Gestione della classe: Identificazione Strumenti Compensativi Misure Dispensative

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1 Gestione della classe: Identificazione Strumenti Compensativi Misure Dispensative Legge 170, 8 Ottobre 2010 Decreto Attuativo, 12/7/11 Linee Guida allegate D.A. Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista Cell aleluci76@gmail.com SOSdislessia, San Raffaele, Roma

2 Art. 1: Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia 1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacita' cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attivita' della vita quotidiana.

3 Omosessualità: Psicopatologia Società (Luci, Grandi 2012) - Culture antiche: accettata - DSM: psicopatologia - Metà anni 90: orientamento sessuale individualmente caratterizzato Mancinismo: - Fino agli anni 70: devianza - Dagli anni 70: caratteristica individuale il senso

4 Rispetto ai DSA: (Luci, Grandi 2012) in tutte le società nascono bambini con dislessia ma solo nelle società alfabetizzate la dislessia si manifesta come disturbo

5 Società diverse, diverse conseguenze del DSA (Luci, Grandi 2012) Nella società analfabeta: Secondo dopoguerra: 32% di analfabetismo Nella società alfabetizzata 1963: scuola media unica, 14 a 2012: obbligo scolastico termina a 17 a università Nella società digitalizzata: x lettura cultura: wikipedia informazione: twitter burocrazia: mail socialità: facebook

6 effettivamente (Luci, Grandi 2012) Società alfabetizzata e digitalizzata max espressività della dislessia

7 Definizione DSA Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento disturbi delle abilità scolastiche: DISLESSIA DISORTOGRAFIA DISGRAFIA DISCALCULIA

8 Sindromi genetiche una difficoltà persistente ad apprendere: Autismo Ritardo Mentale Ipoacusia DSA Svantaggio Socioculturale Ipovisione Psicopatologie Patologie neurologiche Disturbo ad apprendere Disturbo SPECIFICO ad apprendere SECONDARIO PRIMARIO

9 Caratteristica principale dei DSA SPECIFICITA il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale

10 Principale criterio diagnostico DISCREPANZA abilità nel dominio specifico interessato intelligenza generale deficitaria adeguata

11 Difficoltà vs Disturbo Differenziabili in termini ESCULSIVAMENTE QUANTITATIVI Continuum Normalità / Patologia: Norma Difficoltà Disturbo 0 ds /-1 ds e -2 ds/ <2 ds Freud

12 Proprietà di una curva Gaussiana Frequenza relativa (y) m = media della popolazione s = deviazione standard Il 68,3% dei dati di una pop ricade nell intervallo ± s Il 95,5% dei dati di una pop ricade nell intervallo ± 2s

13 Efficienza Intellettiva WISC III (6-16 a): QIT (QIV+QIP) QI= (EM/EC)x100 Md: 100 DS: 15 Borderline: <85 Patologia: < 70 Matrici di RAVEN, PM 47 (6-11 a) Percentili Patologia: <5 P Scala Leiter (2-20 a) QI (non verbale)

14 Caso QIT: 93 QIV: 97 QIP: 90 Decodifica: -2,5 ds Ortografia: - 4 ds Grafia: -1 ds Calcolo: +0,5 ds

15 Diritto allo studio Handicap / Doppia Diagnosi DSA Legge 104/92 Legge 170/10 Legge 53/03 PEI PDP ADHD, DSL, Autimo ad alto funzionamento,..???

16 Bisogni Educativi Speciali (MIUR 27/12/2012 ) Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: 1. Disabilità: funzionamento intellettivo limite (2,5%), disturbo dello spettro autistico lieve 2. Disturbi evolutivi specifici: DSA (3-4%), deficit di linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, disprassia, disturbo dell attenzione e dell iperattività (1%) 3. Svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale (difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse)

17 Bisogni Educativi Speciali (MIUR 27/12/2012 ) Un approccio educativo dovrebbe dar modo di individuare strategie e metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali senza bisogno di ulteriori precisazioni di carattere normativo Vi è la necessità di estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali le misure previste dalla Legge 170 per alunni e studenti con disturbi specifici di apprendimento

18 Bisogni Educativi Speciali: 1.5 Adozione di strategie di intervento per i BES: (MIUR 27/12/2012 ) Vi è la necessità di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato individuale o anche riferito a tutti i bambini della classe con BES, ma articolato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate Le scuole con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico possono avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011), meglio descritte nelle allegate Linee guida

19 Diritto allo studio Handicap / Doppia Diagnosi DSA ADHD DSL.. Legge 104/92 Legge 170/10 Legge 53/03 PEI PDP

20 LINEE GUIDA 6. CHI FA CHE COSA

21 Art. 3 Diagnosi 2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attivita' di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficolta', la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia. 3. E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all'articolo 7, comma 1. L'esito di tali attivita non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA.

22 LINEE GUIDA 7.1 I contenuti della formazione Principali strumenti che la scuola può utilizzare per l individuazione precoce del rischio di DSA Individuazione tempestiva: messa in atto di provvedimenti didattici, abilitativi e di supporto che possono modificare il percorso scolastico e il destino personale di studenti con DSA Scuola dell infanzia e primaria, necessaria: - maggior conoscenza degli indicatori di rischio - impostazione di una didattica di prevenzione Attività di identificazione: si deve esplicare in tutti gli ordini e gradi di scuola (molti DSA sfuggono alla individuazione)

23 LINEE GUIDA 2. L OSSERVAZIONE IN CLASSE Manifestazione DSA: ritardo e/o atipia definiti sulla base della media degli altri alunni DSA: sviluppano stili di apprendimento e caratteristiche cognitive specifiche, da riconoscere per attivare PDP Capacità di osservazione insegnanti = fondamentale: - Scuola dell infanzia e primaria: riconoscimento - Percorso scolastico: per individuare le caratteristiche cognitive su cui puntare per il successo formativo

24 LINEE GUIDA 2. L OSSERVAZIONE IN CLASSE 2.1 Osservazione delle prestazioni atipiche Individuazione DSA: - non necessariamente: strumenti appositi - può bastare: l osservazione delle prestazioni (lettura, scrittura, calcolo) Es. Scrittura: errori ricorrenti, duraturi, non occasionali (nei più grandi: estrema difficoltà a controllare regole ortografiche o punteggiatura) Es. Lettura: - lettura sillabica ben oltre ½ 1a cl primaria - Lettura della stessa parola in modi diversi nel medesimo brano - Perdita frequente del segno o della riga

25 Prove di lettura per la scuola Brano: - Velocità (n. di sillabe) - Correttezza (n. di errori) ERRORI: omissioni, inversioni, salto di riga (non considerare le esitazioni!) Brano: con domande a scelta multipla (10 domande): - N. di errori

26 Pillole di statistica: Media Media: Sommatoria dei punteggi / N. dei punteggi x N i 1 N Es. Media: /4= 6 Moda: 6 x i MODA >fq

27 Prova di scrittura (ortografia) Dettato Brano: Numero di errori rispetto alla media Analisi qualitativa: - Errori fonologici - Errori non fonologici - Accenti - Doppie

28 Errori Fonologici Non è rispettato il rapporto grafema/fonema: Scambio di grafemi (folpe/volpe) Omissione/aggiunta lettere/sillabe Inversioni (li/il) Grafema inesatto (pese/pesce)

29 Errori Non Fonologici Errori nella rappresentazione ortografica: Separazioni illegali (in sieme) Fusioni illegali (lacqua) Scambio grafema omofono (C/Q) Omissioni aggiunta h (verbo/locativo)

30 Altri Processo deficitario sottostante dipendente da analisi uditiva/sviluppo nella competenza ortografica: Raddoppiamenti Accenti

31 Prova di scrittura: grafia - Velocità di scrittura: n. scritti al minuto - Check-list

32 Check-list disgrafia (Tressoldi Cornoldi) 1. Scrive lettere in dimensioni troppo grandi 2. Scrive lettere in dimensioni troppo piccole 3. Scrive lettere in dimensioni diverse e irregolari 4. La sua scrittura non si tiene entro i margini della riga 5. Non rispetta i margini del foglio 6. In atampatello, lascia spazi irregolari fra le lettere 7. Lascia spazi irregolari e insufficienti fra parola e parola 8. Il tratto della matita/penna è troppo forte, tenue, a strappi o con altre forme di irregolarità 9. Scrive senza scorrevolezza 10. La presa della penna/matita non è corretta 11. Non tiene la mano allineata con foglio e spalla 12. Non tiene una posizione eretta del corpo e normale della testa 13. Scrive con le lettere fortemente inclinate a dx / sx / irregolarmente inclinate

33 Check-list disgrafia (Tressoldi Cornoldi) 14 Nel corsivo, non scrive le maiuscole più grandi delle minuscole 15 Nel corsivo, non unisce fluidamente le varie lettere di una parola 16 La forma delle lettere presenta: angolature eccessive; forme troppo ricurve; tratti iniziali poco leggibili; tratti finali mal segnati 17 Presenta difficoltà a chiudere le lettere A B F etc 18 Presenta cattiva chiusura delle punte superiori (L come T; E come I) 19 Presenta la chiusura non richiesta di tratti (I come E) 20 Rende dritti tratti verso l alto che dovrebbero essere incurvati (N come U; C come I) 21 Presenta difficoltà nel tratto finale (non portato in su o in giù o non reso orizzontale a sx) 22 Presenta la parte alta troppo breve (nelle lettere B D H K) 23 Presenta difficoltà nell incrociare la T 24 Presenta lettere troppo piccole 25 Presenta chiusura di lettere a curva aperta (C H U W) 26 Presenta omissione di parti di una lettera

34 Prove per il calcolo e numeri - Operazioni: addizioni (3) /sottrazioni (3) /moltiplicazioni (3) - Conteggio in avanti (fino a ): Errori e Tempi - Conteggio indietro (100-1): Errori e Tempi - Ordinamento numeri: dal maggiore al minore (4x5 serie) dal minore al maggiore (4x5 serie)

35 Articolo 2 Individuazione di alunni e studenti con DSA 1. Le istituzioni scolastiche provvedono a: segnalare alle famiglie le evidenze persistenti nonostante l applicazione di adeguate attività di recupero didattico mirato di un possibile DSA al fine di avviare il percorso per la diagnosi

36 LINEE GUIDA 2. L OSSERVAZIONE IN CLASSE 2.1 Osservazione delle prestazioni atipiche Quando un docente osserva prestazioni atipiche Atipia permane: attività di recupero e potenziamento - Comunicazione alla famiglia di quanto riscontrato - Consiglio di ricorrere ad uno specialista per accertare la presenza o meno di un DSA

37 Comunicazione alla famiglia (Alessandra Luci) Gentili, con la presente, in base a quanto previsto dalla legge 170/2010, dal decreto attuativo 5669/2011, dalla Consensus Conference sui Disturbi Specifici di Apprendimento effettuata dall Istituto Superiore di Sanità (2011), il Consiglio della classe, in accordo con il Dirigente scolastico dell Istituto, comunica la presenza di persistenti difficoltà negli apprendimenti di linguaggio/motricità fine/lettura/scrittura/grafia/calcolo dell alunno, nonostante le attività di recupero didattico mirato attuate dagli insegnanti nei mesi intercorsi tra - /20 e consistiti in:. Si propone, pertanto, come già comunicatovi verbalmente in data, di consultare i Servizi Specialistici preposti al fine di un approfondimento clinico e di consegnarne apposita documentazione scritta al Dirigente Scolastico, affinchè il Consiglio di Classe stesso possa provvedere all attuazione di un percorso didattico individualizzato e personalizzato, che garantisca il diritto allo studio di Vostro figlio. Firma: Consiglio di classe e Dirigente Scolastico

38 La Relazione per il clinico (A. Luci) - Da quanto conosce l alunno e per quante ore a settimana lo vede - Livello di lettura in termini di velocità, correttezza e comprensione del testo scritto - Livello di scrittura in termini ortografici, grafici, di costruzione del testo scritto - Livello del calcolo e dei numeri - Livello di espressione orale - Livello attentivo - Rispetto delle regole - Riconoscimento dell autorità - Rapporto con i pari

39 Art. 3: DSA Diagnosi 1. La diagnosi dei DSA e' effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici gia' assicurati dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed e' comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell'ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate.

40 La diagnosi (Versari, 2011): non costituisce una semplice attestazione di DSA quanto piuttosto lo strumento con cui la sanità indica TUTTI gli elementi di competenza a disposizione, perché famiglia e scuola possano assolvere al meglio i propri rispettivi compiti

41 Consensus Conference 2007: Relazione diagnostica REFERTO SCRITTO Il professionista sanitario redige un referto scritto sulla valutazione attuata, indicando: motivo d invio risultati delle prove somministrate giudizio clinico sui dati riportati Strumenti compensativi e misure dispensative

42 Articolo 5 Interventi didattici individualizzati e personalizzati 1. La scuola garantisce ed esplicita, nei confronti di alunni e studenti con DSA, interventi didattici individualizzati e personalizzati, anche attraverso la redazione di un Piano didattico personalizzato, con l indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative adottate

43 LINEE GUIDA 3.1 Documentazione dei percorsi didattici La scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte dal disturbo: dati anagrafici dell alunno tipologia di disturbo attività didattiche individualizzate attività didattiche personalizzate strumenti compensativi utilizzati misure dispensative adottate forme di verifica e valutazione personalizzate

44 Art. 5 Misure educative e didattiche di supporto 1. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilita didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari

45 Art. 5 Misure educative e didattiche di supporto 2. Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche, a valere sulle risorse specifiche e disponibili a legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, garantiscono:

46 Art. 5 Misure educative e didattiche di supporto a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate;

47 Articolo 4 Misure educative e didattiche 1. Istituzioni scolastiche (Linee guida): attuano i necessari interventi pedagogico-didattici per il successo formativo degli alunni con DSA - attivando percorsi di didattica individualizzata e personalizzata - ricorrendo a strumenti compensativi e misure dispensative

48 Articolo 4 Misure educative e didattiche 2. I percorsi didattici individualizzati e personalizzati articolano gli obiettivi, compresi all interno delle indicazioni curricolari nazionali per il primo e per il secondo ciclo, sulla base del livello e delle modalità di apprendimento dello studente con DSA adottando proposte di insegnamento che - tengano conto delle abilità possedute - potenzino anche le funzioni non coinvolte nel disturbo

49 Art. 5 Misure educative e didattiche di supporto b) l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonche' misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualita' dei concetti da apprendere;

50 Articolo 4 Misure educative e didattiche 4. Le Istituzioni scolastiche: - assicurano l impiego degli strumenti compensativi - curano l acquisizione, da parte dell alunno con DSA, delle competenze per un efficiente utilizzo 5. Misure dispensative finalizzata ad evitare affaticamento e disagio in compiti direttamente coinvolti dal disturbo senza ridurre il livello degli obiettivi di apprendimento previsti nei PDP

51 LINEE GUIDA 3. DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA Strumenti compensativi e misure dispensative La Legge 170/2010 art.5 b Strumenti compensativi: strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell abilità deficitaria: sintesi vocale: compito di lettura ascolto registratore: consente di non scrivere gli appunti videoscrittura con correttore ortografico: permettono la produzione di testi sufficientemente corretti (no: rilettura e contestuale correzione degli errori) la calcolatrice: facilita le operazioni di calcolo altri strumenti tecnologicamente meno evoluti: tabelle, formulari, mappe concettuali, etc.

52 Strumenti compensativi: Decreto Attuativo 5669/2011 e Linne Guida, legge 170/2010 sintesi vocale (in alternativa: presenza di una persona che legga gli items dei test, le consegne dei compiti, le tracce dei temi o i questionari con risposta a scelta multipla) utilizzazione di libri e vocabolari digitali semplificazione del testo di studio, attraverso la riduzione della complessità lessicale e sintattica utilizzazione di mappe o schemi nell attività di produzione per la costruzione del testo utilizzazione del computer (con correttore ortografico e sintesi vocale per la rilettura) per velocizzare i tempi di scrittura e ottenere testi più corretti utilizzazione del registratore per prendere appunti calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo, tabella pitagorica, formulario personalizzato, etc strumenti tecnologicamente meno evoluti: mappe concettuali, schemi, tabelle, formulari, e altri mediatori didattici che possono sia facilitare la comprensione sia supportare la memorizzazione e/o il recupero delle informazioni

53 Internazionale 12-18/3/2010, n.837, anno 17: Non toccate quel tasto! TECNOPSICOSI: Socrate: la scrittura crea dimenticanze nell animo dei discenti, perché non usano la memoria Malesherbes: la lettura dei giornali isola socialmente le persone distogliendole dalla pratica, spiritualmente edificante, di ricevere in gruppo le notizie dal pulpito (1700 DC) ADAMS: la tecnologia che c era quando siamo nati sembra normale, quella che arriva prima dei nostri 35 anni è emozionante e tutto quello che viene dopo è sospetto

54 Strumenti compensativi (L. Grandi) Strumenti compensativi: strumenti utili ad esprimere e/o migliorare il proprio potenziale. Es: calcolatrice, PC, tabelle riassuntive, il registratore, ecc. Esempio: Miopia vs Apprendimento

55 LINEE GUIDA 3. DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA Strumenti compensativi e misure dispensative Tali strumenti: - sollevano l alunno con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo - senza facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo L utilizzo di tali strumenti non è immediato e i docenti - anche sulla base delle indicazioni del referente di istituto -avranno cura di sostenerne l uso da parte di alunni con DSA

56 LINEE GUIDA 3. DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA Strumenti compensativi e misure dispensative Misure dispensative: interventi che consentono all alunno di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano difficoltose e non migliorano l apprendimento: Esempi: - non far leggere a un dilessico un lungo brano: l esercizio non migliora la prestazione nella lettura! - > tempo o contenuto significativo ma ridotto: il disturbo li impegna per + tempo dei compagni nella decodifica degli items!

57 LINEE GUIDA 3. DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA Strumenti compensativi e misure dispensative stimare in che misura la difficoltà penalizza l alunno rispetto ai compagni calibrare di conseguenza un tempo aggiuntivo o la riduzione del materiale di lavoro Ragionevole: 30% > (in assenza di indici più precisi) Misure dispensative: valutate in base all effettiva incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste non creare percorsi immotivatamente facilitati non mirano al successo formativo dei DSA

58 LINEE GUIDA 5. LA DIMENSIONE RELAZIONALE Dispensare l alunno con DSA da alcune prestazioni (es. la lettura ad alta voce in classe) oltre a non avere rilevanza sul piano dell apprendimento evita la frustrazione collegata alla dimostrazione della propria difficoltà

59 Misure dispensative (L. Grandi) Misure dispensative: strategie didattiche messe in atto per rendere le richieste della scuola più funzionali al raggiungimento degli obiettivi scolastici Esempi: - più tempo per le verifiche - minori compiti a casa - dispensa dalla lettura ad alta voce ecc.

60 Misure dispensative Decreto Attuativo 5669/2011 e Linee Guida, legge 170/2010 tempi aggiuntivi per l espletamento delle prove o, in alternativa e comunque nell ambito degli obiettivi disciplinari previsti per la classe, di verifiche con minori richieste dispensa dalla lettura a voce alta in classe dispensa dalla lettura autonoma di brani la cui lunghezza non sia compatibile con il suo livello di abilità dispensa da tutte quelle attività ove la lettura è la prestazione valutata dispensa dalla valutazione della correttezza della scrittura accompagnamento o integrazione della prova scritta con una prova orale attinente ai medesimi contenuti dispensa dalle prestazioni scritte in lingua straniera in corso d anno scolastico e in sede di esami di Stato Circa la Lingua straniera, oltre quanto già espresso, si raccomanda: - comprensione (orale o scritta): valorizzare la capacità di cogliere il senso generale del messaggio - produzione: dare più rilievo all efficacia comunicativa, ossia alla capacità di farsi comprendere in modo chiaro, anche se non del tutto corretto grammaticalmente

61 STRUMENTI per lo STUDIO (anastasis) Prendere appunti Leggere Elaborare Memorizzare ed esporre Libro LiveScribe Sintesi Vocale Mappe Tabelle Mappe Tabelle

62 Strumenti di lettura

63 Strumenti di scrittura A. Luci

64 Dice il saggio

65 Da CINA a TAIWAN (Google Maps) 57.Attraversa l'oceano Pacifico a nuoto, circa 20 ore 34 min, 165 Km

66 Nell era digitale (Luci, Grandi 2012) gli apprendimenti passano non solo per il canale visivoverbale tipico della letto-scrittura, ma anche, e soprattutto, per i canali visivo-non verbale, uditivo e cinestesico, tipici del web per i ragazzi di oggi il verbo apprendere non è più sinonimo del verbo leggere (L. Grandi) nell era digitale è possibile apprendere e conoscere anche con una lettura poco efficiente

67 Gianfranco Ravasi ( Avvenire, Settembre 2011) "Fermiamoci solo su questa parola che sembra un po' fuori moda, «studiare». Non è un esercizio facile perché esige impegno, attenzione, costanza; ma chi entra in questa consuetudine riesce a capire per quale ragione in latino studère abbia come accezione primaria proprio l'«appassionarsi». Ecco, il vero studio non è soltanto apprendimento, ma ricerca, analisi, riflessione, creatività e alla fine l'aprirsi di orizzonti inattesi e immensi. (G.R.) che questo avvenga leggendo, ascoltando, sentendo, vedendo o esperendo (A. Luci)

68 LINEE GUIDA 5. LA DIMENSIONE RELAZIONALE Nell alunno con DSA possono innestarsi delicate problematiche psicologiche per l utilizzo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative Compagni di classe: strumenti compensativi/misure dispensative = incomprensibili facilitazioni Coordinatore di classe (sentita la famiglia) può avviare iniziative per condividere con i compagni le ragioni dell applicazione degli strumenti e delle misure (per evitare stigmatizzazione e ricadute psicologiche negative) Necessità: creare un clima della classe accogliente, praticando una gestione inclusiva, tenendo conto degli specifici bisogni educativi degli alunni DSA

69

70 STELLE SULLA TERRA

71 Un consiglio ai bambini e ragazzi con la mia stessa difficoltà Andrea, 18 anni (Dr.ssa Roberta Penge)

72 w.sosdislessia.it : ARTICOLI Bibliografia I Disturbi Specifici di Apprendimento e la reciprocità dei ruoli professionali di Luci A. Rassegna dell istruzione, pp 28 34, Le Monnier La dislessia nell era digitale. Riabilitazione, abilitazione e potenziamento digitale di Luci A. e Grandi L. Rivista Minori giustizia, pp Edizioni Franco Angeli; 3/2012 Una legge per la dislessia di Luci A. Rivista Cittadini in crescita, 1/2011, Istituto degli Innocenti, Firenze Bambini dislessici: il diritto di crescere e di conoscere di Luci A. Rivista Minori giustizia, 3/2011, Edizioni Franco Angeli Il ruolo della psicoterapia nei Disturbi Specifici di Apprendimento di Luci A. e Ruggerini C., Dslessia, 2010, Edizioni Erickson Guida: Guida alla dislessia per genitori, terza edizione A cura di L. Grandi, Associazione Italiana Dislessia; 2012, w.aiditalia.org DSA Documento d intesa, PARCC, 2011, w.lineeguidadsa.it

73 GRAZIE!!!

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