Introduzione alla normativa europea, nazionale e regionale
|
|
- Damiano Guglielmi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Introduzione alla normativa europea, nazionale e regionale
2 Oli e grassi commestibili esausti Gli oli e grassi commestibili esausti sono tutti quelli che residuano dal consumo umano e dalla cottura. Il consumo in Italia è di circa ton/anno di cui circa il 20% diventa esausto. Gli oli e grassi commestibili esausti provenienti da attività di ristorazione, friggitoria, gastronomia, ecc. sono tradizionalmente classificati con il codice CER , rifiuto non pericoloso (rifiuti urbani o assimilati) e sono soggetti alla normativa sui rifiuti.
3 Definizioni "Rifiuto" Qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell'allegato A (Parte Quarta) del D.Lgs. 152/06 e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi. "Non-Rifiuti" Il D.Lgs. 152/2006 contiene anche alcune disposizioni per l'individuazione delle condizioni in presenza delle quali alcune tipologie di materiali di risulta non vengono classificati come rifiuti. Tali disposizioni sono essenzialmente costituite dalle definizioni di: - Materia Prima Secondaria (MPS) - Sottoprodotto - Prodotto di Recupero
4 Normativa europea La Direttiva CE 2008/98 che definisce e regola la prevenzione e il recupero dei rifiuti. La Direttiva CE 2009/28 sulle fonti rinnovabili che prevede l'obbligo, entro il 2020, di impiegare biocarburanti nella misura del 10% del totale dei carburanti utilizzati. Il Regolamento CE 1774/2002 del 3/10/2002 recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano e che vieta l'impiego degli oli esausti nella alimentazione animale.
5 Normativa europea La Direttiva quadro 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008 definisce e regola la prevenzione e il recupero dei rifiuti. Per proteggere maggiormente l'ambiente, gli Stati membri devono adottare delle misure per il trattamento dei loro rifiuti conformemente alla seguente gerarchia, che si applica per ordine di priorità: 1. prevenzione; 2. preparazione per il riutilizzo; 3. riciclaggio; 4. recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia; 5. smaltimento.
6 Normativa europea Il Regolamento CE 1774/2002 del 3 ottobre 2002 recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano.(1) E applicabile SOLO ai rifiuti che: 1. provengono da mezzi di trasporto che effettuano tragitti internazionali; 2. sono destinati ad impianti di produzione di biogas oppure al compostaggio. I rifiuti di cucina e ristorazione del punto 1. sono classificati materiali di Categoria 1 (art.4, par.1, lett. e) e devono essere eliminati in conformità alla legislazione ambientale( inceneriti o sterilizzati e sotterrati in discarica); Quelli al punto 2, di Categoria 3 (art.6, par.1, lett. l) possono essere utilizzati per la produzione di biogas oppure compostati (allegato VI capitolo II). (1) Il Regolamento (CE) n. 1774/2002 vieta l'utilizzo dell'olio usato nei mangimi perché incompatibile con il divieto di riciclo intra-specie.
7 Normativa europea La "Guida all'applicazione del Regolamento CE 1774/2002" del 2004 della Commissione Europea, concede il riciclo degli oli da cucina usati se provenienti dall'industria alimentare (con esclusione delle imprese di catering) in prodotti tecnici destinati ad uso esclusivamente industriale: saponi, lubrificanti biodegradabili, ecc. Per quanto concerne la raccolta e il trasporto degli oli e dei grassi animali esausti inquadrabili nella Categoria 3, il regolamento (CE) n. 1774/2002 rimanda alla normativa ambientale.
8 Normativa nazionale Il Dlgs 22 del 5 febbraio 1997, confluito nel Dlgs 3 Aprile 2006 n 152 " Norme in materia ambientale" e smi, prescrive l'obbligo della raccolta, del recupero e del riciclaggio degli oli e grassi vegetali e animali esausti, limitatamente ad attività industriali e ristorazione;(1) I produttori di oli esausti possono adempiere alla norma direttamente o tramite il Consorzio Obbligatorio (CONOE)(art. 47- Dlgs 22 del 5/02/97). Il D.M. 5 febbraio 1998 individua i rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 e 33 del c.d. "Decreto Ronchi"; (1) Le utenze domestiche non sono regolamentate!!
9 Normativa nazionale Parte IV Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. OLI e grassi commestibili - Inquadrati con il codice CER rifiuti speciali non pericolosi con possibilità di recupero: R3: riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi... R9: rigenerazione o altri reimpieghi degli oli) in procedura semplificata (art. 214) per fini diversi da quelli originari (cioè fabbricazione di oli e grassi; ristorazione; rosticcerie; pasticcerie e industrie alimentari). In base al D.M. 5 febbraio 1998 possono essere recuperati per la produzione di: - grassi colati, - argilla espansa, - inchiostri da stampa, - distaccanti per l'edilizia, - lubrificanti, - saponi e tensioattivi. I metodi di recupero devono garantire l'ottenimento di materiali con caratteristiche merceologiche conformi alle normative tecniche di settore o, comunque, nelle forme usualmente commercializzate.
10 Normativa nazionale Decreto (Ministero dello Sviluppo Economico) 21 dicembre 2007 Ai fini della classificazione IAFR (impianti alimentati a fonti rinnovabili) i rifiuti di cucina e mense, insieme ai grassi ed alle farine animali, sono qualificati biomasse da rifiuti completamente biodegradabili e, pertanto, possono beneficiare dei certificati verdi. Il regime degli incentivi sui Biocarburanti è fondato su: l obbligo di incorporare una percentuale del biocarburante nei carburanti fossili, DM n.110 del 29 aprile 2008; Una accisa ridotta per il biodiesel del 10% entro un contingente di tonnellate di cui derivante da accordi di filiera, DM n.156 del 3 settembre 2008.
11 Normativa nazionale Il DM 06/07/2012 sull incentivazione delle rinnovabili elettriche. Gli OVE non sono presenti nell elenco dei sottoprodotti e sono quindi da considerarsi rifiuti; cambiano quindi gli iter autorizzativi e i valori degli incentivi. Come effetto pratico un impianto autorizzato ad olio vegetale non può essere alimentato, neanche parzialmente, ad OVE. Il decreto stabilisce inoltre l ammontare dei fondi stanziato per gli incentivi; il tetto è praticamente già stato raggiunto e si attende un altro decreto.
12 Normativa nazionale Proposte di modifica alle norme: 1. L inserimento dell olio vegetale esausto nell elenco dei sottoprodotti o dei materiali incentivati per il recupero di energia, anziché classificato come rifiuto. 2. Il riconoscimento del prodotto «olio Vegetale esausto» come prodotto da combustione che ha un alto valore di riduzione delle emissioni climalteranti.
13 Grazie dell attenzione Roberto Calabresi Kyoto Club
14 Contatti AzzeroCO 2 Serena Drigo (Project Leader) Legambiente Daniela Sciarra Via Genova, Roma Tel
Oli vegetali esausti. Il recupero per la produzione di biodiesel. Aldo Abenavoli Itabia
Oli vegetali esausti Il recupero per la produzione di biodiesel Aldo Abenavoli Itabia OLI ESAUSTI Residuano dalla frittura degli oli e grassi vegetali ed animali. Il consumo di oli alimentari in Italia
DettagliRECOIL. RECovered waste cooking OIL for combined heat and power production. Il quadro normativo europeo per la riconversione energetica
RECOIL RECovered waste cooking OIL for combined heat and power production Il quadro normativo europeo per la riconversione energetica Piero Pelizzaro Kyoto Club The role of the recycling industry in the
DettagliLiguria e Valle d Aosta
Rapporti, confini normativi e competenza Sanità-Ambiente: SOTTOPRODOTTI O RIFIUTI? Tiziana Serraino Ufficio III - Igiene degli alimenti di origine animale DGSAN Ministero della Salute REGOLAMENTO (CE)
DettagliRECOIL: come recuperare l olio vegetale esausto e trasformarlo in energia elettrica e termica PROPOSTE NORMATIVE
Con il contributo dello strumento finanziario LIFE+ della Comunità Europea RECOIL: come recuperare l olio vegetale esausto e trasformarlo in energia elettrica e termica PROPOSTE NORMATIVE Pubblicato da
DettagliNormativa attuale sulla gestione dei rifiuti.
Giornata tecnica sulla Gestione dei Rifiuti Evento organizzato dal progetto LANDCARE MED Normativa attuale sulla gestione dei rifiuti. Cagliari, 21 Dicembre 2015 Quadro Normativo NORMATIVA EUROPEA Direttiva
DettagliLa classificazione dei rifiuti ai fini del loro recupero. Maria Palumbo Direttore Centro Campano Tecnologie Ambientali CCTA Scarl
La classificazione dei rifiuti ai fini del loro recupero Maria Palumbo Direttore Centro Campano Tecnologie Ambientali CCTA Scarl Definizione di rifiuto Rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto che rientra
DettagliDisegno di legge in materia ambientale collegato con la Legge di Stabilità.
Disegno di legge in materia ambientale collegato con la Legge di Stabilità. GIANLUCA CENCIA Direttore Federambiente Torino, 5 dicembre 2013 SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE COLLEGATO ALLA LEGGE DI STABILITA
DettagliLa normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche
La normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) AIRI TUTORIAL MEETING TECNOLOGIE MODERNE ED EMERGENTI PER LE PMI Perché una regolamentazione La politica ambientale dell'unione
DettagliRottami ferrosi: definizione di rifiuto, materie recuperate e sottoprodotti secondo il D.lg. 152/2006 e s.m.i.
Rottami ferrosi: definizione di rifiuto, materie recuperate e sottoprodotti secondo il D.lg. 152/2006 e s.m.i. ECOMONDO - SALA GEMINI FIERA DI RIMINI 3 Novembre 2015 Relatore: Ing. Andrea Meneghini Ecamricert
DettagliLiguria e Valle d Aosta
Liguria e Valle d Aosta Rapporti, confini normativi e competenze Sanità-Ambiente: SOTTOPRODOTTI O RIFIUTI? Castelnuovo Rangone, 22 novembre 2011. Francesco Bonicelli Servizio Veterinario ed Igiene degli
DettagliAspetti tecnici e ambientali del progetto Greenoil Mottalciata, 23 gennaio 2016
Aspetti tecnici e ambientali del progetto Greenoil Mottalciata, 23 gennaio 2016 La richiesta 1. sia autorizzato l esercizio, ai sensi dell art. 208 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., dell impianto di sintesi
DettagliDISPENSE IN MATERIA DI: GESTIONE RIFIUTI DAL DECRETO RONCHI DEL 1997 AL CODICE AMBIENTALE DEL 2006. Claudio Boldori
DISPENSE IN MATERIA DI: GESTIONE RIFIUTI DAL DECRETO RONCHI DEL 1997 AL CODICE AMBIENTALE DEL 2006 Claudio Boldori CON LA PUBBLICAZIONE DEL RONCHI TER, SEMBRA CONCLUSA LA PRIMA E DOVEROSA FASE DI COMPLETAMENTO
DettagliGazzetta ufficiale dell'unione europea
L 117/14 REGOLAMENTO (CE) N. 811/2003 DELLA COMMISSIONE del 12 maggio 2003 che applica il regolamento (CE) n. 1774/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto concerne il divieto di riciclaggio
DettagliChi siamo. Assobioplastiche nasce nel 2011 e ha la sede legale a operativa a Roma.
Chi siamo L Associazione Italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili (Assobioplastiche) è nata dalla volontà dei produttori, trasformatori e utilizzatori delle bioplastiche
DettagliConferenza Stampa di presentazione della raccolta degli oli alimentari esausti. Torino 21 marzo 2012
Conferenza Stampa di presentazione della raccolta degli oli alimentari esausti Torino 21 marzo 2012 NORMATIVA EUROPEA Regolamento CE 1774/2002 che vieta l impiego degli oli esausti nell alimentazione animale
DettagliIl DPCM 20 dicembre 2012 e la struttura del nuovo modello di dichiarazione ambientale. Rosanna Laraia
Il DPCM 20 dicembre 2012 e la struttura del nuovo modello di dichiarazione ambientale Rosanna Laraia Il nuovo MUD Il DPCM 20 dicembre 2012 nasce dalla necessità di garantire l acquisizione delle necessarie
DettagliNuova tariffa in Italia
è stato pubblicato nella G.U. n. 1 del 2 gennaio 2009, il Decreto 18 dicembre 2008, con il quale si dà prima attuazione alle disposizioni in materia di incentivazione della produzione di energia elettrica
DettagliParere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.
Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito
DettagliBIOGAS: CENNI NORMATIVI
BIOGAS: CENNI NORMATIVI RELATORE: avv. Federico Manzalini DEFINIZIONE DI BIOGAS E una miscela di vari tipi di gas prodotti dalla fermentazione batterica di residui organici provenienti da rifiuti vegetali
DettagliII decreto correttivo d.lgs.152/06
II decreto correttivo d.lgs.152/06 Posizione Ministero e posizione condivisa tra il Ministero dell ambiente e gli assessori delle Regioni 21 Marzo 2007 PARTE RIFIUTI Problemi: 1. Definizione di recupero;
DettagliDITTA: DENOMINAZIONE (RAGIONE SOCIALE): SEDE LEGALE: UBICAZIONE DELL ESERCIZIO:
Schema di Relazione tecnica. DIA SANITARIA per STABILIMENTO O LABORATORIO DI PRODUZIONE, PREPARAZIONE E CONFEZIONAMENTO OD ESERCIZIO COMMERCIALE, NONCHE DEPOSITO DI SOSTANZE ALIMENTARI Lettera a) del quadro
DettagliGestione dei rifiuti: le principali modifiche introdotte dal nuovo Codice ambientale: gli scarti vegetali Massimo Centemero
Gestione dei rifiuti: le principali modifiche introdotte dal nuovo Codice ambientale: gli scarti vegetali Massimo Centemero Padova, 15 settembre 2011 Il decreto legislativo n. 205/2010 Sulla Gazzetta Ufficiale
DettagliGli strumenti per lo sviluppo delle biomasse in Italia. Norme, incentivi, iter autorizzativi, contrattualistica
Roma, 23 Settembre 2010 Gli strumenti per lo sviluppo delle biomasse in Italia. Norme, incentivi, iter autorizzativi, contrattualistica Dott.ssa M.R. Di Somma Assocostieri è l associazione italiana della
DettagliMINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
DECRETO 5 maggio 2006: Individuazione dei rifiuti e dei combustibili derivati dai rifiuti ammessi a beneficiare del regime giuridico riservato alle fonti rinnovabili. (Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
DettagliEco-Recuperi srl. Giugno 2015 rev02
LINEE GUIDA GESTIONE e ANALISI DELLE CARTUCCE TONER ESAUSTE Le linee guida di seguito proposte rappresentano una breve analisi dell attuale normativa vigente nel campo della gestione dei rifiuti applicata
DettagliGazzetta Ufficiale N. 81 del 8 Aprile 2005
Gazzetta Ufficiale N. 81 del 8 Aprile 2005 MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO CIRCOLARE 22 marzo 2005 Indicazioni per l'operatività nel settore degli ammendanti, ai sensi del decreto
DettagliCenni normativi e ottimizzazione ciclo di gestione reflui e scarti industriali
Cenni normativi e ottimizzazione ciclo di gestione reflui e scarti industriali 24 gennaio 2013 Definizioni Cosa sono gli scarti di produzione o residui industriali (NON acque reflue industriali o rifiuti)
DettagliLa gestione del ciclo integrato dei rifiuti 3D - ALTRI CONSORZI DI RECUPERO (COOU- CONOE-CONAU-ECOPNEUS)
La gestione del ciclo integrato dei rifiuti 3D - ALTRI CONSORZI DI RECUPERO (COOU- CONOE-CONAU-ECOPNEUS) Oli minerali usati L olio usato dei motori a combustione e dei macchinari è un rifiuto pericoloso
DettagliIl Regolamento CE 1774 /2002. I rapporti con la normativa ambientale
Il Regolamento CE 1774 /2002 I rapporti con la normativa ambientale Gli obiettivi del Regolamento 1774 Nel documento preliminare COM/2000/0574 definitivo: Collegamento con la normativa ambientale Creazione
DettagliPordenone, 5 aprile 2011. Codice dell Ambiente. ANCE Direzione Legislazione Mercato Privato. Marcello Cruciani
Pordenone, 5 aprile 2011 Codice dell Ambiente ANCE Direzione Legislazione Mercato Privato Marcello Cruciani 1 Il quadro normativo D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 D.M. 17 dicembre
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 novembre 2004, n. 3221.
Suppl. straord. N. 2 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA 7/1/2005-59 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 novembre 2004, n. 3221. Legge regionale 30/1987, articolo 8 bis
DettagliECOMASTER: I rifiuti se li conosci, li usi
ECOMASTER: I rifiuti se li conosci, li usi Asti 7 marzo 2013 Gestione biomasse e sottoprodotti Dr. Franco Parola agronomo Responsabile Servizio Ambiente e Territorio Coldiretti Piemonte Le conseguenze
Dettagli(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE
L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce
DettagliRifiuti: quali e quanti sono e come sono gestiti
SCUOLA PRIMARIA PERCORSI PER LE CLASSI I E II MATERIALE DI APPROFONDIMENTO Rifiuti: quali e quanti sono e come sono gestiti I rifiuti vengono classificati secondo la loro origine e pericolosità. La loro
DettagliL acqua rappresenta la base della vita.
LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO IGIENICO SANITARIO DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE H 2 O L acqua rappresenta la base della vita. L acqua deve pertanto detenere tutti i requisiti di sicurezza sanitaria necessari
DettagliVista la legge 18 giugno 1998, n. 192, recante la disciplina della subfornitura nelle attività produttive;
Decreto 2 marzo 2010 (Gu 5 maggio 2010 n. 103) Attuazione della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sulla tracciabilità delle biomasse per la produzione di energia elettrica Il Ministro delle politiche agricole
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
PARERE 2 OTTOBRE 2014 478/2014/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO E AL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE CRITERI PER LA RIMODULAZIONE
DettagliR E G I O N E P U G L I A
- Visto il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n.22 (sostituito dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152); - Visto il decreto legislativo 13 gennaio 2003, n.36; - Visto il decreto ministeriale 5 febbraio
DettagliAttuazione della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sulla tracciabilità delle biomasse per la produzione di energia elettrica. (2)
Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali D.M. 2-3-2010 Attuazione della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sulla tracciabilità delle biomasse per la produzione di energia elettrica. Pubblicato
DettagliCONTROLLO UFFICIALE NEI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE
CONTROLLO UFFICIALE NEI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE Genova, 2 luglio 2014 Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Le vostre domande e le nostre risposte Per alcune di esse,
DettagliDECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 luglio 2003, n. 254 Regolamento recante disciplina della gestione dei rifiuti sanitari a norma
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 luglio 2003, n. 254 Regolamento recante disciplina della gestione dei rifiuti sanitari a norma dell'articolo 24 della legge 31 luglio 2002, n. 179. (Gazzetta
DettagliINFORMATIVA 01/2009. Incentivazione della produzione di energia elettrica da biomasse e biogas
INFORMATIVA 01/2009 Incentivazione della produzione di energia elettrica da biomasse e biogas Realizzato da: TIS Area Energia & Ambiente Data: Bolzano, 06/08/2009 Indice 1 Introduzione... 3 2 Incentivazione
DettagliUNIONCAMERE LOMBARDIA OSSERVATORIO CODICE AMBIENTE 2012 5 novembre 2012
UNIONCAMERE LOMBARDIA OSSERVATORIO CODICE AMBIENTE 2012 5 novembre 2012 Responsabilità estesa del produttore: la nuova Direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
DettagliBIODIESEL dal tuo OLIO CUCINA
BIODIESEL dal tuo OLIO CUCINA venerdì 9 luglio 2010 ing. Giuseppe Romanello ASM ROVIGO SpA è la multiutility del Comune di Rovigo che si occupa di servizi pubblici locali. La Divisione Ambiente da 25 anni
Dettagliqualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi (Art. 183 D.lgs.
RIFIUTI: ASSEGNAZIONE DEI CODICI C.E.R. E CORRETTE MODALITA DI STOCCAGGIO D.Lgs. 152/2006 Montebelluna, 14.05.2011 ASOLOMONTEBELLUNA 1 DEFINIZIONE DI RIFIUTO qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore
Dettagli%FMJCFSBOm PHHFUUP -3 %-(4 1*"/0 3&(*0/"-& %* (&45*0/& %&* 3*'*65* 130(3"..";*0/&"55*7*5}1*"/*'*$"503*"
%FMJCFSBOm &TUSBUUPEFMQSPDFTTPWFSCBMFEFMMBTFEVUBEFM HFOOBJP PHHFUUP -3 %-(4 1*"/0 3&(*0/"-& %* (&45*0/& %&* 3*'*65* 130(3"..";*0/&"55*7*5}1*"/*'*$"503*" %FCPSB4&33"$$)*"/* 4FSHJP#0-;0/&--0 1SFTJEFOUF 7JDF1SFTJEFOUF
DettagliRegione Calabria ARPACAL. Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria DIREZIONE SCIENTIFICA SEZIONE REGIONALE CATASTO RIFIUTI
CERTIFICAZIONE DELLE PERCENTUALI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI NELLA REGIONE CALABRIA PREMESSA...2 DEFINIZIONI...2 CALCOLO DELLA PERCENTUALE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA...5 ESCLUSIONI DAL
DettagliSpalma incentivi volontario
Spalma incentivi volontario Guida alla lettura con esempi numerici Spalma incentivi volontario: guida alla lettura Riferimenti normativi: DECRETO LEGGE 23 dicembre 2013, n. 145 (c.d. Destinazione Italia
DettagliESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 15-05-2006 (punto N. 11 ) Delibera N.337 del 15-05-2006 DIREZIONE GENERALE POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI
REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 15-05-2006 (punto N. 11 ) Delibera N.337 del 15-05-2006 Proponente MARINO ARTUSA DIREZIONE GENERALE POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI
DettagliProgetto Apprendere per orientarsi nella società complessa. Laboratorio ambientale: il riciclaggio dei rifiuti
Regione Siciliana SCUOLA SECONDARIA DI 1 1 GRADO S. QUASIMODO - Ragusa Progetto Apprendere per orientarsi nella società complessa Laboratorio ambientale: il riciclaggio dei rifiuti Esperto: ing. Walter
DettagliDecreto Legislativo 49/2014. Moduli Fotovoltaici e RAEE
Decreto Legislativo 49/2014 Moduli Fotovoltaici e RAEE 1 Indice Introduzione... 3 Q1 La mia società rientra nella definizione di produttore di AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche)?... 4 Q2
Dettaglirifiuto da catalogare
rifiuto da catalogare rifiuto da catalogare famiglia da 01 a 12 o da 17 a 20? rifiuto da catalogare famiglia da 01 a 12 o da 17 a 20? rifiuto da catalogare famiglia da 01 a 12 o da 17 a 20? (esclusi XX
DettagliGiornate seminariali in materia AMBIENTALE Il DLGS 152/2006 e le altre norme ambientali Approfondimenti
Giornate seminariali in materia AMBIENTALE Il DLGS 152/2006 e le altre norme ambientali Approfondimenti A cure dal Dott. Bernardino Albertazzi Giurista Ambientale ORGANIZZAZIONE E COORDINAMENTO A cura
DettagliLa normativa sui rifiuti. Inquadramento generale sulla normativa vigente e prospettive di evoluzione in attuazione della direttiva 2008/98/CE
La normativa sui rifiuti Inquadramento generale sulla normativa vigente e prospettive di evoluzione in attuazione della direttiva 2008/98/CE Cosenza 7 ottobre 2009 Lamezia Terme 8 ottobre 2009 Disciplina
DettagliPROTOCOLLO OPERATIVO
REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO OPERATIVO TRA CONSORZIO ITALIANO COMPOSTATORI E A.C.I.A.M. S.p.A. PER LA CERTIFICAZIONE DEL COMPOST DI QUALITA PRODOTTO PRESSO FABBRICANTE DI AMMENDANTE COMPOSTATO NEL TERRITORIO
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
PARERE 16 APRILE 2015 172/2015/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE APPROVAZIONE DI UN MODELLO UNICO PER LA REALIZZAZIONE, LA CONNESSIONE E L ESERCIZIO DI PICCOLI
DettagliDi Fabio Noferi Commercialista e Revisore Contabile Montevarchi ( Arezzo ).
La tariffa fissa omnicomprensiva per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili diverse rispetto alla energia solare : natura e corretto trattamento da un punto di vista fiscale alla luce della Risoluzione
DettagliGiornata di incontro con Operatori del Settore Alimentare sul problema SOA. Mantova, 29 ottobre 2012, problematiche SOA
Giornata di incontro con Operatori del Settore Alimentare sul problema SOA Perché la normativa sui sottoprodotti? Prima dei regolamenti comunitari 1774/2002 e 1069/2009 l utilizzo dei sottoprodotti era
DettagliGenova, 28 febbraio 2013 Regione Liguria. Dott. Antonio Biamonte Regione Toscana
Acquisti verdi e riduzione dei rifiuti: gli aggiornamenti nazionali, regionali e le buone pratiche sul territorio Seminario promosso dal progetto Marittimo RESMAR Azione D Modello di governo delle problematiche
DettagliREPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE III SEZIONE PENALE
CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 6 FEBBRAIO 2008, N. 5804: le attività di cernita e adeguamento volumetrico della carta da macero e sostanze simili, poste in essere dalle ditte fornitrici
DettagliOPEN GROUP TANDEM. Sistemi di gestione e qualificazione ambientale dei fornitori di beni/servizi. Bologna, 31 gennaio 2008
OPEN GROUP TANDEM Sistemi di gestione e qualificazione ambientale dei fornitori di beni/servizi Lorenza Bitelli ERVET, Camillo Franco Sogesca 1 Il quadro di riferimento Il Dlgs n. 163/2006 si applica agli
DettagliIl biogas. Opportunità per le aziende agricole e l agro industria produzione e prospettive. Incentivi e finanziamenti
Il biogas Opportunità per le aziende agricole e l agro industria produzione e prospettive. Incentivi e finanziamenti Renzo N.Iride Servizio Energia-Araen D.M. 18.12.2008 (g.u.2.01.09) Incentivazione della
DettagliLa Filiera RI-inerte - da rifiuto a risorsa
La Filiera RI-inerte - da rifiuto a risorsa RISERVATA ALLE IMPRESE EDILI DEL SETTORE EDILE-STRADALE E/O MOVIMENTO TERRA D. Lgs. 3/4/2006 n 152 (TUA) D.M. 8/5/2003 n 203 Circ. MinAmbiente 15/7/2005 n 5205
DettagliSMALTIMENTO DEI POLICLORODIFENILI E POLICLOROTRIFENILI (PCB)
Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 05/03/2007. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea è necessario
DettagliProvincia Autonoma di Trento. Il bio è servito! Dott. Federico Bigaran Ufficio per le produzioni biologiche
Provincia Autonoma di Trento Il bio è servito! Dott. Federico Bigaran Ufficio per le produzioni biologiche Ecoristorazione e alimenti biologici Un marchio di qualità ecologica che premia il servizio di
Dettagli(1) Pubblicato nella Gazz. Uff. 28 novembre 2009, n. 278.
Ministero dello sviluppo economico D.M. 16-11-2009 Disposizioni in materia di incentivazione dell'energia elettrica prodotta da impianti, alimentati da biomasse solide, oggetto di rifacimento parziale.
DettagliGazzetta Ufficiale N. 108 del 10 Maggio 2002 MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
Gazzetta Ufficiale N. 108 del 10 Maggio 2002 MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO DIRETTIVA 9 aprile 2002 Indicazioni per la corretta e piena applicazione del regolamento comunitario n.
DettagliLA DIRETTIVA COMUNITARIA 2002/96 E LE NORME APPLICATIVE. Roberto Caggiano Federambiente Carpi, 27 maggio 2005
LA DIRETTIVA COMUNITARIA 2002/96 E LE NORME APPLICATIVE Roberto Caggiano Federambiente Carpi, 27 maggio 2005 Il Consiglio dei Ministri ha licenziato lo schema di Decreto legislativo di recepimento delle
DettagliCONFINDUSTRIA PADOVA, TREVISO, VICENZA LA NUOVA DISCIPLINA PER LA CARATTERIZZAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI
CONFINDUSTRIA PADOVA, TREVISO, VICENZA LA NUOVA DISCIPLINA PER LA CARATTERIZZAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI Vicenza 14 aprile 2015 CLASSIFICAZIONE E CODIFICA DEI RIFIUTI classificazione dei rifiuti
DettagliFOGLIO NOTIZIE CLASSE PER LA QUALE SI RICHIEDE L ISCRIZIONE
CATEGORIA 1 Raccolta e trasporto di rifiuti urbani e assimilati a) Popolazione complessivamente servita superiore o uguale a 500.000 abitanti b) Popolazione complessivamente servita inferiore a 500.000
DettagliProvincia di Roma. Dipartimento 04 Servizio 01. Gestione rifiuti. e-mail: c.vesselli@provincia.roma.it
Provincia di Roma Dipartimento 04 Servizio 01 Gestione rifiuti e-mail: c.vesselli@provincia.roma.it Proposta n. 4891 del 09/09/2013 RIFERIMENTI CONTABILI Atto Privo di Rilevanza Contabile Responsabile
DettagliQuadro normativo sulla cogenerazione e il nuovo decreto incentivi
Quadro normativo sulla cogenerazione e il nuovo decreto incentivi Avv. Luca Tiberi Mondini Rusconi Studio Legale Norme sulla cogenerazione D.lgs. 79/1999 (cd. decreto Bersani ); Delibera AEEG 42/2002;
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA Ottimizzazione della gestione dei rifiuti sanitari
ALLEGATO REGIONE ABRUZZO REGIONE ABRUZZO DIREZIONE PARCHI TERRITORIO AMBIENTE ENERGIA SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI DIREZIONE SANITA SERVIZIO OSPEDALITA PUBBLICA E PRIVATA LUCRATIVA E NON LUCRATIVA PROTOCOLLO
DettagliLa gestione dei rifiuti
La gestione dei rifiuti Ferrara, Hera S.p.A. Divisione Ambiente 1 La normativa di riferimento La principale normativa di riferimento : il decreto legislativo 152/2006 Norme in materia ambientale Parte
DettagliPROPOSTA DI Piano Regionale Gestione rifiuti
PROPOSTA DI Piano Regionale Gestione rifiuti Sezione Rifiuti Speciali 21 febbraio 2014 PGR parte rifiuti speciali Per quanto attiene i rifiuti speciali, la disciplina legislativa prevede un regime differenziato
DettagliGESTIONE DEI RIFIUTI DI LABORATORIO
Corso di Formazione sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agro-Alimentari e Ambientali Primo Anno 12-24 febbraio 2015 GESTIONE DEI RIFIUTI DI LABORATORIO Lorella Di Giuseppe
DettagliLa correlazione tra la direttiva 98/34/CE e il regolamento sul reciproco riconoscimento
COMMISSIONE EUROPEA DIREZIONE GENERALE IMPRESE E INDUSTRIA Documento orientativo 1 Bruxelles 1.2.2010 - La correlazione tra la direttiva 98/34/CE e il regolamento sul reciproco riconoscimento 1. INTRODUZIONE
DettagliLe energie rinnovabili nel contesto agro-zootecnico: analisi normativa e d investimento per impianti fotovoltaici e a biomasse/biogas
Centro per lo sviluppo del polo di Cremona Le energie rinnovabili nel contesto agro-zootecnico: analisi normativa e d investimento per impianti fotovoltaici e a biomasse/biogas Centro per lo sviluppo del
DettagliIstituzione del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale
- Regio Decreto 19.10.1930, n. 1398 (art. 674) Approvazione del testo definitivo del Codice Penale (Suppl. Ord. alla G.U. n. 253 del 28.10.1930 - Legge 08.07.1986, n. 349 Istituzione del Ministero dell'ambiente
DettagliBILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI...
INDICE 1 PREMESSA... 2 2 BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI... 2 3 CRITERI PER LA LOCALIZZAZIONE E GESTIONE DELLE AREE DI CANTIERE DA ADIBIRE A DEPOSITO TEMPORANEO... 3 File: 13-033_gen01es_r0
DettagliInsieme Verso l Economia Circolare
Giornata tecnica sulla Gestione dei Rifiuti Evento organizzato dal progetto LANDCARE MED Insieme Verso l Economia Circolare Cagliari, 21 Dicembre 2015 Impianto nel cuore della Trexenta nel Comune di Guasila
DettagliRISOLUZIONE N. 55/E. OGGETTO: Istanza di interpello - Trattamento Iva apparecchiature elettriche ed elettroniche c.d. RAEE Consorzio Alfa
RISOLUZIONE N. 55/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 20 marzo 2007 OGGETTO: Istanza di interpello - Trattamento Iva apparecchiature elettriche ed elettroniche c.d. RAEE Consorzio Alfa La
DettagliFinanziamento di euro 55.000,00 a ciascuna Provincia ligure per interventi in materia di compostaggio domestico rivolto a piccole comunità
Finanziamento di euro 55.000,00 a ciascuna Provincia ligure per interventi in materia di compostaggio domestico rivolto a piccole comunità à. (D.G.R. n. 1523 del 16/12/2011) 1 1. La D.G.R 1523/2011 prevede:
DettagliLe novità del d.lgs. n. 205/2010 Treviso, 4 Maggio 2011
Le novità del d.lgs. n. 205/2010 Treviso, 4 Maggio 2011 dott.ssa Manuela Molinaro B&P Avvocati, via Leoni 4 - Verona manuela.molinaro@buttiandpartners.com www.buttiandpartners.com Non si tratta di un correttivo
DettagliLINEE GUIDA LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI DA PARTE DEL PRODUTTORE
LINEE GUIDA LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI DA PARTE DEL PRODUTTORE Le linee guida di seguito proposte rappresentano un Vademecum per la gestione dei rifiuti speciali originatisi dall attività produttiva
DettagliDifferenziamoci! Recupera, Differenzia, non Buttare hai tutto da Guadagnare!
Differenziamoci! Recupera, Differenzia, non Buttare hai tutto da Guadagnare! Ing. Fabio Gandossi Ufficio Tecnico - Ressolar srl PRINCIPALI ATTIVITÀ DI RESSOLAR Progettazione, realizzazione, manutenzione
DettagliREGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 489/2012 DELLA COMMISSIONE
9.6.2012 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 150/71 REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 489/2012 DELLA COMMISSIONE dell 8 giugno 2012 recante norme d esecuzione ai fini dell applicazione dell articolo
DettagliLA STRUTTURA DEL BUSINESS PLAN IMPIANTO BIOMASSA
IMPIANTO BIOMASSA Decreto Legislativo 28/2011 ed in particolare l art. 2 definisce in dettaglio la biomassa come: "la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine biologica provenienti
DettagliIMPIANTO DI DIGESTIONE ANAEROBICA CONSORZIO AGRIENERGY. Ing. Ennio Spazzoli
IMPIANTO DI DIGESTIONE ANAEROBICA CONSORZIO AGRIENERGY Ing. Ennio Spazzoli INQUADRAMENTO NORMATIVO BIOMASSE E SOTTOPRODOTTI D.lgs. 387/2003 Attuazione della direttiva 2001/77 relativa alla promozione dell
DettagliPIANO REGIONALE ATTIVITA ESTRATTIVE (P.R.A.E.)
REGIONE MARCHE Giunta Regionale PIANO REGIONALE ATTIVITA ESTRATTIVE (P.R.A.E.) DIRETTIVA PER I CASI IN CUI DALLA REALIZZAZIONE DI OPERE PUBBLICHE (articolo 6, comma 2, lettera f) della L.R. 1 dicembre
DettagliMaria Rosaria Di Somma
I I biocarburanti biocarburanti biocarburanti biocarburanti in in in in Italia Italia Italia 8 Maria Rosaria Di Somma La normativa nazionale sui biocarburanti ULTIME NORME Decreto Legislativo 3 Marzo
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GERARDINI. Disposizioni in materia di raccolta e riciclaggio di pneumatici
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 7594 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GERARDINI Disposizioni in materia di raccolta e riciclaggio di pneumatici Presentata il 6
DettagliDIRETTIVE REGIONALI PER L APPLICAZIONE DA PARTE DEI COMUNI DELLE DISPOSIZIONI DI CUI ALL ART. 39, COMMA 2 DELLA L.R. 19.12.2007, N. 45 E S.M.I.
DELIBERAZIONE 28.06.2010, N. 514 PUBBLICATA SUL B.U.R. ABRUZZO N. 43 SPECIALE DEL 28.07.2010 DIRETTIVE REGIONALI PER L APPLICAZIONE DA PARTE DEI COMUNI DELLE DISPOSIZIONI DI CUI ALL ART. 39, COMMA 2 DELLA
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministro dello Sviluppo Economico Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123, recante disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, pubblicato nella
DettagliCLASSIFICAZIONE RIFIUTI
CLASSIFICAZIONE RIFIUTI Decreto legislativo n. 152/2006 parte IV gestione dei rifiuti la Parte quarta del d. lgs. n. 152/2006 è una sorta di rivisitazione del d.lgs. n. 22/1997 che, senza nemmeno alterarne
DettagliINFORMAZIONI GENERALI PER LA GESTIONE RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche)
INFORMAZIONI GENERALI PER LA GESTIONE RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) RIG.ECO srl via dell artigianato 14 1di 9 INDICE 1. PREMESSA...1 2. DEFINIZIONI...3 3. SCOPO DEL DOCUMENTO...4
DettagliArgomento Istruzioni Scheda
Comunicazione / Scheda / modello 0) Scheda Anagrafica autorizzazioni 1) Comunicazione rifiuti semplificata 1) Comunicazione rifiuti semplificata Scheda SRS 1/2/3/4 1) Comunicazione rifiuti semplificata
DettagliBiodiesel dal tuo olio cucina Presentazione progetto IL PROGETTO
Presentazione progetto IL PROGETTO L iniziativa nasce come un progetto sostenibile di mobilità e di gestione rifiuti e consiste nella creazione di una filiera corta ed integrata di raccolta degli oli alimentari
DettagliGUIDA ALLA GESTIONE AMMINISTRATIVA DEI RIFIUTI REGISTRO DI CARICO E SCARICO FORMULARI DI IDENTIFICAZIONE
GUIDA ALLA GESTIONE AMMINISTRATIVA DEI RIFIUTI REGISTRO DI CARICO E SCARICO FORMULARI DI IDENTIFICAZIONE 1 INTRODUZIONE Il sistema registro di carico e scarico e formulari di identificazione dei rifiuti
DettagliENERGIA DA BIOGAS regole, esperienze e prospettive per uno sviluppo sostenibile
ENERGIA DA BIOGAS regole, esperienze e prospettive per uno sviluppo sostenibile Dott.ssa Letizia Acinapura Titolare di Assegno di ricerca finanziato dalla Regione Umbria Soggetto ospitante Ce.S.A.R. Rocca
Dettagli