Esperienze di esami magnetoinduttivi su funi di funivie ed applicabilità del metodo alle funi di impianti di sollevamento.

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1 Esperienze di esami magnetoinduttivi su funi di funivie ed applicabilità del metodo alle funi di impianti di sollevamento. F.Degasperi LA.T.I.F. Laboratorio Tecnologico Impianti a Fune Provincia Autonoma di Trento Via Provina, Ravina di Trento tel fax fabio.degasperi@provincia.tn.it SOMMARIO Il metodo magnetoinduttivo per la verifica di integrità delle funi in acciaio installate su funivie per trasporto persone ha una antica tradizione di affidabilità e la sua applicazione viene espressamente richiesta dalla normativa specifica. La stessa normativa ne stabilisce la periodicità di impiego, fissando nel contempo i criteri di sostituzione, per raggiunti limiti di difettosità. Il metodo è valido per individuare anche difetti interni non visibili esternamente: l affidabilità compensa il suo maggior limite, costituito, allo stato attuale, dall impossibilità di quantificare il danno. Si riportano esempi di danni sulle funi e grafici in esito all esame. Il metodo è sicuramente applicabile con successo alle funi di sistemi di sollevamento, quale integrazione dell esame a vista: rimane infatti inalterato il principio, anche in presenza di tipologie diverse di funi. Possono essere trasferiti, dal settore funivie trasporto persone, anche i criteri di accettazione delle apparecchiature da utilizzare, così come la certificazione degli operatori del controllo. Periodicità dell esame e criteri di sostituzione sono da individuare, unitamente alle indicazioni del costruttore, sulla base della gravosità di utilizzo, difficoltà di sostituzione e previsione di danno per disservizi legati alla fune. Parole chiave Funi metalliche, esami magnetoinduttivo, impianti di sollevamento Wire ropes, magnetic rope testing, cranes

2 Premessa La presente relazione ha come oggetto la trasferibilità del metodo magnetoinduttivo per il controllo di integrità delle funi, oggi sistematicamente applicato nel settore delle funivie destinate al trasporto pubblico di persone, a quello dei sistemi di sollevamento a mezzo funi (carroponti, gru ed affini). Non si entra nel merito di: principio del metodo; vantaggi e limiti del metodo; tipologia delle apparecchiature. Si trattano invece: esperienze nel settore funiviario; tipologia dei danni da ricercare ed individuabili con il metodo in oggetto; sensibilità del controllo e certificazione delle apparecchiature, prescindendo dalle soluzioni tecniche realizzative; certificazione del personale addetto ai controlli; problematiche specifiche sulle funi di carroponte; modalità di controllo delle stesse; concludendo circa la applicabilità del metodo magnetoinduttivo alle funi di impianti di sollevamento. Danni sulle funi, rilevabili con questo metodo Si mostra un campione dei danni che il metodo può rilevare, sotto forma di una anomalia/picco nel grafico d esame: a fronte di un picco sul grafico, deve sempre seguire l ispezione visiva della zona. A tale scopo l apparecchiatura fornisce un grafico segnale/spazio (disturbo/posizione lungo la fune), tramite il quale è possibile: risalire al punto dove è stata manifestata l anomalia, per il riscontro visivo diretto; comparare il grafico dell esame in corso con il precedente, per una valutazione dell evoluzione dei difetti, in termini di quantità e di entità; rendersi indipendenti dalla velocità del controllo e dai transitori della stessa.

3 Casisitica danni: rottura di filo singolo segnale corrispondente si rappresenta la rottura di filo singolo e la forma del segnale sulla scrivente rotture multiple a fatica bruciatura Le rotture a fatica sono tipiche delle zone soggette a flessione ripetuta (carrelliere di deviazione ai contrappesi, appoggi delle portanti sui sostegni [1]) strisciamento fulminazione Le fulminazioni sono caratterizzate dalla presenza di gocce di acciaio fuso

4 intaccature incisioni ed usura sui fili interni Le intaccature ed incisioni sono dovute alla pressione dei fili dei manti adiacenti, spesso in assenza di lubrificante. usura tensocorrosione La tensocorrosione, azione combinata della corrosione sotto sforzo di tensione, si manifesta con rotture dei fili con forma allungata, detta a becco di flauto (vedi dx) corrosione: stato interno della fune stessa fune, dopo lavaggio I pits di corrosione costituiscono sicuro innesco alle rotture

5 Le rotture vengono visualizzate sul display, o sulla scrivente: deve sempre seguire l ispezione diretta della zona interessata dai segnali, per la quantificazione dei danni grafico da scrivente a carta, esaminato in campo grafico da registrazione digitale Inoltre, con questo metodo, possono essere messi in evidenza: irregolarità di cordatura deformazioni dei fili ed allentamenti riduzioni di diametro per degrado dell anima tessile piegamenti e torsioni anomale variazioni del passo dei trefoli corrosione interna diffusa, con presenza di ossidi Ciò che è molto importante, è che il metodo, per suo principio di funzionamento, rileva anche difetti interni, indipendentemente dalla situazione esterna di pulizia, lubrificazione, incrostazioni, verniciature o altro, a condizione che non abbiano influenza sulla risposta magnetica. Viene rilevata la corrosione, sia distribuita, che concentrata. Fondamentale, nella valutazione dell ammissibilità al mantenimento in opera della fune, è l analisi della progressione delle rotture nel tempo: per questo si deve disporre dello storico dei controlli periodici, eseguiti con identiche apparecchiature e modalità. Il metodo ha ampiamente dimostrato la sua sensibilità ed affidabilità: nel corso dei decenni di applicazione si è assistito ad un deciso miglioramento in termini di rapporto peso/prestazioni dei detectors da installare sulla fune, nonché dei sistemi di registrazione dei segnali. Nella maggioranza delle apparecchiature esistenti sul mercato, il principio di

6 funzionamento è rimasto lo stesso, a conferma della validità: si stanno diffondendo apparecchiature con dispositivi di rilevazione dei difetti ad effetto Hall, dove non è più necessaria velocità relativa tra detector e fune [2].. Sensibilità del controllo e certificazione delle apparecchiature Nel settore funiviario per trasporto persone, le apparecchiature utilizzate da anni per gli esami magnetoinduttivi su funi portanti, portanti traenti e traenti, sono soggette ad approvazione preliminare, ai fini dell accettazione dei relativi rapporti di prova. L esito del controllo determina l ammissibilità al mantenimento in opera della fune, o la necessità della sua sostituzione, sulla base dei limiti massimi di difettosità stabiliti dalla normativa. L accettazione delle apparecchiature avviene a seguito di specifiche prove, svolte presso Laboratori universitari attrezzati o il LA.T.I.F. di Trento. Per le apparecchiature oggi approvate si può dire che la sensibilità si attesta su 0,5-1% della sezione metallica mancante della fune, nel senso che una mancanza di tale entità, viene rilevata e visualizzata in maniera inequivocabile. Questo si può dire di fronte ad un difetto convenzionale, in dimensione e posizione all interno di una fune di tipologia definita, in esito a prove dedicate. La nuova normativa europea UNI EN ( Prescrizioni di sicurezza per funivie trasporto persone/funi/controllo magnetoinduttivo) ha stabilito le modalità di verifica di conformità dell intera catena di controllo: si è in fase di prima applicazione. La sensibilità richiesta dalla norma è tale da evidenziare difettosità ampiamente al di sotto quelle che possano mettere in crisi la fune [3]. Si ritiene che tale criterio sia trasferibile anche al settore delle funi installate sui sistemi di sollevamento: anche se la normativa di settore non lo prevede, si ritiene requisito necessario che le apparecchiature da utilizzare nei controlli siano conformi alla UNI EN Tale certificazione va documentata. Certificazione del personale addetto al controllo Analogamente ad altri metodi non distruttivi (es. radiografia, magnetoscopia, etc.) è recentemente stata individuata una certificazione dedicata a questo metodo, con campo di applicazione le funivie trasporto persone, funivie per trasporto materiali, tensostrutture ed impianti di sollevamento (vedi La certificazione è strutturata in tre livelli, in conformità alla norma europea EN 473, con crescenti ambiti di autonomia operativa e di valutazione. L efficacia di un controllo non distruttivo è legata a tre fattori: validità delle apparecchiature, procedura di controllo e competenza dell operatore. Su questo ultimo punto, la verifica e certificazione della capacità dell addetto al controllo, da parte di ente terzo, rappresenta una parte significativa della garanzia di efficacia del CND stesso Problematiche specifiche sulle funi di carroponte Sui carroponti, e similari, le funi lavorano in maniera diversa che sulle funivie e possono presentare problematiche specifiche, alle quali conseguono eventuali danni particolari. Per esempio: - le funi viaggiano su pulegge a fondo gola metallico (acciaio, ghisa), invece che su gole rivestite in materiale plastico, come sulle funivie: la fune è quindi soggetta ad usura;

7 - i rapporti tra i diametri delle pulegge su cui transita la fune o dei tamburi su cui si avvolge/svolge ed il diametro della fune stessa (rapporti di avvolgimento) sono molto più bassi che sulle funivie, per ovvie ragioni di ingombro: questo determina un affaticamento molto maggiore, a parità di cicli; - gli effetti di fatica, torsione e vibrazioni sono maggiori che nelle funivie Tutto ciò determina danni e rotture spesse volte interni alla fune, non individuabili con i controlli visivi previsti nella UNI ISO 4309 Apparecchi di sollevamento Funi Cura, manutenzione, installazione, controlli e scarto, in particolare su funi resistenti alla rotazione: ecco quindi rotture (solo interne!) su fune di carroponte che diventa preziosa l informazione sull integrità interna, fornita da un appropriato controllo magnetoinduttivo. Modalità del controllo Si prendono in esame alcuni aspetti relativi alle modalità del controllo di una fune installata su un sistema di sollevamento (carroponte, gru, ascensore ed affini): Difficoltà relative all accessibilità Vista la varietà di applicazioni e delle macchine deve essere oggetto di valutazione, su ciascun sistema di sollevamento, la problematica del posizionamento del detector. Gli sviluppi della fune e i passaggi su più pulegge richiederanno sicuramente più riprese, con riposizionamento del detector, ai fini di esaminare la fune per l intera lunghezza. Solo in questo caso potrà essere espresso un idoneo giudizio sullo stato della fune. Questo si trascina problemi di accesso ai punti di lavoro specifici, per il posizionamento del detector e sistemi di registrazione, attrezzamento della zona di lavoro e ispezione, con piattaforme, grigliati, etc, nel rispetto delle norme di sicurezza. Periodicità dei controlli Non esistendo normativa cogente in materia di periodicità, deve essere definito un criterio di scadenza temporale, per ciascuna tipologia di applicazione, che tenga conto dei vari fattori di esercizio (tipologia della fune, gravosità di impiego, etc). Da ricordare che il controllo magnetoinduttivo non è sostitutivo del controllo visivo, quindi i controlli strumentali sono da coordinare con le scadenze dei controlli visivi. Definizione dei criteri di sostituzione delle funi La UNI ISO 4309:2008 è la norma il riferimento, per quanto riguarda i limiti di difettosità che costringono alla sostituzione della fune. In una valutazione globale del criterio di dismissione di ciascuna fune si dovrà tenere conto anche di:

8 aspetti tecnici, come specifiche del costruttore, contenute nel manuale di uso e manutenzione, gravosità di utilizzo, evoluzione delle rotture, traumi e difetti localizzati, corrosione; aspetti gestionali, come priorità dell installazione, danno in caso di disservizio o incidente, tempi e difficoltà di sostituzione, costi; Il metodo è di ausilio in caso di necessità di scelte diverse, contingenti, che potranno essere supportate da controlli supplementari e ravvicinati (es. per sostituzione prevista ma non possibile e da dilazionare, ritardi nell approvvigionamento del ricambio, sorveglianza di particolari danni in attesa della sostituzione etc.) Valutazione dei danni Si segue sempre la UNI ISO 4309: la quantificazione è sempre fatta a seguito di ispezione visiva diretta. Danni rilevati e non visibili, quindi interni, richiederanno l apertura locale della fune nella zona interessata, sempre per la valutazione visiva diretta, conteggio e quantificazione dei danni stessi, ai fini della decisione circa il mantenimento in opera o sostituzione. Esempio di controllo di fune di carroponte Si illustrano alcune fasi dell esecuzione di un esame magnetoinduttivo su una fune di carroponte per la movimentazione di rotoli di carta in cartiera, applicando la medesima procedura normalmente utilizzata sulle funivie. carroponte in cartiera L aspetto più importante è il riposizionamento del detector e i passaggi a più riprese, ai fini di garantire l esame completo della fune. montaggio dei fili test posizione detector

9 apparecchiatura di registrazione segnali da sorvegliare Non si presentano difficoltà legate al tipo di fune e di installazione, salvo l accessibilità. Conclusioni Ciò che il metodo può dare in più rispetto ad oggi: informazioni sulle condizioni interne della fune maggior libertà nella programmazione delle sostituzioni possibilità di allungamento della vita delle fune Per quanto riguarda l applicabilità del metodo di controllo magnetoinduttivo, oggi adottato sulle funivie, al caso dei sistemi di sollevamento, di principio non vi sono preclusioni, una volta che siano state definite l idoneità della strumentazione, la qualificazione del personale e le procedure di controllo. La norma UNI ISO 4309:2008 al punto cita espressamente tale metodo quale ausilio al controllo visivo. Già allo stato attuale le apparecchiature note oggi in commercio sono compatibili con funi installate su tali sistemi, e c è la possibilità di certificazione specifica del personale addetto, in analogia con altri CND consolidati.. Dal punto di vista economico/gestionale di tratta di valutare il rapporto costi/benefici di un esame magnetoinduttivo, rispetto alla sostituzione della fune: l esame risulta vantaggioso in particolari situazioni di dubbi/difficoltà sull esame visivo, a seguito di traumi o fatti accidentali, che si debbano tenere sotto controlli particolari situazioni o quando si renda necessario procrastinare l intervento di sostituzione programmato (impossibilità dell intervento, indisponibilità di altri mezzi, etc.) Bibliografia [1] F.Degasperi, Indagine su funi portanti di funivia tolte d opera - Convegno Problematiche sulle funi portanti di funivie ottobre 1995 Bolzano [2] A. Canova, F. Degasperi, F. Ficili, M. Forzan, B. Vusini Experimental and numerical characterisation of ferromagnetic ropes and non-destructive testing device, OIPEEC Conference 18 th 20 th March 2009, Stuttgart, Germany, pp [3] F.Degasperi Prove di accettazione di una apparecchiatura per esami magnetoinduttivi - Convegno Le funi sulle funivie:sviluppo ed innovazione - maggio 2007 Mezzocorona (Trento)

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