Sistema di Confezione in Linea

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1 Cap. VI REPARTO CONFEZIONE L assemblaggio dei vari pezzi di modello è l operazione che porta alla realizzazione del capo e che è argomento di riflessione per la scelta del tipo di organizzazione del lavoro e del lay-out del reparto, al fine di minimizzare gli spostamenti ed i trasporti interni. VI.1 VI.1.1 SALA CUCITO L organizzazione del lavoro del reparto confezione può variare da azienda ad azienda e la scelta di un sistema di produzione rispetto ad un altro, deriva dalla politica gestionale, dal marketing e dalla convenienza economica che è correlata al volume di produzione dell azienda. I sistemi più noti usati nell industria della confezione sono i seguenti: sistema in linea (od a nastro) sistema in linea progressiva ( o sistema a synchro) sistema a pacco sistema a pacco progressivo sistema a pacco mobile (o su carrello) sistema a convogliatore selettivo Ognuno di questi sistemi ha pregi e difetti e necessiterebbe una specifica trattazione per illustrarne differenze e convenienze; noi prenderemo in esame solo i due più usati nell industria italiana, ovvero il sistema in linea ed il sistema a pacco, riallacciandoci anche alle modalità di raggruppamento e preparazione dei pezzi dei modelli, trattati negli ultimi paragrafi del Cap. V. Sistema di Confezione in Linea E il sistema più semplice, in cui le operazioni procedono progressivamente lungo la linea di lavoro. Generalmente con questo sistema ogni linea di produzione produce un modello di vestito. Il passaggio del materiale da una fase di lavorazione alla successiva può essere eseguito per mezzo di scivoli, per mezzo di nastri trasportatori sincronizzati tra loro oppure con un semplice passaggio manuale. I vincoli ai quali deve sottostare questo sistema sono i seguenti: L) la linea di produzione ha un ciclo fisso, ossia le operazioni hanno una sequenza precisa dalla quale non si può derogare e devono procedere sempre passando alla fase successiva senza possibilità di effettuare operazioni su fasi precedenti. M) I tempi complessivi delle singole postazioni di lavoro devono essere uguali o pressoché uguali, per permettere l avanzamento simultaneo dei semilavorati; ne consegue che, in caso di fasi con tempi non bilanciati, il tempo conduttore 13 sarà il tempo dell operazione più lunga di tutto il ciclo. Questi tipi di vincolo rendono il sistema poco elastico, poiché al minimo cambiamento di modello occorre ricalcolare i tempi di tutta la catena di produzione e, se i cambiamenti sono sostanziali, a volte occorre addirittura riorganizzare tutte le fasi, spostando qualche operazione per ottenere il nuovo bilanciamento della linea. Come già anticipato i tempi di lavoro devono essere rigorosamente sincronizzati e questo pregiudica la specializzazione delle operazioni di un posto di lavoro, in quanto, per arrivare ad avere tante operazioni elementari tali che la somma dei 13 Per tempo conduttore o tempo di catena s intende il tempo che scadenza l avanzamento sincronizzato dei semilavorati. pag. 97

2 tempi di lavoro sia uguale al tempo di catena, occorre effettuare gli spostamenti ipotizzati. Nel caso non si possa trovare un bilanciamento perfetto a causa di vincoli di assemblaggio (non posso effettuare alcune cuciture prima di altre), si devono accettare postazioni di lavoro con dei tempi supplementari (tempi morti) ed un conseguente aumento del tempo globale di fabbricazione e del costo di lavorazione. Il vantaggio di questo sistema risiede nell eliminazione delle operazioni di manipolazione dei pezzi, poiché il lavoro è svolto sugli stessi pochi particolari ed i pezzi e semilavorati sono fatti avanzare in maniera quasi automatica. Le aziende che operano con il sistema in linea devono prevedere una costante sorveglianza della lavorazione per evitare che si verifichino incidenti su una fase che comporterebbe un brusco calo di produzione globale; per evitare ciò, occorre avere una disponibilità di macchine per sostituire quelle guaste ed personale specializzato ed abile pronto a rimpiazzare eventuali posti mancanti in una qualunque fase della linea. Nel disegno di fig VI-2 sono riportate le planimetrie di due sistemi in linea, ad ogni numero corrisponde un tipo di operazione. L esempio si riferisce alla confezione di un pantalone, e nella tabella di fig VI-2 è riportato il dettaglio di ogni singola operazione: operazione 1: operazione 2: operazione 3: operazione 4: operazione 5: operazione 6: operazione 6: operazione 7: operazione 7: operazione 8: sorgettatura del davanti di un pantalone confezione pinces davanti attaccatura rapporti al davanti stiratura pinces confezione tasche laterali, 1 operazione confezione tasche laterali, 2 operazione confezione tasche laterali, 2 operazione confezione tasche laterali, 3 operazione confezione tasche laterali, 3 operazione stiratura tasche laterali fig VI-1 Operazioni della Confezione in Serie di un Pantalone pag. 98

3 fig VI-2 Esempi di Lay-out di Produzione in Linea di un Pantalone pag. 99

4 VI.1.2 Sistema di Confezione a Pacco Convenzionale Questo sistema è uno dei più vecchi in uso nell industria della confezione in serie ed è tutt ora largamente impiegato in piccole e grandi industrie di confezioni americane ed europee. Come il sistema in linea, anche il sistema a pacco presenta vantaggi e svantaggi. La struttura di questo sistema è abbastanza semplice, normalmente il macchinario è sistemato in file semplici o doppie, come illustrato in seguito nel disegno di fig VI-3. Nella figura A e B si nota come gli scaffali di deposito del lavoro in corso di confezione siano sistemati a fianco delle file di macchine mentre nel lay-out di figura C sono ridotti gli spostamenti in quanto gli scaffali dei semilavorati (polmoni di compensazione) sono direttamente inseriti nel percorso del materiale. Il tragitto di lavoro sarà pertanto il seguente: 1. Dallo scaffale alla macchina operatrice; 2. dalla macchina operatrice allo scaffale; 3. dallo scaffale alla macchina operatrice dell operazione seguente. E così per tutto il percorso fino a capo finito: avremo pertanto un percorso deposito-macchina, macchina-deposito. Il lavoro è composto da pacchi comprendenti pezzi del capo da confezionare: paramonture, davanti, dietro, colli, maniche, tasche ecc. La grandezza dei pacchi è variabile, e dipende dal tipo di politica gestionale scelta dall azienda: ci sono aziende che regolano l avanzamento del lavoro con pacchi di quantità costante (esempio 5 unità per pacco), altre invece che si basano sulla commessa di lavoro, per cui la loro grandezza è variabile da un capo fino ad un massimo di capi. Generalmente i pacchi sono di capi, per un miglior trasporto, specie nelle operazioni finali dove il vestito è completamente assemblato e quindi sono meno facili e veloci gli spostamenti. Per una migliore ottimizzazione del lavoro è importante che i pacchi siano formati dallo stesso colore, anche se di taglia diversa, e richiedano lo stesso filo per un risparmio di tempo da parte dell addetta nel cambio delle spole di filo della macchina da cucire. Lo svantaggio di questo sistema rispetto a quello in linea, è quello del trasporto del materiale che subisce una movimentazione nettamente maggiore: da macchina a deposito, da deposito a macchina e poi di nuovo al deposito contro un avanzamento alla postazione successiva. Tra i vantaggi di questo sistema può essere rilevata la produzione più elastica, dato che si può passare comodamente da un tipo di articolo ad un altro senza grossi problemi, gli addetti possono sviluppare meglio la loro specializzazione ed il lavoro risulta indipendente dall addetto cosa che facilita l intercambiabilità delle persone. Infine dal punto di vista del controllo della lavorazione questo tipo di organizzazione permette di intervenire meglio sulla produzione con controlli delle varie fasi più puntuali e con la possibilità di far eseguire anche piccole riparazioni direttamente all interno di una fase di lavorazione. pag.100

5 fig VI-3 Esempio di Lay-out di Produzione a Pacco Convenzionale pag.101

6 VI.2 STIRATURA E FINISSAGGIO FINALE L organizzazione del lavoro del reparto di stiratura e finissaggio finale può essere organizzato con lavorazioni in linea ed a reparto. A questi tipi di organizzazione possono essere ottenuti disponendo macchine ed accessori secondo i due schemi di lay-out riportati nei disegni della fig VI-4 (lavorazione in linea) e della fig VI-5 (lavorazione a gruppi). Nel sistema in linea, come è illustrato nel disegno di fig VI-4, le presse da stiro sono poste l una a fianco dell altra, per realizzare un ciclo di lavorazione come quello seguente: 1. stiratura fondi 2. stiratura bordi 3. prima bassura collo 4. stiratura interno manica 5. stiratura gomito 6. stiratura fondo manica 7. stiratura davanti destro 8. stiratura davanti sinistra 9. stiratura fianchi o assieme 10. stiratura dietro 11. stiratura spalla sinistra 12. stiratura spalla destra 13. stiratura di appiattitura maniche esterne 14. stiratura giro manica interna 15. stiratura bloccaggio maniche esterne 16. seconda bassura collo 17. stiratura risvolti 18. stiratura di finissaggio 1 parte(togliere impressioni) 19. stiratura di finissaggio 2 parte(togliere impressioni) 20. stirature fodere Non è detto che tutte le industrie usino il ciclo completo riportato precedentemente e non tutte le operazioni devono obbligatoriamente essere eseguite nell ordine elencato od essere eseguite in questo reparto (alcune operazioni possono, per esempio, essere svolte durante la fase intermedia in sala cucito altre possono essere raggruppate usando delle apposite presse, chiamate universali, oppure usando dei semplici ferri a vapore). Nel sistema a gruppo, illustrato nello schema di fig VI-5, cambia solo la disposizione delle macchine ed il conseguente flusso di lavorazione. Dopo le operazioni di stiratura, vengono effettuate le ultime due operazioni di rifinitura del capo: l attaccatura dei bottoni e la confezione delle asole. Queste operazioni sono eseguite dopo la stiratura per evitare che la pressione esercitata dalla stiratura danneggi la confezione delle asole; le asole, a seconda delle aziende, sono confezionate a mano o a macchina. Finita la confezione delle asole e l attaccatura dei bottoni occorre, comunque, effettuare una leggera stiratura dei davanti delle giacche o cappotti, dato che è quasi inevitabile sgualcire i capi durante la confezione delle asole. pag.102

7 presse presse fig VI-4 Lay-out Stiratura in Linea fig VI-5 Lay-out Stiratura a Gruppi pag.103

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