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1 Il dossier Pesticidi nel piatto 2009 Dott.ssa Daniela Sciarra Ufficio scientifico Legambiente Onlus

2 Legambiente dalla fine degli anni 80 realizza un dossier annuale sui residui di pesticidi su frutta e verdura e sulla rete nazionale dei controlli pubblici. Per realizzare questo dossier Legambiente raccoglie ed elabora i dati ufficiali forniti dalle Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale e Istituti zooprofilatici

3 Con un questionario inviato alle ARPA vengono richiesti i seguenti dati: 1. Il numero di campionamenti effettuati, il tipo e il numero di campioni analizzati (con la specifica di quale frutta e quale verdura e quali derivati); 2. Il numero e il tipo dei principi attivi ricercati durante l anno; 3. Il numero di campioni risultati irregolari, il tipo e la quantità di pesticida rilevato; 4. Il numero di campioni regolari con la presenza di uno o più pesticidi, i nomi e le quantità dei principi attivi ritrovati; 5. I sequestri effettuati in seguito alla denuncia di prodotti irregolari; 6. La provenienza, suddivisa tra prodotti italiani (Nord, Centro e Sud) e prodotti di importazione (specificando, se possibile, il Paese estero di provenienza).

4 In particolare per i prodotti ortofrutticoli viene richiesta la specifica analitica dei seguenti principi attivi: Vinclozolin, Benomyl, Procymidone, Clorpirifos, Cyprodinil Ditiocarbammati, Captano, Fenitrothion (scaduto 25/11/2008), Alfaendosulfan, Tiabendazolo, Diclofuanide (revocato), Difenilamina, Parathion, Pirimifos metile, Dimetoato, Iprodione, Malathion (scaduto 6/12/2008), Dicofol, Deltametrina, Metidathion, Guazatina, Imazalil, Tolclofos metile

5 Nei primi anni rispondevano soprattutto le Regioni del nord Italia, ma con l andar del tempo tutte le Agenzie Regionali hanno cominciato a fornire i dati in maniera sempre più completa. In questo modo abbiamo potuto seguire l andamento del numero dei residui irregolari negli anni. La situazione, da critica che era, è andata via via migliorando fino ad attestarsi all 1% circa di campioni con residui irregolari sul totale nazionale.

6 Irregolari (%) 2,5 2,0 2 1,5 1, Andamento campioni irregolari 0,5 0,

7 SI REGISTRA UNA DIMINUZIONE DEI CAMPIONI ANALIZZATI (1300 IN MENO RISPETTO AL 2008) AUMENTA LA PERCENTUALE DEI CAMPIONI IRREGOLARI (1,2%)

8 Nella frutta si concentrano le maggiori irregolarità: i campioni irregolari sono il 2,3% (+ 0,7%), mentre il 43,9% è contaminato da uno o più di un residuo Nella verdura cresce il numero dei campioni con uno o più di un residuo: 16,3% (14,7% nel 2008) Non si segnalano irregolarità nei prodotti derivati ma cresce il numero dei campioni multiresiduo: il 19,5% (18% nel 2008)

9 Andamento generale multiresiduo frutta verdura derivati

10 Il multiresiduo - andamento campioni totali multiresiduo regolari

11 Eclatante il caso delle mele: 38,7 % dei campioni risulta regolare, il 34,7% presenta multiresiduo, il 24,5% un residuo e il 2,1 % è irregolare (1,1% 2008) 81% delle mele analizzate in Campania presentano multiresidui e 1 campione è irregolare Su 155 campioni di mele analizzate in Emilia Romagna, 103 presentano residui chimici

12 agrumi: in Friuli Venezia Giulia il 40% dei campioni presenta più di un residuo, nelle Marche il 35,3%, a cui si aggiunge il 47,1% con un solo residuo. In Toscana su 145 campioni, sul 38,6% si rilevano più residui.

13

14 Campioni da record 1 campione d uva analizzato in Sicilia con 9 residui (Benalaxil, Clorpirifos, Ciprodinil, Dimetomorf, Fludioxinil, Penconazolo, Pirimetanil, Tebuconazolo, Triadimefon somma con Triadimenol) 1 campione d uva analizzato in Puglia con 7 diversi residui (Pirimetanil, Metalaxil, Ciprodinil, Fludioxonil, Miclobutanil, Tebuconazolo, Boscalid) 1 mela con 7 diversi residui (Clorpirifos, Azinfos metile, Captano, Procimidone, Endosulfan, Difenilammina, Boscalid) 1 peperone con 7 diversi residui (Acetamiprid, Acrinatrina, Azossistrobin, Clorpirifos, Fenazaquin, Indoxacarb, Tebufenpirad)

15 Principi attivi che hanno causato diverse irregolarità: Imazalil, Fenitrotion, Lambda Cyalothrin, Quinoxifen, Boscalid, Diclorvos, Clorpirifos, Malathion, Dimetoato, Carbamyl, Procimidone, Bifenile, Monocrotofos, Buprofezim, Diazinone, Procloraz, Pyrimtanil, Clorotalonil, Azoxistrobina. Altri principi maggiormente riscontrati, oltre a quelli appena citati sono: Fosmet, Ciprodinil, Acetamiprid, Fenhexamide, Difenilammina.

16 In generale nelle regioni dove i controlli sono più capillari, il numero dei campioni irregolari o con numerosi principi attivi aumenta I dati meno positivi sono dovuti anche ad una maggiore attenzione nei controlli E sui prodotto d agricoltura biologica? Le analisi condotte sui prodotti derivanti da agricoltura biologica sono ancora poco diffuse Il totale dei campioni bio analizzati in Italia è pari a 586 (un dato molto scarso se paragonato ai 8755 campioni di agricoltura tradizionale) I dati relativi a queste analisi hanno perciò scarso valore statistico (10 regioni su 15 fanno controlli su meno di 15 campioni in totale).

17 L impatto e i probabili danni da pesticidi si ripercuotono non solo sulla qualità dei terreni e delle colture, ma anche e soprattutto sulla salute umana. Sono noti effetti tossici da pesticidi a carico non soltanto dei lavoratori, ma anche di chi ne viene in contatto in maniera accidentale o indiretta. L endometriosi è una patologia che annovera fra i fattori scatenanti proprio l inquinamento ambientale: I distruttori endocrini (tra cui POPS:diossina, PCB e diversi gruppi di pesticidi usati in agricoltura) che possono colpire il sistema endocrino e aumentare in alcuni soggetti già predisposti la gravità e le possibilità di insorgenza della malattia

18 Caso critico dei bambini e Endocrine Disrupting Chemicals (1) Studi condotti su modelli animali hanno dimostrato che durante lo sviluppo prenatale o neonatale, anche dosi apparentemente non tossiche di agenti chimici possono avere effetti permanenti sull espressione genica, sul funzionamento cellulare e sulla maturazione del sistema nervoso, endocrino e immunitario. Gruppi di bambini esposti durante la gravidanza ad alcune classi di pesticidi, organoclorurati e organofosforici, andavano incontro a un esposizione cumulativa (dapprima in feto attraverso la placenta, latte materno e poi con l alimentazione) che superava i limiti massimi stabili per l adulto

19 Caso critico dei bambini e Endocrine Disrupting Chimicals (2) Primi risultati sull esposizione cumulativa durante la gravidanza RIDUZIONE DELLA CIRCONFERENZA CRANICA nei neonati, peso corporeo alla nascita e effetti sullo sviluppo neurologico (Berkowitz, Eskenazy et al. 2004; Grandjean et al. 2007); DANNI AL SISTEMA IMMUNITARIO in fase di sviluppo, al SISTEMA NERVOSO CENTRALE E ORMONALE (Mount Sinai Hospital New York) Leucemia infantile (Instituto Regional de Estudios en Sustancias Tóxicas, IRET), Università Nazionale del Costa Rica (UNA) e Istituto Karolinska di Stoccolma)

20 Necessità di prevedere dei fattori di precauzione in tutte le fasi di valutazione del rischio fin dall esposizione prenatale Necessità di valutare la possibile azione sinergica tra sostanze diverse, che seppur a piccole dosi e sotto i limiti stabiliti dalla legge vengono assunte quotidianamente (multiresiduo) Rivalutare l efficacia e efficienza dell attuale modello di definizione dei LMR

21 Stati Uniti in 5 anni di studi sono stati censiti e analizzati 289 fitofarmaci al fine di valutarne la tossicità 54 di queste sostanze erano agenti cancerogeni. Tra i campioni da record sono stati trovati residui di Procimidone, Vinclozolin o Captano, che l EPA (l Agenzia americana per la Protezione Ambientale) ha da tempo classificato come possibili cancerogeni

22 Dal 2005 Legambiente è membro effettivo del Pesticide Action Network Europe, una confederazione di associazioni europee unite dall obiettivo di eliminare i principi attivi più pericolosi, ridurre e razionalizzare l uso dei pesticidi ammessi e proporre principi attivi sostitutivi Insieme con le altre associazioni aderenti si conducono azioni di lobby sul Parlamento Europeo.

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