La Condizionalità: strumento di sostenibilità e rafforzamento delle aziende agricole. Agenzia Laore Sardegna A cura di Monni Narciso

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1 La Condizionalità: strumento di sostenibilità e rafforzamento delle aziende agricole. Agenzia Laore Sardegna A cura di Monni Narciso

2 Produzione integrata: rispetto della Condizionalità Il richiedente gli aiuti sulla Produzione integrata, al momento della presentazione della domanda, della stipula del «contratto» con l UE, valido per 5 anni, e con gli accordi presi con il cittadino, si impegna a: rispettare il metodo di produzione integrata; rispettare eventuali modifiche ed aggiornamenti dei DPI; effettuare l analisi fisico chimica del terreno; effettuare la tenuta e aggiornamento del Registro aziendale; conservare la documentazione fiscale, fatture e certificazione; partecipare in ogni anno d impegno ad un corso di aggiornamento; rispettare, nell insieme dell azienda, i requisiti obbligatori della Condizionalità.

3 LAORE: al servizio della Regione Sardegna DECRETO N 231/DECA/12 del 23 febbraio 2012 Regime regionale di condizionalità. Recepimento dell art. 22 del DM n del 22 dicembre 2009 e s.m.i.. Elenco dei Criteri di Gestione Obbligatori (CGO) e delle Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali (BCAA). Disposizioni regionali 2012.

4 PAC: dagli obiettivi originari.. Aumento produzioni agricole Ammodernamento delle aziende agricole Sostegno ai redditi agricoli Stabilità dei prezzi dei prodotti agricoli E stata generata una forte politica «accoppiata» dei mercati ad alto contenuto protezionistico, caratterizzata da: a) un aiuto indiscriminato (prezzi minimi garantiti) sui prodotti agroalimentari (latte, formaggi, carne, frumento, frutta, barbabietola, ecc.) b) tariffe all importazione (dazi); c) sussidi all esportazione (restituzioni e/o sovvenzioni)

5 ..alle criticità! Eccedenze (set-aside, espianti vigneti, cingolati sugli agrumi, ecc.); Distorsioni sui costi per le sovvenzioni e per l ammasso (AIMA), divenute impopolari agli occhi del consumatore e contribuente. Squilibri alimentari Squilibri ambientali erosione del suolo; depauperamento della struttura e impoverimento della sostanza organica del suolo; impoverimento delle risorse idriche; inquinamento diffuso; perdita habitat con le sue biodiversità.

6 Nuovi obiettivi della riforma della Pac Continuare a sostenere il reddito degli agricoltori.., - Verso «Europa 2020» -..ma giustificando meglio la spesa destinata al settore agricolo,....chiedendo agli agricoltori, come contropartita, nuovi beni e servizi a favore della collettività.

7 PAC: un nuovo ruolo per l agricoltura europea Riforma Mc Sharry (1992) Agenda 2000 (1999) Riforma Fischler (2003) Health check (2008) sicurezza e qualità degli alimenti (Produrre come e non quanto!). sostenibilità ambientale ( Chi inquina e deturpa, paga! ); non solo, quindi, mero approvvigionamento di «beni alimentari» che garantiscano «salubrità» e «non nocività», ma anche fornitura di «beni pubblici», messi a disposizione della collettività.

8 REG. CE 1782/2003 (Riforma Fischler) RIFORMA A MEDIO TERMINE DELLA PAC ( ) Pagamento Unico Aziendale/ha (PUA) basato su un ammontare storico. (Spostamento del sostegno dal prodotto al produttore) Disaccoppiamento totale: premi «disgiunti» dalla produzione, quale stimolo per riorientare gli indirizzi di mercato. Condizionalità Promozione di un agricoltura: sostenibile e socialmente accettabile; competitiva sul mercato.

9 Condizionalità: impegni e patti Reg. 73/ art.4 ogni agricoltore, fatte salve le circostanze di forza maggiore, si impegna, sottoscrivendolo al momento della presentazione della domanda di aiuto, al rispetto dei Criteri di Gestione Obbligatori (CGO) nonché delle Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali (BCAA)» Gli impegni di condizionalità devono essere rispettati su qualsiasi superficie agricola dell azienda beneficiaria di aiuti, inclusi i terreni/capi in relazione ai quali non si percepisce alcun aiuto.

10 I «CAMPI» DELLA CONDIZIONALITA CRITERI DI GESTIONE OBBLIGATORI (CGO) BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AMBIENTALI (BCAA) Salvaguardia dell ambiente Tutela della sanità pubblica, della salute degli animali e delle piante Igiene e benessere degli animali Preservare il suolo dall erosione e regimazione delle acque Conservazione della struttura del terreno Conservazione della sostanza organica del terreno Assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni, evitando il deterioramento degli habitat Protezione e gestione delle risorse idriche

11 Produzione integrata: oltre la Condizionalità! La Produzione integrata, sostenuta da un premio aggiuntivo al PUA, utilizza metodi e mezzi produttivi a basso impatto che vanno oltre la Condizionalità di base, nel rispetto dei principi, oltre che Economici, Ecologici, e Tossicologici. Le azioni promosse nei DPI prevedono l'uso coordinato e razionale di tutti i fattori della produzione, garantendo: la salvaguardia dell agroecosistema naturale (biodiversità); riduzione degli apporti di prodotti chimici di sintesi (fitofarmaci, concimi e diserbanti), salvaguardando la salute degli operatori e dei consumatori; il mantenimento della fertilità dei suoli, evitando fenomeni erosivi, di degrado e di compattamento; la difesa ed il risparmio delle risorse idriche, cura del drenaggio.

12 Sostegni soggetti alla Condizionalità O.C.M. (sostegno del «mercato») piano di ristrutturazione e riconversione viticola; piano di estirpazione. PUA (sostegno ai «redditi») ART. 68 (sostegno alla «qualità») L edificio della PAC C O N D I Z I O N A L I T A PSR Asse 1 PSR Asse 2 Misura Ammodernamento delle aziende agricole; Misura Imprenditoria giovanile, ecc. Misura Indennità compensative; Misura Pagamenti agroambientali (agricoltura biologica, difesa del suolo, produzione integrata, tutela gallina prataiola, razze minacciate dalla estinzione); Misura Pagamenti per il benessere degli animali.

13 PSR - MISURA 214 (Pagamenti agroambientali) REQUISITI MINIMI AGGIUNTIVI AGLI OBBLIGHI DI CONDIZIONALITA PSR Asse 2 - Misura 214 Azione 1 Agricoltura biologica Azione 2 Difesa del suolo Azione 3 Tutela habitat naturali e seminaturali Azione 4 Razze minacciate da estinzione Azione 6 Produzione integrata Azione 7 Tutela gallina prataiola A) FERTILIZZANTI B) FITOFARMACI REQUISITI MINIMI Obblighi aggiuntivi 1) Governo degli effluenti zootecnici in Zone Ordinarie (ZO) 1) l obbligo di verifica funzionale delle attrezzature per l irrorazione dei Prodotti Fitosanitari, con cadenza almeno quinquennale 2) il rispetto delle prescrizioni sull uso dei pesticidi nelle vicinanze dei corpi idrici o altri luoghi sensibili L impegno sul rispetto dei «Requisiti minimi» si configura come un requisito di ammissibilità al pagamento delle azioni previste dalla Misura 214.

14 Produzione integrata: avviso ai beneficiari naviganti. Nel caso di modifiche/adeguamenti delle specifiche norme: sulla Condizionalità; sui RM relativi all uso di fertilizzanti e prodotti fitosanitari, gli impegni agro-ambientali esistenti dovranno essere adattati a tali cambiamenti. Se tale adattamento non è accettato dal beneficiario, l'impegno cessa senza obbligo di rimborso per l effettiva durata di validità dell impegno.

15 Condizionalità: Ignorantia legis non excusat La maggior parte degli impegni di Condizionalità, specie quelli appartenenti ai CGO, sono previsti da norme legali vigenti. Pertanto, in caso di infrazioni riscontrate durante i controlli, la non conoscenza di tali impegni non è una valida giustificazione.

16 Condizionalità: esito dei controlli ( % di riduzione sull importo totale dei premi ) Nel caso siano riscontrate delle inosservanze, sommabili tra di loro, seguirà una riduzione proporzionale, fino all esclusione. Negligenza 1%, 3% fino ad un massimo del 5% Intenzionalità Di norma pari al 20% Controllo successivo Reiterazione Dal 5% al 15% Intenzionalità ripetuta Esclusione anno in corso e, in casi estremi, anche per l annualità successiva.

17 RM: incidenza sui pagamenti in caso di infrazione Requisiti Minimi Riduzioni fertilizzanti prodotti fitosanitari Non erodono i pagamenti diretti (PUA, art. 68). Si applicano nell anno in cui si riscontra l inosservanza, esclusivamente sull importo complessivo erogato o da erogare riguardo alle Misure PSR attivate dall imprenditore, come: Indennità compensativa; Benessere animale; Pagamenti agro-ambientali (biologico, integrato, difesa suolo, ecc.) Questa «quota di riduzione Condizionalità» si somma ad eventuali altre specifiche infrazioni rilevate sulle Misure.

18 LA CONDIZIONALITA : NON COSTRIZIONE, MA CONVINZIONE! Il «sostegno condizionato» non deve essere visto, tuttavia, come un ulteriore aggravio di incombenze, di doveri, di restrizioni, di punizioni, ma come: virtuosismo imprenditoriale; crescita culturale dell azienda e del comparto; dimostrazione delle finalità positive della PAC, che giustifichi la spesa agricola comunitaria nei confronti del cittadino europeo, oltre ad essere precondizione per «l accesso agli aiuti» previsti dall UE

19 1 CAMPO DI CONDIZIONALITA : AMBIENTE Le risorse ambientali non sono illimitate: un continuo/errato utilizzo/sfruttamento porterà ad un loro improcrastinabile impoverimento e depauperamento con effetti irreversibili, oltre ad un maggiore inquinamento dei cibi. Necessitano, quindi, azioni di sostenibilità, creando un «patto fra Agricoltura ed Ambiente», in sintonia fra di loro e non più in competizione, a vantaggio: degli uccelli e fauna selvatica; delle acque sotterranee e superficiali; dei suoli; degli habitat naturali.

20 Campo di Condizionalità «Ambiente»: i 5 Atti A1 A2 Conservazione uccelli selvatici (Direttiva Uccelli - ZPS) Protezione delle acque dall inquinamento di sostanze pericolose A3 Protezione dell ambiente nella utilizzazione dei fanghi A4 A5 Protezione delle acque dall inquinamento dei nitrati Conservazione degli habitat naturali e seminaturali (Direttiva Habitat - SIC)

21 ATTO A1 (Direttiva 147/2009/CE Conservazione degli uccelli selvatici (ZPS) ATTO A5 (Direttiva 92/43/CEE) Conservazione habitat naturali, della flora e fauna selvatica (SIC) SCOPO Mantenere e/o ripristinare gli habitat naturali e semi-naturali presenti all interno della rete ecologica europea, denominata Natura 2000, dove vivono e debbono trovare sopravvivenza le biodiversità animali e vegetali minacciati dall estinzione. DESTINATARI Tutte le aziende agricole e forestali, i cui terreni ricadono all interno delle aree SIC (Siti di Importanza Comunitaria) e delle aree ZPS (Zone di Protezione Speciale), a volte sovrapposte territorialmente. COSA FARE? rispettare le misure e gli impegni, presenti nei specifici Piani di gestione ; in loro assenza, si applicano le pertinenti disposizioni presenti nel DM Ambiente del 17/10/2007 n 184 ( Rete Natura 2000 ). Standard: 1.1b;, 1.2; 1.3;, 4.4

22 ATTI A1(Uccelli) e A5 (Habitat): «Piano di gestione» 37 ZPS 86 PdG 89 SIC Studio del territorio che, tenendo conto delle esigenze economiche e sociali della popolazione locale, tende a valutare le minacce che incombono su di esso, individuando, al contempo, le strategie e le discipline imprenditoriali, al fine di salvaguardarne l habitat e gli uccelli.

23 ATTO A2 (Direttiva 80/68/CEE) Protezione delle acque sotterranee dall inquinamento provocato da certe sostanze pericolose COSA FARE? SCOPO Prevenire, ridurre ed eliminare l inquinamento delle acque da sostanze pericolose, che possono confluire nei sistemi idrici sotterranei, utilizzati in larga parte per il consumo umano. DESTINATARI Tutte le aziende agricole che producono e/o utilizzano e/o scarichino, sostanze pericolose. (Decreto Legislativo N 152/2006) In tutte le aziende corretto stoccaggio e smaltimento delle sostanze pericolose. Per le aziende, i cui scarichi non siano assimilabili a quelli domestici, acquisire l autorizzazione allo scarico delle sostanze pericolose, rilasciata dalla Autorità competente (Provincia), e rispettare le indicazioni in essa riportate.

24 Classificazione dei rifiuti in ambito agricolo Affidati ai servizi pubblici di raccolta urbana (TARSU) batterie esauste e accumulatori; oli esausti da motore e circuiti idraulici; filtri olio e aria; carburanti; contenitori di fitofarmaci non bonificati; rifiuti sanitari di uso zootecnico; residui PF e diserbanti; sostanze agro - chimiche, ecc. contenitori PF bonificati; manichette forate; plastica pacciamatura; pneumatici usati; rottami di ferro e vetro; derivati di demolizione e costruzione; imballaggi cartone, ecc.

25 ATTO A2: Obblighi aziendali per tutte le aziende presenza di contenitore ben chiuso (armadietto) e/o locale per lo stoccaggio dei prodotti nelle loro originarie confezioni; attivazione e buona gestione del «Deposito temporaneo», differenziando le diverse tipologie di S.P., facendo seguire un corretto smaltimento. presenza di un contenitore (cisterna) a norma per il contenimento di carburanti e/o oli lubrificanti;

26 ATTO A2 : problematiche aziendali

27 ATTO A2: corretta gestione combustibili La cisterna dei combustibili, posizionata «fuori terra», deve essere munita di una «tettoia di protezione non infiammabile» e di una sottostante «platea impermeabilizzata», di capacità non inferiore ad 1/3 del volume dello stesso contenitore, al fine di raccogliere eventuali perdite di carburante e/o olio.

28 ATTO A2: Obblighi per le aziende con scarichi possesso autorizzazione allo scarico per i reflui non domestici e relativa osservanza delle disposizioni in essa contenute. E sempre vietato lo scarico diretto: nelle acque sotterranee; in rete fognaria; nel sottosuolo. Per es., le acque reflue che residuano dal lavaggio dei contenitori, serbatoi, irroratori, atomizzatori, contenenti tracce di residui di pesticidi, qualora non ridistribuite sulle coltivazioni in atto, devono essere raccolte in contenitori a tenuta stagna e conferite presso centri di smaltimento specializzati.

29 ATTO A4 (Direttiva 91/676/CEE) Protezione delle acque dall inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole SCOPO Ridurre l impatto della attività agricola, attraverso una oculata gestione delle fertilizzazioni azotate e dello spandimento nel suolo di effluenti zootecnici, al fine di garantire: una tutela ambientale; l ottenimento di prodotti di alta qualità; la conservazione delle risorse idriche, preservando, al contempo, la salute dell uomo. DESTINATARI Aziende agricole situate nelle Zone Vulnerabili da Nitrati (Z.V.N.), individuate in Sardegna, nel comune di Arborea. COSA FARE? Obblighi amministrativi (Comunicazioni, PUA, ecc.) divieto spaziale e temporale allo spandimento di effluenti, fertilizzanti azotati e ammendanti organici; rispetto dei massimali di azoto (170 kg/ha/anno) dovuto agli effluenti da distribuire sui terreni; dotazione di contenitori di stoccaggio.

30 SCOPO Oculata gestione delle fertilizzazioni azotate e dello spandimento nel suolo di effluenti zootecnici, al fine di garantire: una tutela ambientale; l ottenimento di prodotti di alta qualità; la conservazione delle risorse idriche, preservando, al contempo, la salute dell uomo. FERTILIZZANTI Requisiti minimi relativi all uso dei fertilizzanti Per le aziende che beneficiano dei Pagamenti Agro-ambientali DESTINATARI Aziende agricole situate nelle Zone Ordinarie (ZO) COSA FARE? Obblighi amministrativi (Comunicazioni, PUA, ecc.) divieto spaziale e temporale allo spandimento di effluenti, fertilizzanti azotati e ammendanti organici; rispetto dei massimali di azoto (340 kg/ha/anno) dovuto agli effluenti da distribuire sui terreni; dotazione di contenitori di stoccaggio.

31 ATTO A4 e RM Fertilizzanti negli orti e frutteti Gli Atti A4 e RM Fertilizzanti sono normalmente applicati su aziende zootecniche che producono e utilizzano effluenti d allevamento. Le aziende orticole e/o frutticole specializzate dovranno rispettare gli specifici impegni dei predetti Atti solo nel caso in cui sui loro terreni vengano distribuiti effluenti zootecnici provenienti da altre aziende. Nella graduatoria di valutazione delle domande ammissibili a finanziamento, il peso maggiore dei criteri di valutazione lo hanno le aziende che ricadono in ZVN.

32 2 CAMPO DI CONDIZIONALITA : SANITA PUBBLICA E ANIMALE. La salute, il benessere, gli interessi sociali ed economici dei cittadini dell Unione Europea si realizzano attraverso la libera circolazione di alimenti sicuri. La violazione delle norme, in particolare di quelle igienicosanitarie, sono causa di serie problematiche, non solo aziendali, ma di tutta l economia del territorio interessato.

33 Campo di Condizionalità «Sanità pubblica e salute animale»: i 10 Atti A6 A7 A8 B9 B10 B11 B12 B13 B14 B15 Identificazione e registrazione dei suini Identificazione e registrazione dei bovini Identificazione e registrazione degli ovini Immissione in commercio dei prodotti fitosanitari Divieto di utilizzo di alcune sostanze ormoniche Legislazione e sicurezza alimentare Prevenzione, eradicazione e controllo di alcune EST Misure di lotta contro l afta epizootica Misure di lotta contro alcune malattie degli animali Misure di lotta/eradicazione contro la «Blue Tongue»

34 ATTO B9 (Direttiva 91/414/CEE) Immissione in commercio dei prodotti fitosanitari SCOPO Disciplinare l utilizzo controllato dei prodotti fitosanitari in agricoltura, evitando effetti deleteri su suolo, acque, vegetazione, animali ed uomo DESTINATARI Tutte le aziende agricole che acquistino ed utilizzino prodotti fitosanitari COSA FARE? disponibilità, conformità e corretto aggiornamento del registro dei trattamenti ( quaderno di campagna ); corretto immagazzinamento dei PF in presenza di un sito a norma; corretta modalità di impiego del prodotto come da etichetta (dosi, tempi di sicurezza e di carenza, fasi fenologiche indicate, ecc.); uso di prodotti ammessi e non revocati; presenza dei Dispositivi Protezione Individuale (DPI); presenza della scheda di trattamento contoterzista; possesso dell autorizzazione all acquisto (patentino verde) per i prodotti classificati molto tossici, tossici e nocivi; regolare tenuta dei documenti e dei moduli d acquisto.

35 Decreto Regionale 385/2006 Approvazione registro dei trattamenti con P.F e/o coadiuvanti dei P.F. La Regione Sardegna ha predisposto un Modello unico di Registro dei trattamenti con prodotti fito-sanitari e/o loro coadiuvanti. Esso consta di: Scheda A: Dati anagrafici relativi all azienda Scheda B: Dati sul trattamento, riservata alla singola coltura Scheda C: Scheda per trattamenti realizzati da contoterzisti Scheda D: Scheda trattamento su derrate alimentari Il registro aziendale delle operazioni colturali utilizzato dai beneficiari della Produzione integrata sostituisce il Modello unico di Registro dei trattamenti.

36 RM Fitofarmaci Requisiti minimi relativi all uso dei PF Per le aziende che beneficiano dei Pagamenti Agro-ambientali Requisiti aggiuntivi Su aziende con impegno già attivato negli anni 2007, 2008 e 2009 Su aziende con impegno attivato negli anni successivi al 2009 Verifica Verifica funzionale delle macchine irroratrici 30 giugno dicembre dell anno successivo a quello in cui si assume l impegno Attestato di buono stato di salute dell irroratore, rilasciato da un tecnico o struttura specializzata. In Sardegna, LAORE Uso pesticidi nelle vicinanze dei corpi idrici Il rispetto delle prescrizioni saranno in vigore nel caso in cui siano state definite e delimitate dagli enti preposti aree sensibili ai fitofarmaci (D.Lgs. 152/2006, art. 93) Prescrizioni: divieti, quantità, concentrazioni, modalità e tempi di utilizzo

37 ATTO B11 ( Reg. CE 178/2002) Principi e requisiti della legislazione sulla sicurezza alimentare SCOPO Imporre agli operatori della filiera agro - alimentare l adozione di azioni oculate e virtuose, che possano garantire la sicurezza alimentare nei riguardi del consumatore. DESTINATARI Operatori del settore alimentare, comprese tutte le aziende agricole e mangimistiche. COSA FARE? garantire, in tutte le fasi della produzione, trasformazione e distribuzione, la qualità degli alimenti; curare il corretto stoccaggio e manipolazione delle sostanze pericolose; tenere opportuna registrazione delle analisi sulle piante o sui prodotti vegetali; conservazione in azienda di un registro dei trattamenti effettuati (registro aziendale); immettere sul mercato prodotti sicuri dal punto di vista igienico-sanitario; comunicare agli organismi competenti gli eventuali rischi per la salute dei consumatori; sottoporsi in trasparenza ai controlli da parte degli organismi preposti.

38 TRACCIABILITA E RINTRACCIABILITA La storia degli alimenti. TRACCIABILITA un passo avanti, dal campo alla tavola RINTRACCIABILITA un passo indietro, dalla tavola al campo

39 4 BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AMBIENTALI (BCAA) Una polizza infortuni da riscuotere in futuro Sono delle disposizioni ottimali per la conduzione dei terreni agricoli, che tendono a custodire la terra, conservarla con cura, mantenerla, quale «dovere civile» di responsabile vigilanza e sorveglianza. Il legislatore europeo vuole esortare l imprenditore agricolo, come in un ultima chiamata emergenziale, ad operare nella propria azienda tramite virtuose operazioni agricole e ambientali, sostenendo e dando credito al territorio ( bene pubblico ) nella sua interezza, a vantaggio e a godimento delle generazioni future.

40 BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AMBIENTALI (BCAA) (Allegato III - Reg. CE 73/2009) Norme agronomiche Norme ambientali Obiettivo Interventi Obiettivo Interventi 1 Erosione del suolo 2 Sostanza organica del suolo 3 Struttura del suolo Protezione del suolo dalla erosione e regimazione delle acque Conservazione della sostanza organica del suolo Conservazione della struttura del terreno 4 Livello minimo di mantenimento dei terreni e di gestione degli habitat 5 Gestione idriche Protezione dei pascoli permanenti Gestione dei terreni non utilizzati ai fini produttivi Manutenzione degli elementi caratteristici del paesaggio Manutenzione degli oliveti e vigneti Protezione e gestione delle risorse idriche

41 BCAA: I NUOVI STANDARD DOPO L «HEALTH CHECK» Obiettivo Norma Standard Intervento standard 1 (Erosione del suolo) 2 (S.O.) Gestione minima delle terre che rispetti le condizioni locali specifiche 1.2 Copertura minima del suolo 1.3 Mantenimento dei terrazzamenti 2.1 Gestione delle stoppie 2.2 Avvicendamento delle colture 3 (Struttura) Uso adeguato delle macchine 4 Habitat 5 (Acqua) Protezione del pascolo permanente Evitare la propagazione di vegetazione indesiderata sui terreni agricoli Mantenimento degli oliveti e dei vigneti in buone condizioni vegetative 4.4 Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio 4.5 Divieto di estirpazione degli olivi 4.6 Densità di bestiame minime e/o regimi adeguati 5.1 Rispetto procedure autorizzazione emungimento acqua 5.2 Introduzione di fasce tampone lungo i corsi d acqua (dal 2012)

42 Standard 1.1: le 3 azioni AZIONI IMPEGNI SUPERFICI INTERESSATE DEROGHE/ ESENZIONI (da autocertificare nel Fascicolo aziendale) a Realizzazione solchi acquai temporanei Seminativi in terreni declivi. In assenza di sistemazioni, che manifestano fenomeni erosivi (rigagnoli) Esenzione - per le superfici stabilmente inerbite o impegnate con colture che permangono per l intero anno. Deroghe -su terreni oltre una determinata pendenza che siano a rischio per la stabilità del mezzo meccanico. b Divieto realizzazione livellamenti non autorizzati Tutte le superfici Deroghe - quali operazioni preliminari alla messa a coltura dei terreni a risaia. c Manutenzione della rete idraulica aziendale e della baulatura Tutte le superfici Deroghe - fatte salve le disposizioni di cui alle Direttive Habitat ed Uccelli; - in presenza di drenaggio sotterraneo; - in caso di trasformazione fondiaria.

43 Standard 1.1a: realizzazione dei solchi acquai Deroga per elevata acclività Realizzazione/mantenimento di fasce inerbite (anche spontanee) in modo trasversale rispetto alle linee di massima pendenza, di larghezza non inferiore a metri 5 e ad una distanza fra loro di 60 metri. «Realizzazione di solchi acquai temporanei ad una distanza tra loro non superiore a 80 metri». NB: Nel caso i solchi siano stati regolarmente realizzati e, tuttavia, si evidenzino fenomeni erosivi, non verrà riscontrata nessuna violazione.

44 Standard 1.1b: divieto di effettuare livellamenti non autorizzati OBIETTIVO Lavorazioni mal eseguite danneggiano il terreno agrario, riducendone la fertilità. Al contempo, si tenderà a preservare i fenomeni di dissesto idro-geologico. DEROGHE Sono consentiti i livellamenti ordinari per la messa a coltura e per la sistemazione dei terreni a risaia.

45 Standard 1.1c: manutenzione della rete idraulica aziendale e della baulatura OBIETTIVO Lo standard mira a difendere il suolo dall erosione, conservando le scoline e i canali collettori (se presenti ai margini dei campi), e/o la baulatura del terreno (se presente), al fine di garantire l efficienza e la funzionalità dello sgrondo delle acque.

46 Standard 1.2: copertura minima del suolo Nel periodo in cui la piovosità è maggiore, su superfici agricole che manifestano fenomeni erosivi evidenziabili da incisioni diffuse (rigagnoli), in assenza di sistemazioni. INTERVENTI NELLA REGIONE SARDEGNA DOVE COSA FARE DIVIETI a) Seminativi ritirati dalla produzione b) Seminativi e pascoli c) Colture permanenti Presenza di una copertura vegetale, naturale o seminata, durante tutto l anno. Copertura vegetale per un periodo almeno di 90 gg. fra il 15 gennaio e il 14 aprile Copertura vegetale per un periodo almeno di 90 gg. fra il 1 dicembre e il 28 febbraio Lavorazioni di affinamento (fresatura, frangizollatura, ecc.) per almeno 90 giorni a partire dal: 15 gennaio 1 dicembre

47 Standard Mantenimento dei terrazzamenti OBIETTIVO Assicurare la protezione del suolo dall erosione nei casi di terreni terrazzati. COSA FARE? Divieto di eliminare i terrazzamenti esistenti, delimitati a valle da muretti a secco oppure da scarpate inerbite, anche mediante idonea manutenzione. Deroga: nel caso di rimodellamenti dei terrazzamenti, mantenendone la funzionalità allo scopo di renderli economicamente validi e meccanizzabili (per es. terrazzamenti collegati). DOVE Su qualsiasi superficie agricola

48 Standard Gestione delle stoppie OBIETTIVO Preservare la sostanza organica nel suolo, benefica sulla fertilità e struttura del terreno. COSA FARE? E vietata la bruciatura delle stoppie, delle paglie, degli stocchi, presenti al termine dei cicli produttivi. DOVE: sulle superfici investite a seminativo Deroghe - emergenze di carattere fitosanitario; - in applicazione alle Prescrizioni regionali antincendi Obblighi alle deroghe coltivazione di leguminose in purezza con interramento dei residui colturali; utilizzo di letame, effluenti zootecnici, stallatico, ecc. All interno delle Aree Natura 2000, la bruciatura è sempre esclusa, salvo diversa prescrizione dell Autorità competente.

49 Standard Avvicendamento delle colture OBIETTIVO Mantenere il livello di S.O. nel suolo e salvaguardarne la sua struttura COSA FARE? Non praticare la monosuccessione dei cereali oltre i cinque (5) anni, a decorrere dall anno 2008 DOVE Su seminativi in produzione DEROGHE Dimostrazione del mantenimento del livello di S.O. mediante analisi del terreno da eseguirsi in uno degli anni del quinquennio e dopo la raccolta del cereale coltivato nel «periodo di deroga»

50 Standard Uso adeguato delle macchine OBIETTIVO Salvaguardare la struttura del suolo DOVE Su tutte le superfici agricole COSA FARE? Assicurare un uso adeguato delle macchine agricole nelle lavorazioni del terreno. Le lavorazioni andranno eseguite in condizioni di umidità appropriate, a seconda della tipologia di terreno (sabbioso, argilloso, limoso) («stato di tempera»)

51 Standard Protezione del pascolo permanente OBIETTIVO Assicurare una costante copertura vegetale del terreno, in grado di mantenerne intatta la struttura e il giusto livello di sostanza organica. COSA FARE? divieto di riduzione della superficie a pascolo permanente (NO 2011); divieto di conversione della superficie a pascolo permanente ad altri usi all interno delle Aree Natura 2000, salvo diversa prescrizione della Autorità competente prevista nel «Piano di gestione»; non effettuare lavorazioni come l aratura, l erpicatura o la fresatura, salvo interventi connessi al rinnovo e/o infittimento del pascolo stesso e alla gestione dello sgrondo delle acque. DOVE Sulle superfici a pascolo permanente

52 Standard Evitare la propagazione delle infestanti OBIETTIVO Prevenire l abbandono progressivo dei terreni agricoli, l innesco degli incendi e la scomparsa della fauna selvatica. DOVE Sulle superfici non coltivate ordinariamente e ritirate dalla produzione. DIVIETI DI SFALCIO Nelle aree SIC/ZPS 30 aprile/ 30 settembre Nelle altre aree 15 maggio/ 15 settembre COSA FARE? Sfalcio della copertura vegetale almeno una volta/anno. In alternativa: - trinciatura; - pascolamento equilibrato. DEROGHE Lo sfalcio può essere eseguito anche in altri periodi, comunque non comportando la rottura del cotico erboso. Le deroghe sono escluse, se non diversamente prescritte dal PdG, nelle aree «Natura 2000».

53 Standard Mantenimento degli oliveti e vigneti in buone condizioni OBIETTIVO Evitare il deterioramento degli habitat, l abbandono dei terreni, la propagazione di infestanti ed il rischio di incendi. COSA FARE NEGLI OLIVETI? una equilibrata potatura almeno una volta ogni 5 anni; eliminazione dei rovi e di altra vegetazione infestante ogni 3 anni; spollonatura almeno triennale. COSA FARE NEI VIGNETI? la potatura invernale entro il 30 maggio di ogni anno; eliminazione dei rovi e di altra vegetazione infestante ogni 3 anni.

54 Standard Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio OBIETTIVO La norma tende a conservare il paesaggio rurale e prevenire il deterioramento degli habitat naturali, mantenendo i loro elementi caratteristici, ambientali e paesaggistici, che fungono, tra l altro, specie su terreni in pendio, da barriera a frane ed erosioni. DOVE Su qualsiasi superficie agricola COSA FARE? rispetto delle norme attuative del Piano Paesaggistico Regionale vigente (PPR); divieto di eliminazione di muretti a secco, siepi, piccoli stagni, alberi monumentali, oliveti e mandorleti con più di 30 anni di impianto, colture terrazzate, anche nelle aree periurbane, specie vegetali e faunistiche endemiche, ecc. nelle aree Natura 2000 (SIC e ZPS) rispettare i provvedimenti regionali/locali, adottati ai sensi della normativa comunitaria.

55 Standard Divieto estirpazione degli olivi OBIETTIVO Assicurare un livello minimo di mantenimento degli oliveti e delle singole piante di olivo COSA FARE? Divieto di estirpazione delle piante di olivo, ai sensi del D. Lgs. n 475 del 27 luglio 1945 DEROGA Ammessa nei casi di estirpazione o reimpianto autorizzato dalla Camera di Commercio, previo parere della Provincia competente in base al D. Lgs.475/1945 e della Legge Regionale n 9 del 12 giugno 2006.

56 Standard Uso acque irrigue soggette ad autorizzazioni OBIETTIVO Assicurare un livello minimo di protezione delle acque irrigue COSA FARE? Rispettare le procedure di autorizzazione Acque distribuite dai Consorzi di Bonifica Utilizzo dell acqua secondo le disposizioni del Consorzio di Bonifica di appartenenza Acque sotterranee o superficiali (concessioni, licenze di attingimento, ecc.) Acque sotterranee con portata inferiore a 10 litri/sec Autorizzazione annuale con rinnovo automatico da parte della Provincia, con pagamento canone annuale Acque sotterranee con portata superiore a 10 litri/sec e/o nel caso di emungimento da fiumi, sorgenti, laghi Autorizzazione pluriennale (max 30 anni) rilasciata dal Genio Civile Acque superficiali per piccole portate inferiori a 10 litri/sec Autorizzazione per stagione irrigua, rilasciata dalla Provincia, con vincoli d uso giornalieri ed orari

57 Standard Introduzione di fasce tampone lungo i corsi d acqua 2012 OBIETTIVO Proteggere le acque dall inquinamento, dovuto all'impiego nei suoli agrari di principi attivi, derivanti da fitofarmaci e concimi. COSA FARE? Realizzazione e/o mantenimento di una fascia tampone costantemente inerbita (o arborata/arbustiva) lungo i corsi idrici superficiali di torrenti, fiumi, canali, ordinariamente attivi; Divieto di lavorazioni, tranne quelle che facilitano la capacità filtrante della fascia; Divieto di applicare fertilizzanti inorganici, secondo quanto stabilito dal Codice di Buona Pratica Agricola, e concimazione organica, secondo quanto disposto dal DM 7 aprile DOVE Su qualsiasi superficie agricola, ad esclusione degli oliveti e dei pascoli permanenti.

58 Standard Divieto di lavorazioni Ampiezza 3 metri La «distanza di sicurezza» viene misurata prendendo come riferimento il «ciglio di sponda», al netto della superficie eventualmente occupata da strade, eccetto i casi di inerbimento, anche parziale, delle stesse. In funzione delle diverse «qualità» del corsi d acqua, definite nell ambito del «Piano di gestione del distretto idrografico della Sardegna», l ampiezza della «fascia tampone» dovrà essere di: Parametro di valutazione del corso d acqua «Buono» o «Sufficiente»; «ND»: non disponibile 5 metri «Scadente» o «Pessimo» Nessun obbligo «Ottimo»

59 Standard Divieto di fertilizzazione inorganica Normalmente, per le Buone Pratiche Agricole, vige il divieto di fertilizzazione inorganica nei limiti dei 5 metri dal «ciglio di sponda». L impegno si intende, tuttavia, rispettato, con limite di tre (3) metri, in presenza di: 1) corpo idrico superficiale classificato buono o ottimo ; 2) frutteti e vigneti inerbiti, coltivati coi metodi integrato o biologico. NB: Nel solo caso di fertirrigazione, e nel caso siano osservate contemporaneamente le condizioni di cui ai punti 1 e 2, l'impegno si considera rispettato. 3 e/o 5 metri

60 Standard Deroghe Le risaie godono delle deroghe per entrambi gli impegni. La deroga al solo impegno sulle lavorazioni è ammessa, invece, qualora: le particelle agricole ricadano in aree montane, come da classificazione ai sensi della Direttiva CEE 268/75 del 28 aprile 1975 e s.m.i.; I terreni siano stabilmente inerbiti per l intero anno solare. Il divieto di lavorazione sulle fasce viene derogato nel primo anno di applicazione per le colture autunno-vernine, seminate antecedentemente all entrata in vigore del presente Standard. Per gli impianti arborei esistenti al 1 gennaio 2012 è esclusa la estirpazione delle piante ricomprese nell ampiezza di fascia prevista.

61 PROFILAZIONI AZIENDALI

62 CONDIZIONALITA : parametri di «profilazione aziendale» Le aziende agricole, sottoposte ai vincoli della condizionalità, non sono tenute necessariamente a rispettare tutti gli Atti e le Norme. Infatti, il numero e la tipologia degli impegni differiscono caso per caso, a seconda: dell ubicazione dell azienda; dell uso dei terreni aziendali (piano colturale); dell uso di prodotti o sostanze necessarie alla produzione, con potenziali rischi per la salute e per l ambiente; della presenza di allevamenti; della gestione della risorsa idrica; della gestione dei rifiuti o scarichi aziendali

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65 PAC 2020: verso il nuovo regime di «Premio unico» Criteri Ridistribuzione (Italia: - 6%) Riformulazione Sostegno più mirato Obiettivi Ridurre le disparità e promuovere gradualmente una più equa distribuzione dei pagamenti diretti: fra Paesi (convergenza) fra agricoltori (massimali nazionali o regionali?) Riesaminare la formula del sostegno: passaggio dai «titoli storici» ai «titoli uniformi» Riorientare i Pagamenti Diretti (PD) per una loro allocazione più virtuosa, tramite l individuazione di: Agricoltori attivi PD < a (in Italia, circa il 90% dei casi); Rapporto PD/Reddito non agricolo < 5% Tetti aziendali (capping), al netto dei salari, stipendi, tasse Soglie minime di sbarramento alle sovvenzioni In Italia: fino a 400 euro/anno, oppure fino a 0,5 ettari

66 IPOTESI SOSTEGNO PUA IN ITALIA R I D I S T R I B U Z I O N E Regioni PD AL 2013 ( ) In Italia, il riconoscimento del «sostegno di base», calcolato su un pagamento uniforme a livello nazionale, vedrà: penalizzare alcune produzioni (olivicoltura, allevamento bovino intensivo, tabacco, cerealicoltura intensiva), in quanto vantano tutt oggi i maggiori aiuti ad ettaro; avvantaggiare produzioni e/o aree scarsamente o per nulla sostenute in passato (per es. montagna) PD Massimali regionale ( ) PD Massimali nazionale ( ) Lombardia Veneto Toscana Puglia Sardegna

67 IPOTESI SOSTEGNO PUA R I F O R M U L A Z I O N E «Titoli storici»: il «privilegio» verrà abolito, esaurendosi gradualmente e definitivamente entro il 31 dicembre I nuovi «Titoli uniformi», pari agli ettari «eleggibili» a disposizione dell azienda (tutta la SAU, compresi i vivai), verranno assegnati, entro il 15 Maggio 2014, durante la presentazione della Domanda unica, agli «agricoltori attivi» che avranno attivato almeno un titolo nel I nuovi «Titoli uniformi», che formeranno il pagamento base del PUA, verranno integrati, a titolo obbligatorio o volontario, in base a «nuove premialità», che prediligeranno, in particolare, la «virtuosità» e il «beneficio» che saprà esprimere l azienda nei riguardi dell ambiente e della collettività.

68

69 Vite ed ortofrutta specializzata: post 2013 Gli agricoltori che non hanno potuto attivare titoli nel 2011, in quanto produttori/coltivatori specializzati esclusivamente in ortofrutticoltura e/o viticoltura, potranno accedere comunque all assegnazione di titoli nel Pertanto, i predetti agricoltori beneficeranno del Pagamento unico, a patto che anch essi rispettino i vincoli e i pertinenti obblighi della condizionalità sui terreni da loro posseduti, coltivati e attivati al 15 maggio 2014.

70 POST 2013: AGRICOLTURA QUALE BENE PUBBLICO In futuro, il sostegno della PAC, mantenendo complessivamente il «disaccoppiamento» dalla quantità prodotta e/o allevata, sarà, invece, parzialmente «accoppiato» a quelle aziende che produrranno più «sostenibilità». Il Pagamento unico, slegato dai «titoli storici», verrà «spacchettato» in più componenti. Oltre alla «quota base» (Titolo uniforme), esso sarà integrato per quelle aziende agricole che: operano in un certo contesto territoriale; forniscono «servizi e beni pubblici», a salvaguardia dell ambiente e del territorio, prevenendo inquinamento ed erosione.

71 : lo «spacchettamento» del PUA A + B + C + D + E TIPI DI PAGAMENTO Sostegno di base al reddito, garantito a tutti, legato alla superficie e subordinato alla Condizionalità Pagamento «verde» (Greening), commisurato ad azioni agro-ambientali. Riguardano specifici comportamenti aziendali orientati alla fornitura dei cosiddetti «beni pubblici». E una «condizionalità rafforzata» che, se non osservata, si ripercuote sul pagamento base. Compensazione dei costi addizionali dell agricoltura nelle aree svantaggiate, prevenendo, in tal senso, l abbandono delle terre. Sostegno accoppiato facoltativo da erogarsi su aree e produzioni strategiche, di importanza economica e ambientale, sul modello dell attuale Art Reg. CE 73/09. Giovani agricoltori: età < 40 anni, che siano al primo insediamento o lo siano stati nei 5 anni precedenti la domanda PSR. Il sostegno sarà valido per 5 anni. OPPURE Regime «Piccoli agricoltori»: pagamento forfettario annuale, compreso fra 500 e 1000, che sostituisce tutti i pagamenti diretti. (Scelta entro il 15 ottobre 2014). Piccoli agricoltori Azienda < 2 ha? NO Greening Controlli semplificati Esclusi da riduzioni su violazioni condizionalità

72 Condizionalità e «greening» La condizionalità rimane, quindi, alla base dei pagamenti diretti. Il pagamento verde (greening), rappresenta, all interno del Premio unico, la novità più sostanziale, ma anche più controversa, finalizzato a rafforzare gli aspetti ambientali nella PAC. Tutti gli agricoltori dell Unione europea, che ricevono il sostegno del pagamento verde, devono garantire, oltre agli attuali obblighi di condizionalità, lo svolgimento quotidiano di azioni benefiche per il clima e per l ambiente, pena relative riduzioni del premio.

73 «Greening aziendale» o «Inverdimento» L accesso è riservato solo a chi rispetta la Condizionalità di base. Hanno accesso automatico le aziende biologiche. Diversificazione delle colture, almeno tre, qualora i seminativi aziendali siano > 3 ha Mantenimento dei prati permanenti Aree ecologiche (almeno il 7% della superficie agricola, esclusi i prati permanenti). Superficie aziendale: ha 50, di cui superficie a seminativo ha 40 Esempio Coltura principale: < = al 70% (28 ettari di grano) Coltura minore: > = al 5% (2 ettari di meloni) Altra coltura: 25% ( 10 ettari di pomodoro) Nota: La diversificazione esclude erbai, maggese e riso.

74 Post 2013: soccorso agricolo sui beni pubblici Beni pubblici ambientali Beni pubblici sociali difesa e ripristino dell habitat e biodiversità; qualità del paesaggio agro - silvo - culturale; salvaguardia dell ambiente (terrazzamenti); presidio territoriale (fasce tampone, siepi, alberi) pratiche agricole (pascoli, rotazioni colture, coperture vegetali) per la funzionalità del suolo; pratiche agricole nel rispetto delle acque dai nitrati; corretto uso dei pesticidi. salubrità degli alimenti; benessere degli animali.

75 Condizionalità: servizio internet Laore Servizio di consulenza e di informazione rivolto gratuitamente agli I.A. isolani su base volontaria.

76 Grazie dell attenzione!

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