Luca 12, 4: A voi, miei amici, dico: -Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono fare più nulla. Grazie, Padre!
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- Samuele Palma
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1 1 Modena, 03/12/2014 EUCARISTIA DI EVANGELIZZAZIONE CON INTERCESSIONE PER I SOFFERENTI Letture: Isaia 26, 6-10 Salmo 23 (22) Vangelo: Giovanni 11, Scioglietelo e lasciatelo andare Modena- Chiesa di San Benedetto NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO. AMEN! Ti ringraziamo, Signore Gesù, ti lodiamo e ti benediciamo per averci convocato, questa sera, a celebrare questa Eucaristia. Ti ringraziamo, perché al tuo invito abbiamo risposto: Sì!. In questo esserci vogliamo accogliere tutta l unzione che viene dall incontro con te. Sappiamo che questa sera sarà una grazia non solo per noi, qui presenti, ma sarà grazia retroattiva per tutto il nostro Albero Genealogico. Da subito, Signore, vogliamo invocare il tuo Spirito, perché, al di là della Celebrazione, del culto, del rito, lo Spirito operi dentro al nostro cuore questo cambiamento, che poi porta all Albero Genealogico, per liberare il nostro futuro. Vieni, Spirito Santo, nel Nome di Gesù! Luca 12, 4: A voi, miei amici, dico: -Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono fare più nulla. Grazie, Padre!
2 2 Matteo 14, 34-36: Compiuta la traversata, approdarono a Genesaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno l orlo del suo mantello. E quanti lo toccavano, guarivano. Grazie, Signore Gesù ATTO PENITENZIALE Passa in mezzo a noi, Signore Gesù, con questa acqua benedetta, per la liberazione da tutte quelle idee sbagliate, che abbiamo nei tuoi confronti, idee sbagliate, che ci portano a vederti come un Dio lontano e irraggiungibile. Nella prima Parola ci hai detto: A voi, miei amici Noi siamo tuoi amici. Gli amici condividono la vita, i valori, gli ideali L amico è il custode dell anima. La prima domanda da porci è: - Come ti vediamo? Ti vediamo come un nostro amico?- Qui cadrebbero tanti atteggiamenti propri della religione. Davanti a un amico, non ci mettiamo in ginocchio, abbiamo una relazione diversa. Nel Vangelo leggiamo: Non vi chiamo più servi, ma amici. La prima Parola che tu, Signore ci dai, e la prima guarigione di questa sera è quella di guarire il nostro rapporto con te, un rapporto di amicizia, non un rapporto di servo/divinità. Questo ci toglie tutte le paure, perché la religione, il sacro provocano della paure. L amicizia è la forma più alta dell Amore. La seconda Parola riguarda la guarigione: dovunque arrivava Gesù, si verificavano guarigioni. Se questa sera riusciamo a fare esperienza di te, ci avviamo alla guarigione. Signore, con questa acqua battesimale vieni a liberarci da tutte quelle ferite interiori, che hanno provocato la malattia; guarendo le ferite, si arriva a guarire la malattia. Passa in mezzo a noi, Signore Gesù, con questa acqua benedetta! OMELIA Lode! Lode! Lode! Amen! Alleluia! Gloria al Signore, sempre! Amen! Lode! Lode! Lode! Per vivere meglio il futuro Questa sera, parliamo dell Albero Genealogico. Ĕ una Messa importante, per dare una sistemazione al nostro passato, per vivere meglio il futuro: è una sistemazione che diamo alle persone, che sono vissute prima di noi.
3 3 Bisogna cominciare subito con il cambiare il concetto della morte. Noi non moriremo mai, ma viviamo nuove nascite. La prima nascita è nel grembo della mamma, dove cominciamo la prima vita: quando questa vita finisce, usciamo alla luce ed entriamo nel grembo della Terra. Ĕ una seconda gestazione, dove formiamo la nostra anima. Terminata questa gestazione, che noi tutti, per ora, stiamo vivendo, inizia una terza gestazione: dal grembo della Terra passiamo al grembo di Dio. Noi non moriamo, nasciamo tre volte. Abbiamo nascite successive, dove lasciamo qualche cosa. Tutti noi veniamo sulla Terra per un progetto e con un tempo. Leggiamo in Siracide 17, 2: Dio assegnò agli uomini giorni contati e un tempo fissato. Durante le Messe di guarigione, possiamo chiedere una proroga, come ha fatto il re Ezechia (2 Re 20, 1-7), al quale Isaia aveva comunicato la morte imminente. Ezechia ha pregato il Signore, che ha aggiunto ancora quindici anni alla sua vita e lo ha guarito. Il Signore può concederci o no un tempo in più, a seconda dello stato del nostro progetto. I nostri Defunti hanno finito il tempo terreno e iniziano il tempo di Dio. Chi crede in me non morirà Gesù, nel Vangelo che abbiamo letto, dice chiaramente che chi crede in Lui non morirà. In effetti, noi non moriamo, nasciamo successivamente. La morte è una nascita alla vita divina, è un momento stupendo per chi la vive. Noi abbiamo visto persone care morire e ci mancheranno sempre. Come sarà la nostra morte? La morte è uguale per tutti, perché arriverà l Angelo della Luce, che per noi è Gesù, insieme alle persone care defunte: tutto questo è raccontato da tutte le persone che sono state in coma. L Essere di Luce si avvicina e ci dà un bacio. Nel Deuteronomio si legge che Mosè si è addormentato sulla bocca di Dio. La nostra morte sarà stupenda e questo Gesù, che preghiamo, ci darà un bacio e con il bacio ci tirerà l anima; il nostro corpo rimarrà sul letto. Il corpo non siamo noi. Quando abbiamo terminato il nostro cammino terreno, lasceremo il corpo e continueremo il cammino, perché siamo vivi. Non saremo al Cimitero, saremo con Gesù.
4 4 Nell Apocalisse si afferma che i defunti seguono l Agnello, dovunque va; durante la Messa c è l Agnello di Dio e intorno all Altare ci sono i Defunti. Il mondo dello Spirito è un mondo, che ci supporta, che ci ama. Quando riusciamo ad entrare nella dimensione dello Spirito con la preghiera, ci accorgiamo di tutto questo Amore. Se viviamo la Messa non come un culto, ci accorgiamo che ci sono presenze spirituali. San Padre Pio diceva che alle sue Messe erano presenti più anime che fedeli Natuzza Evolo Adrienne von Speyr Natuzza Evolo e Adrienne von Speyr, mistiche, durante la Messa vedevano arrivare i Defunti, al momento della Consacrazione. Anche questa sera, durante la Consacrazione, i nostri Defunti si presentano intorno all Altare, ci guardano e ci amano. Dovremmo celebrare e partecipare alla Messa, come un evento mistico, un esperienza con Gesù Risorto, con il quale ci sono i nostri Defunti. Quando andiamo a Messa, incontriamo le persone Defunte e dobbiamo affinare i nostri sensi interiori, per percepire la loro presenza, il mondo dello Spirito e degli spiriti. Elaborazione del lutto Il passo della Resurrezione di Lazzaro è una dinamica dell elaborazione del lutto e anche l Albero Genealogico parte da questo fatto. Gesù va a trovare Marta, Maria e Lazzaro, una famiglia di amici non sposati.
5 5 Questo fatto era un po strano, perché, a quel tempo, tutti si dovevano sposare. Ĕ una costruzione dell evangelista, per spiegare la dinamica del lutto. Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!- Questa espressione è usata da Marta. Gesù, allora, sente la necessità di rivolgerle una breve Catechesi. Anche Maria pronuncia le stesse parole di Marta e Gesù si commosse profondamente scoppiò a piangere. Noi dobbiamo amare tutti, però sappiamo che ci sono persone che ci toccano il cuore, persone con le quali ci troviamo meglio che con altre. Il vero amico è colui che ci capisce anche quando stiamo in silenzio e con il quale non abbiamo bisogno di giustificarci. Maria era la donna libera, seduta ai piedi di Gesù, per ascoltarlo, tanto che Marta invita Gesù a sollecitare sua sorella, affinché si decida ad aiutarla in cucina. Per il suo ascolto, Maria è entrata in amicizia profonda con Gesù. Gesù piange Gesù piange anche se sa che può resuscitare Lazzaro. Nel Vangelo, Gesù piange due volte e l evangelista usa due termini diversi. Nel brano letto usa il termine lacrimare, che è un pianto di sfogo e consolazione. L altra volta è quando Gesù si trova davanti a Gerusalemme, prima di essere arrestato: Gerusalemme, Gerusalemme, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Matteo 23, 27; Luca 13, 34. In questo caso Gesù piange ed è un pianto di disperazione, perché tutto è finito. Davanti al defunto, Gesù piange di consolazione, perché la morte non è la fine di tutto, è un nuovo cammino, con il quale dobbiamo relazionarci. Principalmente, quindi, dobbiamo imparare ad esprimere i nostri sentimenti: piangere, ridere Ridere è più difficile. Togliete la pietra Siamo noi a dover togliere la pietra: questo significa che i nostri Defunti sono più vivi di noi. Poi Gesù gridò:- Lazzaro, vieni fuori! -
6 6 In diversi commenti si legge che c è il miracolo nel miracolo, perché Lazzaro è legato con le bende e viene fuori. Questo non corrisponde al vero, perché i Defunti non si legavano. Di Gesù, infatti ci rimane la sindone, che significa lenzuolo, perché i Defunti venivano unti, avvolti in un lenzuolo e deposti nella tomba. Anche Lazzaro, quindi, era avvolto in un lenzuolo. Scioglietelo e lasciatelo andare Perché Gesù dice: Scioglietelo e lasciatelo andare!? Perché nel Salmo 116, 3 è scritto: Mi stringevano funi di morte, ero preso nei lacci degli inferi. Gesù sta dicendo di smettere di pensare i nostri Defunti, come morti, piuttosto di scioglierli dai lacci della morte e lasciarli andare. I Defunti si devono lasciare andare: questo è il primo punto dell Albero Genealogico. Ricordiamo che quando Maddalena vuole trattenere Gesù Risorto, Gesù le dice: Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre. Giovanni 20, 17. Perdono e preghiera per il nostro Albero Genealogico Se i nostri Defunti sono stati cattivi, dobbiamo perdonarli: questo non significa dimenticare il male, che hanno commesso nei nostri confronti, ma operare la scelta del perdono. Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno. Quando ho cominciato a pregare per il mio Albero Genealogico, in sogno si è presentata mia zia, che mi diceva di dire a un altra zia di perdonarla. Questa sera è l inizio di un cammino per voi. Appena cominciate a pregare per il vostro Albero Genealogico, a poco a poco, lo Spirito comincia a svelare tanti particolari. Ad esempio, se avete avuto un aborto spontaneo o provocato, date un nome al bambino e adottatelo dentro di voi; già questo evento vi riconcilia con voi stessi e chiude nel futuro per eventuali interruzioni di gravidanza per voi, i vostri figli, i vostri nipoti. Nell Albero Genealogico ci sono situazioni, che si ripetono di generazione in generazione; se risalite nel vostro Albero Genealogico, potete constatare che si ripetono le stesse situazioni. Se preghiamo per il nostro Albero Genealogico, i nostri nipoti possono avere un futuro libero da situazioni pregresse.
7 7 Nell Enciclica Evangelium Vitae, Giovanni Paolo II al n. 99 scrive: Il Padre di ogni misericordia vi aspetta per offrirvi il suo perdono e la sua pace nel Sacramento della Riconciliazione. Vi accorgerete che nulla è perduto e potrete chiedere perdono anche al vostro bambino, che ora vive nel Signore. Ĕ importante dare il nome al bambino, perché quando entrerete in Paradiso vi chiamerà:- Mamma! Papà!- e voi dovete essere in grado di chiamarlo per nome. Il perdono è il passo principale. Anche se abbiamo avuto dolori, soverchierie, soprusi, il perdono è una scelta: per questo dobbiamo perdonare i nostri Defunti, ricordando: Scioglietelo e lasciatelo andare! Nell Albero Genealogico è molto importante fare memoria di omicidi e suicidi. Nella scheda dell Albero Genealogico, accanto ai nomi, se ne siamo a conoscenza, dobbiamo scrivere il fatto che li caratterizza: aborto, omicidio, suicidio, magherie Le magherie sono proprie di persone che hanno doni preternaturali con contatto con il mondo degli spiriti, in senso negativo. Queste catene vanno spezzate. Noi dobbiamo essere carismatici e agire con il carisma, che è dono e grazia di Dio, diverso dal dono preternaturale. A volte si sente dire che i bambini sono stati maledetti nel grembo materno: bisogna ricordare queste maledizioni, per spezzarle.
8 8 Una volta che entriamo in un carisma di vita, Non c è più alcuna maledizione per coloro che sono in Cristo Gesù. Romani 8, 1. Nel mondo spirituale gli eventi valgono, se sono consapevolizzati. Nelle Messe bisogna pregare per l Albero Genealogico: più preghiamo, più scopriamo fatti. L acqua benedetta, il sale benedetto sono una grande forza, perché hanno la potenza del Battesimo per la liberazione degli spiriti. Noi abbiamo la Grazia di Dio, però dobbiamo anche difenderci dagli aspetti negativi del nostro Albero Genealogico con la preghiera. I messaggi dei Defunti Quando muore una persona cara, continua a dare dei messaggi. Gesù risorge il giorno di Pasqua; dopo 40 giorni ascende al Cielo. Per 40 giorni continua a parlare ai suoi apostoli del Regno di Dio, messaggio principale di Gesù. Così anche i nostri Defunti muoiono e stanno in giro per 40 giorni, prima di salire al cielo. Il numero 40 è un numero ipotetico e significa un tempo. Durante questo tempo, i nostri Defunti parlano con noi e ci istruiscono riguardo il mistero della vita. Come ci parlano? Una delle modalità più consuete è il sogno. Il sogno va interpretato: o viene dall inconscio o è un messaggio, che viene da Dio o dal mondo dello Spirito. Il sogno va interpretato da se stessi, perché i simboli hanno un significato particolare per ciascuno di noi. Dobbiamo meditare, pregare i sogni. Possiamo anche avere pensieri sui nostri Cari, perché la mente è la parte più influenzabile dal mondo dello spirito. Le ossessioni, le vessazioni demoniache, le oppressioni passano tutte per la mente. Così anche le comunicazioni spirituali. La mente assorbe tutte le sensazioni, i pensieri. Dobbiamo cercare di capire quello che ci vuole dire il nostro Albero Genealogico, per cercare di liberare le anime e liberare il futuro. Ognuno di noi ha il DNA dei genitori, dei nonni così anche dal punto di vista spirituale noi ereditiamo situazioni. Dobbiamo bloccare quelle negative con la preghiera, con le Messe e cercare di capire dove è essenziale estirpare il male. Preghiere per i Defunti Le preghiere per i Defunti possono essere le Messe, il Rosario a Maria, il Rosario per le Anime del Purgatorio: tutto questo viene a liberare i Defunti. Noi non ci accorgiamo di determinate situazioni, sembra quasi che sia colpa del destino, mentre c è un eredità negativa, che dobbiamo spezzare, per prendere le eredità positive.
9 9 Elia sta per morire e chiede ad Eliseo che cosa deve lasciargli in eredità. Eliseo risponde: Due terzi del tuo spirito diventino miei! Eliseo risponde: Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà concesso. Eliseo vede Elia salire verso il cielo e riceve i due terzi dello spirito del profeta. (2 Re 2, 9-15) Eliseo raccoglie il mantello, che era caduto ad Eliseo e si ferma sulle rive del Giordano. Se noi crediamo che i nostri morti sono vivi, avremo l eredità positiva di carismi e benedizioni. Con l eredità positiva possiamo frantumare tutte quelle negative. AMEN! PADRE GIUSEPPE GALLIANO M.S.C.
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