Relazione finanziaria semestrale consolidata

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1 . Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2009 Approvata dal Consiglio di Amministrazione del 26 agosto 2009

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3 Indice Organi statutari 9 Struttura del Gruppo 11 Scenario di riferimento 15 Relazione intermedia sulla gestione 25 Il Gruppo nel primo semestre Principali indicatori dell andamento della gestione del Gruppo Cattolica 29 Modalità di diffusione dell immagine e delle informazioni del Gruppo 35 Andamento della gestione 37 Sintesi dell andamento della gestione (per principali aggregati di bilancio e per segmenti) 39 Gestione assicurativa e altri settori di attività 42 Gestione patrimoniale e finanziaria 50 Risk management 53 Gestione del rischio 55 Rischio assicurativo - segmento danni 55 Rischio assicurativo - segmento vita 56 Rischio di mercato 58 Rischio operativo, legale e reputazionale 62 Organizzazione e risorse 63 Attività commerciale 65 Sistemi informativi 66 Risorse umane 69 Formazione 70 Controlli interni 71 Fatti di rilievo e altre informazioni 77 Fatti di rilievo del periodo 79 Altre informazioni 81 Fatti di rilievo successivi alla chiusura del semestre 83 Evoluzione prevedibile della gestione 85 3

4 Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno Prospetti contabili 89 Stato Patrimoniale e Conto Economico Consolidati 91 Prospetto di variazione del Patrimonio Netto 97 Rendiconto finanziario semestrale consolidato 101 Note illustrative ai prospetti contabili 105 Parte A - Criteri generali di redazione e area di consolidamento 107 Parte B - Criteri di valutazione 115 Parte C - Informazioni sullo Stato Patrimoniale e sul Conto Economico Consolidati 119 Parte D - Acquisizioni 157 Parte E - Altre informazioni 163 Attestazione del Dirigente preposto 167 Relazione della Società di Revisione 169 4

5 Indice sommario delle tavole e dei prospetti Tavole Tav. 1 - Tassi d interesse 18 Tav. 2 - Indici azionari 19 Tav. 3 - Cambi 20 Tav. 4 - Principali indicatori economici 29 Tav. 5 - Principali indicatori patrimoniali 30 Tav. 6 - Dipendenti e rete distributiva 30 Tav. 7 - Stato Patrimoniale consolidato riclassificato 31 Tav. 8 - Conto Economico consolidato riclassificato 32 Tav. 9 - Conto Economico consolidato riclassificato per segmento di attività 33 Tav Principali indicatori 33 Tav Totale raccolta 44 Tav Raccolta vita 45 Tav Investimenti - composizione 50 Tav Stratificazione del portafoglio sulla base della data di scadenza 60 Tav Stratificazione del portafoglio obbligazionario per rating 61 Tav Organico del Gruppo 70 Tav Titoli di proprietà delle società del Gruppo al 30 giugno 2009 emessi da Banca Popolare di Vicenza 82 Tav Indicatori per azione 83 Tav Area di consolidamento (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 112 Tav Stato Patrimoniale per settore di attività (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 123 Tav Attività immateriali 124 Tav Avviamento movimentazione di periodo 124 Tav Altre attività immateriali movimentazione di periodo 126 5

6 Tav Attività materiali 127 Tav Immobili e altre attività materiali - movimentazione di periodo 128 Tav Dettaglio delle riserve tecniche a carico dei riassicuratori (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 128 Tav Investimenti 129 Tav Investimenti immobiliari movimentazione di periodo 130 Tav Dettaglio degli attivi materiali e immateriali (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 131 Tav Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture 131 Tav Dettaglio delle partecipazioni non consolidate (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 132 Tav Investimenti finanziari 132 Tav Dettaglio delle attività finanziarie (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 133 Tav Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico 135 Tav Dettaglio delle attività e passività relative a contratti emessi da compagnie di assicurazione allorché il rischio dell investimento è sopportato dalla clientela e derivanti dalla gestione dei fondi pensione (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 135 Tav Crediti diversi 136 Tav Altri elementi dell attivo 136 Tav Altre attività 138 Tav Patrimonio netto 139 Tav Dettaglio delle riserve tecniche (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 140 Tav Passività finanziarie 141 Tav Dettaglio delle passività finanziarie (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 142 Tav Debiti 143 Tav Trattamento di fine rapporto e premi di anzianità 144 Tav Altri elementi del passivo 144 6

7 Tav Altre passività 145 Tav Suddivisione della raccolta relativa al lavoro diretto ed indiretto 147 Tav Suddivisione della raccolta per aree geografiche 148 Tav Gestione assicurativa 148 Tav Dettaglio delle spese di gestione assicurativa 148 Tav Gestione finanziaria 150 Tav Proventi e oneri finanziari e da investimenti (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) Tav Conto Economico per settore di attività (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) Tav Dettaglio delle voci tecniche assicurative (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) Tav Dettaglio delle spese della gestione assicurativa (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) Tav Principali dati dei rami acquisiti alla data di acquisizione 160 Tav Principali dati patrimoniali relativi alle acquisizioni al 30 giugno Tav Principali dati economici relativi alle acquisizioni al 30 giugno Tav Premi relativi alle aggregazioni aziendali avvenute nel corso dell esercizio 162 7

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9 Organi statutari CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Paolo Bedoni (*) Vice Presidente Vicario Giovannimaria Seccamani Mazzoli (*) Vice Presidente Giovanni Zonin (*) Segretario Ermanno Rho (*) Amministratore Delegato Giovan Battista Mazzucchelli (*) Consiglieri Pierluigi Angeli Alessandro Bandini Luigi Baraggia (*) Giuseppe Camadini (*) Stefano Gnecchi Ruscone Luigi Magagni Giuseppe Manni Aldo Poli Pilade Riello Pier Giorgio Ruggiero Samuele Sorato Domingo Sugranyes Bickel Antonio Tessitore COLLEGIO SINDACALE Presidente Alessandro Lai Sindaci effettivi Luigi de Anna Massimo Ghetti Enrico Noris Franco Volpato Sindaci supplenti Stefano Romito Francesco Scappini DIREZIONE GENERALE Direttore Generale Marco Cardinaletti (*) I Consiglieri i cui nomi sono contrassegnati dall asterisco formano il Comitato Esecutivo 9

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11 Struttura del Gruppo 11

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13 Situazione al 30 giugno 2009 DANNI VITA ALTRO 50% ABC Assicura 50% Berica Vita Cattolica Immobiliare 33,33% 100% 100% C.I.R.A. Polo Finanziario 99,99% Duomo Uni One Assicurazioni 80,14% Cattolica Previdenza 97% 8,8% Cattolica Services (*) 91,16% TUA Assicurazioni 50,1% Lombarda Vita 95,17% Risparmio & Previdenza 100% TUA Retail 100% Lombarda Assicurazioni 66% San Miniato Previdenza 100% Uni One Servizi 50% Vicenza Life Prisma 20% Assicurazioni danni Assicurazioni vita 30% APOGEO Consulting Sim 70% Immobiliari Servizi operativi B.P.Vi. Fondi SGR 50% Servizi finanziari Banche In liquidazione, rappresentata come attività in dismissione al 30 giugno 2009 Cattolica BPVI Mediazione Creditizia Vegagest SGR 50% 16, 99% (*) Lo 0,005% del capitale di Cattolica Services è detenuto singolarmente da ABC Assicura, Berica Vita, Cattolica Previdenza, CIRA, Lombarda Vita, Risparmio & Previdenza, San Miniato Previdenza, TUA Assicurazioni. Cassa di Risparmio di San Miniato 25% 13

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15 Scenario di riferimento 15

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17 Scenario di riferimento Scenario macroeconomico Il primo semestre 2009 ha confermato lo stato di crisi dell economia mondiale, mostrando due distinte fasi. Il primo trimestre ha evidenziato un ulteriore peggioramento delle condizioni economiche globali: la fragilità del sistema finanziario e il deterioramento del mercato immobiliare statunitense ed europeo. La seconda parte del semestre, invece, ha mostrato un rialzo degli indici di fiducia e una lieve ripresa degli indicatori macroeconomici, in particolare quelli manifatturieri, sia per il mercato americano, sia per quello europeo. Gli ultimi dati disponibili per gli Stati Uniti, confermano le difficoltà dell economia americana dovute soprattutto alla debolezza del mercato immobiliare, alla contrazione degli investimenti e all elevato tasso di disoccupazione. La domanda interna di beni di consumo rimane contenuta, l inflazione è in linea con le attese ed i rischi per il futuro sono considerati dalla Fed moderati. In Europa continua la fase recessiva. La contrazione economica si è attestata ad un -4,9%, ben oltre le previsioni (-1,5%). La domanda interna si mantiene debole, specialmente nelle aree più ricche. Peggiora il mercato del lavoro, con la disoccupazione a livelli assai elevati. Secondo la Banca Centrale Europea, la previsione di medio termine per l attività economica continua ad essere negativa, ma stabile. I rischi maggiori sono legati alla forte diminuzione dei consumi interni, alle incognite relative all inflazione ed all elevato indebitamento cui hanno fatto ricorso i paesi europei per sostenere le economie locali. In Giappone il PIL annualizzato è fortemente negativo (-14,2%). L economia giapponese risente del peggioramento delle condizioni economiche in America ed in Asia e di una contrazione durevole dei consumi interni. La produzione manifatturiera rimane estremamente debole. La banca centrale mantiene tassi di rifinanziamento inferiori al tasso normale di sconto e non prevede rialzi nel breve periodo. Le economie emergenti hanno continuato a crescere, anche se a ritmi meno elevati rispetto agli anni precedenti. La Cina, alle prese con una diminuzione dei consumi interni, ha mostrato per il primo semestre 2009 una crescita del PIL pari a +7,9% su base annua, mentre l India ha registrato un +5,8%, pur manifestando difficoltà nel settore finanziario. Negativo invece il Brasile (-1,77% rispetto al 2008) a causa della riduzione delle esportazioni negli Stati Uniti, principale partner commerciale. Il prezzo del petrolio ha proseguito il trend discendente nei primi mesi dell anno, cominciando poi una moderata risalita, in concomitanza con la decisione dell Opec di tenere bassi i livelli di produzione, portandosi a giugno tra i 60 e i 70 dollari al barile. Da inizio anno il costo del petrolio è aumentato del 50,82%. Tale crescita non preoccupa le banche centrali, in quanto non sembra, al momento, creare instabilità sul fronte dei prezzi. Mercati obbligazionari Considerate le condizioni macroeconomiche del primo semestre 2009, la Banca Centrale Europea ha rivisto le proprie stime sulla politica monetaria. Infatti, ha accelerato la diminuzione del tasso ufficiale portando il REPO ( tasso pronti contro termine ) all 1%, il livello più basso dalla nascita della UE. Negli Stati Uniti, invece, la Federal Reserve ha lasciato invariato il livello dei tassi allo 17

18 0,25% insistendo sulle difficoltà della situazione economica nazionale e globale, mentre la deflazione pare contenuta. Sui mercati obbligazionari, il rendimento dei titoli governativi decennali statunitensi è incrementato da inizio anno di 1,32 punti attestandosi al 3,54% con uno spread positivo rispetto ai tassi a breve termine di 2,42 punti. Tale tendenza è stata riscontrata anche per i tassi dell area euro, con una differenziazione del comparto decennale tedesco di 202 punti base sul rendimento a due anni, a causa delle aspettative di mantenimento del costo del denaro a livelli assai contenuti per tutto il Il settore delle emissioni societarie è stato caratterizzato da una forte domanda di capitale con alti differenziali, sia sul mercato primario, sia su quello secondario, a causa della maggior avversione al rischio degli investitori. Nel corso del secondo trimestre, con il miglioramento del clima di fiducia, si è assistito ad una contrazione di tali differenziali. Tav. 1 - Tassi d interesse Paesi Rendimento al Rendimento al Variazione EURO (Germania) 2 anni 1,37% 1,76% -0,39 5 anni 2,49% 2,32% 0,17 10 anni 3,39% 2,95% 0,44 30 anni 4,20% 3,53% 0,67 STATI UNITI 2 anni 1,12% 0,77% 0,35 5 anni 2,56% 1,55% 1,01 10 anni 3,54% 2,22% 1,32 30 anni 4,33% 2,68% 1,65 REGNO UNITO 2 anni 1,33% 1,05% 0,28 5 anni 2,88% 2,43% 0,45 10 anni 3,69% 3,02% 0,67 30 anni 4,40% 3,70% 0,70 GIAPPONE 2 anni 0,32% 0,38% -0,06 5 anni 0,73% 0,69% 0,04 10 anni 1,36% 1,17% 0,19 30 anni 2,19% 1,74% 0,45 Mercati azionari I mercati azionari statunitensi sono stati caratterizzati nel semestre da due distinte tendenze. Il primo trimestre ha registrato un andamento negativo degli indici S&P 500 e Nasdaq rispettivamente pari a -19% e -15%. I settori finanziario e dei trasporti sono quelli più colpiti, mentre è stato privilegiato dagli investitori il settore dell energia. A partire dalla prima metà di marzo si è assistito ad un recupero di valore dei listini, trascinati soprattutto dai buoni andamenti delle trimestrali di bilancio delle banche americane ed europee nonché dal settore tecnologico, portando l indice S&P 500 a chiudere il semestre a +1,78% e il Nasdaq a +16,36%. 18

19 I mercati europei hanno registrato la stessa evoluzione. Alla chiusura del primo trimestre l indice Eurostoxx segnava una flessione del 17,85% e il Dax (indicatore guida del mercato europeo), del 17,07%. A fine marzo, in Italia, l indice FTSE Mib era in ribasso del 21%. La tendenza negativa dei mercati era dovuta soprattutto ai problemi legati al settore delle banche e ai timori per una recessione economica europea maggiore di quanto ipotizzato. Nel secondo trimestre, però, le borse hanno cominciato un movimento positivo, sostenute (come negli USA) dai risultati, migliori delle attese, del settore finanziario oltre ad una serie di dati macroeconomici che hanno mostrato un rallentamento della recessione. L indice Eurostoxx, il FTSE Mib e il Dax hanno chiuso il semestre in negativo rispettivamente dell 1,88%, del 2,04% e dello 0,03%. Anche le borse dei mercati emergenti registrano andamenti opposti, specialmente la borsa cinese, con l indice Hang Seng che, dopo le difficoltà di inizio anno, ha registrato una crescita di quasi il 28% da inizio anno. Più contrastato e volatile l andamento del mercato giapponese, che risente di un economia in forte difficoltà, ma che può contare su un apparato statale in grado di fornire supporto e liquidità al sistema produttivo. Il Nikkei chiude pertanto il semestre in positivo, con un guadagno del 12,4% da inizio anno. Tav. 2 - Indici azionari Indice Variazione percentuale S&P ,32 903,25 1,78 NASDAQ COMP 1.835, ,03 16,36 DOW JONES 8.447, ,39-3,75 S&P/MIB , ,00-2,04 FTSE , ,17-4,17 SMI 5.403, ,53-2,36 EUROSTOXX , ,62-1,88 DAX 4.808, ,20-0,03 CAC , ,97-2,41 NIKKEI , ,56 12,40 HANG SENG , ,50 27,74 Mercati dei cambi Nel semestre il rapporto fra euro e dollaro si è mantenuto praticamente invariato. L andamento è stato però altamente volatile, influenzato principalmente dallo sfasamento temporale delle dinamiche economiche e dalle aspettative di crescita delle due aree. Il dollaro ha guadagnato costantemente terreno nei confronti dell euro per i primi quattro mesi dell anno, arrivando fino a 1,25 per poi perdere velocemente valore tanto da toccare tra maggio e giugno una quotazione intorno a 1,4. Lo Yen ha mostrato forti segni di debolezza nei confronti dell euro, ad esclusione del mese di gennaio, e un leggero apprezzamento nei confronti del dollaro. Nonostante la Bank of Japan abbia mantenuto i tassi in linea con le altre macroaree, l idea di un economia nipponica meno dinamica ed esposta ad un mercato interno ed estero in continua difficoltà lascia prevedere un ulteriore indebolimento di valore nel medio termine. 19

20 Tav. 3 - Cambi CROSS Variazione percentuale EURO - DOLLARO 1,4033 1, ,45 EURO - STERLINA 0, , ,73 EURO - YEN 135,21 126,7 6,72 DOLLARO - YEN 96,36 90,64 6,31 Settore assicurativo 1 Secondo le previsioni dell ANIA per l esercizio 2009, la difficile congiuntura economica frenerà la domanda di assicurazione nei rami danni: i premi delle assicurazioni di questo settore potrebbero ridursi dello 0,8% rispetto al Il settore r.c. auto registra nel primo trimestre una contrazione dei premi del 5,2%; per l intero anno si prevede una diminuzione dei premi tra l 1% e il 2%. Dovrebbero ridursi significativamente i premi per il ramo corpi veicoli terrestri (-4%), a causa della contrazione della vendita di nuove vetture. Il volume premi dei settori incendio ed altri danni ai beni dovrebbe diminuire dell 1%. Un aumento dei premi dovrebbe riguardare, invece, i rami infortuni, malattia, r.c. generale ed i restanti rami danni. Nel ramo vita la difficile situazione economica e finanziaria potrebbe indurre le famiglie ad aumentare la propensione al risparmio ed a diversificarne il flusso che, nel corso del 2008, è stato indirizzato quasi esclusivamente verso gli strumenti bancari. Nei primi quattro mesi dell anno in corso la nuova produzione vita ha superato i 17 miliardi con un aumento di oltre il 25% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. La nuova produzione di ramo III è diminuita dell 80% rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente; questa riduzione è stata compensata dalla nuova produzione di ramo I che, nello stesso periodo, è più che raddoppiata. La ripresa delle polizze di tipo tradizionale è da collegare alla ricerca da parte degli assicurati delle garanzie generalmente presenti in questi prodotti (restituzione del capitale e/o riconoscimento di un rendimento minimo garantito). Nell ipotesi che nel 2009 i mercati finanziari tornino gradualmente a condizioni di normalità, i premi dell assicurazione vita potrebbero riprendere a crescere (+10%), anche se in misura inferiore a quanto osservato nel primo quadrimestre dell anno. La raccolta dei premi vita dovrebbe così sfiorare i 60 miliardi e l incidenza rispetto al PIL aumenterebbe, passando dal 3,5% nel 2008 al 4,0% nel La dinamica dovrebbe essere il risultato dell aumento dei premi relativi alle polizze di ramo I e della diminuzione di quelli delle polizze linked. Nel complesso la raccolta premi del lavoro diretto italiano dovrebbe tornare a crescere nel 2009 rispetto all esercizio precedente: il suo volume dovrebbe raggiungere i 97 miliardi con un aumento del 5,4% rispetto ai premi del 2008 e con un incidenza sul PIL pari al 6,5%, in aumento rispetto al 5,9% del Fonte ANIA L assicurazione italiana 2008/2009 (pag ) giugno

21 Quadro istituzionale Nell articolato panorama di interventi del legislatore e delle autorità di settore che ha caratterizzato il periodo, si ricordano alcune delle novità normative di maggiore rilievo che hanno interessato il settore assicurativo. Regolamenti ISVAP Nel corso del primo semestre è continuato il processo di emanazione da parte dell ISVAP di regolamenti prevalentemente in attuazione del Codice delle Assicurazioni Private. Regolamento concernente l attuazione delle disposizioni in materia di criteri di valutazione degli elementi dell attivo non destinati a permanere durevolmente nel patrimonio dell impresa introdotte dal decreto anti-crisi L ISVAP, con il regolamento 17 febbraio 2009, n. 28, ha introdotto un regime facoltativo, di natura eccezionale e transitoria, per la valutazione degli strumenti finanziari classificati nel comparto ad utilizzo non durevole, consentendo alle imprese di assicurazione di non allinearne il valore di bilancio al prezzo desumibile dall andamento dei mercati a fine anno, mantenendo invece i valori utilizzati per la relazione semestrale al 30 giugno 2008, salvo le perdite di carattere durevole. Tale regolamento attua le disposizioni introdotte dal d.l. 29 novembre 2008, n. 185 (convertito con legge 28 gennaio 2009, n. 2), in materia di criteri di valutazione degli elementi dell attivo non destinati a permanere durevolmente nel patrimonio dell impresa. Il provvedimento ISVAP 27 luglio 2009, n ha prorogato tale facoltà a relazione semestrale e bilancio 2009, consentendo di attribuire ai titoli non durevoli il valore a cui sono iscritti nell ultimo bilancio approvato. Classificazione dei rischi L ISVAP, con il regolamento 16 marzo 2009, n. 29, ha dettato una serie di istruzioni applicative sulla classificazione dei rischi all interno dei rami, in particolare per quei rischi che, in funzione della struttura del contratto e dell oggetto della copertura, possono presentare difficoltà di inquadramento, al fine di garantire uniformità di comportamento delle imprese. Regolamento recante disposizioni in materia di parità di trattamento tra uomini e donne nell accesso ai servizi assicurativi L ISVAP, con il regolamento 12 maggio 2009, n. 30, ha fissato il divieto generale di discriminazione tra uomini e donne nell accesso ai servizi assicurativi ed ha disciplinato specificamente i casi in cui le imprese possono differenziare le tariffe o le prestazioni erogate. La disciplina attuativa prevede anche un sistema di controllo sulla pertinenza e l accuratezza dei dati attuariali e statistici utilizzati ai fini di eventuali differenziazioni e l obbligo di dare adeguata pubblicità alla disparità di trattamento praticata nella determinazioni dei premi o delle prestazioni. Regolamento recante la disciplina della banca dati sinistri di cui all art. 15 del Codice delle Assicurazioni Private L ISVAP, con il regolamento 1 giugno 2009, n. 31, ha disciplinato le modalità per la trasmissione delle informazioni necessarie all alimentazione della Banca dati sinistri e, relativamente a quest ultima, le procedure di organizzazione e funzionamento, le condizioni di consultazione da parte degli organi giudiziari e delle pubbliche amministrazioni competenti in materia di prevenzione e contrasto di comportamenti fraudolenti nel settore 21

22 dell assicurazione obbligatoria r.c. auto, le condizioni e le limitazioni di accesso da parte delle imprese di assicurazione. Regolamento recante la disciplina delle polizze con prestazioni direttamente collegate ad un indice azionario o ad altro valore di riferimento di cui all art. 42, comma 2 del Codice delle Assicurazioni Private L ISVAP, con il regolamento 11 giugno 2009, n. 32 ha introdotto principi che qualificano maggiormente il ruolo dell impresa di assicurazione nell ideazione del prodotto, con un ruolo attivo sia nell individuazione delle misure di indicizzazione proposte, sia nella gestione degli investimenti necessari a coprire i rischi assunti. Altre novità normative Regolamento in materia di intermediari finanziari Il Ministero dell Economia, con d.m. 17 febbraio 2009, n. 29, ha emanato un regolamento che riscrive, previa abrogazione dei decreti ministeriali in materia, le norme cui gli intermediari finanziari devono attenersi nell esercizio della propria attività. Le nuove disposizioni stabiliscono in dettaglio il contenuto delle attività in presenza delle quali si ritiene esercitata l attività di intermediazione finanziaria ed in quali casi l attività si considera attuata nei confronti del pubblico, con conseguente obbligo di iscrizione nell elenco generale previsto dall art. 106 del TUB (Testo Unico Bancario). Riforma Processo Civile Sulla Gazzetta Ufficiale del 19 giugno 2009, n. 140 è stata pubblicata la l. 18 giugno 2009, n. 69, recante disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività ed il processo civile. La normativa ha inteso semplificare e rendere più veloce il contenzioso civile apportando numerose modifiche al codice di Procedura Civile ed ha abrogato anche la disciplina speciale prevista per il processo societario dal d.lgs. 17 gennaio 2003, n. 5 lasciando in vigore, invece, le disposizioni su arbitrato e conciliazione stragiudiziale per le controversie in materia di diritto societario. Provvedimenti in materia fiscale Con riferimento ai provvedimenti in materia fiscale, si segnalano le principali novità che hanno caratterizzato il semestre. Deducibilità dell IRAP L art. 6 del d.l. 29 novembre 2008, n. 185 ha stabilito la deducibilità dell IRAP, nella misura del 10%, ai fini della determinazione del reddito d impresa. La norma ammette la deducibilità della stessa quota per gli anni pregressi, nel limite temporale di 48 mesi dal versamento. L Agenzia delle Entrate, con circolare 14 aprile 2009, n. 16/E, è intervenuta integrando in via interpretativa le modalità di applicazione della disposizione. Con provvedimento dell Agenzia delle Entrate 4 giugno 2009 è stato approvato il modello per l istanza di rimborso della maggiore IRES corrisposta per gli anni pregressi e sono stati fissati i termini di presentazione dell istanza. 22

23 Esenzione IVA per le prestazioni effettuate dai consorzi L art. 1, comma 262, della l. 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008) ha abrogato, con decorrenza 1 luglio 2008, le disposizioni previste dall art. 6 della legge 13 maggio 1999, n. 133, che disciplinavano l esenzione per le prestazioni di servizi ausiliari resi all interno dei gruppi formati da banche o da assicurazioni o da società che realizzano volumi di affari prevalentemente costituiti da operazioni esenti. Gli effetti abrogativi di tale disposizione sono stati successivamente differiti al 1 gennaio 2009 dall art. 82 del d.l. 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla l. 6 agosto 2008, n L art. 1, comma 261, lett. b), della legge finanziaria 2008 ha introdotto nell art. 10 del d.p.r 26 ottobre 1972, n. 633 un secondo comma, che dispone, con decorrenza 1 luglio 2008, uno specifico regime di esenzione per le prestazioni di servizi rese da consorzi e società consortili nei confronti di consorziati e soci che si caratterizzano per l esercizio di attività in massima parte esenti. Con circolare 8 maggio 2009, n. 23/E, l Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti per l applicazione di tale regime. Le novità della manovra d estate 2009 Con il d.l. 1 luglio 2009, n. 78, convertito con l. 3 agosto 2009, n. 102, sono state introdotte una serie di misure finalizzate a contrastare la congiuntura economica sfavorevole; di seguito sono indicate quelle di interesse per la Società. Revisione dell ammortamento dei beni strumentali d impresa Entro il 31 dicembre 2009, il Ministero dell Economia e delle Finanze aggiornerà alcuni coefficienti di ammortamento previsti dal d.m. 31 dicembre Compensazione dei crediti fiscali Al fine di riorganizzare il sistema delle compensazioni dei crediti fiscali, ed in particolare del credito IVA, l art. 10 dispone una serie di norme che integrano e/o modificano l attuale disciplina. Gli interventi hanno duplici e complementari finalità: contrastare gli abusi nell utilizzo dei crediti fiscali e incrementare il limite delle compensazioni fiscali. Contrasto ai paradisi fiscali Al fine di contrastare le evasioni ed elusioni effettuate nei Paesi a fiscalità privilegiata, la legge introduce una serie di misure, tra le quali la disposizione che gli investimenti e le attività di natura finanziaria detenute in tali Paesi in violazione degli obblighi di dichiarazione, si presumono costituite, ai soli fini fiscali e salvo prova contraria, mediante redditi sottratti a tassazione. Detassazione degli aumenti di capitale In sede di conversione in legge è stato introdotto il nuovo comma 3-ter che prevede la detassazione dell aumento di capitale delle società di capitali per un importo massimo di 500 mila euro se l aumento stesso è attuato da persone fisiche mediante conferimento di cui agli artt e 2464 c.c. ed è effettuato entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione. Ricorrendo tali condizioni, si presume un rendimento annuo del 3% che è escluso da imposizione fiscale per il periodo d imposta in corso alla data di perfezionamento 23

24 dell aumento di capitale e per i quattro periodi successivi. Si ritiene necessario un intervento dell Agenzia delle Entrate per fornire i necessari chiarimenti e precisazioni. 24

25 Relazione intermedia sulla gestione 25

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27 Relazione intermedia sulla gestione Il Gruppo nel primo semestre 2009 Andamento della gestione Risk management Organizzazione e risorse Fatti di rilievo e altre informazioni 27

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29 Il Gruppo nel primo semestre 2009 I primi sei mesi del 2009 sono stati caratterizzati dall ulteriore miglioramento della performance industriale sostenuta dalle iniziative di riqualificazione dei portafogli e di razionalizzazione dei costi perseguite dal Gruppo Cattolica 2 negli ultimi due anni. In tale contesto il Gruppo chiude il primo semestre con un risultato consolidato di 27 milioni, dopo svalutazioni sul portafoglio titoli per 22 milioni (15 al netto dell effetto fiscale). PRINCIPALI INDICATORI DELL ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO CATTOLICA AL 30 GIUGNO 2009 Nei prospetti che seguono sono riportati, secondo i principi contabili internazionali, rispettivamente gli indicatori più significativi dell andamento della gestione, i dati relativi ai dipendenti e alla rete distributiva, lo stato patrimoniale ed il conto economico consolidati riclassificati e i principali indicatori raffrontati con quelli alla chiusura del primo semestre dell esercizio precedente e con quelli al 31 dicembre Le variazioni esposte, salvo diversa indicazione, si riferiscono: per le voci di stato patrimoniale, alla situazione al 30 giugno 2009 rispetto a quella al 31 dicembre 2008 e, per quanto riguarda le voci di conto economico, alla situazione al 30 giugno 2009 rispetto a quella al 30 giugno Nella presente relazione con il termine raccolta si intende la somma dei premi assicurativi (come definiti dall IFRS 4) e delle somme relative ai contratti di investimento (come definiti dall IFRS 4 che ne rinvia la disciplina allo IAS 39). Tav. 4 - Principali indicatori economici Variazione (importi in milioni) Val. assoluto % Totale raccolta ,33 di cui Premi lordi contabilizzati ,71 Lavoro diretto danni ,51 Lavoro diretto vita ,39 Lavoro indiretto ,27 di cui Contratti di investimento Vita ,84 Risultato di periodo al netto delle imposte ,15 Risultato di periodo netto consolidato ,15 Risultato di periodo netto di Gruppo ,84 2 Il Gruppo comprende undici società assicurative, tre società di servizi, una società di intermediazione mobiliare, due società immobiliari oltre ad una società inattiva attualmente in liquidazione. 29

30 Tav. 5 - Principali indicatori patrimoniali Variazione (importi in milioni) Val. assoluto % Investimenti ,09 Riserve tecniche ,58 Passività finanziarie relative ai contratti di investimento ,63 Patrimonio netto consolidato ,70 Tav. 6 - Dipendenti e rete distributiva Variazione (numero) Val. assoluto % Dipendenti (1) ,63 Dipendenti Full Time Equivalent ,05 Rete diretta: Agen zie ,95 di cui plurimandatarie 305 (2) ,51 Reti partner : Sportelli bancari ,55 Promotori finanziari ,07 Rete Promotori ramo Eurizon Vita 366 (3) Broker ,64 (1) Per effetto dell acquisizione del ramo previdenziale di EurizonVita da parte di Cattolica Previdenza avvenuto a inizio 2009, sono entrati a far parte del Gruppo 156 collaboratori che alla data del 30 giugno sono diventati 159. (2) Di cui 42 derivanti dall'acquisizione del ramo d'azienda di UBI Assicurazioni da parte di TUA Assicurazioni. (3) Derivanti dall'acquisto del ramo d'azienda di EurizonVita da parte di Cattolica Previdenza (366 promotori, di cui 83 dipendenti). 30

31 Tav. 7 - Stato Patrimoniale consolidato riclassificato Variazione (importi in milioni) Val. assoluto % Voci schemi obbligatori (*) Attivo Investimenti immobiliari , Immobili , Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture , Finanziamenti e crediti , Investimenti posseduti sino alla scadenza Attività finanziarie disponibili per la vendita , Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico , Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ,93 7 Investimenti ,09 Attività immateriali ,64 1 Riserve tecniche a carico dei riassicuratori ,85 3 Crediti diversi, altre attività materiali e altri elementi dell'attivo ,70 (**) di cui attività di un gruppo in dismissione possedute per la vendita TOTALE ATTIVO ,03 Patrimonio netto e passività Capitale e riserve di Gruppo ,25 Risultato dell'esercizio di Gruppo ,69 Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo , Capitale e riserve di terzi ,28 Risultato del periodo di pertinenza di terzi n.s. Patrimonio netto di pertinenza di terzi , Totale Capitale e riserve ,70 1 Riserva premi ,08 Riserva sinistri ,05 Riserve tecniche lorde danni ,27 3 Riserve matematiche ,95 Riserve shadow accounting ,31 Riserve tecniche lorde vita ,05 3 Altre riserve tecniche lorde danni ,00 3 Altre riserve tecniche lorde vita ,82 3 Passiv ità fin anziarie ,30 4 di cui depositi verso assicurati ,63 Accantonamenti, debiti e altri elementi del passivo ,15 (***) di cui passività di un gruppo in dismissione posseduto per la vendita TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' ,03 (*) Sono indicate le voci dei prospetti del bilancio consolidato ex regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7 (**) Crediti diversi, altri elementi dell'attivo e altre attività materiali (voci di stato patrimoniale attività = ) (***) Accantonamenti, debiti e altri elementi del passivo (voci di stato patrimoniale passività = ) 31

32 Tav. 8 - Conto Economico consolidato riclassificato Variazione (importi in milioni) Val. assoluto % Voci sc hemi obbligatori (*) GESTIONE ASSICURATIVA Premi netti , Oneri netti relativi ai sinistri , Spese di gestione ,00 di cui provvigioni e altre spese di acquisizione , di cui altre spese di amministrazione , Altri ricavi al netto degli altri costi (altri proventi e oneri tecnici) , GESTIONE FINANZIARIA Proventi netti derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico n.s. 1.3 di cui classe D n.s. di cui classe C n.s. Proventi netti derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture , Proventi netti derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari , di cui interessi netti , di cui altri proventi al netto degli altri oneri , di cui utili netti realizzati n.s di cui utili netti da valutazione n.s Commissioni attive al netto delle commissioni passive , Spese di gestione degli investimenti , Risultato della gestione finanziaria n.s. RISULTAT O GESTIONE ASSICURATIVA E FINANZIARIA ,03 Altri ricavi al netto degli altri costi (esclusi gli altri proventi e oneri tecnici compresi nella gestione assicurativa) , RISULTAT O DI PERIODO PRIMA DELLE IMPOSTE ,15 Imposte ,00 3 RISULTATO DI PERIODO AL NETTO DELLE IMPOSTE ,15 RISULTATO DELLE ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE RISULTATO DI PERIODO CONSOLIDATO ,15 Risultato di periodo di pertinenza di terzi ,00 RISULTAT O DI PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ,84 (*) Sono indicate le voci dei prospetti del bilancio consolidato ex regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7 32

33 Tav. 9 - Conto Economico consolidato riclassificato per segmento di attività DANNI VITA ALTRO TOTALE (importi in milioni) GESTIONE ASSICURATIVA Premi netti Oneri netti relativi ai sinistri Spese di gestione di cui provvigioni e altre spese di acquisizione di cui altre spese di amministrazione Altri ricavi al netto degli altri costi (altri proventi e oneri tecnici) GESTIONE FINANZIARIA Proventi netti derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico di cui classe D Proventi netti derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e jo in t venture Proventi netti derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari Commissioni attive al netto delle commissioni passive Spese di gestione degli investimenti Risultato della gestione finanziaria RISULTATO GESTIONE ASSICURATIVA E FINANZIARIA Altri ricavi al netto degli altri costi (esclusi gli altri proventi e oneri tecnici compresi nella gestione assicurativa) RISULTATO DI PERIODO PRIMA DELLE IMPOSTE Imposte RISULTATO DI PERIODO AL NETTO DELLE IMPOSTE RISULTATO DELLE ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE RISULTATO DI PERIODO CONSOLIDATO Tav Principali indicatori Indicatori danni lavoro conservato Claims ratio (Oneri netti relativi ai sinistri / Premi netti) 70,8% 73,2% 72,7% G&A ratio (Altre spese d i amministrazione / Premi netti) 8,0% 8,5% 8,9% Commission ratio (Spese di acquisizione / Premi netti) 16,1% 15,0% 15,4% Total Expense ratio (Spese di gestione / Premi netti) 24,1% 23,6% 24,2% Combined ratio (1 - (Saldo tecnico / Premi netti)) 97,5% 100,0% 99,4% Indicatori danni lavoro diretto (*) Claims ratio (Oneri relativi ai sinistri / Premi di competenza) 70,0% 70,6% 71,0% G&A ratio (Altre spese d i amministrazione / Premi di competenza) 7,2% 7,5% 7,6% Commission ratio (Spese di acquisizione / Premi di competenza) 17,7% 18,3% 18,2% Total Expense ratio (Spese di gestione / Premi di competenza) 24,9% 25,9% 25,8% Combined ratio (1 - (Saldo tecnico / Premi di competenza)) 97,5% 99,4% 99,1% Indicatori vita G&A ratio (Altre spese d i amministrazione / Racco lta) 1,5% 1,1% 1,4% Commission ratio (Spese di acquisizione/ Raccolta) 2,9% 3,1% 3,1% Total Expense ratio (Spese di gestione / Raccolta) 4,4% 4,2% 4,5% Indicatori totali G&A ratio (Altre spese d i amministrazione / Racco lta) 3,7% 3,5% 4,1% Nota: con "totale raccolta" dei rami vita si intende la somma dei premi lordi assicurativi e dei contratti di investimento. (*) Dati aggregati 33

34 Gruppo Cattolica Il Gruppo chiude il semestre con un utile di Gruppo di 23 milioni rispetto ai 37 milioni del corrispondente periodo dell esercizio precedente. Il risultato consolidato è pari a 27 milioni (41 milioni a giugno 2008) ed è attribuibile principalmente: al miglioramento della gestione tecnica danni, in linea con le attese, che in conseguenza del proseguimento di una serie di iniziative volte a sostenere in modo stabile e duraturo la redditività del business danni, ha registrato un miglioramento del combined ratio del lavoro diretto, dal 99,1% del 31 dicembre 2008 al 97,5% a giugno 2009 (99,4% a giugno 2008). Al miglioramento del combined ratio hanno contribuito: un miglioramento del claims ratio (sinistri di competenza/premi di competenza) passato dal 71% di fine 2008 al 70% a giugno 2009 (70,6% a giugno 2008), oltre alla riduzione dell incidenza delle altre spese di amministrazione sui premi di competenza, dal 7,6% di fine anno al 7,2% a giugno 2009 (7,5% a giugno 2008), con spese di acquisizione a 17,7% dal 18,2% del 31 dicembre (18,3% a giugno 2008). La contenuta flessione registrata nei premi del lavoro diretto, da 783 a 779 milioni (-0,51%), è riconducibile alle politiche di riqualificazione dei portafogli ed alla maggiore focalizzazione su segmenti di affari più profittevoli, in un contesto di mercato caratterizzato da elevata competitività. In particolare il Gruppo ha scelto di riposizionarsi sui rami non auto che incrementano del 5,96%, mentre i rami auto diminuiscono del 4,96% rispetto al corrispondente periodo del L incidenza dei rami auto passa da 59,26% a 56,61%. Il risultato del segmento danni è così passato da un utile di 36 milioni a giugno 2008 ad un utile di 29 milioni; alla raccolta dei rami vita che ha registrato una riduzione dell 11,7% rispetto al corrispondente periodo dell esercizio precedente (da a milioni). Il contesto di crisi dei mercati finanziari dall ultimo trimestre 2008 ha contributo ad una significativa contrazione del ramo III (index e unit linked) passato da 625 a 72 milioni (-88,48%) e ad una crescita dei prodotti tradizionali di ramo I a capitale e rendimento minimo garantiti da 409 a 712 milioni (+74,08%). Positiva è stata anche la raccolta degli altri rami, operazioni di capitalizzazione e fondi pensione, rispettivamente cresciuti da 193 a 244 milioni (+26,42%) e da 81 a 127 milioni (+56,79%) anche grazie alla gestione di nuovi fondi pensione; al risultato della gestione finanziaria che, in un contesto di riduzione dei tassi di interesse, è caratterizzato dalla ripresa delle plusvalenze da valutazione dei titoli obbligazionari. In tale contesto il Gruppo ha confermato le proprie prudenti politiche di investimento, con una modesta esposizione azionaria, favorendo titoli obbligazionari a tasso fisso (governativi e corporate) e variabile legati ai tassi di interesse europei a fronte di un rapporto rischiorendimento ritenuto compatibile. In tale contesto il contributo, al lordo degli effetti fiscali, della gestione finanziaria (con l esclusione degli investimenti il cui rischio è a carico degli assicurati) è pari a 145 milioni (148 milioni nell esercizio precedente). Su tale risultato hanno gravato per 22 milioni svalutazioni (impairment) di titoli principalmente azionari in portafoglio classificati come disponibili per la vendita (15 milioni al netto degli effetti fiscali). La raccolta premi lavoro diretto è così canalizzata: agenzie 41,73%, banche 42,5%, promotori finanziari 0,26%, broker 4,76%, altri canali 10,75%. 34

35 Raccolta diretta premi per canale Euro/Milioni Agenziale Bancario Broker Promotori finanziari Altri canali Gli sportelli che distribuiscono i prodotti del Gruppo Cattolica sono passati nel corso del semestre da a (3,55%). Al 30 giugno il totale delle agenzie è di (1.472 al 31 dicembre) così distribuite: 54,31% nel nord Italia, 23,21% nel centro e 22,48% nel sud e isole. Canale agenziale e bancario Numero /12/ /06/2009 Agenzie Sportelli Bancari MODALITÀ DI DIFFUSIONE DELL IMMAGINE E DELLE INFORMAZIONI DEL GRUPPO La funzione Investor Relations e studi sulla Società Rating Il 29 gennaio 2009 il Gruppo ha partecipato all Italian Financial Conference 2009 organizzata da UBS Weathering the Storm, una delle più importanti conferenze italiane per i settori bancario e assicurativo alla quale hanno preso parte circa 150 investitori istituzionali da ogni parte del mondo. Sette società seguono con analisi e commenti il titolo Cattolica; periodicamente sono organizzati incontri individuali con gli analisti per approfondimenti in merito all andamento economico-aziendale. Nel mese di giugno l agenzia di rating Standard & Poor s ha confermato il rating A- del Gruppo Cattolica relativo al rischio di credito di lungo termine e la solidità finanziaria, riconfermando l outlook negativo. A sostegno del rating sono stati evidenziati la forte posizione competitiva e la forte flessibilità finanziaria sostenuta da un bilancio privo di debito. 35

36 L outlook negativo riflette le valutazioni della agenzia di rating in merito al potenziale deterioramento della posizione competitiva di Cattolica nel ramo vita ed alla difficoltà di ottenere ulteriori miglioramenti nella redditività del ramo danni. La revisione del rating A con outlook negativo assegnato dall agenzia di rating AM Best sarà effettuata al termine del mese di ottobre. 36

37 Relazione intermedia sulla gestione Il Gruppo nel primo semestre 2009 Andamento della gestione Risk management Organizzazione e risorse Fatti di rilievo e altre informazioni 37

38

39 Andamento della gestione SINTESI DELL ANDAMENTO DELLA GESTIONE Il Gruppo per principali aggregati di bilancio Premi La raccolta complessiva si attesta a milioni, con un decremento di 154 milioni (-7,33%) rispetto ai milioni del medesimo periodo dell esercizio precedente, da attribuirsi principalmente ai rami vita che sono passati da a milioni (-11,7%). I premi lordi consolidati (che rispondono quindi alla definizione di contratto assicurativo dell IFRS 4) alla chiusura del semestre ammontano a milioni contro i milioni al 30 giugno 2008 (-3,71%) Raccolta lavoro diretto danni, lavoro diretto vita, lavoro indiretto (premi assicurativi e contratti di investimento) Euro/Milioni Lavoro diretto rami danni Lavoro diretto rami vita Lavoro indiretto (rami danni e rami vita) Investimenti Gli investimenti, che comprendono quelli immobiliari, le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, i finanziamenti e i crediti, gli investimenti posseduti fino alla scadenza, le attività finanziarie disponibili per la vendita, le attività finanziarie a fair value, le disponibilità liquide e gli immobili strumentali, alla chiusura del semestre ammontano a milioni, in aumento rispetto ai milioni al 31 dicembre 2008 (+4,09%). In particolare gli investimenti immobiliari ed immobili restano costanti a 79 milioni, le attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico da a milioni (-4,02%), le attività finanziarie disponibili per la vendita da a milioni (+11,56%) e i finanziamenti e crediti da a milioni (-1,43%) Investimenti Euro/Milioni

40 Riserve tecniche Le riserve tecniche dei rami danni (premi e sinistri) ammontano a milioni, rispetto ai alla chiusura dell esercizio precedente (-0,27%) Riserve tecniche danni Euro/Milioni Le riserve tecniche dei rami vita (riserve matematiche comprensive della shadow accounting) ammontano a milioni rispetto ai alla chiusura dell esercizio precedente (+3,05%). Considerando anche le passività finanziarie relative ai contratti di investimento, le riserve tecniche e i depositi dei rami vita ammontano a milioni ( milioni al 31 dicembre 2008). Le riserve tecniche vita comprendono la riserva shadow accounting, negativa per 107 milioni (-113 al 31 dicembre 2008), che tiene conto della quota attribuibile agli assicurati delle plusvalenze e minusvalenze latenti sugli attivi afferenti le gestioni separate Riserve tecniche e contratti di investimento vita Euro/Milioni Riserve tecniche vita Contratti di investimento vita Altre spese di amministrazione Le altre spese di amministrazione ammontano a 72 milioni, con una diminuzione del 2,7% rispetto ai 74 milioni del medesimo periodo del L incidenza delle altre spese di amministrazione sul totale della raccolta è di 3,7%, in contenuta crescita rispetto al 3,5% al 30 giugno

41 Utile del periodo Il semestre si è chiuso con un utile netto consolidato di 27 milioni, attribuibile al business danni per 29 milioni (36 milioni del 30 giugno 2008), al business vita per -3 milioni (5 milioni nel medesimo periodo del 2008) e al settore altro per un milione. L utile netto di Gruppo si attesta a 23 milioni rispetto ai 37 milioni registrati al 30 giugno Patrimonio netto Il patrimonio netto consolidato al termine del semestre ammonta a milioni contro i milioni registrati alla chiusura dell esercizio precedente. Le quote di patrimonio netto di pertinenza dei terzi ammontano a 191 milioni rispetto ai 114 milioni a dicembre Nel patrimonio netto di Gruppo sono iscritte perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita per 19 milioni rispetto ai 107 milioni alla chiusura dell esercizio precedente. Il Gruppo per segmenti Settori di attività L attività del Gruppo si articola secondo tre segmenti: danni, vita ed altro. Il core business del Gruppo, facente capo a Cattolica Assicurazioni, società che esercita sia i rami danni sia i rami vita, è ripartito tra il segmento danni (ABC Assicura, C.I.R.A., Duomo UniOne Assicurazioni, TUA Assicurazioni) e il segmento vita (Cattolica Previdenza, Lombarda Vita, Risparmio & Previdenza, San Miniato Previdenza, Berica Vita, Vicenza Life). Nelle altre attività sono compresi i servizi immobiliari di Cattolica Immobiliare e Polo Finanziario, quelli finanziari di Apogeo Consulting SIM e i servizi operativi, strumentali allo svolgimento del core business di Gruppo, di Cattolica Services. Segmento danni Il segmento danni, i cui dati tecnici sono stati commentati nella sintesi preliminare, chiude il periodo con un risultato netto consolidato di 29 milioni rispetto ai 36 milioni al 30 giugno 2008, con premi netti per 684 milioni, rispetto ai 679 milioni del corrispondente periodo dell esercizio precedente (+0,74%). Sul risultato del segmento danni ha influito il decremento del risultato della gestione finanziaria da 60 a 37 milioni (-38,33%) su cui hanno pesato svalutazioni per 3 milioni (al lordo degli effetti fiscali). Segmento vita Il segmento vita chiude il periodo con un risultato netto consolidato di -3 milioni rispetto ai 5 milioni del 30 giugno Tale andamento risente della contrazione della raccolta passata da a 981 milioni (-6,39%) e dell incremento degli oneri netti relativi ai sinistri da 917 a milioni, mentre sulla gestione finanziaria hanno pesato svalutazioni per 19 milioni (al lordo degli effetti fiscali). Segmento altro Le altre attività svolte dal Gruppo, correlate e funzionali al business assicurativo, sono comprese nel segmento altro, in particolare: servizi finanziari (di gestione immobiliare e di intermediazione mobiliare) ed i servizi operativi. Il risultato del segmento altro alla chiusura del semestre è positivo per un milione rispetto al risultato pari a zero al 30 giugno

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