DUE COMPONENTI COGNITIVA COMUNICATIVA

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1 Monte di Procida, settembre 2012

2 SCRITTURA Operazione cognitiva di decodificazione e di collocazione che utilizza segni grafici arbitrari e convenzionali; le esperienze evocate dalla rappresentazione grafica sono articolate in elementi convenzionali riconoscibili in sequenza lineare. De Ajuriaguerra, 1979

3 DUE COMPONENTI COGNITIVA COMUNICATIVA

4 SCRITTURA MECCANISMI DI ELABORAZIONE sistema visivo-lessicale sistema fonologico

5 SCRITTURA SOTTO DETTATURA

6 f-u-n-g-o ANALISI ACUSTICA LESSICO FONOLOGICO DI INPUT SISTEMA SEMANTICO LESSICO ORTOGRAFICO DI OUTPUT CONVERSIONE FONEMA-GRAFEMA BUFFER GRAFEMICO CONVERSIONE GRAFEMA-ALLOGRAFO

7 SCRITTURA SU COPIA

8 FUNGO ANALISI VISIVA ATTIVAZIONE DEI CIRCUITI M.B.T. SISTEMA SEMANTICO LESSICO ORTOGRAFICO DI OUTPUT CONVERSIONE GRAFEMA-FONEMA FONEMA-GRAFEMA BUFFER GRAFEMICO CONVERSIONE GRAFEMA-ALLOGRAFO

9 APPRENDIMENTO DELL ORTOGRAFIA o stadio logografico o ideografico o stadio alfabetico o stadio ortografico o stadio lessicale Uta Frith, 1985

10 STADIO LOGOGRAFICO O IDEOGRAFICO fase di pseudo-scrittura. Il bambino associa una certa configurazione alla parola udita, non è in grado di scrivere parole nuove

11 STADIO ALFABETICO Il bambino applica le regole di conversione fonema-grafema, l approccio alla scrittura è analitico, è possibile scrivere nuove parole

12 STADIO ORTOGRAFICO il bambino inizia a fare la conversione fonema-grafema per unità ortografiche (sillabe, morfemi). E un perfezionamento della fase precedente

13 STADIO LESSICALE la scrittura di parole è globale e diretta senza passare per la ricodificazione fonologica

14 DISTURBI DELLA SCRITTURA DISORTOGRAFIA DIGRAFIA

15 DISORTOGRAFIA

16 Disturbo specifico della scrittura che non rispetta regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto, non imputabile a mancanza di esperienza o a deficit motori o sensoriali Boscolo, 1990

17 SINTOMATOLGIA DELLA DISORTOGRAFIA CLASSIFICAZIONE DEGLI ERRORI FONOLOGICI (Tressoldi e Cornoldi, 1991) NON FONOLOGICI ALTRI

18 ERRORI FONOLOGICI Gli errori in cui non è rispettato il rapporto tra fonemi e grafemi (errori di trans-codifica fono-grafemica)

19 ERRORI FONOLOGICI o scambio di grafemi o omissione e/o aggiunta di grafemi o sillabe o Inversioni o grafema inessato

20 ERRORI NON FONOLOGICI Gli errori nella rappresentazione ortografica (visiva) delle parole senza commettere errori nel rapporto tra fonemi e grafemi ( errori di transcodifica)

21 ERRORI NON FONOL0GICI o Separazioni illegali o Fusioni illegali o Scambio di grafema omofono non omografo o Omissione o aggiunta dell h

22 ALTRI ERRORI o OMISSIONE O AGGIUNTA DI ACCENTI o OMISSIONE O AGGIUNTA DI DOPPIA

23 VALUTAZIONE DELLA DISORTOGRAFIA CLINICA PSICOMETRICA

24 VALUTAZIONE CLINICA ANAMNESI OSSERVAZIONE

25 VALUTAZIONE PSICOMETRICA Batteria per la valutazione della scrittura e della competenza ortografica nella scuola dell obbligo (Tressoldi & Cornoldi) Batteria per la valutazione della dislessia e della disortografia evolutiva (Sartori, Job, Tressoldi)

26 BATTERIA PER LA VALUTAZIONE DELLA SCRITTURA COMPETENZA ORTOGRAFICA NELLA SCUOLA DELL OBBLIGO Tressoldi e Cornoldi

27 COMPETENZA ORTOGRAFICA Capacità di rispettare le regole e le convenzioni presenti nella nostra lingua corrente, che mediano la trasformazione del linguaggio ascoltato e pensato in linguaggio espresso con grafemi Cornoldi et al., 1991

28 STRUTTURA DELLA BATTERIA

29 PROVA 1 DETTATO DI UN BRANO strutturato per classe, dalla 2 strutturato per classe, dalla 2 elementare alla 3 media, in ordine crescente di difficoltà, contenuti e complessità sintattica

30 PROVA 2 DETTATO DI FRASI le frasi contengono tutte parole omofone non omografe; fino all inizio della 2 elementare ne vengono proposte 8, dalla fine della 2 alla fine della 4 elementare ne vengono proposte 14, dalla fine della 4 ne vengono proposte 20

31 PROVA 3 NARRAZIONE vengono presentate vignette che rappresentano una semplice storia in sequenze, tre vignette fino alla 3 elementare, cinque vignette dalla 4 in poi; gli errori vengono calcolati rispetto al numero di parole scritte

32 PROVA 4 DESCRIZIONE sono previste due raffigurazioni differenti, una da presentare fino all inizio della 3 elementare, l altra per soggetti delle classi successive; così come per la PROVA 3, gli errori si calcolano rispetto al numero delle parole scritte

33 PROVA 5 VELOCITA valuta allo stesso tempo la capacità di decodifica e le abilità grafomotorie; per la prima prova viene proposto di scrivere il nome dei numeri partendo da 1, in un minuto di tempo; il punteggio corrisponde al totale di grafemi scritti

34 la seconda prova richiede di scrivere la parola uno la terza prova richiede di scrivere la sequenza le in corsivo sempre di seguito (tutto attaccato) Il tempo è sempre 1 minuto

35 BATTERIA PER LA VALUTAZIONE DELLA DISLESSIA E DISORTOGRAFIA EVOLUTIVA Sartori, Job e Tressoldi

36 La batteria consente la valutazione di: lettura (intesa come decodifica, senza riferimento alla comprensione del testo) scrittura

37 STRUTTURA DELLA BATTERIA

38 La batteria è costituita da: 9 prove di analisi del processo di lettura 3 prove per l analisi del processo di scrittura

39 Prove di lettura PROVE 1 E 2 LETTURA DI LETTERE, NUMERI CONFRONTO DI GRAFEMI valutano l efficienza nel passaggio dal grafema alla corrispondenza fonemica PROVA 3 DECISIONE LESSICALE valuta l efficienza nella decisione lessicale PROVA 4 LETTURA DI PAROLE valuta l efficienza del processo di lettura senza contesto semantico e sintattico

40 Prove di lettura PROVA 5 LETTURA DI NON PAROLE valuta l efficienza del modo indiretto di lettura PROVA 6 LETTURA DI PAROLE Valuta l efficienza della lettura per parole che violano la regola dell accento sulla penultima sillaba PROVE 7,8,9 LETTURA DI PAROLE OMOFONE NON OMOGRAFE Valutano lo sviluppo diretto della lettura per parole con artifici ortografici

41 Prove di scrittura PROVA 1 SCRITTURA DI PAROLE PROVA 2 SCRITTURA DI NON PAROLE PROVA 3 PROVA 3 SCRITTURA DI FRASI Le frasi contengono tutti gli elementi ortografici precedentemente citati ed analizzati

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43 Disturbo specifico della scrittura nella riproduzione di segni alfabetici e numerici

44 ANALISI DELLA SCRITTURA pura riproduzione di segni grafici, con il modello in vista o a memoria.

45 ANALISI DELLA SCRITTURA NON INTESA COME STRUMENTO COMUNICATIVO NESSUNA ANALISI DELLE COMPONENTI FONOLOGICHE ED ORTOGRAFICHE

46 La capacità di riproduzione grafica si realizza solo quando è stato raggiunto un sufficiente grado di maturazione delle tre funzioni implicate

47 PERCEZIONE VISIVA RAPPRESENTAZIONE MOTRICITA FINE

48 EVOLUZIONE DEL GRAFISMO procede sulla base di due elementi fondamentali: SVILUPPO PSICOMOTORIO ESPERIENZA

49 Sviluppo psicomotorio maturazione del S.N.C. tono e coordinazione muscolare perfezionamento dell attività fine-motoria di mano e dita

50 esperienza E necessario verificare che il bambino abbia effettuato attività di: MANIPOLAZIONE DI OGGETTI (costruzioni modellini) PRODUZIONE GRAFICA (disegni pittura immagini da colorare)

51 L osservazione e l utilizzo di oggetti e immagini, nonché tutte le forme di riproduzione grafica e non, dovrebbero consentire un GRADUALE PERFEZIONAMENTO delle capacità di:

52 o ORIENTAMENTO o ORGANIZZAZIONE o STRUTTURAZIONE nella duplice dimensione spazio - temporale

53 SINTOMATOLOGIA DELLA DISGRAFIA o POSIZIONE E PRENSIONE o ORIENTAMENTO NELLO SPAZIO GRAFICO o PRESSIONE SUL FOGLIO o DIREZIONE DEL GESTO GRAFICO o PRODUZIONI E RIPRODUZIONI GRAFICHE o ESECUZIONE DI COPIE o DIMENSIONE DEI GRAFEMI o UNIONE DEI GRAFEMI o RITMO GRAFICO

54 VALUTAZIONE DELLA CLINICA DISGRAFIA PSICOMETRICA

55 VALUTAZIONE CLINICA ANAMNESI OSSERVAZIONE

56 VALUTAZIONE PSICOMETRICA Valutazione delle ABILITA DI BASE attraverso l analisi quali-quantitativa dei dati emersi dal TEST T.P.V. la valutazione della Prova di velocità di scrittura del Test di Cornoldi

57 T.P.V. Test di percezione visiva e integrazione visuo-motoria Hammil et al.

58 STRUTTURA DELLA BATTERIA

59 Otto subtest 1. COORDINAZIONE OCCHIO-MANO il bambino deve tracciare una linea, all inizio all interno di una larga fascia dritta, e poi in fasce via via più strette ed irregolari 2. POSIZIONE NELLO SPAZIO al bambino viene fatta vedere una figura stimolo che egli deve poi riconoscere tra una serie di figure simili

60 3.COPIATURA/RIPRODUZIONE al bambino vengono fatte vedere delle figure, sempre più complesse, che egli deve poi ricopiare su un foglio 4.FIGURA-SFONDO al bambino vengono mostrate figure stimolo che egli deve poi riconoscere all interno di un immagine dove esse sono confuse in uno sfondo articolato che ne rende difficoltosa l identificazione

61 5. RAPPORTI SPAZIALI al bambino viene mostrata una serie di puntini sistemati a distanze regolari,alcuni alcuni dei quali sono collegati da linee che formano una figura. Collegando tra loro in modo appropriato i puntini di una serie analoga, egli deve riprodurre quella figura

62 6. COMPLETAMENTO DI FIGURA dopo aver visto una figura stimolo, il bambino deve riconoscerla tra un gruppo di figure che non sono state completate. Per il riconoscimento della figura, il bambino deve essere in grado di completarla mentalmente

63 7. VELOCITA VISUO-MOTORIA al bambino vengono mostrate (a) quattro diverse figure geometriche, due delle quali contengono dei segni distintivi,e (b) una pagina in cui sono riprodotte molte volte le quattro figure, nessuna delle quali però possiede segni distintivi. L attività consiste nel disegnare, in un certo intervallo di tempo, i segni distintivi.

64 8. COSTANZA DELLA FORMA al bambino viene fatta vedere una figura stimolo che egli deve riconoscer in un insieme di figure in cui quella in questione avrà subito delle modificazioni di dimensioni, posizione, ombreggia- tura o sarà inserita in uno sfondo che ne complica l identificazione.

65 COSA CHIEDIAMO AGLI INSEGNANTI

66 di avere fiducia nell intervento rieducativo,, di considerarlo come un azione complementare, di sostegno e non sostitutiva delle attività che si svolgono nell ambito della classe

67 di incoraggiare e guidare l alunno impegnandolo, anche intensamente, in tutte quelle attività in cui non sono interessate in misura determinante le capacità strumentali compromesse, apprezzando in modo particolare le prestazioni positive

68 di osservare attentamente le modalità di partecipazione di questo alunno alla vita di classe, annotando le più significative modificazioni

69 IL NOSTRO OBIETTIVO il RIADATTAMENTO dell alunno alla vita scolastica

70 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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