Legge n. 170 / 10 ottobre 2010
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1 CORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI SU DSA E NUOVE NORMATIVE dr. Thomas Rivetti 1 Legge n. 170 / 10 ottobre 2010 Art.1 Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia Art. 2 Finalità : a) garantire ai DSA il diritto all istruzione b) favorire il successo attraverso misure didattiche di supporto c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori f) diagnosi precoce.. percorsi didattici riabilitativi, g) incrementare la comunicazione famiglia,scuola, servizi e la collaborazione h) assicurare pari opportunità 2 1
2 Art. 3 Diagnosi 1. La diagnosi dei DSA e' effettuata nell'ambito del Servizio sanitario nazionale ed e' comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio possono prevedere che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate. (nota regionale prot aprile 2011 riconoscere diagnosi di psicologi o neuropsichiatri infantili privati anche non accreditati ma con criteri specifici di valutazione) 2. La scuola deve comunicare per iscritto alla famiglia persistenti difficoltà, nonostante adeguate attività di recupero 3. E compito delle scuole di ogni ordine e grado attivare interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA sulla base dei protocolli regionali (da emanare). L esito non costituisce diagnosi di DSA. 3 Art. 4 Formazione nella scuola 1. è assicurata un adeguata preparazione problematiche DSA.. finalizzata ad acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategie didattiche, metodologiche e valutative adeguate. 2. è autorizzata una spesa di Art. 5 Misure educative e didattiche di supporto Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche garantiscono: a) didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate; b) l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni ; c) per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilita' dell'esonero. 4 2
3 ARTICOLI MENO INERENTI AL LAVORO SCOLASTICO Art. 6 Misure per i familiari 1. I familiari possono usufruire di orari di lavoro flessibili Art. 7 Disposizioni di attuazione Art. 8 Competenze delle regioni a statuto speciale e delle provincie autonome Art. 9 Clausola di invarianza finanziaria 5 DISTINGUERE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO DA DISTURBI SPECIFICI In media un insegnante con 25 alunni ne indica un gruppetto di 7 8 come incerto o deficitario negli apprendimenti. Diversi sono però i profili possibili: 1. Condizione di handicap (mentale, visivo, uditivo, multiplo) (1,2%) 2. Disturbo specifico di apprendimento (4%) 3. Disturbi specifici collegati (DDAI, autismo ad alto funzionamento, problematiche emotive gravi, ecc.) (4%) 4. Svantaggio socioculturale grave (condizioni di deprivazione precoce, appartenenza a gruppi svantaggiati e/o stranieri) 5. Difficoltà scolastiche in altre aree scolastiche rilevanti (lingua straniera, aspetti avanzati dell apprendimento matematico, abilità trasversali di studio, ecc.) 6 3
4 Nel contesto italiano si fa fede ad un documento elaborato con il metodo della Consensus Conference dai rappresentanti delle principali organizzazioni dei professionisti che si occupano di questi disturbi. Il primo criterio per una diagnosi di DSA (disturbo specifico dell apprendimento) è la SPECIFICTA, ovvero il disturbo riguarda uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo. Questo è il criterio della discrepanza che consta nella differenza significativa tra il dominio interessato e l intelligenza generale. Perciò: 1) E necessario utilizzare test standardizzati, sia per l intelligenza generale, sia per l abilità specifica 2) E necessario escludere la presenza di altre condizioni che potrebbero influenzare i risultati dei test (menomazioni sensoriali, svantaggio ) La discrepanza, in termini numerici, richiede che il QI non sia sotto un livello di 85 e che l abilità specifica si discosti di almeno 2ds dai valori normativi 7 La Consensus descrive inoltre altre caratteristiche dei DSA: il carattere evolutivo di questi disturbi la diversa espressività del disturbo nelle diverse fasi evolutive dell abilità in questione la quasi costante associazione con altri disturbi (comorbilità) il carattere neurobiologico delle anomalie processuali che caratterizzano i DSA il fatto che il disturbo specifico deve comportare un impatto significativo e negativo per l adattamento scolastico e/o per le attività della vita quotidiana 8 4
5 I FATTORI PER UNA MIGLIORE PROGNOSI 1. Capacità relazionali e atteggiamento positivo di fronte alla vita 2. Autoattribuzioni appropriate e realismo 3. Presenza di genitori adeguati 4. Presenza di un adulto di riferimento che abbia guidato e consigliato il giovane 5. Alto quoziente intellettivo 9 L IMPORTANZA DI UNA IDENTIFICAZIONE PRECOCE Già attorno ai 5 anni (ultimo anno della scuola dell infanzia) è possibile, all interno della scuola, identificare il livello dei prerequisiti all apprendimento: l ampiezza del vocabolario eventuali ritardi nel linguaggio scarsa capacità di riconoscere le quantità tratto grafico molto incerto Uno strumento molto utile per insegnanti è l IPDA L osservazione di questi aspetti e l utilizzo di questo strumento non costituiscono diagnosi, ma possono far pensare ad un eventuale segnalazione. 10 5
6 Altri momenti in cui poter effettuare diagnosi precoce sono Alla fine della seconda elementare per la dislessia, la disgrafia e la disortografia) Alla fine della terza elementare per la discalculia In tutti i passaggi da un ordine di scuola ad un altro L identificazione precoce è uno degli interventi più efficaci nei distrubi e nelle difficoltà di apprendimento perché: ola tempestività dell intervento appare come una delle condizioni più rilevanti per il successo e l economicità dello stesso (Cornoldi e Pra Baldi, 79) o Un adeguato trattamento del deficit che si presenta a livello di prerequisiti porrebbe i soggetti a rischio su un piano maggiormente paritario nei confronti dei coetanei nella prosecuzione del percorso scolastico riducendo, o evitando, effetti su aspetti di personalità o del sé aspettative distorte da parte di genitori ed insegnanti 11 IL PDP Quando necessario, nei casi di alunni con DSA, la scuola può utilizzare un pdp (piano didattico personalizzato): ANALISI DELLA SITUAZIONE DELL ALUNNO L analisi della situazione dell alunno deve riportare le indicazioni fornite da chi ha redatto la segnalazione, quelle pervenute dalla famiglia e dall allievo stesso ed i risultati del lavoro di osservazione condotto a scuola. Deve rilevare le specifiche difficoltà che l allievo presenta ed anche i suoi punti di forza. LIVELLO DEGLI APPRENDIMENTI Vanno individuati gli effettivi livelli di apprendimento, con le modalità più adeguate a valorizzare le effettive competenze dell allievo oltrepassando le sue specifiche difficoltà. OBIETTIVI E CONTENUTI DI APPRENDIMENTO PER L ANNO SCOLASTICO Vanno individuati gli obiettivi essenziali ed i contenuti fondamentali che l allievo deve acquisire, affinché sia mantenuta la validità effettiva del corso di studi, ma, al contempo, assicurando un volume di lavoro compatibile con le specifiche modalità di funzionamento (tenere conto che ciò che ad un altro costa cinque, ad esempio, ad un allievo con DSA costa dieci ). 12 6
7 METODOLOGIE Vanno individuate le metodologie più adatte ad assicurare l apprendimento dell allievo in relazione alle sue specifiche condizioni (ad es. metodologie uditive e visive per alunni con problemi di lettura). MISURE E STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI Vanno individuati gli strumenti compensativi e dispensativi necessari a sostenere l allievo nell apprendimento. VALUTAZIONE FORMATIVA E VALUTAZIONE FINALE Andranno specificate le modalità attraverso le quali si intende valutare i livelli di apprendimento. Dovrà essere esplicitamente esclusa la valutazione degli aspetti che costituiscono la disabilità stessa, ad esempio della correttezza ortografica e sintattica per gli allievi disgrafici o disortografici sia nella valutazione dell italiano che delle altre discipline come dell aritmetica, della storia, ecc.per ogni disciplina andranno pertanto individuate le modalità che consentano di appurare l effettivo livello di apprendimento. 13 STRUMENTI COMPENSATIVI Tabella dei mesi, tabella dell'alfabeto Tavola pitagorica Tabella delle misure, tabella delle formule geometriche. Calcolatrice. Registratore. Computer con programmi di video scrittura con correttore ortografico e sintesi vocale. (CM 4099/A/ ) 14 7
8 Gli strumenti compensativi fanno parte del programma di abilitazione. La decisione su quando e come usare gli strumenti compensativi avviene sulla base della diagnosi, della presa in carico, del progetto riabilitativo e didattico 15 ES. LA SINTESI VOCALICA Per utilizzare la sintesi vocale al fine di compensare le difficoltà di lettura, è indispensabile che in fase di valutazione sia valutata la capacità della comprensione da ascolto: se uno studente presenta una difficoltà di questa natura è ininfluente da dove arriva la voce (sintesi o insegnante) per comprendere un testo. 16 8
9 Quando introdurre strumenti informatici di compenso Dipende dalla gravità del problema Dalla sua estensione Dal livello scolastico C è condivisione da parte dello studente? L'efficacia di strumenti compensativi è strettamente correlata alla capacità d'uso: non è sufficiente fornire computer e relativi programmi agli studenti con DSA e pensare in questo modo di aver risolto le difficoltà di apprendimento. E fondamentale insegnare agli studenti con DSA ad utilizzarli in modo corretto e consapevole. 18 9
10 STRUMENTI DISPENSATIVI Dispensa dalla lettura ad alta voce, dalla scrittura veloce sotto dettatura, dall uso del vocabolario, dallo studio mnemonico delle tabelline. Dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta. Programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa. Organizzazione di interrogazioni programmate. Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma. (CM 4099/A/ ) 19 Compensare con Dispensare da In modo mirato su caratteristiche del bambino, ragazzo Flessibilità Adattamento Personalizzazione 20 10
11 INTERVENTI PER DSA E I DA Devono essere mirati non generici Strutturati: valutazione pre/post, obiettivi, tempi, materiali, metodi Condivisi ed integrati: psicologo dell apprendimento o altro professionista, scuola, famiglia, in relazione alle necessità, lavorano in sinergia nel rispetto reciproco 21 L IMPORTANZA DELLA SCUOLA L attività che la scuola svolge in modo consapevole in relazione a scopi precisi con L uno studente in difficoltà o con disturbo è indispensabile per potenziare le abilità carenti e mantenere nel tempo i progressi realizzati sostenendo l autostima e la motivazione. La scuola svolge un importante ruolo di prevenzione terziaria che solo essa può svolgere: lo studente con DSA necessita di essere seguito in modo particolare, con appoggio psicologico, con accorgimenti didattici, con eventuali provvedimenti dispensativi e/o compensativi, per il corso della sua carriera scolastica e non solo nella fase iniziale, dopo la diagnosi. La relazione esperti, scuola e famiglia va curata e mantenuta affinché i progetti di intervento siano efficaci oltre che efficienti
12 DISTURBO SPECIFICO DI LETTURA (DISLESSIA EVOLUTIVA) La dislessia è una difficoltà che riguarda il processo di decodifica della lettura e non altri suoi aspetti (comprensione) Riguardo ai disturbi specifici di decodifica della lettura, oltre ai criteri generali relativi a tutta la categoria dei DSA, i punti generalmente condivisi riguardano: 1) la necessità di somministrare prove standardizzate di lettura a più livelli: lettere, parole, non parole, brano; 2) la necessità di valutare congiuntamente i due parametri di rapidità/accuratezza nella performance; 3) la necessità di stabilire una distanza significativa dai valori medi attesi per la classe frequentata dal bambino [convenzionalmente fissata a 2ds dalla media per la velocità e al di sotto del 5 percentile per l accuratezza], in uno o nell altro dei due parametri menzionati. 23 Età a cui si può diagnosticare: fine seconda elementare Strumenti diagnostici più utilizzati: prove MT, DDE 2 lettura di parole e di non parole Individuazione precoce: ultimo anno scuola infanzia, ma segnali già prima Attività specifiche che possono aiutare: Familiarizzare il bambino col mondo dei libri (visite in libreria, biblioteca, esposizioni libri) Offrire con l esempio l idea del piacere associato alla lettura Prevedere a scuola momenti dedicati alla lettura personale Leggere al bambino facendo in modo che possa seguire bene dove si legge (es.tutoring) Prevedere scambi di comunicazione scritta 24 12
13 Far leggere al bambino testi noti o scritti da lui stesso Registrare la lettura e farla riascoltare con il libro sott occhio Far leggere al computer Far leggere testi di particolare interesse e libri gioco Fare giochi che prevedono composizione e scomposizione di parole Fare giochi che prevedono ricerca visiva rapida (es. trova la parola in questo insieme di lettere) Discutere insieme alla classe dell importanza e la bellezza di leggere Indurre nel bambino la convinzione di avere in sé i mezzi per migliorarsi Ricorso a misure compensative e dispensative 25 13
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