Corso di formazione sulla sorveglianza delle arbovirosi in Friuli Venezia Giulia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Corso di formazione sulla sorveglianza delle arbovirosi in Friuli Venezia Giulia"

Transcript

1 San Giorgio di Nogaro, Corso di formazione sulla sorveglianza delle arbovirosi in Friuli Venezia Giulia Il laboratorio regionale di virologia Prof. Pierlanfranco D AGARO Università di Trieste

2 Infezioni emergenti West Nile Virus Epidemia negli USA dal 1999 Epidemia in Italia dal 2008 TBEV Endemico in Europa Centro Orientale Italia Nord Est dagli anni 80 Chikungunya Endemico in Africa Orientale e Oc. Indiano Epidemia nel 2007 in Italia (Emilia Romagna) Dengue Endemico in paesi equatoriali In Europa?

3 ARthrpode BOrne VIRUS Virus: Artropodi: Flavivirus West Nile Virus TBEV Usutu Dengue Febbre gialla Togavirus Alphavirus (Chikungunya) EEE, WEE, e VEE Bunyavirus CCHF Toscana Virus Sicilia Virus Reovirus Blutongue (vet.) Zanzare Flebotomi Zecche

4 Ciclo di trasmissione degli arbovirus X Vettore B/C Vettore A Serbatoio Serbatoio Vettore A Ciclo selvatico Vettore B Uomo X Vettore B/C Ciclo urbano Spesso l uomo è ospite terminale, non è in grado di trasmettere l infezione

5 Elementi del ciclo Competenza del virus per il vettore: capacità di replicarsi e di concentrarsi nelle ghiandole salivari Virus Vettore Ambiente Ospite Densità di ospite e vettore Suscettibilità dell ospite per il virus: livelli elevati di viremia

6 Variabili che condizionano il ciclo Trasporto di merci e animali Aumento dei viaggi per turismo o lavoro Importazione e adattamento di nuovi artropodi vettori Importazione e adattamento di nuovi agenti patogeni Ampliamento dell areale di distribuzione dei vettori indigeni Allungamento della stagione favorevole alla trasmissione Modificazioni socio-economiche Modificazioni climatiche

7 West Nile Virus Flavivirus Lineage 1 EU, Isr./USA, AUS, Africa Lineage 2 Africa Centr., EU Lineage 3 EU. Centr Lineage 4 - Caucaso Lineage 5 - India.. Culex pipiens

8 West Nile Virus Famiglia: Flaviviridae Genere: Flavivirus, Complesso Antigenico della Encefalite giapponese Il Complesso include: virus Alfuy, Cacipacore, Encefalite giapponese, Koutango, Kunjin, Encefalite della Murray Valley, Encefalite di St. Louis, Rocio, Stratford, Usutu, West Nile, e Yaounde. Flaviviruses: dimensioni simili (4060nm), dotati di mantello, nucleocapside a simmetria icosaedrica, genoma a RNA+ a singola catena di circa 10,00011,000 basi),

9 Patogenesi Incubazione: 2-14 gg (fino a 21gg) Patogenicità 20% forme lievi: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, rash cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, 1% forme gravi: febbre alta, forte cefalea, astenia, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. 1 encefalite letale (10% delle forme neuroinvasive)

10 West Nile Virus Vettori Zanzare del genere Culex Altre zanzare (Aedes, Anopheles, Aedomya, ecc) Zecche (Hyalomma, Dermacentor, Rhipicephalus, ecc) Ospiti Uccelli (Passeriformi) Roditori Rane Pfeffer and Dobler Parasites & Vectors 2010, 3:35

11 Introduzione e adattamento Anno N specie zanzare WNV casi di West Nile disease negli USA ( ), (44%) forme neuroinvasive 771 morti (3.9% sul totale; 9.0 % delle forme neuroinvasive chilometri K.O. Murray et al. Vet. Res. (2010) 41:67

12 2012 Nel 2012 (novembre) sono stati segnalati negli USA casi, il numero più alto dal 2003; di questi presentavano forme neuroinvasive e 242 sono morti Casi totali Forme NI Letalità

13 Italia 1998 epidemia di WNV in 14 cavalli in Toscana (Padule di Fucecchio), non casi umani 2004 Ordinanza Ministero della Salute, , Piano di sorveglianza nazionale per la encefalomielite di tipo West Nile 15 siti di sorveglianza della West Nile negli animali Padule di Fucecchio Laguna Marano Venezia Laguna Sud Valli di Comacchio Sentina Trasimeno Foce Vomano Lago di Sabaudia Foce Bifemo Manfredonia Stagno di S'Ena Arrubia foce Neto Serre Persano Stagni costieri di Vendicari Lago di S.Giuliano

14 West Nile Iceberg Source: United States Centers for Disease Control and Prevention, US CDC

15 Sorveglianza animale polli cavalli

16 cavalli infetti in otto provincie di tre regioni (Emilia Romagna, Veneto e Lombardia) Nove casi umani, otto con forme neuroinvasive nelle province di RO, FE e BO Prevalenza di WNV (RTPCR) in uccelli: Gazza ladra (Pica pica), 9.1% Cornacchia (Corvus corone), 7.4% Piccione selvatico (Columba livia), 12% Euro Surveill. 2009;14(40):pii=19353.

17 casi di forme neuroinvasive nelle provincie di RO, VE, FE, BO, MO e MN (4 decessi) Sieroprevalenza 1.5% e 3.1% negli agricoltori dell Emilia e del Veneto % nei donatori di sangue (FE) 1.2% nei donatori d organo italiani Donatori organo positivi Euro Surveill. 2009;14(40):pii=19353.

18 Dati del Ministero della Salute

19 Dati EpiCentro ISS

20 WNV endemico? Il ruolo della fauna aviaria stanziale nell endemizzazione non è chiara Per quanto riguarda i vettori: La trasmissione verticale di WNV nelle zanzare è stata dimostrata in laboratorio e sul campo WNV è stato trovato in pools di zanzare Culex pipiens in diapausa invernale a New York nel 2000 ad indicare la capacità del virus di sopravvivere all inverno nei vettori La femmina adulta rappresenta la forma svernante in diverse specie del genere Culex; le femmine che vengono fecondate nel tardo autunno vanno incontro ad un periodo più o meno lungo di diapausa e le uova vengono deposte solo in primavera, quando le condizioni climatiche sono favorevoli.

21 Clinica Sesso Età data residenza WNND M (ML) 45 31/08/201 2 Chions WNND M (VAG) 50 05/09/201 2 Latisana WNND F (CP) 72 06/09/201 2 S.Canzian d.i. Asint. F (CD) 61 07/09/201 2 Muzzana del T. WNND M (DI) 61 08/09/201 2 Morsano al T. WNF M (KF) 61 08/10/201 2 Castions d.s. Asint. M (DFG) 26 10/09/201 2 Mortegliano n Human cases 3

22 Definizione di caso di malattia neuro invasiva da WNV Ministero della Salute, DGPRE, P-14/06/2013

23 Criteri di laboratorio Ministero della Salute, DGPRE, P-14/06/2013

24 Definizione di caso CASO POSSIBILE: non applicabile CASO PROBABILE: qualsiasi persona che soddisfi i criteri clinici e almeno uno dei seguenti due criteri: Correlazione epidemiologica Un risultato a un test di laboratorio per un caso probabile CASO CONFERMATO: qualsiasi persona che soddisfi i criteri clinici e/o il rispetto di almeno 1 dei criteri di laboratorio per caso confermato Ministero della Salute, DGPRE, P-14/06/2013

25 Diagnosi sierologica ELISA Immuno-fluorescenza Neutralizzazione

26 ELISA IgM cattura 1. Pozzetto rivestito con anticorpi di capra anti IgM umane 2. Siero del paziente alla diluizione 1: per 1 ora 3. Antigene ricombinante West Nile Virus per 2 ore HRP HRP 4. Anticorpi monoclonali anti-flavivirus coniugati con HRP per 30 HRP HRP 4. Substrato TMB e H2O per 10

27 Interpretazione dei risultati sierologici Nei test sierologici gli anticorpi per WN virus crossreagiscono con quelli di altri flaviviruses (JE, SLE, YF, Dengue). I test di Neutralizzazione (PRNT) sono più specifici e devono essere utilizzati per confermare una probabile infezione. Le IgM possono persistere per più di sei mesi/un anno; I residenti in aree endemiche possono avere IgM persistenti da una precedente infezione. Poiché le IgM non attraversano la barriera ematoencefalica, la presenza di IgM nel LCR è fortemente suggestiva di interessamento del SNC.

28 Immunofluorescenza Reazioni crociate IgG Febbre gialla (45%) Dengue (75%) TBE (78%) IgM Febbre gialla (0%) Dengue (0%) TBE (14%)

29 Neutralizzazione Il test di Neutralizzazione con riduzione delle placche (PRNT), è il test più specifico per I flavivirus trasmessi da artropodi, e viene utilizzato per confermare le reattività con gli altri test ELISA e IF. Un certo grado di cross reattività si osserva anche con I test di neutralizzazione soprattutto in soggetti che si infettano con un flavivirus non per la prima volta. Variazioni legate allo stock virale e alle cellule utilizzate

30 Test per la dimostrazione di Virus/Antigene West Nile Sangue/liquor umani Pools di zanzare Tessuti animali 1. Metodi molecolari (0.1 pfu) 2. Isolamento del Virus (1 pfu)

31 ELISA P/N IgM #pfu/ml 150 IgG WN viremia illness DAYS POST ONSET 9 10

32 Viremia umana da WN La viremia nell uomo è bassa: Studi su trasfusioni: pfu/ml Viremia media: 24 pfu/ml L isolamento virale è raro (donatori asintomatici IgM neg) La viremia nell uomo è breve Raramente dimostrabile dopo un giorno dalla comparsa dei sintomi 2 TaqMan Positivi/ 100 Acuti IgM positivi Viremia è assente quando le IgM sono dimostrabili 2 IgM & TaqMan positivi in studi su trasfusioni

33 JF707789_Spagna HU6365/08 98 Albero filogenetico di West Nile virus lineage1/2 FJ766331_Spagna GE-1b/B AF404757_Italy_1998-eq JQ928174_Italy/2011/Livenza JX556213_Italy/2012/Livenza/ WNV_FVG_Isonzo_2012 JF719067_Italy/2009/G JF719068_Italy/2009/J HM991274_BAL-09 HM991273_TOS AY052412_Israele-98-GooKY JN858069_Italy/2011/AN JQ928175_Italy/2011/Piave Lineage 1 AF260969_Romania L1 AY278442_LEIV-Vlg DQ118127_goose-Hungary/03 AF481864_Israele-98_STD HQ671710_US/BID-V4902/ AY660002_Mex03 AF202541_HNY1999 AF260967_NY99-eqhs EF657887_3356K_NY99-crow GQ851608_Rep Centrafr B310/67 AF260968_Egitto101m AY603654_EtiopiaAn4766 JN858070_Italy/2011/AN-2 DQ318019_ArD76104_Senegal M12294_FCG_Uganda_1937 Lineage 2

34 Problemi di sicurezza CDC Implementation of Biosafety in Microbiological & Biomedical Laboratories; 4th Ed. West Nile è un virus BSL3 ELISA: Cappa Biosafety Cabinet (BSC) fino al lavaggio del siero, quindi BSL2 PRNT: BSL3 Isolamento virale: BSL3 PCR: BSC fino all aggiunta del lysis buffer, quindi BSL2

35 TBEV Tick Borne Encephalitis Virus Phylum: Virus Gruppo: Arbovirus Famiglia: Flaviviridae Genere: Flavivirus 3 SOTTOTIPI Europeo Asiatico Siberiano

36 Area di distribuzione dei vettori

37 TBE TRASMISSIONE VERTICALE: trans-ovarica TRASMISSIONE TRANS-STADIALE TRASMISSIONE ORIZZONTALE Infezione sistemica Co-feeding Pfeffer and Dobler Parasites & Vectors 2010, 3:35

38 PATOGENESI TBE Andamento bifasico Incubazione 7-14 giorni Forme neurologiche 25% 2/3 guarigione 1/3 sequele Neuropsichiatriche 10-20% Paresi, atrofie 3-11% Mortalità: 1-2% (Europa)

39 TBE in Europa

40 TBE in Italia Cases of TBE meningoencephalitis diagnosed in Italy Firenze Bolzano Trento Belluno no llu Be nto e no Tr a lz e Bo nz re Fi 0

41 Anno Totale n. casi Casi in FVG ASS n. casi % ASS % ASS % ASS % ASS % ASS % ASS % Totale %

42 La TBE nel TRIVENETO Anno primo caso TBE Totale casi TBE Media annua Quinquennio (min.-max) Popolazio ne ASL Tasso medio/ 100 mila quinquennio ULSS 1 Belluno (4-13) ASS 3 Alto Fr (2-5) ASS 6 Pordenone (0-4) APSS Trento (2-10) AS Bolzano (0-2) Siti Triveneta

43 TBEV nelle zecche in FVG ( ) Austria 2005/06: zecche, prevalenza 0.27% : zecche, prevalenza 0.28% Siti campionati Siti positivi Slovenia : zecche, prevalenza 0.36% 5 9

44 FVG.Forni di Sotto/ tpbm 2005 FVG.Roveredo/ tpvb Austria/U27495/Neudoerfl FVG.Raccolana/tp400/2007 FVG.Roveredo/tpACP 2006 FVG.Raccolana/tpAGM 2006 Lithuania/DQ112086/LithT413 FVG.Raccolana/tp299/2011 Finland/AJ298322/Gaeta Finland/AJ298321/ Kumlinge Lithuania/DQ112090/LithT250 FVG/H/ZT1941 (2013) Austria/U27491 Czech/Rep./DQ Austria/U39292/Hypr FVG.Bordano/tp364/2011 FVG.Pontebba/tp73/2007 FVG.Pontebba/tp99/2007 Slovenia/JQ654701/Ljubljana Finland/AJ298323/Isosaari FVG.Raccolana/tpML 2006 FVG/H/ZB1951 (2012) FVG/H/IB1946 (2012) 100 FVG.Raccolana/tp302/2011 FVG.Raccolana/tp165/2011 FVG.Raccolana/tp293/2011 FVG.Raccolana/tp296/2011 Svezia/AY601108/Toro FVG/H/PG1951 (2004) FVG.Roveredo/tp289/2007 FVG.Roveredo/tp291/2007 FVG.Roveredo/tp287/2007 China/AY182009/Senzhang China/AY217093/MDJ/01 79 Russia/DQ862460/Glybinnoe Japan/AB Japan/AB062064/Sofjin/HO Russia/DQ486861/EK/328 Finland/DQ451299/Kokkola/9 93 Finland/DQ451297/Kokkola/4 Finland/DQ451307/Kokkola/86 Finland/DQ451305/ Kokkola/84 Russia/AF527415/Zausaev AY323489/Omsk/hemorrhagic/fever TBE Asiatico Siberiano 0.02 Europeo Ceppi diversi circolano nelle zecche in FVG I genotipi isolati da pazienti sono simili a quelli presenti nelle zecche

45 Diagnosi Sierologia ELISA IgM, IgG Avidità Neutralizzazione Isolamento virale Diagnosi molecolare Real time PCR

46 TBE in immunodepressi Paziente maschio di 72 anni con linfoma B Positivo in real time PCR per le regioni 3 ncr ed env in campioni di Liquor del Sangue EDTA dal Urine dal Infezione contratta nel Carso triestino

47 Aedes albopictus Aedes aegypti Chikungunya

48 Casi importati Dati del Ministero della Salute

49 Laboratorio Diagnosi sierologica (ELISA / IF) Conferma con neutralizzazione (PRNT) Diagnosi molecolare: real time PCR (protocollo BNI) Isolamento virale (Vero E6, C6/36) Sequenziamento gene E

50 Aedes aegypti Dengue Aedes albopictus

51 Dengue Flavivirus Serbatoio dell infezione è l uomo La trasmissione verticale non è comune nel vettore. Il ciclo viene mantenuto quando un vettore competente prende un pasto ematico da un caso viremico e inietta il virus in un paziente suscettibile. Il tempo di riproduzione è di circa 10 giorni. Aedes aegypti vive in ambienti urbani ed è il più efficace vettore di Dengue.

52 Il vettore L aumento dei trasporti di beni e persone favorisce sia la rapida espansione di Aedes aegypti sia l introduzione di soggetti infetti con il virus. Aedes aegypti non è presente nei paesi dell Unione Europea continentale ma le condizioni climatiche dell Europa meridionale sono favorevoli per l insediamento di femmine o larve eventualmente importate. Aedes albopictus è un vettore meno efficace ma endemico Sud Europa.

53 Aree a rischio di trasmissione di Dengue

54 Probabilità di un epidemia di Dengue in Italia Aedes albopictus presenta una più elevata suscettibilità all infezione con DENV a livello intestinale rispetto a Ae. aegypti La disseminazione del virus dall intestino agli altri tessuti (incluse le ghiandole salivari) è significativamente più bassa in Ae. albopictus rispetto a Ae. aegypti

55 Ma Eurosurveillance, Volume 15, Issue 39, 30 September 2010 Rapid communications First two autochthonous dengue virus infections in metropolitan France, September 2010 G La Ruche ( )1, Y Souarès1, A Armengaud2, F Peloux-Petiot3, P Delaunay4, P Desprès5, A Lenglet6, F Jourdain7, I Leparc-Goffart8, F Charlet3, L Ollier4, K Mantey6, T Mollet6, J P Fournier4, R Torrents2, K Leitmeyer6, P Hilairet4, H Zeller6, W Van Bortel6, D DejourSalamanca1, M Grandadam5, M Gastellu-Etchegorry1 Eurosurveillance, Volume 16, Issue 9, 03 March 2011 Rapid communications Autochthonous dengue fever in Croatia, August September 2010 I Gjenero-Margan ( )1, B Aleraj1, D Krajcar2, V Lesnikar2, A Klobučar2, I Pem-Novosel1, S Kurečić-Filipović1, S Komparak3, R Martić3, S Đuričić4, L Betica-Radić4, J Okmadžić5, T Vilibić-Čavlek1, A Babić-Erceg1, B Turković1, T Avšić-Županc6, I Radić1, M Ljubić7, K Šarac1, N Benić2, G Mlinarić-Galinović1

56 Dengue diagnosi La diagnosi di laboratorio per l infezione da Dengue si basa sulla: Dimostrazione del virus dei suoi acidi nucleici e/o antigeni: Il virus può essere dimostrato nei primi giorni di malattia nel sangue o altri tessuti per 4-5 giorni. In questa fase l isolamento virale o le tecniche di amplificazione molecolare possono essere utilizzate per la diagnosi di infezione. Dimostrazione di anticorpi specifici: La sierologia è il metodo di scelta nella fase post acuta.

57

58 Infezione primaria & secondaria La risposta anticorpale è diversa in funzione di precedenti infezioni con un Flavivirus. quando l infezione con il virus Dengue si verifica in un soggetto precedentemente non infettato o immunizzato con un flavivirus (e.g. JE, TBE), il paziente sviluppa una risposta primaria caratterizzata da una lenta crescita degli anticorpi,inizialmente di tipo IgM (dimostrabili nel 99% a 10 giorni dall esordio). Le IgM raggiungono il picco dopo due settimane e quindi calano per scomparire dopo 2 3 mesi. Le IgG sono dimostrabili a bassi titoli alla fine della prima settimana di malattia, crescono lentamente e persistono quindi probabilmente per tutta la vita. Nella infezione secondaria (infezione da Dengue in un paziente precedentemente infettato con un altro sierotipo di Dengue o un altro flavivirus), gli anticorpi, soprattutto IgG, crescono rapidamente e sono dimostrabili anche nella fase acuta ad alti livelli; le IgM sono a bassi titoli. Per distinguere l infezione primaria da quella secondaria si può utilizzare il rapporto IgM/IgG che è maggiore di 1.2 (alla diluizione del siero 1/100) o 1.4 (alla diluizione 1/20) nell infezione primaria.

59 Isolamento virale I campioni devono essere raccolti precocemente, nella fase viremica, entro 5 giorni dalla comparsa della sintomatologia. Il Virus può essere isolato da siero, plasma, linfomonociti. Il virus Dengue è termolabile e i campioni possono essere conservati a +4 C / +8 C fino a 24/48 ore. Per conservazioni più lunghe devono essere congelati a -70 C o in azoto liquido. La conservazione a 20 C anche per brevi periodi non è raccomandata. Le linee cellulari di scelta per l isolamento del virus sono le cellule C6/36 (da Ae. albopictus) o AP61 (da Ae. pseudoscutellaris) Poiché non tutti I ceppi selvaggi di Dengue sono citopatici le colture devono essere screenate mediante immunofluorescenza indiretta per verificare la crescita del virus. L isolamento virale richiede un tempo di 1 2 settimane.

60 RT PCR Real time RT PCR NASBA

61 Tecniche molecolari CASO A Mal.Inf. Udine Maschio 62 anni Proveniente Martinica 18/8 IgM 1: 160 IgG 1: 80 real time PCR: POS 8/9 IgM 1: 80 IgG >1: 200 CASO B Mal.Inf. Trieste Maschio 35 anni Proveniente Tailandia 23/12 IgM 1: 160 IgG 1: 128 real time PCR: POS

62 Conclusioni Per fare diagnosi di arbovirosi Raccogliere i campioni il prima possibile (aumenta la possibilità di positività alla ricerca diretta del virus) Raccogliere più tipi di campioni Liquor (quando indicato) Sangue EDTA Urine Sangue intero (per sierologia) Inviare subito i campioni refrigerati (NON congelati) al laboratorio di riferimento regionale (LRR); i campioni possono essere conservati a +4 C per 24/48 ore. Contattare il LRR per qualsiasi dubbio.

63 FINE! Grazie per l attenzione e la pazienza

Problematiche di Laboratorio nell applicazione del Protocollo regionale

Problematiche di Laboratorio nell applicazione del Protocollo regionale Problematiche di Laboratorio nell applicazione del Protocollo regionale UOC di Microbiologia e Virologia DAI di Patologia e Diagnostica AOUI di Verona MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI E SORVEGLIANZA DELLE

Dettagli

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV)

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) FSME (Frühsommermeningoenzephalitis) Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) 95 West Nile Virus Foto: CNN Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) DEFINIZIONE La febbre del Nilo

Dettagli

Diagnosi di infezione da West Nile virus (WNV)

Diagnosi di infezione da West Nile virus (WNV) Il ruolo del laboratorio nella diagnosi delle zoonosi e delle malattie trasmesse da vettori Roma, 1-2 Ottobre 2014 Diagnosi di infezione da West Nile virus (WNV) Giada Rossini Centro Riferimento Regionale

Dettagli

10 settembre 2012, n. 8

10 settembre 2012, n. 8 10 settembre 2012, n. 8 Introduzione Sorveglianza nelle specie avicole Situazione epidemiologica Sorveglianza entomologica Sorveglianza negli equidi Sorveglianza sulla mortalità negli uccelli selvatici

Dettagli

West Nile Disease in Italia nel 2012

West Nile Disease in Italia nel 2012 19 luglio n. 3, 2012 West Nile Disease in Italia nel 2012 Introduzione Sorveglianza nelle specie avicole Situazione epidemiologica Sorveglianza entomologica Sorveglianza negli equidi Sorveglianza sulla

Dettagli

Infezione da West Nile Virus: una esperienza emiliano-romagnola. Florio Ghinelli Presidente A.V.I.S. Provinciale Ferrara

Infezione da West Nile Virus: una esperienza emiliano-romagnola. Florio Ghinelli Presidente A.V.I.S. Provinciale Ferrara Infezione da West Nile Virus: una esperienza emiliano-romagnola Florio Ghinelli Presidente A.V.I.S. Provinciale Ferrara Virus West Nile Gruppo degli Arbovirus, famiglia Flaviviridae, genere Flavivirus

Dettagli

Bollettino epidemiologico WND 15 gennaio 2015 n.16. West Nile Disease in Italia nel 2014

Bollettino epidemiologico WND 15 gennaio 2015 n.16. West Nile Disease in Italia nel 2014 Bollettino epidemiologico WND 5 gennaio 205 n.6 West Nile Disease in Italia nel 204 Sommario Introduzione 2 Situazione epidemiologica 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli di specie bersaglio 5

Dettagli

WEST NILE, segnalato un decesso a Modena

WEST NILE, segnalato un decesso a Modena WEST NILE, segnalato un decesso a Modena Dopo Reggio Emilia anche a Modena si sarebbe registrato il 5 settembre un decesso per West Nile, la malattia neuroinvasiva che nelle province di Modena, Reggio

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1 del 17/07/2014

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1 del 17/07/2014 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA

Dettagli

Il Piano di sorveglianza nelle Marche. Relazione a cura di S.Gavaudan e A.Duranti; IZS Umbria e Marche.

Il Piano di sorveglianza nelle Marche. Relazione a cura di S.Gavaudan e A.Duranti; IZS Umbria e Marche. Piano di sorveglianza della West Nile disease Approfondimenti su un cluster di positività sierologica sui cavalli saggiati nelle attività di sorveglianza 2008; 1 semestre. Relazione a cura di S.Gavaudan

Dettagli

FAQ DOMANDE SULLA WND

FAQ DOMANDE SULLA WND FAQ DOMANDE SULLA WND MALATTIA 1. Che cos è la West Nile Disease (WND)? La WND è una zoonosi ad eziologia virale, trasmessa da zanzare, che causa forme di meningo-encefalite negli uccelli, sia selvatici

Dettagli

La conferma di laboratorio della rosolia

La conferma di laboratorio della rosolia La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE

Dettagli

West Nile Disease: un rischio costante

West Nile Disease: un rischio costante West Nile Disease: un rischio costante Marco Tamba Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia-Romagna marco.tamba@izsler.it 1 West Nile Virus Il virus della West Nile Disease è

Dettagli

Le malattie da vettore in Emilia-Romagna

Le malattie da vettore in Emilia-Romagna Seminario regionale Le malattie da vettore in Emilia-Romagna West Nile Disease Le sorveglianze: dati storici e prospettive 2012 La sorveglianza sanitaria Alba Carola Finarelli Servizio Sanità pubblica

Dettagli

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Padova 11 giugno 2007 Conferma di Laboratorio della Rosolia e Significato del Dosaggio degli Anticorpi Anna Piazza Giorgio Palù

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 2 del 22/07/2015

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 2 del 22/07/2015 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- Sede Legale: Via Bianchi, 9 25124 Brescia

Dettagli

Malattia da virus Zika

Malattia da virus Zika Malattia da virus Zika La zanzara Aedes che trasmette Zika virus trasmette anche Febbre Gialla Dengue e Chikungunia. AAS5 Friuli Occidentale Dipartimento di Prevenzione dr.ssa Oriana Feltrin Malattia

Dettagli

Situazione epidemiologica

Situazione epidemiologica IN ITALIA NEL 009 N. 4 0 febbraio 00 Situazione epidemiologica I focolai confermati ad oggi sono 6 di cui con sintomi clinici (Tabella e Figura ). I casi clinicamente manifesti negli equidi sono 7 con

Dettagli

REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2014. Aprile 2014

REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2014. Aprile 2014 REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2014 Aprile 2014 1 Sorveglianza West Nile Disease Anno 2014 Il presente report ha l obiettivo di fornire un aggiornamento dei risultati della sorveglianza integrata

Dettagli

West Nile Disease. La malattia

West Nile Disease. La malattia West Nile Disease La malattia La West Nile Disease (WND) è una malattia infettiva di origine virale non contagiosa, trasmessa da insetti vettori (varie specie di zanzare). La WND è una zoonosi e l uomo

Dettagli

INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI

INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI Alcune malattie infettive ad eziologia virale e andamento benigno nei soggetti immunocompetenti, se sono contratte durante la gravidanza, possono rappresentare

Dettagli

Il supporto del Laboratorio Regionale nelle Emergenze Microbiologiche (CRREM)

Il supporto del Laboratorio Regionale nelle Emergenze Microbiologiche (CRREM) II Corso Nazionale Teorico Pratico Emergenze in Infettivologia Ferrara, 30 Settembre 2009 Il supporto del Laboratorio Regionale nelle Emergenze Microbiologiche (CRREM) Vittorio Sambri Laboratorio CRREM

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 2320 del 28 luglio 2009 pag. 1/6

ALLEGATOA alla Dgr n. 2320 del 28 luglio 2009 pag. 1/6 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 2320 del 28 luglio 2009 pag. 1/6 Stima della sieroprevalenza di West Nile Virus (WNV) in donatori della provincia di Rovigo Introduzione La febbre

Dettagli

La catena Epidemiologica

La catena Epidemiologica La catena Epidemiologica STORIA NATURALE DELLE MALATTIE esposizione al/ai fattori di rischio insorgenza della malattia esito guarigione cronicizzazione decesso Principali differenze tra malattie infettive

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

Reovirus. Stabili in svariate condizioni di ph, T e negli aerosol.

Reovirus. Stabili in svariate condizioni di ph, T e negli aerosol. Orthoreovirus, Rotavirus, Orbivirus, Coltivirus Caratteri generali: Privi di mantello. Due involucri capsidici. 10-12 segmenti di RNA genomico a doppio filamento. Reovirus Stabili in svariate condizioni

Dettagli

Piano regionale dell Emilia-Romagna per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue anno 2008

Piano regionale dell Emilia-Romagna per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue anno 2008 Piano regionale dell Emilia-Romagna per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue anno 2008 Dott.ssa Paola Angelini Servizio Sanità pubblica D.G. Sanità e Politiche

Dettagli

WND: sintomatologia ed evoluzione. Dr.ssa Anna Maria Cattelan

WND: sintomatologia ed evoluzione. Dr.ssa Anna Maria Cattelan WND: sintomatologia ed evoluzione Dr.ssa Anna Maria Cattelan L uomo e le Malattie Infettive L equilibrio dinamico che regola la diffusione o il controllo di una infezione generalmente dipende da tre fattori:

Dettagli

Zoonosi e emergenze epidemiche: cosa cambia quando c è di mezzo un vettore

Zoonosi e emergenze epidemiche: cosa cambia quando c è di mezzo un vettore Zoonosi e emergenze epidemiche: cosa cambia quando c è di mezzo un vettore Stefano Marangon Gioia Capelli Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Definizione di infezione (re)-emergente E un

Dettagli

I compiti del Servizio Igiene Pubblica nell ambito della sorveglianza sanitaria delle malattie infettive trasmesse da vettori.

I compiti del Servizio Igiene Pubblica nell ambito della sorveglianza sanitaria delle malattie infettive trasmesse da vettori. West Nile Disease e altre malattie a trasmissione vettoriale nel territorio regionale. I compiti del Dipartimento di Sanità Pubblica Venerdì 15 aprile 2011 Sala Galloni I compiti del Servizio Igiene Pubblica

Dettagli

Dal prelievo alla diagnosi: Descrizione del percorso diagnostico

Dal prelievo alla diagnosi: Descrizione del percorso diagnostico Schmallenberg virus: l ennesima emergenza sanitaria per la zootecnia della Sardegna? Nuoro, 20 dicembre 2012 Dal prelievo alla diagnosi: Descrizione del percorso diagnostico Annalisa Oggiano Dipartimento

Dettagli

Le azioni in atto in Emilia-Romagna per la prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale

Le azioni in atto in Emilia-Romagna per la prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale Il progetto Life Conops sistemi di sorveglianza delle zanzare invasive Le azioni in atto in Emilia-Romagna per la prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale Bologna 10 marzo 2014 Claudio Venturelli

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute 0004776-19/02/2016-DGPRE-COD_UO-P Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA A UFFICIO V MALATTIE INFETTIVE E PROFILASSI INTERNAZIONALE UFFICIO III COORDINAMENTO USMAF -SASN

Dettagli

a p p u n t i d i s c i e n z a 5. WEST NILE DISEASE... una malattia esotica?

a p p u n t i d i s c i e n z a 5. WEST NILE DISEASE... una malattia esotica? a p p u n t i d i s c i e n z a 5. WEST NILE DISEASE... una malattia esotica? L IZSVe è un ente sanitario di diritto pubblico che svolge attività di prevenzione, di controllo e di ricerca nell ambito del

Dettagli

Contro. Speciale viaggi. facciamoci in in. Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare

Contro. Speciale viaggi. facciamoci in in. Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare Contro la la zanzara tigre tigre Speciale viaggi 4 facciamoci in in 4 Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare conosciamo meglio le malattie

Dettagli

Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2015 ALLEGATI. giugno 2015

Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2015 ALLEGATI. giugno 2015 Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2015 giugno 2015 ALLEGATI Allegato 1. Diagramma di flusso delle febbri estive di importazione Allegato 2. Diagramma di flusso

Dettagli

West Nile Disease. Ministero della Salute. 28 febbraio 2014

West Nile Disease. Ministero della Salute. 28 febbraio 2014 West Nile Disease 28 febbraio 2014 Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, DELLA SICUREZZA ALIMENTARE E DEGLI ORGANI COLLEGIALI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DIREZIONE GENERALE

Dettagli

da protozoi criptosporidiosi, leishmaniosi, sarcosporidiosi, toxoplasmosi, tripanosomosi.

da protozoi criptosporidiosi, leishmaniosi, sarcosporidiosi, toxoplasmosi, tripanosomosi. in base all agente eziologico Batteriche: borreliosi di Lyme, brucellosi, carbonchio, clamidiosi, febbre bottonosa, febbre Q, leptospirosi, listeriosi, salmonellosi, tbc, tularemia... Virali: coriomeningite

Dettagli

PROGETTO REGIONALE UNITARIO D'INFORMAZIONE E MONITORAGGIO DELLA DIFFUSIONE DEI VETTORI DI PATOLOGIE UMANE E ANIMALI VEICOLATE DA ZANZARE

PROGETTO REGIONALE UNITARIO D'INFORMAZIONE E MONITORAGGIO DELLA DIFFUSIONE DEI VETTORI DI PATOLOGIE UMANE E ANIMALI VEICOLATE DA ZANZARE PROGETTO REGIONALE UNITARIO D'INFORMAZIONE E MONITORAGGIO DELLA DIFFUSIONE DEI VETTORI DI PATOLOGIE UMANE E ANIMALI VEICOLATE DA ZANZARE Deliberazione della Giunta Regionale 10 maggio 2013, n. 3-5763 L.R.

Dettagli

La gestione di un caso di morbillo

La gestione di un caso di morbillo La gestione di un caso di morbillo Eziologia del morbillo L agente causale è un paramyxovirus (virus ad RNA) Il virus è rapidamente inattivato dal calore e dalla luce L uomo è l unico ospite Patogenesi

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute ALLEGATO 1 N. Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale DGPREV.V/19262/P/I.4.c.a.9

Dettagli

A cura di: Direzione Sanitaria Aziendale Direzione Medica di Polo Ospedaliero Comitato Infezioni Ospedaliere (C.I.O.)

A cura di: Direzione Sanitaria Aziendale Direzione Medica di Polo Ospedaliero Comitato Infezioni Ospedaliere (C.I.O.) A cura di: Direzione Sanitaria Aziendale Direzione Medica di Polo Ospedaliero Comitato Infezioni Ospedaliere (C.I.O.) Si espongono, per opportuna conoscenza, gli ultimi aggiornamenti disponibili al 12/10/2014

Dettagli

West Nile virus (WNV)

West Nile virus (WNV) MALATTIE DA VETTORE IN EMILIA-ROMAGNA: Bologna, 17 maggio 2013 PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO 2013 West Nile virus (WNV) Sorveglianza umana Roberto Cagarelli Servizio Sanità pubblica Assessorato Politiche

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 8 del 28/01/2014

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 8 del 28/01/2014 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA

Dettagli

Come e quando fare i test. Antonino Di Caro INMI

Come e quando fare i test. Antonino Di Caro INMI Come e quando fare i test Antonino Di Caro INMI Come e quando fare il test Antonino Di Caro, antonino.dicaro@inmi.it Maria Rosaria Capobianchi, maria.capobianchi@inmi.it Concetta Castilletti, concetta.castilletti@inmi.it

Dettagli

PRE-GRAVIDANZA INFEZIONE DA CITOMEGALOVIRUS UMANO

PRE-GRAVIDANZA INFEZIONE DA CITOMEGALOVIRUS UMANO FIGURA 1 PRE-GRAVIDANZA IgG - IgM - IgG + IgM - Soggetto suscettibile all infezione primaria Soggetto immune (infezione pregressa) Referto commentato: : se in previsione di una gravidanza, consulti il

Dettagli

INFEZIONE DA HIV ED AIDS WWW.SLIDETUBE.IT

INFEZIONE DA HIV ED AIDS WWW.SLIDETUBE.IT INFEZIONE DA HIV ED AIDS HIV 1 ed HIV 2 appartengono alla famiglia dei Retroviridae, genere lentovirus. L infezione da HIV provoca nell ospite una progressiva compromissione delle difese immunitarie, soprattutto

Dettagli

7 giugno 2014 -Corso Trasfusioni e rischio biologico: le nuove infezioni. L epidemia di Chikungunya in Emilia Romagna. Luca Boetti

7 giugno 2014 -Corso Trasfusioni e rischio biologico: le nuove infezioni. L epidemia di Chikungunya in Emilia Romagna. Luca Boetti 7 giugno 2014 -Corso Trasfusioni e rischio biologico: le nuove infezioni L epidemia di Chikungunya in Emilia Romagna Luca Boetti Premessa Sostituto di Florio Ghinelli Ieri alle ore 12.00 Sono un medico

Dettagli

Clima e malattie trasmesse da vettori (VBD) in Italia

Clima e malattie trasmesse da vettori (VBD) in Italia Clima e malattie trasmesse da vettori (VBD) in Italia Perché l Italia è considerata tra i Paesi maggiormente «a rischio» di introduzione di nuovi vettori e VBD emergenti L Italia si estende in lunghezza

Dettagli

L epidemiologia delle encefaliti da West-Nile ed altre encefaliti emergenti

L epidemiologia delle encefaliti da West-Nile ed altre encefaliti emergenti DIPARTIMENTO DI SCIENZE CARDIOLOGICHE TORACICHE E VASCOLARI Sezione di Sanità Pubblica Unità di Igiene e Sanità Pubblica L epidemiologia delle encefaliti da West-Nile ed altre encefaliti emergenti Vincenzo

Dettagli

SCHEDA DI NOTIFICA DI CASO DI INFEZIONE DA VIRUS DELLA ROSOLIA IN GRAVIDANZA. Primo invio Aggiornamento

SCHEDA DI NOTIFICA DI CASO DI INFEZIONE DA VIRUS DELLA ROSOLIA IN GRAVIDANZA. Primo invio Aggiornamento SCHEDA DI NOTIFICA DI CASO DI INFEZIONE DA VIRUS DELLA ROSOLIA IN GRAVIDANZA (riservato al Ministero della Salute) Codice identificativo Primo invio Aggiornamento Regione Provincia Comune ASL Sezione 1

Dettagli

Istruzioni operative per la gestione della leishmaiosi nei canili. Ozzano, 19 giugno 2008

Istruzioni operative per la gestione della leishmaiosi nei canili. Ozzano, 19 giugno 2008 Istruzioni operative per la gestione della leishmaiosi nei canili Ozzano, 19 giugno 2008 Controllo dello stato di salute degli animali ospitati tutela e benessere degli animali ospitati Tutela della salute

Dettagli

INTRODUZIONE La chikungunya West-Nile

INTRODUZIONE La chikungunya West-Nile INTRODUZIONE Negli ultimi anni fattori correlati a cambiamenti climatici e alla globalizzazione, che hanno portato all'aumento dei viaggi a scopo turistico, professionale o di scambi commerciali verso

Dettagli

Diagnosi, cura e protocolli di gestione dei casi di malattie da vettore

Diagnosi, cura e protocolli di gestione dei casi di malattie da vettore Diagnosi, cura e protocolli di gestione dei casi di malattie da vettore Dott. Carlo Pallotto Clinica delle Malattie Infettive Azienda Ospedaliero-Universitaria di Perugia Università degli Studi di Perugia

Dettagli

Report Malattie infettive situazione gennaio-maggio 2009

Report Malattie infettive situazione gennaio-maggio 2009 NUOVA INFLUENZA DA VIRUS A/H1N1 Le ultime settimane hanno visti impegnati molti operatori del SSR nella pandemia da nuovo virus influenzale A H1N1 : ciò ha consentito di verificare i percorsi e attuare

Dettagli

L epatite E nei suini domestici e selvatici in Italia

L epatite E nei suini domestici e selvatici in Italia ZOONOSI EMERGENTI E RIEMERGENTI: tra vecchie conoscenze e nuove realtà Torino, 26 febbraio 2013 L epatite E nei suini domestici e selvatici in Italia Fabio Ostanello Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie

Dettagli

TBE (encefalite da zecche dell Europa centrale) Virus Foto: thikquest-library, Internet

TBE (encefalite da zecche dell Europa centrale) Virus Foto: thikquest-library, Internet Anaplasma phagocytophilum Kapitelüberschrift 84 TBE (encefalite da zecche dell Europa centrale) Virus Foto: thikquest-library, Internet TBE (encefalite da zecche dell Europa centrale) DEFINIZIONE La TBE

Dettagli

PATOLOGIE EMERGENTI E RIEMERGENTI

PATOLOGIE EMERGENTI E RIEMERGENTI PATOLOGIE EMERGENTI IN ITALIA Loredana Nicoletti Istituto Superiore di Sanità, Roma PATOLOGIE EMERGENTI E RIEMERGENTI Globalizzazione, Migrazione, Salute e Vaccini Le nuove patologie della Globalizzazione

Dettagli

Rischio di infezione congenita e danno fetale dopo infezione materna a diverse età gestazionali

Rischio di infezione congenita e danno fetale dopo infezione materna a diverse età gestazionali 05-2_rosolia_CG_111109.ppt pag. 1 Rischio di infezione congenita e danno fetale dopo infezione materna a diverse età gestazionali Età gestazionale (settimane) Tasso di infezione congenita (%) Neonati infetti

Dettagli

PREVENZIONE E PROFILASSI ARBOVIROSI: il caso West Nile

PREVENZIONE E PROFILASSI ARBOVIROSI: il caso West Nile III Convegno regionale della prevenzione: Le competenze della prevenzione per far crescere il sistema regione PREVENZIONE E PROFILASSI ARBOVIROSI: il caso West Nile Assistente sanitaria Daniela Fabbro

Dettagli

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee

Dettagli

Sorveglianza West Nile Disease

Sorveglianza West Nile Disease Report 2013 Sorveglianza West Nile Disease Il presente report ha l obiettivo di fornire un aggiornamento dei risultati della sorveglianza integrata su WND nell anno 2013. La sorveglianza è condotta in

Dettagli

Che cos è l AIDS. Il virus H.I.V. è la causa dell immunodeficienza acquisita

Che cos è l AIDS. Il virus H.I.V. è la causa dell immunodeficienza acquisita HIV e AIDS Che cos è l AIDS L A.I.D.S. o S.I.D.A. è una sindrome da immunodeficienza acquisita. E una malattia del sistema immunitario che ne limita e riduce le funzioni. Le persone colpite sono più suscettibili

Dettagli

SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLA MALATTIA DI WEST NILE IN FRIULI VENEZIA GIULIA E ALTRE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI (CHIKUNGUNYA, DENGUE) 2012

SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLA MALATTIA DI WEST NILE IN FRIULI VENEZIA GIULIA E ALTRE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI (CHIKUNGUNYA, DENGUE) 2012 SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLA MALATTIA DI WEST NILE IN FRIULI VENEZIA GIULIA E ALTRE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI (CHIKUNGUNYA, DENGUE) 2012 Premessa Nel corso del 2008, come in altri Paesi europei (Ungheria,

Dettagli

WND e Chikungunya: aspetti clinici ed epidemiologici umani

WND e Chikungunya: aspetti clinici ed epidemiologici umani VENEZIA, 29 aprile 2009 Patologie trasmesse da artropodi: Chikungunya e West Nile Disease - Vigilanza igienica WND e Chikungunya: aspetti clinici ed epidemiologici umani Giampietro Pellizzer UO Malattie

Dettagli

Chlamydia MIF IgM. Caratteristiche prestazionali. Codice prodotto IF1250M Rev. I. Distribuzione esclusiva al di fuori degli Stati Uniti

Chlamydia MIF IgM. Caratteristiche prestazionali. Codice prodotto IF1250M Rev. I. Distribuzione esclusiva al di fuori degli Stati Uniti Codice prodotto IF1250M Rev. I Caratteristiche prestazionali Distribuzione esclusiva al di fuori degli Stati Uniti VALORI ATTESI Popolazione con polmonite acquisita in comunità Due sperimentatori esterni

Dettagli

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione. G. Napoletano

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione. G. Napoletano AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione Indicatori di performance e di risultati nei programmi di controllo della diffusione delle malattie infettive Regione Veneto G. Napoletano Padova 04.11.2011

Dettagli

Campylobacter spp. e Igiene degli Alimenti. Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria di Padova

Campylobacter spp. e Igiene degli Alimenti. Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria di Padova Campylobacter spp. e Igiene degli Alimenti Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria di Padova Famiglia Campylobacteraceae tre generi: Campylobacter, Arcobacter,

Dettagli

RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI

RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI definizione Rischio da agenti biologici Si sviluppa in seguito all esposizione a microorganismi: BATTERI VIRUS PARASSITI .Le malattie infettive Il rapporto che l agente infettivo

Dettagli

Che cos è la celiachia?

Che cos è la celiachia? Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in

Dettagli

INFEZIONE DA HIV e AIDS

INFEZIONE DA HIV e AIDS Dipartimento di Prevenzione Medica Notifica, sorveglianza e controllo delle malattie infettive INFEZIONE DA HIV e AIDS (elaborazione dati dal programma informatizzato Regione Lombardia Mainf e portale

Dettagli

UNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA 2011-2012.

UNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA 2011-2012. UNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA 2011-2012 Rhabdovirus Rhabdoviridae: Virus della rabbia a) Vesiculovirus - virus della stomatite

Dettagli

Virus delle febbri emorragiche. 4 distinte famiglie: Arenaviridae Filoviridae Bunyaviridae Flaviviridae

Virus delle febbri emorragiche. 4 distinte famiglie: Arenaviridae Filoviridae Bunyaviridae Flaviviridae Virus delle febbri emorragiche 4 distinte famiglie: Arenaviridae Filoviridae Bunyaviridae Flaviviridae Hemorrhagic Fever Viruses JAMA, 2002; 287:2391 Family Disease Vector in Nature Geographic Distribution

Dettagli

Chikungunya-Dengue. Sorveglianza umana: dati e prospettive. Andrea Mattivi Roberto Cagarelli. Bologna, 17 maggio 2013

Chikungunya-Dengue. Sorveglianza umana: dati e prospettive. Andrea Mattivi Roberto Cagarelli. Bologna, 17 maggio 2013 MALATTIE DA VETTORE IN EMILIA-ROMAGNA: PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO 2013 Bologna, 17 maggio 2013 Chikungunya-Dengue Sorveglianza umana: dati e prospettive. Andrea Mattivi Roberto Cagarelli Servizio

Dettagli

COMUNE DI LORETO. Provincia di Ancona AVVISO

COMUNE DI LORETO. Provincia di Ancona AVVISO COMUNE DI LORETO Provincia di Ancona AVVISO Il Comune provvede a distribuire gratuitamente, e fino ad esaurimento scorte, alle famiglie lauretane una fornitura di circa 20 compresse effervescenti di insetticida

Dettagli

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,

Dettagli

Capitolo 6 La mortalità per malattie del fegato

Capitolo 6 La mortalità per malattie del fegato Capitolo 6 La mortalità per malattie del fegato Introduzione In questo capitolo viene presentata la mortalità per malattie epatiche. Si è scelto di aggregare patologie classificate in diverse parti della

Dettagli

UNA LOTTA LUNGA 30 ANNI

UNA LOTTA LUNGA 30 ANNI UNA LOTTA LUNGA 30 ANNI Per una Storia dell infezione da HIV a Ravenna 1 dicembre 2011 Cosetta Ricci, Vittorio Foschini Compare una nuova sindrome. Devastante, in persone giovani. Sembra sia infettiva.

Dettagli

INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI

INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Dr.ssa Andreina Ercole La meningite batterica Evento raro, nei paesi industrializzati,

Dettagli

Zika virus: domande a risposte

Zika virus: domande a risposte Zika virus: domande a risposte 1. LA MALATTIA Che cos è la malattia da Zika virus? Zika è una malattia causata dal virus Zika che appartiene alla famiglia dei Flaviviridae. Non è un nuovo virus. E stato

Dettagli

NOME: Citomegalovirus PATOLOGIA PROVOCATA. GENERE:Cytomegalovirus DECORSO CLINICO DELLA MALATTIA SOTTOFAMIGLIA: HERPESVIRUS UMANO TERAPIA

NOME: Citomegalovirus PATOLOGIA PROVOCATA. GENERE:Cytomegalovirus DECORSO CLINICO DELLA MALATTIA SOTTOFAMIGLIA: HERPESVIRUS UMANO TERAPIA Citomegalovirus NOME: Citomegalovirus PATOLOGIA PROVOCATA GENERE:Cytomegalovirus SOTTOFAMIGLIA: HERPESVIRUS UMANO DECORSO CLINICO DELLA MALATTIA TERAPIA DIMENSIONI: 25-35 MICRON DIAGNOSI SIMMETRIA: ICOSAEDRICA

Dettagli

Tick Borne Encephalitis

Tick Borne Encephalitis Tick Borne Encephalitis Il materiale che segue è stato presentato ai dipendenti regionali in alcuni incontri formativi (Tolmezzo 28.4.04, Pordenone 29.4.04, Udine 21.5.04, Gorizia 3.6.04 ) organizzati

Dettagli

DETERMINAZIONE N. 245 del 7/4/2015

DETERMINAZIONE N. 245 del 7/4/2015 Direzione Generale della Sanità DETERMINAZIONE N. 245 del 7/4/2015 Oggetto: Piano regionale integrato per la sorveglianza della West Nile Disease 2015-2018. Lo Statuto Speciale della Regione Autonoma della

Dettagli

Studio dell infezione da WNV e C M V tra i donatori della Provincia di Crotone

Studio dell infezione da WNV e C M V tra i donatori della Provincia di Crotone Studio dell infezione da WNV e C M V tra i donatori della Provincia di Crotone Crotone 09-10 Ottobre 2015 ANGELA LIGUORI DANIELA CANTAFORA LEONARDO PROIETTO SIMT Crotone Studio dell infezione da WNV e

Dettagli

Focolaio di malattia di West Nile in Italia

Focolaio di malattia di West Nile in Italia SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN SANITÀ ANIMALE, ALLEVAMENTO E PRODUZIONI ZOOTECNICHE Insegnamento di Antropozoonosi Focolaio di malattia di West Nile in Italia 2 febbraio 2009, ore 14-18 18 aula Borgatti

Dettagli

Cenni sulle più comuni malattie dell infanzia

Cenni sulle più comuni malattie dell infanzia Cenni sulle più comuni malattie dell infanzia parotite epidemica Malattia virale acuta, sistemica, causata da un paramyxovirus che colpisce prevalentemente i bambini in età scolare. La principale manifestazione

Dettagli

INCONTRO CON LA CITTADINANZA

INCONTRO CON LA CITTADINANZA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE E SANITA' PUBBLICA Via Borgo Ruga, 30 32032 Feltre 0439-883835 / 883872 FAX: 0439-883832 INCONTRO CON LA CITTADINANZA Diffusione delle ZECCHE nel nostro territorio.

Dettagli

In entrambe le sezioni vi sono domande a scelta multipla e domande aperte.

In entrambe le sezioni vi sono domande a scelta multipla e domande aperte. Facoltà di Agraria UNIPD Precorso Biologia 2011 Verifica le tue competenze Leggi attentamente il testo e rispondi alle domande che seguono. Le domande sono divise in due sezioni: le domande di competenza

Dettagli

Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche

Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Parte 3a. Epatiti Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Fiumicino, 16 aprile 2016 www.cos.it/mediter Dr. Ugo Montanari Epatiti: tests diagnostici - 1 Indicazioni cliniche Tipo di richiesta

Dettagli

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE E SANITA' PUBBLICA Via Borgo Ruga, 30 32032 Feltre 0439-883835 / 883872 FAX: 0439/883832

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE E SANITA' PUBBLICA Via Borgo Ruga, 30 32032 Feltre 0439-883835 / 883872 FAX: 0439/883832 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE E SANITA' PUBBLICA Via Borgo Ruga, 30 32032 Feltre 0439-883835 / 883872 FAX: 0439/883832 INCONTRO CON LA CITTADINANZA Diffusione delle ZANZARE e ZECCHE nel nostro

Dettagli

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia 1 luglio 2015 #lavoro Rassegna Stampa Messaggero Veneto2lug2015 Il Piccolo 2lug2015 TG3 RAI FVG 1lug2015 I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia Anche in Friuli Venezia Giulia il mercato del lavoro

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA' PUBBLICA VETERINARIA E DEGLI ALIMENTI UFFICI VIII Ordinanza del Ministro della Salute Misure

Dettagli

TITOLO: Miglioramento della Sorveglianza della West Nile nel Veneto

TITOLO: Miglioramento della Sorveglianza della West Nile nel Veneto TITOLO: Miglioramento della Sorveglianza della West Nile nel Veneto ANALISI STRUTTURATA DEL PROGETTO Descrizione ed analisi del problema La febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata dal

Dettagli

Famiglia Bunyaviridae

Famiglia Bunyaviridae TOSCANA VIRUS Maria Paola Landini U.O. Microbiologia Centro di Riferimento Regionale per le Emergenze Microbiologiche Policlinico S.Orsola-Malpighi Bologna Famiglia Bunyaviridae 5 principali generi: O-bunyavirus

Dettagli

Capitolo 8 La mortalità per diabete mellito

Capitolo 8 La mortalità per diabete mellito Capitolo 8 La mortalità per diabete mellito Introduzione el 27 il diabete mellito ha causato 1.92 decessi (2,5% del totale) (tabella 8.1). Complessivamente il diabete causa il decesso in età avanzata:

Dettagli

Piano di sorveglianza delle Arbovirosi - 2015 INDICE

Piano di sorveglianza delle Arbovirosi - 2015 INDICE Pag. 1 di 20 INDICE MODIFICHE... 2 SCOPO... 3 CAMPO DI APPLICAZIONE... 4 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 4 CONTENUTO... 4 PREMESSA... 4 FEBBRE CHIKUNGUNYA E DENGUE... 5 MALATTIA DA VIRUS WEST NILE... 10 ALTRE

Dettagli

Divisione di Gastroenterologia - Casa Sollievo della Sofferenza- IRCCS San Giovanni Rotondo

Divisione di Gastroenterologia - Casa Sollievo della Sofferenza- IRCCS San Giovanni Rotondo EPATITE B: DIAGNOSI. Il Laboratorio GA Niro, A Andriulli Divisione di Gastroenterologia - Casa Sollievo della Sofferenza- IRCCS San Giovanni Rotondo La descrizione del meccanismo replicativo del virus

Dettagli

Parvovirus in gravidanza

Parvovirus in gravidanza Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi D.A.I. Specialità Medico-Chirurgiche S.O.D. Malattie infettive e Tropicali C.R.R. Malattie Infettive in Gravidanza Parvovirus in gravidanza Beatrice Borchi - EZIOLOGIA

Dettagli

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Sintesi L incidenza e la mortalità per il tumore del polmone stimate in nel periodo 197-215 mostrano andamenti differenti tra uomini e donne:

Dettagli

Fino al 1970 era possibile fare solo una diagnosi. 1970. Blumberg identifica l antigene Australia nei

Fino al 1970 era possibile fare solo una diagnosi. 1970. Blumberg identifica l antigene Australia nei STORIA DELL IDENTIFICAZIONE DEI VIRUS CHE CAUSANO EPATITE 1 Fino al 1970 era possibile fare solo una diagnosi generica di epatite, pur essendo distinti due tipi sul piano epidemiologico. 1970. Blumberg

Dettagli