Grande Depressione e Grande Recessione: una prospettiva storica. Lezione 16_2 Mauro Rota mauro.rota@uniroma1.it
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1 Grande Depressione e Grande Recessione: una prospettiva storica Lezione 16_2 Mauro Rota mauro.rota@uniroma1.it
2 Il Quadro attuale Anche prima della crisi le economie europee avevano bassi tassi di crescita (rispetto al trend secolare) La crisi finanziaria è stata uno shock molto duro con effetti di breve e medio periodo Quando la crisi esplose nel 2007, molti economisti e commentatori dissero: «Mai sprecare una buona crisi»
3 Ottimisti contro Pessimisti La crisi è una opportunità per accelerare la riforma del sistema economico europeo (la stessa prospettiva degli anni successivi al 1945) Tuttavia, l urgenza delle decisioni potrebbe condurre ad un maggior intervento pubblico con l effetto collaterale di minare ulteriormente la crescita economica di lungo periodo (seguendo gli effetti delle politiche degli anni trenta)
4 Quale prospettiva per l Europa? Le crisi gemelle: crisi bancaria e crisi del debito sovrano Gli obiettivi di breve periodo sono: mantenere la moneta unica europea e avviare la ripresa nella zona euro Oltre il breve termine: l Europa fronteggia una crisi strutturale che richiede una risposta istituzionale
5 Il breve periodo Da un lato, le politiche restrittive sembrano essere inevitabili per fermare la crescita del debito pubblico e dei deficit Dall altro lato, si rafforza la prospettiva di un nuovo «Piano Marshall» per l Europa che aiuti i paesi a ridurre strutturalmente i deficit di bilancio
6 Questioni strutturali Medo e lungo periodo L agenda Europea per il 2020 enfatizza la necessità di accrescere la partecipazione al lavoro nei paesi UE e di investire maggiormente in ricerca e sviluppo e nel capitale umano Ma esistono ancora preoccupazioni sul futuro ruolo dell Europa nell economia mondiale Le sfide macroeconomiche per l Europa di oggi sono molto simili a quelle che i paesi europei dovettero fronteggiare dopo la Grande Depressione
7 Le domande fondamentali Le risposte politiche dell Europa sono errate o possono condurre a futuri sentieri di sviluppo? Può l Europa trovare un nuovo equilibrio tra il suo generoso sistema di welfare e i tagli alla spesa pubblica? Noi ci occuperemo solo della prima questione
8 Paesi avanzati oggi La crisi è cominciata nel 2007M10 ed è peggiorata fino a 2009M8. Poi la produzione industriale è tornata a crescere Ma il picco pre-crisi è ancora lontano Nel 2011 l IPI nei paesi avanzati è tornata al livello del 2004 Nell EU17 il punto peggiore della crisi è stato raggiunto nel 2008M4. Poi una debole ripresa si è verificata fino a 2011M7 (esplosione della crisi del debito).
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10 IPI e Grande Depressione La ripresa partì dopo il 1931 quando molti paesi abbandonarono il Gold Standard La ripresa fu più rapida quanto prima fu abbandonato il Gold Standard
11 Produzione industriale negli anni 30 (fonte: Romer 1993)
12 I fatti stilizzati Differenti risposte alla crisi corrente nei paesi occidentali Differenti risposte comparando crisi attuale e Grande Depressione La ripresa non è stata così rapida come appariva nel 2009 e nel 2010 La crisi finanziari può aver avuto un effetto avverso sul reddito potenziale (come in USA negli anni trenta) attraverso le conseguenze fiscali e l interruzione dei flussi di investimento
13 Comparazione tra oggi e ieri
14 Produzione industriale oggi in EU EU :1 02:1 04:1 06:1 08:1 10:1 12:1
15 Produzione industriale in Italia, Germania e USA oggi (fonte: oecd) Jan-2000 May-2000 Sep-2000 Jan-2001 May-2001 Sep-2001 Jan-2002 May-2002 Sep-2002 Jan-2003 May-2003 Sep-2003 Jan-2004 May-2004 Sep-2004 Jan-2005 May-2005 Sep-2005 Jan-2006 May-2006 Sep-2006 Jan-2007 May-2007 Sep-2007 Jan-2008 May-2008 Sep-2008 Jan-2009 May-2009 Sep-2009 Jan-2010 May-2010 Sep-2010 Jan-2011 May-2011 Sep-2011 Jan-2012 May-2012 Sep-2012 germany italy united states
16 Un differente ambiente economico Gli anni trenta furono un periodo di disintegrazione dei mercati. Oggi i mercati sono maggiormente integrati La stabilità macroeconomica prima della crisi corrente, shocks macro prima della Grande Depressione
17 Le risposte alla Grande Depressione Politiche monetarie e fiscali espansive aiutarono la ripresa generando tassi di crescita positivi nel breve periodo. Ma tali politiche sono state nocive per la crescita nel lungo periodo Un nuovo ruolo per lo stato Ritorno al protezionismo
18 Le opzioni di risposta alla Grande Recessione Il protezionismo non è (sfortunatamente) una opzione da scartare Le assicurazioni sui depositi bancari ed una riforma della regolamentazione dei mercati (come negli anni 30) dovrebbero essere ben concepite per evitare un ritorno alla «financial repression» e sufficientemente efficaci nel prevenire future crisi bancarie
19 Lezioni dal passato L abbandono dei cambi fissi e le politiche espansive aiutarono la ripresa negli anni trenta Ma il naturale corso degli eventi fu interrrotto dalla II guerra mondiale Per cui potremmo provocatoriamente chiederci come la ripresa sarebbe proceduta e quali tassi di crescita avremmo registrato se non ci fosse stata la guerra. Ovviamente, non abbiamo un controfattuale per rispondere a tale domanda.
20 ma la storia offre ulteriori spunti L abbandono dell euro farebbe accelerare la ripresa come fece l abbandono del Gold Standard? La risposta è probabilmente no: la conseguente svalutazione attiverebbe l inflazione che è dannosa per la stabilità macro e la crescita Nei paesi sviluppati la svalutazione non aiuta la crescita a differenza di quanto fa nei paesi in ritardo di sviluppo
21 La realizzazione di politiche espansive potrebbe aiutare la crescita nel breve periodo? La risposta è: dipende se le politiche espansive sono indirizzate al miglioramento del capitale umano ed alla ricerca e sviluppo oppure se esse finiscono per essere un supporto al consumo o al sostegno di imprese inefficienti Per gli effetti positivi e negativi delle politiche espansive ci si può riferire all intenso programma di aiuti al Sud dell Italia tra (approfondiremo nella parte speciale)
22 Controlli dei flussi di capitale La repressione finanziaria può ridurre il differenziale tra tassi di crescita e tassi di interesse favorendo il surplus fiscale Ma restrizioni al mercato dei capitali costano in media 0,7% di PIL nei paesi avanzati
23 Le grandi sfide per l Europa Nuova divisione mondiale del lavoro Globalizzazione rapida Impatto dell ICT come «general purpose technology» Elevata domanda di trasferimenti pubblici finanziata da tassazione distorta L avvicinarsi alla frontiera delle tecniche significa passare da un sistema di imitazione ad un sistema di innovazione delle tecniche
24 Le risposte strutturali Politiche rivolte al completamento del mercato unico Riforma del mercato del lavoro a livello nazionale Aumento del coordinamento tra politica fiscale e monetaria Investimento in capitale umano ed innovazione per sfruttare le opportunità della rivoluzione ITC
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