Pompe Antincendio e Dintorni. La Buona Tecnica
|
|
- Serena Scala
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Pompe Antincendio e Dintorni. La Buona Tecnica La comparsa di nuove norme nel panorama Italiano riguardo ai sistemi antincendio ad acqua, sta ridisegnano interamente una filosofia di buona tecnica che pareva ormai persa. Ebbene, parlando delle pompe antincendio, ci addentreremo proprio negli aspetti di quella buona tecnica di cui, in passato, si teneva raramente conto. Il Tipo di Pompa Una prima grande novità arriva dalla nuova norma UNI EN e riguarda la tipologia delle pompe antincendio. Si richiede infatti che: dovunque è possibile si devono utilizzare pompe centrifughe ad asse orizzontale installate sotto battente e, se non fattibile si possono utilizzare pompe orizzontali soprabattente o pompe verticali a flusso assiale. le installazioni soprabattente e con pompe sommerse dovrebbero essere evitate ed usate solo dove non praticabile un installazione sottobattente In considerazione di ciò, la norma ha sancito quali tipi di pompe devono essere usati e per quali altri se ne sconsiglia l adozione. Il fatto che la norma non menzioni altre possibilità, potrebbe essere interpretato come semplice lacuna, ma dopo oltre 15 anni di elaborazione della norma e alla luce dell esperienza internazionale, è ragionevole supporre che sia una voluta omissione, forse, perché altre soluzioni non rispondono a quei requisiti generali di sicurezza richiamati dalle direttive europee. Ovviamente lo stato dell arte è in continua evoluzione, pertanto anche le norme sono sempre alla affannosa rincorsa di un continuo adeguamento alla migliore soluzione tecnica. Ecco alcuni esempi di pompe centrifughe che la norma non ritiene di menzionare, ma che nessuno si sognerebbe mai di utilizzare per il servizio antincendio : La norma privilegia la scelta della pompa ad asse orizzontale sottobattente, motivandola per la semplicità di smontaggio ( back pull out se ad aspirazione centrale end suction ) e con la possibilità di accedere agli organi della pompa, senza dover smontare le tubazioni di aspirazione e mandata. Mentre la ragione della scelta della pompa verticale a flusso assiale (vertical turbine pump) in alternativa alla pompa orizzontale sottobattente, è dovuta al fatto che questa è una pompa progettata affinché la parte idraulica, resti immersa (quindi sotto battente) e, per sua natura è la pompa concepita per pescare l acqua che sta sotto il piano di calpestio o di riferimento. Vanno evidenziate invece le ragioni per cui si sconsiglia l uso delle altre installazioni o tipologie : gli impianti con pompe orizzontali soprabattente sono impianti complessi ed ad elevato rischio di indisponibilità. Un sistema che dipende da una valvola di fondo e da un circuito di adescamento è inaccettabile nelle normali applicazioni industriali, tanto più se è a servizio di un sistema di sicurezza; ecco la prima grande ragione per cui sono da evitare tali installazioni. Le pompe sommerse invece sono state progettate per essere installate in pozzi, in acque di falda pressoché assolutamente pulite ed in posizione verticale, affinché il motore possa venir raffreddato durante il funzionamento. In assenza di questi requisiti, le pompe sommerse diventano poco affidabili e indisponibili. Il loro utilizzo è da evitare, per l impossibilità di controllo e manutenzione. Rinaldo Cavenati Pompe antincendio e dintorni RC rev. 8c 1
2 La curva caratteristica della pompa antincendio La curva caratteristica della pompa deve essere del tipo stabile, e cioè, una curva in cui la prevalenza massima e la prevalenza a mandata chiusa sono coincidenti e la prevalenza totale diminuisce in maniera continua con l aumento della portata. Non è pertanto accettabile nessun tipo di curva che tenda a cadere di prevalenza verso il valore di shut-off (prevalenza a mandata chiusa). Se ammettessimo una caduta di prevalenza in quella zona, sarebbe necessario individuare quando questo accada (al 10%, al 20% o al 50% della portata di progetto? ) Vedi esempio fig 1 fig 1 Sempre riferendoci alla curva, va inoltre considerato che la curva ideale per un impianto antincendio deve essere la più piatta possibile, poiché ciò favorisce l incontro con le aree favorita e sfavorita (figure 2 ). fig 2 - fig 3 Una curva molto ripida (fig 3), al contrario, crea problemi nel dimensionamento di una rete sprinkler. Anche se la rete idranti non richiede normativamente le verifiche sulle diverse aree, va da sé, che nella progettazione sia necessario rapportare la curva dell impianto con quella caratteristica della pompa, soprattutto in reti complesse o reti miste nuove ed esistenti. Inoltre pressioni elevate sulle reti idranti possono dar luogo alla ingestibilità della manichetta e della lancia. La scelta di curve piatte è di fatto prevista sia dalla UNI EN nei sistemi precalcolati, che richiede il 140% di portata a non meno del 70% della prevalenza, che dalla norma NFPA 20, dove addirittura questi valori, per tutte le pompe salgono al150% della portata a non meno del 65% della prevalenza. Con tali valori le curve di impianti anche diversi, non avranno problemi ad adattarsi. (fig 4) fig 4 Rinaldo Cavenati Pompe antincendio e dintorni RC rev. 8c 2
3 Va poi assolutamente chiarito che: esistono pompe centrifughe che per loro natura sono state progettate per avere curve ripide, ad esempio quelle adottate per gli impianti di pressurizzazione idrica (acquedotti, impianti domestici e industriali, ecc), dove la curva ripida viene addirittura esasperata con la regolazione e il controllo delle pompe tramite apparecchiature come gli inverter, in grado di gestire forti variazioni di pressione oltre che di portate. Vi sono invece altre pompe centrifughe che non sono progettate per lavorare in impianti con requisiti di variazione e controllo della pressione, perché di fatto hanno curve generalmente piatte. Quindi: la pompa giusta per il servizio giusto! Riguardo alla curva caratteristica della pompa sarebbe opportuno poi adottare criteri di scelta, che nel mondo industriale e di processo sono uno standard e seguire alcune preziose indicazioni: 1. che la pompa antincendio venga selezionata con una curva caratteristica tale che la pendenza massima dal punto di funzionamento allo shut-off, ad esempio : a. non ecceda il 15% per le pompe ad asse orizzontale, b. non ecceda del 30% per le pompe ad asse verticale immerse (vertical turbine pump). e che : 2. il punto di funzionamento deve essere situato a sinistra del punto di massimo rendimento della pompa, 3. il valore di NPSHr (richiesto) dalle pompe antincendio non superi al punto di funzionamento i 4,5 m per le pompe ad asse orizzontale o gli 8,5 m per le pompe ad asse verticale a flusso assiale, 4. la tolleranza inferiore sulla prevalenza non potrà essere inferiore a 0, in accordo alle ISO 9906 circa le prestazioni delle pompe (vedi nota.. altri valori di tolleranza (es. tolleranze solo positive ) possono essere definite da accordi other tolerance ranges )., ovvero non considerando i valori di tolleranza molto comodi che la norma ISO 9906 grado 2 definisce (fig 5). Se ci si aspettano 100 m3/h a 80m, pochi sanno che le pompe, essendo provate con queste tolleranze (ISO 9906 grado 2), la portata reale potrà essere anche di 92m3/h (-8%) e la prevalenza reale potrà essere anche 76m (-5%). La norma NFPA 20, non ammette tolleranze negative sulla prevalenza! fig 5 Ed inoltre considerare ad esempio che: 1. il diametro della girante installata dovrebbe essere al massimo al 95% del diametro massimo installabile, alfine di disporre di un margine di variazione in caso di variate condizioni di esercizio o erronee valutazioni. 2. nel caso di uso di pompe azionate da motori Diesel, la massima velocità di rotazione, non dovrebbe superare il 95% della massima velocità dichiarata del motore Diesel. Molte di queste prescrizioni, che potrebbero apparire aliene, sono invece adottate come criteri standard dall engineering a livello nazionale ed internazionale, oltre che essere utilizzate come criterio di comparazione tecnica/economica oggettiva. Pensare che la pompa antincendio sia una pompa standard è un grave errore, poiché in realtà è una macchina che deve garantire il funzionamento restandosene a riposo per la maggior parte del suo tempo, quindi la sua disponibilità è aleatoria, a meno di tenerla in moto 24 ore su 24 ore, come accade in impianti di processo. Pompa di pressurizzazione (jockey pump) Va evidenziato invece, che la curva caratteristica di una pompa di pressurizzazione, sia invece importante che sia ripida, permettendo cosi una buona regolazione e controllo della rete antincendio. Le pompe sommerse, e, in genere le pompe multistadio (a più giranti ), hanno proprio tali caratteristiche. Occorre inoltre ricordare che le portate delle pompe di pressurizzazione devono essere piccole. La futura revisione della norma UNI EN (come previsto da sempre, invece nella norma NFPA 20) prevederà che la portata di queste pompe non superi quella del valore erogato da un erogatore sprinkler. In sostanza la pompa di pressurizzazione o jockey, non deve servire ad irrigare i giardini o lavare gli automezzi. Rinaldo Cavenati Pompe antincendio e dintorni RC rev. 8c 3
4 L aspirazione della pompa Piastra antivortice Si tratta di un componente semplicissimo, ma fondamentale, che invece viene spesso omesso, perché non compreso. E invece il primo accessorio nella sequenza fisica, sulla condotta aspirante, che, aumentando la superficie laterale d ingresso, riduce drasticamente la velocità del flusso, a vantaggio di una bassissima turbolenza. E qui che Il fluido così comincia la sua corsa, che lo porterà poi a districarsi tra valvole, riduzioni, curve ecc. Si tratta molto semplicemente di una piastra quadrata o tonda che posizionata sotto la condotta e distante, dal pavimento della riserva idrica, qualche centimetro, favorisce appunto, la riduzione della velocità e della turbolenza in aspirazione. Il cono eccentrico in aspirazione. Il cono di riduzione eccentrico è un componente fondamentale che, permettendo di convogliare il flusso quando si riduce il diametro della condotta, evita la formazione di dannosissime sacche d aria. Il cono di riduzione alla pompa si rende oltretutto spesso necessario, alfine di garantire che la velocità minima del flusso in aspirazione sia al di sotto di limiti normativi (nella UNI EN ,8 m/s per pompe sottobattente ), limiti che fino a ieri era considerata solo buona tecnica. Le curve in aspirazione Vanno assolutamente evitate le curve in aspirazione, poiché queste creano differenti velocità di ingresso in aspirazione della pompa, dando luogo a disturbi del flusso dannosi, proprio in corrispondenza alla girante della pompa. Una condotta rettilinea e di tratto sufficientemente lungo (la norma UNI EN richiede 2 volte il diametro della condotta) è l unica possibilità per mantenere un flusso il più possibile lineare e ordinato. Tratti curvi, cambi di direzione o variazioni repentine di sezione, danno luogo a flussi caotici e disturbati, che non sono più gestibili correttamente dalla pompa e, l effetto si traduce inevitabilmente in prestazioni non corrette, non riscontrabili nel tempo e spesso anche difficilmente controllabili (strumenti di misura di portata e pressione con letture instabili). Tipo di valvole Restando in tema di problemi che si possono verificare nella condotta di aspirazione, va evidenziato che l uso di valvole a farfalla, è da evitare, poiché queste riducono la sezione di passaggio (a parità di sezione ovviamente). La cosa peggiore però è nella loro caratteristica di spezzare il flusso, favorendo proprio quelle turbolenze tanto dannose, soprattutto nelle vicinanze dell aspirazione delle pompe. La norma NFPA 20 infatti richiede l uso delle sole valvole a saracinesca, dove il passaggio del flusso è totale e la turbolenza è ridotta al minimo. Di recente la norma NFPA 20, ammette l uso delle valvole a farfalla in aspirazione, ma solo se poste a 15,3 metri dalla flangia della pompa.! Rinaldo Cavenati Pompe antincendio e dintorni RC rev. 8c 4
5 Il VALORE di NPSH (Net Positive Suction Head) Si può tradurre come battente netto positivo in aspirazione e fondamentalmente si tratta di un numero espresso in metri derivante da una somma algebrica tra i valori di pressione barometrica, perdite di carico, tensione di vapore del liquido e pressione all aspirazione. Se il valore di NPSHd (disponibile) varia con le caratteristiche dell impianto, quindi con le perdite di carico della condotta, con la tensione di vapore del liquido, con la pressione barometrica, con l altitudine s.l.m. e col battente di liquido che può stare sopra o sotto l asse della pompa, il valore dell NPSHr (richiesto) invece è un valore intrinseco di ogni pompa, che in genere peggiora all aumentare dei giri, e migliora se si riduce la prevalenza di mandata. In sostanza, l NPSHr della pompa, dipende soprattutto dal progetto della girante, e si traduce semplicemente nella capacità di catturare il fluido senza spezzarlo. Poniamo un caso come rappresentato dalla figura e consideriamo una pompa soprabattente, dove possiamo avere un dislivello negativo dell acqua a -3,2 m, una temperatura di 15 C (Tens vapore 0,17m), e sebbene una velocità del flusso di 1.5m/s, una valvola di fondo ed una curva che creano perdite di carico di circa 2 m, risultato : un disastro La pompa nell esempio, per norma dovrà avere un NPSHr inferiore ai 4m, (un metro è la differenza normativa, richiesta tra disponibile e richiesto) e, più questo valore si avvicina ai 4m più il fluido prima tenderà a vaporizzare, fino a distaccarsi. Ovviamente con pressioni barometriche più basse, temperatura dell acqua più alte e perdite di carico in condotta maggiori, il disastro è ulteriormente assicurato! Si potrà supporre che tale esempio sia un limite, ma se in un impianto sottobattente supponiamo di utilizzare acqua a 40 C (la tensione di vapore è di circa 0,75m) o di trovarci in collina a 600m s.l.m. (press bar 9,62m) e con il livello minimo X a 0,1m dall asse della pompa e provare ad usare una pompa con NPSHr di 7 m, ci troveremo ancora una volta in un fallimento. Il valore tra NPSHd e NPSHr va quindi assolutamente sempre verificato, anche con pompe sottobattente o con pompe verticali immerse! Sbagliato pertanto pensare che la sola bassa velocità in aspirazione sia sufficiente a garantire il funzionamento corretto di una pompa centrifuga. Temperatura dell acqua, altitudine e perdite di carico create da valvole a farfalla in aspirazione, curve e cambi di direzione del flusso, sono situazioni che incidono violentemente sulla capacità della pompa di catturare il flusso! Occorre pertanto che il progettista progetti e che verifichi le condizioni di aspirazione e che l impiantista realizzi su tale progetto e non si presuma che sia sufficiente ingrandire un po la condotta di aspirazione. Oltre la pompa Cono in mandata La norma UNI EN cita che.. qualsiasi tubazione conica posta sulla mandata della pompa deve allargarsi nella direzione di flusso con un angolo che non sia maggiore di 15. Sebbene sia abbastanza rilevante che l angolo con cui l acqua venga convogliata in aspirazione e che questo angolo non superi i 15 (20 con le future revisioni, ma non cambia lo spirito di cosa vuol ottenere la norma), in mandata invece, il concetto non ha equivalenza, poiché in questo caso si tratta di un angolo che deve permettere, riducendo la velocità, di ridurre perdite di carico, ed avere minori vibrazioni e rumore a valle della pompa. L angolo di uscita di 15 va riferito all asse di riferimento, considerando comunque la velocità massima di 6 m/sec in corrispondenza delle valvole. Rinaldo Cavenati Pompe antincendio e dintorni RC rev. 8c 5
6 Il circuito di ricircolo Quando una pompa antincendio si avvia, e, non vi è erogazione d acqua dalla mandata, questa non si arresterà se non per l intervento manuale dell operatore, che, se non tempestivo, rischia di veder andare in ebollizione l acqua contenuta all interno del corpo pompa, con conseguenze gravissime per la pompa ma anche per l intera macchina. Il circuito di ricircolo è un semplice dispositivo, che altro non è che un foro di modeste dimensioni (diaframma in genere), in grado di far fuoriuscire una quantità d acqua dalla mandata della pompa durante il suo funzionamento, in queste condizioni critiche e mantenere nel tempo un modesto incremento di temperatura dell acqua contenuta nella pompa. Tale quantità d acqua, o meglio di portata, deve essere tenuta in considerazione dal costruttore della pompa antincendio, ovvero deve essere integrata e sommata alla portata richiesta dall impianto, poiché non sarà mai disponibile all impianto antincendio. Questa portata d acqua, spillata dal circuito di ricircolo, però non va confusa con la portata di minimo funzionamento, poiché quest ultima è un valore di portata che potrebbe essere di molto superiore a quella di ricircolo. Il concetto di portata di minimo funzionamento è un valore legato a più aspetti: portata minima per la quale non intervengano fenomeni di turbolenza idraulica propria della pompa con conseguenti vibrazioni e rumore, portata minima sotto la quale la curva di funzionamento cade repentinamente, portata minima, per la quale le spinte radiali e assiali generano surriscaldamento dei cuscinetti, danneggiamento degli anelli di bilanciamento idraulico, ecc. Potremmo così trovarci ad esempio con una pompa in cui lo scambio termico sia perfettamente bilanciato dal prelievo di acqua dal circuito di ricircolo, ma che vibri paurosamente o che le spinte radiali provochino un elevata temperatura dei cuscinetti. A questo punto il valore di portata del circuito di ricircolo dovrà tenerne conto, poiché per una pompa antincendio, non è prioritario che qualcuno si ricordi di spegnerla! Giunto elastico antivibrante Tale accessorio è in grado di assorbire le vibrazioni e piccoli disallineamenti tra l aspirazione della pompa e la tubazione di aspirazione della stessa, che, essendo solidale con la riserva idrica, può provocare seri problemi alla pompa e alla riserva idrica (allagamenti di locali pompe interrati sono un tipico esempio della mancata adozione di giunti antivibranti). Occorre fare attenzione però che se usato il giunto antivibrante in gomma, questo non va posto sulla bocca di aspirazione della pompa (la norma vieta di posizionarci le valvole e per ragioni ovvie non è saggio posizionarci un problema ), infatti la sua sezione interna viene ridotta drasticamente del 20% ed oltre, a seconda di quanto forza dispongo per serrare i bulloni frapposti al giunto, creando due variazioni di sezione (una sorta di doppio diaframma) che produce turbolenza e aumento localizzato della velocità proprio vicino alla girante. Pertanto il giunto elastico va posto lontano dalla bocca aspirante. SI NO Strumentazione Il manometro sulla condotta di mandata e il vuotomanometro sulla condotta di aspirazione della pompa non sono un optional! Il controllo della prevalenza di mandata si effettua correttamente solo sulla mandata della pompa, cosi come il valore di prevalenza in aspirazione si effettua solo in condotta aspirante, non in altri punti dell impianto! Prevedere quindi un vuotomanometro ed un manometro sulle pompe, vuol dire poter monitorare le prestazioni, dove correttamente vanno monitorate. Manometri o vuotomanomentri posizionati su tratti conici o percorsi irregolari (vedi coni o tratti di curve), nulla hanno a che vedere né con la buona tecnica, né col buon senso! Rinaldo Cavenati Pompe antincendio e dintorni RC rev. 8c 6
7 Sostegno delle tubazioni E assolutamente necessario sostenere le tubazioni di aspirazione (dando per scontato che in mandata accada lo stesso), semplicemente per il fatto che le flange di tutte le pompe possono sopportare modeste tensioni e carichi e comunque nei limiti del tipo di materiale dei corpi pompa utilizzato. Corpi pompa in ghisa, sono fragili per la natura stessa del materiale, e quindi sollecitare a trazione o flessione questo materiale vuol dire provocare gravi fratture alla pompa. Ma anche con altri materiali sussistono problemi. Se le flangie di un corpo in acciaio inox vengono caricate in modo non omogeneo, la pompa intera, seguirà questo comportamento fino ad arrecare disallineamenti importanti tra pompa e motore. Quasi sempre un problema di disallineamenti è causato proprio da tubazioni che caricano le flange fino a produrre distorsioni perfino ai basamenti. Le fondazioni delle pompe I basamenti metallici devono essere di costruzione adeguatamente rigida e robusta, alfine di evitare che eventuali carichi dinamici, durante il funzionamento delle pompe antincendio, provochino disallineamenti tra pompa e motori. I basamenti delle pompe poi, devono essere fissati o cementati e saldamente ancorati a basamenti/manufatti di cemento, atti a sostenere i carichi statici e dinamici. In presenza di motori Diesel, le prescrizioni dei motoristi diventano importanti (vedi figura a lato), dovei pesi minimi richiesti per le fondazioni sono mediamente da 2,5 a 3 volte il peso della macchina che vi deve essere posata sopra. Fondamentale diventa poi il sistema di ancoraggio che deve essere tale da assicurare la macchina alla fondazione. Rinaldo Cavenati Pompe antincendio e dintorni RC rev. 8c 7
8 Il serbatoio combustibile dei Motori Diesel La norma UNI EN specifica che Il serbatoio gasolio deve alimentare per gravità il motore Diesel, non essendoci altro modo per garantire sempre l arrivo del gasolio al motore. Poi, fornisce anche un altra importante indicazione relativa cioè al suo posizionamento: non deve stare sopra il motore Diesel. Ciò non significa però posizionarlo in siti angusti, in mezzo alle tubazioni, sopra le pompe o adiacenti ai quadri elettrici. In caso di manutenzione, tutti i componenti devo essere facilmente raggiungibili. Il concetto di facile accesso ai componenti dovrebbe muovere i fabbricanti in tal senso, e non a cercare incredibili espedienti per il solo scopo di compattare il più possibile. Con la nuova norma UNI 11292, relativa ai locali pompe, poi avremo anche vasche di raccolta e pompe di caricamento, che creeranno maggiori ingombri! La tubazione del gasolio dei motore diesel Vero è che la norma nuova UNI EN (come la vecchia UNI 9490 ), richiede che le tubazioni di andata e ritorno del gasolio devono essere in metallo (tubazioni di materiale plastico sono a rischio di rottura, in caso di surriscaldamento del Diesel), ma in ogni caso, occorre evitare che la vibrazione del Diesel si trasmettano alle tubazioni del gasolio, danneggiandole e lasciando riversare combustibile a terra. Perciò è buona tecnica, prevedere due tratti di robuste connessioni flessibili tra il diesel e la condotte del gasolio. (la norma NFPA20 impone da sempre questa soluzione) Il gas di scarico del motore diesel La coibentazione della condotta dei gas di scarico dei motori Diesel, è fondamentale per evitare di irradiare aria calda (con temperature di 500/600 C) all interno del locale, e, non è un opzione, ma una specifica richiesta di molte norme. Nella progettazione o nella realizzazione della condotta, spesso invece ci si scorda che l aria calda emessa dai Diesel, ha necessità di non trovare resistenze che ne impediscano l uscita. Le tubazioni dei gas di scarico devono essere pertanto dimensionate correttamente, e verificate analiticamente nel caso di condotte superiori ai 5 metri di sviluppo lineare (le perdite di carico con curve a 90 o a 45 sono da valutare attentamente). Sviluppo di condotte molto lunghe possono dar luogo a diametri di condotta molto grandi! Se il motore Diesel offre un uscita sei gas di scarico attraverso un diametro da Dn 80, difficile che una condotta anche breve da Dn 80 soddisfi il fabbisogno di emissione del motore e che non si verifichi invece una contropressione eccessiva, tale per cui il motore, semplicemente impossibilitato a scaricare i gas, riduce il regime di rotazione. Il misuratore della portata E lo strumento col quale potranno essere effettuate prove e collaudi in campo, per verificare che le prestazioni siano coerenti con le richieste di progetto, e quando ciò non si verifica, sarà doveroso sostituire le parti della pompa antincendio per ripristinare le caratteristiche. Il misuratore di portata di qualsiasi tipo si voglia adottare, ha necessità di disporre di tratti rettilinei a monte e a valle dello stesso, ovvero, non devono esserci valvole o curve in prossimità dello strumento. Le lunghezze dei tratti rettilinei, variano in funzione del tipo di misuratore, e vengono prescritte dal costruttore dello stesso. Possiamo trovarci con 5 diametri a monte e 2 a valle e fino a 10 diametri a monte e a valle. La valvola di intercettazione a valle è decisamente opportuna e non è un opzione, a meno di creare contropressioni con assurde strozzature o circuiti particolar come i colli d oca o sifoni. La valvola posta dopo il misuratore di portata, garantisce che la tubazione sia sempre piena d acqua e permette al contempo la regolazione della portata erogata dalla pompa durante le prove periodiche. Rinaldo Cavenati Pompe antincendio e dintorni RC rev. 8c 8
9 Lo sprinkler nel locale pompe La nuova UNI EN prevede che il locale pompe sia protetto da un impianto sprinkler. Ebbene questa novità pare stia disorientando impiantisti e progettisti, nonché assemblatori di package antincendio che predispongono perfino attacchi di vario tipo su collettori! E opportuno comprendere che lo sprinkler nei locali pompe, ( la norma NFPA 20 lo prevede da decenni) è posto al solo fine di contenere un incendio che si verificasse nel locale pompe generato ovviamente dalle pompe antincendio, garantendo cosi che il locale sia accessibile da squadre o addetti in grado di spegnere l eventuale incendio verificatesi all interno del locale e magari poter ripristinare il funzionamento della o delle pompe antincendio! Che le protezioni elettriche dei componenti siano a prova di sprinkler, pare poi essere una questione di vitale importanza. Ebbene chiediamoci che senso ha pretendere una protezione dei quadri elettrici o pressostati in IP 54, IP 55 o IP 65, quando l avvio dell impianto sprinkler all interno del locale pompe è avvenuto a seguito di un incendio? Qual è il timore, che uno sprinkler possa inavvertitamente aprirsi e bagnare parti o contatti elettrici? Ebbene l apertura imprevista di uno sprinkler è cosi remota e cosi bassa percentualmente, che non sia necessario neppure discuterne. Occorrerebbe invece preoccuparci di quanti locali interrati vadano sommersi dall acqua con danni ingenti ed irreversibili! Un quadro elettrico che finisce sommerso dall acqua, è certo molto, molto peggio di un contatto elettrico irrorato da uno sprinkler, semmai ciò possa accadere. Il monitoraggio Insieme alla manutenzione, il monitoraggio è di vitale importanza in un impianto antincendio. Senza poter monitorare lo stato della situazione e la sua variata condizione, disporre di un impianto antincendio è di fatto quasi inutile averlo. Ovviamente per una macchina come la pompa antincendio, che è un insieme di componenti complessi, è essenziale che i segnali di stato o anomalia vengano riportati in luogo, dove qualcuno possa prendere atto e intraprendere le dovute azioni, affinché un anomalia venga risolta al più presto. La nuova UNI EN 12845, è molto più dettagliata che in passato riguardo il monitoraggio, si passa dal monitorare le pompe antincendio, le valvole di intercettazione, la pressione in rete, i livelli dei fluidi ecc. Il monitoraggio, ovviamente, deve rientrare in quella buona progettazione e installazione elettrica. Spesso invece viene demandata al costruttore delle pompe antincendio o all impiantista idraulico che per ovvie ragioni di competenza, non possono avere la visione completa del monitoraggio di tutti i componenti coinvolti, delle modalità di trasmissione dei dati e soprattutto delle interazioni con altri impianti. Rinaldo Cavenati Pompe antincendio e dintorni RC rev. 8c 9
10 Il circuito di alimentazione dello scambiatore di calore del motore Diesel. Quando i motori Diesel sono raffreddati a mezzo di scambiatore di calore, sussiste il problema di alimentare correttamente con opportuna portata e pressione il circuito di raffreddamento secondario. La norma UNI EN non si addentra molto nel descrivere tale circuito, se non prevedendo, ove necessario, un riduttore di pressione. Tale circuito invece è vitale al raffreddamento del motore Diesel e affinché la motopompa antincendio garantisca il corretto funzionamento, occorre che tale circuito offra elevate garanzie di affidabilità. Per non inventarsi circuiti sommari, occorre affidarsi all esperienza decennale di norme di alto profilo come la NFPA 20, la quale menziona dettagliatamente i componenti di questo circuito. Questo circuito si compone di una tubazione generosa, di un filtro in grado di trattenere le impurità dell acqua della riserva idrica, un riduttore di pressione per limitare la pressione in arrivo allo scambiatore, ma anche per non buttare acqua inutilmente, un manometro per verificare costantemente la pressione di ingresso allo scambiatore, e infine una linea bypass che usa gli stessi componenti, identica in tutto alla linea primaria per l emergenza, utilizzabile anche con il motore in moto. E per finire l acqua calda in uscita dallo scambiatore deve essere visibile, fuoriuscire in condotta indipendente, dimensionata con diametri maggiori (la pressione a questo punto è molto bassa) e mai connessa con altre tubazioni ( errato è il collegamento alla condotta del misuratore di portata o peggio alla tubazione di aspirazione della pompa). Il famigerato livello X Con la nuova UNI EN 12845, il livello minimo della riserva idrica è drasticamente cambiato. Questo si può trovare infatti al di sotto dell asse della pompa (fino a 2 m ), pur considerando la stessa sempre idonea per un installazione sottobattente ( con i 2/3 del volume della riserva al di sopra dell asse della pompa) La portata e la pressione richieste dal sistema antincendio devono essere garantite anche quando la riserva idrica è al suo livello minimo. Pertanto è evidente che i requisiti prestazionali devono riferirsi a tale livello e non considerare il battente statico ed invece considerare il dislivello geodetico negativo. Infatti la prevalenza di una pompa è, sinteticamente, la differenza algebrica della prevalenza in mandata e quella in aspirazione, ed è da riferirsi all asse della girante. Quindi, se il livello minimo si trova al disotto dell asse della pompa, quel dislivello non sarà visibile sul manometro di mandata della pompa. Il progetto dovrà quindi tener conto della condizione di istallazione alfine di considerare la prevalenza corretta della pompa. Se avessimo un battente negativo di 2 m Quindi H = Hm - Ha ad esempio: Hm (80 m) e Ha (-2 m), la H totale sarà 80 (-2)= 82 m. Se avessimo un battente positivo di 2 m : Hm (80 m) e Ha (+2 m), la H totale sarà 80 (+2)= 78 m Con la pompa verticale a flusso assiale (vertical turbine pump) o con pompe soprabattente, il problema si rende ancora più evidente. Rinaldo Cavenati Pompe antincendio e dintorni RC rev. 8c 10
Generalità sulle elettropompe
Generalità sulle elettropompe 1) Introduzione Ne esistono diverse tipologie ma si possono inizialmente suddividere in turbopompe e pompe volumetriche. Le prime sono caratterizzate da un flusso continuo
DettagliLEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante
IDRAULICA LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante 2 LEGGE DI STEVIN Z = ALTEZZA GEODETICA ENERGIA POTENZIALE PER UNITA DI PESO p /
DettagliReti Idranti Antincendio
Reti Idranti Antincendio Progettazione (installazione) collaudo e verifica alla luce dell edizione 2014 Ing. Luciano Nigro Rete Idranti Principale e più elementare presidio antincendio fisso Richiesta
DettagliGruppi Antincendio.com
GRUPPI ANTINCENDIO EN12845 Base giunto I gruppi antincendio sono preassemblati su un robusto basamento zincato a caldo comprendente anche la struttura dei quadri elettrici. Mod. P1E Elettropompa principale
DettagliIL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.
IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale
DettagliL'impianto autoclave (pompaggio, sollevamento, sopraelevazione) Corso integrato Acquedotti e Fognature e Laboratorio di Acquedotti e Fognature
L'impianto autoclave (pompaggio, sollevamento, sopraelevazione) L'impianto autoclave (pompaggio, sollevamento, sopraelevazione) L'impianto autoclave è un sistema per dare pressione a un impianto idrico
DettagliCHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608
COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre
DettagliCorso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE
LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze
DettagliVALVOLA E.G.R. - Exhaust Gas Recirculation
1 VALVOLA E.G.R. - Exhaust Gas Recirculation Tra le sostanze inquinanti emesse dai motori ci sono gli ossidi di azoto (NOx), composti che si formano in presenza di alte temperature e pressioni. Tali emissioni
DettagliClassificazione delle pompe. Pompe cinetiche centrifughe ed assiali. Pompe cinetiche. Generalità POMPE CINETICHE CLASSIFICAZIONE
Pompe cinetiche centrifughe ed assiali Prof.ssa Silvia Recchia Classificazione delle pompe In base al diverso modo di operare la trasmissione di energia al liquido le pompe si suddividono in: POMPE CINETICHE
DettagliTESTO. Art. 2. Sono abrogati i decreti ministeriali 10 gennaio 1950 e 2 agosto 1956. ALLEGATO
Decreto del Presidente della Repubblica n 1208 del 05/09/1966 Modifiche alla vigente disciplina normativa in materia di apparecchi di alimentazione per generatori di vapore aventi potenzialità specifica
DettagliIL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione
FOCUS TECNICO IL DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione CRITERI DI CALCOLO DELLA PORTATA DI PROGETTO Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare
DettagliPOLITECNICO DI TORINO
NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena
DettagliImpianto Pneumatico. Capitolo 6 - 6.1 -
Capitolo 6 Impianto Pneumatico - 6.1 - 6.1 Introduzione In diversi casi è conveniente sfruttare energia proveniente da aria compressa; questo è soprattutto vero quando il velivolo possiede dei motori a
DettagliSOLUZIONE ESAME DI STATO ITIS INDIRIZZO MECCANICA - PROGETTO BROCCA ANNO 1996
SOLUZIONE ESAME DI STATO ITIS INDIRIZZO MECCANICA - PROGETTO BROCCA ANNO 1996 PREFAZIONE AL TEMA Nella parte sottostante è rappresentato lo schema circuitale dell impianto idraulico, dove, vengono raffigurate:
DettagliVILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse
LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:
DettagliCONTROLLO IN TENSIONE DI LED
Applicazioni Ver. 1.1 INTRODUZIONE CONTROLLO IN TENSIONE DI LED In questo documento vengono fornite delle informazioni circa la possibilità di pilotare diodi led tramite una sorgente in tensione. La trattazione
DettagliSOLUZIONE ESAME DI STATO TEMA NR.1 TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI ANNO 2015
SOLUZIONE ESAME DI STATO TEMA NR.1 TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI ANNO 2015 PREFAZIONE AL TEMA Nella parte sottostante è rappresentato lo schema circuitale dell impianto idraulico, dove, vengono raffigurate:
DettagliVentilazione del locale di carica carrelli elevatori
Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori In ambito industriale è ormai consolidato l uso di carrelli elevatori elettrici. Queste macchine sono corredate di un gruppo batterie ricaricabili che
DettagliGli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione
Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione Riferimento normativo Per la progettazione degli impianti di scarico si fa riferimento alla normativa europea composta da 5 parti.
DettagliGruppi frigoriferi HF/TH/ZH
Gruppi frigoriferi HF/TH/ZH HF Generatore d'acqua refrigerata monoblocco E' un dispositivo refrigeratore d'acqua con condensatore ad acqua. La macchina è monoblocco e pronta a funzionare, una volta eseguiti
DettagliGruppo di pressurizzazione senza motopompa Rif. Normativi UNI10779 - UNI 12845
Allegato A05 - Impianti idrici-antincendio Scheda n. 1 Gruppo di pressurizzazione senza motopompa Rif. Normativi UNI10779 - UNI 12845 02.01 Lettura manometri acqua, condotte principali. Ispezione visiva
DettagliPompe di circolazione per gli impianti di riscaldamento
Corso di IMPIANTI TECNICI per l EDILIZIAl Pompe di circolazione per gli impianti di riscaldamento Prof. Paolo ZAZZINI Dipartimento INGEO Università G. D AnnunzioD Annunzio Pescara www.lft.unich.it Pompe
DettagliInterruttore automatico
Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter sotto effetti FV specifici Contenuto La scelta dell'interruttore automatico corretto dipende da diversi fattori.
DettagliRAGGIUNGIBILITA PRIMARIO SISTEMA ANTICADUTA: Dall accesso deve potersi trovare un ancoraggio in grado di garantire all operatore la sicurezza prima
AREA RAGGIUNGIBILE IN SICUREZZA DISTANZA E POSIZIONAMENTO ANCORAGGI RAGGIUNGIBILITA PRIMARIO SISTEMA ANTICADUTA: Dall accesso deve potersi trovare un ancoraggio in grado di garantire all operatore la sicurezza
DettagliCORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA
CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA La conoscenza delle grandezze elettriche fondamentali (corrente e tensione) è indispensabile per definire lo stato di un circuito elettrico. LA CORRENTE ELETTRICA DEFINIZIONE:
DettagliRELAZIONE SPECIALISTICA STAZIONE DI POMPAGGIO ANTINCENDIO
PROGETTO GESTIONE ORDINARIA EDIFICI SCOLASTICI II Codice Edificio: 2008 RELAZIONE SPECIALISTICA STAZIONE DI POMPAGGIO ANTINCENDIO OGGETTO: L.S. BRUNO, TORINO - INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA
DettagliGruppi di pressione antincendio Lowara
Gruppi pressione antinceno Lowara 198 Alta efficienza motopompe o elettropompe orizzontali Nel settore antinceno è fondamentale selezionare prodotti formi allo standard europeo (EN 12845) e formi alla
DettagliGenerazione diesel-elettrica ad alta efficienza con sistemi di accumulo
Generazione diesel-elettrica ad alta efficienza con sistemi di accumulo Giordano Torri Fondazione Megalia 8 Giornata sull efficienza energetica nelle industrie Milano, 18 Maggio 2016 18 Maggio 2016 Pg.
Dettagli20.18-ITA Assemblaggio valvole AGS a triplo servizio
TM Le valvole a servizio triplo AGS Victaulic sono costituite da una valvola a farfalla Vic-300 AGS Serie W761 e da una valvola Vic-Check AGS serie W715 (componenti spediti singolarmente, non assiemati).
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliI sistemi a norma UNI EN 12845. Curva caratteristica Pompa principale per sistemi di pressurizzazione idrica antincendio a norme UNI EN 12845
Curva caratteristica Pompa principale per sistemi di pressurizzazione idrica antincendio a norme UNI EN 12845 Tipologie di pompe ammesse: 1. Pompe base-giunto di tipo back Pull-out 2. Pompe base-giunto
DettagliInterruttore automatico
Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter soggetti ai fattori di influenza specifici degli impianti FV Contenuto La scelta dell interruttore automatico
DettagliSISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive
SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive Il sistema di gestione della qualità a cui mi riferisco è quello relativo alla norma ISO-9001:2000. Prima di entrare
DettagliRegole della mano destra.
Regole della mano destra. Macchina in continua con una spira e collettore. Macchina in continua con due spire e collettore. Macchina in continua: schematizzazione di indotto. Macchina in continua. Schematizzazione
DettagliPompe di circolazione
Corso di IMPIANTI TECNICI per l EDILIZIA Pompe di circolazione per gli impianti di riscaldamento Prof. Paolo ZAZZINI Dipartimento INGEO Università G. D Annunzio Pescara www.lft.unich.it Pompe di circolazione
DettagliNormative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento
UNI EN 12208 La tenuta all acqua di un serramento, descrive la sua capacità di essere impermeabile sotto l azione di pioggia battente e in presenza di una determinata velocità del vento. La norma, la UNI
DettagliV PLUS. bollitore verticale in acciaio vetrificato LE NUOVE ENERGIE PER IL CLIMA
BOLLITORI 3.12 1.2009 V PLUS bollitore verticale in acciaio vetrificato Bollitori ad accumulo verticali in acciaio, protetti da doppia vetrificazione, dotati di serpentina di scambio ad elevata superficie
DettagliCORSO DI IMPIANTI DI PROPULSIONE NAVALE
ACCADEMIA NAVALE 1 ANNO CORSO APPLICATIVO GENIO NAVALE CORSO DI IMPIANTI DI PROPULSIONE NAVALE Lezione 09 Motori diesel lenti a due tempi A.A. 2011 /2012 Prof. Flavio Balsamo Nel motore a due tempi l intero
DettagliImpianti per il trasferimento di energia
Capitolo 2 Impianti per il trasferimento di energia 2.1 2.1 Introduzione In molte zone di un velivolo è necessario disporre di energia, in modo controllato; questo è necessario per molte attività, ad esempio
DettagliElettropompe Centrifughe Multistadio Verticali Serie SV2, 4, 8, 16 NUOVA TECNOLOGIA LASER
Elettropompe Centrifughe Multistadio Verticali Serie SV2, 4, 8, 16 NUOVA TECNOLOGIA LASER APPLICAZIONI TIPICHE Approvvigionamento idrico Trasferimento e distribuzione da acquedotti Pressurizzazione in
DettagliRIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000
RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 Leggere questo manuale prima dell uso e conservarlo per consultazioni future 1 DESCRIZIONE GENERALE L espansore senza fili è un modulo
DettagliDeceleratori per Ascensori ADS-ST-26. Tecnica d ammortizzo. CALCOLO on-line e download CAD 2D / 3D. F m. www.weforma.com
Deceleratori per Ascensori ADS-ST-26 Tecnica d ammortizzo CALCOLO on-line e download CAD 2D / 3D F m V S Vantaggi Applicazioni: - Ascensori per persone e per carichi Sicurezza: - Interruttore di posizione
DettagliCold Plate BREVETTATO
L uso di dissipatori ad acqua si sta sempre più diffondendo per rispondere all esigenza di dissipare elevate potenze in spazi contenuti e senza l adozione di ventole con elevate portate d aria. Infatti,
DettagliISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE INTERRATA DEI SERBATOI IN POLIETILENE
ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE INTERRATA DEI SERBATOI IN POLIETILENE (rev. 20140217) 1. Prima dell installazione deve essere verificata l idoneità tecnica del suolo dal punto di vista strutturale, eventuali
DettagliSENSORI E TRASDUTTORI
SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo
DettagliSez. E Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione UGELLI E GETTI PER ARIA COMPRESSA AIR NOZZLES AND JETS
Sez. E Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione DC COOLING Alternative cooling solutions UGELLI E GETTI PER ARIA COMPRESSA AIR NOZZLES AND JETS Documentazione non registrata,
Dettaglinava NPP30 - Manuale Utente CALIBRAZIONE DELLA PRESSIONE Manuale Operativo
Manuale Operativo MO-NPP30-IT Rev.0 Ed.12 - Tutte le modifiche tecniche riservate senza preavviso. Manuale Operativo Pag. 1 Pompa manuale di calibrazione tipo NPP30 MANUALE OPERATIVO Contenuti: 1) Istruzioni
DettagliENERGIA DA OLI VEGETALI
PROGETTO 012 ENERGIA DA OLI VEGETALI IMPIANTO DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA TRAMITE DIESEL GENSET ALIMENTATO AD OLIO DI PALMA Prove effettuate nell anno 2009 1 Scopo del documento Riportare i risultati
Dettagli: acciaio (flangia in lega d alluminio)
FILTRI OLEODINAMICI Filtri in linea per media pressione, con cartuccia avvitabile Informazioni tecniche Pressione: Max di esercizio (secondo NFPA T 3.1.17): FA-4-1x: 34,5 bar (5 psi) FA-4-21: 24 bar (348
DettagliESERCITAZIONE N. 1 (11 Ottobre 2007) Verifica di un impianto di pompaggio
ESERCITAZIONE N. 1 (11 Ottobre 2007) Verifica di un impianto di pompaggio È dato un pozzo con piano campagna H posto a 90 m s.l.m., dal quale l acqua è sollevata verso un serbatoio il cui pelo libero H
DettagliIl neutro, un conduttore molto "attivo" (3)
1 Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3) 3. I sistemi elettrici in relazione al modo di collegamento a terra del neutro e delle masse In funzione della messa a terra del neutro e delle masse, un sistema
DettagliLAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08)
146 LAVORI SPECIALI (Articolo 148 D.Lgs 81/08) Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva,
DettagliTensione trifase di serie: 3x400 V / 50 Hz Versione speciale a richiesta: 3x460 V / 60 Hz POMPE CENTRIFUGHE ELETTRONICHE
POMPE CENTRIUGE ELETTRONICE KVCE POMPE CENTRIUGE PLURISTADIO AD ASSE VERTICALE CON INVERTER MCE/P DATI TECNICI Campo di funzionamento: da 1 a 12 m 3 /h con prevalenza fino a 110 metri. Liquido pompato:
Dettagli~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE
STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.
DettagliINDICE. Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti Infrastrutture funiviarie
INDICE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI IMPIANTI A FUNE... 2 1.1 Definizione di impianto a fune... 2 1.2 Tipologie di impianto... 3 1.3 Funzionamento degli impianti a fune... 6 1.4 Normativa per la costruzione
DettagliPRINCIPI FONDAMENTALI...
QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3
DettagliI collettori solari termici
I collettori solari termici a cura di Flavio CONTI, ing. LUVINATE (Varese) Tel. 0332 821398 Collettori solari a BASSA temperatura I collettori solari a bassa temperatura utilizzati normalmente negli impianti
Dettagliwww.cpautorip@virgilio.it il forum del meccanico FIAT Modelli vari
www.cpautorip@virgilio.it il forum del meccanico FIAT Modelli vari Versione: T.T. 1.9 JTD 8V (Punto Marea Multipla Stilo Doblò) DEBIMETRO Procedura di diagnosi delle anomalie INCONVENIENTE LAMENTATO Irregolarità
DettagliRapporto ambientale Anno 2012
Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e
Dettagli1. RETI ANTINCENDIO AD IDRANTI... pag. 2. 1.1 Riferimenti Normativi... pag. 2. 1.2 Generalità sull Impianto... pag. 3
INDICE 1. RETI ANTINCENDIO AD IDRANTI.................................... pag. 2 1.1 Riferimenti Normativi........................................ pag. 2 1.2 Generalità sull Impianto.......................................
DettagliSymCAD/C.A.T.S. modulo Antincendio
SymCAD/C.A.T.S. modulo Antincendio Potente ed aggiornato strumento di progettazione di reti idranti e sprinkler secondo le norme UNI EN 12845, UNI 10779 e NFPA 13 - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
DettagliImpianti e dispositivi di protezione antincendio. Impianti industriali 2-2012 1
Impianti industriali 2-2012 1 RIFERIMENTI NORMATIVI D.M.10/03/98 Criteri generali di sicurezza e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro D.M.04/04/98 Elenco attività normate (soggette a CPI)
DettagliRinaldo Cavenati. LE POMPE ANTINCENDIO Valutazione e scelta di una pompa centrifuga per impianti ad acqua
Rinaldo Cavenati LE POMPE ANTINCENDIO Valutazione e scelta di una pompa centrifuga per impianti ad acqua LE NORME EUROPEE UNI EN 12845 - Automatic sprinkler systems Design, installation and maintenance
DettagliAPPLICATION SHEET Luglio
Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno
DettagliSoluzioni per il risparmio idrico per i WC
Soluzioni per il risparmio idrico per i WC Per un utenza standard di tipo residenziale che utilizza cassette di risciacquo di tipo convenzionale (da 9 a 12 litri per risciacquo), il 30% dei consumi di
DettagliPressione: Max di esercizio 12 bar (175 psi) (secondo NFPA T 3.10.17) Di scoppio 20 bar (290 psi) (secondo NFPA T 3.10.17)
FILTRI OLEODINAMICI Filtri sul ritorno con cartuccia avvitabile Pressione: Max di esercizio 12 bar (175 psi) (secondo NFPA T 3.10.17) Di scoppio 20 bar (290 psi) (secondo NFPA T 3.10.17) Corpo filtro Attacchi:
DettagliRAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:
Foglio n. 1 di 7 Protocollo: Luogo e Data della prova: Mestre, Richiedente: Materiale testato: Prova eseguita: Conducibilità termica Riferimento Normativo: UNI EN 12667 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE SOTTOPOSTO
DettagliAmplificatori Audio di Potenza
Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso
DettagliCENNI SULLE RETI DI SCARICO
CAPITOLO 1 1.1 Premessa Col termine rete di scarico si intende un sistema di tubazioni per scaricare al di fuori di un edificio acque piovane o sanitarie. Si usa distinguere tra: rete di scarico esterna
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE Il Responsabile Scientifico Dott. Ing. Fausto Mistretta Il
DettagliUniversità di Roma Tor Vergata
Università di Roma Tor Vergata Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Industriale Corso di: TERMOTECNICA 1 IMPIANTI DI TELERISCALDAMENTO Ing. G. Bovesecchi gianluigi.bovesecchi@gmail.com 06-7259-7127
DettagliLE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE
LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE Incontro con il Dipartimento di Medicina Sperimentale 24 aprile 2008 Settore Prevenzione e Protezione L uso in sicurezza delle Un
Dettaglifiring SP rin KL er idr Anti SCH iuma watermi St gas tubi e r ACCordi Sprinkler giunti StAffAggio 25
Sprinkler firing IDRANTI SCHIUMA watermist GAS tubi e raccordi Giunti staffaggio 25 Valvola AD UMIDO I sistemi sprinkler ad umido sono progettati per essere utilizzati in applicazioni dove la temperatura
DettagliFFS-GP. Gruppi antincendio e di pressurizzazione. motralec
motralec 4 rue Lavoisier. ZA Lavoisier. 95223 HERBLAY CEDEX Tel. : 01.39.97.65.10 / Fax. : 01.39.97.68.48 Demande de prix / e-mail : service-commercial@motralec.com www.motralec.com FFS-GP Gruppi antincendio
DettagliESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO
ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO vittorio.scialla@strumentiperleaziende.com Attuatore per traiettorie non lineari dotato di
DettagliSerie T15. Riduttore di pressione ad azione diretta a pistone F/F. Campi di applicazione. Regolazione. www.brandoni.it
Riduttore di pressione ad azione diretta a pistone F/F Campi di applicazione ACQUA RISCALDAMENTO ACQUA POTABILE INDUSTRIA 230 I riduttori di pressione filettati F/F serie T15 sono adatti alla riduzione
DettagliFamiglie logiche. Abbiamo visto come, diversi anni fa, venivano realizzate in concreto le funzioni
Famiglie logiche I parametri delle famiglie logiche Livelli di tensione TTL Le correnti di source e di sink Velocità di una famiglia logica Vcc Il consumo Fan-in La densità di integrazione I parametri
DettagliALLEGATO II. Calcolo della produzione da cogenerazione
ALLEGATO II Calcolo della produzione da cogenerazione I - Calcolo dell energia elettrica da cogenerazione 1. Per calcolare il risparmio di energia primaria di una unità di cogenerazione, occorre anzitutto
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della
DettagliIstituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro
Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro Dipartimento Territoriale di BRESCIA Via San Francesco d Assisi, 11 25122 BRESCIA Competenze ed Obblighi degli Organismi Notificati, dei
DettagliCome si monta uno scambiatore di calore a piastre?
Pagina 1 di 5 Come si monta uno scambiatore di calore a piastre? Gli scambiatori a piastre saldobrasati devono essere installati in maniera da lasciare abbastanza spazio intorno agli stessi da permettere
DettagliSistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici
Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici La tecnologia del serraggio idraulico ad espansione si è evoluto fino a raggiungere livelli di precisione e di affidabilità tali da poter soddisfare
DettagliImpianti fotovoltaici con immissione in rete non a norma e conseguenza distruttive per la presenza di spike ad alta tensione
Impianti fotovoltaici con immissione in rete non a norma e conseguenza distruttive per la presenza di spike ad alta tensione Oggi vogliamo approfondire l annoso problema dell innalzamento della tensione
DettagliIMPIANTO ANTINCENDIO
IMPIANTO ANTINCENDIO La scuola sarà dotata di impianto idrico antincendio per la protezione interna ossia la protezione contro l incendio che si ottiene mediante idranti a muro, installati in modo da consentire
DettagliMaiello pompe e sistemi costruzione e servizi by L.E.M. s.r.l.
Il Presente documento contiene informazioni inerenti a gruppi di pressurizzazione antincendio, applicati nelle alimentazioni idriche ad azionamento automatico per gli impianti automatici antincendio. INDICE
DettagliDerivazioni su tubi di grande diametro, come risparmiare incrementando la qualita e la sicurezza: la soluzione Georg Fischer
Derivazioni su tubi di grande diametro, come risparmiare incrementando la qualita e la sicurezza: la soluzione Georg Fischer La risposta Georg Fischer ai tecnici che chiedono un risparmio in termini economici
DettagliCHRYSO Flexò la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico
la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico CHRYSO Flexò: la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico IL SISTEMA, COPERTO DA BREVETTO INTERNAZIONALE, PER OTTIMIZZARE LA PRESTAZIONE TERMICA
DettagliCOMPRESSORE ROTATIVO A VITE CSD 75-100 - 125 HP
COMPRESSORE ROTATIVO A VITE CSD 75-100 - 125 HP IT Il Compressore Rotativo CSD è il risultato di una pluri decennale esperienza nella progettazione e costruzione di compressori rotativi a vite. Carenatura
DettagliINDICE. 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI...
INDICE 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI... Pagina 1 di 6 1. PREMESSA La presente relazione intende
DettagliAlunno...classe...data...
ERIICA DI EDUCAZIONE TECNICA UN MONDO NEL SOTTOSUOLO LA RETE DI DISTRIBUZIONE DEL GAS IMPIANTI DOMESTICI MANUTENZIONE E SICUREZZA DELL IMPIANTO A GAS DOMESTICO Esercizio n. 1 - Rispondi alle seguenti domande:
DettagliProduct note Migrazione da Emax ad Emax 2 mantenendo la certificazione in base alle norme serie IEC 61439 per i quadri di bassa tensione
Product note Migrazione da Emax ad Emax 2 mantenendo la certificazione in base alle norme serie IEC 61439 per i quadri di bassa tensione Generalità SACE Emax 2 è il nuovo interruttore aperto di ABB SACE
DettagliRequisiti di sicurezza per i dispositivi di protezione immateriali presenti sulle presse (barriere fotoelettriche)
Requisiti di sicurezza per i dispositivi di protezione immateriali presenti sulle presse (barriere fotoelettriche) Fig. 1 Lavoro manuale su una pressa con barriera fotoelettrica e riparo fisso laterale.
DettagliSi intende una parte conduttrice, che non fa parte dell'impianto. grado di introdurre nell'impianto un potenziale, generalmente quello di terra
MASSA Parte conduttrice, facente parte dell'impianto elettrico o di un apparecchio utilizzatore, che non è in tensione in condizioni ordinarie di isolamento, ma che può andare in tensione in caso di cedimento
DettagliARES Condensing 32 Caldaia a basamento, a condensazione, per solo riscaldamento
66 ARES Condensing 32 Caldaia a basamento, a condensazione, per solo riscaldamento VANTAGGI E CARATTERISTICHE GENERALI PREDISPOSTA PER FUNZIONAMENTO INDIPENDENTE O IN CASCATA ARES Condensing 32 può essere
DettagliTermodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA
Termodinamica TERMODINAMICA Cosa è la termodinamica? La termodinamica studia la conversione del calore in lavoro meccanico Prof Crosetto Silvio 2 Prof Crosetto Silvio Il motore dell automobile trasforma
DettagliVia Appia Nuova 669, 00179 ROMA tel.06-7811759 fax 06-7811759 - portatile 337802536 GUIDA ALLA INSTALLAZIONE DEL SISTEMA SOLARE HEAT KIT
Via Appia Nuova 669, 00179 ROMA tel.06-7811759 fax 06-7811759 - portatile 337802536 GUIDA ALLA INSTALLAZIONE DEL SISTEMA SOLARE HEAT KIT Versione 2002 Il sistema HEAT KIT, sistema SOLARE di riscaldamento
DettagliIMPIANTI RISCALDAMENTO Descrizione
Corso di IMPIANTI TECNICI per l EDILIZIA IMPIANTI RISCALDAMENTO Descrizione Prof. Paolo ZAZZINI Dipartimento INGEO Università G. D Annunzio Pescara www.lft.unich.it Impianto termico : Impianto tecnologico
DettagliIstruzioni per l uso ed il montaggio. Montaggio ADS
ADS La serie ADS è stata progettata sulla base della comprovata serie di ammortizzatori per carichi pesanti LDS da utilizzare su ascensori per persone e carichi. La prova di omologazione garantisce che
DettagliDIMENSIONAMENTO DEL MARTINETTO PER RICIRCOLO DI SFERE
DIMENSIONAMENTO DEL MARTINETTO PER RICIRCOLO DI SFERE Per un corretto dimensionamento del martinetto a ricircolo di sfere è necessario operare come segue: definizione dei dati del dell applicazione (A)
Dettagli