Maurizio Monego Presidente Commissione Scientifico Culturale Panathlon International I VALORI DELLO SPORT

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1 Maurizio Monego Presidente Commissione Scientifico Culturale Panathlon International I VALORI DELLO SPORT In tutti i settori della nostra società, si invoca da tempo l esigenza di una maggiore etica. È così nella politica, nella finanza, in tutte le professioni, nei rapporti sociali. Segno di un deficit che esiste, con conseguenze nel senso di legalità, con l estendersi del relativismo, col sovvertimento della scala di valori che dovrebbero informare la nostra società. Naturalmente lo sport è l attività umana in cui maggiormente il tradimento dell etica risulta insopportabile. Ciò accade perché lo sport, a differenza di qualsiasi altra attività umana, instaura un etica fondamentale, fatta di regole condivise. Lo sport nasce dal gioco. Il gioco è tale se ha delle regole. Diversamente sarebbe una confusione in cui il prepotente prevarrebbe sempre. Quando si fa sport ci si dedica ad una competizione fondata su regole, che tutti i contendenti hanno preventivamente accettato. Etica è una dimensione che non appartiene a nessuno, che non è proprietà di qualcuno, ma è di tutti e che tutti sono disposti a difendere a costo di rinunciare anche al proprio tornaconto.

2 Quando poi parliamo di Fair Play parliamo di un etica, che al di là delle regole privilegia sempre la persona, il rispetto per l avversario o il contendente, una figura necessaria per poter competere. Se l etica richiede il rispetto delle regole, il Fair Play è un surplus di etica, che può andare oltre le regole o addirittura contro le regole in nome della verità del risultato, del rispetto e dell onore dell avversario. All etica e al fair play si giunge attraverso l educazione. Non possono essere imposti. Sono il risultato di una formazione ispirata a valori universali della persona, come l amicizia, il rispetto, la solidarietà, che soli possono rendere la società migliore e promuovere la pace e la comprensione fra i popoli. L educazione, come sanno bene le insegnanti e gli educatori presenti, è fatta di esempio e di esperienza. Aristotele affermava che le virtù (quelle che oggi noi chiamiamo valori) non si generano per natura né contro natura, ma è nella nostra natura accoglierle, e sono portate a perfezione in noi per mezzo dell abitudine (Etica Nicomachea, II, 25). Lo sport abitua a quei valori, offre l opportunità ai giovani di sperimentarli e di viverli, ricavandone un bagaglio formativo inestimabile, portandoli a diventare cittadini responsabili. Per questo motivo lo sport dovrebbe far parte integrante dell educazione scolastica. Nelle tre agenzie educative di oggi famiglia, scuola, sport forse l autorevolezza più riconosciuta dai giovani è quella dell allenatore sportivo, specialmente se questo sa essere educatore, prima che insegnante di tecnica. La crescita di una cultura sportiva basata sull etica e sul fair play costituisce la ragion d essere del Panathlon. Quando il movimento panathletico nacque nel lontano 1951 a Venezia si assunse questo ruolo. Non erano tempi quelli in cui i CON potessero occuparsi anche di cultura sportiva delle masse. Lo sport era ancora abbastanza elitario e la formazione dei campioni era la priorità. Da allora i CON hanno fatto notevoli progressi: la formazione non solo tecnica di allenatori, preparatori e di tutte le figure che ruotano attorno all atleta sono diventate prassi comuni; la collaborazione col mondo della scuola promuove una certa cultura non più finalizzata alla sola prestazione. Il Panathlon fa la sua parte, in collaborazione sia con l istituzione scolastica che con l organizzazione preposta allo sport. Quando tale collaborazione è sinergica i risultati sono importanti. Il P.I. dal 1995 svolge un attività sempre più mirata sui giovani. Cominciò in modo incisivo nel 1995 adottando la Carta dei Diritti del Ragazzo nello Sport. Quella Carta ha origini che merita ricordare.

3 La prima Carta dei diritti dei bambini nello sport appare nell ultima pagina di un libro di Reiner Martens e V. Seefeldt, apparso nel 1979 negli USA 1. Nel 1986, Lucio Bizzini (psicologo), Jost Schneyder (pediatra) e Richard Ferrero (esperto di Gioventù e Sport) iniziano uno studio per il Service de Loisir Departement de l Instruction Publique Cantone di Ginevra e trovano il libro fra la letteratura esaminata. Bizzini e Ferrero lavoravano allora per il Service de Santé de la Jeunesse di Ginevra. Nel 1988 redigono a loro volta una Carta sulla scorta del modello di Martens e Seefeld. L ordine degli articoli cambia ma i principi sono gli stessi. Il 20 Novembre 1989 l Assemblea Generale delle Nazioni Unite approva la Convenzione sui diritti dell infanzia, che diventa legge dello Stato Italiano il 27 Maggio Da allora vi è stato un fiorire di Carte più o meno adattate alle discipline sportive cui si rivolgevano. Ad esempio la FIGC nel 2002 promulga la Carta dei Diritti dei bambini e dei Doveri degli adulti. Nel Settembre 2004 il P.I. presenta la sua Dichiarazione sull etica nello sport giovanile. La presenta a Gand (Belgio) in un consesso mondiale dell EASM (European Association for Sport and Management). Tale dichiarazione è il frutto di uno studio condotto da due Università belghe, coordinate dal Prof. Yves Vanden Auweele, per l aggiornamento e l approfondimento dei temi sottostanti la Carta dei Diritti del Ragazzo nello Sport. La sintesi dello studio è presentata in un libro del Prof. Vanden Auweele, Ethics in Youth Sport (lannoo campus ed.). La Dichiarazione consiste in un documento di una pagina, che contiene anche la Carta dei Diritti del Ragazzo nello Sport. Rispetto al testo approvato nel 1995, l ultimo articolo della Carta per volontà delle federazioni sportive presenti a Gand, che la discussero è stato così modificato: avere la possibilità di diventare un campione oppure di non esserlo. La Dichiarazione è stata presentata ufficialmente al Presidente del C.I.O. Jacques Rogge nel Marzo 2005 e da lui è stata trasmessa alla Commissione Medica del CIO. È stata poi al centro dell interesse del Congresso Internazionale di Anversa, che il Panathlon ha tenuto nel Novembre Nel Gennaio 2008 il CIO ha chiamato il P.I. a collaborare alla formazione dei programmi educativo-culturali da affiancare alle 1 Reiner Martens e V. Seefeldt 1 ( per le edizioni della Human Kinetics. Il copyright è dell American Alliance for Health, Phisical Education, Recreation and Dance (AAHPERD), 100 Association Drive, RESTON, VA 22091, USA.

4 competizioni sportive della prima edizione dei Giochi Olimpici della Gioventù che si terranno nell agosto 2010 a Singapore. In quella prima seduta vi furono forti richiami alla Dichiarazione del Panathlon, in quanto documento volto alla tutela fisica e morale dei giovani atleti e al coinvolgimento della responsabilità dei dirigenti, dei tecnici, dei genitori, degli sponsor. Una dichiarazione di principi, pur sottoscritta solennemente ha poco valore se poi non viene applicata nella pratica. Per questo il P.I., con la collaborazione dell AGFIS (Agenzia Generale delle Federazioni Sportive Internazionali) e con il patrocinio del CIO ha chiamato le Federazioni sportive e i CON a partecipare ad una Conferenza Internazionale di 3 giornate nel Novembre Soluzioni per l implementazione della Dichiarazione vanno studiate caso per caso, attraverso piani di integrità. Molte le Federazioni che hanno sottoscritto un Impegno formale in questo senso. Da parte sua il Panathlon sta organizzando delle strutture di osservatorio sull applicazione dell etica nello sport - Belgio, Svizzera e Uruguay si stanno attrezzando -; la Commissione Scientifico-culturale del P.I. sta curando un Osservatorio internazionale attraverso il sito. L argomento prenderà una parte importante del prossimo Congresso internazionale il XVII del P.I. -, che si svolgerà a Stresa dal 14 al 15 Maggio A questo congresso parteciperanno attivamente i giovani, così come è avvenuto per il recente Congresso Mondiale del CIO tenutosi a Copenhagen. Parlare di sport giovanile senza sentire la voce dei diretti interessati sarebbe paradossale. Oggi nel P.I. esistono 14 Club Junior, uno è sorto recentemente a San Marino e già si propone fra i più attivi, tanto che oggi ha già presentato un video messaggio che anticipa il contributo che da esso arriverà al Congresso. I giovani dei Panathlon Junior e quelli di alcune facoltà di Scienze motorie che saranno invitati a partecipare sapranno dare i loro giudizi e proporre le proprie idee in merito alla percezione dei valori dell olimpismo e a quale sport vogliono per il futuro. L attenzione per i Giovani, che come ho cercato di dimostrare parte da lontano almeno nel Panathlon è ben presente fra le priorità del CIO. I Giochi Olimpici della Gioventù ne sono una testimonianza. Qualcosa sta cambiando nello sport. Gli aspetti culturali ed educativi si stanno facendo strada, accanto alla prestazione sportiva. Eccellenza, Amicizia, Solidarietà sono le tre parole d ordine dei Giochi Olimpici della Gioventù. Per questo il Panathlon è stato invitato dal CIO a partecipare alla creazione dei programmi educativi e per questo il Panathlon si impegna in questi anni a portare il suo contributo e a intensificare l azione sul territorio, in primo luogo nella scuola.

5 I giovani sono troppo importanti per non coinvolgerli e per non dare loro voce. Su di essi si devono concentrare gli sforzi educativi. Questo è un compito che il Panathlon vuole assolvere. Humberto Maturana 2 ebbe a scrivere che Il futuro dell'umanità non sono i giovani ma gli adulti, con i quali i giovani si trasformano consapevolmente o inconsapevolmente nella convivenza prossima e remota. Questi adulti siamo noi, cosicché, a dire il vero, il futuro dell'umanità siamo noi e non loro 3, in sintesi il futuro non sono i giovani; il futuro siamo noi adulti se avremo saputo educarli. 2 Humberto Maturana (Santiago del Cile, 14 settembre 1928) è un biologo e filosofo cileno. Uno dei più importanti scienziati e ricercatori che studiano il pensiero e il comportamento individuale e sociale nell'integrazione tra corpo e mente. Studioso e teorico di biologia e cibernetica, sviluppò la teoria originale dell'autopoiesi. Per questo sono state importanti le idee di autori come Gregory Bateson, Ludwig Wittgenstein, Giambattista Vico, Paul Weiss e altri, integrando scienza, filosofia e umanistica. Il suo lavoro consiste in una ricerca di epistemologia sperimentale con la tesi che la realtà sia un continuo processo di consenso sociale: una costruzione della comunità pensante che inizia oggettivamente a esistere nel momento in cui appare in quanto ciò è consensuale ed il medesimo consenso è sostenuto dall'apparire reale del fenomeno; per tale ragione il concetto di oggettività è stato sostituito da Maturana con quello di costruttivismo. 3 Vedi H.Maturana e Ximena Devila, Emozioni e linguaggio in educazione e politica Eleuthera, Milano, 2006, titolo originale Emociones y lenguaje en educación y politica [2006]