MERCATO DEL LAVORO: ATTORI E FUNZIONI NOZIONE FINALITÀ AUTORIZZAZIONE: REGIME ORDINARIO AUTORIZZAZIONE: REGIME PARTICOLARE ACCREDITAMENTO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MERCATO DEL LAVORO: ATTORI E FUNZIONI NOZIONE FINALITÀ AUTORIZZAZIONE: REGIME ORDINARIO AUTORIZZAZIONE: REGIME PARTICOLARE ACCREDITAMENTO"

Transcript

1 MERCATO DEL LAVORO: ATTORI E FUNZIONI NOZIONE FINALITÀ AUTORIZZAZIONE: REGIME ORDINARIO AUTORIZZAZIONE: REGIME PARTICOLARE ACCREDITAMENTO REQUISITI GIURIDICI GENERALI REQUISITI GIURIDICI E FINANZIARI PARTICOLARI PROVVEDIMENTI DI ATTUAZIONE

2 NOZIONE FINALITÀ AUTORIZZAZIONE: REGIME ORDINARIO MERCATO DEL LAVORO: ATTORI E FUNZIONI CONTENUTO Le agenzie per il lavoro sono dei soggetti privati autorizzati ad operare nel mercato del lavoro ed iscritti nell Albo unico delle agenzie per il lavoro, ossia nell Albo informatico affidato alla responsabilità del Direttore generale per l impiego, l orientamento e la formazione. Questi soggetti possono anche essere accreditati per svolgere compiti di erogazione di servizi al lavoro negli ambiti regionali di riferimento, e per la partecipazione attiva alla rete dei servizi per il mercato. PRECISAZIONI L Albo unico delle agenzie è diviso in cinque sezioni: SEZIONE I: agenzie di somministrazione di lavoro di tipo generalista, abilitate allo svolgimento di tutte le forme di somministrazione a tempo determinato e indeterminato SEZIONE II: agenzie di somministrazione di lavoro di tipo specialista, abilitate a svolgere esclusivamente una delle attività specifiche di somministrazione a tempo indeterminato, di cui all art. 20, co. 3, lettere da a) ad h). SEZIONE III: agenzie di intermediazione SEZIONE IV: agenzie di ricerca e selezione del personale SEZIONE V: agenzie di supporto alla ricollocazione professionale Le sezioni III, IV e V hanno una apposita sezione subregionale cui sono iscritte le agenzie abilitate su base esclusivamente regionale Realizzare un sistema efficace e coerente di strumenti intesi a garantire trasparenza ed efficienza del mercato e migliorare le capacità di inserimento professionale dei disoccupati e di quanti sono in cerca di prima occupazione, con particolare riferimento alle fasce deboli L autorizzazione provvisoria è un provvedimento statale di competenza del Min. Lav. rilasciato, entro 60 giorni dalla richiesta e previo accertamento dei requisiti, contestualmente al quale si provvede all iscrizione all Albo. Si applica il principio del silenzio-assenso, quindi decorsi inutilmente i termini previsti la domanda si intende accettata. In attesa del rilascio della autorizzazione a tempo indeterminato, o del diniego, quella provvisoria si intende prorogata. L autorizzazione non può essere oggetto di transazione commerciale. È vietato il ricorso a figure contrattuali, tipiche o atipiche, attraverso cui realizzare, a titolo oneroso o gratuito, qualsivoglia forma RIFERIMENTI NORMATIVI Legge 14 febbraio 2003, n. 30, art. 1; Decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, art. 4, co. 1 Art. 3, co. 1, Art. 4, commi 2, 3, 6, art. 8, co. 1, D.M. 5 maggio 2004

3 L autorizzazione a tempo indeterminato è un provvedimento statale di competenza del Min. Lav. rilasciato, decorsi due anni dal rilascio dell autorizzazione provvisoria, entro 90 giorni dalla richiesta e previa verifica del corretto andamento dell attività svolta. di trasferimento e concessione della autorizzazione. È vietato anche cedere a terzi parte della attività oggetto di autorizzazione. In caso di trasferimento d azienda o di fusione con una società non autorizzata a tempo indeterminato, l autorizzazione viene meno e sarà necessario chiedere una nuova autorizzazione provvisoria. Le Agenzie per il lavoro comunicano al Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed alle Regioni e Province Autonome l organigramma aziendale delle unità organizzative articolato per funzioni aziendali con allegati i curricula e le variazioni successivamente intervenute. A tale elenco devono poter accedere per consultazione quanti intendono avvalersi dei servizi delle Agenzie. AUTORIZZAZIONE: REGIME PARTICOLARE Soggetti autorizzati per legge: Università pubbliche e private Fondazioni universitarie, con oggetto l alta formazione e impegnate nelle problematiche del mercato del lavoro Condizioni per l ottenimento dell autorizzazione: Svolgere l attività senza scopo di lucro, Garantire l interconnessione con la borsa continua nazionale del lavoro. Questa condizione viene garantita dalla dichiarazione, del rappresentante legale, che l agenzia provvederà tempestivamente all interconnessione. Art. 6, co. 1, art. 8, co. 1, Inviare ogni informazione relativa al funzionamento del mercato del lavoro Soggetti beneficiari di regimi agevolati di autorizzazione: Comuni Condizioni agevolate per l ottenimento dell autorizzazione sono: Ottenere l autorizzazione dallo Stato o dalle Regioni, se sono rispettati le altre Art. 6, co. 2, art. 8, co. 1,

4 Camere di commercio Istituti di scuola secondaria di secondo grado, pubblici e paritari condizioni. Svolgere l attività senza scopo di lucro, Rispettare l art. 5, co. 1, lettere c), f), g), ossia: avere uffici idonei allo svolgimento dell attività; avere adeguate competenze professionali; essere interconnessi con la borsa continua nazionale del lavoro; tutelare il diritto del lavoratore alla diffusione dei propri dati. Inviare ogni informazione relativa al funzionamento del mercato del lavoro. Associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori, comparativamente più rappresentative, firmatarie di ccnl Associazioni con riconoscimento istituzionale e con oggetto sociale la tutela e assistenza delle attività imprenditoriali, del lavoro o delle disabilità Enti bilaterali Rispettare l art. 5, co. 1, lettere c), d), e) f), g), ossia: avere uffici idonei allo svolgimento dell attività, avere adeguate competenze professionali; avere amministratori, direttori generali, dirigenti con rappresentanza e soci accomandatari privi di condanne penali per reati contro il patrimonio, la fede pubblica, l economia pubblica o per delitti di associazione di tipo mafioso o per delitti non colposi per i quali la legge preveda pene inferiori ai tre anni, per delitti previsti dalle leggi poste a prevenzione degli infortuni sul lavoro; avere distinte divisioni operative, gestite con contabilità analitica, per ogni tipo di attività svolta; avere l interconnessione con la borsa continua nazionale del lavoro; tutelare il diritto del lavoratore alla diffusione dei propri dati. Art. 6, co. 3, art. 8, co. 1,

5 Ordine nazionale dei consulenti del lavoro I consulenti devono operare attraverso apposita fondazione o soggetto con personalità giuridica, da cui sono delegati e controllati. Richiedere l iscrizione all albo delle agenzie per il lavoro ai sensi dell art. 4. Rispettare l art. 5, co. 1, lettere c), d), e) f), g) (vedi supra). Divieto: esercitare l attività di intermediazione individualmente. Art. 6, commi 4 e 5,

6 ACCREDITAMENTO L accreditamento è un provvedimento regionale adottato sentite le associazioni dei datori e dei prestatori comparativamente più rappresentative con il quale si istituiscono gli elenchi per l accreditamento e si disciplinano: L istituzione degli elenchi deve rispettare i seguenti principi: quello della garanzia di libertà di scelta dei cittadini, nell ambito di una rete di operatori qualificati e adeguata per dimensione e diffusione alla domanda di servizi richiesta dal territorio; Art. 7, le procedure di accreditamento; i requisiti minimi necessari per l iscrizione nell elenco degli operatori accreditati, relativamente a conformità logistica, capacità gestionali, professionalità degli operatori e esperienze maturate nel territorio, situazione finanziaria; le modalità di tenuta dell elenco e di verifica della permanenza dei requisiti; le modalità di misurazione dell efficienza ed efficacia dei servizi; le forme di cooperazione fra operatori pubblici e privati relativamente alla funzione di incontro fra domanda e offerta di lavoro, di prevenzione della disoccupazione di lunga durata, di promozione dell inserimento al lavoro dei lavoratori svantaggiati e sostegno alla mobilità geografica. quello del rispetto di standard definiti a livello nazionale nell affidamento di funzioni relative all accertamento dello stato di disoccupazione e al monitoraggio dei flussi del mercato del lavoro; quello della costituzione di reti di servizio ai fini dell ottimizzazione delle risorse; quello dell obbligo della interconnessione con la borsa continua nazionale del lavoro e dell invio alla autorità concedente di ogni informazione strategica per un efficace funzionamento del mercato del lavoro; quello del raccordo con il sistema regionale di accreditamento degli organismi di formazione. Per ottenere il provvedimento di accreditamento le Agenzie per il lavoro presentano la domanda secondo le specifiche stabilite dalle disposizioni delle Regioni e delle Province Autonome. Art. 4 D.M. 5 maggio 2004

7 REQUISITI GIURIDICI GENERALI Le agenzie di somministrazione e di intermediazione possono essere costituite in forma di: Società di capitali, di cooperativa o consorzio di cooperative Le agenzie di ricerca e selezione del personale e di ricollocazione professionale possono essere costituite in forma di: società di capitali, di cooperativa, di consorzio di cooperative o di società di persone Tutte devono avere: sede o una dipendenza della società nel territorio italiano o di altro Stato membro dell Unione Europea; la disponibilità di uffici idonei allo svolgimento dell attività; adeguate competenze professionali, dimostrabili attraverso titoli o esperienze nel settore delle risorse umane o nelle relazioni industriali. E rispettare le disposizioni di cui all art. 8 a tutela del il D.M. 5 maggio 2004 ha specificato le competenze professionali richieste possono derivare alternativamente, da un esperienza professionale di durata non inferiore a due anni acquisita in qualità di dirigente, quadro, funzionario o professionista, nel campo della gestione o della ricerca e selezione del personale o della fornitura di lavoro temporaneo o della ricollocazione professionale o dei servizi per l impiego o della formazione professionale o di orientamento o della mediazione tra domanda ed offerta di lavoro o nel campo delle relazioni sindacali. Ai fini dell acquisizione dell esperienza professionale di minimo due anni si tiene anche conto dei percorsi formativi certificati dalle Regioni e Province Autonome e promossi anche dalle associazioni maggiormente rappresentative in materia di ricerca e selezione del personale, ricollocazione professionale, somministrazione di durata non inferiore a 1 anno. L iscrizione all albo dei consulenti del lavoro da almeno 2 anni costituisce titolo idoneo alternativo all esperienza professionale. Le Agenzie devono possedere locali idonei ed attrezzature d ufficio, informatiche e collegamenti telematici allo svolgimento dell attività autorizzate. I locali nei quali le Art. 5, co. 1, lett. a), d.lgs. n. Art. 1,co. 2, 3,4 D.M. 5 maggio 2004 Art. 5, co. 1, lett. a), d.lgs. n. Art. 2, co. 1,2,3 D.M. 5 maggio 2004 Art. 5, co. 1, lett. b), c), d), e), f), g), d.lgs. n. Art. 1,co. 2, 3,4 D.M. 5 maggio 2004 Art. 2, co. 1,2,3 D.M. 5 maggio 2004

8 diritto del lavoratore alla diffusione dei propri dati nell ambito da essi stessi indicato; amministratori, direttori generali, dirigenti con rappresentanza e soci accomandatari che non abbiano subito condanne penali per reati contro il patrimonio, la fede pubblica, l economia pubblica o per delitti di associazione di tipo mafioso o per delitti non colposi per i quali la legge preveda pene inferiori ai tre anni, per delitti previsti dalle leggi poste a prevenzione degli infortuni sul lavoro; l interconnessione con la borsa continua del lavoro attraverso il raccordo con uno o più nodi, e l invio alle autorità concedenti delle informazioni rilevanti per il mercato del lavoro. agenzie per il lavoro svolgono la propria attività debbono essere distinti da quelli di altri soggetti e le strutture relative ai medesimi locali debbono essere adeguate allo svolgimento dell attività nonché conformi alla normativa in materia di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro. I locali adibiti a sportello per lo svolgimento delle attività autorizzate devono essere aperti al pubblico in orario d ufficio e accessibili ai disabili ai sensi della normativa vigente. All esterno ed all interno dei locali delle unità organizzative devono essere indicati in modo visibile gli estremi dell autorizzazione e dell iscrizione nell albo, e deve essere affisso l orario di apertura al pubblico che viene garantito. Deve anche essere indicato l organigramma delle funzioni aziendali con le specifiche competenze professionali ed il responsabile della unità organizzativa. Nel caso di agenzie polifunzionali devono essere presenti distinte divisioni operative, gestite con contabilità analitica, per ogni tipo di attività svolta. REQUISITI GIURIDICI E FINANZIARI PARTICOLARI Agenzie di somministrazione tipo generalista (Sezione I): Capitale versato (oppure Le agenzie di somministrazione di lavoro e le agenzie di intermediazione devono avere personale qualificato nella misura di: 1) almeno quattro unità nella sede Art. 5, co. 2, Art. 1co. 1 lett. a) D.M. 5 maggio 2004

9 disponibilità in caso di cooperative) non inferiore a euro. Deposito cauzionale di euro per i primi due anni (successivamente fideiussione non inferiore al 5 per cento del fatturato o a euro). Sono esentate le agenzie che hanno assolto ad obblighi analoghi e per le stesse finalità in altro Stato membro dell Unione Europea. principale; 2) fermo restando l obbligo di presenza minima in almeno 4 regioni, almeno due unità per unità organizzativa in ciascuna regione; Diffusione dell agenzia in almeno 4 regioni. Regolare contribuzione al fondo per la formazione e l integrazione del reddito, versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, rispetto del ccnl delle agenzie di somministrazione di lavoro. Per le cooperative di produzione e lavoro, la presenza di almeno 60 soci e almeno un fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione. Agenzie di somministrazione tipo specialista (Sezione II): Art. 5, co. 3, Capitale versato (oppure

10 disponibilità in caso di cooperative) non inferiore a euro. Deposito cauzionale di euro per i primi due anni (successivamente fideiussione non inferiore al 5 per cento del fatturato o a euro). Sono esentate le agenzie che hanno assolto ad obblighi analoghi e per le stesse finalità in altro Stato membro dell Unione Europea. Regolare contribuzione al fondo per la formazione e l integrazione del reddito, versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, rispetto del ccnl delle agenzie di somministrazione di lavoro. Per le cooperative di produzione e lavoro, la presenza di almeno 60 soci e almeno un fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione. Agenzie di intermediazione (Sezione III): Capitale versato di euro. Art. 5, co. 4, Diffusione sul territorio nazionale

11 in almeno 4 regioni. Indicazione dell attività di intermediazione come oggetto sociale prevalente. Questo requisito, per le agenzie di intermediazione e per quelle generaliste, sarà effettuato a consuntivo, decorso il biennio di autorizzazione provvisoria, sulla base dei dati di contabilità analitica. Agenzie di ricerca e selezione del personale di ricollocazione professionale (Sezione IV e V): Capitale versato di euro. Indicazione dell attività di ricerca e selezione e di ricollocazione professionale come oggetto sociale. Le agenzie di ricerca e selezione del personale e di supporto alla ricollocazione professionale 1) almeno due unità nella sede principale; 2) almeno un unità per ogni eventuale unità organizzativa periferica. per ogni unità organizzativa va indicato un responsabile Art. 5, co. 5 e 6, Art. 1co. 1 lett. b) D.M. 5 maggio 2004

12 PROVVEDIMENTI DI ATTUAZIONE Con Decreto Min. lav. 23 dicembre 2003 è stato istituito l albo delle Agenzie per il lavoro, la procedura di autorizzazione, la disciplina transitoria e di raccordo per i soggetti già autorizzate ai sensi della normativa previgente. Il Decreto Ministeriale 5 maggio 2004 stabilisce i requisiti minimi per la valutazione dell'idoneità dei locali e dell'adeguatezza delle competenze professionali. Decreto Min. lav. (d intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sentite le associazioni dei datori e dei prestatori comparativamente più rappresentative) avente ad oggetto le precisazioni relative all idoneità dei locali e all adeguatezza delle competenze professionali. Decreto Min. lav. (d intesa con la Conferenza Unificata) avente ad oggetto le modalità di costituzione della sezione regionale dell Albo relativa ai soggetti autorizzati dalle regioni e dalle province autonome. Provvedimenti istitutivi degli elenchi per l accreditamento degli operatori sentite le associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative. Decreto Min. lav. (sentite le regioni e le province autonome e il Garante) avente ad oggetto le modalità di trattamento dei dati personali. DM 5 maggio 2004

Operatori e regole del mercato del lavoro

Operatori e regole del mercato del lavoro Operatori e regole del mercato del lavoro Silvia Spattini silvia.spattini@unimore.it Roma, 10 settembre 2008 Scuola di alta formazione in Relazioni industriali e di lavoro ADAPT-Fondazione Marco Biagi

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 48 del

Dettagli

Agenzie di somministrazione e borsa continua nazionale del lavoro: tutte le novità

Agenzie di somministrazione e borsa continua nazionale del lavoro: tutte le novità Agenzie di somministrazione e borsa continua nazionale del lavoro: tutte le novità Danilo Papa Agenzie per il lavoro: autorizzazione a tempo indeterminato Una prima modifica riguarda la concessione alle

Dettagli

RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO

RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO La rete degli operatori - L.R. 22/2006 Il sistema regionale è composto da

Dettagli

Piattaforma degli strumenti per l'intermediazione riservata agli Istituti Superiori. Elio Pasca Direttore Associazione AlmaLaurea

Piattaforma degli strumenti per l'intermediazione riservata agli Istituti Superiori. Elio Pasca Direttore Associazione AlmaLaurea Piattaforma degli strumenti per l'intermediazione riservata agli Istituti Superiori Elio Pasca Direttore Associazione AlmaLaurea Piattaforma La normativa La piattaforma per il placement Piattaforma La

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE Approvato dal Senato della Repubblica

DISEGNO DI LEGGE Approvato dal Senato della Repubblica Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l impiego, di incentivi all occupazione, di

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI D.P.C.M. 30 marzo 2001: ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA PREVISTI DALL ART. 5 DELLA LEGGE 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dettagli

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Obiettivi e finalità) 1. La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere

Dettagli

Legge accesso disabili agli strumenti informatici

Legge accesso disabili agli strumenti informatici Legge accesso disabili agli strumenti informatici da Newsletter Giuridica: Numero 81-26 gennaio 2004 Pubblicata sulla Gazzetta la Legge in materia di accesso dei disabili agli strumenti informatici, approvata

Dettagli

F.A.Q. PER L ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI PER IL LAVORO CONNESSI ALLA YOUTH GUARANTEE DELLA REGIONE CALABRIA

F.A.Q. PER L ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI PER IL LAVORO CONNESSI ALLA YOUTH GUARANTEE DELLA REGIONE CALABRIA F.A.Q. PER L ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI PER IL LAVORO CONNESSI ALLA YOUTH GUARANTEE DELLA REGIONE CALABRIA FAQ CONCERNENTI LE PROCEDURE ED I REQUISITI PER L ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI PER IL LAVORO, LE

Dettagli

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI. DECRETO 23 dicembre 2003 (G.U. n. 53 del 3.3.2004)

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI. DECRETO 23 dicembre 2003 (G.U. n. 53 del 3.3.2004) MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DECRETO 23 dicembre 2003 (G.U. n. 53 del 3.3.2004) Modalità di presentazione delle richieste di autorizzazione per l'iscrizione all'albo delle agenzie per

Dettagli

Progetti di azione positiva

Progetti di azione positiva Programma obiettivo 2012 del Comitato Nazionale di Parità per l incremento e la qualificazione dell occupazione femminile, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, per la

Dettagli

TABELLA A. REQUISITI GENERALI DI AMMISSIBILITA E GIURIDICO-FINANZIARI di cui agli artt. 6 e 7

TABELLA A. REQUISITI GENERALI DI AMMISSIBILITA E GIURIDICO-FINANZIARI di cui agli artt. 6 e 7 TABELLA A REQUISITI GENERALI DI AMMISSIBILITA E GIURIDICO-FINANZIARI di cui agli artt. 6 e 7 1 Tabella A: REQUISITI GENERALI DI AMMISSIBILITÀ A1) - Costituzione del soggetto a. società di capitali, società

Dettagli

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI INDICE Art. 1 - MATERIA DEL REGOLAMENTO Art. 2 - ARTICOLAZIONE Art. 3 - REQUISITI PER L ISCRIZIONE Art. 4 - MODALITA PER

Dettagli

D. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori

D. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori D. LGS 81/2008 L INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI L ADDESTRAMENTO Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a)

Dettagli

Consiglio Regionale della Toscana

Consiglio Regionale della Toscana Consiglio Regionale della Toscana PROPOSTA DI LEGGE n. 35 Istituzione del Servizio civile regionale D iniziativa della Giunta Regionale Agosto 2005 1 Allegato A Istituzione del servizio civile regionale

Dettagli

APPRENDISTATO LE SCHEDE DI GI GROUP SUL JOBS ACT: RIORDINO DELLE FORME CONTRATTUALI

APPRENDISTATO LE SCHEDE DI GI GROUP SUL JOBS ACT: RIORDINO DELLE FORME CONTRATTUALI ARTT. 41 47 D.LGS 81/2015 L È UN CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO FINALIZZATO ALLA FORMAZIONE E ALLA OCCUPAZIONE DEI GIOVANI. TRE TIPOLOGIE: A) PER LA QUALIFICA E IL DIPLOMA PROFESSIONALE, IL

Dettagli

Tecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei lavoratori, in particolare neoassunti, somministrati, stranieri

Tecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei lavoratori, in particolare neoassunti, somministrati, stranieri SECONDO IL D.LGS. 81/2008 S.M. E L ACCORDO DELLA CONFERENZA STATO-REGIONI PER LA FORMAZIONE DEL 21 DICEMBRE 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Tecniche di comunicazione e sensibilizzazione

Dettagli

Roma, 25/07/2013. e, per conoscenza, Circolare n. 113

Roma, 25/07/2013. e, per conoscenza, Circolare n. 113 Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Organizzazione Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Coordinamento Generale Medico Legale Roma, 25/07/2013 Circolare

Dettagli

Riferimenti normativi /accreditamento enti Progetti avviati Lavoro sociale di rete Agenzia sociale Azioni di orientamento/acc.

Riferimenti normativi /accreditamento enti Progetti avviati Lavoro sociale di rete Agenzia sociale Azioni di orientamento/acc. Riferimenti normativi /accreditamento enti Progetti avviati Lavoro sociale di rete Agenzia sociale Azioni di orientamento/acc. al lavoro Legge Biagi Legge 30/2003 / Decreto Legislativo 276/2003 Legge regionale

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI

TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI Art. 1 Finalità 1. Il Comune di Badia Polesine riconosce e promuove il pluralismo associativo per la tutela

Dettagli

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2

Dettagli

ONLUS e pubblici esercizi, attività polisportive dilettantistiche e commercio su aree pubbliche: i chiarimenti del MISE

ONLUS e pubblici esercizi, attività polisportive dilettantistiche e commercio su aree pubbliche: i chiarimenti del MISE CIRCOLARE A.F. N. 34 del 6 Marzo 2014 Ai gentili clienti Loro sedi ONLUS e pubblici esercizi, attività polisportive dilettantistiche e commercio su aree pubbliche: i chiarimenti del MISE Premessa Il Ministero

Dettagli

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO ARTT. 30 40 D.LGS 81/2015 IL CONTRATTO DI È IL CONTRATTO, A TEMPO INDETERMINATO O DETERMINATO, CON IL QUALE UN AGENZIA DI AUTORIZZATA METTE A DISPOSIZIONE DI UN UTILIZZATORE UNO O PIÙ LAVORATORI SUOI DIPENDENTI,

Dettagli

III I11I1III1III.,111111 CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI

III I11I1III1III.,111111 CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI 13/12/2013 U-nd/6901/2013 III I11I1III1III.,111111 CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - 00186 ROMA - VIA ARENULA, 71 PRESIDENZA

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI PATROCINI GRATUITI ED ONEROSI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI PATROCINI GRATUITI ED ONEROSI REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI PATROCINI GRATUITI ED ONEROSI Approvato dal Consiglio Regionale dell'ordine degli Assistenti Sociali con delibera n.78 in data 17/10/2014 Indice Art. 1 Finalità e definizioni

Dettagli

Art. 1 Finalità. Art. 2 Soggetti

Art. 1 Finalità. Art. 2 Soggetti LEGGE REGIONALE 17 agosto 1998, n. 26 Norme per la promozione ed il sostegno dell attività delle Università della Terza Età in Basilicata. (B.U.R. 21 agosto 1998, n. 46) Art. 1 Finalità 1. La Regione Basilicata

Dettagli

CONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99

CONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99 CONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99 Il giorno Tra la PROVINCIA DI ROVIGO con sede legale in Rovigo, via Celio, 10, C.F. 93006330299 rappresentata

Dettagli

OGGETTO: 5 per mille per enti del volontariato e Asd

OGGETTO: 5 per mille per enti del volontariato e Asd Informativa per la clientela di studio del 08.04.2015 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: 5 per mille per enti del volontariato e Asd Gentile Cliente, con la stesura del presente documento intendiamo

Dettagli

(1). IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400;

(1). IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400; D.P.R. 14 settembre 2011, n. 177 (1). Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti, a norma dell'articolo

Dettagli

DOCUMENTO DEGLI INTERVENTI DI POLITICA DEL LAVORO

DOCUMENTO DEGLI INTERVENTI DI POLITICA DEL LAVORO DOCUMENTO DEGLI INTERVENTI DI POLITICA DEL LAVORO 2011 2013 II parte INTERVENTI testo approvato dalla Commissione provinciale per l impiego con deliberazione n. 373 del 26 luglio 2011 ed adottato dalla

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 Modifica della deliberazione 18 luglio 2008, n. 1820 (Sistema di accreditamento per l'affidamento in gestione degli interventi formativi cofinanziati

Dettagli

Apprendistato formazione e studi professionali

Apprendistato formazione e studi professionali Apprendistato formazione e studi professionali Danilo Papa La formazione in apprendistato costituisce un elemento fondamentale che, anche in relazione alla nuova disciplina contenuta nel D.Lgs. n. 167/2011,

Dettagli

Le linee guida per l attività di intermediazione e i nuovi soggetti abilitati

Le linee guida per l attività di intermediazione e i nuovi soggetti abilitati N.234 del 31.05.2011 La Memory A cura di Roberto Camera Funzionario della DPL Modena (1) Le linee guida per l attività di intermediazione e i nuovi soggetti abilitati A supporto della riforma dei servizi

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE DELL ELENCO DEI FORNITORI

REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE DELL ELENCO DEI FORNITORI REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE DELL ELENCO DEI FORNITORI Approvato con Delibera del Consiglio Direttivo n. 15 del 21 Dicembre 2015 FORMAZIONE ELENCO DEI FORNITORI Art. 1 Istituzione e ambito di applicazione

Dettagli

5 per mille per enti del volontariato e Asd

5 per mille per enti del volontariato e Asd Periodico informativo n. 56/2015 5 per mille per enti del volontariato e Asd Gentile Cliente, con la stesura del presente documento intendiamo informarla che l articolo 1, comma 154, della legge 23 dicembre

Dettagli

CAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti

CAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti CAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti 1/7 ART. 1 OBBLIGATORIETA (Articolo 2 e 3 del Regolamento dei Contratti) 1.1. In virtù della delega contenuta nell articolo

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Circolare n. 25 Prot. AOODPIT/Reg.Uff./509 Roma, 2 marzo 2009 Al Direttore Generale per il personale della scuola SEDE Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI e, p.c. Al Gabinetto

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO Approvato con delibera di C.C. nr. 3 del 07.02.2015 Art.1 PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE Il Comune di San Lorenzo Nuovo riconosce e promuove

Dettagli

Decreto Ministeriale 30 ottobre 2007

Decreto Ministeriale 30 ottobre 2007 Decreto Ministeriale 30 ottobre 2007 Comunicazioni obbligatorie telematiche dovute dai datori di lavoro pubblici e privati ai servizi competenti Pubbicato nella Gazzetta Ufficiale n. 299 del 27 Dicembre

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

Progetto PON Governance Regionale e Sviluppo dei servizi per il lavoro

Progetto PON Governance Regionale e Sviluppo dei servizi per il lavoro Progetto PON Governance Regionale e Sviluppo dei servizi per il lavoro L Autorizzazione e l Accreditamento ai Servizi al Lavoro Modelli attuali e prossimi per l ampliamento dei soggetti sul Mercato del

Dettagli

Circolare N.34 del 6 Marzo 2014

Circolare N.34 del 6 Marzo 2014 Circolare N.34 del 6 Marzo 2014 ONLUS e pubblici esercizi, attività polisportive dilettantistiche e commercio su aree pubbliche. I chiarimenti del MISE Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA ESTRATTO del Processo verbale dell adunanza del 1 marzo 2000 Seduta pubblica Sessione I ordinaria Intervenuti Consiglieri N. 32 Presidente Fulvio Cerofolini Consigliere

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA 1 LEGGE REGIONALE. Disciplina in materia di apprendistato professionalizzante

CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA 1 LEGGE REGIONALE. Disciplina in materia di apprendistato professionalizzante DELLA PUGLIA 1 LEGGE REGIONALE Disciplina in materia di apprendistato professionalizzante DELLA PUGLIA 2 LEGGE REGIONALE Disciplina in materia di apprendistato professionalizzante Il Consiglio regionale

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

OGGETTO: Organizzazione e disciplina del mercato del lavoro: regimi autorizzatori e trasparenza del mercato del lavoro

OGGETTO: Organizzazione e disciplina del mercato del lavoro: regimi autorizzatori e trasparenza del mercato del lavoro IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Circolare n. 30 Prot: 1/267 Segr. Roma, 21 luglio 2004 Alle Direzioni Regionali del lavoro Alle Direzioni Provinciali del lavoro LORO SEDI Alla Regione

Dettagli

SCHEMA TIPO DI CONVENZIONE DI INSERIMENTO LAVORATIVO ex ART. 12, L. 68/99

SCHEMA TIPO DI CONVENZIONE DI INSERIMENTO LAVORATIVO ex ART. 12, L. 68/99 SCHEMA TIPO DI CONVENZIONE DI INSERIMENTO LAVORATIVO ex ART. 12, L. 68/99 Il giorno I Servizi per l Impiego della Provincia di rappresentati da Il Datore di lavoro rappresentato da.. La Cooperativa Sociale/il

Dettagli

Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della legge 8 novembre 2000, n.

Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della legge 8 novembre 2000, n. D.P.C.M. 30.3.2001 (G.U. n. 188/2001) Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della legge 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319 42803 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319 Recepimento dell Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome del 22 febbraio 2012 sui corsi di formazione abilitanti per l utilizzo

Dettagli

COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE

COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 24/05/2005 con deliberazione

Dettagli

Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute

Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute IPOTESI A Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute Art. 1. Al fine di garantire la nuova organizzazione dei servizi sanitari

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO Emanato con D.R. n. 12096 del 5.6.2012 Pubblicato all Albo Ufficiale dell Ateneo l 8 giugno 2012 In

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

Regolamento dell Albo Comunale delle Associazioni

Regolamento dell Albo Comunale delle Associazioni COMUNE DI OLIVETO CITRA Provincia di Salerno Regolamento dell Albo Comunale delle Associazioni Approvato con deliberazione C.C. n. 14 del 26.04.2013 In vigore dal 26.04.2013 1 TITOLO I TITOLO I - ISTITUZIONE

Dettagli

FAQ Voucher Internazionalizzazione

FAQ Voucher Internazionalizzazione FAQ Voucher Internazionalizzazione Domande di iscrizione in elenco INDICE DELLE DOMANDE FREQUENTI 1. Modalità e termini di presentazione delle domande di iscrizione nell elenco fornitori 2. Requisiti per

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

EFFICIENZA ENERGETICA 2015 DOMANDE FREQUENTI (FAQ)

EFFICIENZA ENERGETICA 2015 DOMANDE FREQUENTI (FAQ) EFFICIENZA ENERGETICA 2015 DOMANDE FREQUENTI (FAQ) Decreto ministeriale 24 aprile 2015 *********** 1. MODALITÀ DI ACCESSO ALLE AGEVOLAZIONI 1.1 Quali sono le modalità e i termini per la presentazione delle

Dettagli

ACCORDO. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. e Regione Lombardia

ACCORDO. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. e Regione Lombardia ACCORDO tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Regione Lombardia SPERIMENTAZIONE DI PERCORSI FORMATIVI IN APPRENDISTATO PER L ESPLETAMENTO

Dettagli

LINEE GUIDA PER Il FINANZIAMENTO DI AREE ATTREZZATE DESTINATE ALLA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI AGRICOLI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 19

LINEE GUIDA PER Il FINANZIAMENTO DI AREE ATTREZZATE DESTINATE ALLA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI AGRICOLI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 19 LINEE GUIDA PER Il FINANZIAMENTO DI AREE ATTREZZATE DESTINATE ALLA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI AGRICOLI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 19 GENNAIO 2010 N.1. INDICE 1. Premessa 2. Riferimenti normativi

Dettagli

Misura Ricorso a servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali codice 114 (art. 20, a, iv, art. 24 del reg.

Misura Ricorso a servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali codice 114 (art. 20, a, iv, art. 24 del reg. Misura Ricorso a servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali codice 114 (art. 20, a, iv, art. 24 del reg. CE1698/05) Riconoscimento degli organismi abilitati all erogazione di

Dettagli

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI Art. 1 (Finalità e oggetto della legge) 1. La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 2 febbraio 2006,

Dettagli

Dispositivo Forma.Temp di adeguamento all Accordo Stato Regioni per la formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Dispositivo Forma.Temp di adeguamento all Accordo Stato Regioni per la formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Dispositivo Forma.Temp di adeguamento all Accordo Stato Regioni per la formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Sommario Premessa... 3 1. Adeguamento agli standard previsti dalla normativa

Dettagli

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1. DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell università e della ricerca (MUSSI) di concerto col Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione (NICOLAIS) e col Ministro dell economia

Dettagli

Prospettive per l EGE: legge 4/2013. Michele Santovito. 9 maggio 2014

Prospettive per l EGE: legge 4/2013. Michele Santovito. 9 maggio 2014 Prospettive per l EGE: legge 4/2013 Michele Santovito 9 maggio 2014 Esempio di EGE Esempio di percorso fatto per arrivare ad avere il titolo di EGE: - Laurea in chimica - 10 anni di esperienza in un azienda

Dettagli

IL DIRETTORIO DELLA BANCA D ITALIA

IL DIRETTORIO DELLA BANCA D ITALIA REGOLAMENTO DEL 18 LUGLIO 2014 Regolamento per l organizzazione e il funzionamento della Unità di Informazione Finanziaria per l Italia (UIF), ai sensi dell art. 6, comma 2, del d.lgs. 21 novembre 2007,

Dettagli

ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI

ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI Denominazione sottosezione livello 1 Disposizioni generali Organizzazione (art. 10, c. 1, d.lgs. n. ) (art. 10, c. 1, d.lgs. n. Programma per la Trasparenza e Art. 10, c. 8, lett. a), d.lgs. n. Responsabile

Dettagli

c. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca;

c. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca; (ALLEGATO 1) Estratto dallo Statuto della Fondazione per la Ricerca e l Innovazione Art. 3 Finalità 1. La Fondazione non ha fini di lucro, e ha lo scopo di realizzare, in sintonia con le strategie e la

Dettagli

Testo Unico dell apprendistato

Testo Unico dell apprendistato Testo Unico dell apprendistato Art. 1 Definizione 1. L apprendistato è un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani. 2. Il contratto di apprendistato

Dettagli

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Sviluppo Economico e Politiche dell'occupazione Sicurezza e Qualità del Lavoro - Ufficio

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Sviluppo Economico e Politiche dell'occupazione Sicurezza e Qualità del Lavoro - Ufficio REGIONE LIGURIA Dipartimento Sviluppo Economico e Politiche dell Occupazione Ufficio Sicurezza e Qualità del lavoro Prime disposizioni in materia di formazione delle figure professionali di Responsabile

Dettagli

REGOLAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE FONDIMPRESA. Art. 1 (Funzionamento di FONDIMPRESA)

REGOLAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE FONDIMPRESA. Art. 1 (Funzionamento di FONDIMPRESA) REGOLAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE FONDIMPRESA Art. 1 (Funzionamento di FONDIMPRESA) 1. Il presente regolamento disciplina il funzionamento di FONDIMPRESA, Fondo paritetico interprofessionale nazionale per

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO

LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO Norme per il diritto al lavoro delle persone disabili in attuazione della legge 12 marzo 1999, n. 68 e istituzione servizio integrazione lavorativa

Dettagli

COORDINAMENTO DELLE REGIONI E P.A. PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

COORDINAMENTO DELLE REGIONI E P.A. PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE COORDINAMENTO DELLE REGIONI E P.A. PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE Roma, 2 luglio 2003 OSSERVAZIONI DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME SULLO SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO APPROVATO DAL CONSIGLIO

Dettagli

Caratteristiche funzionamento finanziamento e garanzie, dei fondi di previdenza complementare

Caratteristiche funzionamento finanziamento e garanzie, dei fondi di previdenza complementare Caratteristiche funzionamento finanziamento e garanzie, dei fondi di previdenza complementare 1 I destinatari Lavoratori dipendenti, privati e pubblici Quadri Lavoratori autonomi Liberi professionisti

Dettagli

Avviso n SINTESI-02-2015 per il conferimento di n 1 incarico di lavoro autonomo professionale per consulenza del lavoro PREMESSE

Avviso n SINTESI-02-2015 per il conferimento di n 1 incarico di lavoro autonomo professionale per consulenza del lavoro PREMESSE Avviso n SINTESI-02-2015 per il conferimento di n 1 incarico di lavoro autonomo professionale per consulenza del lavoro PREMESSE La Società SINTESI s.r.l. a Socio Unico, è una Società ad integrale partecipazione

Dettagli

PREMESSE ART. 1 DEFINIZIONI

PREMESSE ART. 1 DEFINIZIONI Pag 1 di 6 PREMESSE Richiamata la normativa vigente in materia di stage o tirocini formativi e d orientamento ed in particolare la Circolare del Ministero del Lavoro-Direzione generale impiego n 92 del

Dettagli

Ministero della salute

Ministero della salute Ministero della salute Disegno di legge Disposizioni in materia di sicurezza delle strutture sanitarie e gestione del rischio clinico nonché di attività libero professionale intramuraria e di esclusività

Dettagli

Albo Comunale delle Associazioni Regolamento

Albo Comunale delle Associazioni Regolamento COMUNE DI NICOTERA Prroviinciia dii Viibo Valenttiia REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI Nicotera 01 Marzo 2013 1 Albo Comunale delle Associazioni Regolamento Premesso che: L articolo 3, dello

Dettagli

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale

Dettagli

La costituzione degli Istituti Tecnici Superiori e la riorganizzazione del sistema dell IFTS

La costituzione degli Istituti Tecnici Superiori e la riorganizzazione del sistema dell IFTS Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione generale per l istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni La costituzione degli

Dettagli

Disposizioni generali

Disposizioni generali Schema di decreto legislativo da emanarsi ai sensi degli articoli da 1 a 7 della legge 23 febbraio 2003, n. 30, recante delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro. IL PRESIDENTE DELLA

Dettagli

Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica,

Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, Decreto Legislativo 231/2001 Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità

Dettagli

(VEDI ART. 29 DEL REGOLAMENTO SULL ATTIVITA CONTRATTUALE CC. N. 20/2011)

(VEDI ART. 29 DEL REGOLAMENTO SULL ATTIVITA CONTRATTUALE CC. N. 20/2011) REGOLAMENTO SULLA COOPERAZIONE SOCIALE APPROVATO CON DELIBERAZIONE C.C. N. 123 DEL 8 OTTOBRE 2001 (VEDI ART. 29 DEL REGOLAMENTO SULL ATTIVITA CONTRATTUALE CC. N. 20/2011) ART. 1 - OGGETTO Il presente regolamento

Dettagli

P R O V I N C I A D I B I E L L A AVVISO DI BANDO PUBBLICO

P R O V I N C I A D I B I E L L A AVVISO DI BANDO PUBBLICO P R O V I N C I A D I B I E L L A Via Maestri del Commercio, 6-13900 BIELLA Tel. 015-8480650 Fax 015-8480666 www.provincia.biella.it SETTORE FORMAZIONE, LAVORO E PARI OPPORTUNITA SERVIZIO CENTRO PER L

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

idee per il libero mercato

idee per il libero mercato idee per il libero mercato Quali forme di gestione per i musei italiani? La Grande Brera e il futuro del nostro patrimonio culturale Finalità dello studio Produrre una panoramica anche attraverso l esposizione

Dettagli

REGOLAMENTO SULLA PARTECIPAZIONE E SULLA ISCRIZIONE AL REGISTRO PROVINCIALE DELLE LIBERE FORME ASSOCIATIVE, COOPERATIVE SOCIALI E FONDAZIONI

REGOLAMENTO SULLA PARTECIPAZIONE E SULLA ISCRIZIONE AL REGISTRO PROVINCIALE DELLE LIBERE FORME ASSOCIATIVE, COOPERATIVE SOCIALI E FONDAZIONI I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 22 PROVINCIA DI PADOVA Settore 011 Direzione Generale / Affari Generali REGOLAMENTO SULLA PARTECIPAZIONE E SULLA ISCRIZIONE AL REGISTRO PROVINCIALE DELLE LIBERE FORME ASSOCIATIVE,

Dettagli

ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI

ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI sotto-sezione 2 livello Disposizioni generali Organizzazione Programma per la Trasparenza e l'integrità Art. 10, c. 8, lett. a), d.lgs. n. Responsabile della

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO

PROVINCIA DI BERGAMO PROVINCIA DI BERGAMO SERVIZIO SELEZIONI E ASSUNZIONI Via T. Tasso, n. 8 - BERGAMO (Tel. 035-387.103-4-5-6 - Fax 035-387.210) Http://www.provincia.bergamo.it e-mail: segreteria.personale@provincia.bergamo.it

Dettagli

AVVISO ICS LINEA A. Politiche attive per il lavoro per cooperative di nuova costituzione

AVVISO ICS LINEA A. Politiche attive per il lavoro per cooperative di nuova costituzione AVVISO ICS LINEA A Politiche attive per il lavoro per cooperative di nuova costituzione Obiettivi favorire e dare vita a nuove opportunità lavorative per disoccupati e inoccupati incentivare l iniziativa

Dettagli

Art. 3 Indicatori per la verifica dell attività svolta e dei risultati raggiunti

Art. 3 Indicatori per la verifica dell attività svolta e dei risultati raggiunti Regolamento di attuazione della l.r. n. 82 del 28 dicembre 2009 (Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato) Art. 1 Oggetto Art. 2 Requisiti per l'accreditamento

Dettagli

Art. 1 (Inserimento dell'art. 35 bis nella legge regionale 14 luglio 1987, n. 39)

Art. 1 (Inserimento dell'art. 35 bis nella legge regionale 14 luglio 1987, n. 39) Consiglio Regionale Modifiche alla legge regionale 14 luglio 1987, n. 39 (Disciplina dell'esercizio delle attività professionali delle agenzie di viaggio e turismo e delle professioni di guida turistica,

Dettagli

Pubblicata su questo Sito in data 18/04/07 Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.99 del 30 aprile 2007

Pubblicata su questo Sito in data 18/04/07 Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.99 del 30 aprile 2007 Delibera n. 126/07/CONS Misure a tutela dell utenza per facilitare la comprensione delle condizioni economiche dei servizi telefonici e la scelta tra le diverse offerte presenti sul mercato ai sensi dell

Dettagli

In particolare, lo Sportello del cittadino offrirà come servizio l'illustrazione di:

In particolare, lo Sportello del cittadino offrirà come servizio l'illustrazione di: CNF: nasce lo Sportello del cittadino, consulenza gratuita Consiglio Nazionale Forense, bozza regolamento 14.02.2013 I Consigli dell Ordine degli Avvocati istituiranno uno Sportello per il cittadino con

Dettagli

art. 2 offerta formativa pubblica

art. 2 offerta formativa pubblica Regolamento di disciplina dell offerta formativa pubblica rivolta ad apprendisti assunti con contratti di apprendistato professionalizzante, ai sensi degli articoli 4, comma 1, lettera c) e 53 della legge

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

La legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni:

La legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni: IMPORTANTI NOVITA PER CHI DEVE APRIRE UNO STUDIO PROFESSIONALE Legge regionale n. 10 del 21.07.2006 AUTORIZZAZIONE ALL ESERCIZIO DI ATTIVITA SANITARIE. La Legge Regionale n. 10 del 21.07.2006 ha provveduto

Dettagli