10 Convegno nazionale sulle Garanzie e Tutele Sociali. SPENDERE MENO, SPENDERE MEGLIO proposte per una spesa pubblica di qualità

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1 10 Convegno nazionale sulle Garanzie e Tutele Sociali SPENDERE MENO, SPENDERE MEGLIO proposte per una spesa pubblica di qualità Università Bocconi Milano, 12 novembre 2013 Sintesi dell intervento di Paolo Martinello Presidente di Altroconsumo Tavola Rotonda Qualità ed etica della spesa, benessere dei cittadini e sviluppo dell economia 1. Sportelli Digitali: siamo indietro Indagine di Altroconsumo 2012: quasi sette cittadini su 10 ritengono inefficiente la nostra Pubblica Amministrazione. I giudizi positivi variano dal 50-60% al Nord al 5 10% al sud. Il 77% degli intervistati non possiede una carta d identità elettronica e/o una carta regionale dei e l 80% di coloro che la possiedono non la usano (perché non sanno come farlo, non ne conoscono le potenzialità ad esempio evitare le code agli sportelli o non possiedono gli strumenti per farlo, come il lettore di smart card). Per approfondimenti: 2. Comparare per valutare la qualità dei offerti Nel 2012 Altroconsumo, grazie alle risposte dei cittadini, ha stilato una classifica dei siti internet della PA più apprezzati (Fisco online, ACI) e meno apprezzati (INPS, ASL). Un'altra indagine comparativa è stata svolta da Altroconsumo (nell ambito di un progetto realizzato con il contributo della Regione Lombardia) nei 12 capoluoghi di Provincia per verificare la fruibilità della carta dei per i online (

2 Ecco i risultati: comune di certific. connessi a impianti sportivi connessi a tasse imu/ici/ tarsu connessi ai cre o di prestito libri di prenot. per visite a musei civici o mostre BERGAMO no no no no sì no BRESCIA sì no no sì no no COMO no no no no sì sì CREMONA no no sì no no no LECCO sì no no no sì no LODI no no no no sì no MANTOVA sì no no no sì no MILANO sì no sì no no no MONZA sì no no sì sì no PAVIA sì no no no sì sì SONDRIO no no no no sì no VARESE sì no no no no no totale prove positive Lo strumento della carta regionale dei si è verificato potenzialmente eccellente anche se, per quanto riguarda l'utilizzo di online, presenta il limite del lettore esterno. Questo non solo rende difficile l'utilizzo della carta e quindi dei, ma comporta anche il costante aggiornamento del suo software. Sarebbe più funzionale un sistema di utilizzo della carta per i online senza l'installazione di un hardware aggiuntivo. C è ancora molto da fare. I siti dei comuni sono ancora lontani da un orientamento ai essendo concepiti soprattutto come strumento informativo o, al massimo, di rilascio di modulistica. I pochi disponibili sono spesso piuttosto farraginosi e richiedono una lunga sequenza di click. Quello che emerge dalla nostra inchiesta è l'esigenza di un mutamento di mentalità, maggiormente orientata al o piuttosto che alla semplice informazione. Occorre introdurre elementi di concorrenza - oltre che nell economia nelle amministrazioni pubbliche e, in generale, in tutti gli ambiti che non sono esposti a concorrenza di mercato. Le indagini comparative da parte di soggetti terzi - indipendenti e professionali - sui erogati ai cittadini possono contribuire alla misurazione della loro qualità, alla definizione di standard e obiettivi e quindi ad un confronto competitivo tra pubbliche amministrazioni.

3 Geert Bouckaert, nella prefazione del volume Valutare la Pubblica Amministrazione: tra organizzazione e individuo. Visioni dei valutatori italiani per performance e competitività (Franco Angeli, 2010) scrive che «lo scopo è di rendere le revisioni e le valutazioni funzionali alla traiettoria di riforma. L intenzione è quella di disseminare buone prassi e non ripetere azioni fallimentari. La ricerca comparativa, le revisioni della performance e la valutazione, pertanto, saranno fondamentali per le politiche di riforma del settore pubblico». 3. Produrre risultati utili con meno risorse ed evitando gli sprechi per risparmiare la PA ha molto da imparare dai cittadini La crisi economica e la revisione della spesa, prima che la PA, ha investito le famiglie e i consumatori. Alcune risposte virtuose di questi ultimi costituiscono esempi utili per la stessa PA: -acquistare insieme per risparmiare (gruppi d acquisto delle amministrazioni locali?); -acquistare a minor prezzo, sfruttando la concorrenza nel mercato, come è avvenuto nel settore sanitario con farmaci equivalenti; -acquisti/opere low cost e progettazione intelligente delle infrastrutture (esempio di opera high cost: le piste ciclabili cittadine; esempio di opere infrastrutturali progettate in modo errato: Malpensa 2000, l alta velocità ferroviaria che collega le città ma non gli aeroporti ); -finalizzare le entrate alle spese (esempio positivo: pagamento accesso Area C di Milano destinato al potenziamento della mobilità sostenibile). 4. Sulla strada degli open data La pubblica amministrazione deve pubblicare tutte le informazioni di cui è in possesso salvo poche, tassative eccezioni e renderle riutilizzabili da parte di chiunque, cittadini, associazioni e imprese. I benefici sono straordinari in termini democratici ed economici, così come i vantaggi per la collettività: più trasparenza dei conti pubblici, possibilità di sviluppare rielaborazioni e su quei dati, con applicazioni no profit o commerciali. Per esempio che utilizzino i dati per migliorare la vita del cittadino. Sfruttano open data molte applicazioni che permettono di orientarsi nel traffico cittadino o nelle metropolitane, in Francia, Regno Unito, Stati Uniti. Il sito Yelp completerà le proprie recensioni di ristoranti e locali grazie ai dati aperti forniti dalla Pa americana. È un opportunità anche per diventare consumatori, e non solo cittadini, più consapevoli. E soprattutto vi sono eclatanti casi di risparmio economico per la PA, a fronte di contenute spese, come dimostrano gli esempi di alcune amministrazioni pubbliche municipali inglesi e statali californiane: gli amministratori della città di Bristol, con l introduzione del proprio catalogo open data, hanno ridotto alcune voci di spesa di quindici volte; San Francisco, dalla pubblicazione online dei dati, risparmia più di 1 milione di dollari l anno riducendo del 21.7% le chiamate telefoniche ai centralini; il portale open data della California, costato circa 21mila dollari, ha fatto risparmiare ai contribuenti più di 20 milioni di dollari, risorse pubbliche che venivano impiegate per la flotta di auto blu dello stato USA, veicoli che i cittadini, grazie al controllo reso possibile dall accesso ai dati aperti governativi, hanno denunciato come non necessari.

4 Per il Commissario Ue all Agenda Digitale Neelie Kroes, la strategia europea a favore dell Open data rappresenta un segnale forte alle amministrazioni che potranno comprendere che i dati in loro possesso aumenteranno di valore se messi a disposizione del pubblico: I contribuenti hanno già pagato per queste informazioni: il minimo che possiamo fare è quindi di restituirle a chi le vuole utilizzare in modo innovativo per aiutare le persone, creare posti di lavoro e stimolare la crescita. L impatto degli open data sull economia dell Unione Europea, al 2010, è stato stimato in 32 miliardi di euro, con una crescita media annuale del 7%. Al momento in Italia le pubbliche amministrazioni locali stanno mettendo online i propri dati, in ordine sparso, e la normativa nazionale è ancora incompleta, nonostante i passi avanti compiuti con il decreto Crescita 2.0 di ottobre 2012, che punta a un pieno recepimento dell Agenda Digitale Europea e impone alle PA di rendere disponibili e utilizzabili i dati pubblici in formato aperto. La PA (Pubblica Amministrazione) possiede e gestisce enormi giacimenti di dati il cui valore per il nostro Paese viene stimato in miliardi di euro: resi pubblici questi dati consentirebbero l estrazione delle informazioni necessarie per produrre strumenti e innovativi per i cittadini e la loro condivisione permetterebbe lo sviluppo di un bene comune digitale liberamente fruibile. La trasparenza dei dati dà nuovi poteri al cittadino e al consumatore. Tutti così possono verificare la spesa pubblica e contribuire a combattere sprechi e illeciti. È un opportunità per sviluppare una nuova coscienza civica, con una partecipazione informata alla cosa pubblica. L illegalità diffusa ci vede protagonisti assoluti in Europa: per Trasparency International (organizzazione internazionale non governativa che si occupa della corruzione a tutti i livelli) l Italia, nel 2011, è sempre più in fondo nella classifica della corruzione, insieme alla Grecia. La corruzione percepita è rappresentata in una scala che va da 0 (corruzione percepita massima) a 10 (corruzione percepita minima) dall indice Cpi (Corruption perception index): l Italia è 69esima in graduatoria (con un rate di 3,9) su 182 Paesi al mondo come trasparenza, la Grecia è 82esima, ma prima di noi c è il Ruanda. La diffusione dell Open data è costantemente monitorata: vedere figura Mappa del datastore (tratta da: )

5 l Per approfondimenti, si veda il focus dedicato all open data pubblicato su Consumatori, Diritti e Mercato, la rivista on line di consumer policy edita da Altroconsumo: