Il supporto all'utenza e alle applicazioni sul sistema SCoPE:
|
|
- Aurelia Costantini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il supporto all'utenza e alle applicazioni sul sistema SCoPE: l'esperienza di UNINA G.B. Barone, V. Boccia, D. Bottalico, L. Carracciuolo 1. Introduzione Obiettivo di tale documento è descrivere l'esperienza maturata dall'università degli Studi di Napoli Federico II, nelle attività di supporto all'utenza ed alle applicazioni sul sistema SCoPE. SCoPE, che comprende l'infrastruttura di calcolo e storage dell'università degli Studi di Napoli Federico II, nasce grazie ai finanziamenti di uno dei progetti PON dell'avviso 1575: SCoPE (Sistema Cooperativo Per le Elaborazioni scientifiche multidisciplinari). Tale progetto ha avuto l'obiettivo di creare un'infrastruttura distribuita basata sul paradigma del grid computing al servizio della ricerca in alcuni settori strategici della scienza, ma quanto realizzato continua oggi a fornire il luogo e l'occasione per realizzare l'integrazione tra competenze diverse in nome dell'avanzamento della conoscenza. Il resto del documento è così organizzato: è riportata l'esperienza effettuata, nell'ambito del progetto SCoPE per il supporto alle comunità coinvolte; è descritta poi l'esperienza maturata a valle del progetto per consolidare e migliorare le modalità di supporto per le comunità già presenti sul sistema SCoPE e nel contempo allargare il bacino di utenza. 2. Il progetto ScoPE e il supporto alle comunità scientifiche Il progetto SCoPE prevedeva due Work Package (WP3 e WP4) dedicati rispettivamente: 1. alla gestione di una Virtual Organization (la VO unina.it) e delle risorse e al supporto agli utenti 2. allo sviluppo di codici innovativi ed all'integrazione di applicazioni per la ricerca in settori strategici di interesse scientifico sulle infrastrutture di calcolo distribuito. Nel primo WP si sono sperimentate le prime modalità di supporto e formazione degli utenti del sistema SCoPE che si esplicavano ad esempio mediante guide introduttive e workshop con demo di utilizzo per l'accesso all'infrastruttura. Nel secondo WP si è cominciato a sperimentare, invece, un tipo di supporto più rivolto alle applicazioni che si esplicava nell'avvicinamento delle diverse comunità scientifiche dell'ateneo coinvolte nel progetto, con l'obiettivo di: 1. comprendere la tipologia 1 di applicazioni di interesse per ciascuna comunità 2. individuare le esigenze delle varie applicazioni in termini di risorse hardware e software. Tale attività si proponeva di guidare e supportare la comunità scientifica verso l'utilizzo efficace ed efficiente della piattaforma di calcolo in fase di realizzazione nell'ambito del progetto. Nella pratica, tale supporto è stato svolto da un gruppo di persone che, dotate di competenze 1 La tipologia si basa sulla seguente classificazione: High Performance Conmputing: applicazioni di supercalcolo che usano la griglia per schedulare task fortemente collegati e onerosi dal punto di vista computazionale High-throughput computing: applicazioni che usano la griglia per schedulare un elevato numero di task indipendenti oppure scarsamente collegati On demand: applicazioni che sfruttano la grande quantità di risorse aggregate della griglia, che per questioni di costi non possono essere disponibili localmente Data intensive computing: applicazioni caratterizzate dalla necessità di interagire con grosse quantità di dati geograficamente distribuiti Collaborative computing: applicazioni che intendono rendere possibile e migliorare l interazioni tra comunità di individui
2 diversificate (da quelle di tipo sistemistico a quelle relative al middleware, fino a competenze nella progettazione ed implementazione di algoritmi per ambienti HPC e distribuiti), sono state in grado di fornire risposte organiche alle esigenze di calcolo di ciascuna comunità. Tra i risultati positivi di tale attività deve essere annoverata la realizzazione dello strato di middleware applicativo denominato SCoPE Toolkit. In un'infrastruttura di calcolo distribuita rivolta alle comunità scientifiche, infatti, il solo middleware di griglia non è sufficiente ma deve essere arricchito e/o integrato al fine di garantire l'opportuno ambiente software (librerie, compilatori, package,...) necessario all'utilizzo efficiente ed efficace dell'infrastruttura da parte delle diverse applicazioni. A tal fine, è stato necessario definire il middleware applicativo ( strato software minimo necessario alle applicazioni delle comunità scientifiche coinvolte nel progetto ) ed individuare le procedure necessarie alla sua implementazione (installazione, validazione e disinstallazione) e disseminazione sull'infrastruttura. Durante il progetto la versione 1.0 del toolkit comprendeva librerie per l'algebra lineare di base (quali ad esempio BLAS, LAPACK e ScaLAPACK), package per il calcolo scientifico (quali ad esempio PETSc e GSL), altre librerie utili in ambito scientifico (quali ad esempio FFTW per il calcolo della trasformata discreta di Fourier) e vari applicativi (quali ad esempio GROMACS per la dinamica molecolare). La sua articolazione in release ha consentito poi ulteriori integrazioni e/o aggiornamenti. Il lavoro svolto, inoltre, si è dimostrato utile anche nella realizzazione dell' interoperabilità tra le griglie computazionali allestite nell'ambito dei 4 progetti PON (CRESCO, CYBERAR, PI2S2 and SCoPE). 3. Il supporto all'utenza e alle applicazioni di UNINA Al termine del progetto SCoPE, la vera sfida è stata quella di valorizzare e sostenere l'investimento effettuato durante il progetto, consolidando l'utenza già presente sul sistema ed al contempo cercando di allargare il bacino di utenza dell'infrastruttura realizzata. A tal fine è stato necessario modificare/integrare/consolidare il modus operandi per rendere disponibile un sistema che potesse essere considerato di produzione. Gli elementi cardine di tale lavoro sono stati e sono: 1. il consolidamento dell'idea di un gruppo tecnico di gestione (GTT 2 ), che partendo dal nucleo di supporto realizzato nell'ambito del progetto SCoPE, fosse in grado di evolversi raggruppando competenze diversificate per meglio rispondere alle esigenze delle diverse comunità scientifiche. Tale gruppo oggi si avvale anche dei contributi di soggetti afferenti all INFN, al CNR e ai Dipartimenti e Centri dell Ateneo; 2. la definizione dei livelli di supporto, e dei relativi livelli di servizio garantiti (SLA) [1]. Il supporto offerto si articola in livelli: per ciascun livello sono previsti diversi tipi di supporto in relazione alle competenze delle risorse necessarie per soddisfare pienamente le richieste degli utenti; 3. il consolidamento dell'idea di middleware applicativo ottenuto mediante continui arricchimenti dello SCoPE Toolkit sulla base delle nuove esigenze espresse da parte delle comunità [2]. L'attuale versione dello SCoPE Toolkit (versione 2.0) comprende: a) blacs Il Gruppo Tecnico Trasversale (GTT), nucleo del modello organizzativo e di governance di SCoPE, rappresenta il punto di raccordo tra il mondo dei progetti, ed accademico più in generale, ed il gruppo di gestione dell infrastruttura. In una metafora economica rappresenta il tavolo tra produttore e consumatore dove si discutono le problematiche e le soluzioni mettendo a disposizione di tutti le proprie esperienze, tutte eterogenee tra loro, che contribuiscono ad un accrescimento globale del tavolo.
3 b) blas c) espresso d) fftw e) gsl f) gromacs g) lapack h) metis i) mumps j) neuron k) octave l) petsc-3.1.p7 m) povray n) scalapack o) starccm (software commerciale) 4. la stesura della opportuna documentazione relativa a ciascun aspetto dell'utilizzo e della gestione della infrastruttura: dalle guide per l'accesso all'infrastruttura fino alla documentazione per l'utilizzo del middleware applicativo e alla descrizione di Best Practice. 5. La definizione di un punto unico di accesso, coincidente con il Contact Center di Ateneo, per la sottomissione di ogni richiesta di supporto (sulla base delle classificazioni definite al punto 2). Il bacino di utenza che, durante il progetto, comprendeva le comunità storiche di Fisica, Chimica e Matematica, tradizionalmente più vicine all'ambiente di calcolo SCoPE, a valle del progetto si è arricchito di importanti comunità come Ing. Elettrica, Ing. Aerospaziale e Navale, Ing. Chimica e Medicina. A tale utenza, già piuttosto diversificata, si aggiungono altri utenti locali (quali ad esempio gli studenti di Ateneo) e nazionali/internazionali che accedono alle risorse mediante le infrastrutture IGI/EGI. Nel prossimo paragrafo è illustrata la procedura che ha consentito di supportare ed arricchire l'attuale bacino di utenza. 4. La "ricetta" di UNINA per l'allargamento del bacino di utenza La strategia che chi si occupa del sistema SCoPE di UNINA ha seguito, con l'obiettivo di arricchire il bacino di utenza, si articola essenzialmente nelle seguenti fasi (si veda ad es. ): 1. arricchimento dei contatti grazie ad un approccio di tipo porta un amico : tale approccio intende beneficiare dei legami che utenti preesistenti, ed in qualche modo già fidelizzati, hanno con altri membri della propria comunità. Tali utenti, conoscendo le attività scientifiche dei propri colleghi e parlando lo stesso linguaggio, sono in grado di essere i più efficaci divulgatori dei benefici derivanti dall'utilizzo di una infrastruttura come quella di UNINA. In un'accezione più estesa il metodo porta un amico è risultato efficace anche nel caso in cui gli utenti fidelizzati siano stati portavoce della propria esperienza positiva sul sistema anche nei confronti di amici e/o colleghi di comunità diverse dalla propria. 2. incontri preliminari: stabilito il primo contatto con un nuovo utente, o comunità di utenti, si procede ad un incontro preliminare che ha l'obiettivo di conoscere cosa fanno e come lo fanno, ripercorrendo le azioni descritte nel paragrafo 2, dalla classificazione delle applicazioni fino alla individuazione delle esigenze in termini di hardware/software 3. allocazione del team di supporto più adatto: individuazione, all'interno del GTT, di un
4 team di persone con competenze diversificate che siano in grado di dare una risposta organica alle esigenze della comunità da supportare chiarendo i potenziali benefici, rispetto alle esperienze pregresse, che si possono ottenere ( cosa noi possiamo fare per loro ): ad es. maggiore quantità di risorse di calcolo e storage disponibili, riduzione del tempo di risoluzione dei problemi, possibilità di affrontare problemi di dimensioni maggiori, etc. 4. studio di fattibilità: valutazione dell'investimento da fare sia da parte del team di supporto (ad es. l'eventuale arricchimento del middleware applicativo mediante software gratuito o commerciale 3 ) sia da parte della comunità ( cosa tu devi fare per diventare utente ) 5. deployment di un caso di studio: richiesta alla comunità di un caso studio di interesse e deployment del caso studio sull'infrastruttura e verifica dei benefici promessi 6. stesura documentazione, formazione e supporto iniziale alla comunità: una volta che la comunità è diventata utente del sistema: 1. tutta la documentazione viene revisionata 2. si procede alla formazione di un utente della nuova comunità che si renderà disponibile ad essere a sua volta il formatore della sua comunità 3. fintanto che la comunità non diventa autonoma nella gestione dei piccoli problemi, il team di supporto, allocato ad hoc al punto 3, sostiene la comunità 7. raccolta di feedback: feedback da parte della nuova comunità al fine di descrivere Best Practice da condividere con tutti gli utenti. L'attività descritta è fondamentale per mostrare alle nuove comunità i vantaggi effettivi derivanti dall'utilizzo del sistema SCoPE di UNINA (inteso come insieme di risorse umane e non). Inoltre non è trascurabile che, in tale occasione, si concretizza la possibilità per le comunità di confrontarsi e collaborare in contesti interdisciplinari. 5. Definizione delle Best Practice di UNINA per il supporto all'utenza Di seguito è riportata la formula localmente utilizzata da UNINA nel supporto all'utenza e alle applicazioni con l'obiettivo di consolidare ed accrescere il bacino di utenza: 1. individuazione del punto di contatto con le nuove comunità (quel che si direbbe l' uomo all'avana ) 2. un incontro preliminare con gli amici del punto di contatto per comprendere le esigenze della nuova potenziale comunità ( dimmi cosa fai e come ) 3. l'allocazione del team di supporto più adatto che definisca cosa noi possiamo fare per loro 4. la realizzazione di uno studio di fattibilità che spieghi inoltre cosa tu devi fare per diventare utente 5. il deployment di un caso studio di interesse 6. la stesura di documentazione e l'attività di formazione del formatore della comunità 7. la raccolta di feedback Nell'esperienza maturata, fallimentari si sono rivelati i workshop di tipo generalista e autoreferenziali, troppo focalizzati sulla descrizione dell'infrastruttura (potenzialità, servizi, modalità di utilizzo, ) e poco o per nulla accattivanti nei confronti di comunità tradizionalmente distanti da questo tipo di ambienti di calcolo. 3 Alcune comunità di Ingegneria che necessitavano di software commerciale (ad es. Fluent o STAR-CCM+) hanno sottoposto il problema al Gruppo Tecnico Trasversale che, agendo da catalizzatore, è riuscito a far convergere le esigenze di più gruppi di ricerca eterogenei sul tipo di applicativo commerciale da installare. Per tale applicativo, le suddette comunità, hanno provveduto ad acquisire e condividere un insieme di licenze sul sistema SCoPE.
5 Tali eventi risultano, infatti: 1. troppo tecnici e possono spaventare i potenziali nuovi utenti perchè potrebbero mettere in risalto più le difficoltà di utilizzo che i benefici che possono trarne 2. non adatti a conoscere veramente le esigenze delle potenziali comunità ( dimmi cosa fai e come ) e quindi ad illustrare loro, caso per caso, i benefici ( cosa noi possiamo fare per loro ) che esse potrebbe ottenere dall'utilizzo delle infrastrutture di calcolo distribuito. Al fine di ampliare la lista dei contatti, utili sembrano essere ad esempio le partecipazioni ad eventi: 1. organizzati dalle potenziali nuove comunità 2. organizzati dai vendor di software applicativi che hanno il vantaggio di facilitare l'incontro tra i gestori dell'infrastruttura e più gruppi della stessa area applicativa potenzialmente interessati al calcolo. Il punto di forza della formula utilizzata è stato e rimane, inoltre, il fatto che a fornire il supporto sia un gruppo di persone che, dotate di competenze diversificate, siano in grado di fornire risposte organiche alle esigenze di ciascuna comunità. Tale idea sembra anche andare nella direzione dei Virtual Team creati all'uopo indicata da EGI. Quanto illustrato in questo documento, in merito all'esperienza localmente effettuata all'università degli Studi di Napoli Federico II, implementa un approccio del tutto generale e, pertanto, esportabile in contesti anche più ampi. Riferimenti [1] Servizi erogati dal Data Center e livelli di servizio del supporto utenti - reperibile all'url: [2] Guida all utilizzo delle librerie scientifiche - reperibile all'url: [3] G.B. Barone, V. Boccia, D. Bottalico, L. Carracciuolo, Supporto alle applicazioni Infrastruttura SCoPE: Il Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale Maggio reperibile all'url: _Dipartimento_Ingegneria_Aerospaziale.pdf
Identificazione documento. Approvazioni. Variazioni DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II. Centro di Ateneo per i Servizi Informativi
Identificazione documento Titolo Tipo Nome file Livelli di servizio Documentazione SIS_sla_v2 Approvazioni Nome Data Firma Redatto da Pollio 25/11/2010 Revisionato da Barone 14/01/2011 Approvato da Barone
DettagliIdentificazione documento. Approvazioni. Variazioni DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II. Centro di Ateneo per i Servizi Informativi
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Identificazione documento Titolo Tipo Nome file Livelli di servizio Documentazione SIS_sla_v3 Approvazioni Nome Data Firma Redatto da Pollio 25/11/2010 Revisionato
DettagliPremesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):
CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato
DettagliLaboratorio Virtuale per la Didattica
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Gruppo Tecnico Trasversale Laboratorio Virtuale per la Didattica G.B. Barone x, V. Boccia y, D. Bottalico z, L. Carracciuolo w. Maggio 2011 (BOZZA) x Università
DettagliInfrastruttura di produzione INFN-GRID
Infrastruttura di produzione INFN-GRID Introduzione Infrastruttura condivisa Multi-VO Modello Organizzativo Conclusioni 1 Introduzione Dopo circa tre anni dall inizio dei progetti GRID, lo stato del middleware
Dettaglileaders in engineering excellence
leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.
DettagliCHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.
www.beon-dp.com Operiamo in ambito di: Sviluppo Assessment e development Center Valutazione e feedback a 360 Formazione Coaching CHI SIAMO BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione
DettagliSito web per la presentazione e l accesso ai servizi di Ruven integrato con la piattaforma B2B del pacchetto software ERP Stratega.NET.
Nome soluzione Ruven S.r.l. Settore: Cosmetica Descrizione Sito web per la presentazione e l accesso ai servizi di Ruven integrato con la piattaforma B2B del pacchetto software ERP Stratega.NET. MediaFile
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliLe fattispecie di riuso
Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché
DettagliIL PERCORSO DI COACHING
IL PERCORSO DI COACHING UNA RISORSA PER IL CAMBIAMENTO PROFESSIONALE E IL POTENZIAMENTO PERSONALE Non c èc nulla che spaventi di più l uomo che prendere coscienza dell immensit immensità di cosa è capace
DettagliMESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum
MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum L'impatto delle innovazioni educative del Progetto MESA ha portato alcuni cambiamenti significativi e miglioramenti nel curriculum dei seguenti argomenti:
DettagliEasyCloud400. Il tuo AS/400. Come vuoi, quanto vuoi. Telecomunicazioni per l Emilia Romagna. Società del Gruppo Hera
EasyCloud400 Il tuo AS/400. Come vuoi, quanto vuoi. Telecomunicazioni per l Emilia Romagna Società del Gruppo Hera L opportunità Aumentare la flessibilità dell azienda in risposta ai cambiamenti dei mercati.
DettagliIT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati
IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati Tu 1. Al questionario hanno risposto sette formatori di insegnanti di lingue. 2. Sei formatori parlano l inglese, sei il francese,
DettagliLa tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane
La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo
DettagliAGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE
AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure
DettagliIL CASO DELL AZIENDA. Perché SAP. www.softwarebusiness.it
LA SOLUZIONE SAP FOR PROFESSIONAL SERVICES IL CASO DELL AZIENDA Perché SAP Grazie a SAP siamo riusciti a pianificare meglio e ad ottenere tempestive informazioni su tempi e costi delle nostre commesse.
DettagliVerso l autonomia I nostri servizi per le organizzazioni non profit
Verso l autonomia I nostri servizi per le organizzazioni non profit gennaio 13, Milano Il vostro bisogno, la nostra proposta L economia italiana attraversa una fase di generale difficoltà, all interno
DettagliSPECIALISTI IN MARKETING OPERATIVO.
SPECIALISTI IN MARKETING OPERATIVO. AZIENDA UNA SOLIDA REALTÀ, AL PASSO CON I TEMPI. Ci sono cose che in OM Group sappiamo fare meglio di chiunque altro. Siamo specialisti in tema di analisi, promozione,
DettagliValutazione del potenziale
Valutazione del potenziale I servizi offerti da Noema 1 La valutazione è riferita alle capacità che la persona possiede e può essere fatta su due ambiti in particolare: prestazioni: verifica di quanto
DettagliPROFILO AZIENDALE NET STUDIO 2015
PROFILO AZIENDALE NET STUDIO 2015 NET STUDIO 2015 Net Studio è un azienda che ha sede in Toscana ma opera in tutta Italia e in altri paesi Europei per realizzare attività di Consulenza, System Integration,
Dettagli[SOLUZIONI INNOVATIVE] Casi di studio sulle pratiche di innovazione
[SOLUZIONI INNOVATIVE] Casi di studio sulle pratiche di innovazione Umbria Innovazione Programma I-Start SOMMARIO CASI DI STUDIO DI SOLUZIONI INNOVATIVE... 2 INNOVAZIONE CASI DI STUDIO... 3 CASO DI STUDIO
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliPROGETTO TAVOLO GIOVANI
PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali
DettagliLa sede operativa è a Modena ed il bacino d utenza ricomprende, oltre all Emilia-Romagna, le regioni limitrofe (Veneto, Lombardia, Marche).
NUOVA TESI SRL è una società che opera dal 2001 nei seguenti campi: Agevolazioni per l Innovazione (contributi a fondo perduto, benefici fiscali, ecc.); Ricerca e Selezione (Autorizzazione Ministeriale
DettagliProgetto Atipico. Partners
Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliDESCRIZIONE DEL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE
DESCRIZIONE DEL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione Ancor prima dell unificazione in entrambi i Plessi erano state avviate iniziative volte al
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliMODULO RICHIESTA DI BREVETTO
MODULO RICHIESTA DI BREVETTO Università degli Studi di Bari Servizio trasferimento tecnologico Piazza Umberto I, n.1 70121 BARI A. TITOLO DELL INVENZIONE Creare un breve titolo che descriva la natura dell
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
DettagliBIC_CCIAA_broch2:BIC_CCIAA_broch2 09/07/10 16:57 Pagina 1 AVEVO UN SOGNO E L HO REALIZZATO CON BIC LAZIO E LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA
BIC_CCIAA_broch2:BIC_CCIAA_broch2 09/07/10 16:57 Pagina 1 AVEVO UN SOGNO E L HO REALIZZATO CON BIC LAZIO E LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA BIC_CCIAA_broch2:BIC_CCIAA_broch2 09/07/10 16:57 Pagina 2 Nuove
DettagliÈ possibile organizzare corsi e cicli presso la propria sede (Classi on-site)?
Qual è l orario dei corsi? I Corsi tenuti presso il Centro di Formazione Esri Italia hanno normalmente orario 9.30-17.30. Nel caso in cui i Corsi certificati siano tenuti presso la sede del cliente, sono
DettagliP R O G E T T A Z I O N E E I M P L E M E N T A Z I O N E D E L L E I N T E R F A C C E U T E N T E
Progetto PI2S2 P R O G E T T A Z I O N E E I M P L E M E N T A Z I O N E D E L L E I N T E R F A C C E U T E N T E T R A L E A P P L I C A Z I O N I E D I L M I D D L E W A R E G R I D DELIVERABLE: D4.1
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliConcetti di base di ingegneria del software
Concetti di base di ingegneria del software [Dalle dispense del corso «Ingegneria del software» del prof. A. Furfaro (UNICAL)] Principali qualità del software Correttezza Affidabilità Robustezza Efficienza
DettagliINVENTION AND TECHNOLOGY DISCLOSURE FORM SCHEDA DI RICHIESTA PER L APERTURA DI UNA PRATICA DI BREVETTO
INVENTION AND TECHNOLOGY DISCLOSURE FORM UFFICIO TRASFERIMENTO TECNOLOGICO SCHEDA DI RICHIESTA PER L APERTURA DI UNA PRATICA DI BREVETTO Mittente: Prof./Dott Dipartimento di Via.. 4412. Ferrara Al Magnifico
DettagliCHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it
CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del
DettagliDiventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.
ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliUN ESEMPIO DI VALUTAZIONE
UN ESEMPIO DI VALUTAZIONE Processo di Performance Review (PR) Luisa Macciocca 1 Che cos è una PR? La PR è un sistema formale di gestione della performance La gestione della performance è: un processo a
DettagliPiano C. Giugno 2013 PROGETTO MOLTIPLICAZIONE
Piano C Giugno 2013 PROGETTO MOLTIPLICAZIONE PROGETTO MOLTIPLICAZIONE PIANO C Valori e missione L innovazione nasce dalla condivisione: piano C crede nel mettere insieme le forze con onestà e trasparenza
DettagliPARTNER DI PROGETTO. Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Industriale
PARTNER DI PROGETTO Il raggruppamento dei soggetti attuatori è altamente qualificato. Da una parte, la presenza di quattro aziende del settore ICT garantirà, ognuna per le proprie aree di competenza, un
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliM U L T I F A M I L Y O F F I C E
MULTI FAMILY OFFICE Un obiettivo senza pianificazione è solamente un desiderio (Antoine de Saint-Exupéry) CHI SIAMO MVC & Partners è una società che offre servizi di Multi Family Office a Clienti dalle
Dettagli1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
Dettagliuna società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea
a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma
DettagliQUARTA ANNUALITA ANNO SCOLASTICO 2007/2008. Progettazione curata dai Proff. Augenti Antonella, Andrea Nicolì, Giulia Montesano, Francisca Camero
QUARTA ANNUALITA ANNO SCOLASTICO 2007/2008 Intervento formativo anno scolastico 2007/2008 Alternanza Scuola - Lavoro Premessa Il percorso si prefigge l obiettivo di sperimentare una modalità di apprendimento
DettagliAvvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa
Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa Un progetto socialmente responsabile in collaborazione tra Assolombarda Coni Lombardia Fondazione Sodalitas Impresa & Sport è un progetto che nasce da
DettagliNUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING
gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA
DettagliCOMUNE DI MORNICO AL SERIO. (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015. (art. 10 del D.Lgs. n.
COMUNE DI MORNICO AL SERIO (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 (art. 10 del D.Lgs. n. 33/2013) Introduzione Il principio di trasparenza deve essere inteso
DettagliRISOVERE IL SVILUPPARE LE CAPACITÀ DI TEAM WORKING E PROBLEM SOLVING IN GRUPPO
Valorizzare competenze, potenziale e motivazione per il successo personale e aziendale RISOVERE IL SVILUPPARE LE CAPACITÀ DI TEAM WORKING E PROBLEM SOLVING IN GRUPPO www.ecfconsulenza.it Percorso Formativo:
DettagliIl Sistema Integrato di Gestione della Conoscenza dell Agenzia
Il Sistema Integrato di Gestione della Conoscenza dell Agenzia Roma, 15 aprile 2003 (ver. 1.0) Indice IL CONTESTO DI RIFERIMENTO DELL AGENZIA CRITICITA ED ESIGENZE DELL AGENZIA I PROGETTI AVVIATI IL MOADEM
DettagliSoluzioni di design. per il tuo business
Soluzioni di design per il tuo business Studio Mario Fanelli Da più di trent anni progettiamo e realizziamo farmacie. In questi anni sono cambiati i clienti, le modalità e le esigenze di vendita. Noi abbiamo
DettagliBachelor of Science in Ingegneria informatica
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Dipartimento tecnologie innovative Bachelor of Science in Ingegneria informatica www.supsi.ch/dti Obiettivi e competenze La formazione apre le
DettagliALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo
SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA
DettagliAllegato 2 Modello offerta tecnica
Allegato 2 Modello offerta tecnica Allegato 2 Pagina 1 Sommario 1 PREMESSA... 3 1.1 Scopo del documento... 3 2 Architettura del nuovo sistema (Paragrafo 5 del capitolato)... 3 2.1 Requisiti generali della
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliAvvio della programmazione 2007-13
Avvio della programmazione 2007-13 Definizione dei criteri di selezione degli interventi per l attuazione delle strategie previste dal Programma Cagliari 9.11.2007 1 Le prossime scadenze Attività Definizione
DettagliLA FINANZA SOSTENIBILE
www.abi.it News LA FINANZA SOSTENIBILE Nell'ambito del Forum per la finanza sostenibile - associazione multistakeholder la cui mission è quella di promuovere la cultura della responsabilità sociale nella
DettagliREPORT GRUPPO DI LAVORO III
REPORT GRUPPO DI LAVORO III Piattaforma web Network per la RCS per la gestione dei flussi informativi ed organizzazione Centrale di produzione coordinata e permanente delle pillole informative del SSR
DettagliISO/IEC 2700:2013. Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione. DNV Business Assurance. All rights reserved.
ISO/IEC 2700:2013 Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione ISO/IEC 27001 La norma ISO/IEC 27001, Information technology - Security techniques - Information security management systems
Dettagliascoltare ispirare e motivare miglioramento problem solving Flex360 pianificare comunicare la vision organizzare
Flex360 La valutazione delle competenze online comunicare la vision ascoltare problem solving favorire il cambiamento proattività pianificare miglioramento organizzare ispirare e motivare Cos è Flex360
DettagliMonitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni
Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni A cura del referente dell USR per la Campania 1 1.0) Contesto di riferimento Il ruolo centrale della valutazione
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliAlla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente
Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia
DettagliAttività federale di marketing
Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato
DettagliPROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012
PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 IL PATTO DEI SINDACI Raccogliere la sfida della riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sul proprio territorio: questo, in estrema sintesi,
Dettaglidivisione INFORMATICA
Reti informatiche CABLATE @atlantidee.it Il fattore critico di successo per qualsiasi attività è rappresentato dall' efficienza delle reti informatiche. Una scorretta configurazione della rete o il suo
DettagliVALUTAZIONE DELLE ATTIVITA DI INFORMAZIONE E PUBBLICITA FSE. Struttura Nazionale di Valutazione
VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA DI INFORMAZIONE E PUBBLICITA FSE Struttura Nazionale di Valutazione IL PUNTO DI PARTENZA Struttura Nazionale di Valutazione 1. L attività nasce come azione di sistema orientata
DettagliSCHEDA PER IL MONITORAGGIO DELLE FASI FINALI DEL PROGETTO E PER LA VALUTAZIONE - SCHEDA B Traccia per la scuola capofila
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Progetto Nazionale I CARE GRUPPO DI LAVORO REGIONALE SCHEDA PER IL MONITORAGGIO DELLE FASI FINALI
DettagliCOME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING
Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN
DettagliL esperienza dell Università di Bologna
PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliIndice. pagina 2 di 10
LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA
DettagliLa Pubblica Amministrazione consumatore di software Open Source
La Pubblica Amministrazione consumatore di software Open Source Dipartimento per l Innovazione e le Tecnologie Paola Tarquini Sommario Iniziative in atto Una possibile strategia per la diffusione del Software
DettagliLe strategie di prodotto
Le strategie di prodotto Strategia Gamma Michela Floris micfloris@unica.it Le strategie di prodotto Strategia Prodotto Valutazione del mercato Alfa Stesso prodotto del mercato di origine Il mercato di
DettagliSOA GOVERNANCE: WHAT DOES IT MEAN? Giorgio Marras
SOA GOVERNANCE: WHAT DOES IT MEAN? Giorgio Marras 2 Introduzione Le architetture basate sui servizi (SOA) stanno rapidamente diventando lo standard de facto per lo sviluppo delle applicazioni aziendali.
Dettaglicreazione e gestione di siti L'agenzia di comunicazione Artistiko internet propria attività al centro dell'attenzione
01...presentazione Artistiko... 02...relazione sito Ordine Avvocati Pesaro 03...esempio di lavoro svolto 04...presentazione convenzione 05...considerazioni finali............ L'agenzia di comunicazione
DettagliProgrammazione Pubblica/Mercato
Programmazione Pubblica/Mercato I modelli centrati sulla programmazione pubblica si fondano sulla assunzione della incapacità del sistema di auto regolarsi, o meglio sulla sua incapacità di autoorientarsi
DettagliREGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA
REGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA SPERIMENTAZIONE DI METODOLOGIE, STRUMENTI DI SUPPORTO, FORMAZIONE PER UNA ATTIVITA' SISTEMATICA DI MEDICAL AUDIT PRESSO IL POLICLINICO
DettagliProgetto 5. Formazione, discipline e continuità
Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento
Dettaglimonitoraggio aslromag.info analisi anno 2013
Le Linee Guida per i siti Web della P.A., redatte in base al art. 4 della Direttiva n. 8/2009 del Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione prevedono la pubblicazione periodica dei Dati
Dettagliairis consulting Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@airisconsulting.it web: www.airisconsulting.
Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@.it web: www..it Chi siamo AIRIS CONSULTING è una Società di Consulenza di Direzione nata per rispondere al bisogno delle
DettagliSCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento
SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle
DettagliIL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi
DettagliIndice. BEST in Europa 3. BEST Rome Tor Vergata 4. ibec 7. Le Giornate 8. Contatti 9
Indice BEST in Europa 3 BEST Rome Tor Vergata 4 ibec 7 Le Giornate 8 Contatti 9 Chi Siamo BEST è un network studentesco europeo senza fini di lucro, di stampo volontario ed apolitico. Gli obiettivi dell
Dettaglib) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;
Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,
DettagliLa valutazione dell opinione degli studenti sulla didattica
La valutazione dell opinione degli studenti sulla didattica Gli esiti della rilevazione 2012-2013 Anna Maria Milito 26 novembre 2013 La rilevazione dell opinione degli studenti sulla didattica Importanza
DettagliLA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA
Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona
DettagliELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI
ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI Premessa La Campagna Straordinaria rivolta alle Scuole ha previsto anche la realizzazione di interventi formativi rivolti a docenti
DettagliL AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei
L AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei Convegno Nazionale RUIAP Riconoscimento degli apprendimenti e certificazione delle competenze: sfide per l Università e per il Paese
DettagliL asset più importante, l investimento più remunerativo? La governance, è tempo di investire nel «governance budget»
Authorized and regulated by the Financial Services Authority L asset più importante, l investimento più remunerativo? La governance, è tempo di investire nel «governance budget» Il processo di investimento
DettagliIL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,
DettagliIncentive & La soluzione per informatizzare e gestire il processo di. Performance Management
Incentive & Performance Management La soluzione per informatizzare e gestire il processo di Performance Management Il contesto di riferimento La performance, e di conseguenza la sua gestione, sono elementi
DettagliXFID Gestione integrata dei servizi delle biblioteche
XFID Gestione integrata dei servizi delle biblioteche Incontro delle Biblioteche della Sapienza 11 giugno 2014 Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione Non commerciale - Condividi
DettagliPubblica Amministrazione. Progetto. Il Social Digital Signage della. Obiettivo del progetto
Progetto Il Social Digital Signage della Pubblica Amministrazione presentato da Obiettivo del progetto Mettere a disposizione delle organizzazioni pubbliche lombarde una piattaforma digitale composta da
DettagliInformazioni preliminari per la stesura di un BUSINESS PLAN
Informazioni preliminari per la stesura di un BUSINESS PLAN 2 Principali argomenti trattati Le funzioni del Business Plan Come scrivere un Business Plan La struttura del Business Plan I fattori di successo
Dettagli23 Febbraio 2016. State Street Asset Owners Survey
23 Febbraio 2016 State Street Asset Owners Survey Introduzione Il sistema pensionistico globale si trova di fronte a sfide di enorme portata I fondi pensione devono evolversi e svilupparsi per riuscire
Dettagli