OSPEDALE SENZA DOLORE

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1 ISSN: Working paper of public health [Online] Working Paper of Public Health Special Issue nr. 1/2013 OSPEDALE SENZA DOLORE DIECI ANNI DI ATTIVITÀ

2 La serie di Working Paper of Public Health (WP) dell Azienda Ospedaliera di Alessandria è una serie di pubblicazioni online ed Open Access, progressiva e multi disciplinare in Public Health (ISSN: ). Vi rientrano pertanto sia contributi di medicina ed epidemiologia, sia contributi di economia sanitaria e management, etica e diritto. Rientra nella politica aziendale tutto quello che può proteggere e migliorare la salute della comunità attraverso l educazione e la promozione di stili di vita, così come la prevenzione di malattie ed infezioni, nonché il miglioramento dell assistenza (sia medica sia infermieristica) e della cura del paziente. Si prefigge quindi l obiettivo scientifico di migliorare lo stato di salute degli individui e/o pazienti, sia attraverso la prevenzione di quanto potrebbe condizionarla sia mediante l assistenza medica e/o infermieristica finalizzata al ripristino della stessa. Gli articoli pubblicati impegnano esclusivamente gli autori, le opinioni espresse non implicano alcuna responsabilità da parte dell'azienda Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria. La pubblicazione è presente in: Directory of Open Access Journals (DOAJ); Google Scholar; Academic Journals Database; Comitato Scientifico: Dr. Nicola Giorgione (Presidente) Dr. Luciano Bernini (Vice-Presidente) Dr. Francesco Arena Dr. Massimo Desperati Dr. Carlo Arfini Dr. Ivo Casagranda Dr. Gabriele Ferretti Dr.ssa Lorella Gambarini Dr. Francesco Musante Dr. Claudio Pesce Dr. Fernando Pesce Dr. Salvatore Petrozzino Dr. Giuseppe Spinoglio Comitato di Direzione: Dr. Antonio Maconi Dr. Ennio Piantato Responsabile: Dr. Antonio Maconi telefono: amaconi@ospedale.al.it Segreteria: Roberto Ippoliti, Ph.D. telefono: rippoliti@ospedale.al.it Norme editoriali: Le pubblicazioni potranno essere sia in lingua italiana sia in lingua inglese, a discrezione dell autore. Sarà garantita la sottomissione di manoscritti a tutti coloro che desiderano pubblicare un proprio lavoro scientifico nella serie di WP dell Azienda Ospedaliera di Alessandria, purché rientrino nelle linee guida editoriali. Il Responsabile Scientifico di redazione verificherà che gli articoli sottomessi rispondano ai criteri editoriali richiesti. Nel caso in cui lo si ritenga necessario, lo stesso Responsabile valuterà l opportunità o meno di una revisione a studiosi o ad altri esperti, che potrebbero o meno aver già espresso la loro disponibilità ad essere revisori per il WP (i.e. peer review). L utilizzo del peer review costringerà gli autori ad adeguarsi ai migliori standard di qualità della loro disciplina, così come ai requisiti specifici del WP. Con questo approccio, si sottopone il lavoro o le idee di un autore allo scrutinio di uno o più esperti del medesimo settore. Ognuno di questi esperti fornirà una propria valutazione, includendo anche suggerimenti per l'eventuale miglioramento, all autore, così come una raccomandazione esplicita al Responsabile Scientifico su cosa fare del manoscritto (i.e. accepted o rejected). Al fine di rispettare criteri di scientificità nel lavoro proposto, la revisione sarà anonima, così come l articolo revisionato (i.e. double blinded). Diritto di critica: Eventuali osservazioni e suggerimenti a quanto pubblicato, dopo opportuna valutazione di attinenza, sarà trasmessa agli autori e pubblicata on line in apposita sezione ad essa dedicata. Questa iniziativa assume importanza nel confronto scientifico poiché stimola la dialettica e arricchisce il dibattito su temi d interesse. Ciascun professionista avrà il diritto di sostenere, con argomentazioni, la validità delle proprie osservazioni rispetto ai lavori pubblicati sui Working Paper of Public Health. Nel dettaglio, le norme a cui gli autori devono attenersi sono le seguenti: I manoscritti devono essere inviati alla Segreteria esclusivamente in formato elettronico all indirizzo dedicato (i.e rippoliti@ospedale.al.it); A discrezione degli autori, gli articoli possono essere in lingua italiana o inglese. Nel caso in cui il manoscritto è in lingua italiana, è possibile accompagnare il testo con due riassunti: uno in inglese ed uno in italiano, così come il titolo; Ogni articolo deve indicare, se applicabile, i codici di classificazione JEL (scaricabili al sito: e le Keywords, nonché il tipo di articolo (i.e. Original Articles, Brief Reports oppure Research Reviews; L abstract è il riassunto dell articolo proposto, pertanto dovrà indicare chiaramente: Obiettivi; Metodologia; Risultati; Conclusioni; Gli articoli dovrebbero rispettare i seguenti formati: Original Articles (4000 parole max., abstract 180 parole max., 40 references max.); Brief Reports (2000 parole max., abstract 120 parole max., 20 references max., 2 tabelle o figure) oppure Research Reviews ( parole, fino a 60 references e 6 tabelle e figure); I testi vanno inviati in formato Word (Times New Roman, 12, interlinea 1.5). Le note, che vanno battute in apice, non possono contenere esclusivamente riferimenti bibliografici. Inoltre, la numerazione deve essere progressiva; I riferimenti bibliografici vanno inseriti nel testo riportando il cognome dell Autore e l anno di pubblicazione (e.g. Calabresi, 1969). Nel caso di più Autori, indicare nel testo il cognome del primo aggiungendo et al; tutti gli altri Autori verranno citati nei riferimenti bibliografici alla fine del testo. I riferimenti bibliografici vanno elencati alla fine del testo in ordine alfabetico (e cronologico per più opere dello stesso Autore). Nel sottomettere un manoscritto alla segreteria di redazione, l'autore accetta tutte le norme quì indicate.

3 Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Working Paper of Public Health Special Issue nr. 1/2013 Pensiamo di far cosa utile proponendo con questo numero speciale del Working Paper e, per le prossime quattro uscite, i documenti presentati al recente Convegno del 5 Dicembre 2012, organizzato dal Comitato per L Ospedale Senza Dolore OSPEDALE SENZA DOLORE: DIECI ANNI DI ATTIVITA'. Il gradimento con cui il convegno è stato accolto dai partecipanti, ci ha indotto ad estendere i contributi portati alla fruizioni degli operatori interessati. Si tratta di un argomento che ha attratto in questi anni le migliori aspirazioni e gli ideali che muovono tutti Noi ad una professione sanitaria: accogliere il paziente non solo rispetto al suo corpo malato, ma come persona con la sua intera identità, individuale, familiare, sociale, relazionale, emotiva e storica. Concetti come esperienza soggettiva del dolore componente affettiva- cognitivo valutativa, del dolore, riduzione delle fonti di stress associate a miglioramento delle strategie di comunicazione con impatto analgesico indiretto sono diventati, ancorché ormai normati da una legge dello stato, imperativi assoluti. Non considerare la soggettività del malato con dolore equivarrebbe, sul piano etico e normativo, a non considerare i limiti di un pazienti anziano o un bambino nell adattamento alle cure. Nelle presentazioni che riportiamo in queste pubblicazioni, vogliamo quindi mostrarvi l album fotografico di questo percorso di crescita. Orami il COSD è diventato, non senza qualche acciacco, e, ovviamente, grazie a tutti Voi, adulto: le Terapie antalgiche sono sempre più qualificate e sempre meglio definite in termini organizzativi; ogni reparto prevede un referente medico e uno infermieristico dedicato, per presidiare l andamento dei livelli e modalità di rilevazione e intervento sul dolore; viene mantenuta negli anni una continuità formativa con sempre nuove proposte. In particolare, per quanto mi riguarda, l intervento sul dolore è servito anche a introdurre contributi formativi nelle direzioni del poter migliorare l attenzione alle variabili psicologiche degli utenti, riconoscere le proprie risposte emotive di fronte ai problemi incontrati, permettere loro di riconoscere le proprie risposte emotive nel rapporto con i colleghi. Tutte direzioni che contribbuiscono a modulare le difese che siamo portati a stabilire nei confronti delle sofferenze dei pazienti, sostenendo al contempo la nostra disponibilità empatica. 1

4 Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Working Paper of Public Health Special Issue nr. 1/2013 L evento è stato aperto dal Vescovo della città di Alessandria Mons.Guido Gallese e, ed un introduzione del Ministro della Salute, Prof. Renato Balduzzi che hanno portato il loro contributo, ma soprattutto un caldo incitamento per il futuro agli operatori. Segue la presentazione del Dr. Pietro Gazzaniga che ha portato la prospettiva del medico di famiglia Il Medico di medicina generale e la valutazione del dolore ; la Dr.ssa Carla Bena, medico di distretto, Responsabile S.S. Cure Domiciliari ASL 4 di Torino, referente HPH (Health promoting Hospitals) dolore per il Piemonte, titolo della relazione Ospedale e Territorio Senza Dolore" Esperienza e progetti HPH, che si è concentrata sulla presentazioni dei recenti sviluppi in medicina narrativa, come struttura sulla quale costruire riferimenti formativi per i nuovi operatori ospedalieri. Le direttive dell HPH sono state recepite da sempre dal Nostro Ospedale come necessaria integrazione di rete e, in questo senso, informiamo che verrà condotto uno specifico percorso in medicina narrativa per il reparto di ematologia, nel corso del Antonio Pepoli 2

5 Prima Presentazione Dr. Pietro Gazzaniga

6 LA VALUTAZIONE DEL DOLORE IN MEDICINA GENERALE ALESSANDRIA 05 DICEMBRE 2012 Dr. Pietro Gazzaniga Gazzaniga Pietro 1

7 LA VALUTAZIONE DEL DOLORE IN MEDICINA GENERALE Quando nel dolore si hanno compagni che lo condividono, l animo può superare molte sofferenze William Shakespeare Re Lear Gazzaniga Pietro 2

8 LA VALUTAZIONE DEL DOLORE IN M.G. RILEVANZA PROBLEMA Calcolati circa 13 milioni di cittadini italiani affetti da dolore cronico (21,7% della popolazione) di cui solo il 10% dovuto a patologia oncologica malattia che produce disabilità e notevoli costi socio- sanitari In Piemonte si calcola che su 4,6 milioni di abitanti i potenziali utenti dei servizi di terapia antalgica siano circa Il dolore è, il più delle volte, dovuto a patologie vertebrali, artrosi, cefalea, neuropatie periferiche. Patologie per le quali il primo interlocutore del paziente è il M.M.G. Gazzaniga Pietro 3

9 LA VALUTAZIONE DEL DOLORE IN M.G. ASPETTI NORMATIVI Legge 38/2010: Attivazione ed integrazione di 2 reti nazionali della terapia del dolore e delle cure palliative che garantiscano ai pazienti risposte assistenziali su base regionale e, in modo uniforme, su tutto il territorio nazionale. Semplificazione delle procedure di accesso ai farmaci impiegati nella terapia del dolore Formazione del personale medico e sanitario Rilevazione del dolore all interno della cartella clinica PSSR Inserimento della rete regionale di terapia del dolore e della rete regionale delle cure palliative ( necessità di produrre PDTA condivisi con tutte le figure professionali coinvolte nella gestione del dolore) PSSR Gazzaniga Pietro 4

10 Working Paper of Public Health - Special Issue nr. 1 LA VALUTAZIONE DEL DOLORE IN M.G. Gazzaniga Pietro 5

11 LA VALUTAZIONE DEL DOLORE IN M.G. Una delle criticità maggiormente evidenziate dai cittadini nell accesso ai servizi sanitari è l insufficienza di continuità delle cure, ovvero il vuoto assistenziale, talora percepito come abbandono, quando sono necessarie per la cura molteplici interlocutori e modalità assistenziali Gazzaniga Pietro 6

12 LA VALUTAZIONE DEL DOLORE IN M.G. Gazzaniga Pietro 7

13 LA VALUTAZIONE DEL DOLORE IN M.G. Approccio al paziente da parte del MMG Osservatorio privilegiato per MMG conoscitore della storia personale del paz. dello scenario familiare in cui la storia viene rappresentata Primo passo l episodio è inquadrabile nell ennesimo episodio di riacutizzazione di una malattia nota? rappresenta la cronicizzazione del processo evolutivo di una malattia inguaribile? è il primo episodio di una nuova malattia da inquadrare e diagnosticare? Passo successivo manifestazione facilmente inquadrabile spesso legato a malattia nota: possibile impostare autonomamente la terapia dubbi su corretta diagnosi o su suo inquadramento: invio a specialista Gazzaniga Pietro 8

14 METODICHE DI VALUTAZIONE P. Q. R. S. T. Gazzaniga Pietro 9

15 METODICHE DI VALUTAZIONE (PQRST) P. Palliative P. Q. Provocative Quality Cosa calma il Dolore? Cosa provoca il Dolore? Caratteristiche R. S. T. Radiation Si irradia, dove? Severity Quanto? Timing Quando? AGGIUNGERE: SEDE O SEDI Gazzaniga Pietro 10

16 SCALE INTENSITA 1) SCALE ANALOGICHE VISIVE (VAS) 2) SCALE NUMERICHE (NRS) 3) SCALE VERBALI (VRS) ESEMPIO DI SCALA NUMERICA A INTERVALLI A 11 LIVELLI PER LA VALUTAZIONE DEL DOLORE Nessun dolore Il dolore più forte che possa immaginare Gazzaniga Pietro 11

17 NRS: NUMERIC RATING SCALE Scala numerica con tre diverse possibilità di scelta: da 0 a 5 - da 0 a 10 - da 0 a Nessun dolore Vantaggi a) Strumento chiaro e semplice per il paziente b) Si può usare anche in condizioni cognitive e fisiche compromesse c) Solo il 2% ha difficoltà a compilarla d) Ha un significato comune anche in culture diverse Dolore massimo Svantaggi a) Difficoltà nel dover tradurre la complessità dolorosa in un numero o cifra; semplificazione o banalizzazione Gazzaniga Pietro 12

18 VERBAL RATING SCALE Utilizza un numero variabile di aggettivi che descrivono l intensità del dolore; può essere collegata ad una scala numerica La migliore, e più utilizzata è la scala a 6 livelli: Nessuno 1 Molto lieve 2 Lieve 3 Moderato 4 Forte 5 Molto forte 6 Gazzaniga Pietro 13

19 Il Dolore nel Paziente CARATTERISTICHE Quantitative SCALE ANALOGICHE Disegni Gazzaniga Pietro 14

20 SCALE INTENSITA DOLORE LIEVE = DA 0 A 4 DOLORE MEDIO = DA 5 A 6 DOLORE SEVERO = > 7 Una buona terapia antalgica deve mantenere il dolore < 5 Gazzaniga Pietro 15

21 LA VALUTAZIONE DEL DOLORE IN M.G. COSA SI È FATTO 2003 ricerca ( Italian Pain Research) pubblicata dalla SIMG: Criticità scarsa abitudine dei MMG a misurare il dolore inappropriato utilizzo dei farmaci difficoltà a diagnosticare il dolore neuropatico scarsa propensione all utilizzo degli oppiacei mancanza di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per i pazienti con dolore cronico Gazzaniga Pietro 16

22 Gazzaniga Pietro 17

23 LA VALUTAZIONE DEL DOLORE IN M.G. COSA SI È FATTO 2008 Pubblicazione SIMG contenente un algoritmo diagnostico per la gestione del paziente con dolore cronico Gazzaniga Pietro 18

24 Working Paper of Public Health - Special Issue nr. 1 LA VALUTAZIONE DEL DOLORE IN M.G. Gazzaniga Pietro 19

25 LA VALUTAZIONE DEL DOLORE IN M.G. Oggetto della ricerca: audit clinico individuale e di gruppo finalizzato a verificare la fattibilità di un metodo semplice che permetta ai MMG di calcolare indicatori di performance nel trattamento del dolore RISULTATI la quantità di oppiacei prescritti dal gruppo di ricercatori COMPASS era superiore a quella di un gruppo rappresentativo di MMG estratti dalla Banca dati SIMG-HEALT SEARCH Riconosciuto tra i ricercatori il tipo di dolore e prescritti in modo razionale i farmaci appropriati Gazzaniga Pietro 20

26 Working Paper of Public Health - Special Issue nr. 1 Gazzaniga Pietro 21

27 Working Paper of Public Health - Special Issue nr. 1 Gazzaniga Pietro 22

28 Working Paper of Public Health - Special Issue nr. 1 Gazzaniga Pietro 23

29 LA VALUTAZIONE DEL DOLORE IN M.G. COSA FARE? dare piena attuazione alle norme contenute nella legge 38/2010 e nel PSSR (rete terapia del dolore) incentivare il dialogo e la comunicazione tra i soggetti coinvolti nella cura del paziente affetto da dolore cronico (continuità assistenziale) spingere i MMG ad utilizzare la scheda PAIN presente in Millewin e a valersi di MilleGPG per percorsi di Audit personale ed eventualmente di gruppo che hanno dimostrato migliorare le performance stimolare le autorità competenti ad individuare, tra gli obiettivi da perseguire, interventi che non siano sempre la riduzione immediata della spesa (vedi farmaceutica) ma finalità proiettate in un futuro, magari più lontano, ma che si tradurranno spesso anche in riduzione di spesa sanitaria e sociale. formare i MMG (in parte già fatto con corsi 1 recente) Gazzaniga Pietro 24

30 LA VALUTAZIONE DEL DOLORE IN MEDICINA GENERALE PROGETTO TESEO (SIMG) Sperimentazione di modello organizzativo di erogazione delle cure palliative e della terapia del dolore per migliorare la qualità di vita dei pazienti Iniziale intervento formativo rivolto a un gruppo nazionale di 22 MMG particolarmente interessati al problema I 22 avranno il ruolo di formare oltre 400 colleghi sul territorio Successiva fase attuativa a livello locale che permetterà di valutare l impatto dell attività del MMG sui percorsi assistenziali e il miglior riconoscimento dei pazienti da inserire nelle reti delle cure palliative e terapia del dolore Gazzaniga Pietro 25

31 Gazzaniga Pietro 26

32 Seconda Presentazione Dr.ssa Carla Bena

33 OSPEDALE E TERRITORIO SENZA DOLORE: ESPERIENZE E PROGETTI RETE H.P.H. REGIONE PIEMONTE A cura della dott.ssa Carla BENA Coordinatore Progetto Ospedale e territorio senza dolore Rete HPH Responsabile SS Cure Domiciliari Distretto di Settimo ASLTO4 Bena Carla 1

34 Finalità promuovere attività concrete di sensibilizzazione alla lotta al dolore e alla presa in carico della sofferenza e del disagio della persona e della sua famiglia la persona al centro di un sistema di cure, dando continuità ai valori del quadriennio precedente: Multiprofessionalità e Interprofessionalità continuità assistenziale e integrazione ospedale-territorio comunicazione e informazione lavoro di rete collegamento con i medici di medicina generale promozione di metodi di empowerment del cittadino e dei professionisti della salute Bena Carla 2

35 Obiettivi promuovere negli operatori sanitari la valutazione trasversale e continua del dolore a tutti i pazienti che accedono ai servizi sanitari promuovere una comunicazione interna in ogni ambito ospedaliero e territoriale finalizzata al miglioramento della qualità assistenziale della persona con dolore valutare e monitorare il dolore percepito dal paziente promuovendo la sua partecipazione attiva coinvolgimento e consapevolezza dei pazienti e dei loro familiari e/o caregiver finalizzato alla gestione del dolore e alla prevenzione delle complicanze promuovere la formazione continua degli operatori Bena Carla 3

36 Attività 2011 Prima edizione del corso di formazione per professionisti della salute dal titolo La cura e le forme del dolore: rappresentazioni, vissuti e luoghi di senso basato sulla medicina narrativa Bena Carla 4

37 Metodologia Il percorso formativo si sviluppa attraverso un ragionamento riflessivo sui sensi già dati ai concetti di dolore e cura. Prevede metodologie di partecipazione attiva attraverso mandati individuali e di gruppo Sono utilizzate metodologie di tipo narrativo a partire da sollecitazioni linguistiche, cinematografiche e letterarie. Bena Carla 5

38 Risultati del corso di formazione Il corso di formazione ha permesso di far parlare gli operatori secondo un approccio narrativo e fenomenologico Il gradimento del corso è stato molto alto: apprezzati soprattutto le metodologie utilizzate, l utilizzo dei film e delle suggestioni grafiche (disegni, simboli e immagini), il confronto e il dibattito tra partecipanti e docenti L utilizzo del project work per l apprendimento è stato giudicato positivo dai partecipanti per il superamento del classico test a risposta multipla Bena Carla 6

39 PROSPETTIVE FUTURE Prossimo quadriennio? Bena Carla 7

40 Il perché La salute è una risorsa per la vita quotidiana perché ci permette di condurre una vita produttiva sotto il profilo personale, sociale ed economico con uno sguardo attento e continuo alla qualità della nostra vita come favorire un percorso di promozione della salute nell ambito del Progetto Ospedale e territorio senza dolore? Ai professionisti della salute si richiede un uso responsabile delle competenze professionali, dei ruoli e delle funzioni ricoperti, secondo una logica etica e deontologica finalizzato al miglioramento della qualità di vita non solo dei nostri pazienti ma anche delle loro famiglie In un programma di continuità assistenziale ospedale-territorio senza dolore, possiamo agire su tanti attori di cura, ma emerge in modo evidente l importante ruolo che il caregiver informale ricopre nel progetto terapeutico Bena Carla 8

41 Come abilità personali che servono per mettersi in relazione con gli altri affrontare i problemi, le pressioni e gli stress della vita quotidiana, in modo efficace affrontare le esigenze della vita quotidiana, rapportandosi con fiducia a se stessi, agli altri e alla comunità Organizzazione Mondiale della Sanità LIFE SKILLS, 1993 Bena Carla 9

42 Cosa Capacità di leggere dentro se stessi (Autocoscienza): Capacità di riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri (Gestione delle emozioni) Capacità di governare le tensioni (Gestione dello stress) Capacità di analizzare e valutare le situazioni (Senso critico) Capacità di prendere decisioni (Decision making) Capacità di risolvere problemi (Problem solving) Capacità di affrontare in modo flessibile ogni genere di situazione (Creatività) Capacità di esprimersi (Comunicazione efficace) Capacità di comprendere gli altri (Empatia) Capacità di interagire e relazionarsi con gli altri in modo positivo (Skill per le relazioni interpersonali) Bena Carla 10

43 Obiettivo generale del prossimo programma contribuire al miglioramento del livello di empowerment del paziente e della famiglia con l introduzione di tecniche di narrazione a supporto del processo assistenziale intervenendo sulle life skill delle persone, dei professionisti della salute e di tutti gli attori che partecipano al Progetto di Cura della Lotta al dolore, in una logica di multidisciplinarietà, continuità assistenziale e integrazione sociosanitaria. Bena Carla 11

44 Le attività future Corso di formazione «La cura e le forme del dolore: rappresentazioni, vissuti e luoghi di senso» nel 2013 Percorso formativo e strumenti operativi di sviluppo delle life skill, OMS 1993 Serate delle «life skills» rivolti alla cittadinanza Bena Carla 12

45 GRAZIE PER L ATTENZIONE!!!! Bena Carla 13

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