Le basi della psicoterapia psicodinamica. a cura di Carla Candelori

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Le basi della psicoterapia psicodinamica. a cura di Carla Candelori"

Transcript

1 Le basi della psicoterapia psicodinamica a cura di Carla Candelori

2 Copyright MMIX ARACNE editrice S.r.l. via Raffaele Garofalo, 133 a/b Roma (06) ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: giugno 2009

3 Indice INTRODUZIONE... 9 Capitolo I IL SETTING (Maria Grazia Berardi) Le regole freudiane Le variazioni del setting: il dibattito negli anni Lo sviluppo del concetto di setting nella psicoanalisi post freudiana Contributi recenti Acting out/acting in Il setting nella psicoterapia dei bambini e degli adolescenti Nota conclusiva Bibliografia Capitolo II L ALLEANZA TERAPEUTICA (Barbara Cupello Castagna) Evoluzione storica del concetto di alleanza terapeutica Contributi recenti L alleanza terapeutica nella psicoterapia dei bambini e degli adolescenti Nota conclusiva Bibliografia Capitolo III IL TRANSFERT (Alessandra Babore) Le origini Forme del transfert

4 6 Indice La nevrosi di transfert Le ipotesi kleiniane e post kleiniane Il transfert e la psicologia del Sé Il transfert nella psicoterapia dei bambini e degli adolescenti Il transfert oggi: alcune questioni aperte Bibliografia Capitolo IV IL CONTROTRANSFERT (Carla Candelori) I primi contributi: il controtransfert come ostacolo e come espressione di patologia Il controtransfert come strumento di conoscenza Il controtransfert nel lavoro con i pazienti gravi Il controtransfert e la psicologia del Sé Ulteriori contributi Il controtransfert nella psicoterapia dei bambini e degli adolescenti Nota conclusiva Bibliografia Capitolo V LE DIFESE (Carmen Trumello) Origine del concetto di difesa I principali meccanismi di difesa Sigmund Freud Anna Freud Melanie Klein e Wilfred Ruprecht Bion Le difese nella psicoterapia dei bambini e degli adolescenti La resistenza Difese: verso una possibile definizione...119

5 Indice 7 Bibliografia Capitolo VI L INTERPRETAZIONE (Carla Candelori) Il contributo della Klein e di Bion L interpretazione mutativa Ulteriori contributi L interpretazione nella psicoterapia dei bambini e degli adolescenti Nota conclusiva Bibliografia

6

7 Introduzione Il titolo di questo libro appare impegnativo. In realtà lo scopo di questa pubblicazione è stato semplicemente quello di effettuare una riflessione su alcuni concetti base della psicoterapia psicodinamica, con una particolare attenzione all evoluzione dei modelli psicoanalitici a cui essi fanno riferimento. Punto di partenza essenziale dei diversi contributi è stato il pensiero di Freud, considerando altresì i principali apporti scientifici di quegli autori che hanno successivamente sviluppato ed ampliato il suo lavoro teorico e clinico. I concetti base presi in considerazione (setting, alleanza terapeutica, transfert, controtransfert, difese e interpretazione) costituiscono il cardine di ogni psicoterapia ad impostazione psicoanalitica. È stata effettuata la scelta di considerarli separatamente per facilitarne la messa a fuoco e l approfondimento, nella consapevolezza del loro continuo intersecarsi ed influenzarsi reciproco, in riferimento alla complessa processualità che caratterizza ogni esperienza psicoterapeutica. Ci auguriamo che questo iniziale contributo possa costituire una possibile indicazione di percorso per chi desidera approfondire questi concetti e il relativo campo di studio, che ci proponiamo di sviluppare in seguito in maniera ulteriormente articolata. C.C. 9

8 10 Indice

9 Capitolo I IL SETTING Maria Grazia Berardi «Il setting è come il buio al cinematografo, come il silenzio nella sala da concerto». (Flegenheimer, 1986) Setting è il termine inglese, adottato in Italia, con il quale generalmente si comprende sia l insieme delle condizioni formali, costanti e necessarie, per intraprendere una terapia psicoanalitica (il luogo, l orario, il pagamento, le vacanze), sia alcune regole che favoriscono l instaurarsi del processo analitico (la libera associazione, l utilizzo del lettino) e sia il particolare assetto interno del terapeuta nel corso del trattamento (l ascolto, il contenimento, l empatia, l astinenza, la neutralità). In realtà la questione è molto più complessa e riguarda le caratteristiche peculiari del metodo psicoanalitico. In questo capitolo si cercherà di delineare l evoluzione del concetto di setting, a partire dalle prime teorizzazioni di Freud, che sono state approfondite negli anni 50 e 60 da alcuni psicoanalisti, i quali hanno dato un contributo sostanziale alla comprensione dei significati inconsci, per il paziente e per l analista, degli elementi che compongono il setting; si illustrerà poi lo sviluppo apportato a questo concetto dai principali autori post freudiani, fino alle teorizzazioni più recenti. Si cercherà di porre in evidenza alcuni passaggi fondamentali che mostrano l intersecarsi del setting con gli aspetti che caratterizzano la questione della cura, soprattutto con il transfert, ma anche con l interpretazione e con il controtransfert, al fine di mostrare come le formulazioni attuali riguardanti il setting lo considerino un aspetto di base concernente la relazione tra analista e paziente. 11

10 12 Maria Grazia Berardi Le regole freudiane Gli obiettivi peculiari della psicoanalisi sono stati indicati da Freud agli inizi del 1900, in connessione con le sue formulazioni teoriche e metodologiche: un procedimento terapeutico si può definire psicoanalitico se riconosce e lavora sui processi inconsci, attraverso l analisi delle resistenze. I fini della cura, dunque, sono concepiti come dipendenti da alcune regole analitiche che devono garantire la creazione e il mantenimento del procedimento psicoanalitico. Gli psicoanalisti fanno riferimento a queste indicazioni di Freud con l espressione tecnica psicoanalitica classica, che riguarda le condizioni necessarie per il trattamento psicoanalitico: la regola fondamentale della libera associazione, cioè la richiesta al paziente di non selezionare temi o pensieri, di riportare qualsiasi contenuto di pensiero, senza censurarlo consapevolmente, di associare liberamente, al fine di permettere l espressione dei contenuti inconsci; l uso del lettino per far più facilmente affiorare le libere associazioni, limitando la motilità; gli accordi sul piano di realtà per la durata della seduta, il numero di sedute da effettuare durante la settimana, il pagamento, la durata del trattamento; l interpretazione dei sogni, dei sintomi, e delle altre manifestazioni dell inconscio; la regola dell astinenza, per cui l analista non deve gratificare le richieste del paziente, in modo da non interferire con i fenomeni di traslazione sia positiva che negativa; la neutralità, che attiene sia alla necessità di evitare contatti extra analitici con il paziente, sia alla attenzione a non privilegiare alcuni contenuti del materiale del paziente; la non interferenza, cioè lasciare che il materiale del paziente fluisca spontaneamente, senza introdurre prematuramente indicazioni o interpretazioni.

11 Capitolo I Il setting 13 Anche da questa schematizzazione si può desumere che il setting non ha il solo fine di regolare le condizioni materiali per effettuare la cura, ma riguarda la costituzione di un sistema che consenta di considerare ogni elemento della realtà interna ed esterna come parte del lavoro analitico. Prenderemo ora in considerazione alcuni contributi di Freud per rintracciare i riferimenti e le indicazioni fornite nei diversi scritti, sottolineando la difficoltà di codificare in modo univoco le sue continue scoperte, in quanto la teoria e la tecnica psicoanalitica sono state arricchite e riformulate continuamente in tutta la sua opera. Inizialmente Freud si è sentito sollecitato a delineare alcune indicazioni a garanzia della scientificità della psicoanalisi per svincolare la cura psicoanalitica dalla originaria influenza della tecnica dell ipnosi, e dalle componenti di suggestione insite in quest ultima. La prima formulazione sulle regole analitiche si trova nel capitolo sulla tecnica degli Studi sull isteria (Breuer, Freud, ): nelle prime esperienze con le pazienti isteriche, già con il metodo catartico, indicava l uso del lettino, la regolarità delle sedute, e lo svolgimento della terapia in uno spazio protetto. Il primo lavoro con un esposizione più dettagliata è del 1904: Freud fa una descrizione molto generale del metodo, con la presa in esame del vecchio metodo catartico e la successiva introduzione dell analisi delle libere associazioni che andava a sostituire l ipnosi. In tale scritto sono già evidenti le prime connessioni tra le finalità dell analisi e il metodo. Sin dal passaggio dall ipnosi alle libere associazioni, infatti, Freud si è posto alcune questioni non solo di carattere tecnico ma anche etico. Egli si rende conto che: sul piano della tecnica, l ipnosi non garantisce risultati nel trattamento a causa della separazione tra coscienza e inconscio, mentre le libere associazioni e l uso del lettino, sembrano favorire la comunicazione conscio/inconscio; sul piano etico l ipnosi, attraverso la suggestione dello sguardo, impone il potere del medico, mentre l uso del-

12 14 Maria Grazia Berardi le libere associazioni lascia al paziente la libertà di decisione e di scelta in qualsiasi momento del trattamento. In questo clima democratico il paziente ha una parte attiva e significativa nel trattamento e può condividere con il terapeuta la responsabilità della cura. Un contributo di rilievo in quegli anni è la descrizione dell analisi di Dora (1905), in cui l interruzione della terapia da parte della paziente, conduce Freud a riflessioni sulla mancata interpretazione del transfert, ma anche a interrogarsi sul setting e sulle peculiarità della terapia con gli adolescenti. Successivamente ha ripreso i problemi relativi alla tecnica, introducendo alcuni suggerimenti: regole pratiche, ma sempre strettamente connesse con gli obiettivi principali della cura (vincere le resistenze del paziente, eliminare l amnesia infantile, rendere conscio l inconscio). Come è stato messo in rilievo in precedenza, nonostante i vari propositi di Freud di effettuare un esposizione sistematica della tecnica, in realtà questa permea tutta la sua opera. I principali lavori specifici su questo tema vengono scritti tra il 1911 e il 1915 e il loro contenuto sarà ampliato ed integrato anche in opere successive. Nel contributo Consigli al medico nel trattamento psicoanalitico (1912), egli fa presente che l analista, durante la seduta, dovrebbe mantenere un attenzione liberamente fluttuante, che permette di non attribuire maggiore o minore rilievo ad alcuni elementi del materiale portato dal paziente, ma di seguire i movimenti della sua libera associazione. Sottolinea l importanza della mancanza di intenzione da parte di una mente sgombra e senza preconcetti. Il clinico dovrebbe essere per i suoi pazienti come uno specchio, e mostrare solo ciò che gli viene mostrato, inoltre dovrebbe essere opaco, per evitare di offrire soddisfacimenti sostitutivi al lavoro analitico, e riuscire a rinunciare sia alla suggestione, che ad ogni tipo di attività educativa. Nel lavoro Inizio del trattamento (1913) si occupa degli a- spetti che riguardano le prime fasi di un analisi, come, per e- sempio, cosa dire al paziente nel corso del primo incontro, quali

13 Capitolo I Il setting 15 spiegazioni dargli. Affronta anche la possibilità che vi sia una pregressa conoscenza con il paziente (rapporti sociali, conoscenza tra le famiglie) avvertendo che, in questi casi, sarebbe preferibile trovare un sostituto degno di fiducia, per evitare una situazione complessa, che potrebbe incidere negativamente anche sui preesistenti rapporti. Seguono indicazioni sul tempo e sul denaro: l ora analitica è del paziente, ed è tenuto ad utilizzarla e, comunque, a pagarla; senza questo accorgimento le resistenze dell inconscio troverebbero una facile via per sottrarsi. Rispetto alla frequenza, occorre sottolineare che Freud inizialmente vedeva i pazienti sei giorni a settimana, tre nei casi lievi o nelle fasi più avanzate; mentre, in riferimento alla durata, ha dato risalto alla intrinseca difficoltà nello stabilirla a priori, a causa della atemporalità dell inconscio e della lentezza con cui si verificano i mutamenti profondi. Le questioni poste dal paziente sulle limitazioni di tempo o sulla durata del trattamento, le interruzioni premature, i tentativi di selezionare argomenti, sono tutti esaminati come manifestazioni della resistenza. In questo scritto, inoltre, Freud riprende la regola fondamentale della libera associazione e aggiunge alcune richieste da porre al paziente: non preparare prima della seduta il materiale da narrare e cercare di informare meno persone possibili del trattamento in corso, soprattutto nelle fasi iniziali. Se il paziente ha bisogno di cure mediche, consiglia che sia una persona diversa dal suo psicoanalista a somministrargliele per evitare complicazioni transferali. In Osservazioni sull amore di traslazione (1914a) sottolinea l importanza della regola dell astinenza, che consiste nel non soddisfare i desideri consci e inconsci del paziente, che possono rappresentare delle forze propulsive al trattamento. Ribadisce inoltre che queste regole sono finalizzate a permettere la creazione di un clima in cui il paziente possa avere fiducia nell analista, in modo da promuovere la traslazione e il lavoro sulle resistenze. Infine in Analisi terminabile ed interminabile (1937) troviamo delle indicazioni per fissare la fine di un trattamento: per

14 16 Maria Grazia Berardi quanto ogni analisi possa definirsi interminabile, per i pazienti un criterio riguarda la possibilità di creare le condizioni più favorevoli al funzionamento dell Io. Freud fa presente che occorre che l analista liberi il campo da aspettative proprie e del paziente, raccomandando ai suoi allievi di saper attendere e di condurre il processo con integrità ed onestà intellettuale. Ciò che si richiede al buon clinico è un costante impegno a mettere a nudo le proprie resistenze e a migliorare la propria competenza umana e professionale. Per Freud l unico a doversi sottoporre ad un analisi interminabile è proprio l analista: sembra che molti analisti imparino ad usare determinati meccanismi di difesa che consentono loro di escludere dalla propria personalità, riversandole probabilmente sugli altri, le conseguenze e le prescrizioni dell analisi: essi restano quindi quello che sono, e riescono in tal modo a sottrarsi all influsso critico e correttivo dell analisi (1937, p. 531). Freud ha precisato in seguito che le regole da lui suggerite dovrebbero tener conto della variabilità della patologia e della personalità dei pazienti e che si è limitato a descrivere un procedimento delegando alla sensibilità dell analista la possibilità di adattarlo nelle varie situazioni cliniche. In una lettera scritta a Ferenczi nel 1928 (e riportata da Jones, 1953) si evince come egli concepisse le regole diversamente da come sono state recepite, sia dai suoi contemporanei che, successivamente, da quegli psicoanalisti che possono essere collocati nell ambito della sua scuola: le Raccomandazioni tecniche che scrissi tanto tempo fa erano d ordine essenzialmente negativo. Mi pareva che la cosa più importante fosse sottolineare quello che non si deve fare e segnalare le tentazioni di scegliere direttive contrarie all analisi. Lasciai al tatto tutto ciò che di positivo si dovrebbe fare. Lei ne ha ora avviato la discussione. È accaduto, per tutto risultato, che gli analisti docili non hanno afferrato la elasticità delle regole che avevo proposto, e vi si sono sottomessi come se si trattasse di altrettanti tabù. Un giorno o l altro tutto questo andrà riveduto, senza che gli obblighi di cui ho parlato debbano però andare ignorati... Ciò che troviamo nella realtà è un delicato equilibrio per lo più a livello preconscio delle varie reazioni che ci

15 Capitolo I Il setting 17 aspettiamo in seguito al nostro intervento. L esito dipende soprattutto dalla valutazione quantitativa dei fattori dinamici della situazione. Naturalmente non si possono dare regole di misura: la decisione dipende dall esperienza e dalla normalità dell analista. Le variazioni del setting: il dibattito negli anni 50 Negli anni 50 nuove teorizzazioni sono state sollecitate sia dalle necessità di rendere flessibili alcune condizioni della terapia con pazienti gravi o psicotici, di cui la psicoanalisi iniziava ad occuparsi, che da un approfondimento, emerso proprio dalle esperienze cliniche, del contributo dei processi psichici dell analista nella relazione con il paziente (la controtraslazione appunto). In quegli anni si sono svolti alcuni congressi di psicoanalisi incentrati proprio sulla tecnica, in cui sono state problematizzate le regole classiche e presentati lavori teorico clinici sulle possibili modificazioni del setting. Nei vari interventi e discussioni le questioni riguardanti il setting sono state considerate non solo come aspetti formali che permettono lo svolgimento del lavoro analitico, ma come elementi che in vario modo attivano il transfert e il processo analitico. È dunque prevalsa una lettura delle regole del setting in riferimento alla costruzione del rapporto analista paziente, quindi del transfert controtransfert e dell interpretazione. I principali interventi di quel dibattito sono stati riportati in un testo molto ricco e articolato, curato da Genovese (1988), che mette in risalto nell introduzione che «concepire le regole del setting analitico come una funzione attiva del processo costituiva di per sé un nuovo vertice osservativo rispetto alla concezione classica, nonostante quelle regole fossero rimaste sostanzialmente le stesse» (p. XVII). In molti scritti sono presenti interrogativi sulla possibilità di modificare alcune regole analitiche per adattarle in funzione di alcune tipologie di pazienti e delle diverse fasi dell analisi. Riportiamo brevemente alcuni dei contributi da cui si evince la ricchezza del dibattito su questi argomenti.

16 18 Maria Grazia Berardi Eissler (1953) pone l accento sulle possibili variazioni che possono essere apportate alla tecnica in riferimento al disturbo e alla personalità del paziente. Si tratta di un intervento significativo in quanto l autore insiste sulla necessità di interrogarsi costantemente sulle conferme del metodo e sulle eventuali modificazioni che l analista introduce, soprattutto evidenziando i possibili effetti che queste possono avere sul paziente: la realtà clinica è così varia e presenta tante situazioni impreviste da rendere impossibile una tecnica standard, che possa soddisfare tutte le esigenze concrete. [...] Se per le circostanze particolari della vita del paziente può essere necessaria una certa misura tecnica, è un grave errore concludere che questa misura abbia una validità generale solo perché si è rivelata utile in condizioni particolari (p. 4). Eissler sottolinea che alcuni pazienti possono non tollerare eccessive frustrazioni, altri possono essere danneggiati dall appagamento di un desiderio anche banale: occorre pertanto considerare le variazioni individuali. Quindi, a suo parere, alcune modificazioni possono essere introdotte nelle situazioni di stallo, nelle reazioni terapeutiche negative, e in funzione di alcune caratteristiche specifiche dei pazienti, ma dovrebbero essere utilizzate soltanto per un breve periodo. L autore afferma che occorre mantenere un aderenza alla tecnica classica, evidenziando il rischio, per l analista, di decidere una determinata tecnica sulla base della sua inclinazione o della sua propensione a seguire il principio di piacere; ricorda inoltre che Freud aveva messo in rilievo che le regole costituiscono anche misure protettive per il paziente contro l effetto della personalità del terapeuta. Passando a considerare altri contributi, vediamo che per Anna Freud (1954) le regole non sono un sistema da seguire o modificare secondo l esperienza di ogni analista, ma sono basate su una certa concezione della psicopatologia. Individua alcune modifiche che possono essere apportate: quelle necessarie per alcuni tipi di disturbi (psicosi, delinquenza,...), quelle derivanti da cambiamenti nella teoria, dalle tendenze dell analista, dalle

17 Capitolo I Il setting 19 caratteristiche della personalità del paziente o della traslazione. Sottolinea che occorre rendere vive le regole del procedimento analitico in modo da poterle esaminare singolarmente, vedere quale significato ognuna di esse ha per noi e che cosa possono significare per il paziente. Quando in qualche modo interagiamo con tali regole, dobbiamo renderci conto che stiamo interagendo con qualcosa di reale, vivo e significativo per noi e non con una semplice tradizione o convenzione (1954, p. 64). Pone l attenzione sui modi in cui le regole possono essere u- tilizzate sia dall analista che dal paziente. Da parte dell analista può esservi la tendenza ad evitare quelle che si percepiscono troppo restrittive, o ad utilizzarle per creare una sorta di barriera protettiva nell incontro con il paziente. Mentre, per quanto riguarda il paziente, A. Freud mette l accento sulla possibilità che ogni aspetto del setting possa essere investito dalla parte malata del paziente: non esiste nessuna regola analitica che la nevrosi del paziente non possa rendere perversa utilizzandola ai propri fini. Sarebbe davvero interessante se gli analisti raccogliessero una casistica clinica che mostri come una regola tecnica di procedimento possa essere convertita e utilizzata a scopi nevrotici (ibidem, p. 55). Ad esempio un paziente ossessivo può utilizzare le regole per mantenere tutta la situazione analitica sotto controllo e per creare uno schermo protettivo tra sé e l analista: le regole, pertanto, non solo permettono, ma riguardano il processo di traslazione. Anche Loewenstein (1958) afferma che per riflettere su un cambiamento nelle regole occorre tenere presente il loro senso e considerare quale significato assumono per il paziente e per l analista in quel momento. Mette in guardia contro il narcisismo dell analista che può indurlo ad essere attirato seduttivamente da un paziente a non applicare una data regola: l uso improprio della regola da parte del paziente e il modo in cui noi la maneggiamo rientra in realtà sotto la voce nevrosi di traslazione, che tutti ben conosciamo. Il fatto è che non soltanto alcuni pazienti

18 20 Maria Grazia Berardi usano l analisi per trasferire delle fantasie sull analista, ma che lo stesso procedimento analitico diventa allora per loro un occasione per utilizzare le regole o a fini di difesa o a fini di gratificazione. Di conseguenza, come Miss Freud ha sottolineato, non resta che analizzare quest uso improprio della tecnica analitica (1958, p. 59). In seguito a questo dibattito non vi sono stati importanti cambiamenti e trasformazioni della tecnica, le regole sono comunque rimaste un punto di riferimento abbastanza costante negli anni, ma si sono avviate riflessioni che hanno contribuito ad arricchirle di significato e funzioni nuove, in stretta connessione con le evoluzioni della teoria del processo psicoanalitico, stimolate dalle esperienze cliniche, in un costante intreccio trasformativo. Lo sviluppo del concetto di setting nella psicoanalisi post freudiana I principali apporti che hanno contribuito a riprendere e ad approfondire anche aspetti riguardanti il metodo classico della psicoanalisi freudiana sono derivati dalle teorie della Klein, di Winnicott, Bion e Rosenfeld. Attraverso il contributo della teoria del pensiero di Bion (1962, 1967, 1970) si sono modificati i criteri di classificazione diagnostica, con il riconoscimento della presenza di aree di funzionamento psicotico anche in pazienti considerati nevrotici. Tutto questo ha condotto ad una modificazione nella dicotomia relativa a disturbi nevrotici e psicotici, introducendo il concetto di parte psicotica e parte nevrotica della personalità. Si può desumere, dalle principali teorie degli autori post freudiani, quanto le considerazioni sulle regole del setting siano sempre più collegate alla maggiore conoscenza, derivante dall esperienza clinica. Occorre ricordare che il concetto di setting ha preso spunto dalle teorizzazioni di Winnicott (1941), il quale, nell articolo The observation of infants in a set situation, usa per primo tale termine in un accezione che riguarda sia le condizioni esterne

Capitolo I IL SETTING

Capitolo I IL SETTING Capitolo I IL SETTING «Il setting è come il buio al cinematografo, come il silenzio nella sala da concerto». (Flegenheimer, 1986) Setting è il termine inglese, adottato in Italia, con il quale generalmente

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

Sito Internet: www.funzionegamma.edu/argo.htm e.mail: sergio.stagnitta@libero.it

Sito Internet: www.funzionegamma.edu/argo.htm e.mail: sergio.stagnitta@libero.it Collana semestrale curata dall Associazione Argo Onlus dedicata ai temi del gruppo omogeneo. Con il termine gruppo omogeneo e gruppo monosintomatico solitamente ci si riferisce a gruppi psicoterapeutici

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro

Dettagli

IL RUOLO DELL INFERMIERE

IL RUOLO DELL INFERMIERE A06 152 Maria Grazia Belvedere Paolo Ruggeri IL RUOLO DELL INFERMIERE NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE ANALISI DI UN CASO CLINICO E REVISIONE DELLA LETTERATURA Copyright

Dettagli

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

L uso e il significato delle regole (gruppo A) L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Criteri per il successo e per il fallimento di un trattamento. Fattori: 1) del Paziente 2) del terapeuta 3) tecnici 4) relazionali 5) ambientali

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Quale valutazione dare

Dettagli

come nasce una ricerca

come nasce una ricerca PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue

Dettagli

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,

Dettagli

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

C.S.A.M. O.N.L.U.S. Cooperativa Sociale Arti e Mestieri. n 184150 Medaglia d Oro CONGRESSO COMPRENDERE E CURARE LA DEPRESSIONE

C.S.A.M. O.N.L.U.S. Cooperativa Sociale Arti e Mestieri. n 184150 Medaglia d Oro CONGRESSO COMPRENDERE E CURARE LA DEPRESSIONE CONGRESSO COMPRENDERE E CURARE LA DEPRESSIONE (Richiesto l accreditamento ECM per Medici, Psichiatri, Psicologi e Psicoterapeuti) 27 Settembre 2008 Sede del Congresso: Centro di Aiuto Psicologico Associazione

Dettagli

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Raffaele Fiorentino Il change management nei processi d integrazione tra aziende

Raffaele Fiorentino Il change management nei processi d integrazione tra aziende A13 Raffaele Fiorentino Il change management nei processi d integrazione tra aziende Copyright MMXIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

PROGRAMMA CORSI: T E C N I C H E D I I N T E R P R E T A Z I O N E D E L D I S E G N O I N F A N T I L E

PROGRAMMA CORSI: T E C N I C H E D I I N T E R P R E T A Z I O N E D E L D I S E G N O I N F A N T I L E CENTRO DI CONSULENZA E FORMAZIONE SPECIALISTICA Sede legale: Via Miglianico 4/C 66100 Chieti Scalo (Ch) Tel 340/3935112 Email info.centrocfs@gmail.com http://www.centrocfs.jimdo.com PROGRAMMA CORSI: T

Dettagli

TEORIA E RICERCA IN EDUCAZIONE / 13 Collana del Dipartimento di Scienze dell Educazione e della Formazione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO A11 573

TEORIA E RICERCA IN EDUCAZIONE / 13 Collana del Dipartimento di Scienze dell Educazione e della Formazione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO A11 573 TEORIA E RICERCA IN EDUCAZIONE / 13 Collana del Dipartimento di Scienze dell Educazione e della Formazione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO A11 573 Emanuela Maria Torre STRATEGIE DI RICERCA VALUTATIVA

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

L EDUCAZIONE AMBIENTALE E IL RINNOVAMENTO DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO. Carlo Fiorentini

L EDUCAZIONE AMBIENTALE E IL RINNOVAMENTO DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO. Carlo Fiorentini L EDUCAZIONE AMBIENTALE E IL RINNOVAMENTO DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO Carlo Fiorentini La collaborazione ci ha portato ad individuare 5 aspetti caratterizzanti l educazione ambientale 1.

Dettagli

PLIDA PARLARE. Livello. Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana. giugno 2011

PLIDA PARLARE. Livello. Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana. giugno 2011 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

Il test può essere fatto seguendo alcune semplici indicazioni: Nelle aree segnalate (risposta, domanda successiva, spazio con la freccia,) sono

Il test può essere fatto seguendo alcune semplici indicazioni: Nelle aree segnalate (risposta, domanda successiva, spazio con la freccia,) sono Test di Autovalutazione Il test può essere fatto seguendo alcune semplici indicazioni: Nelle aree segnalate (risposta, domanda, spazio con la freccia,) sono collocati già dei comandi Con un click del mouse

Dettagli

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.

Dettagli

Contabilità generale e contabilità analitica

Contabilità generale e contabilità analitica 1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,

Dettagli

L UNIVERSITA COME POSSIBILE SBOCCO, FUSARO- I.T.C.G. PAOLINI CLASSE 4AR

L UNIVERSITA COME POSSIBILE SBOCCO, FUSARO- I.T.C.G. PAOLINI CLASSE 4AR L UNIVERSITA COME POSSIBILE SBOCCO, FUSARO- I.T.C.G. PAOLINI CLASSE 4AR INTRODUZIONE La mia intenzione, riguardante gli studi universitari, è diretta verso la facoltà di psicologia, nella sede di Bologna.

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia

Dettagli

Il Venditore Vincente! Sai piacere a qualcuno? Renditi desiderabile e venderai qualsiasi cosa!

Il Venditore Vincente! Sai piacere a qualcuno? Renditi desiderabile e venderai qualsiasi cosa! Il Venditore Vincente! Sai piacere a qualcuno? Renditi desiderabile e venderai qualsiasi cosa! Impara con me le tecniche di vendita più efficaci e i segreti della comunicazione verbale e non-verbale per

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

FARE O ESSERE VOLONTARI?

FARE O ESSERE VOLONTARI? Corso di formazione FARE O ESSERE VOLONTARI? Il volontariato come manifestazione dell essere e dell operare a favore dell altro Caritas Ambrosiana Salone Mons. Bicchierai via San Bernardino 4 20122 Milano

Dettagli

La costruzione di un Project Work

La costruzione di un Project Work CORSO DI ALTA FORMAZIONE Il lavoro sociale nei contesti della complessità: gli assistenti sociali verso nuovi saperi A.A 2007/2008 La costruzione di un Project Work Materiale didattico a cura di Dante

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I.

Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I. Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I. Non esiste, al giorno d oggi, un parere unanime della comunità scientifica sulla definizione di intelligenza. In generale, potremmo dire che è

Dettagli

Le strategie competitive dell azienda nei mercati finanziari

Le strategie competitive dell azienda nei mercati finanziari Michele Galeotti Le strategie competitive dell azienda nei mercati finanziari ARACNE Copyright MMVIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133 A/B

Dettagli

LA COMBUSTIONE. Proposta didattica per la classe terza. Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano. Anno scolastico 2011-2012

LA COMBUSTIONE. Proposta didattica per la classe terza. Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano. Anno scolastico 2011-2012 LA COMBUSTIONE Proposta didattica per la classe terza Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano Anno scolastico 2011-2012 IL FUOCO IO SO CHE Iniziamo il percorso con una conversazione: parliamo

Dettagli

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO ( ) Pasolini diceva che le cose ci educano. E i latini dicevano che la goccia scava la pietra. Allo stesso modo, per quanto infinitesimo sia il loro peso sia

Dettagli

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile

Dettagli

Modulo: I. Mi presento Livello: Alto

Modulo: I. Mi presento Livello: Alto 1. Mi presento Scrivere i propri dati, parlare di sé, ripasso basi di grammatica e ortografia Saluti, nome, cognome, parlare di sé e della propria personalità basi di ortografia Facsimile carta d identità

Dettagli

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0)

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) (Da effettuare non prima del 01/01/2011) Le istruzioni si basano su un azienda che ha circa 1000 articoli, che utilizza l ultimo

Dettagli

FINESTRE INTERCULTURALI

FINESTRE INTERCULTURALI Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia Anelia Cassai/lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA

Dettagli

da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti

da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti OBIETTIVO Il vincitore è colui che, dopo due round di gioco, delle sue 11 ordinazioni, ne ha consegnate il maggior numero. CONTENUTO DELLA SCATOLA

Dettagli

Che cos è la GRUPPO-ANALISI?

Che cos è la GRUPPO-ANALISI? Che cos è la GRUPPO-ANALISI? Terapia paradossale rispetto alla tradizione culturale e medica soprattutto nel campo psichiatrico. Medicina clinica: la terapia è opera di una persona su un altra. Canoni

Dettagli

IL MONDO DEL LAVORO NEL MERCATO E NELLE IMPRESE DEL NUOVO MILLENNIO Considerazioni e riflessioni sui cambiamenti a cavallo tra i due secoli

IL MONDO DEL LAVORO NEL MERCATO E NELLE IMPRESE DEL NUOVO MILLENNIO Considerazioni e riflessioni sui cambiamenti a cavallo tra i due secoli COLLANA FINANZAEDIRITTO IL MONDO DEL LAVORO NEL MERCATO E NELLE IMPRESE DEL NUOVO MILLENNIO Considerazioni e riflessioni sui cambiamenti a cavallo tra i due secoli Grazia Strano, Sergio Rosato, Luca Torri

Dettagli

Energia potenziale elettrica e potenziale. In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico.

Energia potenziale elettrica e potenziale. In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico. Energia potenziale elettrica e potenziale 0. Premessa In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico. 1. La forza elettrostatica è conservativa Una o più cariche ferme

Dettagli

Ipotesi di procedura per la rilevazione degli incidenti e degli infortuni mancati

Ipotesi di procedura per la rilevazione degli incidenti e degli infortuni mancati Ipotesi di procedura per la rilevazione degli incidenti e degli infortuni mancati Premessa Questa ipotesi vuole essere un contributo al lavoro della Sottocommissione del Comitato ex art. 7 D.Lgs. 81/2008

Dettagli

Uso delle attrezzature di lavoro

Uso delle attrezzature di lavoro COORDINAMENTO TECNICO PER LA PREVENZIONE DEGLI ASSESSORATI ALLA SANITA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Decreto Legislativo n 626/94 D O C U M E N T O N 11 LINEE GUIDA SU TITOLO III

Dettagli

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza) IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

QUESTO E IL NOSTRO CUORE

QUESTO E IL NOSTRO CUORE QUESTO E IL NOSTRO CUORE Classe V Scuola Primaria Fase di engage Per comprendere meglio alcuni significati che collegano la pratica motoria alla salute del nostro cuore, in questa fase la classe viene

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI I I figli crescono Primo incontro 25.11.06 La scuola superiore: l adolescente l tra scuola e famiglia Secondo incontro17.02.07 La relazione tra genitori e figli adolescenti:

Dettagli

NETWORKING & BUSINESS: LA CREAZIONE DI UN ALLEANZA DI VALORE IL VALORE DEL NETWORKING PER IL CLIENTE: COME CREARLO E COME COMUNICARLO

NETWORKING & BUSINESS: LA CREAZIONE DI UN ALLEANZA DI VALORE IL VALORE DEL NETWORKING PER IL CLIENTE: COME CREARLO E COME COMUNICARLO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO NETWORKING & BUSINESS: LA CREAZIONE DI UN ALLEANZA DI VALORE IL VALORE DEL NETWORKING PER IL CLIENTE: COME CREARLO E COME COMUNICARLO ALESSANDRO AUGUSTO 30

Dettagli

Nota di approfondimento

Nota di approfondimento Nota di approfondimento Applicazione delle sanzioni tributarie ai tributi locali a seguito delle modifiche disposte con la legge finanziaria per il 2011 ad alcuni istituti di definizione agevolata. Con

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione

Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione Dott.ssa Maria Berica Tortorani Psicologa-Psicoterapeuta ASL 3 Pistoia Operatrice-formatrice Area Vasta per l adozione

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

I CAMPI DI ESPERIENZA

I CAMPI DI ESPERIENZA I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando

Dettagli

COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA

COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA Comunicare vuol dire scambiare informazioni legate a fatti o ad emozioni personali con un'altra persona. La vera comunicazione avviene quando uno riceve il messaggio

Dettagli

Guida al colloquio d esame

Guida al colloquio d esame Guida al colloquio d esame Allegato A3 Requisiti e disposizioni per le candidate e i candidati così come indicatori e criteri per la valutazione dell esame orale: colloquio d esame (guida al colloquio

Dettagli

Perché parlare di territorio nella scuola? Importanza della conoscenza del proprio territorio, identità e legame affettivo.

Perché parlare di territorio nella scuola? Importanza della conoscenza del proprio territorio, identità e legame affettivo. Perché parlare di territorio nella scuola? Importanza della conoscenza del proprio territorio, identità e legame affettivo. Workshop di formazione per insegnanti Progetto LIFE TIB PERCHE VALORIZZARE LA

Dettagli

FINESTRE INTERCULTURALI

FINESTRE INTERCULTURALI Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA FINESTRA INTERCULTURALE

Dettagli

IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE

IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE Maria Elisa Caldera Consulente del Lavoro Iscritta al n 839 dell'albo di Brescia info@calderaconsulenzalavoro.it Il potere disciplinare Consiste nella facoltà del datore di

Dettagli

Italian Model European Parliament

Italian Model European Parliament Italian Model European Parliament IMEP è un progetto innovativo, per giovani studenti, riconosciuto a livello internazionale. Nel ruolo di europarlamentari terranno discorsi, scriveranno proposte di legge

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

Un Anno con Il Piccolo Principe

Un Anno con Il Piccolo Principe Un Anno con Il Piccolo Principe Il Piccolo Principe, spinto dal bisogno di conoscere e di realizzarsi, lascia il suo asteroide e vaga nello spazio per cercare degli amici, trovare un occupazione ed istruirsi.

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un

Dettagli

PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO

PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco Disturbo autistico come patologia complessa che chiama in causa tutte

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

AUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA LUCIA TODARO, PSICOPEDAGOGISTA

AUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA LUCIA TODARO, PSICOPEDAGOGISTA AUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA Autostima = giudizio che ognuno dà del proprio valore ( dipende sia da fattori interni che esterni ) EricKson: la stima di sé deve venire da dentro, dal nocciolo di

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari

Dettagli

IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati

IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati Tu 1. Al questionario hanno risposto sette formatori di insegnanti di lingue. 2. Sei formatori parlano l inglese, sei il francese,

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE

IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE Persone al centro Quarrata, 21 febbraio 2009 IL LAVORO DI RETE E un processo finalizzato/tendente a legare fra loro più persone tramite connessioni

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

MAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1)

MAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1) MAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1) Per ottenere valori corretti nell inventario al LIFO o FIFO è necessario andare in Magazzino Fiscale ed elaborare i dati dell anno che ci serve valorizzare. Bisogna

Dettagli

Archivio WebQuest I Grafi e le Reti

Archivio WebQuest I Grafi e le Reti Archivio WebQuest I Grafi e le Reti Spazi applicativi di grafi e reti La teoria dei grafi nata quasi come esclusivo "oggetto matematico" ha tratto notorietà e importanza dalla capacità di rendere topologicamente

Dettagli

Partecipazione delle Famiglie ed Educazione familiare

Partecipazione delle Famiglie ed Educazione familiare Partecipazione delle Famiglie ed Educazione familiare di Enzo Catarsi La partecipazione dei genitori La consapevolezza dell importanza della presenza dei genitori nel nido nasce sulla base di importanti

Dettagli

VENERDI' 15 MAGGIO AUTISMO E DISCIPLINE SPORTIVE. ACCEDERE AL SUBLIME Corso di formazione per guide alpine

VENERDI' 15 MAGGIO AUTISMO E DISCIPLINE SPORTIVE. ACCEDERE AL SUBLIME Corso di formazione per guide alpine VENERDI' 15 MAGGIO AUTISMO E DISCIPLINE SPORTIVE ACCEDERE AL SUBLIME Corso di formazione per guide alpine Argomenti del corso 15 maggio 2015 1 parte - Teorica Definizione di autismo Cause Conseguenze 2

Dettagli

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE Pag. 1 di 5 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE INDICE 1. Scopo... 2 2. Principi guida... 2 3. Politica per la qualità e l Ambiente... 2 4. Pianificazione... 2 5. Responsabilità, autorità e comunicazione...

Dettagli