnata una pericolosità sismica elevata (S.3) in quanto trattasi di zona stabile suscettibili di amplificazioni locali caratterizzati da un alto contrasto di impedenza sismica atteso tra copertura e substrato rigido. Fattibilità degli interventi Dalla sovrapposizione della carta della pericolosità con quella delle destinazioni d uso, si ricava una carta che può essere definita, con qualche approssimazione, del rischio: essa dà informazioni sulla fattibilità degli interventi richiesti. Per quanto detto in precedenza, anche la valutazione della fattibilità deve essere adeguata alle Direttive previste dal D.P.G.R. n 53/R/2011 (allegato A, punti 3.2.1, e 3.5). Le condizioni di attuazione delle previsioni urbanistiche* vengono perciò distinte in funzione delle diverse situazioni di pericolosità (geomorfologica, idraulica e sismica): -per l aspetto geomorfologico: fattibilità condizionata (F.3) Si ritiene necessario, a livello di progetto esecutivo, eseguire ulteriori analisi geotecniche in conformità al D.P.G.R. 36/R/2009, tali da poter determinare con esattezza la capacità portante e i relativi cedimenti. -per l aspetto idraulico: fattibilità senza particolari limitazioni (F. 1) Non sono state riscontrate limitazioni di carattere idraulico, quindi non si ritiene necessario indicare specifiche condizioni di fattibilità per la fase attuativa o per la valida formazione del titolo abilitativo all attività edilizia. Si raccomanda solo di 7
9 Dott. Graziano Graziani Geologo Via Einaudi, 1 VADA (LI) porre una particolare attenzione alla messa in opera degli accorgimenti per la regimazione delle acque meteoriche. -per l aspetto sismico: fattibilità condizionata (F.3) Sulla base dell indagine geofisica condotta dovranno essere confermati gli spessori, le geometrie e le velocità delle onde sismiche dei litotipi sepolti, quindi definire la categoria del suolo di fondazione. *come previsioni urbanistiche sono state prudenzialmente considerate le costruzioni, cioè quelle più gravose. Allegati: COROGRAFIA 1:10000 PLANIMETRIA GENERALE DI PROGETTO 1:500 CARTA GEOLOGICA (P.S.) 1:5000 CARTA GEOMORFOLOGICA (P.S.) 1:5000 CARTA DELLA PERICOLOSITÀ GEOMORFOLOGICA (R.U.) 1:500 PLANIMETRIA GENERALE CON INDAGINI 1:500 CARTA DELLA PERICOLOSITÀ GEOMORFOLOGICA (D.P.G.R. 53/R/2011) 1:5000 CARTA DELLA PERICOLOSITÀ IDRAULICA (D.P.G.R. 53/R/2011) 1:5000 CARTA DELLE ZMPSL (R.U.) 1:5000 CARTA DELLE MOPS (D.P.G.R. 53/R/2011) 1:5000 CARTA DELLA PERICOLOSITÀ SISMICA (D.P.G.R. 53/R/2011) 1:5000 CARTA DELLA FATTIBILITÀ (R.U.) 1:2000 CARTA DELLA FATTIBILITÀ GEOMORFOLOGICA (D.P.G.R. 53/R/2011) 1:1000 CARTA DELLA FATTIBILITÀ IDRAULICA (D.P.G.R. 53/R/2011) 1:1000 CARTA DELLA FATTIBILITÀ SISMICA (D.P.G.R. 53/R/2011) 1:1000 ELABORATI PENETROMETRIE ELABORATO INDAGINE SISMICA Vada, li 14/07/2013 8
10 COROGRAFIA 1:10000
11 PLANIMETRIA GENERALE DI PROGETTO 1:500
12 CARTA GEOLOGICA (stralcio dello Studio Geologico di supporto al Piano Strutturale) 1:5000
13 CARTA GEOMORFOLOGICA (stralcio dello Studio Geologico di supporto al Piano Strutturale) 1:5000
14 CARTA DELLA PERICOLOSITÀ GEOMORFOLOGICA (stralcio dello Studio Geologico di supporto al R.U.) 1:5000
15 P1 P2 P3 P = Prove penetrometriche DPSH = Linea MASW PLANIMETRIA GENERALE CON L UBICAZIONE DELLE INDAGINI ESEGUITE 1:500
16 G.2 CARTA DELLA PERICOLOSITÀ GEOMORFOLOGICA AI SENSI DEL D.P.G.R. 53/R/2011 1:5000 G.1 Pericolosità geomorfologica bassa G.2 Pericolosità geomorfologica media G.3 Pericolosità geomorfologica elevata G.4 Pericolosità geomorfologica molto elevata
17 I.1 CARTA DELLA PERICOLOSITÀ IDRAULICA AI SENSI DEL D.P.G.R. 53/R/2011 1:5000 I.1 Pericolosità idraulica bassa I.2 Pericolosità idraulica media I.3 Pericolosità idraulica elevata I.4 Pericolosità idraulica molto elevata
18 CARTA DELLE ZONE A MAGGIOR PERICOLOSITÀ SISMICA LOCALE (stralcio dello Studio Geologico di supporto al R.U.) 1:5000
19 CARTA DELLE MICROZONE OMOGENEE IN PROSPETTIVA SISMICA (MOPS) (Livello 1 - D.P.G.R. 53/R/2011) 1:5000 ZONA STABILE SUSCETTIBILE DI AMPLIFICAZIONE LOCALE 5 m Limo argilloso consistente Lenti di conglomerati in matrice limo sabbiosa
20 S.3 CARTA DELLA PERICOLOSITÀ SISMICA AI SENSI DEL D.P.G.R. 53/R/2011 1:5000 S.1 Pericolosità sismica bassa S.2 Pericolosità sismica media S.3 Pericolosità sismica elevata S.4 Pericolosità sismica molto elevata
21 CARTA DELLA FATTIBILITÀ (stralcio dello Studio Geologico di supporto al R.U.) 1:2000
22 ASPETTI GEOMORFOLOGICI F.3 F.4 Fattibilità limitata F.3 Fattibilità condizionata F.2 Fattibilità con normali vincoli F.1 Fattibilità senza particolari limitazioni 1:1000 CARTA DELLA FATTIBILITÀ AI SENSI DEL D.P.G.R. 53/R/2011 ASPETTI IDRAULICI F.1 ASPETTI SISMICI F.3
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29 Dott. Graziano Graziani Geologo Via Einaudi, 1 VADA (LI) RISULTATI DI UNA PROSPEZIONE SISMICA MASW EFFETTUATA NEL COMUNE DI POMARANCE (LI) LOCALITÀ SAN PIERO Committente: Sig. Marco Taddei Luglio
30 Dott. Graziano Graziani Geologo Via Einaudi, 1 VADA (LI) GENERALITÀ Le onde sismiche che si propagano in un mezzo si dividono, principalmente, in onde di corpo e onde di superficie. Fra queste ultime si hanno le onde di Rayleigh, le onde di Love e le onde di Lamb. Le onde di Rayleigh, in particolare, sono originate dall interazione fra le onde di pressione e le onde di taglio verticali quando esista una superficie libera in un mezzo omogeneo e isotropo. Il moto delle particelle è di tipo ellittico retrogrado, il quale si inverte a una profondità di λ/2π. L ampiezza dello spostamento decresce secondo una legge esponenziale. L energia convertita in onde di Rayleigh è, in percentuale, molto maggiore rispetto a quella coinvolta nella generazione e propagazione delle onde P ed S. Inoltre, l ampiezza delle onde di superficie varia con la radice quadrata di r, e non con r come avviene per le onde di corpo. Le onde di Rayleigh presentano una velocità del 90% circa rispetto a quella delle onde di taglio. In presenza di un semispazio omogeneo, la velocità di tali onde non varia in funzione della frequenza, non si ha cioè dispersione, la deformazione di un treno di onde dovuta alla variazione della velocità di propagazione in funzione della frequenza. Questa deformazione si manifesta invece quando il terreno presenti una stratificazione; la velocità di propagazione per una certa lunghezza d onda viene influenzata dalle proprietà che il mezzo possiede fino a una profondità dell ordine di λ/2 circa. 2
31 Dott. Graziano Graziani Geologo Via Einaudi, 1 VADA (LI) Le componenti a bassa frequenza (lunghezze d onda maggiori), sono caratterizzate da forte energia e grande capacità di penetrazione, mentre le componenti ad alta frequenza (lunghezze d onda corte), hanno meno energia e una penetrazione superficiale. Quindi, una metodologia che utilizzi le onde superficiali è in grado di rilevare variazioni delle proprietà elastiche dei materiali prossimi alla superficie al variare della profondità. Nel caso che l obiettivo sia di verificare le caratteristiche delle velocità delle onde S nel terreno, questo tipo di indagine è molto utile, in quanto la Vs è il fattore che governa le caratteristiche della dispersione. Inoltre il metodo non è limitato dalla presenza di inversioni di velocità e presenta una buona risoluzione. L indagine secondo la tecnica MASW (Multi-channel Analysis of Surface Waves) prevede l energizzazione mediante sorgente attiva, con registrazione simultanea su 12 o più canali. Vengono utilizzati geofoni a componente verticale sensibili alle basse frequenze (un valore tipico sono 4,5 Hz). La distanza dalla sorgente di energizzazione e il primo ricevitore condiziona max, quindi la profondità di indagine. Anche la lunghezza dello stendimento geofonico è in relazione alla profondità di indagine, mentre la distanza intergeofonica condiziona lo spessore dello strato più sottile rilevabile. E importante osservare che nel sismogramma possono comparire diversi tipi di onde: onde di corpo, onde superficiali non piane, onde riverberate dalle disomogeneità superficiali, oltre al rumore ambientale e quello imputabile alle attività umane. Questo comporta una difficoltà aggiuntiva nella lettura dello spettro di velocità e quindi nella successiva individuazione della curva di dispersione. Le onde di corpo sono di solito riconoscibili; le onde superficiali riverberate (back scattered) possono risultare prevalenti in un sismogramma quando siano presenti 3
32 Dott. Graziano Graziani Geologo Via Einaudi, 1 VADA (LI) discontinuità orizzontali. Le ampiezze relative di ciascuna tipologia di rumore generalmente cambiano con la frequenza e la distanza dalla sorgente. Ciascun rumore, inoltre, ha diverse velocità e proprietà di attenuazione che possono essere identificate sulla registrazione multicanale grazie all utilizzo di modelli di coerenza e in base ai tempi di arrivo e all ampiezza di ciascuno. In sintesi l indagine comporta: - l acquisizione delle onde superficiali (ground roll); - la determinazione di uno spettro di velocità con velocità di fase in funzione della frequenza; - l identificazione della curva di dispersione, cioè la determinazione dei punti che, sullo spettro di velocità, appartengono a un certo modo di propagazione dell onda superficiale di Rayleigh; - l inversione della curva di dispersione, al fine di ottenere il profilo verticale delle Vs. L inversione della curva di dispersione viene realizzata iterativamente, utilizzando come riferimento la curva di dispersione precedentemente ottenuta. Per ottenere il profilo verticale Vs dalla curva di dispersione è necessaria l assunzione di valori approssimati per il rapporto di Poisson e per la densità. La procedura di inversione utilizzata dal software winmasw è legata agli algoritmi genetici, il quale approccio consente di ottenere risultati più affidabili rispetto ai metodi di inversione basati sulla matrice Jacobiana. E estremamente utile, per una interpretazione affidabile, poter disporre di dati di riferimento, sia per fornire uno spazio di ricerca iniziale al processo di inversione, sia per effettuare una modellazione diretta di ausilio a un corretto picking della curva di dispersione. ATTREZZATURA E METODOLOGIE IMPIEGATE Per l indagine di riferimento si è impiegata un attrezzatura AMBROGEO ECHO 12-24/2002 Sismic Unit, avente le seguenti caratteristiche:. numero di canali: 24. sampler interval: 0,296 msec. A/D conversion: 16 bit. input impedance: 1KOhm. Gain: 10 db 100 db (step 1 db). saturation tension: +/- 2,3 V. saturation level: 100 db. distorsion: 0,01% 4
33 Dott. Graziano Graziani Geologo Via Einaudi, 1 VADA (LI). sampler: 25 msec (191 punti) 50 msec (383 punti) 100 msec (756 punti) 200 msec (1530 punti) 400 msec (3060 punti) 1000 msec (7560 punti). sampling: 130 microsec. filter low pass: 50/950 Hz, step 1 Hz. digital filter low pass: digital filter high pass: frequency response: Hz, filter at 950 Hz. dynamic range: 93 db. noise: 0,66 uv RMS, gain = 55 db. crosstalk: 52 db, gain = 55 db. power: 12 V. Il software di acquisizione dati è ECHO L attrezzatura è completata da 2 cavi sismici a 12 takes out spaziati a 5 m, con connettori cannon, montati su rullo, geofoni Geospace a 4,5 Hz, mazza di battuta da 8 Kg con interruttore starter, cavo trigger da 200 m montato su rullo. Lo stendimento impiegato per il profilo MASW di riferimento ha le seguenti caratteristiche: - n. geofoni: 24 - spaziatura fra i geofoni: 2,0 m - n. shots: sono state effettuate 2 rilevazioni, impiegando esclusivamente la mazza di battuta, a distanze di 5 e 10 metri dalla linea geofonica. - tempo di acquisizione : msec. Il profilo è assimilabile ad orizzontale, in quanto i dislivelli massimi lungo lo stendimento sono non significativi. INTERPRETAZIONE DEI DATI Per il processo di interpretazione/inversione è stata utilizzata la curva di dispersione relativa allo shot posto a offset di 5 m dalla linea geofonica, impiegando il software winmasw, il quale consente la determinazione di profili verticali della velocità delle onde di taglio Vs tramite l inversione delle curve di dispersione ottenute (effettuata con algoritmi genetici ). Tale programma è in grado di operare sui records in formato SGY secondo la procedura specifica descritta nel capitolo introduttivo. 5
34 Dott. Graziano Graziani Geologo Via Einaudi, 1 VADA (LI) Come già accennato, per dare uno spazio di ricerca significativo al processo di inversione ci si è basati anche sul contesto geolitologico locale. Sono stati individuati 3 strati a differente velocità Vsh: - secondo il MODELLO MEDIO: strato VSh (m/sec) Spessore (m) secondo il MODELLO MIGLIORE: strato VSh (m/sec) Spessore (m) Vada, li Luglio
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